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LA FRANCIA DA SAPERE
Ci sono molte cose da sapere se parliamo di Francia, di distillazione e tradizione liquoristica. Ci sono cose per cui vale la pena fare spazio in valigia in caso di partenza per la terra d’oltrealpe.
I nostri cugini francofoni hanno una buona tradizione liquoristica e di distilazione, alcuni dei loro prodotti rappresentano perfettamente la Francia nel mondo e soprattutto rappresentano il loro ‘Spirito Autoctono’, per questo motivo ci siamo permessi di distillare un piccolo ma gustoso vademecum seguendo le botti e le bottiglie .
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Armagnac
Sono in molti a sostenere che questa potrebbe essere l’acquavite più antica del mondo, con ben sette secoli di storia alle spalle, tutti passati nell’antica contea di Armagnac. L’Armagnac nasce dalla distillazione di vini bianchi secchi e invecchia in botti di quercia che gli danno quel legnosita e forza che ricordano il territorio da cui proveniene.
Cognac
Uno dei più famosi distillati francesci è sicuramente il Cognac. Nato nella Valle della Charente, a Cognac appunto, dove venne distillato per la prima volta intorno al 1549 (le date sono sempre un fatto personale), negli anni a seguire venne aggiunta la lavorazione della doppia distillazione, facendolo poi invecchiare in botti di quercia che nel tempo gli ha donato un particolare colore e quel sapore unico.

Grand Marnier
Anche qui ci troviamo davanti ad uno dei liquori francesi più prestigiosi e famosi del mondo, creato solamente alla fine del 1800 a Neauphlele-Château (Yvelines) da Louis-Alexandre Marnier-Lapostolle per l’azienda Marnier Lapostolle. Si tratta di un mix di cognac invecchiati con arance amare Citrus Bigaradia, preziosa varietà esotica. Non va dimenticate una cosa importante... è l’ingrediente base per le crêpes suzettedolci francesi!
Calvados
Un’acquavite particolare questa, che non nasce come gli altri partendo dall’uva, ma dal sidro di mele (o dal poiré, il sidro di pere) ed è il simbolo del bere normanno per eccellenza. Anche qui siamo verso la fine del 1500 epoca di molti problemi e tanti alcolici, anche se sappiamo che il sidro nasce molto prima. Amatissimo da scrittori e letterati che lo citano e lo amano, da Flaubert e Maupassant.
La Chartreuse
Dobbiamo arrivare al 1600 quando i monaci della Certosa di Vauvert di Parigi attraverso un misterioso manoscritto con la ricetta di un elisir di lunga vita. Ricetta molto complessa che prevede oltre 130 piante macerate in alcool distillato dall’uva. La ricetta definitiva fu realizzata dal monaco-speziale del monastero della Grande Charteuse, Jérôme Maubec. É forse il liquore con la gradazione più forte che si possa trovare, tra i 69 e i 70 gradi.
Pastis

Il nostro viaggio ci porta a Marsiglia dove l’aperitivo per eccellenza è il Pastis, un liquore moderno inventato un centinaio di anni fa da Paul Ricard a base di anice, vaniglia, cannella e alcool. La leggenda vuole che nasca in pieno proibizionismo per sostituire l’assenzio - la ‘fata verde’ era diventata illegale e quindi andava sostituito in qualche modo. Sono in molti a degustarlo nelle varie versioni, sia come aperitivo allungandolo con l’acqua fresca (ma non ghiaccio), sia con granatina (tomate) o con orzata (mauresque), ottimo anche liscio o con lo sciroppo di menta (che diventa un perroquet) e persino - da non credere - con la Coca Cola (mazout).
Cointreau
Il Cointreau è un liquore a base di scorze d’arancia dolci e amare, creato anch’esso sul finire del 1800 ad Angers dai fratelli Adolphe e Édouard-Jean Cointreau. Il successo fu immediato e fu da subito esportato in tutto il mondo, da sempre mantiene la sua identità attraverso l’iconica bottiglia e il logo ormai diventato un vero segno riconoscibile.
Bénédictine
La storia del Bénédictine risale al Rinascimento, quando il monaco veneziano Dom Bernardo Vincelli crea in Normandia all’Abbazia di Fécamp un elisir di lunga vita (un’idea che torna spesso tra i monaci dell’epoca) a base di piante e spezie orientali, su ricetta ovviamente segreta. Il mistero si infittisce quando la ricetta va perduta e si deve aspettare la mettà del 1800 per reinventarla grazie ad Alexandre Legrand, che rilancia il liquore in grande stile. Successo assicurato, imitazioni infinite, la ricetta del vero Bénédictine rimane rigorosamente segreta: oggi ne esistono solo 3 copie, ognuna conservata in un diverso luogo del mondo, anch’esso rigorosamente segreto. Ma forse anche questa è una legenda dei Monaci.