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APERITIVO UN ORGOGLIO TUTTO ITALIANO

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AMARO BOMBA

AMARO BOMBA

Era il 1876 quando, in una piccola bottega di Torino, Antonio Benedetto Carpano diede vita a quello che, di lì a poco, sarebbe stato riconosciuto come l’elisir in grado di “aprire” lo stomaco e solleticare la fame: il vermouth Una grande creazione, senza ombra di dubbio, ma successiva a quanto – già nel IV secolo a.C - Ippocrate utilizzava per supplire all’inappetenza dei suoi pazienti, somministrando una bevanda abbastanza amara composta da vino bianco, fiori di dittamo (o frassinella, per i più avvezzi), assenzio e ruta. Un escamotage poi tramandato di secolo in secolo fino ad arrivare alle sapienti mani degli erboristi medievali, che compresero come il sapore amaro, molto più di quello dolce, fosse il responsabile di un ritrovato appetito. E questo la dice lunga sulla tendenza contemporanea della miscelazione di utilizzare dei bitter, dal caratteristico gusto amaricante, all’ora dell’aperitivo.

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Fatta una doverosa premessa sulla storia, quel che serve dire è che l’Italia, dell’aperitivo ha fatto un vessillo imprescindibile, icona di quel savoir-faire tipico e tutto tricolore che parte dal gusto e dalla bellezza per dare vita a qualcosa di unico. Un rituale tanto radicato quanto speciale che, insieme alla moda e alla gastronomia, tutto il mondo conosce – e spesso invidia – senza trovare cloni in alcuna parte del globo.

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