2011 press clipping SGF

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11 MAR 2011

Messaggero Veneto Gorizia Cronaca

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Quotidiano

Esposti nella galleria Dora Bassi i trenta progetti che mirano a riqualificare il vecchio ospedale civile DaquandoilcorsodiArchitetturaèsbarcato a Gorizia si è iniziato un processo di risveglio della città, con molte iniziative innovative: è quanto ha considerato il sindaco, Ettore Romoli, in occasione della presentazione della mostra “30x1”, che nella galleria Dora Bassi raccoglie i progetti che hanno partecipato al concorso internazionaledi idee“Spazio giovaniallafrontiera”. Sono stati appunto 30 i progetti di trasformazionedell’exospedaleincentrogiovanile valutati dalla giuria competente: la sfida è stata accolta da 22 studi italiani, oltre che da esperti di Francia, Germania, Giappone,GranBretagna,Irlanda,Olanda,Repubblica ceca, Slovenia, Spagna e Ungheria. Introdotti dall’assessore alle Politiche giovanili, Stefano Ceretta, si sono alternati al microfono i rappresentanti dei Comuni di NuovaGoriziaeSanPietro,SilvanoCeccotti dell’Azienda sanitaria e Silvia Acerbi, vicepresidente di Informest. Il sindaco Romoli ha rimarcato: «Da quando possiamo contare sulla facoltà di Architettura nascono tante idee a Gorizia, c’è un approccio culturale diverso. Questa è la crescita per lanostra città, ora che abbiamo compiuto il

primo step per l’ex ospedale dobbiamo fare quanto prima anche il secondo». Autoridelprogettoprimoclassificato,rivoluzionario in quanto comprendente l’abbattimento dell’edificio principale di via Vittorio Veneto e la sua sostituzione con un parco e altre strutture di aggregazione, so-

no i goriziani Moira Morsut, capogruppo, Ramon Pascolat, Enrico Smareglia e GiovanniVragnaz.Perlavalutazionedelleproposte e la scelta dei vincitori è stato tenuto conto di vari elementi, ovvero la coerenza congliobiettividelbando,laqualitàconcettuale del progetto, gli aspetti urbanistici e

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naturalistici, l’innovazione, la sostenibilità economica e la funzionalità. Al secondo posto sono risultati i romani Luca Ruali, Simona Curti, Niccolò Marini e Imola Mazzocco, la cui strategia è stata definita “virale”, nel senso che sono previsti piccoli interventi volti a una trasformazione flessibile, in una sorta di campus formato da padiglioni abitabili. Il gruppo ceco capeggiato a Yvette Vasourkova è invece risultato terzo, con una proposta basata su un elevato valore simbolico. Altri tre progettisonostatisegnalatipervariepeculiarità, ovvero quelli del raggruppamento ungherese capeggiato da Agnes Csaba Katalin, della fiorentina Serena Acciai e della compagine monfalconese guidata da Francesco Morena. È stato quindi un duro lavoro quello affrontato dalla giuria, presieduta dal preside di Architettura Fraziano e formatadaAlessioRoselli,dell’ordineprovinciale degli ingegneri, Marusa Zorec dellafacoltà diArchitettura diLubiana, Maria Antonietta Genovese del Comune e Luciano Lazzari dell’ordine provinciale degli architetti.

Francesca Santoro © RIPRODUZIONE RISERVATA

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10 MAR 2011

Messaggero Veneto Gorizia Cronaca

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Quotidiano

Oggi una rassegna con il plastico del Centro giovani che prenderà il posto dell’ex ospedale

Mostra sul campus universitario Cisaràancheunplasticoraffigurante il "Centro giovaniCampus universitario" che prenderà il posto del vecchio ospedalediviaVittorioVeneto, all'esposizionechesaràinaugurata oggi, alle 16, alla Galleria Dora Bassi, intitolata "Trentaprogetti per una mostra", ovveroilmegliodeirisultatidelconcorsointernazionaleSpaziogiovani alla frontiera dedicato alla riqualificazione dell'area exospedale civile. Unconcorsodiideealarghissima partecipazione, nazionale e internazionale, e dai risultatidieccezionalequalità.L'ini-

ziativa - finanziata da un accordo quadro tra ministero della Gioventù e la Regione e gestita dal Comune, in partnership conInformesteincollaborazione con i Comuni di Nuova Gorizia e San Pietro e altri soggetti italiani e sloveni, trova nella mostra che s'inaugura oggi un' indispensabile momento di confronto con tutta la città: un modo per permettere a tutti di scoprire le caratteristiche del progetto vincitore e, altresì, di vedere quale lungo viaggio abbiapercorsol'areadell'ex-ospedale civile di Gorizia, grazie alle idee di cosi tanti professioni-

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sti d'ogni parte d'Europa. Sempre dedicato alla condivisioneconlacittàsarà,inoltre, ilsecondoimportanteappuntamento del pomeriggio: alle 18, all’auditorium di via Roma, saranno gli stessi architetti gli architettia presentare i loro lavori, spiegando al pubblico le caratteristicheprincipalideiprogetti. Allafine,l'impegnoperGorizia ha premiato proprio un gruppo di giovani professionistigoriziani,chesisonoaggiudicati il primo premio. Il plastico delprogettovincitore,ilprogetto n˚11, di Moira Morsut e dello

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studio Mod.Land, sarà senz'altro uno degli elementi di maggior richiamo dell'esposizione. Un progetto che ha convinto la giuria mista per l'innovativo mixdielementipragmaticieurbani e di attenzione alle aree verdi e agli aspetti paesaggistici. L'inaugurazione della rassegnasarà quindila corniceideale per la premiazione ufficiale del concorso: i riconoscimenti verranno assegnati, oltre ai già ricordati vincitori goriziani, ai secondi classificati, un gruppo diprofessionisti di Roma, mentre il terzo progetto classificato è a cura di un gruppo di Praga.

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25 FEB 2011

Messaggero Veneto Gorizia Cronaca

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Quotidiano

Scelte e obiettivi

Ma adesso ci vogliono i soldi La realizzazone delle opere costerebbe intorno ai 54 milioni Complessivamente la realizzazione del progetto vincitore di “Spazio giovani alla frontiera” costerebbe intorno ai 54 milioni. Ora che le idee ci sono, bisognerà reperire i fondi necessari, approfittando dei canali offerti dall’Unione europea. L’occasione per sapere di più sulle proposte elaborata dai primi sei classificati sarà giovedì 10 marzo nella galleria Dora Bassi dell’auditorium: alle 16 sarà inaugurata la mostra che resterà aperta fino all’inizio di aprile, mentre alle 17.30 prenderanno la parola progettisti e architetti per

spiegare le motivazioni delle scelte effettuate. L’assessore comunale alle Politiche giovanili, Stefano Ceretta, ha ribadito lo spirito che anima “Giovani alla frontiera”: «La nostra idea non è creare doppioni, ma dar vita a un’area per tutti, giovani e non soltanto. Abbiamo voluto capire come la città possa essere interpretata nei prossimi anni. Personalmente mi sto già muovendo perché si possa passare dalle carta alla realtà: il progetto ha tutte le carte in regola per poter contare sull’Unione europea». Fra le tappe che hanno portato al

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concorso d’idee a all’elaborazione del progetto fondamentale è stato il confronto con le diverse istituzioni locali e d’oltre confine, fra cui l’Azienda sanitaria e i Comuni di Nuova Gorizia e San Pietro, mentre come partner l’amministrazione goriziana ha scelto Informest. A decretare i vincitori è stata la giuria presieduta dal preside di Architettura Fraziano e formata dall’ingegner Alessio Roselli, Marusa Zorec della facoltà di Architettura di Lubiana, Maria Antonietta Genovese del Comune e dall’architetto Luciano Lazzari. (f.s.)

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26 GEN 2011

Il Piccolo Gorizia Cronaca

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Quotidiano

LA PROPOSTA DEI VINCITORI DEL CONCORSO ”SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA”

L’ex ospedale? Meglio abbatterlo Andrebbe sostituito da un nuovo complesso. L’architetto: «Costa meno del restauro» Prevede la demolizione dell’ex ospedale civile il progetto vincitore del concorso d’idee “Spazio giovani alla frontiera”. Se verrà realizzato, lo studio presentato dai professionisti goriziani riuniti intorno alla capogruppo Moira Morsut (Ramon Pascolat, Enrico Smareglia, Giovanni Vragnaz, Isabella Monreale e Katja Hojs) rivoluzionerà completamente l’area compresa tra via Vittorio Veneto, la Casa Rossa e il confine. La giuria lo ha scelto dopo una selezione che ha prima ridotto le proposte da 32 a 12 (un elaborato è stato subito escluso perché mancante della busta con i dati amministrativi e la relazione tecnica), poi a tre, quindi a uno. Nel presentare i migliori progetti, il presidente di giuria Giovanni Fraziano ha definito tutti i lavori di alta qualità. A incidere nella scelta sono state in particolar modo l’analisi economica e l’aderenza alla realtà delle proposte. Lo studio goriziano Mod.Land ha conquistato il premio da 15mila euro imponendosi sul gruppo romano guidato dall’architetto Luca Ruali e su quello ceco guidato da Yvette Vasourkova proprio perché l’analisi «aveva un futuro più credibile e immediato ed appariva equilibrata anche per i costi» ritenuti «significativi ma non esagerati». Precisato che al momento si sta parlando di un esercizio di stile che offre solo un’indicazione su come si potrebbe intervenire sull’area dell’ex ospedale civile, le stime prevedono una spesa complessiva di 70 milioni di euro. «Si può pensare a fasi successive nel tempo, sono dati su cui si può ragionare», osserva Fraziano. «L’importante è avere delle idee, prima non c’erano, ora ci sono», aggiunge il sindaco Ettore Romoli spiegando come il concorso di idee rappresenti solo il primo passo di un processo più lungo che porterà alla saldatura tra le città di Gorizia, Nova Gorica e San Pietro

L’ex ospedale come potrebbe diventare e com’è oggi

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Vertojba. Come detto, il progetto presentato da Moira Morsut e dai suoi collaboratori ruota intorno alla demolizione del corpo centrale a Croce di Lorena dell’ex ospedale. «Si tratta di un edificio problematico – nota l’architetto -. In un’analisi costi-benefici la ristrutturazione diventa impegnativa. I costi di ristrutturazione supererebbero quelli di demolizione e ricostruzione». L’abbattimento della struttura ospedaliera consentirebbe di creare continuità con il Parco Basaglia. In base al bando, l’area dovrebbe diventare uno spazio pubblico dedicato ad attività giovanili in senso ampio. Tra i servizi che dovrebbe ospitare, ci sarebbe anche un teatro di posa dove girare gli interni delle produzioni cinematografiche realizzate in regione. L’ex Sanatorio in futuro potrebbe invece diventare una struttura di carattere recettivo di lusso. Solo quest’ultimo progetto prevede un impegno di spesa calcolato attorno ai 14 milioni di euro ed, evidentemente, sarà a carico di privati. «Prossimamente presenteremo il progetto alla più grande fiera immobiliare d’Europa per vedere se susciterà l’interesse di qualcuno», anticipa l’assessore alle Politiche giovanili Stefano Ceretta, anima del progetto insieme a Informest e alla Facoltà di Architettura. Il 10 marzo, intanto sono previsti un workshop e l’inaugurazione della mostra con tutti i 31 progetti sottoposti all’attenzione della giuria composta dall’ingegner Alessio Rosselli (Ordine degli ingegneri della provincia di Gorizia) e dagli architetti Marusa Zorec (Facoltà di architettura di Lubiana), Maria Antonietta Genovese (Comune di Gorizia) e Luciano Lazzari (Ordien degli architetti della provincia di Gorizia) oltre che dal preside della Facoltà di Architettura Giovanni Fraziano. Stefano Bizzi

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26 GEN 2011

Messaggero Veneto Gorizia Cronaca

pagina 1

Quotidiano

Le proposte in lizza accolte in una mostra Goriziani i vincitori su 30 sfidanti Sonostati30iprogettidi riqualificazione dell’ex ospedalevalutatidallagiuria competente: una sfida accolta da 22 studi italiani, oltre che da esperti di Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Repubblica ceca, Slovenia, Spagna e Ungheria. Come annunciato dall’assessore comunaleallePolitichegiovanili, Stefano Ceretta, tutte le proposte in lizza saranno esposte in una mostra in programma il 10 marzo, che sarà organizzata nella galleria Dora Bassi di via Roma parallelamente a un workshop. Oltre ai goriziani che si sono classificati al primo posto, sono stati designati altri due vincitori.Al secondoposto sono risultati i romani Luca Ruali, Simona Curti, Niccolò Marini e Imola Mazzocco, la cui strategia è stata definita“virale”, nel senso che sono previsti piccoli interventi volti a una trasformazione flessibile, in unasortadicampusformato da padiglioni abitabili. Il gruppo ceco, capeggiato daYvetteVasourkova,èinvece risultato terzo, con una proposta basata su un elevato valore simbolico. Altri tre progetti sono statisegnalatipervariepeculiarità, ovvero quelli del raggruppamento ungheresecapeggiatodaAgnesCsaba Katalin, della fiorentina Serena Acciai e della compagine monfalconese guidata da Francesco Morena. È stato quindi un duro lavoro quello affrontato dalla giuria, presieduta dal preside di Architettura FrazianoeformatadaAles-

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sioRoselli,dell’Ordineprovinciale degli ingegneri, Marusa Zorec della facoltà diArchitetturadiLubiana, Maria Antonietta Genovese del Comune e Luciano Lazzaridell’Ordineprovinciale degli architetti. La presentazione di ieri è stato un passaggio di un programmaampioearticolato: tra le varie tappe fondamentale è stato il confrontocon lediverseistituzioni locali e d’oltre confine,fracuil’Aziendasanitaria isontina e i Comuni di Nuova Gorizia e San Pietro, mentre come partner l’amministrazione goriziana ha scelto Informest. All’incontro in municipio sono intervenuti i vari rappresentantideglienticoinvolti,tracui i portavoce dei Comuni d’oltre confine,lavicepresidente di Informest Silvia Acerbi, gli architetti dello studio associato Di DatoMeninno che hanno seguíto le varie fasi dellapreparazione del concorso di idee. Nell’elaborazione dei progettisonostaterispettate ben precise linee guida: fra le strutture richieste perlariqualificazionedell’ex ospedale vi sono spazi per l’insediamento di aziendeeistituzioniperattività nel settore della ricerca riguardante il design e per la formazione e la ricerca in altre varie discipline, parchi con una rete di strutture sportive integrate e luoghi attrezzati per concerti e manifestazioni. Sono previsti anche un ostello, un teatro di posa, un asilo, una mensa, una casa della musica con sale di prova e una rete di piste ciclabili. (f.s.)

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