30x1 Catalogue

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Documento preliminare alla progettazione ed allegati

Edificio Infettivi (edificio n. 5) L’edificio, che non ospita alcuna funziona allo stato attuale, è costituito da un edificio centrale a due livelli e due elementi ad “h” ad un livello, accostai secondo uno schema simmetrico. Di scarso valore architettonico, non presenta elementi tali da imporre un suo recupero. Edificio Uffici (edificio n. 6) Edificio di tre livelli fuori terra adibito ad uso uffici, anch’esso non presenta elementi architettonici tali da giustificare un suo mantenimento. La struttura è attualmente dismessa. Blocco Servizi (edificio n. 7) Costituito da un insieme di quattro edifici caratterizzati da una soletta in cemento armato realizzata secondo uno schema a crociera di ampie dimensioni sui cui lati sono collocati ampi lucernai. I quattro elementi principali sono uniti da un fabbricato a tetto piano di scarso valore architettonico. All’interno del complesso erano ospitate, una per ogni crociera, le seguenti funzioni: cucina, magazzini, centrale termo-elettrica e lavanderia. La struttura è attualmente dismessa. Obitorio (edificio n. 8) L’edificio è costituito da un insieme di tre elementi di forma quadrangolare e di differenti altezze i quali ospitano l’obitorio, le camere mortuarie, i locali dedicati alle autopsie ed alcuni uffici. Dopo una temporanea dismissione in favore di alcuni locali realizzati presso il nuovo Ospedale Civile San Giovanni di Dio di Gorizia, le camere mortuarie e l’obitorio sono stati ritrasferiti presso questa sede. La struttura è caratterizzata formalmente dalla serie di piccole aperture quadrate presenti sui lati del corpo ospitante le camere mortuarie. Non sono presenti altri elementi caratterizzanti e/o di pregio architettonico. La maggior parte degli edifici costituenti l’excomplesso ospedaliero sono connessi da una rete di distribuzione sotterranea che permetteva il passaggio di condotte impiantistiche e il trasporto sia dei degenti tra i vari reparti, sia di oggetti di modeste dimensioni in relazione allo svolgimento delle diverse funzioni ivi presenti. Altri edifici di ancor minor pregio sono presenti all’interno del perimetro dell’ex-Ospedale Civile. Il sistema degli accessi prevedeva due ingressi dalla via Vittorio Veneto, uno principale in corrispondenza del l’edificio principale ed uno minore in relazione all’ex-Sanatorio, ed un ingresso secondario posto sulla via Toscolano in corrispondenza del grande parcheggio di fronte all’obitorio.

L’ambito di studio L’ambito di studio prevede l’analisi di una porzione di territorio molto più ampia rispetto all’area d’intervento che comprende: a Nord la zona del Piazzale della Casa Rossa, la collina dell’ex-Seminario ora sede universitaria e la zona confinaria in territorio sloveno denominata Rožna Dolina; a Est l’asse della pista ciclabile in territorio sloveno che mette in collegamento Nova Gorica con Šempeter pri Gorici; a Sud-Est il territorio del comune di Šempeter-Vrtojba ed in particolar modo il progetto di un parco urbano sportivo nei terreni immediatamente a ridosso del confine con l’Italia; a Sud-Ovest il complesso dell’ex-Ospedale Psichiatrico ora sede amministrative dell’A.S.S. n. 2 Isontina e la zona della via Terza Armata. Cfr. elaborato grafico rif.___ Iniziative sul territorio Molteplici sono le iniziative che attualmente si trovano in fase embrionale e/o di progettazione avanzata e/o in fase di realizzazione. Di particolare importanza risulta il progetto Eurocampus per la messa a sistema delle strutture riguardanti l’istruzione universitaria, la ricerca e sviluppo e l’ospitalità studentesca al fine di creare sinergie capaci di attrarre l’interesse di studenti e docenti provenienti non solo da Italia e Slovenia ma anche da altre nazioni. Presso il sito http://www. eurocampus.si si possono reperire i nomi, i contatti ed i link ai rispettivi siti web delle diverse strutture ed istituzioni. Indicazioni storiche Per una trattazione estesa dell’evoluzione storica della città di Gorizia, consultare: http://it.wikipedia.org/wiki/Gorizia http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Gorizia GECT - Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Per una definizione della costituzione dei compiti del GECT – Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale costituito dal Comune di Gorizia e dai limitrofi comuni sloveni di Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, consultare: http://www3.comune.gorizia.it/it/gect-gruppoeuropeo-di-cooperazione-territoriale Obiettivi generali e indicazioni progettuali Obiettivi generali Gli obiettivi generali del Concorso internazionale d’idee “SGF – Spazio Giovani alla Frontiera” possono essere riassunti per macro-aree all’interno delle quali trovano collocazione diversi

contenuti ed aspettative derivanti dall’analisi delle esigenze oggettive riscontrate sul territorio, dalla raccolta di proposte a seguito della presentazione ai portatori di interesse (stakeholders) sia in territorio italiano sia in territorio sloveno. Trasformazione/Migliorare/Creare La trasformazione dell’ambito dell’ex-Ospedale Civile di Gorizia attraverso la creazione di un polo rivolto principalmente alla componente giovanile della popolazione nazionale ed internazionale, capace di sviluppare attrattività di persone e capitali. L’importanza strategica dell’area in questione carica di aspettative il concorso anche in relazione alla risoluzione di problematiche riguardanti zone limitrofe, nello specifico la zona del Piazzale di Casa Rossa ampiamente sottoutilizzato a seguito del mutamento dei trasporti internazionali a seguito dell’ingresso nella Comunità Europea della Slovenia. Il suddetto piazzale attualmente risulta avulso rispetto alla città di Gorizia e non trova una collocazione precisa né nelle esigenze attuali né nelle prospettive future. La riappropriazione di un’area dequalificante come questa rappresenta sicuramente un obiettivo importante nelle strategie di rilancio della città e del territorio. Il collegamento con l’area del colle dell’exSeminario risulta essere un’ulteriore opportunità, sia per la presenza universitaria che per le prospettive di attrattività internazionali venutesi a creare a seguito della realizzazione del Conference Center. b) Progetto naturalistico/Parco Urbano/Connessioni ciclo-pedonali La collocazione di contenuti molteplici e differenti tra loro ha posto il problema di come connettere e dare un’identità al luogo che verrà delineato dal concorso di idee. Si è scelto di suggerire la creazione di un progetto naturalistico fortemente caratterizzato capace di creare un’identità precisa e in dialogo con la realtà territoriale dell’area geografica circostante. All’interno del progetto dovrà trovare collocazione un parco urbano, o insieme di parchi, caratterizzato dalla presenza di strutture sportive integrate, liberamente fruibili da tutte le fasce di popolazione ma ovviamente rivolte alle esigenze dei giovani. Tali strutture, capaci di divenire attrattori anche per eventi sportivi ufficiali e spontanei devono dialogare con le strutture esistenti sul territorio italosloveno e con le realtà in fase di progettazione. Nella fattispecie il comune sloveno di Šempeter-Vrtojba sta pensando di realizzare un progetto analogo a ridosso della zona confinaria. Nell’ottica di un maggior dialogo, di una fruizione quanto piu’ allargata ed evitando la

creazione strutture doppie in concorrenza fra loro, si suggerisce la creazione di un’unica area verde/sportiva a cavallo del confine o di un sistema di due aree capaci di dialogare e completarsi anche se realizzate in fase differenti. Le connessioni ciclo-pedonali devono essere progettate nell’ottica della creazione di una rete il piu’ ampia possibile, evitando sovrapposizioni e sprechi di risorse e concependo i luoghi di movimento e collegamento come strutture sovranazionali capaci di mettere in relazioni i luoghi secondo strategie di apertura e non di chiusura. c) Centro ricreativo/luoghi della socializzazione Il progetto dovrà prevedere la creazione di luoghi e spazi adatti alla realizzazione di tutti i servizi rivolti alla componente giovanile del Comune di Gorizia. L’attuale Punto Giovani, che si suddivide in Sportello Informagiovani e Centro di Aggregazione Giovanile troverà collocazione all’interno delle nuove strutture del parco. Entrando nello specifico, le attività che dovranno essere ospitate riguardano l’aspetto ludico e di libera aggregazione, lo sviluppo di interessi che portano all’acquisizione di specifiche competenze, il supporto a progetti piu’ complessi elaborati da gruppi giovanili, lo stimolo alla costituzione di associazioni giovanili e l’organizzazione diretta di manifestazioni ed eventi rivolti al mondo giovanile. Normalmente le differenti fasce d’eta portano a differenti richieste e necessità: dai 13/14 anni fino ai 18/19 anni la richiesta è maggiormente di tipo ludico e di espressione musicale, corsi base di attività quali fumetto, fotografia, etc e attività sportive non agonistiche; dai 20 anni in su le richieste sono normalmente maggiormente specifiche e necessitano di spazi ed attrezzature più definite (rassegne cinematografiche, videoscrittura musicale, spazi per attività sportive autogestite, etc). In generale vi è la necessità di spazi attrezzati, sia all’aperto che al coperto, per l’organizzazione di concerti, feste di vario genere, e creazioni di momenti di scambio di conoscenze e per far conoscere e ri-conoscere le proprie attività ed interessi. La frequenza attuale alle normali attività del Punto Giovani si attesta tra le 40 e le 60 presenze giornaliere, che andranno necessariamente ad aumentare in previsione della realizzazione dello Spazio Giovani alla Frontiera. Punto nodale nella progettazione di questi spazi è la necessaria possibilità di integrazione con le altre strutture che verranno realizzate all’interno del progetti Spazio Giovani alla Frontiera e in particolar modo con gli spazi attrezzati e non, con le sale prova, con i teatri di prosa ed i laboratori per lo sviluppo di


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