Maggio 2013

Page 1

Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 1

Famiglia Nuaresa An XXX N端mar 318 - Magg 2013

Cum端n Pruincia Region da Nuara da Nuara Piemunt

Circul dal 53

A.I.D.O.


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 2

D d B d I d L d S d D d T d C d A d U d O d


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 3

Dò paroli in cunfidénsa di Stefano Rabozzi

CUM Ü N DA N U A R A

In questo numero: Dö paròli in cunfidénsa di S. R abozzi

3

Bartolom eo Durio di R . P ezzana Sara

4

I l tragico 20 Aprile di G. M arelli Gam belli

8

Le case dell’acqua di C. R abozzi

12

Stagione irrigatoria 2003 di F. Bellini

16

Danzando P ositivo di A. P oggi Steffanina

22

Tra terra ed acque di E. Spina

26

Com e gli uom ini vrdono le donne di M . Zurlo 30 Assicurato e rim borsato di D. P ozzato

34

Un anno strabiliante di G. Chiorazzi

36

Orta, acquerello di Dio di M . Zucca M arm o

42

E cusì, defilà e silensiuss, as n’ha ‘ndai anca al Franco Guerra. L’era Sociu dla Famiglia Nuaresa da sémpar e püssè d’una vòlta a m’ha purtà di articul e di futugrafii da mèt sül giurnal ch’i eran di reliqui, di cimeli pressius, robi che maduma un astorich e apassiunà cume lü al pudéva vegg, culesiunista da sempar da roba storica. E quasi l’era genà, quand am ciamava da püblicà cul material lì sul giurnal. In verità cul genà i seri mi, ch’i la ringrassiavi des, vint volti par l’unur ch’am faseva da püdé mèt la sò roba sul giurnal dla Famiglia Nuaresa. E quanti vòlti i l’ancuntravi sü la via Marconi ch’andava a cà dopu la pasegiadina e la ciciarada cunt i amis in cità. Im ricordi ch’am diseva sémpar: “Elura, Diretur, i ‘nduma bén? Ho ricevü al giurnal; bèl, cun tanta roba interessanta da legg. Grassie. Ciau neh!” E ‘ndava vèrs via Gnifetti, dua stava da cà. I l’ho mai vist rabient; sémpar un suris pat tüti, sémpar na parola buna e pö, al diseva: “S’la va mia bén la fasuma ‘ndà bén l’ustèss”. Dèss l’è ‘ndai truà i fant dla Bataglia dla Bicoca da Nuara, curius da ciamagh finalmént se cula volta lì l’è ‘ndai par dabon cume l’è ascrit lü tanti vòlti süi “Quaderni dla Bataglia dal 1849”. Secund mi igh disan ch’l’è ascrit tütt giüst. Ciao Franco!

FAMIGLIA NUARESA ©

Associazione di Promozione Sociale Pressidént Unurari: Giulio Mainini Pressidént e Diretur Respunsàbil: Stefano Rabozzi Vice Pressidént: Lorella Perugini Sede Sucial: Via Sottile, 6 - 28100 Nuara - Tel. 338 8919005 E mail: srabozzi@alice.it - Sit web: www.famiglianuaresa.it© Aut. Trib. Nuara n. 13 dal 23.08.83 - Stampa: Italgrafica, Via Verbano, 146 - Nuara - Vevar Iscrissión int l’Albo di Lìberi Assuciassión dal Cumün da Nuara n. 182 - prut. 5136 dal 20.02.96 e iscrissión int al Regìstar dla Pruvincia da Nuara di Assuciassión da Prumussión Sucial n. 1/NO cun determinassión n. 800 dal 19.02.2007

Par fàss sociu is vèrsan a l’uffisi pustal 30,00 euri sül buletin da cunt curént n. 77127264

Sped. Ab. Pustal Art. 2 C. 20/b - Legg 992/96 Filial da Nuara - Tassa pagà Taxe perçue. I.P.

Realisà cun l’ajüt finansiari dla Region Piemunt, L. R. n. 26/90 Iscrissión al Regìstar Nassiunal dla Stampa n. 7381 prot. 6728/00/rm2 dal 20.6.2000. Foto da cupertina: Massimo Ranieri. (Foto gentilmente fornita dalla Fondazione Teatro Coccia). As poda mia ricupià, anca sultant un toch di futugrafii e di articul da cul giurnal chì, sensa l’auturisassion scrita dl’Editur. I culaburassion hin vuluntarii e mia pagà.


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 4

Da Grignasco a Genova

Bartolomeo Durio (Lupoti) di R. Pezzana Sara

miniatore del XV secolo

La Biblioteca è sempre stata per me quellʼoasi in cui facilmente mi estranio per andare alla ricerca di quelle forme di espressione artistica, quali le miniature, piccole nelle dimensioni ma grandi nellʼespressione. Basti pensare alla Biblioteca Vaticana, o ancora più affascinante perché assai raccolta, la Biblioteca Malatestiana di Cesena (giustamente considerata Patrimonio dellʼUmanità), per meravigliarsi della grande capacità di realizzazione, di interpretazione e trasmissione di cultura e di pensiero siano contenuti in ogni miniatura che arricchiva i codici antichi. Lʼinvenzione della stampa introdotta a Genova nel 1471 da Lambert Laurenszoon di Delft, che fu benemerita nellʼampliamento culturale, ebbe di contro il demerito di detronizzare i miniatori, a cui dopo tale evento si fece sempre meno ricorso, sino a farne dimenticare la loro esistenza. Anche nel novarese non si fa eccezione: si noti quanto tra gli artisti siano sempre stati considerati i pittori e gli affrescatori, di cui si conosce molto, e quanta poca attenzione sia stata dimostrata ai miniaturisti anche da parte degli storici. Sono spesso dimenticati i nomi di tutti quegli artisti che dedicarono la loro vita ad abbellire testi con una delicatezza e forza nello stesso tempo, tanto da essere ricercati dai molti raffinati collezionisti che frequentano aste internazionali. 4

A riportare viva la memoria di un illustre novarese, fu il ritrovamento casuale di un codice su pergamena rinvenuto nellʼArchivio di Stato di Genova, ovvero il memoriale autografo di tutti i lavori di un miniaturista, con i relativi guadagni e spese, il “Liber rationis mei Bartholomei de Lupotis de Gregnasco novariensi”. Tale Lupoti fu conseguentemente inserito ne “Lʼarte del minio nel Ducato di Milano dal secolo XIII al XVI” nellʼambito dellʼ“Archivio Storico Lombardo”. Ci si pone la domanda di come miniaturisti novaresi fossero arrivati a Genova nel ʼ400. A questo diede risposta una ricerca fatta dal Ferretto in “Relazioni tra Genova e Novara nel sec. XIII” del 1902, dove cita un atto del 13 gennaio 1233 in cui i fratelli novaresi Ugezione e Giacomo de Baco promettono di consegnare a Nicolò Grimaldi due scudi dipinti. Un altro scudaio, Johannes de Novaria è citato in un codice della Civico-Beriana. Ben analizzando, anche precedentemente al Lupoti, troviamo una vera colonia di novaresi a Genova, allora fiorente città Repubblicana, dove la vita di traffici, di armi e di arti aveva richiamato da Novara anche numerosi mercanti, navigatori, monaci, sacerdoti, avvocati e maestri. In particolare la Valsesia fu terra fertile artisticamente da cui sempre partirono numerosi, a calpestare le vie del mondo.


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 5

mentari quali vino, granaglie, formaggi, pesce sotto sale, sardine: 1441 die XIV septembris – Recepimus pro uno pari caligarum de dona s. VII (7 soldi) 1 4 5 0 Recepimus pro uno capello de aqua s. XVI (16 soldi) Tre anni dopo ornò un codice plautino per Brancaleone Grillo, con duecento lettere iniziali decorate o miniate per 40 lire genovesi. Le lettere iniziali potevano essere di solo inchiostro, ornate con bianchi girari, con dorature (“de penna et penello” e “cum auro”). Si legge inoltre che lʼofficina eseguì lʼinsegna araldica dei Doria “supra unum kalendarium” e numerose miniature di Virgilio, di Ovidio, di Sallustio, di Esopo, di Pr os per o dʼAquitania, le tragedie miniatura del XV secolo raffigurante S. Giuliano ed il libro dei sette salmi penitenziali, i salteri. Analizzando il suddetto prezioso “Liber” del Altra attività dellʼofficina si rivelò essere quelLupoti si scopre che, non solo fu abile miniatore, ma anche amanuense, legatore di libri, nego- la della decorazione delle “capse” che, non essendo state ben descritte, si intendono quelle ziante, banchiere, o meglio, usuraio. Egli fu tenuto in grande considerazione dalle contenenti le doti. Nel suddetto suo “Liber rationis” nominò frepiù importanti famiglie genovesi, se si considerano i crediti segnati verso gli Spinola, i Doria, i Cam- quentemente i novaresi, tra cui troviamo i Caziapofregosi. La stessa fonte indica inoltre che nel- notis et Obertinus di Varallo e residenti a Vado, la sua bottega si avvalesse dellʼaiuto di calligrafi frate Giovanni e maestro Giacomo predicatori enpiù o meno abili (ne vengono indicati i compensi trambi, Antonio da Novara, sarto. Il Lupoti rimase sempre in contatto con la sua che determinano la loro perizia artistica) utilizzaterra dʼorigine e con i suoi parenti; alla nipoteAnti a seconda della disponibilità economica del tonia inviò 25 lire imperiali per maritarla e prestò committente. Doveva avvalersi inoltre di aiuti di persone più volte del denaro ai fratelli Silano e Giuliano. esperte in campi diversi, se si dà fede a quanto Ritornò anche a Novara; infatti il 7 agosto 1467 da lui descritto circa vendite di berrette, gonnel- venne al fine di citare il cugino Giovanni, figlio delle semplici e doppie, stoffe e calzature, generi ali- lo zio paterno Pietro, cartolaio in Novara e suo de5


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 6

stri Johannis de Romagnano contraxit unum istrumentum publicum de libris ducentis imperialium quam concessit ego Bartolomeus de Durio de Grignasco fratribus meis, scilicet Silano et Juliano, quas debent mihi restituire sine exceptione libitu meo” “Lupotto” o “Lupoto” doveva essere quindi un soprannome indicante la sua personalità di astuto ed abile commerciante oltre che artista, trasformatosi successivamente nel cognome “De Lupotis”, il quale ebbe il sopravvento su quello originario “De Durio”. Il Lupoti morì prima del 16 maggio 1487, quando il notaio Girolamo Loggi iniziò a inventariare il patrimonio dellʼ“apotheca” genovese. LʼInventarium rerum et bonorum repertorum in apotheca quondam magistri Bartholomei de Novaria cartarei posita in carubio Fili (oggi vicolo del Filo, di fronte alla cattedrale di S. Lorenzo) compilato dal 16 al 19 maggio 1487, alla presenza del nipote Giovanni subito dopo la morte del Lupoti, attesta che egli disponeva di 1508 volumi tra quelli manoscritti e quelli a stampa. Di questi 1058 appartenevano al mercante ed editore milanese Pietro Antonio Castiglione e 86 erano di proprietà di Giovanni Scotti, probabile parente degli Scotti librai e stampatori a Venezia. Si presume che tali volumi fossero dati al Lupoti in conto vendita. Pertanto i libri di proprietà del Lupoti erano 364. Tra i manoscritti si trovarono anche due Of fitioli, di cui uno copiato da Damiano Oliva e lʼaltro miniato “in auro et arzulis” da Antonio da Ivrea. La sua formazione giovanile risentì molto dellʼinfluenza dei modelli lombardi, ma in seguito egli aderì alla forme espressive della miniatura francese, a cui si ispirò per la realizzazione delle sinuose foglie di acanto a definizione dei bordi delle opere. Attualmente sono allo studio alcuni Codici, di Virgilio e di Cicerone, presso la Biblioteca di Parigi, un Tacito ad Oxford, un Sallustio ed un Giuseppe Flavio alla Biblioteca Palatina di Parma. I caratteri stilistici presentano analogie stilistiche con quanto si è potuto evidenziare nellʼopera di Bartolomeo Durio Lupoti. Con questi studi e ricerche si vuole rendere giusto onore ad un grande artista dimenticato per secoli che ha dato lustro al novarese

particolare di miniatura del XV secolo bitore di 56 lire e 4 soldi per un messale, opera dellʼofficina del Lupoti e venduto tramite il cugino ad un certo Arasmino e a tre abitanti di Mercurago. Questi non onorarono il loro dedito e Giovanni, a sua volta, insolvente verso il Lupoti, fu condannato dal giudice Giuseppe Scr ibanti a ver sar gli la somma di 88 lire e 4 sol di imperiali entro la festa di San Martino. Oltre al valore dellʼopera furono conteggiate le spese giudiziarie e la trasferta da Genova a Novara dellʼartista. Interessante, al fine dellʼidentificazione del cognom e, quanto scritto nel suddetto “Liber” in data 15 agosto 1449: “Cornalianus f.q. magi-

P PA


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 7

www.3elab.it w w w.3elab.it 33elab@comoliferrari.it elab@comolif er rar i.it

IL POLO POSITIVO Novara - via Enrico Mattei, 58

e n o i z a m r o f p o h s k r o w i c i n c e t corsi

3 E L A B . I L F U T U R O A P O R TA T A TA TA D I M A N O

EECOLOGIA. COLOGIA. Fo Fonti nti rinnovabili rinnovabili pper er rrispettare ispet tare ll’ambiente. ’ambiente. EENERGIA. NERGIA. UUso so intelligente intelligente per per risparmiare risparmiare le risorse. risor se. ELETTRICITÀ. ELET TRICITÀ. Prodotti Prodot ti iinnovativi nnovativi pper er aanticipare nticipare ilil ffuturo. uturo. PAGINA A4 A4 indd 2

04/03/13 04/ /0 /13 17 22 /03/


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 8

UImplicazioni umane e letterarie

di G. Marelli Gambelli

Il tragico 20 Aprile dell’anno 1841

Il volto della politica è ambiguo, la balaustra; il giardino era ricco di il volto della folla inferocita è spa- fiori che egli amava molto; su quel ventoso, il volto della contabilità balcone egli si intratteneva a lunamministrativa è matematicamen- go con la sua amica e taluno aste inconfutabile, il volto umano è mi- serì di averlo veduto piangere. Il sterioso e insondabile. Con il con- suo più fedele studioso non fa centributo di studiosi della personali- no di queste lacrime; ma in Giutà umana di Giuseppe Prima vorrei seppe Prina vi è tutto un fondo rendere una immagine meno ste- umano e sensibile che ci è ignoto, reotipa di quella che è apparsa nella precedente relazione, per la prevalenza degli argomenti storico-militari destinati a inquadrarlo in una fase epocale. Lo studioso Ceria offre un quadro impensabile e meritevole di attenzione, confermato dal ritrovamento di documenti rari che appaiono in forma non sistematica. Tutti sapevano della devota amicizia che lo legava alla signora Teresa Primo, vedova Calderara; di lei e dei suoi due figli si ricordò nel proprio testamento con prove non dubbie di af fetto. Narra Tullio Dandolo che a Intra, dove lei Alessandro Manzoni usava dimorare a lungo, era diffusa la voce che dopo l'eccidio le venisse recapitata da Mi- un fondo di debolezza che noi colano una cassetta contenente par- nosciamo soltanto per il comporte di ciò che restava del corpo di tamento da lui tenuto dopo che Prina. A Intra, Prina possedeva una cadde in mano dei suoi assassini. villa, il cui giardino era tagliato dal Nella vita privata dovette essere monte e scendeva a ripiani sin so- assai diverso da quello che era al pra la strada, sulla quale due balsuo tavolo di Ministro. Gli amici riSanta Maria Maddalena coni sporgevano alla estremità del- cordano di lui le generose

8

elemosine e gli atti di sincera pietà, la sua partecipazione ai semplici giochi familiari, la sera in campagna, la sua cortesia l'af fabilità, persino la dolcezza; ma tornato uomo politico appena uscito dalla cerchia degli intimi, sembrava tutt'altro, come se ritenesse dovere e necessità della sua professione mostrarsi duro, freddo, insensibile, altero rigoroso, pedante. Una frase del barone Pietro Custodi, suo stretto collaboratore, getta un lampo di luce sul suo carattere riferendosi a un aspetto inatteso: la somma timidezza. " E' probabile che tra la sua timidezza e la sua ambizione la lotta sia stata difficilissima e dura; egli soffocò in sè ogni tendenza cordiale e si circondò di una corazza di austerità e di alterigia per mettersi al sicuro da qualsiasi debolezza, da quella sua innata umiltà. Sembra di vederlo sempre sui trampoli; persino la sua firma a grandi caratteri, a lettere ben distinte, alte, magre, serrate, rispecchia la s ua sostenutezza, la volontà di reagire contro ogni abbandono". Il personaggio più illustre presente a quegli eventi tragici fu Alessandro Manzoni, perchè abitava in via del Marone, in un palazzo adiacente a Piazza San Fedele e vicinissimo a


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 9

quello dove abitava Prina. Il 24 aprile , 4 giorni dopo l'eccidio, scrive, in francese, una lettera all'amico Claude Fariel, recata a mano dal cugino Giacomo Beccaria (la madre di Manzoni era Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria, giurista ed economista tra le figure eminenti dell'illuminismo italiano). Manzoni non fa il nome del Prina in una descrizione quasi cronachistica, priva di emozione e preoccupato solo di sottrarre la madre Giulia e la moglie Enrichetta allo spettacolo di una folla inferocita e pronta a qualsiasi efferatezza. Riporto alcune parole, tradotte dallo scrittore Sciascia: " E' certo che nell'assassinio la p iù gran parte (dei rivoltosi) non ebbero parte in causa, lontanissima una simil cosa dal loro carattere; sono state alcune persone che hanno approfittato del sommovimento popolare per dirigerlo contro un uomo segnato dal pubblico odio, il Ministro delle Finanze, che è stato massacrato nonostante gli sforzi che molti hanno fatto per salvaguardarlo. Voi sapete bene che il popolo è dovunque buona giuria e cattivo tribunale; e comunque, potete crederlo, tutta la gente onesta si è sentita dolorosamente colpita da questo fatto; la nostra casa è proprio vicina a quella dove lui abitava e per ore abbiamo sentito le grida di quelli che lo cercavano, il che ha tenuto mia madre e mia moglie in crudele angoscia, poiché credevamo che la cosa non sarebbe finita lì. E veramente qualche malintenzionato voleva approfittare di tal momento di anarchia e prolungarlo, ma la guardia civica ha saputo fermarlo con un coraggio, una saggezza e una ef ficienza che merita ogni elogio. Mio cugino, se lo desiderate, potrà fornirvi un dettagliato racconto di tutto l'avvenimento." Tenendo conto che 2 giorni dopo il linciaggio, il 22 aprile 1814 Manzoni scrisse un'ode che firmerà il 12 maggio, mai pubblicata durante la sua vita, in cui appare la ragione per cui Prina era morto,

ritengo opportuno citarne alcuni versi: "L'Italia ai piè de l'imperante inchina / stavasi e fea di sue ricchezze eterno / censo agli estranei" Il mistero dell'animo umano è grande e per Manzoni le difficoltà esplorative sono assai dif ficili e soggettive; ma, nel tentativo di scorgere una possibile verità del momento, immagino un Manzoni trentenne che dopo una formazione milanese illuminista, atea, cosìddetta degli "ideologi", dopo l'incontro con Enrichetta Blondel, calvinista, la sposa nel 1810 con rito

cattolico che regolarizza il precedente celebrato con rito evangelico nel 1808; sono gli anni della "conversione" di entrambi, che sotto la guida spirituale dell'abate Degola e del sacerdote Tosi di impostazione Teologica giansenista, si professano Cattolici. Manzoni ha maturato sentimenti patriottici di indipendenza politica, di distanza dalla infatuazione napoleonica ("fu vera gloria?"). Prina, quasi sessantenne e per ragioni professionali, aveva conservato la sua ammirazione per

9


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 10

del povero Prina" e inizia una invettiva dialogata tra l'ombra e il passante; dopo parecchie "sestine" dalle quali affiora costantemente, grazie al dialetto, lo spirito milanese, privo di inibizioni linguistiche, il "sciur Rocch" si accorge "de vessem insugnaa" (essermi sognato). Non per nulla Stendhal la giudicò "la meilleur satire qu'aucune litNapoleone, cercando di equilibra- mozione personale. Personale e realistica invece è la terature aut produit de puis un sière i costi francesi con l'economia lombarda del regno Beauhernais. descrizione dell'eccidio che ne fa cle". Anche Foscolo, alla vigilia del diGiuseppe Rovani, nel suo romanManzoni non farà mai nelle sue opere il nome del Ministro Prina zo storico ciclico " Cento anni" la gnitoso esilio inglese lasciò testima ci sono segni significativi che cui trama comprende avvenimen- monianza scritta: "All'interno di un l'eccidio aveva profondamente in- ti degli anni 1750-1850 e il cui sti- tumulto, le cui fiaccole lasciano traciso sul suo animo; il disturbo ner- le anticipa la "Scapigliatura"; in es- sparire facce pallide, atroci, labvoso subito a Parigi, nella Chiesa so la tragica giornata milanese è bra tremanti di rabbia, occhi pieni di San Rocco nel 1810, dopo un at- descritta nei più realistici particolari. di stupidità e di delirio, corpi barUna edizione del 1865, che ten- collanti di ubriachezza e di furore tacco di panico per essersi smarrito tra la folla, si ripete subito do- go come una reliquia, delle poesie baccante, mani armate di coltelli mezzi rotti o di corde strozzate, di po l'emozione di quel fatale 20 apri- di Carlo Porta contiene "La PRIle 1814; il ricordo della spaventosa NEIDE" di Tommaso Grossi, in dia- sacchi vuoti per rubare". Aver tentato di ricordare con proesperienza si farà realtà roman- letto milanese; inizialmente il poezesca e confessione indiretta nei metto fu attribuito al Porta ma la fondo rispetto una nobile e inte"Promessi Sposi", mi riferisco al questione fu risolta dal Tribunale di ressante personalità novarese mi cap. XIII (Ferrer e il Vicario di Prov- Vienna e il poemetto compare nel ha liberato da un incubo: quello di visione: " vi sono momenti" ) e nel testo con la attribuzione "Grossi mitigare la durezza di un detto pocap. XXXIV nella ridda infernale in Tommaso": è intitolata "El sogn" (Il polare. cui Renzo, sospetto "untore" si tro- sogno); "el sciur Rocch", a mezPRECISAZIONE va tra i "monatti" che trasportano i zanotte passa per la Strada coNel precedente articolo è stata attribuita cadaveri degli appestati. Tuttavia le macina, attigua al cimitero dove erroneamente una citazione al Dr . Leidescrizioni manzoniane, in alcuni era stato sepolto Giuseppe Prina: gheb. Si trattava invece del Prof. Monreale. Ad entrambe vanno le nostre scupassaggi, sottintendono una sotti- una ombra, apparsagli improvvise le ironia che lo preserva dalla com- samente si dichiara come quella "

10


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 11

11


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 12

Comunità Ecosostenibile Novarese

Le case

dell’Acqua

Pagine a cura di Chiara Rabozzi

Inaugurate a Novara in zona “Villaggio Dalmazia”

Dopo il successo della presentazione ufficiale avvenuta al Piccolo Coccia, sabato 13 aprile, presso la sede di V iale Curtatone, 15, si è tenuta la festa di inaugurazione e di avvio delle attività della Comunità Ecosostenibile Novarese. Hanno avuto inizio in particolare le azioni relative a: -Mercatino del Riuso no pro-

12

fit;

-Spazio Sostenibilità; -Condominio Sostenibile; -Case dell’Acqua Al Mercatino del Riuso no profit i cittadini hanno potuto conferire beni che non intendono più utilizzare anche se in buono stato di conservazione e perfettamente utilizzabili. Questi oggetti saranno caricati in un catalo-

go consultabile anche on line (www.cenovara.it/linox/paginadi-esempio/). Chi conferisce dei beni riceve delle “EcoStelline” che potrà barattare con altri oggetti di suo interesse. Il regolamento completo del Mercatino del Riuso no profit è consultabile alla pagina: www.cenovara.it/linox/regolamento-del-mercatino/. Lo Spazio Sostenibilità è il centro del progetto, cui tutti possono rivolgersi per dialogare sui tem i del l a sostenibilità ambientale e non solo. In particolare vi si può trovare un servizio di assistenza per migliorare la qualità energeti c a del proprio abitare, soprattutto in occasione di inter v enti di


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.35 Pagina 13

trollata, filtrata, refrigerata e, volendo, addizionata di anidride carbonica. Da lunedì 15 l’acqua sarà in distribuzione al costo molto contenuto di 5 centesimi al litro: sarà possibile prelevarla acquistando la tessera prepagata presso i punti vendita autorizzati. Le “Case dell’Acqua” si propongono di coinvolgere numemanutenzione sugli edifici esiNello stesso sabato 13 aprile rose famiglie nell’utilizzo consastenti. si è tenuta l’inaugurazione, in pevole e misurato di questa nuoL’azione denominata Condo- via Monte San Gabriele, alle ore va opportunità. minio Sostenibile si rivolge ai 15,00 (di fronte alla Chiesa delTutte le informazioni si trovacondomini ed offre diversi spun- la Sacra Famiglia-Villaggio Dalno sul sito www.cenovara.it nelti di miglioramento della soste- mazia), della prima di 4 “Case la sottopagina Case dell’Acqua nibilità non solo ambientale, ma dell’Acqua” novaresi, dove sarà e presso la sede della Comunianche economica e sociale per possibile riempire le bottiglie gratà Ecosostenibile Novarese. i numerosi condomini novaresi. tuitamente, di ottima acqua con-

I TAGLI DELLA REGIONE "UCCIDONO" LA NAVETTA VERDE. SERVIZIO SOSPESO

Mercoledì 3 aprile il sindaco di Novara Andrea Ballarè, con il presidente della Sun Luigi Martinoli e il consigliere comunale Rossano Pirovano, ha partecipato alla manifestazione organizzata da Anci Piemonte, Unione della Province Piemontesi , Anav e Confservizi per protestare contro i tagli al trasporto pubblico decisi dalla giunta regionale. «Una manifestazione commenta il sindaco - molto partecipata, con oltre 500 amministratori locali presenti. Abbiamo ribadito che questi tagli sono insostenibili: in questo modo si decreta la crisi dell’intero sistema del trasporto pubblico, tagliando servizi ai cittadini e mettendo a rischio i posti di lavoro» La manifestazione, apertasi con una grande assemblea presso la sede della Provincia di Torino si è conclusa in piazza Castello, al Palazzo della Regione, dopo una lunga sfilata di 22 pullman ciascuno dei quali portava uno striscione con la scritta "Cota, giù le mani dal trasporto pubblico locale". «Abbiamo incontrato - dice il sindaco - il presidente Cota, l'assessore Bonino e l'assessore Pichetto, ai quali abbiamo espresso la nostra grandissima preoccupazione» Gli effetti dei tagli già ef fettuati dalla Regione nel 2012, che assommano al 15% dei trasferimenti, 13


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 14

non tardano, comunque, a generare i propri effetti. La giunta comunale, si è trovata costretta a dare corso al primo degli interventi di contenimento dei costi di esercizio e di servizio della SUN, previsti dalla delibera di indirizzo dello scorso 21 marzo, alla luce delle criticità del bilancio dell’azienda e della forte contrazione dei trasferimenti regionali. «La scelta - spiega l’assessore alla mobilità Giulio Rigotti - è quella dell’abolizione della "navetta Verde" (Parcheggio Viale Verdi - Piazza Cavour). La navetta costa circa 195.000 euro all'anno, e incassa poco più di 19.600 euro. Dall'analisi dei dati di obliterazione dei biglietti e di utilizzo degli abbonamenti risulta che la media di passeggeri per ciascuna delle 128 corse giornaliere è di 1,39 per corsa. Anche dal punto di vista dell'efficienza, sia il rapporto passeggeri/corse offerte che il rapporto passeggeri/posti offerti è decisamente inferiore alla media». «In Regione abbiamo ribadito ancora una volta commenta ancora il sindaco - che Novara non vuole più altri tagli lineari, annunciati nella misura del 30%, che andrebbero ad incidere su una situazione già oggi profondamente penalizzante per la nostra città. Basti pensare che il contributo a chi-

lometro che la Regione assegna alla nostra città è di 1,80 euro, lontanissimo da quello assegnato a Torino (3,20 euro); questo nonostante Novara offra un servizio di trasporto urbano di dimensioni molto maggiori rispetto alle altre città capoluogo di provincia e secondo solo al capoluogo regionale. La Regione deve quindi intervenire anche sul fronte di un riequilibrio dei contributi dati alle varie zone del Piemonte. Un ulteriore taglio sarebbe davvero insopportabile. E la situazione già oggi ci obbliga a ridimensionamenti che certo non ci piacciono, ma che sono ineludibili. Abbiamo deciso di cominciare da un servizio, quello della navetta verde, che, sia pure utile, ha attualmente un bilancio di esercizio che è diventato ingestibile alla luce della contrazione dei trasferimenti». «Procediamo in tempi rapidi a questa razionalizzazione - conclude l'assessore Rigotti - nella consapevolezza che ulteriori ritardi non possano che gravare maggiormente sul bilancio della SUN e sulla tenuta complessiva del sistema del trasporto urbano». La sospensione del servizio è avvenuto il 22 aprile.

Nella foto sopra, gentilmente concessa dal Corriere di Novara, il Sindaco di NovaraAndrea Ballarè alla riunione torinese in Regione 14


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 15

FOLLA ALL'INAUGURAZIONE. IL VIAGGIO DI "HOMO" È PARTITO Al Broletto giovedì 7 marzo per il vernissage anche i curatori Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani Davvero quello che si può definire il pubblico delle grande occasioni ha affollato giovedì 7 marzo al Broletto la cerimonia inaugurale di Homo Sapiens. La grande storia della diversità umana. Con il sindaco Andrea Ballarè hanno "tagliato il nastro" il governatore del Piemonte Roberto Cota, l'assessore regionale alla cultura Michele Coppola e il presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani. Grandi apprezzamenti per il lavoro svolto in perfetta sitonia dagli assessori alla cultura del Comune e della Provincia di Novara, Paola Turchelli e Alessandro Canelli. Applausi calorosi per i due curatori della mostra, il grandissimo genetista Luigi Luca Cavalli Sforza e il filosofo della scienza Telmo Pievani. Il "giro d'onore" ha suscitato commenti entusiastici da parte di tutti i presenti. Un buon viatico per il viaggio di Homo che sarà a Novara fino al 30 giugno. 15


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 16

EST SESIA

STAGIONE IRRIGATORIA 2003

UNA SICCITA’ COSì PROLUNGATA E UNA TANTO GRAVE PENURIA D’ACQUA NON SI ERANO MAI PRIMA D’ORA REGISTRATE NEL NOSTRO COMPRENSORIO. ORA, A DISTANZA DI DIECI ANNI ESATTI, SI REGISTRANO LE PIU’ ABBONDANTI PRECIPITAZIONI DEGLI ULTIMI 50 ANNI di Fulvio Bellini L'annata meteorologica appena trascorsa sarà ricordata a lungo per le sue anomalie e la sua eccezionalità; infatti l'estate 2003 e l'intera annata sono state tra le più calde e le più siccitose degli ultimi trecento anni. Questo come conseguenza della costante presenza, sulla penisola italica e sul settentrione in particolare, di perduranti condizioni di bel tempo, generate da un anticiclone d'origine africana stabilmente localizzato sul bacino del Mediterraneo, che ha determinato una quasi assoluta as senza di precipitazioni e l'instaurarsi di un clima torrido, disegno molto diverso da quello, senza andare troppo in là nel tempo, della stagione estiva 2002 che era stata, invece, contraddistinta da un' estrema variabilità meteorologica, con piogge frequenti ed abbondanti e nessun problema d'approvvigionamento idrico. Del resto, anche per l'estate 2003 le premes-

16

se meteorologiche parevano essere di ben altro tenore. La prima parte del!' inverno 2002-2003 era stata, infatti, contrassegnata da numerose e diffuse nevicate verificatesi sull' arco alpino nord-occidentale, che avevano consentito la formazione e la conservazione di un manto nevoso continuo e ben compattato anche a bassa quota, lasciando ben sperare circa la disponibilità della risorsa idrica "immagazzinata" in montagna e che sarebbe stata, quindi, disponibile per la fase di sommersione delle risaie e, probabilmente, per buona parte dell'estate. Elementi, questi, che avevano alimentato un cauto ottimismo tra gli operatori del settore agricolo, destinato, però a svanire nel volgere di breve tempo. Alle piogge cadute nelle prime due decadi del mese di gennaio era seguito, infatti, un bimestre pressoché privo di precipitazioni: presso la stazione


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 17

termopluviometrica di riferimento dell 'Est Sesia, ubicata a Lumellogno, in prossi mità di Novara, non si erano più registrate piogge degne di tal nome successivamente al 22 gennaio, giorno in cui ne erano caduti 18 mm. Il mese di febbraio era stato contraddistinto da una totale assenza di precipitazioni, a fronte dei 194,4 mm di pioggia cumulatisi, presso la succitata stazione, nel febbraio 2002 e dei 51,4 mm costituenti la pioggia media mensile dei 75 anni precedenti, mentre nel mese di marzo se ne erano cumulati solo 1,2 mm, valore inferiore di 34,8 mm (-96,7%) a quello del 2002 e di 74,5 mm (98,4%) a quella medio dei 75 anni precedenti. Analoga scarsità di precipitazioni si era, quindi, riscontrata anche nel bimestre successivo, generalmente caratterizzato da piogge abbondanti. Ai 44,6 mm di aprile, l'equivalente di una buona "bagnatura" per il mais (distribuita, però, su sette giorni di pioggia), avevano fatto seguito i soli 15,8 mm di maggio (che, con 110,3 mm cumulatisi in media negli ultimi 75 anni, costituisce il mese più piovoso per la stazione di Lumellogno), per un totale di 60,4 mm, valore inferiore di 344,2 mm (!) rispetto al valore dello scorso anno e di 138,4 mm (-69,6%) rispetto a quello medio del periodo. Ad aggravare una situazione di così scarsi afflussi meteorici hanno, poi, contribuito le frequenti e persistenti "intrusioni" di aria calda provenienti dal Nord Africa che, nel quadrimestre maggioagosto 2003, hanno determinato l'insorgere, anche nelle pianure Novarese e Lomellina, di condizioni termiche eccezionali. Già dal mese di maggio, infatti, si sono raggiunti e mantenuti valori di temperatura caratteristici della stagione estiva, con medie delle massime (30,6 0c) superiori di 4,9 °C a quelle del 2002 e di ben 6,7 °C alla media dei 61 anni precedenti. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, poi, le temperature massime mediamente raggiunte, rispettivamente pari a 37,3 cC, 36,4°C e 37,3 cC, sono state addirittura torride,

superiori di 3-:-5 °C rispetto a quelle, già elevate, dello scorso anno e di 5-:-9°C a quelle dei 61 anni precedenti. Nessun sollievo si è potuto avere nemmeno nelle ore notturne, se si pensa che la media delle temperature minime del periodo è stata prossima ai 18°C, con tassi di umidità sempre superiori al 70%! Simili condizioni meteorologiche non potevano non influire negativamente sulle principali fonti di approvvigionamento idrico del comprensorio e neppure il bacino del Lago Maggiore, che sempre ha costituito una fondamentale riserva per l'approvvigionamento idrico dei comprensori irrigui sottesi, è risultato insensibile alla perdurante assenza di precipitazioni. Già a partire dall' inizio del mese di aprile, avendo i deflussi superato gli afflussi, è incominciata una graduale discesa del livello del lago sino alla quota di -0,02 m all'idrometro di Sesto Calende, raggiunta il 28 aprile. Le manovre di regolazione effettuate presso lo sbarramento della Miorina, in unione allo scioglimento delle nevi, hanno comunque consentito il raggiungimento di una ben più rassicurante quota di +0,73 m il 14 maggio; da tale data è, però, incominciato un graduale, inesorabile abbassamento del livello idrico del Lago Maggiore, nonostante la riduzione, da 223 m3/s a 198 m3/s, applicata ai deflussi dalla diga della Miorina dal 23 giugno. Il livello lacuale ha raggiunto la quota di 0,19 m sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende il giorno 30 giugno, per poi risalire sino al raggiungimento 17


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 18

della quota di 0,22 m il giorno 2 luglio e quindi ridi scendere, nonostante le ulteriori riduzioni apportate ai deflussi (che, a fronte di una competenza nel periodo di 255 m3/s sono passati dapprima da 198 m3/s a 188 m3/s il 5 luglio, successivamente a 178 m3/s il giorno 8 luglio, quindi a 168 m3/s il 12 luglio ed a 159 m3/s il 14 luglio), sino a raggiungere il livello di -0,43 m il giorno 16 agosto. Da tale data, in conseguenza di una nuova, drastica riduzione applicata ai deflussi dalla diga, portati a 70,1 m3/s (con una riduzione, cioè, del 72,5% rispetto alla portata che dovrebbe normalmente defluire nel periodo estivo), il lago ha avuto dapprima un innalzamento fino alla quota di -0,14 m, raggiunta il 31 agosto, quindi una nuova, graduale discesa, che è proseguita anche nel mese di settembre, a stagione irrigatoria ormai abbondantemente conclusa, arrestandosi alla quota di -0,32 m solo il giorno 26 settembre. Se una simile influenza la siccità ha potuto avere su una riserva idrica "sicura", quale quella costituita dall'invaso del Lago Maggiore, ancora più evidenti sono state le conseguenze sui corsi d'acqua a carattere pluvio-niva1e, quali i fiumi Po e Sesia, la cui situazione ha suscitato (su scala 18

e per motivi diversi, data la differente estensione dei bacini sottesi), grande attenzione da parte dei mass media e della pubblica opinione, oltre che degli organi di governo. In ambito locale, grande rilevanza ha avuto la situazione del fiume Sesia che costituisce l'unica fonte di approvvigionamento idrico per una porzione non trascurabile dei comprensori cerealicoli del Vercellese e del Novarese. Infatti, malgrado la buona disponibilità idrica riscontrata nel fiume Sesia sino alla fine del mese di maggio, già dall' inizio del mese di giugno, le portate ivi fluenti si sono progressivamente contratte, non consentendo più alle derivazioni situate sia in sponda destra (roggia Comunale di Gattinara, roggia Marchionale di Gattinara, roggia Comunale di Lenta, poste a servizio della cosiddetta area del Centro Sesia, situata nel Vercellese) sia in sponda sinistra (roggia Mora, roggia Busca, roggia Biraga poste a servizio dei territori dell' Alto Novarese) di derivare portate prossime a quelle di competenza o comunque tali da consentire una lodevole irrigazione dei territori sottesi, con riduzioni alla fonte che hanno raggiunto, e superato, 1'80%. Pur in presenza di una situazione di così grave deficit idrico gli agricoltori novaresi, animati dallo spi-


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 19

rito di solidarietà che da sempre li contraddistingue, hanno acconsentito a rinunciare a parte delle portate di spettanza delle derivazioni situate in sponda sinistra di Sesia, spettanza sancita, sia in termini quantitativi sia in termini di priorità d'approvvigionamento, dai decreti e disciplinari di concessione d'acqua pubblica rilasciati dalle Autorità competenti (rinnovati nel 1999), in considerazione della millenaria tradizione irrigua, e risicola in particolare, del territorio novarese irrigato con acque di Sesia. Con il trascorrere dei giorni, a fronte del progressivo contrarsi delle disponibilità idriche del Sesia, la riduzione percentuale cui gli agricoltori novaresi si sono volontariamente sottoposti, indip e n d en te men te da quanto loro garantito dai titoli di derivazione, è via via cresciuta, giungendo a livelli prossimi (e per qualche giorno anche superando) al livello di sostenibilità, tanto da dover raddoppiare o triplicare la durata dei turni di bagnatura per il mais, già sofferente, e da dover compromettere l'efficacia dei trattamenti fungicidi nelle risaie, essendo costretti a mantenervi un velo d'acqua, nella certezza di non poterle risommergere qualora asciugate. Diversa rilevanza, a carattere nazionale, ha avuto la crisi idrica del fiume Po - del quale, come noto, i fiumi Sesia e Ticino (emissario del Lago Maggiore) sono af fluenti in considerazione sia dell'ampiezza del bacino sotteso, sia della valenza che gli usi plurimi delle sue acque hanno sull'economia dell'Italia e non solo di quella settentrionale. Tale crisi ha portato alla costituzione di una "cabina di regia", presieduta dal segretario dell' Auto-

rità di Bacino del fiume Po e formata dai tecnici delle regioni del centro-nord, del Gestore Unico della rete, dell'Enel, dei gestori delle centrali termoelettriche e dell' Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni (tra i quali anche il prof. ing. Bruno Bolognino dell 'Est Sesia), cui è stato affidato il gravoso compito di svolgere una gestione unitaria delle risorse idriche che, attraverso la modulazione dei rilasci e dei prelievi dagli invasi idroelettrici montani, permettesse il migliore e proficuo utilizzo di tutta l'acqua disponibile. La costituzione della "cabina di regia" ha consentito di dimostrare come una costruttiva collaborazione, volta ad un utilizzo solidale della risorsa idrica, possa aiutare a superare positivamente, pur nel ri-

19


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 20

spetto dei reciproci interessi e delle rispettive esigenze, anche uno stato di crisi quale quello verificatosi nella scorsa estate. In un quadro di perdurante e, purtroppo, desolante bel tempo, quale quello sopra riportato, particolare evidenza hanno, poi, avuto alcuni eventi meteorologici di carattere eccezionale, che hanno interessato, o meglio colpito, alcune zone del comprensorio, caratterizzando l'annata 2003 con ulteriori anomalie climatiche. In particolare, risultano degne di menzione le intensissime piogge, accompagnate da forti raffiche di vento, che sono cadute, per complessivi 71 mm in due ore, nei comuni di Casaleggio, Biandrate e Casalbeltrame il giorno 28 giugno, provocando, tra l'altro, la piena della roggia Busca; le precipitazioni piovose e grandinigene che hanno causato l'allagamento del centro abitato di Garlasco e la completa distruzione di alcuni ettari di coltivazioni cerealicole; la tromba d'aria che ha investito l'abitato di Galliate il 29 agosto, scoperchiando tetti, sollevando tutto quello che ha incontrato sul suo cammino e provocando gravi danni, fortunatamente solo alle cose e non alle persone. Il 30 agosto, con la messa in asciutta dei cavi della Zona Montebello, sono incominciate, nel comprensorio dell'Est Sesia, le manovre per la disattivazione degli imbocchi dei canali d'irrigazione. Le operazioni di disattivazione delle reti dell'Est Sesia e della Coutenza Canali Cavour, necessarie per l'effettuazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sono poi proseguite il 3 settembre con la disattivazione del canale Farini, mentre dal 10 settembre sono stati posti in asciutta il Roggione di Sartirana ed il diramatore Vigevano, seguiti il 12 settembre dalla roggia Biraga e il 19 settembre dal canale Cavour dall'imbocco di Chivasso. Con l'effettuazione di tali manovre e con la disattivazione dall'imbocco di Varallo Pombia del canale Regina Elena il lO ottobre scorso, si è praticamente conclusa una stagione

20

irrigatoria, quale ]' estiva 2003, che certamente sarà ricordata negli annali. Solo il notevole grado di interconnessione della rete idraulico-irrigua dell'Est Sesia e della Coutenza Canali Cavour e l'efficienza delle strutture consortili, 01 tre al grande senso di responsabilità e di reciproca solidarietà degli imprenditori agricoli hanno, infatti, consentito di non incorrere nella totale perdita dei raccolti (se non in situazioni molto particolari e con distribuzione a macchia di leopardo e non indistintamente diffuse) e di poter molto limitare i danni alle colture. Certamente si sono registrate difficoltà, più o meno grandi, per tutti gli Utenti e minori produzioni sia per il riso sia per il mais, con rese qualitative talvolta non ottimali, ma già il ragionare in termini di minor produzione e non di totale perdita dei raccolti nella situazione appena trascorsa risulta positivo osservando anche quello che è successo nel resto dell'Italia e dell'Europa, considerato anche che tale risultato è stato perseguito non solo senza l'aiuto delle piogge, ma potendo contare su una disponibilità idrica ridotta del 50% già alla fonte, effettuando una gestione delle risorse particolarmente accorta; gestione che ha richiesto il costante impegno di tutto il personale dell'Est Sesia che, con la collaborazione degli utenti, ha svolto un' assidua vigilanza sull' intera rete irrigua a tutela del rispetto delle regole e della disciplina consorziale e per l'equo riparto delle ridotte disponibilità idriche. A tale risultato, vale ricordare, si è pervenuti anche grazie alla costante attenzione ed alla fattiva collaborazione offerte, durante tutto il periodo critico, dalle Organizzazioni Agricole di categoria. Va rilevato infine che le strutture consortili si sono trovate spesso, in varie sedi istituzionali ed in molteplici occasioni, a dover difendere strenuamente i diritti dell' Associazione nella ripartizione delle sempre più scarse disponibilità idriche. •


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 21

21


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 22

Danzando

Progetto benefico Rotaract Val Ticino

di A.Poggi Steffanina

Positivo

I BALLERINI "DanzandoPositivo" HANNO SOSTENUT O IL PROGETTO BENEFICO DEL ROTARACT VAL TICINO

22


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 23

Grande successo sabato 6 aprile 2013 al Teatro Silvio Pellico di Trecate, che ha visto il tutto esaurito in occasione dello spettacolo benefico "DanzandoPositivo", organizzato dal Rotaract Club Val Ticino di Novara, presieduto da Giulia Dalloni, con la fondamentale collaborazione di Novaradanza, un gruppo composto dalle tre scuole novaresi (Centro Danza Buscaglia diretto da Donatella Vaccaro, Città della Danza diretta da Chiara Bonelli e Danza Viva diretta da Sabrina Paoletti). Novaradanza, nato nel 2006, propone eventi, spettacoli e manifestazioni a Novara e dintorni. "Con grande entusiasmo -affermano le direttrici delle scuole di danza- abbiamo sposato l'idea di organizzare uno spettacolo a scopo benefico e il nostro impegno profuso è stato premiato da una grandissima presenza di spettatori. Tutti insieme siamo riusciti a raggiungere un ottimo risultato in ambito solidale per fornire un aiuto concreto a chi è meno fortunato di noi". Sul palco si sono esibiti gli allievi delle tre scuole proponendo balletti di danza classica, danza moderna e hip hop, offrendo al pubblico uno spettacolo di qualità, colorato e gioioso. "Sentita è stata la partecipazione dei nostri allievi -continuano le direttrici- che hanno messo a disposizione passione, entusiasmo ed impegno a favore di una buona causa". All’evento hanno anche partecipato, come ospiti speciali, le scuole “the wave dance crew”, “yin yang club” e il gruppo di latino americano “Latin Fashion”. A fine serata, è andato in scena il gran finale con

circa 150 artisti sul palcoscenico, fra ballerini, coreografi ed insegnanti. Il ricavato della manifestazione, di 2.500,00 euro, è stato devoluto alla “Cooperativa Sociale Villaggio SOS di Saronno” per l'acquisto di un pulmino (sito internet: http://www.sositalia.it/saronno/)

23


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 24

Scopriamo Novara; rubrica culturale a cura di A.Poggi Steffanina

La medaglia della cattura di Ludovico detto “Il Moro”

LA PRIMA MEDAGLIA NOVARESE COMMEMORA LA CATTURA DI LUDOVICO MARIA SFORZA DETTO "IL MORO": ...reversum apud novariam sternit capit... La medaglia vanta origini italiane ed è stata inventata agli inizi del XV secolo: è l'elemento artistico per eccellenza che ha permesso nei secoli di ricordare gli avvenimenti, le personalità e i luoghi più importanti. La prima medaglia che commemora la nostra Città non è di forma circolare come si potrebbe immaginare ma è quadrata ed è datata 1499. Rievoca la cattura del Duca milanese Ludovico Maria Sforza detto il Moro (1452-1508) avvenuta a Novara il 10 aprile 1500 per mano del Maresciallo GianGiacomo Trivulzio (1440-1518) alla guida dell'esercito francese del Re Luigi XII che non aveva mai rinunciato al desiderio di diventare Signore di Milano perchè vantava dei diritti ereditari. La nostra Città nei secoli è sempre stata teatro di battaglie e proprio verso la fine del XV sec. , in soli cinque anni dal 1495 al 1500, subì tre assedi: i prime due vinti dagli Sforza che poi capitolarono proprio in quello decisivo. Il primo avvenne dal 13 luglio al 10 ottobre 1495 e fu caratterizzato da un'efficace azione bellica di Luigi di Valois d'Orleans, imparentato con il Re di Francia Carlo VIII: egli messo alle strette dall'esercito di Ludovico il Moro ad Asti, riuscì a liberarsi dall'assedio con l'aiuto di 8.000 soldati svizzeri e occupò Novara grazie all'aiuto dei cittadini contrari agli Sforza che lo fecero entrare agevolmente in città. Ludovico il Moro, duca di Milano dal 24

24 maggio 1495, grazie all'appoggio dell'esercito della Lega italiana (reduce dallo scontro con l'esercito Francese a Fornovo) si posizionò nei pressi di Novara per asse-

como Trivulzio, acerrimo nemico di Ludovico Sforza. In una Milano sguarnita di soldati francesi, la popolazione ghibellina formata sia dai nobili che dalla plebe non tollerava più il governo di Trivulzio e auspicava il ritorno degli Sforza. Ludovico il Moro riconquistò il Ducato di Milano il 3 febbraio 1500 alla testa di un esercito di 8.000 soldati svizzeri e mise in fuga GianGiacomo Trivulzio nei pressi di Vigevano ma poi a Mortara non annientò il suo esercito per concludere definitivamente lo scontro perchè erroneamente prevalse in lui la volontà di riconquistare Novara. Il 18 marzo 1500 non appena il Moro fu in procinto di attaccare la città, i Francesi decisero di arrendiarla: dopo tre mesi i francesi stre- dersi e di abbandonarla per mettersi mati si ritirarono solo grazie alla in salvo a Vercelli: Novara tornò fapace stipulata in segreto con il Trat- cilmente nelle tato di Vercelli tra il Moro e Carlo VIII. mani degli Sforza tranne il CastelI transalpini fuggirono e Novara ri- lo che rimase strategicamente un tornò possedimento francese. sotto il controllo degli Sforza. L'ultima e decisiva operazione miIl secondo scontro iniziò il 18 mar- litare avvenne tra il 6 e il 10 aprile zo 1499 quando Luigi di Valois d'Or- 1500: le milizie francesi si raduleans, diventato Re Luigi XII di Fran- narono all'esterno della città supcia il 7 aprile 1498 alla morte del cu- portate da un contingente di 6.000 gino Carlo VIII, decise di conquistare soldati mercenari elvetici mentre Milano, forte dell'alleanza sotto- all'interno di Novara era presente l'escritta con la Confederazione Elsercito Svizzero del Moro. vetica e di quella con la Repubbli- Gli Svizzeri per scongiurare uno ca di Venezia. Il Moro, trovandosi scontro tra connazionali, trovarono sotto assedio, abdicò in favore del- una soluzione ed evitarono così un la consorte I sabella d'Aragona e annunciato "bagno di sangue": il 10 fuggì in Austria. aprile 1500 gli Svizzeri all'interno Il 6 ottobre 1499 il Re francese oc- delle mura novaresi, in cambio di un cupò Milano e prima di ritornare a ingente compenso, uscirono dalla Parigi nominò come Governatore città senza imbracciare le armi ma del Ducato il Maresciallo GianGia- salvaguardarono Ludovico il Moro


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 25

che tentò la fuga mimetizzato da combattente tra le fila del suo esercito. Invece GianGiacomo Trivulzio alla testa dell'esercito franco-svizzero riuscì a catturare il Moro grazie ad un abile stratagemma: riesce a riconoscerlo tra la moltitudine di soldati grazie alla "soffiata" di un ex militare elvetico dello Sforza che si era fatto corrompere. Ludovico il Moro fu incarcerato nel castello francese di Loches dove morì il 27 maggio 1508. Il Maresciallo GianGiacomo, per celebrare l'importante vittoria conseguita, decise di far coniare una medaglia commemorativa quadrata in bronzo (46 mm di lato) come perenne ricordo dell'evento bellico avvenuto proprio a Novara il 10 aprile 1500: al recto (diritto) è raffigurato il suo busto rivolto verso si-

nistra con il capo incoronato d'alloro e con indosso la cotta e l’armatura. Agli angoli sono presenti quattro stemmi: in alto a sinistra c'è lo scudo d'armi di Trivulzio con sei pali d'oro e verde mentre a destra è rappresentato un sole senza scudo; in basso a sinistra c'è lo stemma dei Visconti con la biscia e l'infante e a destra ce n'è uno con sei secchi su tre livelli con i tizzoni ardenti. Tra gli stemmi e il ritratto c'è una corona circolare formata dalla scritta: IO (hannes) IACOBVS TRIVVLs . MAR (chio). VIG (iebani). FRA (nciae). MARESCaLVS (Marescalcus) ovvero Giovanni Giacomo Trivulzio Marchese di Vigevano e Maresciallo di Francia. Invece al verso (rovescio) è riportato un testo il latino su nove righe che narra la cattura a Novara di Lu-

dovico il Moro:1499 EXPVGNATA ALEXANDRIA: DELETO EXERCITV: LUDOVICVM . SF. MLI. DVC EXPELLIT. REVERSVM . APVD NOVARIAM STERNIT CAPIT e una foglia di vite. La medaglia riporta ancora l'anno 1499 perchè per i francesi l'anno nuovo non incominciava con il 1 gennaio, come accade per noi oggi, ma bensì con la domenica di Pasqua che nel 1500 sarebbe stata il 16 aprile: proprio per questa ragione compare ancora l'anno precedente. Cristoforo Foppa detto il "Caradosso", artista e orefice milanese, realizzò questa splendida medaglia in bronzo con il metodo della fusione e la foglia di vite gli è stata attribuita come il suo simbolo di riconoscimento.

Tomba di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este nella Certosa di Pavia 25


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 26

Tra terra

e Acque

Testo e foto di E. Spina

Il progetto della carta archeologica della provincia di Novara

Nell’anno 2004, quasi un decennio orsono, l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Novara e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte pubblicarono un volume estremamente prezioso, sia per i professionisti del settore che per i semplici appassionati, dall’emblematico titolo “TRA TERRA E ACQUE, Carta Archeo-

26

logica della Provincia di Novara”, curato da Giuseppina Spagnolo Garzoli e Filippo Maria Gambari. Il volume “Tra terra e acque”, pubblicato nel 2004, che ogni novarese interessato a storia ed archeologia dovrebbe possedere, costituisce il punto d’arrivo di decenni di lavoro e rappresenta la più completa ed organica raccolta di documentazioni archeologiche della n o s t ra provincia attualmente disponibile. Nella prima parte, ad un inquadramento geomorfologico e geologico del territorio segue un’introduzione prettamente storica che, partendo dalla preistoria e dalla protostoria, giunge fino al tardo antico, toccando le età dei metalli ed il periodo della romanizzazione. Vita quotidiana, urbanizzazione, produzioni, commerci e vita religiosa vengono trattati in modo rigoroso e pun-

tuale, fornendo al lettore un esauriente quadro complessivo sulla storia antica del novarese. La seconda parte è invece costituita dalla carta archeologica vera e propria, scientificamente organizzata in schede suddivise per Comuni. Per ciascun ritrovamento vengono fornite informazioni estremame n t e c o m p l e t e , r i g u a r d a n t i ubicazione, localizzazione, epoca, geomorfologia del sito, tipologia e modalità del rinvenimento, descrizione, cronologia, luogo di conservazione dei reperti e bibliografia di riferimento. Da Agrate Conturbia a Vinzaglio, per ciascun Comune è inoltre possibile osservare la panoramica completa dei rinvenimenti su base cartografica, ove ogni singolo sito, al quale è associato il relativo numero di scheda, è immediatamente inquadrabile sia a livello cronologico che tipologico. Le differenti simbologie utilizzate nelle mappature rendono infatti univocamente distinguibili siti preistorici e protostorici, di età romana o pluristratificati, nonché insediamenti, aree funerarie, aree di culto, arti rupestri e materiali sporadici, stipi e ripostigli, iscrizioni ed infrastrutture. Numerosissime fotografie ed una ricca bibliografia generale completano e valorizzano ulteriormente l’opera. Dalla data della sua pubblicazione questa eccellente carta archeologica ha riscosso un notev ole e


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 27

meritato successo, ma altrettanto lodevole è un’ulteriore iniziativa riguardante il medesimo progetto “Tra terra ed acque”, rappresentato dalla realizzazione di un sito internet ove sono stati riportati ed organizzati tutti i contenuti del volume cartaceo. Innovativo, lungimirante, funzionale, questi sono gli aggettivi che meglio descrivono un progetto di questo tipo. All’indirizzo www.sitbiella.it/novara si raggiunge la pagina principale del sito, da dove è possibile navigare all’interno di quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio portale dedicato all’archeologia del novarese. L’indice degli argomenti costituisce il sommario principale, che rimanda a tutte le specifiche sezioni di approfondimento geomorfologiche, storiche e culturali già presenti nel volume. Dalla home page è inoltre possibile consultare tutte le schede relative ai singoli ritrovamenti, scegliendo tra una navigazione su base testuale o geografica. Quest’ultima modalità, elaborata su grafica vettoriale VML, consente di esplorare le cartografie dei vari territori comunali utilizzando dei filtri di gestione dei livelli, molto utili per ottimizzare le proprie ricerche. Caratterizzato da una veste grafica non certo accattivante ma molto tecnica ed essenziale, questo si-

to rappresenta un vero e proprio scrigno ove sono racchiusi vastissimi e preziosi gioielli di cultura e con o s c e n z a , ra g giungibili gratuitamente da chiunque voglia approfondire la storia del nostro territorio e conoscere i tesori che quest’ultimo ci ha restituito. La contrapposizione tra cartaceo e digitale è senza dubbio estremamente attuale ed i dibattiti tra gli estimatori “integralisti” dell’uno o dell’altro tipo di supporto sono, in questi ultimi anni, estremamente vivaci. Analizzando il tutto con una certa oggettività tali scontri di opinione appaiono tuttavia piuttosto insensati, in quanto volumi e portali digitali andrebbero visti come complementari l’uno dell’altro. Ciascuna delle due tipologie di supporto presenta infatti numerosi pregi ed altrettanti difetti, che tendono ad assumere ampia o trascurabile rilevanza a seconda dell’uso che se ne deve fare, del luogo presso il quale si effettua la loro consultazione, del bacino d’utenza che si intende raggiungere, delle possibilità economiche che si hanno a disposizione o ancora della necessità o

meno di tenere costantemente aggiornate le informazioni contenute sul supporto stesso. “Tra terra ed acque” rappresenta in quest’ottica una realtà vicina alla perfezione, che è riuscita ad unire il valore e l’eterno fascino di un libro con la necessità e l’esigenza di divulgare su scala globale contenuti ed informazioni. Le attuali tendenze, portate avanti da realtà quali il British Museum, la Bibliothèque Nationale de France o, rimanendo in ambito italiano, dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, muovono nella medesima direzione. Pubblicazioni di

volumi destinati ad arricchire le nostre conoscenze e le nostre biblioteche vengono sempre più spesso affiancate da siti internet e portali, ove organici database sono ormai divenuti preziosi strumenti di ricerca ed approfondimento utilizzabili da tutti in modo semplice e gratuito. La Provincia di Novara e la Soprintendenza Archeologica del Piemonte, ideando e concretizzando l’ambizioso progetto della Carta Archeologica della Provincia di Novara, hanno dunque aperto e percorso un’innovativa strada che ha portato ad un magnifico risultato. Non ci resta quindi che sperare che anche altre realtà del territorio possano percorrere la medesima via con altrettanto successo. 27


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 28

Apre a Novara la Facoltà di Giurisprudenza di Matteo Trucco Nuova facoltà all’“Avogadro”. Finalmente, dopo una lunga attesa, la sede di Novara dell’Università del Piemonte Orientale ospiterà dal prossimo anno accademico il corso di laurea quinquennale in Legge. Verrà però chiuso il corso di Servizi giuridici per l’impresa, una sorta di interfacoltà tra Economia e Diritto. Il consiglio d’amministrazione dell’università novarese ha approvato all’unanimità la proposta avanzata del rettore Cesare Emanuel di rafforzare la proposta formativa, replicando Economia nella se28


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 29

de di Alessandria, e Giurisprudenza a Novara. Chiaro è l’intento di allargare sempre di più il panorama dei corsi per intercettare il maggior numero possibile di studenti in nuove aree, soprattutto sul percorso che dal Piemonte Orientale punta verso la Lombardia. “Sappiamo che ogni anno circa duecento ragazzi delle province di Novara, Vercelli e Vco s’iscrivono a Giurisprudenza in un’università che non è la nostra - è il commento del rettore - ma che al tempo stesso anche Novara “pesca” molti studenti nel Milanese, portando in città chi vuole evitare i grandi atenei della metropoli lombarda.” dell’ex caserma Perrone. Il corLe lezioni delle nuova facoltà so di laurea in Giurisprudenza riverranno tenute al terzo piano leverà la precedente triennale in Servizi giur idici per l’impresa, che all’inizio dell’anno accademico in corso contava 91 matricole. Un procedimento analogo verrà attuato anche nella sede di Alessandria, dove chiuderà il corso di Informatica giuridica (41 matricole) e verrà aperta la facoltà di Economia aziendale. Un’operazione simile a quella

di Novara, con l’intento di mantenere sul territorio un gran numero di studenti che fino ad ora hanno optato soprattutto per Genova come sede universitaria. Andrà infine ad esaurimento la triennale di Economia a Casale Monferrato, un indirizzo di studi dalla caratteristiche meno manageriali, e più improntato sull’attività di commercialista e consulenza. Una delle maggiori difficoltà ha riguardato in particolare la scomodità dei collegamenti tra Novara e Alessandria, motivo per cui si cercherà di potenziare la linea diretta tra i due capoluoghi di provincia, alla luce del fatto che, per garantire i corsi nella sede novarese, i professori faranno la spola tra la Perrone e palazzo Borsalino. “Non ho la bacchetta magica ma contiamo di superare, per questo primo anno, il centinaio di matricole - conclude Emanuel Novara attende da tantissimo questa facoltà e ora l’ha avuta: chiediamo alle famiglie e agli studenti di iscriversi all’A vogadro e avere fiducia in noi. Abbiamo dimostrato di meritarcela”. 29


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 30

Come gli uomini

vedono le donne

Importante e bellissima iniziativa del Centro Culturale “La Canonica� di Novara


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 31

di Marianna Zurlo Una mostra tutta al femminile si è tenuta presso il Centro Culturale La Canonica lo scorso marzo. “Come gli uomini vedono le donne” un percorso fatto di immagini fotografiche, sculture e dipinti dove è protagonista è la donna nell’ottica maschile. Attraverso la pittura, la scultura, la fotografia i soci si raccontano: sentimenti, convinzioni che le Donne suscitano. L’esposizione mostra immagini femminili di elevata bellezza alternate a volti tristi e rassegnati di donne costrette a lavori forzati e a vivere in condizioni disagiate a giustifica di una cultura, di una moralità che apparentemente definiremmo “diversa” da quella occidentale. Parliamo di parità ogni giorno, a me piace parlare anche di dignità e di rispetto specie se, ancora oggi, nei Paesi così detti civili, non si risparmiano i casi di violenza sulle donne. Ma parliamo di quadri, parliamo di queste immagini come l’immagine femminile, bellissima di Giulio Vanzaghi (nella foto) e poi riflettiamo alla luce dell’espressività dell’arte che anche in ogni forma vuole trasmettere la sacralità della Donna. Un’intensa celebrazione della femminilità, che non si è voluta, però, risparmiare le ombre di quella femminilità sofferta e a volte dimenticata per ipocrisia. Bellissima iniziativa del Centro Culturale La Canonica. 31


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 32

AVEVANO ROTTO UN COPERTONE E POVERINI.... ....NON SAPEVANO DOVE POTERLO SMALTIRE

POI, GRAZIE a C.I.M E COMUNE DI NOVARA ....

32


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 33

PRIMA

DOPO

33


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 34

ASSICURATO E... RIMBORSATO! di Donatella Pozzato CONSULENTE ASSICURATIVO Via Cesare Balbo 9 13045 Gattinara (VC) telefono: 339 7009823 Fax. 0163 825458 E mail: donatellapozzato@gmail.com Consulente assicurativo, opero per conto di diversi gruppi assicurativi tra i più conosciuti d’Europa. Alcuni mesi or sono ho avviato un’attività di collaborazione con il Centro Medico SALUTARIS, per garantire alla clientela del Centro Medico i migliori suggerimenti per la stipula di polizze infortuni e malattia. Il settore assicurativo è, per definizione, in continuo sviluppo e trasformazione e da sempre attento a quei cambiamenti che incidono profondamente nella vita di tutti i giorni: nell’ultimo periodo ci sono state grosse novità per quanto riguarda il settore sanitario, complice anche la crisi economica, per un numero sempre maggiore di persone il Servizio Sanitario Nazionale si dimostra sempre più in difficoltà nell’offrire servizi adeguati, per questo motivo si sta diffondendo l’abitudine di rivolgersi a strutture private che siano in grado di garantire un miglior livello di assistenza. Oggi ci si ammala più che in passato: in effetti, mai come in questo periodo storico e sociale si è vista una così alta presenza di medici e di farmaci ma anche mai come in questo periodo si è costretti a convivere con le carenze ormai croniche del Servizio Sanitario Nazionale quali per esempio assistenza ospedaliera carente, lunghe liste di attesa, limiti nell’accoglienza, scarsa assistenza del paziente ed infine costi e tempi elevati per la diagnostica: principalmente per questo motivo, ormai il 65% delle persone è costretto ad integrare la copertura pubblica con prestazioni private pagate direttamente di tasca propria. Grazie alla collaborazione con il Centro Medico SALUTARIS ed agendo in completa sinergia con lo

S A L U TA R I S

Studio Medico

Ci prendiamo cura della tua salute

C . s o Va l s e s i a , 1 2 2 - 1 3 0 4 5 G AT T I N A R A ( V C ) - Te l . 0 1 6 3 . 8 3 1 0 9 1 Vi a C . B a t t i s t i , 1 2 - 1 3 0 1 9 Va r a l l o ( V C ) - Te l . 0 1 6 3 . 5 3 2 6 8 w w w. s t u d i o s a l u t a r i s . c o m 34


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 35

staff, mi propongo di aiutare e consigliare il cliente ad identificare quali potrebbero essere i prodotti assicurativi a lui utili in ragione della sua età, delle sue patologie e delle sue esigenze, come per esempio: • garantire una tutela sanitaria per tutta la vita del beneficiario, SENZA LIMITI DI ETÀ con le Polizze Salute Senza Tempo a vita intera; • garantire il pagamento di visite di alta diagnostica ed esami di laboratorio, con in più la possibilità di effettuare un CHECK-UP MEDICO GRATUITO con cadenza biennale; • garantire la copertura anche in presenza di PATOLOGIE PREESISTENTI con stipula di patto speciale con la compagnia. Non dimentichiamo che la Salute e’ un bene prezioso, da salvaguardare e da non sottovalutare: il Centro Medico SALUTARIS mette a disposizione medici professionisti di provata capacità e profonda umanità, la Polizza Salute Senza Tempo garantisce il pagamento delle spese mediche per potersi avvalere delle loro prestazioni e di un miglior servizio.

SALUTARIS SI PRENDE CURA DELLA SALUTE LA POLIZZA TI RIMBORSA LE SPESE

Ci prendiamo cura della tua salute!

35


NOVARA CALCIO

Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 36

Comunque finisca,

Testo di G. Chiorazzi Foto: oknovara.it

una stagione strabiliante

Chi avrebbe mai detto che le emozioni vissute solo due stagioni fa, si sarebbero ripetute così presto per i tifosi azzurri… Eppure, dopo un avvio di campionato davvero desolante e non in linea con le aspettative iniziali, il Novara Calcio è riuscito per lʼennesima volta a stupire tutti e, con una serie di vittorie consecutive che hanno fatto da eco alla stagione 2010-11, quando gli azzurri tornarono nella massima serie dopo una pausa di ben 55 anni, ecco riassaporare con felicità quelle sensazioni uniche che solo un vero appassionato della propria squadra sa cogliere in pieno. Gonzalez e compagni hanno così deciso di “regalare” un finale di stagione al “cardiopalma” per i propri tifosi, in una vera e propria rimonta strabiliante che ha saputo ri36

portare il Novara dalla penultima posizione, occupata prima della sosta natalizia, ad un esaltante quinto posto, che allo stato attuale delle cose varrebbe un accesso ai play-off. La squadra allenta da mister Aglietti si è già tolta molteplici soddisfazioni, battendo avversarie quotate e che precedono gli azzurri in classifica, come Sassuolo e Livorno, dimostrando di meritare ampiamente una chance per tentare di raggiungere un traguardo senza eguali. Se fino a qualche giornata fa, lʼincognita maggiore era dettata dalla possibilità di non disputare i playoff, in virtù dellʼeventualità di un gap in classifica uguale o maggiore di dieci punti fra la terza e la quarta, ad oggi questa apprensione sembra essersi dira-


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 37

data… anche se, mentre scriviamo questo articolo, non vi è ancora la certezza matematica che gli spareggi di fine stagione vengano disputati. Di sicuro questo Novara merita, senza dubbio, una possibilità in tal senso… Chiudere infatti il campionato in piena zona play-off, dopo una rimonta incredibile ed una serie di prestazioni da grande squadra, senza neppure una chance di confrontarsi in uno scontro con le dirette rivali, assumerebbe i toni di una clamorosa beffa. La società di Massimo De Salvo ha saputo tornare alla ribalta delle cronache dei maggiori quotidiani sportivi nazionali, non solo per la serie di vittorie a cui ormai ci ha abituato. Anche il confronto con la Giustizia Sportiva ha avuto un esito positivo per i colori azzurri, con lʼaccettazione parziale del ricorso presentato dalla società in merito alla vicenda “calcio scommesse”, che ha restituito due dei quattro punti di penalità inflitti al Novara in classifica. Resta ancora in bilico, invece, il ricorso che è stato avanzato per la restituzione del punto di handicap, inflitto a seguito dei ritardati pagamenti Irpef del 2012. Aspetti importanti, senza dubbio, che però non tolgono i grandi meriti di una squadra che ha saputo reagire con orgoglio e determinazione ad una crisi molto profonda. Il segreto di questo successo può essere attribuito a diversi fattori: difficile identificarli tutti e con precisione, ma di fatto la base di partenza di tutto ciò non può coincidere se non con lʼarrivo sulla panchina di Mister Aglietti. A lui va attribuita buona parte di questo risultato: capace di spronare i suoi giocatori a dare quanto nelle loro possibilità, ha individuato al meglio la formazione più adatta alle caratteristiche di ogni singolo componente. Una volta individuata la formazione “base” più affidabile, ha quindi saputo dosare nel migliore dei modi i cambi dovuti alle assenze per infortuni e squalifiche. Vincendo con merito e a seguito di prestazioni molto positive, anche il morale è notevolmente aumentato, ha contribuito a rafforzare il gruppo e credere maggiormente nelle proprie risorse.

Molti sostenitori del Novara hanno riscontrato più di una somiglianza fra il Novara diAttilio Tesser, Il capitano Raffaele Rubino che tante emozioni ci seppe regalare, e quello attuale di Alfredo Aglietti. Eppure, da unʼanalisi più approfondita, si comprende come le due squadre a confronto siano ben differenti fra loro. Il Novara che riuscì ad arrivare alla massima serie partendo dalla Lega PRO, era un gruppo che faceva della velocità nelle ripartenze e degli scambi rapidi a centrocampo, il maggior punto di forza, affidandosi in prevalenza alla coppia dʼattacco “Gonzalez-Bertani”. Il Novara attuale, invece, punta su un collettivo ben amalgamato, una difesa finalmente “rocciosa” e difficile da superare anche per avversarie molto ben attrezzate in fase dʼattacco, oltre ad un centrocampo in grado di rifornire le proprie punte in molteplici occasioni e senza troppo sbilanciarsi. Il ruolo delicato di “spartiacque” fra zona mediana e difesa, ricoperto alla perfezione da Filippo Porcari fino alla scorsa stagione, è stato rilevato alla perfezione da Daniele Buzzegoli: lʼex centrocampista del Varese, dopo un approccio non troppo esaltante, ha saputo zittire tutti coloro che lo avevano criticato, ripagando in pieno la fiducia di chi aveva creduto in lui. Non solo Buzzegoli, ad ogni modo… Lepiller (fino a quando uno sfortunato infortunio non lo ha costretto a restare fuori dalla squadra), Lazzari, Perticone, assieme a tutti e tre gli innesti di gennaio (Colombo, Crescenzi e Seferovic), che hanno dimostrato come anche il mercato di “riparazione” invernale possa essere fondamentale al fine di un mirato rafforzamento, hanno influito positivamente nella circostanza. Di partita in partita, di successo in successo, tutti le componenti si sono amalgamate fra loro. La squadra ha cominciato a giocare a memoria, i calciatori ad inserirsi alla perfezione negli schemi. Si sono superate brillantemente le difficoltà sorte durante questo percorso, dimostrando grande intensità agonistica. Non è un caso, infatti, che il Novara sia riuscito a ribaltare anche dei passivi iniziali come ad esempio nella sfida interna contro il Vicenza. Sinonimo di unʼidentità ben marcata, nel pieno stile di mister Aglietti, che fin dal suo arrivo ha lavo-

37


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 38

rato principalmente sullʼaspetto psicologico, oltre che tecnico, dei giocatori a sua disposizione. Comunque finirà lʼattuale campionato, i tifosi azzurri possono considerarsi soddisfatti della loro squadra del cuore. Non rappresentava certamente un compito agevole, riuscire a rimettersi in carreggiata e recuperare una stagione dove la aspettative iniziali erano alte, considerando la retrocessione dalla Serie A dellʼanno precedente e che, invece, hanno visto il Novara stentare ed accusare più di una difficoltà. La forza del gruppo… così è stata ribattezzata! Noi ci permettiamo di aggiungere anche una solidità a livello societario ed un ambiente, quello novarese, che ha permesso ai giocatori di lavorare con tranquillità e senza pressioni troppo marcate. Condizioni indispensabili per riuscire a riprendersi e dare una continuità ai risultati, che ha permesso un recupero a dir poco prodigioso. Se il Novara riuscisse a centrare lʼobiettivo play-off, ci si ritroverebbe a distanza di soli due anni ad un nuovo appuntamento “storico” per la società azzurra. Già da qualche giorno, ormai, si respira una nuova aria attorno alla squadra e a tutto lʼambiente azzurro. Arrivare in fondo alla stagione così carichi come appaiono i giocatori del Novara, potrebbe rappresentare un valore aggiunto di non poco conto; nel frattempo bisognerà tener conto delle tante energie profuse dai giocatori per attuare un recupero così soddisfacente. Aver battuto nel corso della regular season le squadre più accreditate, posiziona di diritto il No38

vara tra le favorite ad un “pass” per la massima serie, ma è risaputo che i play-off rappresentino un vera e propria “lotteria”, dove sovente i pronostici iniziali vengono sovvertiti e il risultato resta incerto fino allʼultimo. La squadra azzurra ha dimostrato che, anche nel campionato cadetto, le emozioni possano essere molteplici e di elevata qualità.Tutto questo alla vigilia della prossima stagione, che segnerà lʼentrata in vigore di un tetto salariale per i giocatori ed un numero massimo di “adulti” nelle rose della serie cadetta. Innovazioni che segnano lʼinizio di un radicale cambiamento nel calcio nostrano, dove il Novara risulta già essere allʼavanguardia con notevoli soddisfazioni… ci riferiamo allʼimpiego in prima squadra di tanti giovanissimi (fra tutti il portoghese Bruno Fernandes ed il promettente Paolo Faragò). A noi tifosi non resta che goderci con soddisfazione questo finale di campionato, che sulla carta è pronto a regalarci emozioni e pathos per i possibili obiettivi a disposizione del Novara. La voglia di festeggiare ancora, proprio come quel 12 giugno 2011, è tantissima… I presupposti per farlo ci sono tutti e una città intera, con la sua provincia, è pronta a sostenere la squadra in questa mission. Dimostrando così a tutti che il Novara è pronto a riconfermarsi a grandi livelli e confrontarsi con le squadre più forti del panorama calcistico nazionale. Questa volta con un pizzico di esperienza in più e con tanta voglia di riscattarsi....


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 39

La solidarietà della città di Novara e del Novara Calcio Testo e foto di Simone De Luca

Circa un mese fa mi contatta un certo Duccio Modica, fisioterapista di Novara per mezzo di Nicola, il capo degli ultras di Novara.

Al telefono mi chiedono se mi va di fare qualche foto ad un bimbo a casa sua, foto che serviranno a sensibilizzare i novaresi e portarli a conoscenza di un fatto grave accaduto lo scorso Luglio. Edoardo il bimbo ora paraplegico, ha avuto un incidente "domestico". E' caduto nella piscina di casa e in un quarto d'ora la sua vita, come quella dei suoi genitori, è cambiata. Il piccolo oggi ha bisogno di cure fisiche e assistenza continua. Duccio tutti i giorni, sabati e domeniche, Natale e Capodanno va a casa a dare il proprio supporto professionale GRATUITAMENTE ed oggi comincia ad avere bisogno di ausilio. Le strutture previdenziali e gli aiuti statali non bastano, lo stipendio del solo papà è poco per supportare le forti spese per le cure. Allo stadio, nelle edicole, nei bar, le foto che gli ho scattato insieme a Rubino, capitano della squadra, presenti su dei piccoli salvadanai hanno dato i loro frutti. Abbiamo raccolto 7760 euro che a Novarello sono stati consegnati ai genitori del piccolo Edo. Il Novara con il Sassuolo ha vinto ed il bimbo era presente sugli spalti. Se porta fortuna o no non lo sappiamo, ma Edoardo ora è considerato una Mascotte!

39


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 40

Al disnà da Magg di P.L.D.A.

RISO GRATINATO CON FUNGHI Fate soffriggere due spicchi di aglio e una piccola cipolla tritati in un cucchiaio di burro, quindi aggiungete 200 gr.di riso e fatelo cuocere al dente con un buon brodo anche di dado. A metà cottura unite 20 grammi di funghi porcini secchi, che avrete tenuto a bagno in acqua tiepida per almeno un’ora, tagliati a pezzetti, una bustina di zafferano, sale e pepe. A parte preparate una salsa con una noce di burro, 200 gr.di passata di pomodoro, 150 gr.di carne di manzo tritata e amalgamatela bene al riso e travasate il tutto in una pirofila imburrata e spolverizzata con pangrattato. Mettete il tutto in forno a 200 gradi fino a quando sulla superficie non si sarà formata una bella crosticina dorata. E’ di rigore vino rosso corposo. TORTA DI FRUTTA

tenere un composto omogeneo. Incorporate poi i tuorli di due uova, gli albumi monTagliate a piccoli pezzi 250 gr .di fragole, due tati a neve e la frutta. Versate il tutto in una tepere, due kiwi e se l-avete in frigo anche due glia antiaderente larga a bordi bassi, coprite la fette di ananas in scatola,dopo aver tolto la buc- torta con fettine di mela senza buccia tutto incia, se necessario. Mettete 100 gr.di farina in torno, cospargete con un poco di zucchero e pasuna ciotola con una bustina di lievito per dol- sate in forno a 200 gradi per circa 30 minuti. ci, unite 50 gr.di zucchero, 50 gr.di burro ap- Aspettate che sia ben fredda prima di metterla pena sciolto, la scorza grattugiata di mezzo li- su un piatto da portata. Per il riso un buon vino mone, un cucchiaio di marmellata da voi pre- rosso robusto e per la torta di frutta un bel pasferita, 4 cucchiai di vino bianco, e 4 cucchiai di sito, entrambi proposti dall’Enoteca Guidi di Nolatte. Amalgamate bene il tutto in modo da ot- vara.

A ntica Enoteca Guidi Un sommelier al V ostro servizio Corso della V ittoria, 5/B - Tel. 0321/626762 - N ovara 40


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 41

L’ u r ò s c u p d a l P i n è l a p a r M a g g Cravón (Ariete): Niente sconti, as deva sufrì fin a la fin. Tor (Toro): Gnarà al témp migliur, ma par adèss l’è düra. Gemèj (Gemelli): Tüt bén, ma cuarciat par mia ris-cià l’infargiu. Càncar (Cancro): Ora et labora a diseva al Sant; ti gnanca parlan..... León (Leone): L’è gnü al mumént da spénd cüi sold par la cà. Vérgin (Vergine): Giöga pü cunt i sentimént, parchè t’it fè mal. Balansa (Bilancia): Calcula bén al “dare e l’avere” se no ti v’è giò d’indrera. Scurpión (Scorpione): Al p*gg l’è passà. Adèss la via l’è in discesa. Sagitari (Sagittario): Ancura un po’ da suferensa ma tütt as sistema. Capricornu (Capricorno): Prublema da sold ch’as risolva int un més. Aquari (Acquario): Limpid cume l’acqua ti podi mia fa di erur. Pèss (Pesci): Mola tüt, pia la saca da golf e va giügà par un’asmana.

85

S.R. 211 della Lomellina - 28071 Borgolavezzaro (NO) 41


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 42

Orta, un acquerello...

...di Dio

Al centro di quella che era la provincia di Novara, prima che fosse istituita quella del VCO, e contornato da una bella catedi M. Zucca na di alture, tra le Marmo quali svetta il picco del Mottarone, che of fre un panorama di estrema bellezza, si trova il lago d’Orta. Il suo nome latino era Cusius, in riferimento agli Usii, antichi abitanti della zona. Attraversato dalla linea ideale che separa le due province e che ha inserito l’agglomerato industriale di Omegna nel VCO, il lago presenta, all’estremità di un promontorio collinare a metà della sponda orientale, Orta San Giulio. Si tratta di un’autentica perla, ufficialmente inserita tra i borghi più belli d’Italia, insignita della bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano e meta di un turismo che, tranne che nelle domeniche d’estate, non raggiunge i numeri di quello del vicino lago 42

Maggiore, ma conta su affezionati amatori delle sua bellezze. Uno di questi, lo scrittore svizzero Markus Werner, nel suo Terraferma, definì il territorio di Orta come “un acquerello di Dio”. Ma prima di descrivere le bellezze della cittadina cusiana, tuttora comune della provincia di Novara, citiamo alcune date dell’era cristiana che fissano gli eventi storici che hanno caratterizzato Orta. 390: il cristianesimo giunge sul lago con i fratelli Giulio e Giuliano, provenienti dall'isola greca di Egina. Secondo tradizione, camminando lungo le rive del lago, Giulio scorge una piccola isola abitata da draghi e serpenti. Non trovando un passaggio in barca, stende il suo mantello sull'acqua, vi sale sopra e raggiunge l'isola. Qui sconfigge i mostri e costruisce la Basilica in cui ancora è sepolto. 590: il re dei Longobardi Agilulfo fa decapitare Mimulfo per non aver opposto valida resistenza all'invasione dei Franchi. Le spoglie

di Mimulfo sono tuttora conservate nella Basilica di San Giulio. 773: Carlo Magno depone Desiderio, ultimo re dei Longobardi, e restituisce al vescovo di Novara la Riviera. 950: Re Berengario II toglie la Riviera ai vescovi. Costretto Berengario alla fuga dall'imperatore Ottone, la moglie Willa si rifugia nell'isola di San Giulio e, decisa a resistere, vi rinforza le mura del castello, i cui resti sono poi stati identificati nel cosiddetto "muro della regina". I canonici dell'isola sono ricompensati per la loro fedeltà all'imperatore che, con un diploma del luglio 962, conferma e amplia i loro diritti feudali. 1219: è giuridicamente costituita la signoria dei vescovi-conti novaresi sulla Riviera che proseguirà, tra alterne vicende, sino al 1767, quando il vescovo di Novara conferirà ai Savoia il dominio mantenendo per sé solo il titolo di principe di San Giulio e Orta. 1524: Orta subisce, ad opera de-


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 43

gli Sforza, l’unico saccheggio della sua storia. 1817: il cardinal Morozzo rinuncia per sempre in favore dei Savoia a ogni pretesa feudale sulla Riviera, la quale nel 1861 diviene parte del Regno d'Italia. Il nucleo principale dell'abitato sorge in riva al lago, di fronte all'Isola di San Giulio, parte anch'essa del territorio comunale. Lo stemma del Comune (visibile sulla facciata del Broletto) reca la scritta Hortus Conclusus (giardino chiuso), da cui deriva il nome Orta. Il centro del paese, completamente pedonalizzato, è caratterizzato da viuzze strette molto pittoresche: la principale corre parallela alla riva del lago e si interseca con alcune ripide stradine che si allontanano dal lago, portando verso il Sacro Monte, Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Al centro del paese si trova Piazza Motta, vero e proprio salotto affacciato sul lago, dalla quale partono le imbarcazioni dirette all'Isola di San Giulio. La piazza è circondata su tre lati da edifici ben proporzionati allo spazio disponibile. All’ombra dei portici che li delimitano sor-

gono negozietti, mentre le terrazze dei caffè si spingono fino a sfiorare l’acqua. Sul lato nord della piazza si trova il broletto o Palazzo della Comunità della Riviera di San Giulio, risalente al 1582, costituito da un portico al piano terra, usato per il mercato, ed una sala riunioni al primo piano. Qui si esercitavano sia il potere legislativo che quello esecutivo, per mezzo del Consiglio Generale (composto dai deputati del feudo vescovile). La costruzione è un connubio di elementi classici e rustici, come gli affreschi sulla facciata, l'irregolare scala esterna, le piccole colonne del portico e il tetto in beole. L'edificio culmina con una piccola torre campanaria. L'attuale sede del municipio di Orta è villa Bossi, con un bel giardino affacciato sul lago. Di fronte al broletto inizia un'ampia strada in salita denominata "Motta", interamente pavimentata in sassi, alla cui sommità è posta la parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1485 e ricostruita nella seconda metà del 18° secolo La salita è fiancheggiata da antiche case tipiche e da alcuni palazzi storici, tra cui Pa-

lazzo Gemelli - risalente al 16° secolo e caratterizzato da tre diversi corpi di fabbrica, da una cornice arrotondata e da alcuni dipinti in facciata - e, sul lato opposto, dal neoclassico palazzo De Fortis Penotti. L'Isola di San Giulio dista circa 400 metri dalla riva ed è dominata dall'edificio dell'ex seminario, costruito nel 1844 sulle rovine del castello. Il seminario ospita oggi il convento di suore benedettine di clausura Monastero Mater Ecclesiae. Sull'isola si trova anche la Basilica di San Giulio, il più importante monumento romanico del novarese, che nel tempo ha subito diverse modifiche. Dove sorgeva la chiesa fondata nel 390 da San Giulio, fu costruita intorno all’anno 800 una seconda chiesa, della quale rimane l’abside maggiore, mentre le navate sono del 10° e 11° secolo. Il magnifico ambone (la struttura sopraelevata da cui venivano proclamate le letture), realizzato all’inizio del 12° secolo con pietre locali scolpite, è considerato una delle più pregevoli testimonianze dell’arte romanica in Italia.

Nella pagina a fianco e qui sopra, due immagini del meraviglioso panorama del Lago d’Orta e dell’Isola di San Giulio, meta tutto l’anno di migliaia di turisti italiani e stranieri. 43


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 44

Poesia La Primavera Ecco arrivar la bella primavera, dolce, tiepida come una carezza. che giunge d’improvviso quando è sera, con un tramonto simile a una brezza. Le fronde rigide e spoglie, pian piano si riempiono di foglie. Una rondine giungerà da lontano a fare il suo nido sul ramo più esterno perchè, era ora, è passato l’inverno. T’aspettiamo, cara primavera, che ripotyi il verde sulle piante, i primi fiori ed un’aria leggera. vhe apre i nostri cuori alla speranza di nuovi e grandi Amori!

Renata Re

44


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 45

w w w. p a n c i o l i h o t e l s . i t E-mail: i t a l i a @ p a n c i o l i h o t e l s . i t 45


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 46


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 47


Maggio 2013 MOD copia_Luglio 2007 MOD.qxd 03/05/13 19.36 Pagina 48

Vasta officina con sofisticate apparecchiature elettroniche di controllo

Carrozzeria

Tecnici specializzati e formati dalle Case mandanti

Ampi magazzini ricambi con accessori e componenti Originali

Centro Revisioni Ministeriali

Marchi autorizzati

sta e u q Porta licitĂ pubb simo s al pro : avrai do n a i l g ta OLIO

RO T L I F IL O! I G G OMA

www.novagroupweb.com pag intera CAT indd 1

29/04/13 19:01


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.