Diario dell'orrore

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dei quali sono impigliati nei manici del borsone, mentre un terzo filo percorre lo spazio del borsone e si collega ad un piccolo congegno metallico di alluminio che si inalbera sopra un altro congegno a T'. Il congegno a trappola potrebbe fare esplodere la carica ove qualcuno avesse rimosso la borsa dai manici o avesse tentato di aprire la cerniera. Tumino prende il "Tester" in dotazione, saggia la continuità dell'energia presente nel circuito, ottenendo un risultato positivo. Ma è impossibile per lui operare direttamente sul circuito; così sistema la microcarica sull'angolo destro del borsone, quello aperto, adagiandolo sulla leva a "T che si trova in posizione di fine corsa. Dopo l'esplosione scende sulla piazzola a recuperare i congegni. Scende? Forse ha solo l'intenzione di scendere, perché invece si ferma a conversare con il magistrato di turno, il dottor Scaduto. In questo frangente si accorge che "una persona alta, ben vestita, con i baffi neri, si abbassa e raccoglie alcuni reperti che poco prima avevo depositato, dopo averli visionati sul vicino scoglio". "Questi li prendo io", dice lo sconosciuto. "Sono della Criminalpol". E porta via il potenziometro, che era della stessa marca del ricevitore d'impulsi... Di tipo particolare, di fabbricazione svizzera, non esistente in commercio in Italia... "Quando ho provato a ricostruire il congegno a scopo didattico non ho potuto acquistarlo e ho adattato un potenziometro ricavato da un aeromodello, l'effetto è risultato analogo, ma quello di fabbricazione svizzera è sicuramente più sensibile e preciso... Il borsone contenente l'esplosivo avrebbe dovuto essere attivato mediante il collegamento con i congegni, un'operazione che comporta un'ora di tempo. Almeno per i congegni a trappola collegati con i manici e con la cerniera della borsa. Quanto al radiocomando, l'innesco può avvenire automaticamente grazie ad un temporizzatore guidato a distanza, oppure manualmente spostando l'interruttore... Quando sono intervenuto, l'ago era vicino al fine corsa, ma era fermo. Significa che il circuito radiocomandato non si apre a distanza.

E'

necessario

agire direttamente sull'interruttore. Effettivamente l'interruttore era in posizione on ed il segnale luminoso acceso. Questo assicurava il collegamento del congegno telecomandato". Chi fu testimone dell'arrivo del gommone? e chi riferì a Tumino l'episodio? "Ricordo soltanto il poliziotto che era in divisa, aveva capelli castano chiari, era alto 1,70, aveva un'età di 24 - 25 anni... Senza barba, né baffi, né occhiali... Ho appreso dai poliziotti, la storia del gommone e dei due sub. L'avevano saputo dai colleghi del turno precedente.

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