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Ilcasodi JonBenétRamsey Lababyreginetta
from Dicembre 2022
JonBenét Ramsey era una bambina vincitrice del premio"reginadibellezza",nata il 6 agosto 1990 ad Atlanta, in Georgia. Figlia di genitori benestanti, prende il nome da suo padre, John Bennett, e sua madre, Patricia. JonBenét era una bambinaestroversaacuipiacevaessere al centro dell'attenzione: infatti, all'età di sei anni aveva già vinto diversi titoli di spettacolo grazie ai suoi capelli biondi boccolosi, al suo sorriso sempre evidente ed ai costumi scintillanti. Suo padre, un uomo d'affari multimilionario, e sua madre, che era anche una ex regina di bellezza (Miss West Virginia del 1977), puntarono sulla figlia in tutti i modi possibili.Alle5.30del26dicembre1996,lamdare si svegliò, trovando il letto diJonBenét bagnato ma vuoto. Sulle scale la donna trovò una lettera in cui si annunciava il rapimento della bimba e si richiedeva un riscatto. La lettera fu molto bizzarra, alternava da minacce di morte ad espressioni più miti. I rapitori inoltre chiesero un ’insolita cifra: 118mila dollari, esattamente quanto papà John aveva ricevuto come bonus aziendale natalizio. Alle ore
13del26dicembreleforzedipoliziahanno chiesto a John Ramsey di accompagnarle in una perlustrazione della casa. Nella cantina trovarono il corpicino della bimba che aveva un cuoricino disegnato con un pennarello rosso sul palmo di una mano.
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Sospettiprincipalieranoproprioimembri della famiglia della bimba, in particolare lamadre,Patricia.Lapoliziaper molto tempo sosteneva l'ipotesi che lei in un impeto di rabbia avesse ferito la bambina gravementeel’avesseuccisainunsecondo momento, simulando il rapimento. A sostenere questa ipotesi vi era un elemento ulteriore: i grafologi affermarono che era stataproprioPatriciaRamseyascrivere la richiesta diriscatto. Un'altra possibileipotesiècheJohnRamseyavesseabusato sessualmente di sua figlia, uccidendola per evitare accuse. Tutti questi sospetti, infondati, ruotavano intorno a una serie di prove: l’omicidio era avvenuto in casa, nonc ’eranosegnidiinfrazionesunessuna delleporteofinestreeinoltrealcunivicini dichiararono di aver sentito delle urla, circostanza che i genitori di JonBenèt hanno sempre negato tassativamente. Secondo il rapporto dell'autopsia del medico legale, la causa di morte ufficiale di JonBenét è stata "l'asfissia per strangolamento associata a trauma craniocerebrale. In breve, è stata strangolata e colpita alla testa. Il suo corpo era stato spostato dal seminterrato al soggiorno della casa e coperto con una coperta ed una felpa prima dell'arrivo del coroner. La bambina aveva diverse lesioni minori, tra cui un'abrasionesullaguanciaepiccoleemorragieintorno alle palpebre. La parte posteriore delle caviglie aveva piccole abrasioni, forse dovute alle scarpe scomode. Un cavo bianco era avvolto intorno al suo polso destro. Indossava una camicia bianca a maniche lunghe con alcune paillettes a forma di stella: aveva anche la biancheria intima e dei pantaloni lunghi. Il primo strato di biancheria intima era sporco di urina e sangue.Nel dicembre del 2003 gli investigatori forensi raccolsero da un campione di sangue misto trovato sulla biancheria intima di JonBenét abbastanza materiale da poter creare un profilo DNA. Tale profilo appartiene a un individuo caucasico sconosciuto di sesso maschile. È stato inserito all'interno del Combined DNA Index System (CODIS), un database dell'FBI contenente più di 1,6 milioni di profili diDNA. Ilcampione nonhaancora trovato una corrispondenza. Successivamente, il 9 luglio 2008 l'ufficio del procuratore distrettuale di Boulder annunciò che, a seguito dei campioni di DNA e delle tecniche diprova dinuovaconcezione, i membri della famiglia Ramsey, che prima erano consideraticolpevoli oranon erano più sospetti nel caso. Una lettera ufficiale di scuse venne consegnata a John RamseydalProcuratoreDistrettualedella ConteaMaryLacy.