la piazza di giovinazzo ottobre 2009

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pillole di settembre DI ANGELO GUASTADISEGNI

Lunedì 7 settembre è stato tagliato il nastro che segna l’apertura ufficiale del nuovo servizio. «Un ufficio – ha commentato il sindaco Natalicchio - che fornirà ai cittadini trasparenza sull’utilizzo degli uffici, nel fornire informazioni sui servizi comunali, sul lavoro e sulla scuola nel rispetto delle leggi e da ultimo, delle direttive del Presidente del Consiglio del giorno 01/10/1994, di istituire l’Ufficio Relazioni con il Pubblico». Non che non ci fosse già l’Urp nel Palazzo di città, ma adesso si è fatto più grande. Da semplice sportello di Informa-giovani, il nuovo Urp supporta la progettazione e l’implementazione dei nuovi strumenti di dialogo tra l’amministrazione e i cittadini. E’ stato pensato come l’occasione per presentare una Carta dei servizi comunali e per riflettere sull’opportunità di tale strumento per lo sviluppo della qualità dei servizi erogati dal Comune. Uno strumento che sigla un nuovo patto tra l’amministrazione e i cittadini con l’intento di definire standard di qualità dei servizi nell’ottica del miglioramento degli stessi in funzione dei bisogni e delle richieste. Insomma, un punto di ascolto per ‘la tua voce’ ecco come si presenta il nuovo Urp del Comune di Giovinazzo: la risposta giusta alle tue domande. E a rispondere alle domande ci sarà il coordinatore Vitantonio Quercia, coadiuvato da Gaetanella Lasorsa e Rosa Bavaro. I SERVIZI OFFERTI. Informazioni, consulenze qualificate sul rilascio delle copie degli atti amministrativi, modalità di accesso ai servizi comunali, accesso agli atti amministrativi, visione delle affissioni dell’albo pretorio, ricezione di suggerimenti e reclami, studio e lavoro nell’Unione Europea (Eurosportello), accoglienza turistica, principali avvenimenti culturali fieristici e sportivi. Presso l’Ufficio U.R.P. della nostra città, si potrà, inoltre avviare un procedimento amministrativo, avere accesso ad atti e procedimenti sia oggettivi (che riguardano la collettività), sia soggettivi (che riguardano il singolo cittadino), sporgere reclami, avviare segnalazioni, offrire suggerimenti all’amministrazione. Inoltre, il personale dell’Ufficio U.R.P., offrirà servizi di accompagnamento delle pratiche nell’iter burocratico e riconsegna al cittadino e supporto all’autocertificazione. Al personale dell’Urp i nostri auguri di buon lavoro. Ai giovinazzesi, l’invito di non lagnarsi in pubblica piazza ma di far sentire la propria voce nelle stanze dell’URP.

La squisita sensibilità e l’amore per la vita diventa un libro di poesie: «La sera dei ricordi». Nicola Ventafridda l’ha presentato l’8 settembre nella Sala S. Felice. L’autore giovinazzese racconta della sua adolescenza: un fanciullo scalzo che correva fra i vicoli del paese e la campagna sotto l’ululato della guerra e delle rovine e, per attenuare la grande fame, si nutriva di pane ammuffito. Poi la ricerca amara di una propria identità ed è con il canto del gallo, che l’uomo, il poeta, ritrova la sua dimensione umana con i rumori della folla e la speranza lambisce il suo cuore. La vita, per il poeta è come una folata di vento, ricordi… sudario della terza età. L’uomo che ritrova la propria dimensione. «Ma oggi – spiega Nicola Ventafridda – altro è il senso della vita: giovani disillusi non sanno come agire. Sono come una folata di vento i ricordi che affiorano nel sudario della terza età e l’uomo ritrova la propria dimensione». Oggi, altro è il senso della vita: i giovani non sanno tessere sogni e l’abitudine è il loro divenire. A cinquant’anni, Nicola sentiva il sapore del declino, dell’incipiente vecchiaia e, a settant’anni deve contare gli spiccioli della vecchiaia, senza pensare al retaggio storico-culturale della nostra gente. È quando sarà la sera dei ricordi, il futuro non ci apparterrà, perché il tempo precipita inesorabilmente in una lunga fuga senza ritorno, e «tutto diventa come un dipinto metafisico» – scrive il poeta. A salvarci sarà l’umiltà di cuore nell’umanità dolente. Si intravede il Signore che ci porta in un dolce esilio. C’è un sortilegio della natura, una presenza divina e, perciò è dolce e serena la sera dei ricordi per il poeta. Nicola Ventafridda è stato come me dipendente dell’Ente Autonomo per l’Acquedotto Pugliese. Conosco le sue qualità umane e culturali.

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OTTOBRE 2009


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