Opera Chesterton
Nuova erba e nuovo mare Quando leggerete le storie, i giudizi ed i resoconti di alcune attività di Natale e dei cosiddetti open day, credo che converrete con me che per commentarli potrebbe bastare questa citazione del nostro splendido Chesterton: «Il fascino dei bambini sta in questo: che con ognuno di loro tutte le cose si rifanno, e l'universo viene rimesso alla prova. È la gravità dello stupore dell'universo, e lo stupore dell'universo non è misticismo, ma una sorta di senso comune trascendente. Quando camminiamo per le strade e vediamo sotto di noi quelle deliziose teste bulbose, tre volte troppo grandi rispetto al corpo, che segnano questi funghi umani, dovremmo sempre ricordare in primo luogo che dentro ognuna di queste teste c'è un nuovo universo, nuovo come lo era il settimo giorno della creazione. In ognuno di quei globi c'è un nuovo sistema di stelle, nuova erba, nuove città, un nuovo mare» (G. K. Chesterton, L’Imputato). Lo so, qualcuno dirà: ma i nostri figli ormai non sono più quelle “teste a bulbo”, niente più stupore… Lo so, non sono più bambini, ma rimane il fatto che se non ritorneranno come
bambini non entreranno nel Regno dei Cieli, disse il Nostro Re… E quanto allo stupore, se noi adulti ci impegneremo a mantenerlo in vita e non a distruggerlo con il nostro cinismo triste, i nostri figli rimarranno vivi! E sono ancor più convinto che se non serberanno stupore, incanto e meraviglia, non ci sarà alcuna possibilità di scoperta della realtà ma solo di “addestramento”, non ci sarà modo di instaurare un rapporto da pari a pari con il mondo ma solo realtà virtuale, digitale, soggezione e tanta tristezza. Invece «dentro ognuno di quei globi c’è un nuovo sistema», nuova erba, nuovo tutto… Noi esistiamo per aiutare le famiglie a far nascere questi nuovi sistemi ed universi, perché questi “bulbi” siano amici per sempre, perché costruiscano un mondo sempre nuovo e sempre bello. Se vorrete aiutarci, noi saremo entusiasti di mostrarvi quante cose belle possono uscire da questi splendidi bulbi. Vi faremo partecipi dell’erba nuova e del nuovo mare in cui saremo lietissimi di navigare. Marco Sermarini