Opera G. K. Chesterton
Bollettino dell’Opera Gilbert Keith Chesterton per i sostenitori Numero 5 anno VI - 24 Marzo 2017 - Capitani Coraggiosi Società Cooperativa sociale - Via Valtellina snc 63074 San Benedetto del Tronto (AP) Tel. e fax 0735 659365
Col naso all’insù Vedete questi bimbi che osservano il cielo con le sue artistiche nuvole? Sono alcuni dei nostri alunni della classe prima media che, a Santa Lucia, la nostra bellissima casa con terreno dove negli ultimi tempi stiamo portando molto di frequente i nostri alunni (è centro educativo, fattoria didattica, centro per famiglie e tanto altro ancora), stanno imparando a guardare le nuvole con occhi diversi. Era un mio vecchio passatempo, che peraltro continuo a praticare anche oggi, quello di osservare le nuvole e vedere nelle forme diverse e cangianti esseri, uomini o cose: coccodrilli, cavalieri in cappa e spada, ippopotami o i miei amatissimi rinoceronti (questo animale mi attira, non so esattamente perché, forse perché vede poco e tende a caricare…), bimbi grassissimi o galeoni carichi di spezie… Ecco, ogni tanto bisogna vedere nelle cose che ci circondano anche quello che solo apparentemente non c’è. Il nostro Chesterton ne fa un motivo della
sua poetica e delle sue idee, quello di riconoscere nella realtà le tracce di Colui che l’ha fatta. Gli esperti la chiamano “visione sacramentale della realtà”. Per cui anche guardare una nuvola significa scoprire molto, molto di più della piccola nuvola, per cui vale la pena di stare con il naso all’insù. L’educazione non convenzionale che offriamo ai nostri alunni comprende questo, comprende anche il gusto di incontrarsi con altri che condividono gli stessi nostri ideali (le due scuole dedicate a Chesterton, quella italiana e quella americana, che si incontrano ad Assisi), di discutere le proprie idee (le Romanae Disputationes) osservare da vicino quello che altrimenti resta solo teoria ma invece facendolo e toccandolo diventa armonia anche nella tecnica (la Fiera Elettromondo), di investigare nella vita di William Shakespeare, un autore di cui pensiamo di sapere tutto ma che porta con sé tanto bel Mistero, di capire le frazioni disegnando una pizza e… mangiandola, oppure sporcarsi le
mani con la creta … e tante altre belle cose. Questo non può essere un lusso. Vogliamo che ogni spigolo d’Italia abbia una scuola bella così, bella come la nostra, con tante cose da perfezionare ma bella e coraggiosa. È una scuola per uomini vivi, che educa uomini vivi. E visto che ci avviciniamo alla Festa dell’Uomo-Dio Vivo, voglio farvi gli auguri di Buona Pasqua da parte di tutti, in primis di Francesco, Raffaele Maria, Nazario, Federico, Riccardo, Alessio, Maria, Sara, Giorgia, Christian, Geremia, Davide, Denise, tutti lieti col naso all’insù. Marco Sermarini
“La cosa meravigliosa dell’infanzia è che tutto è in essa una meraviglia.” G. K. Chesterton 1