IL Girasole Dez 2021

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Orientação

Práticas educativas para desenvolver a inteligência emocional

Inovação

A importância do pensamento humanístico para formar líderes

Montale no

Soluções sustentáveis: palestras sobre economia criativa

circular

O L
A
S U S T E N T Á V E L AGO 21 DEZ 21
ecossistema p. 32p 24 p. 35
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IL GIR ASOL E A R E VI STA DA E S COL A INTE RN ACION A L E U G E N I O MON TAL E

Olhar sustentável

SOLUÇÕES ALTERNATIVAS PARA REINVENTAR-SE

Para representar a harmonia da natureza, a presente edição da revista Il Girasole se inspirou em uma antiga divindade greco-romana: Gaia, deusa da Terra, mãe geradora do nosso Planeta e de todos os seres vivos. Nascida do Caos, Gaia acabou com a desordem em que o mundo se encontrava, criando o Cosmos.

Por ser uma escola associada à UNESCO, há tempo a Montale vem promovendo a Educação ao Desenvolvi mento Sustentável, porém esse ano, em particular, o interesse pelo tema passou a ser central. De fato, o esforço para cumprir os Objetivos para o Desenvolvimento Sustentável, recentemente propostos pela ONU, com a Agenda 2030, atribuiu à educação um papel fundamental na re exão sobre os nossos estilos de vida, assim como no incentivo a uma transformação do nosso modo de pensar e de agir.

É por isso que grande parte das iniciativas realizadas na nossa Escola durante os últimos meses (tais como as palestras sobre a economia circular e a preservação da vida marinha, ou os projetos sobre o uso consciente dos recursos naturais) procuraram estimular os alunos, ajudando-os a desenvolver novas capacidades, novos va-

lores e novos comportamentos que possam transformar a nossa sociedade, colocando a sustentabilidade em primeiro plano.

O segundo semestre foi também um período impor tante devido ao retorno às aulas presenciais. A oferta de atividades com foco na inteligência emotiva foram essenciais para a retomada das relações sociais prejudi cadas pelo longo período de isolamento. Além disso, a colaboração com as outras instituições italianas foi determinante porque permitiu, mais uma vez, cooperar e encontrar soluções alternativas para um contínuo reinventar-se.

Sem dúvida, fazer parte de uma rede que trabalha em sinergia para manter vivo o diálogo entre a cultura italiana e a brasileira, usando de modo inteligente os próprios recursos, representa mais uma forma para criar harmonia em um ecossistema que, assim como Gaia, seja capaz de gerar equilíbrio e prosperidade para todos.

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE EDITORIAL 2
Adriana Grasso Baixo-relevo da Ara Pacis (Roma). Ao centro a Mãe Terra (Saturnia Tellus para os latinos ou Gea para os gregos), símbolo de fecundidade. Nas laterais, duas guras femininas: à direita, a Água cavalga um dragão marinho; à esquerda, o Ar voa sentado nas costas de um cisne.

sumário

Colagem dos alunos

Sviluppo sostenibile e armonia sociale: uno sguardo attento all’uomo e all’ambiente

Alea jacta est: unindo forças para realizar sonhos

MANIFESTO

O diferencial da Montale

Árvore do conhecimento

O processo formativo na prática: a abordagem STEAM nas aulas de inglês

SER MONTALE

La poetica dell’azione: musica e danza nell’atelier dell’Infanzia

EMPATIA

ONU 2021: anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile

IMAGINAÇÃO

La terra come una mamma è bella: uma fábula sobre o meio ambiente

SOMANDO OLHARES

Prendi un’emozione e chiamala per nome! Riconoscere ciò che proviamo

INOVAÇÃO

Reinventar-se: uma das principais estratégias pessoais e empresariais

time montale

A loso a reggiana na prática

MONTALE NO ECOSSISTEMA

La musicalità dei versi danteschi: il progetto sulle terzine della Commedia

A sabedoria do oceano: encontro com a organização internacional Sea Shepherd

SUSTENTABILIDADE PALAVRAS-CHAVE

Persistência: não desistir diante de tentativas frustradas

Interculturalidade

Siempre en construcción: el curso de Español en la Scuola Eugenio Montale

INTERNACIONALIDADE

Sustainability: what are we doing to our home?

CONECTANDO MUNDOS ORIENTAÇÃO

Processo de ressocialização: a atuação do psicólogo no desenvolvimento emocional

26 Mostra do saber

Mudar o mundo a partir de nós mesmos: os projetos realizados pelos alunos no 2021

Design para a sustentabilidade: palestras sobre economia criativa e circular

A VOZ DOS ALUNOS

Minimalismo: il meno è ora. Il vero valore delle cose

ENCONTROS

Alfabetização nas aulas on-line: uma parceria de sucesso

GESTÃO PARTICIPATIVA

Do Brasil para o mundo: aprender a discutir as próprias ideias

EX-ALUNO NARRATIVAS ENCANTADORAS

Brincadeiras sustentáveis: era uma casa muito “carina”

Autorità, Comitato Gestore e Direzione

Diretora Editorial: Adriana Grasso

Projeto Grá co: Daniel Pisaneschi Beletti

Revisora: Bruna Almeida Paroni

Colaboradores: Catherine Pestl, Neide Oliveira Gomes Lopes, Sandra Papaiz Velasco, Paola Capraro, Vanessa Finardi Squassoni, Lorenzo Gemma

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A PALAVRA DO CÔNSUL Fare rete
04 06 07 08 21 22 24 29 30 31 34 32
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da I Primaria sobre a importância das abelhas para o equilíbrio ambiental
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Sviluppo sostenibile e armonia sociale

UNO SGUARDO ATTENTO ALL’UOMO E ALL’AMBIENTE

invito: queste tematiche – che sono globali e non esclusive di un unico Paese, neanche quando ha dimen sioni continentali come il Brasile –vanno esaminate non con la lente di osservazione di un paulista o di un italiano ma con quella di un cittadino del mondo. Questo perché le tematiche dello sviluppo sono percepite e vissute in modo diverso a seconda della regione del mondo da cui si guardano. Ciò che è vero oggi in Europa o in America meridionale, per esempio, non lo è in Asia.

Come deve essere e come sarà lo sviluppo tra il 2035 e il 2070? Questo è il tratto della storia dell’Umanità in cui voi, studenti della Montale, avrete la responsabilità di governare il mondo. Il periodo precedente sarà dipeso dall’operato della mia genera zione e di coloro che oggi hanno tra i 30 e i 40 anni. Poi toccherà a voi. Ed è bene che ci arriviate preparati a quel momento, perché il compito, già arduo oggi, sarà ulteriormente più di cile in futuro.

Da anni si teorizza di sviluppo sostenibile: se ne parlava già quando io ero sui banchi della scuola media. Da allora, molto è stato fatto e il bilancio non è del tutto negativo, anzi. Le diseguaglianze economiche e sociali, così come gli squilibri ambientali, sono sotto gli occhi di tutti. Ma all’orizzonte non ci sono sole nuvole. Intanto, vorrei farvi un

Pensiamo all’ambiente. Indipen dentemente dal punto di osserva zione e dall’approccio con cui si guarda la realtà, è innegabile che il cambiamento climatico è un’e videnza abbastanza inconfutabile. Non spetta a me dare dati o parametri: io vi porto solo la mia testimonianza personale. Nel 1982, la prima volta che sorvolai le Alpi con un aereo, era piena estate e lo spettacolo dei ghiacciai sotto di me illuminati dal sole è uno spettacolo che porto ancora negli occhi. Il giorno in cui per la prima volta sorvolai le Ande, ed era già il 1991, era nuvoloso ma il grigio opaco del ghiaccio sulla cordigliera mi rimase altrettanto impresso. Due anni fa, negli stessi mesi del 1982 e del 1991, ho volato esattamente sulle stesse rotte e il panorama era profondamente diverso. Niente più neve, né ghiacciai.

Allora come è possibile dire che

“non tutto è negativo”? Vedo nelle persone e principalmente nei giova ni del 2021 una consapevolezza per le tematiche ambientali che, quando io ero bambino, semplice mente non esisteva. D’altra parte riconosco che, senza la presa di coscienza a livello dei singoli, è inimmaginabile la sostenibilità politica di scelte che potranno incidere molto sulle nostre abitudi ni di consumo. Quando sfoglierete questa edizione de Il Girasole sarà da poco terminata la COP 26, un appuntamento cruciale per decidere del futuro del Pianeta. Non sta a me dire come è andata la conferenza. Ad ogni modo, a Glasgow si è dibat tuto di strategie per garantire un futuro migliore alla Terra. Si tratta di una s da enorme perché coinvol ge direttamente – e molto più di quanto ce ne rendiamo conto – il nostro stile di vita contemporaneo che è in fondo il primo fattore di inquinamento.

Con la consapevolezza crescente da parte dei giovani sarà meno arduo assumere decisioni che tuteli no il nostro Pianeta. Prima che tocchi a voi e quando toccherà a voi.

L’ambiente non è l’unico aspetto dello sviluppo sostenibile. A noi italiani viene spesso da pensare alla responsabilità sociale d’impresa, che è appunto un modo di fare impresa proprio del capitalismo familiare italiano, il quale durante tutto il Novecento ha dimostrato di sapersi prendere cura del territorio

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE a palavra do cônsul 4

in cui originava. Tutela della salute dei famigliari dei lavoratori, pagamento degli studi universitari ai gli dei dipendenti, attenzione per le dinami che sociali del luogo in cui l’azienda opera. Non si tratta di fare lodevole bene cenza, bensì di avere a cuore lo sviluppo sociale della comunità che vive nel proprio territorio.

Molte di queste attività sono alla base dei primi Obiettivi di sviluppo del Millennio identi cati dalle Nazioni Unite nel 2000. Quando si approfondì la portata degli enunciati teorici, apparve chiaro che alcuni di quegli obiettivi erano già realtà nella società industriale italiana. Il mio invito, dunque, è quello di approfondire ulteriormente questo tema, perché così capirete meglio il Paese di cui studiate la cultura e della cui società potreste far parte, magari andandovi a studiare.

Non c’è sviluppo sostenibile senza armonia sociale; e non ci si deve lasciare ingannare da osservazioni di breve periodo: tutto ciò che pare bello oggi, se continuerà a esserci insoddis fazione e a mancare inclusione, non potrà essere altrettanto bello domani, almeno nché i problemi non saranno risolti. Le modalità di sviluppo devono essere ripensate o non saranno mai sostenibili.

In ne, per capire tutto questo serve, come sempre, uno sguardo attento all’essere umano, senza mai dimentica re il suo contesto più ampio: l’ambien te. A voi, qui, lascio il mio ducioso invito.

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE 5 a palavra do cônsul Filippo La Rosa Console Generale d’Italia a San Paolo

Alea jacta est

UNINDO FORÇAS PARA REALIZAR SONHOS

Nesta edição que naliza o ano de 2021, gostaria de celebrar a nova e mais ampla visão que vem adquirindo a comunidade Montale. Fazemos parte de um “sistema Itália”, em São Paulo e no Brasil, com muito orgulho. Somos uma peça fundamental desse todo, que procura manter viva a língua e a cultura italianas, sem desprezar as raízes brasileiras.

Temos procurado unir esforços com várias outras entidades, que trabalham para este mesmo m. Estimulamos projetos conjuntos, interações, aprendizados mútuos. Assim, estamos desenvolvendo a semente para um projeto maior, que una mais uma série de instituições ligadas à italianidade.

Seria um sonho poder reunir sob um mesmo guarda-chuva Montale, Instituto Lina Bo e Pietro Maria Bardi, Patronato/Con vita e Instituto Cultural Ítalo-brasileiro. Um sonho porque, para transformar isto em realidade, teremos muitos obstáculos, mas com certeza teremos muitas vantagens em reforçar as institui ções. Bora fazer, bora unir, bora fare rete! Como disse Júlio César quando viu que era a hora de agir: «alea jacta est», ou seja, a sorte está lançada!

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Sandra Papaiz Velasco

manifesto da Montale

«L’uomo dell’avvenire dovrà nascere fornito di un cervello e di un sistema nervoso del tutto diversi da quelli di cui disponiamo noi, esseri ancora tradizionali, copernicani, classici».
Eugenio Montale
Somos um projeto de inovação e transformação contínua. Segundo o próprio MEC, nos colocamos entre os mais criativos do Brasil. Há quase 40 anos a Montale é uma scuola del pensiero critico, que busca rede nir e desa ar sempre o conceito de ensino. A Montale: 1. É uma escola global, transformadora e paritária com os sistemas o ciais de ensino italiano e brasileiro. 2. Abre as portas às universidades europeias, brasileiras e americanas. 3. Desenvolve o pensamento crítico e a exibilidade para a resolução de problemas. 4. Oferece um sistema educativo com professores italianos e brasileiros que utilizam um método cientí co e uma abordagem criativa. 5. Caracteriza-se pela pluralidade linguística e pela interculturalidade. 6. Conjuga a força da tradição com o melhor da inovação. 7. Desenvolve um projeto pedagógico exível e personalizado, favorecido pelo número reduzido de alunos por classe. 8. Promove experiências baseadas no diálogo e na cooperação. 9. Em linha com a tradição clássica greco-romana, é uma escola que valoriza a argumentação oral e escrita. 10. Possui um sistema curricular que aplica múltiplas estratégias para fomentar múltiplas inteligências. 11. É uma instituição conectada em rede com todo o ecossistema italiano institucional atuante no Brasil. En m, como dizia o poeta Montale: «essere sempre tra i primi e sapere, ecco ciò che conta» O

Árvore do conhecimento

SustentabilidadeResponsabilidade

Pensamento Crítico

Pluralidade Criatividade SensoEstético

Empatia

Cidadania Global

O processo formativo na prática

A ABORDAGEM STEAM NAS AULAS DE INGLÊS

PROTAGONISMO

Nas aulas de inglês da Scuola Prima ria, começamos a experimentar a abordagem STEAM, abreviação de Science, Technology, Engineering, Art and Math. Trata-se de uma aborda gem que pressupõe o papel ativo das crianças e baseia-se em um processo marcado pelas investigações e intera ções entre os alunos, que aprendem por meio de experiências práticas hands on (com a mão na massa) e heads in (entrando de cabeça), ou seja, levantando hipóteses e solucio-

nando problemas.

METODOLOGIAS ATIVAS

Comunicação e Argumentação

Metodologias Ativas

Trazer esta abordagem para nossas aulas possibilita que os alunos desen volvam a criatividade e se arrisquem sem medo de errar, além de desenvol verem habilidades como a exploração, a observação, a elaboração de pergun tas pertinentes, e de criarem hipóteses, imaginarem, planejarem e agirem com autonomia.

PENSAMENTO CRÍTICO

Planejadas desta forma, as dinâmicas das aulas e a participação ativa dos alunos ajudam a tornar a aprendiza gem visível, contribuindo para o desenvolvimento do pensamento crítico e re exivo.

COMUNICAÇÃO–ARGUMENTAÇÃO

Ao utilizar as thinking routines (rotinas de pensamento) associadas à abordagem STEAM, contemplamos algumas etapas: THINK/ASK – É a formulação de uma ou mais perguntas para nortear o trabalho;

WONDER – Levantamento de hipóteses em grupo para responder à pergunta formulada;

PLAN – Busca de respostas através de pesquisa em livros, internet, entrevista com especialistas, etc.

DO IT – Testar coletivamente a hipótese formulada e, após este primeiro momento, permitir que os alunos façam suas tentati vas individualmente.

FOCO NA APRENDIZAGEM

Atividade Dancing Raisings (uvas-passas dançantes). Etapas do trabalho:

Observação do material e estudo do respectivo vocabulário em inglês: raisings

Foco

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Comunicação Argumentação

CulturaDigital

AutorresponsabilidadeAutoestima Conhecimento Empatia

PensamentoCríticoSolidariedade Equidade

Foco na aprendizagem

(uvas-passas), tap water (água natural), sparkling water (água com gás), two clear cups (dois copos transparentes). Em um copo tem água natural e, no outro, água com gás.

THINK/ASK – Re exão e elaboração de perguntas sobre o que estavam vendo e sobre o que iria acontecer: «O que vocês acham que vai acontecer aqui?»

WONDER – Levantamento de hipóte ses sobre a utilização do material e sobre a experiência e seu resultado. O que teria acontecido quando algumas uvas-passas tivessem sido colocadas no copo de água natural e outras no copo de água com gás? «As uvas-passas vão afundar (to sink) ou boiar (to oat) no copo 1 água natural? E no copo 2 água com gás?»

DO IT – Veri cação coletiva e obser vação dos resultados da experiência.

RESOLUÇÃO DE PROBLEMAS

Os alunos observaram que no copo com água natural as uvas-passas afundavam e cavam no fundo. Já no copo com gás, as uvas-passas subiram até a borda do copo e depois desceram. «Elas estão dançando!», disse uma aluna. «O que vocês podem observar?» perguntamos.

«As bolhas (de gás) estão em volta das uvas-passas», alguns disseram. «E por que vocês acham que isso acontece?

Quais as hipóteses que podemos levan tar?». Alguns disseram: «Acho que as bolhas levantam as uvas-passas e no outro copo não tem bolhas, então elas não sobem». «E depois, por que elas voltam ao fundo?», questionamos.

Explicação cientí ca: as bolhas do gás se unem às uvas-passas, levando-as até o topo do copo. Logo, as bolhas se desfa zem e as uvas-passas voltam para o fun-

do. Ao chegar ao fundo, mais bolhas se unem às uvas-passas e elas voltam a subir.

AUTONOMIA

Os alunos, sempre engajados, foram capazes de expressar oralmente e por meio de registros escritos (desenhos e frases) seus pensamentos e de compar tilhar as informações com os colegas. Além disso, ampliaram o próprio vocabulário na língua inglesa de forma funcional e signi cativa, através do aprendizado de um conceito cientí co envolvido na proposta investigativa.

Karyna Coelho Ribeiro

Professora de Inglês Marcella Olivati

Coordenadora Pedagógica da Educação Infantil e do Ensino Fundamental I

Autonomia REVISTA
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Infográ co desenvolvido por Vitor Inoue
Cooperação Resoluçãode Problemas Ética Democracia

Sustentabilidade

A sabedoria do oceano

ENCONTRO COM A SEA SHEPHERD

Conservar e usar de forma susten tável os recursos marinhos é um dos Objetivos de Desenvolvimento Sustentável (ODS) estabelecidos pela Organização das Nações Unidas (ONU) com a Agenda 2030.

Após ter assistido ao documentá rio Seaspiracy, que denuncia as dinâmicas corruptas e as graves consequências da pesca intensiva, os alunos do I Liceo pensaram em criar um quiz informativo com o objetivo de orientar e de sensibili zar as pessoas sobre os riscos da pesca predatória assim como sobre a importância da preservação do ecossistema marinho para o Plane ta inteiro.

Graças ao Seaspiracy os alunos

descobriram também a Sea Shepherd, uma organização internacional sem ns lucrativos de conservação da vida marinha que investiga atividades ilegais nos oceanos.

Inspirados pelo lme e pela missão da Sea Shepherd, os alunos criaram um título Sea Wisdom para o questionário e um logotipo, que representa um tridente cujas pontas formam o M da Montale.

E essa turminha não parou por aqui! Até porque não basta ter o conhecimen to para cuidar do Planeta, é preciso também dividir, compartilhar e agir. Com tal propósito, o grupo entrou em contato com a organização, conversou com a Coordenadora de Educação e organizou uma palestra na Escola, convidando também os alunos do II Liceo.

Todos se mostraram super interes sados durante a palestra, interagin do com perguntas, complementan do os conteúdos e argumentando com os dados sobre o ecossistema marinho e a pesca comercial que haviam coletado precedentemente.

No nal do encontro, apresenta ram o quiz criado por eles, deixan do o pessoal da Sea Shepherd admi rado com a dedicação de todos e com o potencial do projeto, o qual poderia até servir como instrumen to para recolher mais informações sobre o conhecimento das pessoas a respeito da preservação dos oceanos. Para conhecermos um pouco mais a Sea Shepherd, que conseguiu entusiasmar de forma tão autêntica e contagiante os nossos alunos, convidamos Giselle Reis, Coordenadora de Educação da organização, para responder a algumas perguntas:

REVISTA
IL GIRASOLE 2º SEMESTRE10

Sustentabilidade

Para quem ainda não conhece o trabalho de vocês, qual é a principal preocupação da Sea Shepherd?

A Sea Shepherd Brasil é um braço da Sea Shepherd Global, organização sem ns lucrativos e nossa maior preocupação é defender a vida marinha no planeta. A Sea Shepherd foi fundada em 1977 pelo capitão e ambientalis ta Paul Watson, também fundador da Greenpeace, para agir de maneira direta no combate a crimes ambientais nos oceanos e áreas costeiras. Nossa missão é proteger a vida marinha e acabar com a destruição de habitats nos oceanos do mundo. No Brasil, a Sea Shepherd visa defen der, conservar e proteger a biodiversidade marinha através de pesquisa cientí ca, planos de mitigação e recuperação de ecossistemas marinhos, educação ambiental e treinamento de práticas sustentáveis para multiplicadores.

Qual tem sido o maior obstáculo na luta para preservar os oceanos?

Certamente a maior ameaça é a pesca ilegal, que não

respeita as leis que delimitam áreas permitidas para pesca, período de defeso (reprodução), espécies amea çadas de extinção, tamanho e maturidade sexual, assim como não utiliza apetrechos de pesca adequados e identi cados, e muito menos segue planos de gestão ou medidas para redução de captura acidental. Dessa forma, a pesca ilegal e predatória causa redução em populações de espécies marinhas, podendo levá-las à extinção, desestrutura dos ecossistemas marinhos, polui o oceano através do descarte incorreto de sustân cias químicas e materiais de pesca, e ainda coloca em risco a saúde humana ao comercializar espécies com altos níveis de metais pesados e contaminantes acumu lados em sua biomassa, dentre outros fatores que vêm dizimando nossos mares. No Brasil, tudo isso se torna um obstáculo ainda maior, visto que no nosso país não existe coleta sistemática de dados de pesca por parte do governo desde 2009. Logo, é possível que estejamos extinguindo espécies sem nem sequer termos conheci mento disso.

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Fonte: Sea Shepherd

De que forma o governo pode ser um aliado nessa missão?

Graças a seu poder scalizatório e legislativo, o governo pode ser não só um aliado, como também detentor de grande parte da solução, se tiver interesse e comprometimento. A scalização precisaria urgen temente ser reforçada, pois para muitas das proble máticas do oceano, como caça/pesca de espécies ameaçadas ou em ecossistemas degradados, já existem leis de restrições ou proibições para proteção destes, apesar de não serem respeitadas. Devido à falta de vigilância, estes crimes ambientais estão acontecendo frequentemente em nosso país. E em casos onde nem sequer leis existem, é vital que o governo as providencie, levando em conta estudos de impacto feitos por pesquisadores e visando proteger a maior parte do oceano, o que não acontece atual mente. Quando falamos, por exemplo, em áreas ma-

marinhas protegidas, nos referimos a apenas 8% do oceano que é protegido, quando o mínimo deveria ser 30%. Tais áreas ainda não são, de fato, totalmente prote gidas de ameaças como a pesca, desenvolvimento costeiro e outros tipos de exploração. Por último, gosta ria de sublinhar que também é obrigação do governo implementar a cultura oceânica no currículo da educa ção básica. Não deveríamos tratar esse tema como se fosse um entretenimento ou um conhecimento opcio nal quando nossa saúde e toda a vida da Terra depende da saúde oceânica. Não importa o quão longe uma pessoa mora do mar, ela será impactada. E o desconhe cimento disso pela grande maioria da população, junto à negligência dos governos, é o que está causando a deterioração da vida marinha.

Como instituição educacional, o que podemos fazer para contribuir de maneira efetiva à preservação do

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE12
Sustentabilidade

Sustentabilidade

Visto que a atual legislação de ensino brasileiro não engloba a cultura oceânica – e tampouco a educação ambiental marinha – ao currículo básico de ensino, as instituições educacionais poderiam contribuir enorme mente se fossem encorporadas às disciplinas já existentes ou em forma de atividades extracurriculares. A cultura oceânica pode ser difundida entre os alunos de forma leve e agradável para o aprendizado, através de palestras, o cinas, concursos, projetos, atividades práticas como coleta de resíduos nas redondezas ou reciclagem, e até mesmo expedições vivenciais para conhecer em campo complexidade e a importância dos ecossistemas marinhos. É fundamental que a preocupação com a conservação marinha esteja sempre presente nos diálogos dos educado res, para que estes sirvam de exemplo e inspiração para as novas gerações.

Quais ações podem ser tomadas para conscientizar as pessoas sobre o problema do desaparecimento da vida marinha?

A informação é fundamental e deve ser o primeiro passo. Conhecemos muito pouco o fundo do mar e menos ainda sobre suas ameaças. É muito improvável que uma pessoa se disponha a reduzir o consumo de peixe, se ela tiver a ideia de que peixes são in nitamente abundantes no oceano e não souber que 90% deles já foram pescados no seu limite ou além dele. As pessoas são livres para fazer suas escolhas, mas, certamente, farão escolhas mais conscientes munidas de informação correta. Dar o exem plo é uma ação também muito e ciente. Ao implementar hábitos mais sustentáveis em sua vida, automaticamente as pessoas ao redor serão impactadas. Faça a sua parte, da melhor forma que você puder. Separe os resíduos de sua casa, recicle, reutilize, reduza o consumo de animais marinhos ou, então, se informe de onde ele veio, como foi pescado, qual é a espécie e se não está ameaçada; não incentive o turismo animal e o cativeiro, colete lixo descar tado indevidamente, ainda que não seja seu, e faça compras mais conscientes sempre pensando no seu impacto ao meio ambiente. Todas estas são pequenas ações, mas que podem gerar um grande e positivo impac to. En m, para os que têm essa possibilidade, apoiar organizações que trabalham diretamente nas ações de proteção ao oceano também podem ser de grande ajuda. Para conhecer mais sobre a Sea Shepherd Brasil e nosso

trabalho, acesse www.seashepherd.org.br e escolha a forma mais adequada de contribuição para você. Torne-se um voluntário, um doador ou divulgador de nosso trabalho!

Logotipo criado pela aluna Valéria S. – I Liceo

Responda ao quiz dos alunos e navegue junto aos piratas da Sea Shepherd!

REVISTA
IL GIRASOLE
2º SEMESTRE 13

Persistência

NÃO DESISTIR DIANTE DE TENTATIVAS FRUSTRADAS

as situações que a vida impõe.

A prática do autoconhecimento e a valorização dos sentimentos do outro melhoram a comunicação e favorecem um maior entendimento das relações interpessoais e do mundo à nossa volta.

O grupo se fortalece, e fazer parte de um ambiente seguro e estável garante a realização do instinto básico de sobrevivência, diminuindo a ansiedade, agressividade e a reativi dade.

Do nascimento à fase adulta, passamos por inúmeras mudanças. Com o passar dos anos, se de ne a personalidade, moldada pelas reações diante das di culdades e das oportunidades. É alta a comple xidade de cada indivíduo: são muitas as variantes que afetam a maneira como se pensa, se age e se é. Cada criança é um ser único, que se desenvolve e se comporta dentro do seu tempo particular, muitas vezes diferente do tempo que a sociedade impõe e das expectativas dos pais.

O comportamento pode ser visto como respostas – ações físicas e emocionais – aos estímulos internos e externos de nosso dia a dia. Fazem parte desse caldeirão as pessoas com quem interagimos, os espaços que frequentamos, as fases da vida, a cultura, a genética e todas

A experiência do con namento, o medo do contágio, o luto, as mudan ças bruscas de rotina assim como as incertezas diante do futuro molda ram o comportamento atual. Quem volta ao convívio social enfrenta o desconhecido. Não somos mais os mesmos e algo parecido acontece com os nossos amigos. O retorno é carregado de angústias que precisam ser expressas e nem sempre sabemos fazer isso da maneira mais adequada. Reconhecer a vulnerabilidade humana, ter consciência de nossas falhas e compreender que o outro é igualmente imperfeito nos chama à tolerância e traz à luz piscante da urgência a empatia como a condição para alcançarmos coletivamente uma pausa, depois de tantos solavan cos. Transformar eventos traumati zantes em aprendizagem é uma das vocações da escolaridade.

O que muitas vezes é considerado “mau comportamento” (ou seja, mentir, desa ar ordens, mudar

bruscamente de humor, ter acessos de raiva, demonstrar agressividade, frustração, impor sua vontade) na realidade são processos naturais de cada fase vivida, de cada desa o. Obviamente, não podemos nunca deixar de lado o respeito ao outro e a consciência que todo processo leva seu próprio tempo.Caso se perceba que os limites estão sendo extrapola dos e há um sofrimento maior do que se pode suportar, não podemos nos eximir de buscar apoio pro s sional.

Como podemos ajudar nossos lhos a adquirirem comportamen tos favoráveis à vida em comum? Persistência é uma palavra-chave. Não desista diante de tentativas frustradas.

Há resistência à mudança: exercite a paciência e repita qual é o tipo de comportamento que você aprova. Deixe claro que erros acontecem e são professores para o sucesso. Explique com calma as consequên cias de cada erro e a importância de não ocorrer novamente.

Na maioria dos casos, os compor tamentos inadequados desaparecem à medida que as crianças adquirem maturidade su ciente e desenvol vem por completo suas funções cerebrais executivas. Con e na capacidade humana da superação: tudo passa!

Vanessa Finardi Squassoni Diretora Didática Brasileira

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE14
Palavras-chave Vanessa Finardi Squassoni

Interculturalidade

Siempre en construcción

EL CURSO DE ESPAÑOL EN LA SCUOLA EUGENIO MONTALE

Entre un «No, ¿tenemos que hacer eso ahora?», hasta «Mira ¡qué increíble que está prof., fue muy divertido hacerlo!», las clases uyen con la mayor naturalidad y diversidad posible en nuestra vida diaria. Y la curiosidad solo crece, siempre hay alguien que pasa delante de nuestra sala di spagnolo y se queda mirando hacia aden tro para ver lo que podemos encontrar allí… Y estamos siempre en construcción.

Andréa Blasques Maestra de Lengua y Literatura Española

Assista ao vídeo sobre Sustentabilidad en Barcelona

Los alumnos del curso de Lengua y literatura española tuvie ron la oportunidad de investigar todo lo que se está haciendo en relación al desarrollo sostenible en muchos países hispa nohablantes, incluyendo muchas cuestiones relacionadas al medio ambiente, así como alimentación, polución y energía limpia.

El curso de español en la Scuola Eugenio Montale incorpora cada vez más la actualidad al curso, que tiene una duración de 4 años, a partir del I Liceo, cuando los alumnos se dividen, eligiendo entre Economía y Lengua y literatura española.

A partir de ahí el curso se desarrolla de la manera más signi cativa posible a sus vidas y se trabajan diversas habilidades en el aula.

Las clases se dividen entre: más formales (gramaticales), orales (mucha conversación incluso con temas sociocultu rales actuales), culturales (tanto película de diversos países hispanohablantes, como costumbres, literatura, noticias) y también la producción de videos (muchas propuestas hechas a través de pequeñas obras teatrales). Aquí hay el link para algunos de los trabajos desarrollados para la Mostra del sapere de 2021.

Assista ao vídeo sobre Sustentabilidad en Madrid:

REVISTA
IL
GIRASOLE
2º SEMESTRE 15
Alumnos del IV Liceo con la maestra Blasques en el aula de Español

Sustainability

WHAT ARE WE DOING TO OUR HOME?

Sustainability can be de ned as «[…] meeting the needs of the present without compromising the ability of future

According to the UN, «sustainable development requires an integrated approach that takes into consideration ment». Bearing this in mind, the UN has created e ment of «the lives of populations around the world and mitigating the hazardous man-made e ects of climate

plished? Or, how much are we, individually or collectively, willing to accomplish? Sustainability is imperative in current society. e following lines provide food for We invite you to join in and take immediate

Air pollution is the presence of gases and smoke in the atmosphere that are harmful to human health and that damage nature, killing an estimated seven million people Researches carried out by WHO, UN World Health Organization, show that 9 out of 10 people breathe polluted air that exceeds appropriate

Deforestation causes several problems that greatly a ect people in general: trees contribute to improve the quality of the air we breathe, and deforestation greatly harms this process by decreasing air quality. It can also result in more carbon dioxide being released into the atmosphere as the

trees are cut down or burned,

REVISTA
IL GIRASOLE 2º SEMESTRE16
Internacionalidade

Food production

Brazil is the fourth largest country producing food in the world, but wastes about 32 million tons of everything it produces, per year. at would be enough to feed 25 million people in the same period. Waste is not only due to the value of uneaten food, but it is much more – it ends up in land lls, polluting the environment and becoming one of the main sources of greenhouse gases.

Ana Clara M. and Francesca C.

Since the Industrial Revolution, the Earth’s average temperature has increased by about 1°C, and the number is expected to reach 1.5°C between 2030 and is can damage entire biomes and together with forest res can account for the destruction of the habitat of a lot of species, resulting on great biodiversi ty loss. In fact in the last 70 years we have lost 50% of the animals that live on earth due to the human

Renewable energy is energy that comes from natural resources that are naturally replenished, such as the sun, the wind, rain, tides, and geothermal energy. It is important to note that not all natural resources are renewable, for example, uranium, coal, and oil are taken from nature, but they exist in limited quantities, and are the cause of a lot of pollution.

Ivan F. and Massimo C.

What are we doing to our home?

To read the full articles, please refer to sossustentavel.com.br, Montale’s website on sustainability.

Freshwater pollution

Scientists believe that 40% of the water in rivers and lakes is polluted. e main reason for this is plastic, chemical and inorganic waste that is dumped into these water sources. In Brazil, for example, where there is 17% of the world's freshwater, the Guarani aquifer, which is one of the largest in the world, may become inadequate for human consumption in the next few years due to pesticides and agrochemicals thrown in the soil.

Pedro S. and Francesco M.

Marine pollution

Marine pollution occurs when harmful e ects result from the introduction into the ocean of chemicals, parti cles, industrial, agricultural and residential waste or the spread of invasive organisms. Did you know there are islands made only of garbage?

Maria Luisa T. and Franco B.

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE 17
Internacionalidade

La poetica dell’azione

MUSICA E DANZA NELL’ATELIER DELL’INFANZIA

Scuola, spazio magico dove si costruiscono saperi, ambiente incantato, di relazioni, luogo estetico per essenza, ambiente di crescita e di scoperte. Spazio di multiple relazioni, dove adulti con una grande e attiva capacità di ascolto danno senso ai dubbi e alle ipotesi dei bambini e dove l’espressione di questi ultimi acqui sisce signi cato. Luogo di cultura e di dialogo, dove si valorizzano tutti i soggetti e le loro di erenze.

A scuola il dialogo con i bambini non avviene soltanto attraverso le parole: loro parlano con il corpo, con le mani, con gli sguardi e con i gesti. La grande potenza dei bambini è infatti quella di riuscire a esprimersi in maniera diversa – in mille modi – a seconda del contes to.

Entrare nella Scuola dell’Infanzia signi ca avere un incontro con l’assurdo, con l’imprevisto, con il reale e l’immaginario, con la sorpresa, con il divertimento e il piacere. Piacere di scoprire, di inventare e di creare relazioni simboliche, comunicative ed estetiche.

Nella nostra Scuola dell’Infanzia esistono due elemen ti essenziali: l’atelier e l’atelierista, i quali dialogano con tutti gli spazi e con tutti gli alunni, dando voce all’imma ginazione e alla creatività. Più precisamente, l’atelier è il luogo dove le mani, la fantasia, la razionalità e l’emozio ne s’incontrano e intraprendono una stretta collabora zione. Si tratta di un ambiente che invita bambini e adulti a sperimentare, a cercare e a giocare con le proprie “follie”, in una dimensione dove, servendosi di svariati linguaggi, i bambini possono comunicare i propri pensieri attraverso sistemi simbolici, come il disegno e la danza, e tradurre la re altà.

Ogni momento passato nell’atelier è dedicato alla ricerca. I bambini vengono stimolati e ascoltati in picco li gruppi e tutte le azioni sono piene di intenzionalità. Per esempio, nella nostra Scuola, il linguaggio musicale e le ricerche sonore sono presenti in molte occasioni: all’inizio della giornata, quando arrivano in classe, canzoncine e lastrocche accolgono i piccoli studenti. Anche la danza fa parte delle attività proposte, così come l’osservazione degli strumenti musicali (il loro

Gli alunni dell'Infanzia

aspetto, forma, consistenza, materiale e suono).

Questo percorso musicale ha dato il via a Danza e movimento, un progetto che ha messo in relazione due linguaggi di solito presenti nell’atelier (il disegno e la danza) e ha stimolato i partecipanti alla ricerca e alla costruzione di ipotesi. Facendo uso di varie tecniche, per esempio, alcuni bambini hanno ritratto i propri compag ni mentre ballavano.

Tutto è avvenuto attraverso il movimento e il corpo. Il corpo, infatti, è per i bambini il più grande strumento di apprendimento e investigazione; è lo strumento con il quale entrano in relazione con il mondo, con il quale si esprimono e con il quale comunicano nelle loro scoperte quotidiane. Il corpo risveglia le forze dell’immaginario creativo, la poetica dell’azione e il contatto con l’altro. Secondo Bachelard, l’atto di immaginare prende l’avvio dal confronto, da un vero corpo a corpo, in cui il bambi no entra in contatto con la concretezza del mondo.

Per questo la danza è un linguaggio permanente nella nostra Scuola dell’Infanzia: rappresenta un modo di esprimersi ed è in relazione con gli altri linguaggi. Il corpo è la punta della matita del disegno che i bambini creano nell’aria. Quando mettiamo in relazione questo loro linguaggio con quello del disegno, creiamo una rete tra apprendimento ed esperienze. L’incontro con i linguaggi espressivi porta a un potenziale cambiamento: è di fatto il tentativo di narrazione dei bambini, cioè il

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE Ser Montale 18

loro modo di esprimersi con, o senza, le parole.

Sappiamo che i bambini apprendono di forma polisen soriale. Ma, più speci camente, qual è stata la relazione tra movimento e segnali gra ci messa in atto dal progetto Danza e movimento? Quali strategie i bambini hanno usato per dialogare con il linguaggio del disegno e della danza?

La novità proposta dal progetto è stata quella di far sì che i bambini potessero disegnare la danza dei loro compagni da remoto, ovvero attraverso una video confe renza in diretta. La nostra Scuola, come luogo di costru zione di cultura e sapere, infatti, cerca di utilizzare e di incentivare lo sviluppo del linguaggio digitale come un ulteriore strumento per la lettura del mondo e per creare nuovi contesti, scenari, prospettive e nuovi punti di vista.

Oggi il mondo digitale si è fatto molto ampio, permet tendo in nite modalità di utilizzo (luce e ombra, proie zione, webcam, ecc.), così come la possibilità di creare nuovi spazi ed esperienze del corpo in un dato ambiente. Dietro ogni immagine proiettata c’è un pensiero, una scelta pensata e un’intenzione. Possiamo creare cose giganti e minuscole con lo stesso strumento, possiamo organizzare in diversi modi lo spazio. Insomma, è impor-

tante che i bambini vedano come gli oggetti e gli strumenti possono essere utilizzati in una maniera di erente, poco convenzionale.

Durante il progetto, i bambini hanno creato soluzio niindividuali nel disegnare i movimenti dei loro compagni. Una grande s da è stata quella di trasfor mare il tridimensionale di un corpo che balla nel bidimensionale di un foglio di carta, così come quella di percepire le di erenze nei corpi, nelle dimensioni, nei modi di esprimersi e di muoversi.

Mentre osservavano, i bambini hanno appreso le nozioni di alterità, hanno imparato a valorizzare gli altri e le loro di erenze (quanto ogni individuo è unico), il rispetto, l’ascolto, la diversità delle espressio ni e dei modi di comunicare. I bambini, che si vedono nei disegni degli amici, percepiscono di essere stati ritratti da qualcuno “diverso da loro” e in che modo vengono percepiti, costruendo così un vero rapporto. È infatti attraverso le relazioni che i bambini imparano, e la scuola è per eccellenza il luogo atto a promuovere queste relazioni.

L’esperienza didattica ideata dal progetto ha prodotto una ricca documentazione, piena di musica, di danza, di colori, di disegni e per no di un gioco incantato di luci e ombre. Analizzandola, possiamo concludere che la varietà di disegni dei bambini ci dice veramente molto sulla loro soggettività.

Attraverso l’espressione artistica hanno la possibilità di argomentare i propri punti di vista e di dar valore ai pensieri individuali ma anche collettivi. Ecco come i piccoli hanno espresso la corrispondenza tra i movi menti e le loro rappresentazioni gra che: «La mia mano ha seguito il suo corpo», «Io l’ho disegnato girando, girando e girando, come un cerchio».

Valorizzare la meraviglia, lo stupore e lo sguardo incantato dei bambini è essenziale e di fondamentale importanza perché, come diceva Loris Malaguzzi , loro «sentono il rumore delle foglie che cadono». È compito della scuola stimolare e educare alla creatività.

Paola Capraro Direttrice Didattica Italiana Barbara Prado Magliocco Insegnante di Musica

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Antonella A. – Sezione A Henrique M. – Sezione B

ONU 2021

ANNO INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DEL LAVORO MINORILE

Da tempo includiamo nei programmi di III Media la lettura del libro Storia di Iqbal, di Francesco d'Adamo, perché il suo tema principale – la vita dei ragazzini che lavorano invece di andare a scuola – è purtroppo sempre attuale. Ogni volta è un’o ccasione per stimolare gli alunni ad approfondire il tema e a suggerire un modo concreto per sensibilizzare gli altri.

Quest’anno hanno scoperto che l’ONU ha proclamato il 2021 come Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile e che l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) invitava le istituzioni educative di tutto il mondo a condividere iniziative contro lo sfruttamento della manodopera infantile.

Ci siamo iscritti con entusiasmo al programma dell’OIL e da quel momento ci siamo trovati di fronte alla grande s da di elaborare un progetto il cui scopo era quello di sensibilizzare e conquistare la solidarietà dei cittadini di tutti i continenti.

Abbiamo deciso di produrre un video istituzionale i cui produttori e protagonisti fossero gli alunni stessi. La caratteristica multidisciplinare del progetto ha aperto le porte alla cooperazione dei docenti di Inglese, Maria Sylvia Antonioli, Portoghese, Helenice Schiavon, Musica, Elaine Giacomelli e Religione, Maria Cristina Nava. Con la collaborazione del video designer Francisco Grasso, il

sulla piattaforma Youtube il 12 giugno, istituito dall’ONU come Giornata mondiale contro il lavoro minorile.

La tappa successiva è stata quella di preparare un regalo per festeggiare il 12 ottobre, data che il Brasile dedica ai bambini. Così abbiamo coinvolto gli alunni di II Media a partecipare al video Il regalo, con il quale esprimono il desiderio di o rire ai loro coetanei doni come dignità, famiglia, borse di studio, giocattoli, tranquillità e amore: condizioni per un avvenire promettente.

Ed è proprio la speranza di un futuro possibile il messaggio che i nostri ragazzi hanno voluto trasmettere. Speriamo che siano riusciti a o rire il loro contributo!

Professore di Italiano, Storia e Geogra a Sara Debenedetti

Professoressa di Lingua e Letteratura Italiana

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Guarda il video

La terra come una mamma è bella UMA FÁBULA SOBRE O MEIO AMBIENTE

Personagens criados pelos alunos

«Se la terra è orida e felice, ogni uomo è libero e felice», diz Maria Strianese, autora do livro Alla ricerca dei colori perduti, que os alunos e alunas do terceiro ano da Primária estudaram na disciplina de Italiano. A obra conta a história de um gato mágico que muda suas cores e acompanha duas crianças em aventuras pelo mundo, mostrando de modo bem-humora do os efeitos nocivos da poluição no planeta.

Após terem estudado vários assuntos relacionados à preservação do meio ambiente, as crianças pude ram criar no ateliê novos personagens, os quais, assim como o gatto armonico do livro, teriam a missão de espalhar pela escola dicas de como melho rar a vida no planeta.

O que as crianças almejam com esse projeto é a conscientização dos alunos, professores e funcioná rios da Escola para o fato de que se cada um colabo rar um pouquinho, é possível mudar alguns hábitos para tornar o mundo um lugar melhor para se viver. Foram muitos os personagens criados pelos alunos e alunas, mas só oito puderam ser escolhidas para representarem as frases que as acompanham. Cada

frase é uma dica sobre sustentabilidade em forma de poesia e as crianças se divertiram muito transformando suas ideias em simpáticos mascotes protetores da natureza. Acompanhe o processo de criação desse projeto através do vídeo que se encontra no site da Montale Criativa ou pelo QRcode!

Assista ao vídeo

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE Imaginação 21
Alessandra Cherazard Maiello Professora de Artes Marco Bigot Professor de Italiano, História e Geogra a

Conectando mundos

La musicalità dei versi danteschi

IL PROGETTO SULLE TERZINE

Il 5 ottobre in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti istituita dall’UNESCO, Papa Francesco ha riunito in Vaticano i rappresentanti di tutte le religioni per discutere del Global Compact on Education, il patto educativo promosso per generare fraternità, pace e giustizia attraverso l'educazione. L'incontro interreligioso ha voluto ra orzare l’importanza della formazione integrale che prevede lo sviluppo mentale, sico, spirituale e relazionale attraverso il contatto con la natura e i suoi misteri.

globale.

Tutto questo a settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, le cui terzine rappresentano universalmente la capacità tutta umana di unire stile e sentimento, tecnica e contenuto, estetica ed etica, fede e politica.

Il 7 settembre, in occasione della Festa dell’indipendenza del Brasile, ho assistito al SESC Pompeia alla prima importante esposizione in America Latina delle opere dell’artista cileno Alfredo Jaar.

La visita, negli spazi democra tici pensati e curati da Lina Bo Bardi, è stata un’esperienza ricca di signi cato e di emozione per la sorprendente capacità dell’artista di leggere e interpretare il disagio in cui viviamo, anche attraverso riferimenti alla cultura italiana.

Le installazioni dialogavano con l’architettura e con lo spetta tore portandolo a vivere e a sentire la transizione tra vecchio e nuovo mondo, in attesa e parte cipe.

Il giorno stesso, tre importanti sici – tra cui l’italiano Giorgio Parisi –hanno vinto il premio Nobel per le loro ricerche sui sistemi complessi, sui

Sulle spalle dei grandi maestri dell’arte, della religione e della scienza e guidati dai loro insegnanti, gli alunni della Scuola Italiana Eugenio Montale e del Colégio Dante Alighieri hanno imparato a memoria una terzina dantesca ciascuno, assorben done la musicalità e restituendone signi cati e signi canti con la loro individuale personalità.

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Conectando mundos

La registrazione audio-video della voce recitan te, così come Dante l’aveva immaginata, ha ssato le terzine nel qui e ora di San Paolo e il montaggio delle singole interpretazioni ha trasformato la partecipazione individuale in un prodotto colletti vo, evidenziando che non c’è memoria slegata dal suo tramandarsi, né oralità senza collettività.

La Scuola, nel suo procedere quotidiano di scoperta e avvicinamento alla natura del sé, dell’al tro e del mondo, si allinea ai richiami dell’arte, della religione e della scienza.

Tutti concordi, tutti, sulla necessità di abbando nare presto, con conoscenza e vicinanza, l’inferno dei mostri nel quale ci troviamo. Perché la natura non perdona mai.

Leggi il QRcode per accedere al video con l’interpretazione delle terzine dantesche!

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SEMESTRE
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V Primaria L' Inferno di Dante disegnato dagli alunni della V Primaria

Processo de ressocialização

A ATUAÇÃO DO PSICÓLOGO ESCOLAR

Segundo o pediatra e psicanalista britânico Donald W. Winnicott (1896 1971), não é preciso ocorrer grandes eventos para que ocorra um trauma, basta que o sujeito não possua uma defesa organizada que o ajude a supor tar um evento qualquer. Como cita Winnicott, mediante a não organização ou a falta de estrutura para lidarmos com o evento desconhecido, tendemos a reagir ao evento reorganizando defesas mais primitivas do que as construídas para lidar com outros eventos conhecidos, devido ao estado de confusão que algo totalmente novo provoca em nós. «Um trauma é aquilo contra o que um indivíduo não possui defesa organizada, de maneira que um estado de confusão sobrevém, seguido talvez por uma reorganização de defesas, defesas de um tipo mais primi tivo do que as que eram su cientemen te boas antes da ocorrência do trauma».

Nós passamos pelo ápice do período pandêmico com grandes surpresas e incertezas, perdas múltiplas, súbitas e concomitantes para muitos, sem tempo hábil para registrar todo o ocorrido e organizar defesas para lidar com todas essas perdas, mesmo já tendo estrutu ras construídas e consolidadas por situações já vividas. Agora, imagine mos as crianças e os adolescentes que ainda estão construindo ou consoli dando sua organização e suas defesas estruturantes!

e, ao passo que se desenvolvem emocional e cognitivamente, organizem estruturas de defesas mais so sticadas e complexas. Porém, após a vivência de um período pandêmico, tem sido comum observarmos crianças em fase de desenvolvimento de estruturas psicológicas mais so sticadas, e até adolescentes em fase de rea rmação e consolidação de tais estruturas, tentando organizar as próprias defesas de forma primitiva, no impulso de suas inatas emoções (como a raiva e o medo), utilizando-se do mecanis mos de luta e de fuga, característicos dessas emoções. As defesas que estavam se estruturando no convívio social foram, possivelmente, interrompidas, desconectadas ou mesmo perdidas, podendo originar, assim, um trauma. Além disso, segundo Winnicott, quando ocorre um trauma, é comum nos “congelarmos” num período de desenvolvimento maturacional anterior ao evento traumático.

Pensando no contexto pandêmico, nos traumas por ele causados e nos possíveis congelamentos maturacionais decorrentes de tais traumas, na volta às aulas, talvez, mais do que rever a grade curricular, se faz necessário rever o processo de ressocialização de nossas crianças e adolescentes consi derando que, para esse processo, devemos facilitar, em especial, a expres são dos fenômenos emocionais e trabalhar os con itos existentes e decor rentes da afetividade nele envolvida. O grupo precisa conviver melhor e ter condições de avançar em seu processo maturacional.

Nesse processo, é necessário um olhar pro ssional sobre o grupo que permita a compreensão da sua comunicação e dinâmica para que profes sores, alunos, funcionários, gestores e pais possam retomar estratégias de

No curso normal da vida, é esperado que as crianças iniciem suas tentativas de organização de defesas a partir de seus próprios recursos mais primitivos Práticas educativas para desenvolver a inteligência emocional

Orientação
REVISTA
IL GIRASOLE 2º SEMESTRE24

Orientação

facilitação do desenvolvimento de nossas crianças e adolescentes, não do ponto em que estavam antes da pandemia, mas sim, do ponto em que congelaram emocional e socialmente.

O olhar do psicólogo escolar está voltado para fenômenos que atravessam e afetam as relações escola res, como as emoções, os con itos decorrentes da diversidade, as normas e regras, políticas, ética, cultura e realidade socioeconômica da comunidade escolar. Seu trabalho consiste em tecer conhecimentos do contexto escolar ainda ocultos que possam gerar sofrimento aos alunos, professores, pais, gestores levan do aos envolvidos informações ainda desconhecidas sobre as queixas apresentadas como, por exemplo, as necessidades emocionais de alunos em contexto de pandemia para a construção de estratégias facilitadoras ao desenvolvimento maturacional e humano.

Nesse sentindo, foram feitas intervenções que contri buíram para a origem do projeto sócio-emocional Tenho monstros na barriga, realizado por professores da Montale, o qual possibilitou a expressão das emoções, pensamentos sobre como criar formas subjetivas de lidar com elas e estratégias para solução de problemáti cas sociais nas quais estão inseridas. Já o projeto complementar foi Prendi un’emozione ao mesmo tempo, conteúdos didáticos de Artes, Religião, Língua Italiana, Inglesa.

Para chegarmos nesses projetos, porém, foram neces sários vários encontros de escuta, intervenções, dinâmicas com professores, alunos, gestores, pais e funcionários, para a compreensão dos fenômenos e necessidades apresentadas.

Claro que este é apenas um exemplo de atuação do psicólogo escolar – em especí co da Eugenio Montale –e certamente serão necessários novos projetos para continuarmos a facilitar o desenvolvimento da ção emocional e social de nossos alunos, pois conside ramos também as suas singularidades e subjetividades.

Hoje, além de outras formas de expressão mais concretas e físicas, percebemos que os grupos estão manifestando, de forma bem gradual, suas questões através da fala e do diálogo, do pensamento abstrato retomado e regras de convívio social constantemente

repetidas e retomado regras do convívio social constan temente repetidas e pensadas, o que nos indica que a continuação do nosso trabalho pode gerar frutos ainda melhores para o processo de ressocialização de nossas crianças e adolescentes, com o apoio de toda a comuni dade escolar.

Desta forma, agradecemos a todos os agentes da comunidade pelos trabalhos desenvolvidos e continua mos a contar com eles para os próximos trabalhos.

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE
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Mostra do saber

Mudar o mundo a partir de nós mesmos

PROJETOS SOBRE O DESENVOLVIMENTO SUSTENTÁVEL

Desta forma, tiramos o destaque apenas das medidas climáticas e salientamos as questões relativas à ética, à cidadania, aos valores e às atitudes que precisam ser tomadas para a construção de um mundo melhor. Com este olhar, o aluno passa de coadjuvante nas causas planetárias à protagonista dessas mudanças.

Como diz o poeta Sérgio Vaz, «revolucionário é todo aquele que quer mudar o mundo e tem a coragem de começar por si mesmo». A ideia de criar o site sossus tentavel.com.br surgiu nas aulas de Português do Liceo

E ela não parou por aí. Bateu asas pela Escola e, num voo inter e transdisciplinar, atingiu uma grande parte do grupo de professores e alunos.

Agora, mais uma vez, estamos todos num objetivo único e plural e criamos este espaço de troca, de leituras e aprendizagem, porque entendemos que, com a ajuda de cada um, podemos fazer esta ideia voar pelo mundo todo.

A temática da sustentabilidade não aparece como algo novo ou recente na Mostra do Saber da Montale. Há anos ela tem permeado diversos trabalhos, projetos e muitas ações no cotidiano escolar, sempre alinhada com os Objetivos de Desenvolvimento Sustentável da ONU e também pautado na BNCC (Base Nacional Comum Curricular) e nas DCNs (Diretrizes Curricula res Nacionais).

Com esta perspectiva não tão nova, porém urgente, fez-se necessária a inserção deste tema num contexto muito mais amplo que o habitual: o desenvolvimento sustentável com foco em seus três pilares principais:

A Mostra do Saber é apenas um recorte dos inúmeros projetos desenvolvidos à luz do tema Desenvolvimento sustentável. Exemplos não faltam: tivemos o projeto sobre o uso responsável da água, sobre a sustentabilida de na indústria têxtil e sobre a economia circular. E mais: um projeto sobre a preservação dos oceanos, outro de sensibilização quanto ao uso de garrafas plásti cas e tantos outros.

Justamente por isso, a ideia de um site que rompesse os muros da Escola pareceu muito oportuna. Não um site institucional ou de promoção de um evento, mas um site criado do zero e idealizado pelos próprios alunos. Um site “depositório”, de fácil compreensão e acesso e que abrigasse a maior e mais variada quantidade possí vel de informações sobre o mundo sustentável.

Nesta que pode parecer uma simples tarefa, os alunos desenvolveram os pressupostos fundamentais da DCNs, como este destacado no próprio documento: «[...] condições para se criar uma educação cidadã, responsá vel, crítica e participativa, que possibilita a tomada de decisões transformadoras a partir do meio ambiente no qual as pessoas se inserem, em um processo educacional que supera a dissociação sociedade/natureza».

Parafraseando o lósofo colombiano Bernardo Toro, precisamos substituir a lógica da acumulação por uma ética do saber cuidar, porque «não é uma opção. Ou aprendemos a cuidar [de nós, dos outros, do Planeta] ou perecemos».

Contamos com vocês para dar continuidade a esta poderosa iniciativa.

Acesse o site SOS SUSTENTÁVEL

Mostra do saber

Trata-se da exposição dos trabalhos, obras e projetos desenvolvidos por todos os alunos ao longo do ano, criando um momento importante de integração entre a escola e as famílias e da difusão dos conhecimentos e habilidades adquiridos pelos alunos.

2º SEMESTRE 27REVISTA IL GIRASOLE
Pokezeus: Zeus, Atena, Poseidone ed Ermes – Enzo V. D., Laura F. C., Pietro C. C. e Miguel T. A. B. – I Media – Prof. Marco Demelas (Lettere) Endangered Animals – Júlia M. – I Media Prof.ssa. Maria Sylvia Antonioli (Inglese) Stefano D. - II Media - Prof.ssa. Anna Dorsa (Arte e Immagine)

Mostra do saber

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE
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Progetto Acqua – III Media – Pro . Giorgio Bianchini e Francesco de Santi (Scienze e Matematica)

ex-aluno

Do lado de cá

A IMPORTÂNCIA DE DISCUTIR NOSSAS IDEIAS

mergulhar naquele mundo de cultura fascinante que até então desconhecia completamente: Literatura Italiana, Literatura Inglesa, Literatura Latina, Economia, Filoso a, e Cálculo eram todas matérias que encontrava pela primeira vez e que, de outra maneira, não haveria tido a oportunidade de encontrar na escola. E justamente deste encontro nasceu a minha paixão pelas humanidades, que levo adiante até hoje, agora como profes sor.

guido o diploma di maturità resolvi vir à Itália fazer faculdade e por aqui acabei cando. Ao longo dos anos, por curiosidade minha, perguntei a mais de um amigo italiano como perguntei a mais de um amigo italiano como tinham sido seus anos de Liceo: poucos deles os relembraram com entusiasmo ou sequer com nostalgia.

Este ano comemorei, com grande nostalgia, o aniversário de formatura da minha classe na Montale, nos idos 2011, dez anos atrás, quando o WhatsApp e o Instagram eram ainda pouco conhecidos no Brasil e um euro custava apenas 2,20 reais. Como é natural em tais recorrências, não pude deixar de relembrar e repensar no signi cado daqueles anos para a minha formação e, em geral, para a minha vida.

Eu entrei na Montale aos dezesseis anos, vindo da escola brasileira e sem falar um acca de italiano – exceto, é claro, buongiorno e grazie. Nunca vou esquecer dos primeiros meses, da ajuda constante dos meus colegas de classe, dos professores que faziam de tudo para se fazer entender (até mímica!) e de algumas inevitáveis cenas engraçadas («Yuri, sei bravo in Chimica?», «Não, professor, não estou bravo com o senhor não!»).

Aos poucos, fui começando a entrar naquela nova língua e, sobretudo, a

Mas aqueles anos de Liceo na Montale me deram mais que isso e hoje, olhando para trás, consigo percebê-lo muito melhor do que conseguia então. Como alunos, éramos incentivados constantemente a discutir nossas ideias, a defender nossas opiniões e a escutar as dos outros.

Éramos também convidados a parti cipar de um grande número de inicia tivas (debates, exposições, feiras de ciências, etc.), as quais nós mesmos éramos encorajados a a organizar com autonomia. É difícil contabilizar quanto tudo isso contribuiu à nossa capacidade de expressão e de discus são, ao nosso amadurecimento e ao nosso respeito pelos outros. Todo esse processo era, sem dúvida, favore cido pela relação aberta que tínha mos com nossos professores, que sempre nos acompanharam de perto e que tinham prazer em estar conosco e em nos escutar. De muitos desses momentos de troca eu e meus colegas guardamos ainda boas lembranças.

Terminados meus estudos e conse-

Hoje sei que tive muita sorte e que não estaria onde estou agora –ensinando Latim e Grego na Itália –se não tivesse sido pela Montale. E gosto de acreditar que, cada manhã, quando vou à minha escola e entro nas minhas classes, esteja propor cionando aos meus alunos tudo aquilo que tive quando, como eles, estava sentado às carteiras, do lado de lá.

2º SEMESTRE 29
Yuri Loyola REVISTA IL GIRASOLE

A casa do jardim da Montale, que já tinha sido cenário de tantas brincadeiras e histórias, estava preci sando ser recuperada.

O desejo de restaurá-la partiu de um grupo de crianças que possuía uma ligação especial com ela, já que estava relacionada a um projeto da Escola iniciado no ano passado mas que, por conta da pandemia, acabou continuando on-line.

A ideia de arrumar a casa do jardim contagiou todos, fazendo nascer uma nova proposta de trabalho que chamamos A casa “carina” já que “carina”, traduzida para o português, signi ca ‘bonitinha’. As crianças estavam empolgadas para começar a colocar em prática as suas ideias e o grupo se reuniu várias vezes em assembléia para discutir como seria feita essa reforma.

Durante esse processo, foram apresentados vários materiais e, através desse contato, as crianças puderam explorar e criar várias hipóteses sobre eles. No caso do teto da casa, antes de decidir qual material seria o mais adequado para a construção, quiseram convi dar o querido senhor Geraldo, pro ssional da manutenção da nossa Escola para uma entrevista, porque segundo as crianças, «ele faz as coisas na Escola», e poderia ajudar.

Concluída essa etapa, as crianças começaram a procurar materiais já existentes na Escola que pudessem ser reutilizados para a confecção dos móveis e dos habitantes da nova casa. Depois de reformada, a casa foi apresentada na exposição da Mostra del Sapere 2021, no jar-

dim da nossa Escola, onde todos puderam brincar.

Um dos aspectos relevantes do projeto foi o desenvolvimento de atitudes sustentáveis já que o trabalho de restauração da casa foi todo feito com materiais reciclados, dessa forma os alunos tiveram a oportuni dade de vivenciar experiências diver tidas reaproveitando objetos e apren dendo a importância de evitar o desperdício.

Este projeto também estimulou outras habilidades como a imagina ção, a criação de hipóteses, o debate de ideias e o trabalho em grupo. En m, foi uma oportunidade signi cativa para aprender a cuidar e a valorizar algo já existente com muito respeito, diversão e criatividade.

Carla Passeto de Oliveira Pinto Professora da Escola da Infância

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE30

somando olhares

Prendi un’emozione e chiamala per nome RICONOSCERE CIÒ CHE PROVIAMO

Finalmente si ritorna a scuola! Abbiamo tante cose da imparare e molte s de da superare! Questa volta la parte più di cile per i bambini è stata quella di non lasciarsi travolgere dall’uragano di emozioni che li mette alla prova tutti i giorni.

Il progetto sulle emozioni, della classe II della Scuola Primaria, intitolato Prendi un’emozione e chiamala per nome ha coinvolto tutto il corpo docente della classe, oltre alla psicologa della Scuola, Daniele Mio Correa, che ha realizzato alcune dinamiche nelle quali i bambini hanno preso coscienza delle proprie emozioni.

Il proposito del progetto è stato quello di:

. Individuare le principali cause dei con itti interper sonali che avvengono a scuola;

. Riconoscere, nominare ed esprimere le emozioni che si provano in quelle circostanze;

. Trovare possibili soluzioni entrando in empatia con gli altri.

Durante le lezioni di Portoghese, Inglese e Italiano, i bambini hanno scritto le circostanze in cui provano alcune emozioni, come ad esempio la paura, e cosa fare per a rontarle nel modo migliore. Nelle lezioni di Arte hanno usato la loro creatività per ra gurarle e personi carle, in quelle di Religione hanno ri ettu to sui comportamenti che esse possono generare, durante le ore di Educazione Fisica le hanno espresse attraverso il movimento e nalmente nelle lezioni di Musica hanno scelto le canzoni che secondo loro esprimevano determinate emozioni.

In un mondo con lo sguardo sempre più distante da se stessi, l’osservarsi, il riconoscere e nominare le emozioni è stato faticoso ma ha mostrato ai bambini che è possibile risolvere i con itti usando la propria intelligenza emotiva, una delle abilità essenziali per vivere sereni.

Dal progetto sono nati un libro scritto e illustrato dai bambini e degli sketch teatrali in cui gli alunni hanno messo in scena le circostanze dove sorgono i con itti a scuola, mostrando le soluzioni che loro

stessi hanno trovato. Il prodotto nale è un video dispo nibile sul sito www.montalecriativa.com.br

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE 31
Giuliana Colarullo Professoressa di Italiano, Storia, Geogra a, Matematica e Scienze
Lorenzo B. – II Primaria Isabella A. – II Primaria Guarda il video

Reinventar-se

UMA DAS PRINCIPAIS ESTRATÉGIAS PESSOAIS E EMPRESARIAIS

A educação já está atenta a essa mudança.

Nesse contexto desa ador, acredita se que a iniciativa privada possa contribuir e trabalhar de forma produtiva com a educação na construção de novos modelos educa cionais, capazes de oferecer cami nhos para essa sociedade em transi ção.

as principais estratégias pessoais e empresariais.

A geração atual, nas escolas, está vivendo a última fronteira entre o que se conhecia do mercado e do mundo. Uma nova etapa da econo mia mundial é marcada pela empre gabilidade dos alunos que estão se formando hoje.

Segundo um estudo do Fórum Econômico Mundial, no próximo quinquênio, 42% das tarefas indus triais serão executadas por máqui nas e 27% do mercado de trabalho será formado por novas funções. A extinção de empregos e pro ssões tradicionais acendem um alerta na sociedade.

Crianças e adolescentes de hoje têm grandes chances de atuar em carreiras que ainda não foram criadas. É preciso entender o mundo do trabalho e fazer escolhas, alinha das à cidadania e aos projetos de vida com liberalidade e criticidade.

Principalmente fazer sentido na vida dos jovens, através de um ambiente favorável à criatividade e às práticas de inovações que articulem o poten cial humano com as oportunidades digitais. É importante ressaltar que alguns dos desa os que o mundo enfrenta hoje serão resolvidos com um novo per l de pessoas: mais ponderadas, mais críticas, com valores ligados à internacionalização e à globalização. Pessoas que saibam pensar e atuar estrategicamente, que tenham domínio das tecnologias digitais, que aceitem e valorizem as diversidades e que sejam líderes com pensamento humanístico.

Entre as competências mais valori zadas para o futuro, que já despon tam agora, estão a capacidade para solução de problemas complexos, a inteligência emocional, a criatividade e a inovação. É importante e funda mental que os indivíduos incorpo rem o conceito de aprender, desaprender e reaprender, ou seja, a disponibilidade e a exibilidade mental de se reinventar continua mente. Hoje, reinventar-se está entre

Com a busca constante de soluções criativas, as empresas tornam-se mais competitivas no mercado. A inovação representa a longevidade das organizações, desde o seu surgi mento, sejam elas empresariais, sociais ou governamentais. O novo eixo geográ co da produção da inovação emerge para países que mudam de uma competitividade baseada nos baixos custos de mão de obra e de matéria-prima, para a do conhecimento, em pessoas quali cadas e no avanço tecnológi co. Hoje, nas organizações de ponta, através da inteligência arti cial e da ciência de dados, como ferramentas de machine learning, data mining e data lake, pode-se tomar decisões mais rápidas e e cazes.

A criatividade e a inovação exigem recursos por parte das empresas, que estimulem a equipe a ter uma visão de futuro, além de buscar alternativas para obtenção dos resultados. Assim, humanos e máquinas podem tornar-se cada vez mais alternativos e complementa res. É preciso que pessoas criativas tenham iniciativa, independência de pensamento e ação, associadas à exibilidade e à persistência.

O pro ssional faz a diferença onde soluções precisam ser encontradas. No contexto de rápidas mudanças e da busca constante por inovação no mundo do trabalho, a escola mo-

REVISTA IL GIRASOLE 2º SEMESTRE32 inovação

inovação

derniza seus currículos e inova os métodos de ensino. Seus pilares estratégicos são: parcerias, tecnologia, arquitetura curricular.

O ensino não será mais o mesmo após as mudanças trazidas pela pandemia. Tudo está novamente em discussão: currículo, práticas e materiais pedagógicos, organização de espaços, tempos, papéis e relações. Além dos conteúdos acadêmicos, é preciso colocar ênfase em habilidades não essencialmente cognitivas: imaginar, criar, estimular o uso da tecnologia em traba lhos, até então, essencialmente humanos, e trabalhar em cooperação.

Faz-se necessário promover o ser humano na sua integralidade, considerando não apenas a dimensão intelectual, mas também a emocional, a cultural, a física e a social.

Nesse contexto, a partir da “geração internet” (os nascidos de 1996 em diante), há uma mudança em curso no jeito de pensar, de aprender, de comunicar e de construir novos conhecimentos. Essa nova geração prefere práticas mais focadas e possui maior capacida de de atenção difusa.

É importante retratar que a cultura dos videogames estimula a descobrir regras por meio de observação, testes, hipóteses, alternativas, tentativas e erros. A competência digital é expressa pela sua capacidade de usar a tecnologia não somente para interações pessoais, mas também, pela capacidade de usá-la para o seu desenvolvimento pessoal e pro ssional.

Porém, o grande diferencial das instituições educa cionais está na dedicação dos educadores em transfor mar a aprendizagem, com abordagens que transcen dem as fronteiras da área do conhecimento e colocam os estudantes no centro dos processos, valorizando suas trajetórias e fortalecendo sua autoestima, como protagonista da transformação deste novo mundo.

As metodologias inovadoras garantem também condição para o desenvolvimento de projetos que contribuam para a formação pro ssional dos estudan tes e que tenham impacto na sociedade. A nova articu lação do sistema educacional, interagindo com a inova ção, será capaz de produzir e sustentar uma efetiva transformação econômica, social e cultural.

Lembrando aqui as palavras proferidas pelo Papa Francisco, em dezembro de 2019: «Vivemos não simplesmente uma época de mudança, mas uma mu-

dança de época. Encontramo-nos, portanto, em um daqueles momentos em que as mudanças não são lineares, mas epocais; constituem opções que transfor mam rapidamente o modo de viver, de se relacionar, de comunicar e elaborar o pensamento, de comunicar entre as relações humanas e de compreender e viver a Fé e a Ciência».

Fabio Rizzioli

Responsável da Embraer nas áreas de Business Excellence e Industrial Intelligence e Membro do Comitê de Gerenciamento

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Pedagogia da escuta

EMPATIA QUE EMOCIONA E CONECTA

As vivências ao longo do anoDurante a pandemia, me debrucei

time montale

montale no ecossistema

Design para a sustentabilidade

PALESTRAS SOBRE ECONOMIA CRIATIVA E CIRCULAR

Durante os encontros, os alunos foram estimula dos a pensar possíveis formas de desenvolvimento e a elaborar estratégias que poderiam ser utilizadas para minimizar o impacto ambiental.

IED

Como convidados especiais, os alunos da Funda ção Torino (Escola Italiana e Internacional de Belo Horizonte) participaram da primeira palestra sobre economia criativa. Tanto eles quanto os alunos da Montale já haviam começado a fazer pesquisas sobre o uso consciente da água e assim puderam dar continuidade à elas, motivados ainda mais fortemente pela preciosa e inovadora lição do professor Ullmann.

Criar algo que faça sentido para a sociedade, pensando em um modelo econômico que tenha um impacto positivo no cotidiano das pessoas e no meio ambiente, é um dos desa os que o futuro apresenta para as novas gerações.

No mês de outubro, os alunos do Liceo tiveram a oportu nidade de aprofundar esses temas, participando de duas palestras realizadas em parceria com o Istituto Europeo di Design (IED) e brilhantemente ministradas pelo professor Christian Ullmann (formado em Desenho Industrial pela Universidade de Buenos Aires, membro-fundador da Rede Latinoamericana de Design Sustentável e pesquisador do Núcleo de Design e Sustentabilidade da Universidade Federal do Paraná).

A primeira foi sobre economia criativa, um conceito contemporâneo que procura novas formas de produção de riqueza a partir de valores como sustentabilidade, inovação e criatividade. A segunda, dedicada ao conceito de econo mia circular, levou os alunos a re etir sobre a importância de um desenvolvimento capaz de suprir as demandas da geração atual sem comprometer os recursos para as gerações futuras.

A partir da observação dos ciclos da natureza, o grupo re etiu sobre o crescimento da economia e sobre a necessidade de um sistema circular que possa garantir o processo de renovação dos recur sos naturais. A proposta era inserir em tal contexto o ponto de vista do design, que, através do pensa mento projetual, é capaz de criar novos produtos e serviços que promovam o desenvolvimento sustentável e o respeito ao meio ambiente, sem deixar de lado toda a complexidade das questões econômicas, sociais e culturais.

As palestras foram uma grande oportunidade para questionarmos o nosso estilo de vida e para conhecermos formas concretas de transformar problemas em oportunidades, através do conheci mento e da criatividade.

Obrigada, IED, por ter compartilhado conosco esse conhecimento valioso, e obrigada, Fundação Torino, por ter-nos acompanhado nessa imperdí vel experiência formativa!

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Christian Ullmann

Minimalismo: Il meno è ora

Cos’ è il minimalismo e perché dovremmo ri etter ci sopra per una vita più genuina? Essere minimalisti non signi ca non avere un telefono, vivere senza soldi o senza comodità. Il minimalismo si basa interamente su un unico concetto: eliminare tutto il super uo. Vivere di ciò che è necessario e concentrar si sulle cose che davvero importano. Molte volte ci ritroviamo ad accumulare oggetti dei quali non abbiamo bisogno e senza accorgercene entriamo in un circolo vizioso: comprare, comprare e continuare a comprare.

Quest’anno abbiamo avuto modo di ri etterci vedendo il documentario Minimalismo: il meno è ora, dove due amici, fondatori del movimento, racconta no come vivere meglio eliminando ciò che non aggiunge un reale valore alla propria vita.

I concetti che ispirano il minimalismo sono molto

simili a quelli su cui si basa il pensiero del poeta latino Orazio (65 a.C. – 8 a.C.). Ciò che il minimalismo promuo ve è l’evitare di accumulare cose il cui ne ultimo sta solo nel distrarci dalle vere questioni della vita, di illuderci che i nostri bisogni inizino e niscano con l’acquisto di un nuovo cellulare e di farci vivere un’esistenza di frustrazione e nervosismo non riuscendo a soddisfare i nostri reali bisogni emotivi e psicologici.

Inoltre, Orazio riteneva che, per essere felici, era neces sario praticare l’autarkeia, dal greco ατάρκεια “autosu cienza”, bastare a se stessi, essere padroni di sé, consapevoli delle proprie decisioni e liberi da tutti quei condiziona menti esterni che ci impediscono di raggiungere la serenità e quell’armonia dell’animo che sono la vera felicità.

Alla Montale abbiamo la possibilità di ri ettere su temi che molte volte, in altre scuole, vengono lasciati in dispar te. Abbiamo l’opportunità di discutere e confrontarci con i nostri colleghi riguardo tematiche importanti, come il minimalismo e l’autosu cienza. Questo è senza dubbio uno dei punti forti dell’Eugenio Montale. Il numero ridot to di alunni e la loso a della nostra Scuola rende il tutto possibile, in modo tale da riuscire a formare cittadini coscienti.

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Francesco Lupi Alunno della Scuola Secondaria di II Grado (III Liceo) Francesco Lupi A voz dos alunos

Encontros

Alfabetização nas aulas on-line

UMA PARCERIA DE SUCESSO

Como já disse em diversos momentos, a Montale me entrega diariamente muito mais do que me “vendeu”. E mais uma vez repito: nestes quatro anos na Escola, tenho algumas histórias guardadas e hoje vou usar este espaço para contar sobre a alfabetização on-line do meu lho Matteo durante a pandemia.

Viemos para a casa no dia 13 de março de 2020, data em que no trabalho do meu marido se con rmou o primeiro caso de Covid-19. Antes mesmo das escolas fecharem, nós nos recolhemos. Logo o gover no suspendeu as aulas e, em pouquíssimo tempo, já estávamos, junto à Escola, estabelecidos on-line

A transição foi rápida e surpreendente. Na época eu fazia parte do Comitê de Gerenciamento e sei que a direção junto com a coordenação pedagógica e todo o corpo docente deram um show, e o modelo instala do foi tão acertado que perdurou, com pequenos ajustes, por toda a pandemia.

Durante o ano de 2020, Matteo se mostrou pela primeira vez curioso com a escrita e, mesmo sendo pedagoga, contatei a Vanessa (antiga professora da Manu, a minha outra lha, e atual diretora pedagógi ca brasileira) solicitando orientação de como condu zir ou dar continuidade a esta curiosidade tão possi velmente construtiva. As dicas e sugestões dela foram certeiras e zeram com que eu, com segurança e tranquilidade, conduzisse isso até 2021, quando meu lho entraria na Prima Primaria.

Chegou 2021, e a aulas seguiam on-line. Vale ressal tar aqui que em nenhum momento z coro à urgência da volta presencial. Muito pelo contrário, me sentia segura com a conduta da Escola, dava as minhas sugestões e fazia os ajustes de rotina em casa de acordo com as minhas possibilidades e com a energia das crianças. Vê-los felizes e tranquilos era o meu termômetro.

Em 2021, Manu já estava super engajada e tranquila em relação às aulas remotas, e Matteo, no primeiro ano da Escola Primária. Assistia às aulas juntinho a ele e dava todo o suporte para que conseguisse entender e realizar as atividades. Me preocupava com a compreensão, com as vivências, e procurava sobretudo ajudá-lo a lidar com as frustrações.

Aqui, não posso deixar de citar a grande precursora disso tudo: a maestra Marina, a qual, com toda a sua calma, sabedoria, dom com as crianças e coragem, se mostrou uma parceira rme e de excelência! Que honra e que gratidão tê-la em nossas vidas!

Com aquela voz mansa, mas repleta de vitalidade e sabedoria, Marina se mostrou uma gigante na condução do processo. Sua empatia chegava a ser invejável! Tudo na sua personalidade tem começo, meio e m. Postura que eu admiro demais.

Um agradecimento aqui cheio de emoção também vai à maestra Kaka e à maestra Carla, que junto à maestra Marina carão registradas num capítulo de grande relevância da nossa história. Mas voltando ao Matteo…

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Encontros

A leitura do seu primeiro livro foi bem além do horário da aula e as professoras, fora do horário, foram incapazes de interrompê-lo. De todas as vivências que tive como pedagoga, entre todas as crianças que alfabe tizei, nada se compara a este momento vivido! E sabem por quê? Eu não era a responsável pelo processo, eu não era protagonista, eu era simplesmente uma parceira.

E aqui concluo: uma boa parceria, uma verdadeira parceria não tem como dar errado. Justamente por conta dessa colaboração fundamental entre professo ra(s) e família, o processo da alfabetização foi um suces so, mesmo num cenário tão incerto e desfavorável. Por ter sido cultivado com tanta atenção, o vínculo necessá rio para essa etapa da vida escolar foi possível mesmo no ambiente virtual.

Obrigada, Marina, Kaka, Carla e Montale. Obrigada para sempre!

Fernanda Gaeta Lopes C. Camara Economista, Pedagoga e Representante dos pais do IV Ano da Escola Primária

REVISTA
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GIRASOLE
SEMESTRE
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Gestão participativa

Autorità, Comitato Gestore e Direzione

Consolato Generale d’Italia a San Paolo

Filippo La Rosa – Console Generale

Comitato Gestore (2020-2022)

Rappresentante del Consolato Generale d’Italia Monica Faggionato – Dirigente U cio Scolastico

Membri Consiglio Consultivo

Al o Paglia – AEDA

Giuseppe d’Anna – Presidente Benemeriti

Marzio Arcari – Instituto Cultural Ítalo-brasi

leiro Nelson Castro – Associato Benemerito Sandra Papaiz Velasco – Presidente Victor Falasca Megido – POPAIT

Membri Associati Contribuenti

Elio Colombo Jr. – Vicepresidente Fabio Rizzioli

Lanfranco Ranieri Paolo Troncone Oliviero Roggi Ricardo Luis Dias Silveira Roberto Caldarola

Membri Consiglio Fiscale

Renato Alexandre D’Angelo – Consigliere

Direzione

Lorenzo Gemma – Direttore

Amministrativo Paola Capraro – Direttrice Didattica Italiana Vanessa Finardi Squassoni – Direttrice Didattica Brasiliana

Responsabile Relazioni Istituzionali Neide Oliveira Gomes Lopes

Responsabile Risorse Umane Rita de Cássia Ferreira de Oliveira Reis

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