Favola vincitrice - edizione 2013 "Gita al museo"

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favola Classi IV A e IV B Scuola Primaria “G. Marconi� Tombelle di Vigonovo illustrazioni Giulia Maidecchi


Scuola Primaria “G. Marconi� Tombelle di Vigonovo Classe IV A Alberti Emanuele Baliello Thomas Bertolin Alice Bertolin Gaia Bettella Irene Cestaro Laura Doca Delia Alexandra Gastaldello Martina Gobbi Maya Ha Evghenia Menegazzo Beatrice Onori Francescapia Padrin Yari Saldini Sherili Trabuio Elisa Trevisan Matteo Classe IV B Accaria Matteo Bano Elena Brunello Silvia Cassandro Aurora Dalpozzo Elena Fornasier Francesca Gargantini Carlo Gastaldello Gianpaolo Giorgieri Elena Longhin Alessia Marigo Riccardo Massarotto Sara Michielon Martina Pellizzaro Kristal Saldini Justin Tognazzo Gaia Zampieri Alex Zaramella Nicola Insegnante Referente Voltolina Rosella


favola Classi IVa e IVb Scuola Primaria “G. Marconi” Tombelle di Vigonovo illustrazioni Gulia Maidecchi

Primo Premio Concorso Internazionale di illustrazione per l’infanzia “Scarpetta d’Oro” Riviera del Brenta 18a edizione


“Giulio, vieni a casa che la cena è pronta!â€? Quante volte avrete sentito anche voi pronunciare questa frase dalla vostra mamma... Beh, quella di Giulio doveva ripeterla almeno dieci volte, prima che il figlio recepisse il messaggio!


Gettando il giubbotto al volo, sul divano, il bambino si sedeva a tavola, tirando rumorosamente la sedia ed allontanando, puntualmente, con disprezzo, la minestra ancora fumante preparatagli dalla mamma. “Non mi piace questa brodaglia! Dammi subito un sacchetto di patatine!” Infatti, come sempre, Giulio voleva mangiare solo “schifezze”, senza rendersi conto di quanto male gli facessero alla salute. La mamma, che durante il giorno faceva l’operaia, finiva per accontentarlo, mentre il papà, autista, doveva ancora rincasare.


Giulio frequentava, non proprio con profitto, la V^ classe della scuola Primaria del suo paese e spesso, quando i compagni parlavano dei genitori, lui eludeva le domande perchè si vergognava che non fossero un medico, un ingegnere o un impresario. Avrete ben capito che la scuola non era “ben vista” da Giulio, ma le gite... quelle sì che le apprezzava! 22 Aprile: eccolo seduto in pullman, tutto eccitato per la gita al “Museo di Storia Antica”. Il viaggio era stato molto chiassoso ma, entrando nella grande sala degli scheletri di dinosauro, tutti rimasero senza parole... La guida raccomandò alla scolaresca di stare a debita distanza dai reperti e tutti ubbidirono.




Girate in lungo e in largo le varie sale dell’edificio, giunsero all’ultima stanza, intitolata “Scarpe tra passato e futuro”. Entrati, i ragazzi videro scarpe di varie nazionalità ed epoche, senza essere particolarmente interessati. Giulio, invece, fu subito attratto da un paio di zoccoli di legno appartenuti ad un contadino cinese del 1400 d.C. Approfittando del momento di pausa-merenda dei suoi compagni, furtivamente, aprì il vaso di vetro che li conteneva e li indossò. Quello che successe dopo ha dell’incredibile ma, come ben sapete, a volte, la realtà supera la fantasia...


Giulio, calzandoli, riuscĂŹ a percepire le sensazioni e i sentimenti di chi li aveva posseduti: sentĂŹ la fatica provata dal contadino dopo una lunga giornata di lavoro, ma anche la soddisfazione di aver avuto un buon raccolto.



Guardandosi in giro per non essere scoperto, ne indossò un altro paio: le scarpe di un pescatore iracheno del 900 d.C. Fu pervaso da un turbine di emozioni: il rumore e il profumo del vento tra i capelli, le reti colme di pesci e... che tramonti! Quanta stanchezza la sera, ma l’orgoglio di poter sfamare i propri figli non aveva prezzo...


Stupefatto dai sentimenti provati, passò ad un altro paio: sandali di schiavo egizio del 1240 a.C.

Il caldo insopportabile e il peso schiacciante dei macigni usati per costruire una piramide, lo indussero a togliersi subito quei sandali...

La voce tonante del custode che incitava i bambini ad uscire dal museo, perchè era giunta l’ora di chiusura, lo fece tornare dai suoi compagni. Al ritorno, in pullman, Giulio non era più lo stesso: pensò a tutte le sensazioni provate in quella sala...


Tornato a casa, si soffermò nel corridoio ad osservare le scarpe di mamma e papà, riposte ordinatamente le une vicino alle altre. Piano piano infilò quelle del padre: quanto sudore durante il giorno, per dargli quella vita dignitosa che lui non aveva mai apprezzato... e quante speranze per il futuro del figlio! Giulio capì che nella vita senza fatica non si ottiene nulla e giurò a se stesso che in futuro , le sue scarpe, lo avrebbero portato a percorrere la strada dell’impegno e del sacrificio per realizzare i propri sogni. “Giulioooooo! Dài, che è pronto!” “Arrivo subito, mamma! Non vedo l’ora di gustare l’ottima minestra che hai preparato!”...



con il contributo di

grazie a CAMERA DI COMMERCIO DI PADOVA CAMERA DI COMMERCIO DI VENEZIA POLITECNICO CALZATURIERO PROVINCIA DI PADOVA PROVINCIA DI VENEZIA in collaborazione con i Comuni e gli Istituti Comprensivi di CAMPAGNA LUPIA, CAMPOLONGO MAGGIORE, CAMPONOGARA, DOLO, FIESSO D’ARTICO, FOSSÒ, MARTELLAGO, MIRA, NOVENTA PADOVANA, PIANIGA, PIOVE DI SACCO, SANT’ANGELO DI PIOVE, SAONARA, STRA, VIGONOVO, VIGONZA con il fattivo sostegno del Comune di Dolo


Favola vincitrice del concorso “Scarpe tra passato e futuro” scritta dagli alunni delle Scuole Primarie ispirata alla tavola vincitrice del 18° Premio Internazionale di illustrazione per l’infanzia “Scarpetta d’Oro” illustrazioni Giulia Maidecchi

segreteria a cura di Laura Girardello, Acrib

giuria Serena Fiorio Presidente Giuria, Responsabile Compagnia teatrale Fantaghirò

progetto grafico DNA Italia www.dnaitalia.com

Diego Mazzetto Giornalista, Business Shoes Eugenia Girotti Assocalzaturifici Alessandra Tugnolo Giornalista, DNA Italia Giada Zampieri Imprenditrice, Gritti srl

Si ringraziano gli Enti, le aziende, gli operatori, gli insegnanti, i genitori, gli alunni e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. © 2014 A.C.Ri.B via Mazzini, 2 - 30039 Stra (Ve) tel. 049 980 1422 info@scarpettadoro.org www.scarpettadoro.org


Questo libro è stato impaginato utilizzando la font TestMe, una font “libera”, work in progress, basata sui principi del Design for All. TestMe è progettata per migliorare la lettura delle persone con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) come la dislessia. finito di stampare nel mese di novembre 2014 da Tipografia Nuova Jolly via delle Industrie, 28 Rubano (PD)




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