
4 minute read
IL SOFTWARE DI RIATLAS HEALTHCARE PER LA PRESA IN CARICO E IL MONITORAGGIO DEI PAZIENTI ONCOLOGICI
Luca Romanelli, CEO e Founder di RiAtlas Srl: "Startup innovativa e spin off dell’Università di Salerno, operante nel settore della salute digitale, introduce innovazione di prodotto e innovazione di processo grazie a strumenti avanzati di intelligenza Artificiale”
Al Paperless & Digital Awards, si parla della soluzione innovativa studiata dall’azienda per la classificazione dello stato di salute del paziente, la visualizzazione analitica dei dati di contesto dell’ assistito correlati ai suoi dati clinici e, servizi personalizzati di alerting per il monitoraggio attivo della progressione della terapia con rilevamento precoce di rischi clinici. “RiAtlas ha affrontato e superato in questi 5 anni di vita, tutti i complessi problemi nei quali spesso una startup si imbatte, durante il processo di entrata nel mercato, in particolare nel mercato sanitario. La Digital Medicine è di grande interesse per le applicazioni nell’ambito dell’assistenza sanitaria di prossimità e per la spinta verso una Connected Care che metta realmente il paziente al centro del percorso di cura e assistenza. Il progetto RiAtlas Healthcare nasce per facilitare la presa in carico e il monitoraggio attivo di pazienti oncologici. La nostra soluzione si focalizza sul favorire la cura dei pazienti nel proprio domicilio, quindi favorendo la deospedalizzazione, in particolare, pazienti come quelli oncologici, che seguono cicli di chemioterapia e quindi hanno frequenti rientri in ospedale”.
La trasformazione digitale della medicina e della sanità è in corso e rappresenta un processo destinato a cambiare profondamente le modalità di gestione della salute e di erogazione dei servizi sanitari. Evidenti saranno gli ottimi risultati sia in termini economici, per la sanità pubblica e privata, sia in termini di benessere e beneficio per il paziente.
“Il nostro obiettivo è migliorare la qualità delle cure e la qualità della vita del paziente il quale parteciperà attivamente al suo percorso di cura. Ci sono studi condotti in tutto il mondo secondo cui attivando questi approcci digitalizzati, le possibilità di sopravvivenza del paziente aumentano. Sempre di più queste soluzioni faranno parte dei processi ospedalieri, grazie anche ai fondi del PNRR”.
Questo innovativo dispositivo medico porterà quindi miglioramenti anche in merito all’appropriatezza della cura? Il medico sulla base della raccolta dei dati potrà costruire un piano terapeutico più accurato per paziente?
“Esatto, Oggi abbiamo a disposizione una quantità di dati elevata, il problema è capirne il significato. Con i nostri strumenti di intelligenza artificiale ovvero tassonomie riconosciute a livello mondiale, favoriamo la classificazione attraverso dei codici che in gergo vengono chiamati ECF, essenziali ai medici per valutare l’andamento della terapia dei pazienti”.
L’ISTITUTO IC LOZZO ATESTINO E LA SOLUZIONE DIGITALE PER L’INCLUSIONE DEI BAMBINI UCRAINI
Alfonso D'Ambrosio dirigente scolastico dell'IC Lozzo Atestino, condivide l’esperienza di inclusione e di accoglienza che ha coinvolto il suo istituto
Una bella storia di inclusione e sostegno alla popolazione ucraina colpita dalla guerra.
“Può sembrare strano che una scuola, quindi una pubblica amministrazione, tra tante aziende possa raccontare con dignità quella che è stata un’esperienza dove il digitale si è reso indispensabile - continua Alfonso D'Ambrosio - Noi utilizziamo un termine, ovvero quello di umanesimo digitale, cioè il digitale che diventa umano, etico, a servizio dei nostri bambini”.
Vo' Euganeo, dove si trova l’istituto in questione, è stata dichiarata prima zona rossa d’Italia e l’IC Lozzo Atestino è stata la prima scuola “Showcase School di Microsoft” che ha dovuto mettere in pratica la didattica a distanza. Qui in questo istituto Il presidente della repubblica Mattarella ha inaugurato il primo anno scolastico post-Covid.
“Il 1° marzo 2022, sarà stato un caso o un’ opportunità- racconta il dirigente scolastico - le prime famiglie ucraine sono arrivate da noi, mentre eravamo in chiusura per le vacanze. Questi 13 bambini non sapevano comunicare in italiano, in quell’occasione ci siamo resi conto che il processo di integrazione ancora una volta doveva partire dal digitale. Sulla base di ciò abbiamo pensato di dare in comodato d’uso ai bambini degli iPad, abbiamo fornito loro uno strumento che all’interno aveva una particolare funzione, ovvero, una parte dei contenuti completamente tradotti in ucraino, grazie anche all’aiuto delle mamme ucraine della comunità. In più - aggiunge D’Ambrosio - io per primo da fisico, insieme ai bambini, con un’applicazione molto semplice, ho lavorato per la creazione di un’app, che successivamente è stata condivisa da più di 100 scuole italiane. L’applicazione fa una cosa semplicissima: tu scrivi un testo in italiano o in ucraino e lui lo traduce con la giusta pronuncia e il giusto accento. Questo ha permesso quindi di agganciare i bambini a una forte relazione educativa e soprattutto di fare una cosa di cui siamo davvero orgogliosi, li abbiamo resi costruttori del processo di digitalizzazione. Il digitale diventa uno strumento per rispondere ad un importante bisogno etico. Per noi è un grande onore essere qui ed esserci come scuola”.

PIATTAFORMA RESETTAMI-WEB: IL SOFTWARE PER L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DEL COMUNE DI BARLETTA
Rosa Di Palma, Responsabile Transizione Digitale del Comune di Barletta: “Il software snellisce i processi riducendo i tempi di attuazione, attraverso la dematerializzazione delle informazioni e la creazione della cartella socio-sanitaria elettronica aggiornabile e condivisibile da tutti gli attori coinvolti”.
La Responsabile della Transizione Digitale del Comune di Barletta, Rosa Di Palma, intervistata alla prima edizione dei Paperless & Digital Awards racconta le difficoltà e l’impegno impiegato per fare buona digitalizzazione in una pubblica amministrazione.

“Attivare processi di transizione al digitale in una pubblica amministrazione è un'attività che guarda la gestione delle persone – sottolinea la Dott.ssa Di Palma – un’operazione di evoluzione culturale che va di pari passo con le sensibilità delle persone. È necessario fare formazione, dare contenuti, aiutare le persone a migliorare i processi e la qualità del lavoro per poi toccare con mano i risultati di tutto questo, aiuta tantissimo. Diventa un fattore auto-generante, cioè genera consenso, adesione, collaborazione”.
Essendo responsabile della transizione digitale per il suo comune, ha portato avanti un progetto molto importante anche nell’ottica dei PNRR.
“A gennaio ci siamo trovati di fronte ad un’esigenza, quella di sottoporre al partenariato economico e sociale i progetti da candidare al PNRR. Avevamo la necessità da una parte di fare attenzione alle misure di sicurezza e al distanziamento sociale da mantenere per evitare che il contatto fosse pericoloso. I dipendenti dovevano incontrare il partenariato, doveva essere fatto in sicurezza e ci serviva quindi una modalità digitale; dall’altra quella di salvaguardare i contenuti di queste proposte, che pervenivano dal partenariato, perché nelle precedenti esperienze era capitato che tante proposte provenienti da associazioni, gruppi, comunità o anche di quartiere, erano gestite al momento dall’amministrazione di turno e poi finite in un cassetto dimenticate. Si era persa, quindi, la memoria di quelli che erano i bisogni delle persone, che un’amministrazione, date le risorse a disposizione, non necessariamente riesce a soddisfare nel momento. Salvaguardare la memoria di questi bisogni però, torna utile quando si deve progettare qualcosa e si hanno risorse per farlo”.