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SPAZI DI LAVORO VIRTUALI, CON MARE GROUP L’ADDESTRAMENTO DIVENTA DIGITAL
Giovanni Caturano, CIO dell’azienda, ha affermato l’importanza della formazione tramite ambienti di lavoro ricostruiti virtualmente
Il mondo del digitale e del virtuale non riguarda solo il mondo del gaming o dei social network. Se c’è una cosa che ci ha insegnato il Metaverso è che non ci sono limiti ai campi d’applicazione. Uno di questi riguarda la formazione di tecnici specializzati attraverso l’interazione in spazi di lavoro digitali. Con Giovanni Caturano, Chief Innovation Officer di Mare Group Spa si è parlato proprio di questo durante l’evento Paperless & Digital Awards.
“L’aspetto dell’interazione è estremamente importante – ha affermato Caturano - Vengo dal mondo dei videogiochi dove l’interazione è davvero tutto. Se è vero che divertimento ed apprendimento sono la stessa cosa, abbiamo visto che nella pratica avere questo approccio esperienziale anche sul luogo di lavoro funziona benissimo, esattamente come nei videogiochi”.
Caturano ha raccontato poi l’aneddoto che ha visto Mare Group presentare il progetto della già collaudata linea XR a Dubai, durante l’Expo.
“Durante la presentazione abbiamo collegato due persone per farle interagire su una procedura industriale – ha raccontato il CIO – In due diversi continenti, i tecnici hanno montato un macchinario all’interno di uno spazio digitale, passandosi oggetti e utilizzando strumenti proprio come avrebbero fatto dal vivo. Il problema dell’addestramento industriale è enorme e costoso. Basti pensare che se sbaglio a premere un tasto, posso bloccare un macchinario che può significare bloccare un’intera linea di produzione oltre allo sprecare materia prima. Ciò crea tensione in chi lo fa e rende complesso l’addestramento. Nel virtuale, se sbagli, non succede niente. Anzi, c’è una modalità nella quale puoi divertirti a sbagliare perché, diciamoci la verità, spaccare tutto a volte è divertente”.
È lì che rientra la componente di gaming, che in questo caso ha creato un valore aggiunto. Si riesce così a ridurre notevolmente l’errore umano e quindi i costi di gestione.
“Moltissimi nostri clienti ci hanno confessato di non considerarci un costo. Pensavano di recuperare negli anni ma in realtà, azzerando l’errore, hanno addirittura incrementato i fatturati - ha concluso Caturano - A questo si aggiunge anche il fattore che incontra il favore di chi deve usare le nostre piattaforme. Spesso i dipendenti la usano anche al di là del momento di formazione. Si sentono più tranquilli, non fanno più errori e quindi è un vantaggio per tutti. Dal punto di vista dei costi, pensiamo al fatto che una sala virtuale e la licenza del software costa poche decine di migliaia di euro. Poco, in relazione ai benefici che comprendono anche il permettere di abbattere costi di spostamento per i dipendenti e l’uso di macchinari reali che potrebbero usurarsi o danneggiarsi durante il periodo formativo”