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DALL’INTERNET OF THINGS ALL’INTERNET OF ME, L’EVOLUZIONE DEL MONDO

Digital Secondo Massimo Canducci

Massimo Canducci, CIO del Gruppo Engineering, tra i partner del Paperless & Digital Awards

Gruppo Engineering, digital transformation company leader in Italia, investe in progetti internazionali di ricerca e sviluppo, esplorando tecnologie rivoluzionarie e disegnando nuove soluzioni di business. L’Ecosystem Platform Digital Enabler, che trasforma i dati in conoscenza, è una piattaforma a ecosistema nativamente IoT, progettata dal Gruppo Engineering per arricchire e combinare rapidamente e facilmente i dati, consentendo il passaggio dall’Internet of Things all’Internet of Me.

Massimo Canducci CIO del Gruppo Engineering descrive, in occasione del Paperless & Digital Awards, lo stato attuale di questo grande ecosistema digitale.

“Oggi abbiamo indicativamente 12 miliardi di oggetti connessi nel mondo, entro il 2030 saranno 125 miliardi, questo significa che aumenteremo di un ordine di grandezza nel giro di 8 – 10 anni. La cosa ancora più interessante è che questi oggetti connessi nel mondo non saranno soltanto telefoni, smartphone e tablet, ma saranno anche oggetti di altro tipo, dai sensori che ci sono negli impianti di produzione fino ad arrivare addirittura ai sensori che sono collegati direttamente al nostro corpo. Ecco quindi che all’interno di questo grande ecosistema digitale, l’uomo diventa parte attiva, attraverso la condivisione dei suoi dati”.

Un argomento molto discusso risulta essere quello relativo all’utilizzo dei dati, aggregati e letti per prendere delle decisioni.

“Anche i dati cresceranno in modo esponenziale in conformità con quanto cresceranno i dispositivi che li producono. Addirittura abbiamo dovuto inventare una nuova unità di misura ovvero lo Zettabyte che corrisponde a mille miliardi di terabyte, si prevede che nel 2030 ogni anno gestiremo come minimo 175 di questi zettabyte, una quantità che al momento non saremo in grado di gestire con le tecnologie attuali, tra l’altro dati che poi andranno, gestiti attraverso algoritmi anche di intelligenza artificiale con tutto quello che ciò comporta”.

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