Rivista Paperless - Numero 7

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IL MODELLO DELLA CONNECTED CARE PER UN PATIENT JOURNEY TUTTO DIGITALE Dall’Osservatorio sull’Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, che ha all’attivo 14 anni di rilevazioni statistiche sul settore sanità, risponde alle domande degli intervistatori in questo talk Chiara Sgarbossa. Dal momento che esiste ancora disomogeneità nell’accesso alle cure tra diverse aree geografiche, che è causa di fenomeni di mobilità sanitaria, è necessario spostare il baricentro della sanità dall’ospedale verso il territorio, per gestire molto più velocemente le esigenze dei pazienti, specie le patologie croniche. Il digitale aiuta a spostare il trade-off tra bisogni dei pazienti e qualità, nel senso di terapie personalizzate più efficienti, efficaci ed economicamente sostenibili. Connettere servizi e competenze oltre i confini territoriali aumenta il senso di uniformità a livello nazionale che il SSN dovrebbe garantire. L’Osservatorio ha concettualizzato il modello della Connected Care, che utilizza l’innovazione digitale per mettere il paziente al centro, in continua interazione con i diversi attori dell’ecosistema Salute. Il modello presuppone l’utilizzo del digitale in tutto il Patient Journey, dalla prevenzione e stili di vita (ricerca di informazioni e raccolta di dati sulla propria salute), all’accesso (ricerca di strutture e medici, servizi online di prenotazione e pagamento), alla fase di cura (fruizione dei Servizi, follow-up e monitoraggio a domicilio). Gli strumenti digitali da utilizzare sono Chatbot e Assistenti Virtuali, App per la Salute, Terapie Digitali. Dalla ricerca è emerso come il 60% dei cittadini ha intenzione di utilizzare il digitale per informarsi sulla propria salute, l’80% delle direzioni strategiche pensa che i servizi digitali per il cittadino siano un ambito molto rilevante, il 62% dei MMG (medici di famiglia) intende convertirsi alla telemedicina, a fronte di un cittadino su tre interessato a sperimentare questa modalità con il MMG, il 79% dei CIO dichiara che ci sarà un aumento del budget per prestazioni a distanza. Il 44% dei MMG consiglia le App per attività fisica e il 40% per tenere sotto controllo i parametri clinici. Il 72% degli specialisti vedono negli strumenti di AI (chatbot, coach virtuali) un alleato per il medico, il 57% degli specialisti sono convinti che le terapie digitali evidence-based (app o videogiochi) possano avere un impatto rilevante positivo sul settore sanitario nei prossimi anni. Affidabilità, omnicanalità e revisione dei modelli organizzativi sono gli obiettivi per i servizi di ricerca di informazioni, servizi al cittadino, telemedicina. Vanno promosse conoscenza e consapevolezza delle potenzialità dell’AI, mentre le app per la salute devono essere certificate e le terapie digitali clinicamente valide, oltre che rimborsabili. 12

CHIARA SGARBOSSA

Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità Politecnico di Milano


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