Fixing nr. 4: 1 febbraio 2019

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EAconomia ttualità

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onsiglio Previdenza

“Chieste garanzie reali per i circa 85 milioni di fondi pensioni in Banca CIS” In rif erim ent o a l l a v ic enda che ha investito Banca CIS, il Consiglio per la Previdenza “si è adoperato p er t ut el a re l e s om m e dei f ondi p ens ione inv es t it i nel l a s t es s a b a nc a , c h iedendo im m edia t a m ent e l ’ indis p ens a b il e int erv ent o del Governo e di Banca Centrale. Precisiamo che presso Banca CIS sono all oc a t i c om p l es s iv a m ent e c irc a 8 5 m il ioni di euro di risorse previdenziali, così suddivisi: 24 milioni in liquidità e 61 milioni in PCT, c on t it ol i s ot t os t a nt i di ga ranzia; senza considerare i 14 milioni di FondISS. L’entità dell’allocazione è la conseguenza di fusioni b a nc a rie a v v enut e negl i ul t im i 10 a nni, ov v ero t ra Credito Industriale Sammarinese, Banca Partner e nel 2013 Euro Commercial Bank. Fusioni che hanno fatto confluire in Banca CIS t ut t i i f ondi dep os it a t i nel l e precedenti tre banche. Va c om unq ue ril ev a t o c h e l a somma iniziale era maggiore e nel t em p o q ues t o Consiglio per la Previdenza h a p rov v edut o a ridurre l ’ esposizione per riequilibrare e diversificare il rischio tra i vari Istituti di Credito”. Fin dal 2008, momento in c ui è s c op p ia t a a c ris i economica, il Consiglio per la Previdenza “è stato fort em ent e s ol l ec it a t o a m a ntenere le risorse dei Fondi P ens ioni a l l ’ int erno del s is t em a b a nc a rio e f ina nziario sammarinese, per s os t enerl o e non m et t erl o in ulteriore difficoltà” e che “ a d ogni a s t a - m oda l it à a t t ra v ers o l a q ua l e v engono a t t ua t i gl i inv es t im ent i del l e risorse dei Fondi Pensione – il Consiglio richiede a tutti gli Istituti Bancari una serie di da t i, da i q ua l i è p os s ib il e des um ere l o s t a t o di s a l ut e di c ia s c uno di es s i, p er p oi procedere all’allocazione. Per quanto riguarda Banca CIS, i dati forniti in occas ione del l ’ ul t im a a s t a era no ot t im i, in p a rt ic ol a re il c oefficiente di solvibilità era s up eriore di ol t re il 5 0% ris p et t o a l l im it e p rev is t o da l l a l egge. T a l i da t i v enivano poi trasmessi a BCSM per essere verificati ed essa in q ues t i a nni non h a m a i rilevato incongruenze”. R it orna ndo a l c a s o in q ues t ione, “ nel m om ent o s t es so in cui sono iniziate a circolare voci e notizie circa

provvedimenti giudiziari adottati dalla Magistratura s a m m a rines e nei c onf ront i dei vertici di Banca CIS, ovvero dal 16 gennaio, il Consiglio per la Previdenza si è subito adoperato per mettere in sicurezza i 24 milioni allocati in liq uidit à , inv ia ndo s edut a stante una lettera a Banca CIS - e per conoscenza in c op ia a l S egret a rio a l le Finanze, al Congresso di Stato e a BCSM - per a v ere l e m a s s im e a s s ic urazioni anche nell’interesse dell’intero sistema San Marino”. Lo stesso Consiglio, “ nei s uc c es s iv i e c onc it a t i giorni in c ui è p rim a s t a t a disposta l’amministrazione s t ra ordina ria e di l ì a b rev e il b l oc c o dei p a ga m ent i, è s t a t o riunit o in s edut a p erm a nent e e h a c h ies t o ripetutamente al Governo che insieme a BCSM fornisse garanzie concrete e sostanziali circa la messa in sicurezza delle somme dei f ondi p ens ionis t ic i gestite da Banca CIS”. Poi “il 25 gennaio il Governo ha emanato un Decreto Legge c h e non s oddis f a a p ieno l e richieste di tutela avanzate in termini di garanzie reali”. Ma il Consiglio per la Previdenza ha chiesto “notizia e det t a gl i c irc a l ’ ev ent ua l e us c it a da l l a b a nc a di im p ort a nt i s om m e c h e h a nno det erm ina t o il b l oc c o dei p a ga m ent i, m ent re a l l a s ua richiesta del 16 gennaio di ritiro dei 24 milioni di euro non è s t a t o da t o s eguit o” . Ma anche “come sia stato p os s ib il e c h e in s ol i 3 m es i Banca CIS sia finita in crisi di l iq uidit à q ua ndo gl i ul t im i indic a t ori f ornit i da l l a s t es s a b a nc a ne a c c ert a v a no una situazione di formale s ol idit à ” e “ q ua nt a l iq uidit à è uscita dal 1/12/2018 al 22/1/2019, inizio del blocco dei p a ga m ent i, c on p a rt ic olare attenzione al periodo s uc c es s iv o a l l a ric h ies t a di messa in sicurezza dei Fondi Pensione inoltrata il 16 gennaio”. Il Consiglio ha chiesto la “verifica della dis p onib il it à dei t it ol i s ot t ostanti ai 61 milioni di euro investiti in PCT”. Lunedì, da t a del l ’ inv io del l a not a , il Consiglio era ancora “in a t t es a di ric ev ere t em p es t iv a m ent e l e indis p ens a bili risposte ed informazioni da parte delle istituzioni p rep os t e p er a s s um ere l e conseguenti deliberazioni”.

FIXING FIXING- Anno - AnnoXXVII XXII -- n.4 n.22- -Venerdì Venerdì1 6Febbraio Giugno 2019 2014

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Accordo UE nel 2021, po

Non si prevede un aggravio della burocrazia per le aziende. ANIS: “O di Alessandro Carli

Si allungano, purtroppo ancora una volta, i tempi dell’accordo di associazione con l’Unione Europea: la data annunciata qualche tempo fa dal Segretario agli Esteri Nicola Renzi (“Io spero che il 2019 - nella seconda parte – sia l’anno della chiusura del negoziato...”) è stata posticipata al 2021. È quanto si legge l tt i a a azione del Parlamento europeo”, il documento/relazione at a ua a López Aguilar che verrà presentato l’11 marzo per l’approvazione e che stabilirà i tta li ll a a Marino, Monaco e Andorra. ult i litta t quindi che arriva nei giorni in cui una delegazione del Fondo Monetario Internazionale è in visita sul Titano per sapere se le riforme richieste (già da anni) sono state varate. Un incontro a cui il Monte si presenta con “i compiti non atti a u ia i tabilità e di sviluppo quindi (che invece deve essere urgentissimo, con orizzonte temporale a 10 anni e che sia allineato con i “desiderata” dell’UE), con un debito che continua ad aumentare e con due riforme-cardine, quella delle pensioni (che è in ritardo) e quella del mercato del la a tt ut i risultati auspicati), che devono essere riprese in mano quanto prima. L’accordo con l’UE Prima di sviscerare i punti principali dell’accordo – vista la sua importanza per il futul a u a i i il documento è arrivato “da fuori”, quindi dall’UE, mentre al contrario, come sarebbe tat l it a tta i all i terno non è arrivato alcun documento, né di risposta, né attutt i uali ia tate le richieste del Governo sammarinese all’UE. Dovrebbe essere nell’interesse della politica divulgare, step by step, lo stato di avanzat i i ai itta i i come sta procedendo il negoziato. Anche per un senso di chiarezza. Si sa quindi cosa ha recepito l’UE delle richieste avanzate dalla Repubblica ma manca un documento

at all uti i ui sono elencate le istanze proposte. Europa che, come chiarisce anche il documento at a uila u a-

turale sbocco per i tre Piccoli tati i ua t i t att no relazioni politiche, economiche e culturali profonde e di lunga data con gli Stati

membri nelle loro immediate vicinanze e con l’UE nel suo complesso”. Andorra, Monaco e San Marino, prosegue la relazione,


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