Sanitas La Rivista 3/23: Essere consapevoli

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L’aria di casa

Quanto deve essere pulita?

Essere consapevoli

Vivere la salute in modo olistico

Giardinaggio urbano

Giardinaggio condiviso come equilibrio nella quotidianità

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… e voi, cosa avete sempre voluto sapere?

redaktion@sanitas.com

In tedesco si dice che non si sopporta l’odore di una persona per dire che ci sta antipatica. Ma è possibile?

La maggior parte dei modi di dire cela un fondo di verità. E anche in questo caso è così! Sicuramente lo avrete sperimentato anche voi: a volte due persone entrano subito in sintonia, si capiscono «a pelle» ancora prima di aver scoperto i reciproci lati positivi e negativi. In questo caso hanno «sentito odore di simpatia». Ed ecco che entra in gioco un altro modo di dire: chi si somiglia si piglia. Più la composizione chimica delle migliaia di molecole odorose emesse dal corpo è simile, tanto maggiore sarà il grado di affinità elettiva.

Illustrazione: Joël Roth
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 2 È VERO O NON È VERO?

Care lettrici, cari lettori,

i wearable (dispositivi indossabili) e le app per la salute sullo smartphone fanno da tempo parte della mia, e probabilmente anche della vostra, vita quotidiana. Ci forniscono un prezioso feedback sulle nostre attività e indicazioni sulla nostra salute, ad esempio sulle fasi del sonno, sul battito cardiaco a riposo, sul livello di forma fisica ecc. Ma ci motivano anche a fare attivamente qualcosa per la nostra salute e ci aiutano a prendere coscienza di ciò di cui abbiamo bisogno e di ciò che ci fa bene. Per questo motivo dedichiamo il dossier di questo numero all’importante tema della consapevolezza.

Se avete letto gli editoriali delle ultime riviste Sanitas, avrete intuito che sono un fan delle offerte per la salute della nostra app del portale Sanitas; e colgo l’occasione per consigliarvela ancora una volta. Grazie a questi ausili le persone diventano più consapevoli della propria salute, che si tratti di esercizio fisico, salute mentale o coaching della salute. Affinché possiate rimanere in buona salute, o riprendervi presto.

COLOFONE: Editrice Sanitas Management SA, Jägergasse 3, 8021 Zurigo, sanitas.com/larivista| Contatto redaktion@sanitas.com|  Responsabile generale Claudia Sebald | Redazione Irène Maria Schäppi (caporedattrice), Jessica Braun, Helwi Braunmiller, Julie Freudiger, Reto Hunziker, Katharina Rilling, Susanne Wagner | Traduzioni Servizio traduzioni Sanitas | Art Direction Festland AG | Lithografie Detail AG| Stampa swissprinters.ch | Crediti fotografici Tutte le immagini senza indicazione specifica sono di proprietà di Sanitas oppure sono dietro licenza Sanitas; frontespizio: Colin Frei; pagg. 16/17: Stocksy; pag. 23: Getty Images; pag. 24: Unsplash | Tiratura ca. 550 000; 14° anno; la rivista viene stampata su carta ecologica FSC© | Pubblicazione 4 × l’anno in I, D, F | Il prossimo numero uscirà a novembre 2023.

2 È vero o non è vero? 3 Editoriale 4 L’angolo
notizia DOSSIER 6 Essere consapevoli 8 Cibo per il corpo e per l’anima 11 5 rituali per aumentare la resilienza 12 «L’ultima parola spetta all’essere umano» 14 Guardare in faccia la malattia 16 È solo suggestione? Un oggetto, una storia 19 Sono Hanspeter Condividere momenti 20 L’orticultura fa bene all’animo Rimedi fai da te 23 Cosa aiuta contro l’herpes labiale? Sviluppare il domani 24 Pulito, pulitissimo, strapulito
a sapersi 26 Come possiamo risparmiare insieme sui costi della salute?
ed Elina 27 ... e la puntura di vespa Vi piace la rivista Sanitas? Lasciateci un feedback:
della
Buono
Sani
3 RIVISTA SANITAS 3 / 2023 EDITORIALE

Sondaggio comparis.ch

Primo posto per Sanitas

Nel sondaggio di quest’anno condotto da comparis.ch sulla soddisfazione dei clienti, Sanitas ha ottenuto un eccellente primo posto con l'ottimo voto di 5,2. Questo è il risultato dell'inchiesta svolta a maggio 2023 su una platea di oltre 3500 persone. Un risultato formidabile, impensabile senza l’impegno quotidiano dei nostri collaboratori e delle nostre collaboratrici.

Escursione

Mindfulness in bici

Si può essere consapevoli del momento presente anche quando si è in movimento, ad esempio percorrendo in e-bike il primo mindfulness trail svizzero nella Seetal, che in due tappe ci porta a scoprire questa valle a cavallo tra i Cantoni di Argovia e Lucerna. L’obiettivo di questo giro in e-bike è lasciarsi alle spalle lo stress quotidiano, prendersi un po’ di tempo per sé e vivere la natura in modo consapevole.

Ulteriori consigli di mindfulness: sanitas.com/mindfulness-it

In forma con Sanitas

Più semplice di così non si può: vestiti comodi, laptop o smartphone e via, siamo pronti. Che si tratti di tonificare le braccia, rafforzare le ginocchia o sciogliere la tensione, con i video di allenamento nella nostra rivista online potete esercitarvi dove e quando volete.

Date un’occhiata e partecipate: sanitas.com/hometraining-it

L’ANGOLO DELLA NOTIZIA
Video di allenamento nella rivista online
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L’app Combattere lo spreco di cibo con Too Good To Go

Buttare il cibo è l’antitesi della sostenibilità. Proprio per questo gli utenti dell’app gratuita Too Good To Go hanno la possibilità di scoprire i negozi e i ristoranti nelle loro vicinanze che partecipano all’iniziativa e acquistare a un prezzo speciale un pacco sorpresa con generi alimentari invenduti, da ritirare presso l’esercizio selezionato. Disponibile per Android e iOS.

La cifra: il

1500.–

Ecco come risparmiare sui premi

La Svizzera ha uno dei migliori sistemi sanitari al mondo. Questa assistenza di prim’ordine ha però costi elevati. Abbiamo quindi creato per la nostra clientela una landing page con informazioni su come risparmiare sui premi. Qui scoprirete perché i premi aumentano, cosa possiamo fare assieme per contrastare questa tendenza e come potete ridurre le vostre spese sanitarie grazie a 12 consigli.

I migliori consigli di risparmio: sanitas.com/finanze

L’ANGOLO DELLA NOTIZIA
24%
della popolazione svizzera soffre di mal di schiena, con episodi che possono durare da alcuni giorni fino a diverse settimane.
Fonte: Sanitas HFC 2023 Costi della salute
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Essere consapevoli

Oggi la salute va ben oltre la semplice visita dal medico o l’assunzione di farmaci. Approcci di tendenza come la salute olistica considerano l’essere umano come entità unica in cui corpo, mente e spirito interagiscono armonicamente tra loro. Più ne siamo consapevoli, più possiamo fare per noi stessi; nella vita quotidiana, come pure in situazioni eccezionali.

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Cibo per il corpo e per l’anima

Le terapie del cancro tradizionali sono importanti.

Le cure complementari possono tuttavia fare la differenza.

Claudia Bauly addenta spensierata una fragola e ride quando il succo rosso della bacca le cola dal labbro. E con lei ride anche Isabelle Bietenholz, fondatrice e co-direttrice di «Jivita - Komplementärmedizin Bethanien» a Zurigo. Ma questa scena tanto armoniosa e rilassata non lascia trasparire che la strada fin qui è stata lunga: Claudia Bauly ha dovuto imparare ad affrontare in modo naturale sia gli alimenti che sé stessa. Nell’ottobre 2020 alla trentasettenne era infatti stato diagnosticato un cancro all’intestino. «Accusavo disturbi alla digestione già in estate e avevo tracce di sangue nelle feci», si ricorda. Tuttavia, allora pensava a un’intolleranza al lattosio e ha semplicemente abolito i latticini. Quando poi sono peggiorati i sintomi, si è sottoposta a una visita dal gastroenterologo. «Dopo avermi palpato, ha constatato un’anomalia nella parte finale del colon da cui ha prelevato un campione. Una settimana dopo, la diagnosi non lasciava alcun dubbio», racconta Claudia, tuttora molto sconvolta.

Diagnosi: cancro all’intestino

Il cancro intestinale è la terza tipologia di cancro in Svizzera. Ogni anno si registrano circa 4300 nuovi casi. Se riconosciuto per tempo, è spesso curabile. Così è stato anche per Claudia Bauly. Ciononostante: «Anche se il mio corpo ha reagito relativamente bene

alla radioterapia e alla chemioterapia, è stato tutt’altro che facile. Soprattutto il periodo dopo l’intervento, in cui mi è stato prelevato un terzo del colon, è stato un vero inferno», dice. Dopo l’operazione nel marzo 2021 non è riuscita a mangiare nulla per sette giorni. Alla sola vista del menù all’ospedale le si rivoltava lo stomaco. Oltre a dover concedere il tempo necessario per il cambiamento al suo corpo, aveva difficoltà anche sul piano emotivo: «Prima del cancro all’intestino potevo mangiare di tutto e non dovevo mai preoccuparmi di nulla. Da un giorno all’altro ho iniziato a soffrire d’incontinenza e non ho più osato andare in piscina.» Anche il minimo eccesso di cibi troppo acidi le causavano immediatamente attacchi di diarrea.

La consulenza nutrizionale oncologica le è stata di grande aiuto, non soltanto per quanto riguarda la gestione del cibo, bensì anche per la sensazione di potersi assumere di nuovo la responsabilità del proprio corpo. Ha dovuto sviluppare una nuova consapevolezza fisica, riacquistare il controllo su sé stessa e acquisire così maggior sicurezza nella vita di tutti i giorni. Poiché anche se dopo l’intervento le avevano detto che avrebbe potuto mangiare tutto ciò che desiderava, la carne e gli insaccati le causavano problemi. La nutrizionista le ha poi spiegato che, benché contengano molte proteine e siano quindi importanti proprio nella terapia del cancro, producono acidità in eccesso.

L’ex paziente di cancro intestinale Claudia Bauly ha puntato sul coaching alimentare oncologico.
Testo Irène Schäppi Immagine Raphaela Pichler
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5 domande sugli additivi nei nostri alimenti: sanitas.com/ additivi-e

Signora Bietenholz, quali effetti ha una consulenza nutrizionale oncologica sulla psiche?

Le pazienti e i pazienti malati di cancro seguono per lo più terapie dettate da terzi. Per l’alimentazione non è così: sono loro ad avere le redini in mano nel sostenere attivamente il processo di guarigione. Questo dà loro la possibilità di agire, cosa che si ripercuote positivamente sulla loro psiche.

Quali sono i possibili effetti di un cambiamento dell’alimentazione?

Effetti collaterali riconducibili alla terapia, come carenze (soprattutto in seguito alla scarsa assunzione di proteine) sono molto frequenti. In questi casi, una dieta individuale può essere utile. I malati di cancro, inoltre, hanno un palato più sensibile e spesso provano un sapore diverso. Alcuni alimenti possono risultare troppo piccanti o aspri. Anche in questi casi il problema può essere risolto adeguando la dieta per aumentare il piacere di mangiare.

In cosa si distingue una consulenza nutrizionale oncologica da una tradizionale?

L’alimentazione influisce molto sulla tolleranza della terapia, sul suo successo e sulla qualità di vita dei malati di cancro. Si può rinunciare, ad esempio, a zuccheri, carni rosse, alcol, prodotti preconfezionati e farina bianca e optare piuttosto per una dieta mediterranea con oli salutari come l’olio di semi di lino, d’oliva, di colza o di canapa.

«La prima sfida è passare all’azione e la seconda consiste nel restare al passo»,
sostiene Isabelle Bietenholz, fondatrice di Jivita, in merito al cambiamento delle abitudini alimentari.
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Nuova qualità di vita

Da febbraio 2021 alla fine del 2022, la nutrizionista e terapista complementare Isabelle Bietenholz ha quindi cercato insieme a Claudia Bauly l’alimentazione ideale e soprattutto le proteine per lei più digeribili. Per Claudia significava: mezzo piatto di verdure come broccoli, finocchi, carote o cetrioli, in più della frutta, un quarto di proteine, ad esempio noci, soia o fagioli mungo, pesce e un minimo di carboidrati ricchi di fibre. Ma Claudia non rinuncia comunque del tutto alla carne. La dieta la prevede una volta alla settimana, accompagnata da molta verdura per l’equilibrio acido-base. «Il gusto di mangiare svolge un ruolo fondamentale», spiega Isabelle Bietenholz. Perché più ci si sente a proprio agio con l’alimentazione e più è integrabile nella vita quotidiana, più è durevole il cambiamento delle abitudini, con un effetto più positivo anche sulla psiche.

Aiutare le persone ad aiutarsi da sé

Questo è anche il principio seguito da Jivita: «Spieghiamo alle nostre pazienti e ai nostri pazienti cosa fa bene, forniamo loro molti consigli per l’alimentazione e tante ricette. Ma il cambiamento devono farlo loro.» Da sempre, nella vita di Claudia Bauly il mangiare riveste un ruolo importante, ecco perché questo approccio l’ha aiutata molto: «Per cambiare l’alimentazione in modo duraturo serve una grande forza di volontà che personalmente non ho. Grazie a Isabelle sono però riuscita a conoscere il mio corpo e le sue esigenze e ora sento quali alimenti mi fanno bene e quali invece no.»

La guida per la salute mentale Sanitas offre sostegno in caso di stress, ansia o preoccupazioni e aiuta a stabilizzare il proprio benessere psichico.

sanitas.com/ equilibrio

Grazie alla consulenza nutrizionale oncologica, Claudia Bauly mangia in modo più consapevole e con gusto.
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5 rituali per aumentare la resilienza

Mancanza di distacco, troppo stress e poco riposo possono farci ammalare. Tre esperte ed esperti svelano i loro trucchi per rafforzare la psiche.

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«Quando succede qualcosa di spiacevole, alcune persone si rifugiano nell’iperattività, funzionando come automi. In questi casi è importante concedersi delle pause in modo consapevole e lasciare spazio alla creatività. Chi si affatica troppo, infatti, non riesce a gestire le situazioni difficili.»

«La sera annotatevi tutto ciò che dovete ancora fare. Poi mettete da parte la lista fino al giorno successivo. Così potete togliervi le cose in sospeso dalla testa. Poi annotate cosa avete fatto bene oggi, di cosa siete orgogliosi e con quale sentimento desiderate svegliarvi la mattina dopo. Andate a letto con questi pensieri positivi.»

«Nella modalità crisi i contatti sociali con la famiglia, gli amici e i collaboratori sono particolarmente importanti. Orientatevi piuttosto a persone pacate o spiritose. Fa bene parlare con qualcuno che è tranquillo ed è meno preoccupato di voi. Lasciatevi ispirare: come vedono loro la situazione e come la gestiscono?»

Dania Schiftan, psicoterapista

«Quando il corpo è sotto stress e si trova sempre in stato d’allarme fa bene tenersi in movimento. Perché lo stress ci paralizza e fa contrarre anche i nostri muscoli. Una lunga passeggiata nel bosco aiuta ad alleviare la tensione, ci fa pensare ad altro e dà nuova energia. Fare movimento è possibile anche stando a casa: fare yoga, scuotersi come un cane, ballare a ritmo di musica o fare stretching fa bene.»

«Quando siamo in macchina ed entriamo in riserva, ci fermiamo per fare rifornimento, costi quel che costi. Ma quando cala il nostro pieno di energia spesso non ce ne accorgiamo, ce ne rendiamo conto troppo tardi o siamo tirchi. Se il livello rimane in zona rossa per più giorni, chiedete aiuto o dite più spesso di no.»

Mario Grossenbacher, coach di resilienza

Testo Katharina Rilling e Julie Freudiger Illustrazione Joël Roth Dania Schiftan, psicoterapista Mario Grossenbacher, coach di resilienza Liberare la mente
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Concedersi una pausa 3 Restare in movimento 4 Curare i contatti
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5 Dire di no o chiedere aiuto

L’intelligenza

Signor Sigrist, l’intelligenza artificiale (IA) che si cela dietro a ChatGPT è il tema più discusso del momento. L’IA cambierà anche il settore sanitario?

Sì. Già oggi esistono sistemi IA allenati nello specifico a riconoscere tumori da immagini diagnostiche, e questo in modo ancora più rapido e preciso dell’essere umano. E l’ospedale universitario di Copenaghen ha appena dimostrato in uno studio, che in caso di chiamata d’emergenza la sua IA è in grado di individuare un ictus dalla voce della persona al telefono. Quindi grazie all’IA sarà possibile predire determinate malattie?

In effetti, per alcune malattie è già possibile. Un’IA registra ad esempio con uno scan facciale se la persona presenta un rischio di ipertensione elevato. Un altro algoritmo, invece, può analizzare schemi motori dei bambini piccoli. In caso di anomalie, l’IA contribuisce quindi a una diagnosi precoce di malattie neurologiche e disturbi dello sviluppo.

Una macchina che giudica la salute di una persona; alquanto inquietante.

Naturalmente in una diagnosi l’ultima parola deve sempre spettare all’essere umano. Non da ultimo esistono anche dei limiti per quanto riguarda questioni complesse in cui il riconoscimento di schemi in base ad algoritmi non funziona. Inoltre, per allenare i sistemi servono dati la cui qualità è comprovata. L’IA è pertanto uno strumento con cui medici e paramedici possono formulare più facilmente delle diagnosi o pianificare delle cure più efficienti che non sostituisce di per sé l’uomo. Al fine di garantire la qualità servono tuttavia delle istanze di controllo come la Rete di competenze per l’intelligenza artificiale (CNAI) isti-

tuita dalla Confederazione nel 2022 nonché specialisti che verificano le diagnosi IA. In fin dei conti abbiamo pur sempre a che fare con degli individui, con una propria predisposizione genetica, che reagiscono diversamente ai medicinali. Ecco perché anche le pazienti e i pazienti dovrebbero sempre mettere in discussione l’uso dell’IA in ambito medico. Se riusciamo tuttavia a farne un uso consapevole, un giorno l’IA potrà sgravare i collaboratori ospedalieri che così avrebbero più tempo da dedicare alle pazienti e ai pazienti.

Nell’assistenza alle persone bisognose il personale infermieristico e i familiari spesso devono fare i conti con i propri limiti; una situazione difficile anche per le persone interessate. L’IA può essere utile in questo contesto?

Anche i robot infermieristici non sono in grado di sostituire la persona, ma contribuiscono a rendere più indipendenti i bisognosi di cure. Tempo fa sono stato io stesso vittima di un grave infortunio e sarei stato contento se non avessi dovuto chiamare sempre qualcuno per andare in bagno. Si stanno già testando sistemi ad esempio in grado di fornire assistenza nel riposizionare la paziente o il paziente. Nel 2050 in Svizzera vivranno 800 000 persone ultraottantenni. Intravedo pertanto un grosso potenziale per l’utilizzo dell’IA. Sarà determinante l’autonomia dell’essere umano e non la sua subordinazione a processi automatizzati.

In Svizzera mancano ad esempio dei posti di psicoterapia. Al più tardi dalla pandemia stiamo assistendo a un boom di app per la salute mentale. Quanto è effettivo lo scambio con un’IA quando si tratta di ansie o depressioni?

«L’ultima parola spetta all’essere umano»
artificiale caratterizzerà il sistema sanitario del futuro. Come un impiego consapevole di questa tecnica potrebbe contribuire al benessere delle pazienti e dei pazienti ce lo spiega il futurologo Stephan Sigrist.
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Testo Jessica Braun Immagine W.I.R.E.

Il Dr. Stephan Siegrist è fondatore e direttore del think tank W.I.R.E. Ha studiato biologia molecolare al Politecnico federale di Zurigo. In qualità di stratega interdisciplinare analizza i recenti sviluppi e le ultime tendenze, tra l’altro in ambito sanitario.

Esistono studi che illustrano effetti positivi. L’IA può aiutare a fare un triage e una prima valutazione della situazione, ma sono scettico per quanto riguarda l’assistenza effettiva. Fa la differenza se si parla con un essere empatico o con un algoritmo che in fondo non fa altro che seguire un albero decisionale. Per questo tipo di cura bisogna chiarire prima delle domande fondamentali: è eticamente accettabile abbandonare delle persone disperate lasciandole sole con una macchina? E chi si assume la responsabilità se anziché migliorare, la loro salute mentale peggiora? Ciononostante, poiché il numero di diagnosi aumenta, sarebbe utile e auspicabile una soluzione ponte funzionante. Ma a partire da quando ci ritroveremo di fronte il dottor IA nello studio medico?

Siamo ancora abbastanza distanti dal poter impiegare sistematicamente e in modo capillare l’IA in tutti gli studi medici e in tutte le cliniche. Se utilizziamo correttamente questa tecnologia, ci aiuterà a migliorare la qualità delle cure e al tempo stesso a ridurre i costi. Contribuirà, inoltre, all’autonomia e alla competenza sanitaria delle persone. Purché non ci lasciamo abbagliare da utopie e scenari di panico unilaterali e poco realistici che attualmente stanno dominando le notizie. sanitas.com/

App Sanitas Coach: il chatbot intelligente nell’app medica certificata vi guida individualmente attraverso temi come pressione arteriosa, salute cardiaca, diabete, sonno, nutrizione, movimento e relax.

Sul trattamento di dati degni di particolare protezione: sanitas.com/ automisurazione
app-sulla-salute RIVISTA SANITAS 3 / 2023 13 DOSSIER

Guardare in faccia la malattia

Il volto non ci rivela solo lo stato d’animo di una persona: la struttura della pelle, il colorito o le palpebre gonfie possono darci indicazioni sullo stato di salute.

Testo Irène Schäppi Illustrazione Pia Bublies

Il pallore

...può essere indice di anemia. Possibili cause: carenza di ferro, malattie a carico del midollo emopoietico o dei reni, determinati farmaci o emorragie, nonché pressione arteriosa bassa.

Le palpebre gonfie

... possono essere sintomo di problemi alla milza, alla tiroide o al cuore.

I depositi giallognoli attorno agli occhi

... sono i cosiddetti xantelasmi, accumuli sottocutanei di colesterolo sulla palpebra superiore e inferiore. Possono essere indice di un disturbo del metabolismo e di una maggiore tendenza al deposito di colesterolo.

Diagnosi del volto a seconda dei colori della pelle

La maggior parte degli studi sulla diagnostica attraverso il volto si basa sui tipi di pelle chiari. Malone Mukwende, uno studente di medicina londinese, ha pertanto fondato la piattaforma online «Black and Brown Skin». Irritazioni o arrossamenti sono infatti molto più evidenti sulla pelle chiara che su quella scura. In questo modo Mukwende può aiutare pazienti di tutto il mondo a individuare più agevolmente le anomalie sul volto e ove necessario a curarle, tenendo conto delle peculiarità del colore della pelle.

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Le sopracciglia

... ci forniscono informazioni sull’equilibrio ormonale. Se sono molto corte e cadono dal lato esterno, la persona potrebbe soffrire di ipotiroidismo. Se sono piuttosto sottili, il livello di estrogeni potrebbe essere troppo basso. In caso di sopracciglia molto folte e cespugliose, la causa potrebbe essere una iperproduzione di testosterone.

Le occhiaie

... e le borse sotto gli occhi non sono sempre causate dalle ore piccole, ma potrebbero essere dovute a disturbi a carico di reni o vescica.

Le labbra gonfie

... sono spesso la conseguenza di una reazione allergica a cibi, farmaci, cosmetici o sostanze irritanti presenti nell’aria.

I tagli agli angoli della bocca

... possono essere dovuti a fattori esterni come le condizioni meteo, oppure alla mancanza di vitamine e minerali. Oppure può trattarsi di una dermatite atopica (un’infiammazione pruriginosa cronica o ricorrente della pelle) che colpisce soprattutto i bambini.

La lingua a fragola

...è una lingua fortemente arrossata con piccoli puntini in rilievo che ricordano i semini delle fragole. Questo fattore può essere il primo sintomo della scarlattina.

Fonti: http://www.gesundheits-lexikon.com/Haut-Haare-Naegel/Blaesse/, https://www.msdmanuals.com/it/casa/disturbi-oculari, https://lin k.springer.com, https://www.zentrum-der-gesundheit.de, https://www.aerzteblatt.de, https://www.msdmanuals.com/it/casa/disturbi-del-cavo-orale-e-dentali, https://www.medix.ch/media/gl_eisenmangel_2022_11.7.22_mh _07.09.22_ub.pdf, https://www.blackandbrownskin.co.uk 15 RIVISTA SANITAS 3 / 2022 RIVISTA SANITAS 3 / 2023 DOSSIER

Tutta suggestione?

Esistono medicinali

La nonna mette un cerotto sulla ferita della nipotina o fa semplicemente sparire il dolore con un bacino e tutto sembra essere passato. Nella vita di tutti i giorni tutti abbiamo già assistito allo straordinario potere del pensiero. Il fenomeno detto effetto placebo è noto soprattutto in medicina. Originariamente i placebo, ossia i medicinali privi di sostanze attive, venivano impiegati in studi clinici. Dovevano rendere comparabili vere procedure terapeutiche e trattamenti fittizi. Con un risultato sorprendente: spesso, infatti, miglioravano anche i disturbi del gruppo placebo. Secondo alcune stime, in una persona su tre i placebo influiscono in qualche modo sulla guarigione. Perché la testa, ossia l’impostazione mentale delle pazienti e dei pazienti nei confronti di pillole, pomate e così via, è altrettanto importante come i rispettivi principi attivi. Questo ha a che fare con la propria aspettativa: credere nell’efficacia di una tera-

pia attiva meccanismi nel corpo e nel cervello, tra cui il rilascio di proprie sostanze messaggere antidolorifiche come l’endorfina o la dopamina, che rafforzano il successo della cura.

Nocebo: paura e aspettative negative

Ma questo fenomeno può essere anche ribaltato: l’effetto nocebo sta per le conseguenze negative sulla salute che non possono essere ricondotte alla cura. Viene scatenato ad esempio leggendo i possibili effetti collaterali o dalla paura del dentista. Anche in questo caso l’aspettativa gioca un ruolo fondamentale, ma in senso negativo, e si avvera come una specie di profezia. Sia per quanto riguarda l’effetto placebo che l’effetto nocebo, la comunicazione tra medici e pazienti è rilevante perché gli uni possono evocare aspettative positive e ottimismo negli altri. Chi si fida della sua cura e vede quale effetto ha sugli altri, si aspetterà un miglioramento personale e ne beneficerà maggiormente. Oltre a ciò è utile anche l’esperienza fatta in precedenza con veri principi attivi. Chi ha associato nel cervello le bollicine e il sapore di un’effervescente in un bicchiere d’acqua con un sollievo dal dolore, può ottenere lo stesso effetto anche con una semplice effervescente qualsiasi. Soltanto perché gli viene suggerito dalla sua sensazione.

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e trattamenti che in realtà non sono tali ma funzionano comunque. Al contrario, solo il fatto di sapere quali sono gli effetti collaterali o di avere paura di una determinata malattia ci fa ammalare. Com’è possibile?
Testo Katharina Rilling
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 16
Perché la medicina complementare è l’integrazione ottimale della medicina tradizionale: sanitas.com/ opzione

Effetto placebo per rendere più leggera la vita Ciò che funziona in medicina può essere applicato anche in altri ambiti, ad esempio allo studio o al lavoro. In fondo, tutto può servire come placebo: chi ha trovato la calma necessaria per affrontare un esame o una sfida professionale dopo aver fatto jogging, sa cosa fare la prossima volta. Anche la musica o la meditazione possono essere utili. Perché, se ritualizzate, se ne può potenziare l’efficacia. L’effetto placebo serve quindi come «ancora mentale», come sicurezza. Anche la fiducia – nei confronti di medici, insegnanti o superiori – svolge un ruolo importante. Per tornare all’esempio dello studio: chi viene incoraggiato ad aiutarsi da solo o a risolvere compiti anche difficili, apprende meglio. Le persone che, invece, vengono costantemente criticate, si ritengono meno capaci e questo ha un influsso negativo sulle loro prestazioni. Il fatto che le ragazze spesso hanno voti peggiori in matematica dei ragazzi viene

ricondotto proprio a questo effetto nocebo. Essere consapevoli di questi meccanismi può aiutare a diminuirli. Bisogna piuttosto creare immagini ottimiste della riuscita dell’intento con formulazioni positive.

La forza del pensiero può essere molto potente. I ricercatori dell’università di Stanford hanno scoperto che chi pensa di essere particolarmente in forma in media vive più a lungo, già solo per questo pensiero positivo.

Che siano per il mal di testa o antibiotici: quali medicinali paga la cassa malati? Qui scoprite come Sanitas contribuisce ai costi dei medicinali.

sanitas.com/

DOSSIER
I placebo possono attivare le stesse sostanze messaggere degli antidolorifici nel cervello.
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 17
farmaci

Anche nel 2023, Sanitas è uno dei migliori assicuratori malattia in Svizzera. Lo dimostrano gli strepitosi risultati ottenuti nei sondaggi indipendenti sulla soddisfazione dei clienti. sanitas.com/posizionamento

Sanitas ha le
e i clienti più soddisfatti
clienti

Sono Hanspeter

Poco prima di un concerto, che si tratti di un concerto privato o in un bar oppure di un grande festival come l’Open Air Bischofszell, sono sempre piuttosto agitato. Ma la febbre della ribalta fa semplicemente parte dell’essere un musicista. Non appena mi siedo alla batteria e tengo le bacchette in mano, non vedo l’ora di iniziare. Vedere il pubblico entusiasmarsi e ballare sui ritmi dei nostri brani rockabilly dinamici, mi riempie sempre il cuore di immensa gioia. Dopo tutto, il titolo del nostro album di debutto «Don’t Stop the Bop» non è una coincidenza: vogliamo incoraggiare le persone a vivere nel momento e celebrare la vita come se fosse una festa. Ecco perché è importante anche leggere le emozioni e lo stato d’animo del pubblico presente al concerto.

Un’occhiata dietro le quinte

Questo è anche il caso nel reparto Contabilità e controlling di Sanitas, dove, proprio come prima, durante o dopo un concerto, l’atmosfera può essere a volte frenetica. Per questo ci tengo molto a orchestrare bene le scadenze e i lavori. E nelle interazioni con i colleghi e con le colleghe è necessario prendere la nota giusta. Perché la contabilità non è da tutti, ma quasi tutti hanno contatto con il nostro reparto. Nella contabilità del Gruppo sentiamo il «ritmo» dell’intera Sanitas: dalla collaborazione nel processo dei premi al pagamento delle prestazioni fino alla fatturazione del materiale d’ufficio. Anche questo è rock’n’roll. Ecco perché Sanitas è per me l’equivalente di una canzone con una bella melodia, suoni moderni e molta energia.

Hanspeter dirige il reparto Contabilità del Gruppo Sanitas con un totale di 15 collaboratrici e collaboratori. Anche nel tempo libero gli piace dare il ritmo, come batterista del trio rockabilly Louie and The Wolf Gang.
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 19 UN OGGETTO, UNA STORIA
Registrato da Irène Schäppi Immagine Karin Heer

L’orticoltura fa bene all’anima

Un grande orto comunale non è quasi gestibile in due: come sei persone completamente estranee hanno formato una collettività che porta i suoi frutti; in ogni senso.

Testo Reto Hunziker Immagine Colin Frei

20 RIVISTA SANITAS 3 / 2023 CONDIVIDERE MOMENTI

Un orto comunale? Da borghesi!» Un tempo a Franziska i piccoli orti dati in concessione non piacevano un granché. Ciononostante, sia lei che la sua amica Julia bramavano un angolo di natura in cui coltivare in modo sostenibile verdure di stagione. Ecco perché hanno finito per mettersi in lista d’attesa per un orto comunale al Friesenberg di Zurigo. Fortunatamente, dopo soli quattro mesi di attesa si è infatti inaspettatamente liberato un lotto di 200 metri quadri. Hanno così vangato, seminato e piantato. E dopo un anno si sono rese conto che il pezzo di terra era troppo grande. «Non sapevamo più come gestirlo. Andare al lavoro e curare l’orto in due non era praticamente fattibile», racconta Fran-

ziska, che lavora come art director. «E se l’orto diventa un’altra fonte di stress, non è più divertente.» Hanno così deciso di pubblicare un annuncio per cercare qualcuno che condividesse questo compito con loro. E i loro sforzi sono stati ripagati. Ora il loro orto comunale viene condiviso da sei amanti della natura, tra cui due paesaggiste. Si organizzano in gruppi di WhatsApp e si incontrano tutte le volte che possono. Il mercoledì sera si danno comunque un appuntamento fisso: tutti si riuniscono, si scambiano, chiacchierano, discutono e si occupano insieme dell’orto.

«Tutto si è sviluppato in modo naturale», spiega Franziska, «ci piace molto.» Il gruppo dal pollice

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La combriccola casuale si è trasformata in una grande famiglia allargata – con tanto di cagnolina.

Franziska

verde lavora come una collettività: Ognuno ha gli stessi diritti, le decisioni vengono prese insieme e si parla apertamente. «Sul piano umano siamo sulla stessa lunghezza d’onda», dice la quarantatreenne. Dalla combriccola casuale è ora diventata una grande famiglia allargata. In questa comunità non ci sono capi branco. Ognuna e ognuno fornisce il proprio contributo in base agli interessi e alle conoscenze specifiche personali. E quindi tutto fiorisce e sboccia anche in senso lato. «Io mi occupo ad esempio dei pomodori», spiega la ragazza che ha istituito il gruppo. Al momento il gruppo sta discutendo se sostituire la casetta da giardino tutta colorata, perché ormai fatiscente. Vanno anche molto fieri della loro aiuola degli asparagi che probabilmente darà i

suoi primi frutti soltanto l’anno prossimo. Il raccolto viene spartito in modo democratico, poiché chi aiuta, riceve qualcosa in cambio. Questo vale anche per l’animo.

Il gruppo orticolo comunale è unanime: lavorare con le mani all’aria fresca fa bene, sia al corpo che alla mente. Rilassa, mantiene agili e permette di compensare la vita stressante di tutti i giorni. Questo lo attestano anche degli studi scientifici. «Quando rientro a casa con la mia cagnolina Szofi tutta imbrattata ed esausta, provo una sensazione straordinaria», conferma Franziska, che di giorno trascorre molto tempo al computer. «Ed è semplicemente straordinario stare seduti nell’orto e assaporare i pomodori coltivati personalmente.»

«Ognuno ha gli stessi diritti, le decisioni vengono prese insieme, sul piano umano siamo sulla stessa lunghezza d’onda.»
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 22 CONDIVIDERE MOMENTI

CONSIGLIO DEGLI ESPERTI

Dr.ssa med. Paola

Maltagliati-Holzner, specialista in dermatologia presso Medgate

«Attenzione a curare l’herpes labiale con rimedi fai da te: il dentifricio, l’alcol o l’aceto seccano talmente la pelle che la crosta si spacca in continuazione. Questo rallenta la guarigione e può causare infezioni batteriche. Gli oli essenziali possono invece provocare allergie. E l’efficacia delle termopenne non è ancora stata provata. L’importante è ricordare che l’infezione da herpes può risultare pericolosa per neonati, persone immunosoppresse e persone affette da neurodermite. In questi casi è pertanto meglio evitare del tutto il contatto con herpes labiali.»

Cosa aiuta contro l’herpes labiale?

L’herpes labiale, caratterizzata da vescicole biancastre o rossastre sulle labbra, è tutt’altro che estetica, compare sempre nel momento meno opportuno e, soprattutto, è dolorosa. È causata dal virus herpes simplex tipo 1 che porta in corpo oltre il 90 percento della popolazione mondiale.

Una volta manifestatosi, non ci se ne disfa più e viene trasmesso tramite le posate, le stoviglie o il contatto fisico. Il più delle volte, il nostro sistema immunitario riesce a tenerlo a bada. Se tuttavia è indebolito, ad esempio da un raffreddore, il virus viene attivato e può estendersi sulle labbra, nel cavo orale, nel naso o persino negli occhi. Il virus non si può eradicare, ma erbe medicinali antivirali come la citronella o l’amamelide, se applicate con un bastoncino ovattato, hanno un effetto essiccante e possono essere lenitive. L’ideale è usare l’estratto della pianta. I virus dell’herpes labiale odiano anche il freddo: massaggiare delicatamente la vescicola con ghiaccio avvolto in un panno può dare sollievo.

In quali altri casi aiutano i rimedi fai da te: sanitas.com/ rimedifaidate

RIMEDI FAI DA TE
Testo Julie Freudiger
23 RIVISTA SANITAS 3 / 2023

Pulito, pulitissimo, strapulito

Quando i germi sono utili e quando addirittura pericolosi: sanitas.com/igiene

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Aria strapulita a casa grazie ad appositi filtri gestiti tramite app o controllo vocale o aspirapolvere in grado di eliminare il 99,9 percento di polvere, considerata il nemico numero uno per la salute, con efficienti filtri antiparticolati. Questi filtri HEPA (high efficiency particulate air) soffiano l’aria attraverso una finissima rete che imprigiona le particelle di polvere evitando che vengano espulse nuovamente nell’aria. Altri aspirapolvere si servono della luce LED o al laser: illuminano le particelle di polvere poco sopra il suolo per individuarle tutte. Ma una normale quantità di polvere casalinga è davvero tanto drammatica per chi non soffre di allergie? L’aria del nostro ambiente non è veramente più abbastanza pulita?

Aprire di volta in tanto le finestre

Per l’aria in casa non esistono valori ideali e mancano anche i relativi apparecchi di misurazione. Ecco come spiega la problematica Thomas Rothe, medico dirigente di pneumologia presso l’ospedale cantonale dei Grigioni. Ma a chi vuole essere più meticoloso consiglia: «I filtri dell’aria dovrebbero essere controllati da un’istanza scientifica o un istituto rinomato come l’EMPA.» A chi è allergico consiglia invece purificatori d’aria, una combinazione tra umidificatori e depuratori dell’aria: purificano l’aria eliminando le particelle di polvere e i pollini con un sistema a turbina, umidificandola allo stesso tempo. A suo parere sono efficaci anche i depuratori d’aria con filtro HEPA che purificano l’aria

dell’ambiente ogni due ore. Così gli allergici al polline possono anche aprire di volta in tanto le finestre. «Sarebbe tuttavia un’esagerazione sostenere che tutti ne hanno bisogno», spiega Rothe.

Un giusto equilibrio

Negli ultimi decenni la qualità dell’aria in Svizzera è tornata a migliorare grazie alla politica di lotta contro l’inquinamento atmosferico. È tuttavia un dato di fatto che le polveri sottili causate dal traffico, dal riscaldamento e dall’industria provocano malattie come l’asma soprattutto nei polmoni non del tutto sviluppati di giovani e bambini. Questo lo dimostra un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA). «Riteniamo che l’asma allergica venga rafforzata dall’inquinamento atmosferico», dice lo pneumologo. A preoccuparlo ci sono anche le particelle sempre più piccole di polveri sottili nell’aria in grado di penetrare più a fondo nel tessuto polmonare causando ulteriori danni. Però questo costituisce piuttosto un problema al di fuori delle proprie quattro mura.

Thomas Rothe consiglia di distinguere tra pulizia appropriata e pulizia eccessiva: «Passare regolarmente l’aspirapolvere, lavare il pavimento e arieggiare di norma è sufficiente per ottenere un ambiente sano e pulito.» Non è necessario eliminare ogni piccolissimo granello di polvere o ricorrere a disinfettanti su ampia scala. In altre parole, affrontare la polvere in casa senza mettersi troppo sotto pressione semplifica la vita di tutti i giorni.

CONSIGLIO DEGLI ESPERTI

Dr. med. Johannes Trück, caporeparto di allergologia e medico dirigente di immunologia presso l’ospedale pediatrico universitario di Zurigo

«Quando ne va della salute dei bambini, la cosa più importante è affrontare le situazioni con una giusta dose di serenità. Condizioni particolarmente sterili non giovano infatti allo sviluppo del sistema immunitario infantile, come lo dimostrano del resto studi condotti negli anni 1990 con bambini di campagna e di città. Anzi, una pulizia ragionevole senza eccessiva sterilità può contribuire a sviluppare e mantenere un sistema immunitario sano.»

Durante la pandemia del coronavirus la gente è diventata molto più consapevole della purezza dell’aria. L’ultimissima generazione di aspirapolvere ora suggerisce che soltanto la vita priva di qualsiasi particella di polvere è una vita sana e pulita. C’è del vero?
Testo Susanne Wagner
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 25 SVILUPPARE IL DOMANI

Come possiamo risparmiare insieme sui costi della salute?

Cosa fa Sanitas per abbassare i costi?

Prevenire è meglio che curare, anche dal punto di vista finanziario. Per questo motivo nel portale Sanitas sosteniamo le nostre assicurate e i nostri assicurati con offerte digitali per una vita sana. Se poi vi ammalate, qui potete trovare un aiuto rapido per evitare visite mediche inutili o terapie sbagliate. Ad esempio con il Check dei sintomi, la Guida alla salute mentale o la nostra Consulenza in materia di salute. E in caso di situazioni di salute particolarmente difficili, il nostro Case Management è al vostro fianco, accompagnandovi nel processo di guarigione e mantenendo una chiara visione d’insieme dei costi. Dall’altro lato investiamo molte energie per i controlli delle fatture, in modo da individuare prestazioni ingiustificate o non assicurate. E rinegoziamo regolarmente le tariffe con fornitori di prestazioni (come ad es. gli ospedali).

E voi come potete contribuire?

Le visite al pronto soccorso fanno lievitare i costi per la salute. In caso di malattia, prima di recarvi in ospedale rivolgetevi innanzitutto al vostro medico di famiglia, alla hotline telemedica o cercate consiglio in farmacia. È nettamente più conveniente. Se dovete sottoporvi a un intervento importante, vale la pena (anche finanziariamente) richiedere un secondo parere. Se avete bisogno di medicinali, i generici sono alternative ottime e più economiche rispetto ai preparati originali. Buono a sapersi: le immagini di diagnostica (come radiografie, risonanze magnetiche o TAC) e tutti i risultati degli esami (ad es. di laboratorio) sono di vostra proprietà. Portateli alle visite mediche! In questo modo potrete evitare esami doppi e di conseguenza inutili.

Illustrazione: Joël Roth
L’offerta medica che viene continuamente ampliata e migliorata, le maggiori aspettative di vita e il volume sempre più elevato delle prestazioni richieste fanno aumentare costantemente i costi della salute e di conseguenza anche i premi.
RIVISTA SANITAS 3 / 2023 26 CURIOSITÀ
Chi ci capisce è bravo? Il nostro assicurabolario spiega importanti termini tecnici: sanitas.com/ curiosita

Sani ed Elina e la puntura di vespa

Oggi i nostri amici trascorrono la giornata in giardino. Purtroppo Elina è stata punta da una vespa. Aia! Fortunatamente, Sani sa cosa fare. Quale dei suoi rimedi fai da te aiuta a evitare che la puntura si gonfi tanto?

Concorso

Quale dei tre alimenti può usare Sani per ridurre il gonfiore di Elina? Invia la tua risposta a redaktion@sanitas.com

Tra tutte le risposte corrette estrarremo tre BeeHome, con cui potrete dare alle api una casa sul vostro balcone o nel vostro giardino. Il termine di spedizione è il 18 settembre 2023.

Le vincitrici e vincitori saranno informati per iscritto. Non si tiene corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali e il pagamento in contanti.

Immagine: Michael Meister
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