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NOrrE SU LLA FAN'rERIA

All'ufficiale inviato a prendere le reclute occorre prescri\'ere che le inforn azioni giungano al corpo almeno 24 ore prima dell'arrivo del drappello.

Di tutte le informllzioui così mccolte bisognerà dunque tener conto. coordinandole al criterio dal regolamento; criterio che più genericamente risponde allo scopo di trarre dai :-ingoli 1·eparti il rendimento pando o l grado il della l'C\aponsabilit.<\ uei comandanti di compagnia.

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Il mezzo piit semplirc, per soddisfare nello stesso tempo n que:;to criL••rio e al principio di giustizia, me;;colnre }1' redut.e, \alf'ndo-..i dei criteri l)iù o meno sicuri innanzi enumerati, in modo dn ottenere una ma!lsa, omogenea la. quale. divisa. fra dodici compagnie, forni!o;ca dodici porzioni n Yenti tui:te i p1·egi e i i di tetti Xon :-.i pot rù. ottenerfl mai, è vero. n nn perfetta ug uaglinnzn: bisognerà perciò !'ontentarsi eli una equivul('nzu, quale s i può ricavare da una mNlia. Mn ncn basteril •.:l e le compagnie si equivalgano all'inizio; occorrerà che tplesta. eqnh·aleuza sia mantenuta nel corso tlell'auno o clw comanflante di con::pagn1a colga i frutt1, buoni o cattivi, che avrà seminato. Oltre dnnqne a fnr sì che ogni eompagnia ubbia iu sè tutti gli elementi necessari per "\'Ì\'e r e di vita propria, occorrerà che essa conser't'i una forr.a app r ossimativamente ugnale a quella delle altre compagnie e che uello stes!'O tempo tutt1, soldati, graduati e cariche speci al i, nascano e muoiano nella stessa compagnia: solo così facendo si pot r à addossare al comandante· di compagnia tutta la respon;;:abilità che gli spetta. 11 passaggi o di uomini da una compagnia all'altra è pernicioso ed n. ra gione il regolamento prescri \e di astenersene senza asso· 85- .\:-.xo LYil luta necessità ;, p,aveggiamento del deve q nindi essere fatto principalmente con l'assegnazione delle reclute e secondtu·iamente con lo sottrazioni di personale che le vicende del servizio via via richiedono.

Ciò premesso, &i può dare qualche suggerimento snl modo di praticamente procedere all'assegnazione.

Jl criLorio della st,atum è il solo che richieda nn procedimento diverso dagli altri criteri, perchè è il solo pet· cui non conviene la moscoJanza. uniforme, ma piuttosto nn raggruppamento scalare. Inve1·o, la statura varia ordinariamente dal minimo regolamentare di metri 1,6:5 ad un mas. si m o di 1, 78.

Ora non è dannoso che in una massa come quella di un reggimento si t,rovino simili differenze, mA. dannoso che queste diff<'renze raccolte nella bre\'G cerchio. di una eompagni11. OHrechè l'ft,giOJli mOl'A.li, ntgioui materiali consigliano di separare gli estremi. Nella marcia è tli fastidio la diwrsa cadenza. dl passo ùel vicino: so quindi Haratn!O raccolti in gruppi diversi gli individui dal passo l uugo e q n eli i dal pnsso corto, ognuno in comodità, menLre la. velocità della colonnn rimarrà costante, pel'ohè di esHtt sono rcspousabili gli uflir.iali.

T1 non aver nella medesima compagnia individui di staturo assfl,i di verse favorisco an eh e H servizio del corredo e del vestiario, p<>!' il minor numero di taglie cho accorreranno a ciascnna compagnia e per la facilità degli scambi.

Infine una dist .inzioue all'antica. 11apoloonica di grmuttieri e di luugi dall'essere 110civa., t.• vantaggiosa, perchè favorisce l'emulazione. preJ'eribile, diceva Napoleone, in nn battaglione di sei compagnie averne una c di granatieri, composta dei più begli nomini, e c l'altra di volLeggia.tori, composta. dei piit piccoli, perchè

« ciò fornisce il maggio1· stimolo di emulazione che esista

«.fra gli uomini. La differenza fisica è forst' pii1 grande che

« ln. differenza dei costumi; gli nomini alti disprezzano i

« piccoli o i piccoli vogliono far vedere, con la loro audacia

<< e con la loro bravura, che disprezzttno gli alti (t)

V'ha di pit't: "'m messo che tutto debba. nascere e morire nella compagnia, è utile ovitaro di mettere uu caporale

(l) <Jorre8pondence de Napoléon I, XXI, png. 425.

· piccolino a capo di gente più alta di lui; e lo stesso vale pei sottufficiali, ed in certa misura. anche per gli ufficiali Gli uomini, è vero, non si misurano a spanne; ma questo proverbio è nato tra le persone intelligenti ed è moneta fuori corso in mezzo a gente ordinariamente rozza, sulla quale il maggior prestigio si esercita mediante la prestanza fisica.

Si potrebbe opporre, all'adozione del sistema fin qui esposto, che qualcosa di simile esi:,tè in Piemonte secondo l'ordinamento del Villamarina dal 1831 al 184:D e si stimò poi opportuno di abbandonarlo. Si legge infa.tli nella s/o)·ÙJ. della Ao.11ta, dei colonnelli Fabris e Zanelli (pag. 26226:3\: c Granatieri, cacciatori, fucilieri costituivano una special.., c gerarchi a: i cnpitani dei grann.tieri dovevano, giusta le c di:;po:oizioni dei regolamenti, scegliere i loro uomini su c tutto il reggimento frn individui di cui fosse stato per alcuni anni di servizio riconosciuto il coraggio e la buona c !'Ondotta, interrogando sulla scelta. i primi e i migliori c della compagnia; st>nonchè <ìel coraggio non potevans1

«avere molte prove in tempo eli pace, e tenevasi invece

« molto conto del la :stal ura. Conforme al loro mandato sul c campo 1ii battaglia, i cacciatori erano scelti fra gli uomini

« che a robustezzt\ accoppias3ero agilitt\ di membra. e di spi- e rito: il testo formava i fucilieri, massa d'uomini depau-

« perata dei migliori elementi, costituita quasi dal rifiuto

• dei granatieri e dei cacciatori, plebe del reggimento. L'e- c mulazione, che volevasi con tale ordinamento destare e c tener viYa nel cuore dei soldati, aveva per lo più la sua

« espre,.;sione nello scherno: ai granatieri appioppavasi il c nomignolo di plancia-a-pan, quasi co11 la. loro statura non c fossero buoni ad altro che ad nfferrare co' denti il pane, c che so]e,·a tenersi sulle assi sovrapposte a capo del letto:

« la missione de' cacciatori nel com battimento, quel loro c correre di qua e di là, per cercare il nemico e approfit- c tare degli accidenti del terreno, aveva valso loro il titolo di- c spregia.tivo di rat·da·comod: i fucilieri erano addirittura c considerati come un cataplasma applicato alle gambe de'

«granatieri, moventesi con cadenza severamente uniforme

« sul selciato delle città.. e a uelle de' cacciatori, correnti

« agili e presti per monti e per piani. e furono senz'altr(l

1340

Note Sulla Fanteria

« denominati papi·n. I ncensurabi l i per contegno, pe r uni-

« forme e per attitudine ma.novriera nella piazza d'armi e

« nelle parate, i granatieri erano l'orgoglio dei colonnelli;

«il comando delle loro compagnie era ambito compenso a i

« capitani più anziani e più. prestanti della persona e me-

« g l io forniti di q nalità militari; ma gnai se, in vece J01·o,

« marciava in testa del reggimento il battaglione caccia-

« tori ! Allora quelli spregiati rat-da ·co mocl mettevano in

« opera tutta ltt forza dei loro gan-e t ti, per costringe r e i

, granatieri a trar fu01·i la lingua., e se uno di questi ri-

« maneva addietro, un coro di risa schernitl'ici si levava

« lungo tutta la colonna, e alla vondetta doi cacciatori

«aggiungevasi quella dogli spregiati papin. QueBte diff(\ ·

« renze però non andavano oltre la superficie: grauatwri,

« cacciatori, fucilieri erano come rami Ji versi innestati in

« un tronco comune -..

Appare du. questa descri;r.ioue quanto la spinta della emuper eiretto de l sh;tema, poteute, e :Je plll'e sono messi in rilieYo gl'inconvenienti dovt1ti alla esa.gorl.\zione dello spirito di battaglione, è anche vero che l'assl'gn(l.zioue come si propone oggi è fatta diversamente da quella di ttllora o per uonseguenM e\•Ìhl. la maggior parte dei difetti allora esistenti. Inoltre non va dimeuLica.to che spetttt agli ufficiali anche il dare nn giusto indirizzo allo spirito di corpo e conciliare l'emula;r. i ono col rispetto recip r oco. De l resto, il metodo qui proposto fu già attuato, presso il •J.• reggiment.o, dal tenente generale %uccari che ne fu colonnello attorno al 1899, e vige ora il G0° reggimento di fanteria, dove se no sono tutti i vantaggi t>euza che l'littsi manifestttto al cun inconveniente.

Il fare praticamente la mescola n za delle reclute per distretto, anni di ferma, professioni o quahb't intellettuali, combinandola col raggruppamento scalare secondo la sta· ttna, non sn.rebbe facile e for:se possibile, senza il sussidio eli un metodo grafico oho l'endesse l'operazione puramente meccanwa.

Serve a ta l uopo u na ta b ella rassomigli ante ad una tavola pitagorica, nella quale le colonne verticali corrispondono alle varie stature, g r adatamente crescenti di centimetro in centimetro a partire dal minimo di metri 1 ,55, e le colonne orizzontali corrispondono alle dodici compagnie del reggimento disposte in ordine numerico. Si otterranno così casellei i numeri, che saranLo segnati, indicheranno quanti individui aventi una dE-terminata statura sono assegnati ad una determinata compagnia.

Per compiere la preparazione della tabella converrà determinare quale sia la statura che divide in due parti numericamente eguali il contigente assegnato al reggimeuto (media. geometrica). La lltA.tura minima è eli metri 1,55, la mn:;sima sarebbe normalmente di 1,76, ma può ancbe essrre oltrepas,;ata, quando il ùa destinare ai granatieri risulti esuberante, ed anche per circostanze speciali .. Hiccome di ma:ssima sono assegnati alla fanteria di linea gli uomini di statura inferiore a metri l,G5, il termine medio sarà pii1 rav,·icinato nl limite minimo che a quello massimoi si snppongn che nel caso pratjco sia risultato appunto 1 ,65. Converrà allora, per avere n11a certa elasticità, fissare un gruppo tli statme prossime alla media, per •Jsempio tre, da serbare c·omuni a tutte le compngnie, poi tracciare t limiti tra cui de,·ono essere comprese le stature tli ogni siugola. compa.guia in tnono cha ad ognuna \'enga tL corrispondere 1111 numero eli se non uguale, almeno ('«JUi\'alente. in ragione della diversa densità colonne Yerticali. eYideuto che mantenendo le assognazioni, rignardo alla. l:ltat ura, entro i limi ti determi uati M n tale sistema grafico, si otterrà compaguie e nei hattaglioni una tne lia. di statnra scalarE>, iu modo che i pm alti del 1° battaglione risulteranno ancora un po' più alti dei pilt bassi ùel 3".

Yalga d'esempio pratico In seguente tabella, clente all'asst>gnazione di una clas-=e di reclute nel GO" teg· gimento di fanteria.

5 Il l ,

1

1

. j j

... 8 o 1 1 : 1 1 1 r-,'i: ': u c.> ::; ;;;: u"'=:< rJ t• 'tG ! u l nl s i ' l 61 t J t l t l t 1-1- 1 l l l l l l l l l l 53 tll ja,l ol 1l G "l sl t4J-I-153 ! l j l l l i .s1 'l 4[ sj 3/ H 31 tsl -148 l ,, l o (/} o l l ta. 9 u l- l 4 . 3l 4 1- 1- l - l- -l l j : l t• a.rl 41 ul u l 41 31 21 41 J l t 1- 1-1,., l 5'1 l I O rt3 l b j tsj 3 l - 6 l t l t ; -l- - - l l _i l 1 31 u . tsl ; j s jn[ t l-! - l t l-l - .- 1 11 l l l l ul H[331 51 3 : 'l tol 2 tsl-1-l u l 58[ u; G[ si al uj tal uj-1-158 l 49 15,3$ 1 51 Ii i 3l t tll 'l !71- 1- '9 z 1::1 .... >

6' 1 l l l l 3 . 18 !2 l 4 l 8 l t t l ( l - l t l - l- l - l l l l l l 50j ol 41a 31 ul 41 t6j 1-1 so 7' 1 l l l l l t - 1-1-1- 1 l l l l H 3Sj 41 51 31 31 Uj 3 ti , -l - i 8' [ l l l l l l 3 l 43 l 9 l tt l 3 l 2 l l t l l l - l - l. - l l l 1iG _ 3 4 r.l 4: 2 ul a H> , •l-1 9'1 l l l l l l 3 t 3 i 9' H l 4 l t l ! l l l t 1-1- 1- . - l l l l 46i t ! 31[ ' sj 3 t[ tt ' t 61 - [46 s• wl l l l l l l l l «Tft l-7-] 9 ;131 1 1 t r- l t l - l - l l 1 t9[3sl !Il 6 1 51 il nl tJt91-l •154 w j l l l l ! l l 1 5 6: 61Ui i l513l t 3f t l t l t l -l 3[ 61 tol '/ toJ 3[ nl -1 - 153 l l l l l l l l l l l 'l 'i ' l 6l jstl_ 'l ti f- I- ' 51 l t 8 1 3t l j30 16l j 43149 , 66148 l 3 :; j j3o t6j 91 91 u l s j_9_1 4T:t 1 1loo t 1!9tluoj s!j59j57Jul wj47] t961 tj t 1 oo t

Oltre a questa. 0perazione preparato.::ia, il comandante del reggimento ne donà fare un'altra: trovare i numeri R,, di reclute con ferma di un anno e di due anni da assegnare a. compagnia. A. tal uopo egli richiede alle compagnie il numero ..J, di anziani cui spetterà il congedo dopo un anno e siccome ogni compagnia dovrà per· d ere ad ogni congedamento un ugual numero di uomini, i numeri R,, R, risulteranno dalla relazione:

R, +A,== C, n, == c. dove C, e c. sono costanti, fra le quali eone pure la relazione o,-+- o, = o numero che eguale per tutte le compagnie.

Evidentemente, Ot è ugnalo al numero totale delle reclute diviso per 12; C, si ha dividendo per il numero di reclute e di anziani cui spetteril. il congedn.mento fra un anno; conoscendo C', e C, deducC'InO R, e R, Con ciò sarà stabilito quanti coscritti di uno data ferma dovrà dcevere ciascmlo. compagnia: e le cifre co1·rispondenti potranno subito scritte nelle colonne vet•ticali dei totali, nello stesso modo che nelle colonne orizzont-•tli dei totali potranno essere scritti i numeri degli individui, ascritti nd una determiforma e aventi una ònt.a. sla.tura.

Fatto questo lavoro preparatorio, prima ancora che ogni singolo drappello di reclute giunga al corpo, potrà esser fatta. l'assegnazione di <>sse allo compagnie, sulla base delle informazioni mandate dall'nilìoiale manda.to a. ricevede.

Distretto per distretto, le reclute verranno ripartite in dodici gruppi, con la sola avvertenza che per riguardo alla statura rimangano entro i limiti segnati dal grafico e che riguardo agli altri requisiti siano equa.mènte distribuite. Naturalmente con-çerrà cominciare la ripartizione dai nn· meri più piccoli perchè poi cogl'individui comuni, corrispondenti ai nnmeri più grossi, riescirà più facile colmare le differenze; bisognerà tener presente altresi obe gl'individui sui quali i comandanti di compagnia. potranno fare più probabile assegnamento per tra.rne i graduati e le cariche spe· ciali, potranno essere normalmente- comprelli tra. quelli con ferma più lunga A che qualora nella. forza delle compagnie • dovesse pur sempre rimanere qualche piccola differenza, sarebbe bene favorire le compagnie estreme, quelle c1oe dove trovansi i più alti e 1 più bassi, poichè appunto in qnesti sono più :4·equenti i casi di rif01'ma

Questo sistema rispetta tutte le prescrizioni del regolamento e nello stesso tempo conci)ia tutte le necessità cl1e occorre tener di mira, e nemmeno impedisce t:he, oltre ai criteri indicati come principali, si. tenga donto anche di criteri secondari e speciali, come que1li di non separare troppo gl'isolani, di usare particolari avvertenze circa i pregiudicati, di ravvicinare i congiunti e gli omonimi, e via dicendo.

Potrà accadete, anzi sarà il caso più frequente, che i l'UO· lini dei vari distretti non giungano abbastanza in tempo per fare il compuLo della medi"" geometrica delle come occorre per tracciare la tabella. Ma in questo caso potrà se1·viro la media negli anni precedenti.

Tutto ciò che si è detto s.in qui rignal:da la compagnia sul pieclo Ji petce; ma è chiaro che analoghe considerazioni valgono a11ehe per la uompagnia. sul piede di guerra e che perciò lo stesso lavoro che si fa per la forza alle armi rloVl'ebbe osser fatto ver lo. forza ia congedo, sui rnol.ini òi mo· bilitazione. I n quealio caso la giust,a riese:e anche più facile, perchè basta tener t onLo dei graclu!\.ti e delle carioh e speciali q nali effettivamente sono e ripal'tire il perS011ale fra le GOmpagnie in egual misura, avvertendo di rimànere entro i limiti di statura fissati per ciascuna.

.Per l'assegnazione clegli uomini di 2" categoria può invece bastare il criterio puro e semplice della statura,.

Non basta però la cura posta nell'assegnazione per ass.ila retta costituzione dei reparti: occorre anche altt·ettantA. cura nel conservarlo.

Se delle reclute sarà stata fatta bene, :;e duranbe l'anno le sottrazioni di uomini dal servizio ordinario, per fornire attendenti, rinforzi alle compagnie di sanità e di sussistenza, pìantoni ai comandi e simili, sah\. fatta con norme fisse e tenendo la massima che ciascun battaglione debba bastare a se stesso, non potranno accadere disparità da rendere necessarie intempestive pereqtHtzioni.

Vi possono bensì essere motivi di va.riazioni nella forza delle compagnie indipendenti dalla. volontà del comandante• d1 re,;gimento: ma nemmeno queste debbono indurre a fare spostamenti. Il solo t'atto che può rendere iu parte infruttuosi tutti gli :sforzi del comandante del reggimento e de' dipendenti è quello dei congedi anticipati; e questo ci spiega. il perchè que:sto provvedimento sia tanto roviuoso per la compagine dell'esercito, che si erli. fin pensato di vietarlo per legge.

A l ogni modo è necessario ehe tutto ciò che concerne assegnazione e mO\'Ìmenti di personale sia retto da crite1·i costanti, nello stabilire i qunli e nella fermezza di farli ossen·are, rimane implicata la responsabilità del co· mandante: respon:sabilitit che a torto si crede ùa tal uni che e!':sere delegata, in simili faccende, all'aiutante maggiore, 11 quale altro non è, e non deve essere, ehe 11 segretario clel·comaudante.

Può nascere il Jnbbio ehe a mettere in pratico. i m·iLori siano d'ostacolo ttt.lune prescrizioui del regola.TJleuto sull'avanzamento od anche necessiLà speciali di servizi•'· Ran\ pertanto utile esaminare attentamente &.nt·he q nel> t O lato della. q uestionc.

11 numero 19 del J•egolaml'llto d. ùtn,zione conforma il principio, già stabilito dnl regolamento di tliHcipliua, che il comandante del corpo non Ol'Llina. passaggi th u nicin.J i e graduati da un battaglione ad un altro o da nua compagnia ad un'altra che ecco:&ionalmento ed allora che ciò sia richiesto rere di xerrizio.

D'altra. parte i l * 31 d el regol a111entu sull' at·anza mento stabilisee che le promozioni a caporale ed a caporal maggio1·e siano fatte sul quadro del corpo i sic· eh è in certi casi taluni passaggi da. compagnia a compagnia. possono sembrare indipendenti dalla. volontà del co· mandante del reggimento (l).

( l ) Il regola111e11lO c eli nl n 19 proscriva:

« J passaggi di ufll('iali o grarluati da uno ud altro l'Optulo, cho il rego·

• lamento di disciplina. militnro consente in varo necessità di servizio, c nuocciono sempre all'offi,.aco interessamento dei oomondanti por l'edu·

• cazione e l'istruzione doi loro repnr ti. Perciò sono da <;tuanto più

• Ili possa

• Il regolamento sull'at·an:amotto re!Jio escrrit:> prescrivo invece al

§ 31 :

• L'avanzamento ai gradi di truppa, eccetto quello di maresciallo,

• è regolato sulla base del ruolo di anzianità dei rispettivi graduati ed c aspiranti caporali. a

Il § 48 stabilisoo: c La iscrizione dei militari di truppa, dichiarati me-

« ritevoli di promozionE', nei quadri d'avanzamento è fatta, per grado e

Non è possibile logicamente dubitare che fra i due regolamen!ii siasi voluto stabilire una contraddizione; e poichè questa. esisterebbe, se l'uno e l'altro dovessero essere interpretati alla lettera, si deve piuttosto ricercarne lo spirito ed a questo attenersi. Ora lo spirito del regolamento snll'avanzamento sta nel priucipio che 110n si ·commettano ingiustizie e non si creino malumori tt•a i gradnati eli uno stesso reggimento con brusche spereqnazioni; questo eluuque dovrà soprattutto essere tenuto eli mira nell'applicare le massime sancite dai regolamenti d'istruzione e di avanzamento. E il conciliare l'uno e l'altro non è impossibile, purchè si seguano ta.lune avve1·tenze.

Auzitutto, un mozzo di pareggiamento si ha nelle sottruztOni eli personale cl,o debbono di tanto in tanto essere fatte alle compa.gnie per mantenere a numero , gli maggiori di reggimento e di battaglione o par servizi t'nori del corpo; Lutti q nesti spostameuti, se fatti con criterio opportuno, concorrono a concedere al sistema nua corta. elasticiLà.

In secondo ll10go, converrà nou eccedere nella formazione dei quadri d'uvanzamento, preferendo di fare: quando occorra, quadri su ppletivi.

In terzo luogo, facendo lo promozioni non 1dla spicciolata, ma a gruppi, riesco più facile ri!òpettare, inineme col quadro d'avanzamento, la massima di lasciare cinscuno alla propria compagnia. Lo stol!SO regolamento cl'ammlni.Ytrazione, con lo stabilire (in M'monia col 13 del 1·egolamento .snll'lwanzamento) che lo promuzioni negli uomini di trnppa, la nomine ai diversi impieghi ed alle cariche speciali ed i passaggi da una ad altra compagnia avvengano normalmente alla fine d'ogni mese, ammette cbe nel .ripianaro l'organico vi sia un certo margine di tempo. Di più è snf-

« por ordine d'anz ianità. sonza d igtinzione della spocio.liLà. ùoll'impiogo o dolio. t'arica che coprono, o por i quo.li sono cle,.igno.t.i. Pot• lo promo" zioni ai gradi di caporalo .... lo. iscrizione nei quadri di nvo.nzament<>

« è fatta in base al punto di chlssi6cazioue, 1\Ssegnato dallo commissioni « di avanzamento, come ò dotto al § 46. »

E il § 46 dice;

• Por i militari dichiarati idonei al grado di caporale c le commissioni assegnano un punto di classificazione, che deve servir& c di base per stabilro la loro anzianità relativa al nuovo grado •· ficiente che le tabelle graduali e nume1·iche di formazione siano, nei riguardi amministrath·i: rispettate nel loro com· ple;;so; e potrà così accadere che vi sia differenza d'organico tra compagnia e compagnia, cou minor danno di quello che apportano i passaggi da. compagnia a compagnia.

Il § 13 prescrive che le promo,ioni nei gradi di trllppa di massimo. si facciano ogni mose.

Potrà accadere, con questo sistema, che i graduati delle varie compagnie rimangano diversamente gravati dai vari servizi, in ragione della diversità del loro numero. A questo inconveniente, che avviene solo quando il servizio è dato per compagrua, è facile O\·viare ordinando il servizio per battaglione.

Può anche accadere che in certi distaccamenti di com· pagnia sia un organico der i va n te dalle particolarità <li servizio, per il q•1a.le ogni è creato. In questi casi, il numero dei graduai i ò vincolato a q nello delle sentinelle, oppure alla varietà dei com p i ti in caso d'allarme in certi forti di sbanamonto od altre analoghe necessità.

Quando ciò accade, ne deriYa. uno sbilancio di forza nel battaglione che fornisce il personale in più alla compagnia a danno dt•lle t\ltre compagnie; d11.nno tanto più grave, quanto maggiore il tempo pel quale dura. In questo caso le recidi rJI'ado previste dai regolamenti consentiranno tli utilmente di capor11li e di semplici so l dn.ti por le funzioni di caporal mn.ggiore e di caporale; veci di grado ohe sa.ra utile, per considerazioni disciplinari, fissnre COli ordine del giorno, sebbeno il codice penale militare (·10, 122-133) riconosc11. l'autorità del grado effettivo in chiunque sia stato comunque designato, anche tem pora.ncamen te, a · farne le >eci, come rileva. dall'espressione Mtpe1'Ì01'e in grado o nel comando. Questa el:ipressione nella sua. generalità. corrisponde perfettamente, del resto, al principio sancito dalla legge, cbe il grado è distinto dall'impiego.

Da. quanto precede appa r e dunque che, mediante la buona volontà e soprattutto con la fermezza nel resistere agli incitamenti che non mancheranno da varie parti affincbè sia no fatte eccezioni al principio fondamon tale che ogni compagnia prov'\"eda. a se stesHa, si potrà, il più delle volte, seguire la via. più innanzi tracciata e rispettare, almeno nello spirito, tutti i regolamenti, anche se nella lettera apparentemente non concordino.

Il regolamento d'istruzione (ediz. 2\ 1907) dà per l' impiego clol tempo (orari e Teparti delle istruzioni) norme chiare e rispondenti t·dlo scopo di lasciare ad ognun o una. precisa sfera el i attività. Volere determinare in modo meno generico la parte che spetta ad ognuno sarebbe tupare la sana. iniziativa. e togliere a ciascuno la pos!':ibilità di adoperare nol miglior moùo i mezzi propri e quelli altrui. Al comandante del reggimento rimane però aneora.largo margine per l A. propria atLività nell'intero:sso <lel servizio

Fra. gli altri punti \'a particolartneute considerato i l modo di regolare il !)ervizio, secondo le norme stabi l i Le in propo,ito dal regolamento ài servizio interno (eù iz. 1909).

Il numero 76 di queobto regolamento dice: « Le maggio-

« rità <li reggimento, le maggioritò. di battaglione e gli uffici

« d i compagnia tengono i reg istri per i vari servizi cb e c loro 11potLa di comancla1·o. Gli ufficiali e i graduati vi

« sono inscntti per grado e per anzianitt\; i soldati inveco

«nello ordino coll\e sulle tabelle ùi ripartizione dello c 'rutti i servizi sono di massima comandati cominciando « rlai primi isrrìtti :., secondo criteri che lo stesso regolamento specifica e che si riassumono tutti in (tnnllodell'eqnith.

« compagnie.

La c;jtata prescrizioHo non sign ifica punto che, pe r esempio, l'niìieiale od ai viveri dabbtt essere comandato per lnrno di anzianitì1. reggimentale, senza riguardo ad altn' necessità; nulla impedisce cho nncho questo ed altri servizi siano ç.omandnti per battaglione, salvo rispettare l'eqttità. mantene ttdo i vo,ri battaglioni in coud iz io11i pari. L'interesse clell'istrnzione consigl i a anzi di seguire il cri terio di comandare d'ispezioue od ai vi veri gli ufficiali del battaglione che foruisce le guardie e gli altri servizi territoriali, lasciando disponibili per l'istruzione gli a.lt.,1:i ufftciali. In questo modo basta che la maggiorità di reggimento regoli il turuo fra i battaglioni; il comando eli batLag l ione poi regolerà i l turno fra gli nffioia.li dipen d enti nel modo meglio r i spondente alle necessità del serv i zio.

S'intende che per far ciò occorre che non vi siano squilibri di personale tra battaglione e battaglione, sì da produrre maggiore aggravio all'uno piuttosto che all'altro.

L'el asticità nel fissare i turni di servizio, cosi consentita da l rego l ament o d i servizio interno, non è per altr o con- cessa nel fissare i turni dei . distaccamenti dal regolamento per il servizio territoriale, il quale stabilisce regole fisse e tassative i.n modo che il tt1rno rimane automaticamente determinato. Ora è chiaro che se questo provvedimento ha il pregio di assicurare la stretta osservanza dell'equità, considerata dal solo punto di vista degli inte r essi individuali, ha per contro il difetto di non corrispondere sempre ugualmente all'interesse del servizio, il quale richiederf'bbe che anche il turno di distaccamento fosse regolato in guisa da pareggiare i vantaggi e gl'inconvenienti d1e ai vari reparti possono derivare dall'esistenza dei distaccamenti medesimi. ·

IL E LA COli.PAONu. - « Il battaglione »1 dettaYa il prjgioniero ùi S. Elena, « deve bastare a sè stesso; « sarà dunque ordinato in 1nodo da poter provvedere al c proprio mant.enimento e combattere; S!lrà fornito di sarti, c di cappe llai, di calzolai, di armaiuolì e di artificieri per «provvede re al vestiario e all'armamento; ùi macellai e di «fornai per apparecchiare i viveri; sarà fornito di cavale lerin, di ca.unoni, di cartuccia, d'ingegneri e eli attrezzi, c di medici, di ambulanze e eli mezzi di tn.spol'to, per poter

« combatte re. Sarà l'orte eli 1050 uomini. eli cui 18 del lo c stato maggiore, 12 cannonieri, J 2 esploratori a cavallo, 30 c soldati nel treno e !H.8 uomini di fanteria, divisi in sei

«compagnie, ognuna di li5S. Ogni compagnia avrà una se« zi one di granatieri e una di vo!Leggiatori.

« I 12 canno11ieri saranno agli ordini dell'aiutante cane noniere , del capo artificiere ((Jlwde arti(icie1· ) e del sotto

« capo arm aiuolo (sous-garde a1·mw·ie1·) e serviranno un c pezzo da H li.bbre(l), attaccato a due cavalli e avente due c da basto carico di ventiquattro .cartocci a palla o c a. granata da 3 Fra i 30 soldati del t.reno, G saranno ma· « cellai, 24 condurrauuo 48 muli o cavalli da basto del bat« taglione (o GO asini) e saranno agli ordini dei furieri, 4 dells bestie da soma saranno cariche di bagngli degli uffìciali, 8 di cartuccia, G delle ambulanze e 30 dei viveri (1).

(l) Secondo il J.Camwle di met1·ologia di AYOELO 1\Lu!Tl:KI. l'equivalenza. di alcuni pesi e misure dell'epoca napoleonica era la soguonte: libbra 16 oncie = chilogrammi 0,489506 ; oncia = chilogrammi 0,30594 ; = metri 2,000000; piede = 12 pollici, = metri 0,333333; pollice = metri 0,027'778.

« Gli esploratori saranno tratti dai volteggiatori e mon1( tati su cavalli di 1 piedi e 5-G pollici (metri 1,48-1,61),

« cbe saranno bardati con la massima semplicità; saranno «armati di l ancia, sciabola moschetto e di due pi stole ed

.: equipaggiati come la fanteria, non n.vendo che gli speroni «in più e una piccola valigia im·ece dello zaino.

« ) G8 sottnffioiali, capol'nli e soldati di 111 e 2'' c lasse di «ogni compagnia (2) saranno esercitati in uno dei quindici

« mestieri JO carradore; 2 carpentiere-falegname; a· carpentiere-bottaio; 4 " carpentiere-calafato; 5° fabbro;

« 6° fabbro-chiodaro; 7° fabbro-armajolo ; 8 ' maniscalco; c 9, fucinatore: 10" sellaio; 11 ' cordaio; muratore, H3 G

« sarto i 11• calzolaio; 15' artificiere; fra essi il comandante

«del battaglione, sn propot;ta de ll' aiutante Fti la-

« ''ori, sceglierà ogm anno un mastro in ciascuno di questi

« me:;tieri: questi mastri avrnnno un giorna-

« liaro in mgione del lavoro compiuto, da dai c for1di c1e1Pamministrazione per del consiglio.

« 'l'tttti gli indivni dc•l bn.Ltngliono devono impiegaro la «giornata, a lt\vorare per l' llqttipaggia.mento, l'armamento,

«i viveri, gli ed in generalo per Lutti i bi - c sogni dell'tunministrazione del battaglione il quale deve c T so!dati di l• ellwso hn.uno due soldi di soprassoldo, c quelli di 2" classe un soldo. I soldati di l" e 2" clnsso

«a. tutto provvedere per me-zzo ùei propri operai.

« samuno divisi in tre parti: 1" cannouied, zappaLori, pontieri. I primi sono specialmente esercitati nel servizio

«c'l'artiglieria; i secondi nei lavori c'li zapP,a., nei lavori di « fortificazione campale e nei còmpiti che spettano ai fLtuti

« nell'u.ttacco e nella difesa delle fortezze e dello posizioni;

«gli ultimi nella costt·uzione ùi ponti di barche, nel traino, c nella manovra delle barche e nel nuoto: a questo scopo c sannno provvisti di una cintura di cuoio divisa in otto .

( l) Alcuna di queste ideo non sono origì.1ali òi Napoleone I. ma rimontnno nl maresciallo di Sassonia, il quulo nVtl\"11 nnche proposto C'ho ogni reoturin {184 u01uini) fosse munita di un'amusette ùi sua invon7.iona. specie di g rosso sohioppo o di p iccolo cannone lanciante palio dì mezza libbra ( liie« r€verics, 20). Anrho il principe di Ligno proponeva uno strano model lo consistente in un doppio wosso schioppo con baionetta, in cavalcato su di un affusto ad una sola ruota, ma con larga coda, capace di mantenere in equilibrio il sist ema (Fm'ntaisifs militaire1, 39).

(2) r so lda t i eruno divisi in tre cla ssi.

« Ogni anno i due soldati cannonieri più intelligenti di (( ciascuna compagnia saranno riuniti per un mese in una c scuola d'artiglieria, i due zappatori più intelligenti in una c e i due migliori p ontieri su un gran fiume e vi

« saranno più specialmente istruiti ed esercitati da ufficiali

« di artiglieria, del genio e della marina » (1 )

Va tenuto presente che qui è considerato il battaglione s ul piede di guerxa; per avere idea di quello che avrebbe po· t uto essere sul piede di pace, occorre riferirsi ad altri scritti n apoleonici, secondo i quali la forza di pace avrebbe doYnto essere la metà di quella di guerra.

Se a tutto ciò si aggiunge che in altra occasione Napo· leone scritto: <È necessario che l'amministrazione • n ei reggimenti resti separata per battaglione» ( Oo1·1· . mil., 1005), l>i avrà un'idea esatta di ciò che fossero, nella sua ment e, il hatt11glione e la compagnia E ciò è interessante, perch è il pensiero napoleonico, nelle linee generali e mutanrlo solo qualche particolare. ancora oggi può servire di guirla e perchè in esso si trova trMcia di vtnie istituzioni che ora sono scomparse dall'esercito francese, ma sopravvi"Vono in altri eserciti .

.:\f o lti provvedimenti suggerit i allora noll sarebbero, evidentemeut.e, più necessari oggidì, sia per la esistenza di taln ne specialità, sia perchè con le armi odierne gli artificie ri e gli armaiuoli sarebbero inutili, gli esploratori a cava llo potrebbero essere sostituiti da esploratori ciclisti e l'a rtiglieria reggimenta.]e sarebLe un anacronismo; ma sta eli fatto che il criterio napoleonico ha presieduto all'ordina· mento del servizio delle munizioni e di quello sanitario ed in parte anche a quello degli zappatori. Torna anzi oppor· t uno qui il ricordare che nel progetto Ricotti del1896 per il riordinamento dell'esercito italiano era prevista Ja costit uzione di speciali plotoni di porta-feriti, di zappatori e di c iclisti all'infuori dell'organico delle compagnie: plotoni in numero di uno per reggimento di fanteria in tempo di pace, ma destinati a diventare uno per battaglione sul piede di guerra.

Quanto al numero delle compagnie che cost i tuiscono un battaglione, il sistema pi'ù generalmente usato oggi in Europa è quello del battaglione di 4 compagnie: in alcuni eserciti però il battaglione ha normalmPnte 8 compagnie (esercito britannico): in altri vi sono battaglioni di G com. pagnie (battaglioni chassew ·s des Alpes) ecl in altri soltanto di i-1 (esercito portoghese). Anche in It•dia, de1 resto, alcuni battaglioni alpini e. tli recente, tutti i batt.aglioni bersaglieri httnno solo n compagnie. Il battaglione di 4 compagnie, della forza complessiva di 1000 uomini in gnona, è q nello che, ment ro consente di comandato in campagna, permette che la compagnia abbia ancora lntl piede di pace una sufficiente forza e risponda alla massimn eeonomia di quatlri.

Uirca la fon•..a clelia compagnia sul piede di guerra, non manMno scrit .tori, i t!na.li reputano cho la cifra di 200 uomini sia esagerata; anzi alcnni vorrebbero che fosse ridotta a meno della metà. Si può rispondere che tal cosa sarebbe util•' 'in due oasi: se potesse mantenere invariato il totale clegli nomiui, aumentando il numero delle compagnia o in pro i>OJ'l'lione doli n. forza. minore eli oppuro se :si potesse fare degli uomini una !!celLa tale, che i meno buoui e i meno animosi rimatlf':,;'!cro a casa. Il primo prov\'edi· mento urta contro ragioni di finanza pen·hè importn mnggiot·e spesa di il secondo contro ragioni di possihilitìt, perchè la selel'.ione dci pii1 e òei me110 animosi non può es :-<1'1'1' fatta che dumnte il combattimento. Idea analoga e!.-òprimeva. il 1\fachia.Yelli di<'ondo che eli :ZO giovani di bella prN;enl'.a che si c ogni uomo confesserà, come

«ci sia minor Gl'l'Ore torli tuLti per armndi ed esercitarli,

<< non potendo aa.pere quale di loro ·sia migliore, e riserbarsi

« a far poi più cedo deletto, quando nel praticarli coll'eser- c cil'.ÌO si conoscessero quelli di più spirito e di più vita • (l ).

Oirca. la. forza della compagn.ia sul piede di pace, uella rehtl'.ioae dell'ufficio centrale del senato circa il progetLo di legge sul riordinamento dell'esercito presentato dal Ricotti nel 1896, si legge: « La solidità. e la compattezza delle c truppe provengono in gran parte dalla conoscenza, dal· c l'affiatamento e dalla reciproca fiducia dei capi con ì loro

« suba.lterni e df'lgli uomini di truppa fra di loro . Una volta c tale coesione si otteneva colle lunghe ferme: ora che queste

« non sono più possibili : non vi e altro modo di oonsegui rl e c che con gli organici gro::;si in .tempo di pace ...

«Con una grossa compagnia... il capitano, istruendola, c educandola sempre da sè, ne assume tutta la responsa-

« bilità, sapendo pu1·e che dai risultati dell'istruzione sarà

« giudicatb; entrano quindi in gio co i motivi C\he fanno c agire gli uomini, il s e ntimenw del dovere, l'amor proprio, c l'emulazione. Inoltre àvendo mezzo, con i grossi orga - c nici, di dare agli ufficiali la responsabilità reale de1l'istrn« zione e della educazione del loro 1·iparto, si accresce in «loro lo spirito d'intrapre s a e s'iustilla l ' abito ad affron« t.arne la responsabilità».

La stessa relazione ricorda che le compagnie bavaresi avevano un organico di pace inferiore alle prussiane e trova un nesso tra questo fatto ed il contegno non sufficientemente energico delle truppe bavaresi a. \Vorth ed a Coulmiers, in paragone di quello tenuto iù tutti i combattimenti dalle truppe prussiane.

Inoltre a provare quale sia la differenza. di avere a combattere truppe piit o meno solide, dta i seguenti fatti:

« lJ'esercito tedesco, nelle prime ciuque settimane della c cam p<tgnu del ebhe sul teat r o della guerra nn a

« considerevole supe,·ioritià numerica sull'esercito imperia le c francese, eppure perJette in <}Ue] periodo di tempo circa

·c 80.000 uomini . In tutto il rimanente della durata della

« guena 1 ('irca ci n q ne mesi ), in cui si trovò pre a lot-

« tare con notevole inferiorità di numero contro le armate

« improHisa.te della repubblica, non ebbe in tutto che

« 50.000 uomini circa fuori di combattimento » .

«Il generale Werder, uel ge-nnaio 1871 1 resistette per tre

« giomi sulla Lisaine all'urto di forze immensamente su-

« periori alle proprie e perdette in tutto 1800 uomini, non

« più di quello che un solo reggimento prussiauo, i l fan-

« teria, aveva perduto in ttn'ora di tempo alla battaglia de l c Cosi pure le perdite dell'armata del principe Federico

« 16' agosto 1870.

« Carlo a Le .Mans non furono che di 3600 uomini, cioè la c metà di quelle che il solo m corpo aveva s ubito a lla

« battaglia di Mars-la Tour

1!6- ANNO L\11

Queste considerazioni storiche peccano evideutemente ùi semplicismo. L'andamènto di una battaglia e le perdite dei combattenti dipendono da tante circostanze complesse, che rarame11 te si può con certezza dire se vi sia stata una causa decisi va e quale sia stata. C+li avvenimenti del 1870-71 ci dicono soltanto che truppe solide come le tedesche possono vincere truppe improvvisate come quelle della repubbli<!a del 4 settembre, anche se inferiori di uumero, ma non dieono nulla di piì.t, nè ci danno un indice di proporziono ehe st possa applicare ad altri oasi. Ciò non toglie che le idee contenute nella relazione abbiano importanza indipen· dentement.e dalla più o meno stretta relazione di rd effetti che possano aver fra loro i fatti storici citati. È strano peraltro che trattando dolla. coesione nei rcpu·Li mobili&ati, la suddllltn relazione laccia dell'influenza cl1e su di essa esercita il fatto clte quelli cho hauJJO HN'VÌLo in te.mpo di pace in nu reggimento, toruino a servire nello stesso reggimento anzi nella compagnia, in tempo di guerm. Qursirt <.:Ondizione ha ancora maggiore importanza clollA. forza <le.lla compagnia in tempo di pace o il lrascurarlu costituisce forse l'inconveniente grave dell'appmeccltio m i li tare ital inno.

Non pnò perc1.ltro nege.ro cho con l'adozione della ferma biennale la forza delle compn.gnie nf>i reggimenti di fanloria non rinfonmii sia riilttllnLa, almeno noi primi anni clell'npplicazione delln legge, troppo scarsa. Inconveniente gravi$simo ò l'avé1' riservato ai riveùibili il privilegio d i rimanere nlle armi uu anno solo, pol\'hè in tal modo circa un terzo del contingente assegna,to alla. fanteria, invece di 22 o 23 mPsi, preRta servizio appcna 10 od 11, o la ferma biennale unica soltanto, in pratica, u.Jlo stato eli dosid<'rlo. Ridotta a così minimi termini la classe ttnziana, ne deriva ehe dopo il congedamonto non v'ò più soldato anziano che non abbia almeno una carica speciale, siccb.è ]n, nozione <lel .se·rnpUc1' Roldato ùi fanteria si perde fìno al momento in eui non termina l'ist.rutione della nuova lent: ed anche nIl ora le isliruzioni speciali distraggono troppa gente dalle istruzioni generali.

Qualunque sia in ogni lllo-1o la forza di pace dolla compagnia, disponibile per il servizio e per le istruzioni, è opportnuo ricordare che il dire che soltanto le grosse com- pagnie dànno solidità e compattezza è affermazione troppo assoluta, al pari di quella che la responsabilità del comandante di compagnia si perda col diminuire dell a forza. Da che cosa invece dipenda, soprattutto, il rispett o del prin- ) cipio della responsabilità si è visto trattando dell'assegnC z ione e dei movimenti del e si può riassumer e dicendo che in fatto di sbalzi numerici della forza inte· ressa for;;e meno aver presenti gli uomini per un tempo maggiore o minore, che il poter fare per dato tempo assegnamento sicuro sop r a la massima parte del personale.

Il comandante di compagnia può in questo caso preparare i graduati, designare le cariche speciali, tenere uomini di riserva per colmare le lacune impreviste, può in una parola, prevedere le necessità future e tenersi in misura da provvedervi . .All'ufficiale poi che si lagna di aver disponibili per l'istruzione soltanto una diecina di uomini, si pot.rà sempre rispondere domandandogli se egli sia ben certo che ciascuno di quei dieci uomini non abbia più individualmente nnlla da imparare e iu molLi casi gli s) farà . toccar con mano quanto lavoro, anche per quei dieci uomiui, gli resti ancora da fare e cou1e, per certe co>Je, siano preferibili i riparti piccoli ai riparti grossi. 8i può anzi affermare cun sicurezza. che coloro, i quali oggi cercano di lA. loro pigrizia con la pochezza della. forza1 si lagnerebbero ugualmente Ùl..lmani, se avessero costantemente la compagnia :m un piecle p1·ossimo a quello di e con maggior fondamento di ragione, perchè, per l'istr uzione della truppa., la troppa forza finisce per essel'e d'ingombro ; e per l'istruzione degli ufficiali è sufficiente che la forza sia massima solo pel' breve tempo, il che si ottiene con richiami dal congedo dul'ante le manovre où anche nel modo eccezionalme nte previsto da l rego l amento, po· nenclo insieme diversi reparti per formarne uno solo di forza maggiore. In quest'ultimo caso non bisogna dimenticare che le unità organiche vanno sempr e rispettate anc h e nella fusione loro per formare un'unità di manovra; p. es., se di due battaglioni si formerà. uno solo, converrà che le compagnie due a due per formarne una e che in og ni compagnia provvisoria gli elementi delle compagnie originarie rimangano distinti fra loro e soggetti ai propri ufficiali e graduati .

Note Sulla Fanteria

Questi provvedimenti mirano appunto a lasciar integra ai comandanti di battaglioue e di compagnia la responsabilità che loro spetta, giusta le prescrizioni dei capi IX e XIX del di disciplina,

« Il comandante di battaglione risponde al comandante

« del corpo clell'istruzione, della disciplina e dell'ammini- c straziono delle truppe ohe comantla. come pure della loro

« condotta e del loro contegno in genere. Hoprnintendeudo

« all'istruzione delle compagnie per quanto è necessn.rio ad

« !lssicurarsi che il proprio hattaglioue riesea perfettamente c istruito in ogni del servizio, lascia ai comandanti

« di compagnia suoi dipendenti la ll.('Cessarit'L libertà di ((azione per concerne e l'amministrare le

« proprie compagnie ed invigila perchè si attengano co-

« stttntemenLe allo spirito dei regolamentt ed agli ordini ln questo parole llel regolamento, n.ssai meglio oh<' dove tratta dei doveri del comt\lHlaute eli brigata, è spiogn,to il modo di flel superiore verRo l'inferiore, evitando sia le iutromissioni fuori eli lampo, n,nche se fatte a fìn di bene, sia le frequenti riobioste fatte ùnll'inferioro su g m1.nto devf' fare, tutte cose nocive e come tali proclamalt' dd regolamento. Soltanto la parola è forse su· por/lua, perchè potrebbe essere ronle interproLata e perchè l'opPra dei comandn.nti di bnttaglionn e di compagnia si può svolgere benissimo in modo distinto, :>eu7.a imlebite ingerenze, soltant.o CJ naado l'li tengR. conto di Ull elemento importantissimo: il tempo. Facendo le cose a tempo debito, con la do-.uta successione, ginrlicanclo l'opera dei dipendenti <lai. ri.Sllltati, le rispetti ve attribuziOlli si districano naturalmente e si osserva ]a prescrizione de l 1·eg.· d'ist1·uz. e serv. int. (n. 4):

« superiori. Hispond o d' ogni particolare istrnzione che il c comandante eli corpo c redesse bf·no affidargli • (1).

La gradazione gerarchica dev'essere rispettata nell'istru« zione come in tutte le altre funzioni dell' ordine milic tnre •·

Nella stessa assegnazione delle reclute, dove può a. prima vista sembrare che vi sia, per parte del comandante di r eggimento, il salto del gradino gerarchico co r rispondente al comando del battaglione, ciò in realtà non è, perchè il principio che ogni compagnia possa fare da se implica particolarmente e prima di ogni altra cosa. Ja responsabilità del comandante eli compagnia e perciò occorre che a lui siano assegnati direttamente dal comanùante di regg i mento i mezzi opportuni. La responsabilità del comandante del battaglione verrà dopo, sia per invigilare che ogni comandante di compagnia faccia il proprio dovere, sia nel pro-çveJere che a sua volta il battaglione viva di 'rita. propria, senza nulla dover richiedero agli altri battaglioni.

(l) Il nuovo regolamento di amministrnziono e di contabilità doi corpi assogna al battaglione importanti compiti. Sarebbe immt\ turo parltJ.rne prima di un periodo d i esperimento.

La libertà d'azione in ogni grado non >a per altro int esa come libe1·tù eli far male, ma soltanto come lilwrttÌ di fa r be n e, salvo prediligero un metodo piuttosto che un altro . Inte r pretata cosi, la parola cox-fantemente usata da.l regolamentu è razionale e l'opera del superiore cosi intesa non può mai intralciare l 'opera dell'inferiore.

N on bisogna peraltro dimenticare che a coadiuvare il <:apitano sono destinati i subalterni e i graduati clelia compag n ia e che il cnpi t ano ùeve \'a.lersene secondo l' attitutline di ognuno. riguardi a grado où anzianità .

Dei dow'ri tli uguuno dice abbastanza i l 1·egolamento : il i tiOl tumc i oli c i caporali eli squadra e di cont n bi l itù. tanto meglio ri:.>po11derauno a quanto richiede il s u perio r e, quanto maggiore snrà l'autorità che ad essi Harà datn. di acquistare dimostra.ndo di goder piena la fiducia ùel capitano.

Agli ufficiali subnlterni va fatta. una particolare raccomandazione: da essi molto dipende il huon andamento di un corpo, perchè essi rappre:sentano le gio>ani energie che sono l a speranza an·enire e in essi deve esse1·e accolto quel fuoco sacro, deve vibrare tutta. quella poesia della vita milita re, che fa dell'ufficiale un apostolo e non un mestier ante.

P articolarmente debhono i suùalterni anziani dare i l buon e invigilare i p1·imi passi dei giovani sottoteneuti , cui un cattivo indirizzo dato all'inizio della carr iera può riuscire fatale. Le osservazioni amorevoli de i compagni valgono tah·olta assai più che gli ammonimenti e i castighi dei superiori: l'intervento opportuno del col-

1358 SULLA FANTERIA lega anziano può spesso evitare inconvenienti e dispiaceri g1·avi.

E la stessa avvertenza vale anche, in àobita proporzione, per i sottuffi.ciali.

Quanto ai doveri del comandante di compagnia, tutte le prescrizioni dei varii regolamenti ne fanno il principale educatore ed istruttore della tn1ppa: funzione importante e delicata quant'altra mai e che richiede « lungo studio o lungo amore ».

Viterbo, 1()11.

ALBERTO CA\ AOIOCCHI colo•mdlo (OIIItlltdant t Il GO• l'r!J!Iim.-nlo (ankrin

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