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DELLA I"ABTIZI ONE TEORlCA DELL'ARTE lULITABE
Lo Jomini afferma che la logù;tica era materia nota nei tempi precedenti i suoi: v'è eli fatto la nebulosa definizione del Ba.rdin e il von Ilar legg nota come logistù:a si dicesse il semplice calcolo del tempo occorrente per una marcia: cosa invero troppo limitata per formare oggetto di dottrina. speciale (l). Lo stesso Jomini, del resto, esprime, nel principio della sua trattazione, qualche dubbio che lascia insoluto, a meno che non debba intendersi ch'egli, traducendo e stampando nel 18 W l'opera delrarcidnca Carlo sui principi delh\ strategia, nella q unle di logistica non si disCOlTe, abbia inteso di correggere, divulgando la dottrina. di un piit illustre maestro, Popera. propria (2). In questa L\., come abbacinato dalla parola logù;tica, costruì un edificio basato sulle attribuzioni clegl i !>ta.ti-maggi01·i; a. tal fine fece una lunga. enumerazione di tutti gli argomenti che la logistica a>rebbe dovuto comprendere, entrando in minuti particolari; e :;olo al termine di essa capi di essere caduto in un equivoco (clmcttn se 1·écriera qtte tou devoiriS Hont aufanl (/u (jtte rNt.c de l'état·majo1·) e di avere abbo:r.zato l'indice di unlt scienza propria tanto degli stati-maggiori, quanto dei generali.
L'equivoco permano ed aumenta. negli sc1·iltori posteriori; così il Ricci stabilisce esl'lere la logistica ramo dell'arte 1llilitare di compl'tenr.a <legli stlttÌ·mnggiori ed anche dei generali, ma conclude dividendo rigidamente concetto da esecuzione, fa.ceuùo corrispondere alla faso di concetto un determinato ramo dell'arte m ilita.rc, cioè la strategia, alla fase di esecnzitme nn altro ramo, cioò ln. logistica, e consid<:'ra.ndo i due rami come competenza di dut:l diverse categorie di sone (geuernli e L'e!:mme delle pagine scritte dal ) [ arselli sulla logistica. mostra che· anch'egli non si seppe liberare dall'equivoco originn.le, pur tentando ùi correggere rerrore della netta separazione della personalità. de l generu.Je da qnella del c&.po di stato-maggiore. Adottando le idee del Ricci senza esserne interamente convinto e cercando di smu::;sarne gli angoh, egli giunse ad altre erronee distinzioni, come quelle di una alta e di una ba.s!:a logistica, direttiva la prima, esoc uti va la secon da . L'errore si scorge considerando che in ogni attività guerre sca. concetto ed esecuzione si fondono in un tutto armoni co : in altre parole, ogni comando concepisco ed eseguisce, poichi, eseguisce ri-.petto al precedente e concepisce ris!Jetto al susseguente: e ciò è vero in tutti i gradini della gerarchia. a partire dal generale in capo cl1e compie il mandato nili.datogli dal paese e come conseguenza di e-sso concepis ce il piano di guerra. Se poi ci si addentra nell'interno di un comando (generale e stato-maggiore), si vede che l'opera di concezione, la. quale si traduce nell'ordine trasmesso ad un comando sottoposto, si esplica in due fasi, eli cui l a prim a, e di competenza dello stato-maggiore, consist o nella ricerca di quegli elementi o daLi di fatto, 1mi quali il generale baserà poi la propria concezione definitiva, cotTispondente alla seconda fase. Il concetto del Ricci, se importanza. per fissare la. responsabilità dello !!Lato-mo.ggior e ri,p etto a l generale, no11 ne ha alcuna per fissare la responsabilità del gene r ale verso i suoi superiori od inferiori. Tn realt ù, il concetto, il modo in eui è cong,•gnato l 'esercito, ò la somma algebrica. delle azioni dei vari comandi, a ognuno dci quali spetta. di una parte del coneehto dell'aut orità. fino ai gregari ai quali spetta la SC\mplic e esecuzione, per q 11anto nemmeno sta da esclmlcre nello stesso soldato unn funzione di concetto. Co11cetto ed esecuzion e sono dunque, concludbndo, indissolubilmente uniti nell'azione guerresca ed il voJerli dividere ò <·osa che sfugge dal campo dell'atti\ ità pratica.
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(l) Anche dell!l parola IO!JÌ8tica è assai incerta. Se si ,·ol ess(· risalire a i GrC'ci, vi si troverl'lboo il /.Qcoldr, ,•orrispondente al furiere d'alloggiamento : e nllortl dov r ebbe dir11i c non logi•tica. I n alcuni libri di matematiche dei secoli xvr c xvrr s'indica con lorr·.ftica l'aritmetica e con logistica l'algebra, da louismoll, calcolo.
(2) Nell'avvertenza che prende In traduzione dell'opera dell'Arcidu ca Carlo, si lottge: • Les rnilitaires de tous Ics pays sauront grò à l'aut· ur " du Tl·aité dea urartds opération8 dc leur offrir la tradu• tion d'un OU'Lil-'e • plus complet que le sien..... ».
Tu tto ciò dovette comprendrro il Corsi, che nella breve inedit a ser i t tura assegna alla parola l ogistù·a un significato conn•nzionale. come ramo d'insegnamento professionale, facend ole comprendere la logist ica comnnemente detta, il servizio di stato-maggiore e il servizio d'intendenza in gnarra, e raccomandanàone il pitl strPtto accordo con l'organica e con l a tattica: il che corrisponde ancora ad una concessione all'u so scolastico, unita alla. riconosciuta. necessihi di moderare e limitare il campo, che per forza delle precedent i definizi oni alla logistica era stato assegnato . ln altri ter min i, fatta eccezione dalla. parola, il Corsi ci riporta alle concl usioni de l Clausewitz, cosicchè si può ancho stretta dei conti riconoscere non essere quella parola necessa ri a, poichè senza aggiungere chiarezza alla distinzione dell 'autore tedesco, può essere causa di confusione, come nell' ultima definizione del Corticelli, nella. quale la. logistica. prende il posto della strategia. La logistica. non può aspirare a formar& trinità con la strategia e con la. tattica, poichè se a queste è possibilo, salvo gli addentellati inevitabili, assegnar e un significato abbastanza precit>o, la logistica invece è parola che l'abi tudine ha re so eccessivamente antonomastica e che, come altre molte, non è solo un traslato, ma nasconde mancanza di contenuto interiore e conduce quindi a gravi errori, o per lo meno ad indeterminatezze. Questo pensiero appa.re evidente, ogniq ual volta si eviti di adoperare l'agget· tivo logistico e vi si sostituisca una indicazione più concreta od anche nulla (1).

Non si può disconoscere l'utilità., anzi la uecessitù di dividere in parti, a scopo !lida.ttico, l'arte militare, come "i fa d'ogni altro corpo di dottrina: negare qnosta verità equivarrebbe ad impedirll lo studio o vano il progresso, non dell'arte, ma dei mezzi che soccorrono l'arte. Occorre porò che la ptwtizione fatta bene, altrimenti l'errore nel divirlere la materia si traduce in co.tt.ivi programmi e in infecondo frutto dell' insegnnmento.
Una dulle per cui la partizione dello Jomini: dP.l Ricci e del l\Iarselli1 non mf>.no che quella dell'arcidu cn. Carlo ed altre dolio stesso genero. non rispon,tono piena· mente allo scopo, sta nella confusione fatta tra. xcienza od arte, o meglio nella pretesa di dar carattere scientifico a. quella che è e non può esser*" rdtro che (IJ•te. Ammessa, per brovitù, como dimostrata questa proposizione; ammesso pure che ogni arte, per quanto degna di tal nome, è soggrtta a. principi e regole chr non si possono impunementP violar e: ma cho nemmeno si pos:;ono con certezza matematica defi- nire e limit are, sovratutto quando si tratta della parte riservata ai più alti comandi ; considerato poi che il g r ado di certezza aumenta quando si debbono indicare le funzioni di ogni ruota di quel complesso meccanismo che è l'esercito, e che la liber tà :l'aziono che va lasciata ad ogo.i organo diminuisce yja na che si discende dall'alto verso il basso, dall'artista all'arttgiano come direbbe il principe di Ligne; si conferma da u n lato « la necessità di comporre principi e regole in un «corpo di dottrina» (Clausewitz), le quali, pur essendo basate anche sulla nozione di scienze posith·e, non conferiscono carattere di scienza al complesso; dall'altro l' opportunità di tener conto in questa composizione della germ·chia, come quella che meglio d'ogni altro criterio risponde a.lla. ua tura. della. cosa che si considera: l' e.c;ercito. in rapporto questi concett.i con i maggiori raggrup pamenti dell'attività guerr esca.: JJrepara?·e l'ese1'c'Ìto (costituzione di pace, mobilitazione, costituzione di guerra); adunar e l'e>1ercito su,/ teab·o d'ope1·azione (trasporti per terra. e per mare) i impiegare l' (marcia, sosta., loro sicul'(>zza, com ba. t timento) i ma ntenue l' eRercito in C((,mpagna (servizi prosso l'esercito e al suo seguito\ si può riassumere la partiziono naturale, a scopo didattico, clolla materia nel seguente schema, dove di fronte alla natura della cosa sono indicate le corrispondenti attivit:'t:

(l) d'uso l'Olllune pt\J•!ut·c di •·ir·ugnizioni t\ >JCopo logitttiru, di dilli· coltà logi81iche, c. na di endu.
Si OI!Servi quunto più si r eud& l'id••a pal'ltmdo di ric ognizioni a. scopo <ti sosti\ o di morcia, di ditli<-nltà. dipendenti ragioni di vettovaglio.meuto, di climtl, di 11tnl(le. t:· ·c., a "e<·onda del C•tsi L ' ).(· goltivo loyistica o (• vago, o costituisco un ploonasma. Ba><ti ricordnre cho nell'anno scolastico 1905-0u pot6 l'inSC'I(Ilanto di al11t scuola di guerra svolgere l'intero corso Konza nect•sgitÌL tli mai udopcrarl' qul"!ta parola, nè t·omo sostantivo, nò corne aggettivo (tranne che nel titolo dol corso); che l'ufficio Htorico l'ha completamento banditu dal proprio vocabolario; o che allorchò il generale Zuccl\l'i chiese. con una di refol'enàum, la dofillizione della logistit·a a tntti gli allie\·i della s<'uola di guorra, ne ebbe risposte così vario e dispnrato da ribndire la <'OllVinzione che quella parola fosse la cons1>gutmza di un equi,·oco.
ESEIICI l'O
C• d' l ••man 1 o statr-magg. ( .FI\l\teria . . . . .
Cavnllerin Artiglieria. . . . . .
Onlinament<>, n. e l più nmpio signifi<"ato di quosta pnrolo. (l).
Sorvizi.
IM I' II': GO
8 cl l marcio l loru eicu-:;; aostt• l rozza S a l Combatt imenti e nts· ::l -o d" !;o ••....
Amrninislraziono. - Con.qervnzionEI della
Con questa pa.rtizione , che si basa sull'esempio autorevole dei vecchi maestri italiani (Machiavellì, Forni, Montecuccolil, si evitano le distinzioni non abbastanza nette di st1·ategia e di tattica, e quella inutile ed anzi scolasti camente

( l ) Secondo la definizione del Gu;;tieln1otti, ordintJmento 11ignifico • mot · dannosa di logistica, pur offrendo modo d'inquadrare tutta Ja. materia che forma argomento di studio professionale con unità di cri terio e d'indirizzo.
• l ere a suo posto stabilmente secondo n \l mero, qualità. dotazrooe. mul.istri, coniorwe al piano organico : epperò comprende anche lo stabihra gli obblight militari, che improprinmentu dico>ii reclutamento.
Tutto ciò non esclude che astrattamente si possano anche definire la :strategia e la tattica secondo li Olausewitz, sia pure a titolo di !lemplice erudizione, per chè que.sti vocaboli non tolgono chiar ezza al discorso, laddove siano adoperati con parsim<lllia e in senso mo l to generico: ma quel che importa massimamente è l'educare la giovenhi a rifuggire dal vnniloq uio, ad usare precisione di linguaggio ed a seguire, nell'apprendimento dell'arte militare, un indirizzo pratico.
