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DELLA PARTIZIONE TEORICA DELL'ARTE MILITARE
(ContilltUlZÌOJ" t /In,, Xl, pa!l. !311)
Re così poco concordi si palesano le opinioni dei vari scri ttori sulla partizione teorica dell'arte militare in genere: non meno discordi sono quelle sul sigmfìcato e sni limi t i della logistica in pa.rticohu·e. Di questo argomento tra tta. in modo ampio ed esauriente uno scritto del generale Luig i Zuccari (190G), stampa.to ad uso degli ufiiciali della sc uo la di guerra; qui si riassumono pertanto più brevemente i punti principali dell'argomento, aggiungendovi qual ch e considerazione a conferma.
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Il generale J omini scrive:
«È la logi.vtica unicamente una scienza di cose minu te?
« oppure è, al contrario, nna scienza generale, che formi u na
« dello parti più essenziali dell'arto della gt1erra; oppure
« iufìue non sarebbe che uu'espressione consl\crala dall ' us o,
« per designare vagamente i liver1:1i rami del servizio di st.ato-
« .maggiore, vale a. dire i Yari modi di applicare allo op ern.-
« zio n i effetti ve lo com binnzioni speculative
« Queste ciomftn<le parranno singolari a coloro che credon o
« form.J.moute che non vi sia più nulla da dire sulla guerra
« e che ::>i ha. torto a cercare nuove definizioni, quando tutto c sembra loro ben definito. Io invece, persuaso che dall e
« bnone definizioni dPriva la chiarezza delle concezioni, con-
« fesso che sono q nasi imbarazzato a. le accenna te c Nelle prime edizioni di quest'opera, seguendo l'esempio c di molti militari ho la. fra i particolari
« questioui, apparentomento cosi semplici.
« d'esecuzioue del servizio di stato-maggiore, che forman o
« oggetto del regolamento per il servizio in guerra. e di qual-
« che istruzione speciale per il corpo dei quartier-mastri.
« Questa opinione era il risultato dei pregiudizi consacrati
«dal tempo; la parola logistù;a deriva, come è noto, da.
« quello di major-général de (tradotta in tedesco con
«quella di qum·tie1•rnei.ste1·), specie di ufficiali che avevano
«una volta la funzione di alloggiare o accampare le truppe,
« di dirigere le colonne, di collocarle sul terreno . .A ciò si
"'limitava tutta la logistica, la quale, come si vede, com-
« prendeva tuttavia la castrametazione ordinana. Ma con c la maniera di far la guerra senza accampamenti, i c movim enti diventarono più com plìcati e le att r ibuzioni
« dell o stato-maggiore più esteso. n capo di stato-maggiore
«fu incal'icato di trasmettere sui punti più lontani del tea- c tro della guen-t\ il peusie1·o- del generali::;simo e di pro -
« curare a questo tutti i documenti per basarvi le sue ope-
« razio ni. Associato alle combinazioni di lui, chiamato a
« parteciparle, spiegarle ecl ancue a son•egliame resecnzione
« nel loro complesso come nei minimi ptnticolari, le sue c funzioni s1 este::;ero nece::;sa.riamente a tutte lo opera zie 11 i
« rli nna campagna..
« D'allora n poi la s ro ienza. d'un capo di stato-maggi(•re dovetLe abbracciare anche tutte le varie parti dell'arte
« della guerrn. e se tal ;;cienza è q uelln. che si denomi llll logibasterebbero appena le due opere dell'arciduca Cado,
" i '\"Oluminosi trattat1 d • l Gttibert, del Laroche-Aymon, del

.- Bousmard e del marchese dì 'l'ernay per abbozzare il corso
• in completo d'una logistica, si m ile, poichè questa non sa-
« rebbe meno che la scienza dell'applicazione di t11tt.e le cc Da quando precede sembra l'Ìsnltare naturalmente che
.: scienze militari.
< l 'antica logistic:.\ nou potrebbe più bastare per
« la degli e che le funzioni attuali
« òi questo corpo dovrebbero ancora essere formulato, pl\rte
« i n un corpo di dottrine, parte in dispus1zi0ni regola.men -
« tari. :J(a nn complesso soddisfacente non esiste ancora in
« nessun posto.
« Ammesso che l'antica logistica non fosse che una scienza
« di cose m mute per regolare la roaterinlità delle marci e; c a.mmess -> che le funzioni dello stato-maggiore abbracuino
« oggt le combinazioni più elevate della bisognerò.
4. anche ntnmettere che la logistJCa. uou e più che una parti-
« cell a dell11. scienza degli stati-m aggiori , oppure che bisogna.
< dare ad essa un altro sviluppo e farne una scienza nuova,
.r. che non solamente quella degli stati-maggiori, ma
< anche quella dei gen(lrali in capo »
A conferma ùi ciò, il Jomini enumera di poi i punti prin - cipali che dovrà comprendere (diciotto) e nei quali è rac- c h iuso quanto concerne l'impiego e la conservazione della forza; indi soggiunge:
« Esaminando questa "'asta nomenclatura, che si potrebbe
< ancora accrescere eli parecchi articoli minuziosi, ognuno c protesterà che tutti questi doveri sono tanto que ll i del c g eneralissimo, q uantu quelli dello stato-maggiore : è questa
< una verità che noi abbiamo testè proclamata, ma è pure c inconrestabile che precisamente affincbè il generale in capo
« possa dedicare tutte le proprie cure alla suprema direzione
« delle operazioni, gli è stato assegnato un capo rii stato-
• maggiore incaricato dei parncolari d'esecuzione: sicchè «tutte le loro attribuzioni sono neces>'ariamente comnni ecl «è rovinoso per l'esercito qut\ndo que:te autontà cessano «di non fame che una sola. Ciò accade tnttana. fin troppo « frequentemente. anzitutto perchè i generali sono uomini « e qnindi ne hanno tutti i difetti, poi perchò non mancano .: nell'esercito interess1 e pretese in rivalitil coi capi di stato< maggiore • (1).
Il D' A.yala così definisce la logi::.tica: c J,a logistica (cui potrebbo.>i fot-,;;e dare il nome di c tegin anlmini.-.;/,·ath·o) !'econ.lo il Bardin !:l la scienzn rlel c rag10namento e del calcolo, la quale, rischiarl\ta dai clati c della statisti<·a, costituisce ltt. parte specnla.tiva e razionale c militare: è la •alutazione del campo della guerra,
« il rrlifronto de' disegni approvati, la del 1'o,.;to delle c fortificazioni, insomma il ramo intellettuale dell'arto,. (2 )
Il generale IHeci cosi parla della logistica:
« Havvi , oltre alla razion1llc concezione di un piano di c operazioni strategiche, qualche cosa di ben importante: n c è. in una parola, la. sua e:;ecm-.ione, i cui difetti pogsono
« ma.ndure a rua.le o rendere quanto meuo inutili le piit belle
• • concezionì stra.tegiche. Da qui emerge l'ufficio della loyi-
4. ramo d'arto militare di competenza speoiale degli
« stati-maggiori delle annate.
« Cosi dicendo; non intendo già che la. cura. dell'esecu·
« zione di un piano d'operazioni strategiche sia. estranea ai c formato; ma tengo a Rtabilire due •crità importanti, le «quali sono:
« doveri del geuerale che ne ha la e che lo ha.
« l ' essere due cose beu distinte la formazione di nn
< piano e la sua esecuzione, ri chiedendo esse delle doti
« aò un Cf'rto punto ,tfl"atto di..er:;e:
« essersi introdotti appunto erl ampliati gli stati-ma.g- c giori 11elle armate moderne per s<·aricare il generale che
« ne ha il comando d'una parte della sua respou:'la bilità. la
« qtHde, quando materialmente gli fosse las ciata intera. fini·
.c: per essere superiore alle di lui forze.
4 :.\Ia qui cade in acconcio una domanda: dove fìnic:cono i
« doveri del generale e incominciano quelli del sno stato-
11) Jo:v:un. - Préci11 de l'art di'l la qunrt. 14:>.
(2) M.\RtA.>.rO D'AV.U..o\.- Bibliografia militare italiana po.g. XXI.

PA.Rl'IZIOXE TEORICA D ELI.; .\RTE MILITARE 2409 c maggiore? domanda alla quale non si può darfl una risposta c assol u ta. poichè la questione è essenzialmente questione di c: per::;onahtà, tutto dipendendo cla.l cs.ra.ttere e dall'att i tu - c: dine eli colui che esercita. il comando... c :4tucliando l&. cosa astrattamente si può ben stabilire e c sino a un certo punto precisare q mdi siano i doveri de ll a c e quah quelli della sf1•ategia; ma in pratica i l c generale non sarà solame11te la personalità stmtegica, come c: i l sno capo di stato-maggiore non rappresenterà solo la c: per,;onalità logistica, queste rlne funzioni si compeuetre- c r anuo a vicenda, talora anche ma nell'opi· c nione però e anche nel fatto, il peso delle disposizioni eRe- c enti \'6 ricadrà sul capo di stato-maggiore, come q ut>llo.delle c concezioni stra.tegicbe san\. devoluto a chi esercita il co-
-< mando ( 1} l l generale Ricci qui ud1 gli uffizi della logistica non meno nmpliamente eli q tmnto avesse fatto il generale
J omi111, 11oggiungendo che c un n!Ticio importante che cncle bt•ne nel dominio della logistica, che è quanto dire c nello funzioni degli ufliciali eli stato-maggiore, ti la diplo- c u/f/Zict militare • {2 )
...
Lo autore altrove dice dtA la logi:;tica è « l't\ttna-
« zione dei concetti iltrategici col mezzo delle ma.rcie, disio -
• caziom, passaggi di osta.col i tolTi toriali, ecc. • {'3) e in una istrn-ume •mll' insegnamento alla .9cuol(t supe1·iore eli gw•>'l'a ineùita, aggiunge che -c la logistica ba uel campo c Hlratcgico L'ufficio stesso bt\ la tattica sn l campo di
« hattnglia -..
J l generale i seri ve:
" La strategia ha per obbietto il disegno delle operazioni c militari; la logìstica, le disposizioni concernenti l'alterna c Yicf'nrla di moto e di riposo delle truppe: la tattica, i modi c rli combattere. La prima f1\ il piano generale; la c lo eseguisce nel campo della tras lazione; la terza, in quello
« rlell'nrto. La prima. indica la direzione in cui deve spiu- c il grave; la secondo. ne calcola tutte le resistenze c lungo il viaggio; Ja terza assegna le leggi dello scontro
«con altro grave. La logistico. è, pertanto, int.imamente e
« prossimamente legata. alla. strategta; è il veicolo pel' e ni il
« del generale arri n\ all'azione tattica delle truppe.
« forma il còmpito più speciale dello stato-maggiore, (l) Rrccr. lnJrodu::ione allo 1tudio Il' arte milit{Jre, 242.

(2) RICCI. - Id. id., 356.
(
3) RLCCI. - Dell'iM egnamen!o dell'arte militare, 7 2.
1 rleputato a fare in un esercito l'oflicio rli nervi eouduttori
« Jel pensiero dal cervello alle membra Il che non vnol dire
• ehe soltanto il capo di stato-maggiore debba occuparsi delle
• modalit<ì logistiche. Se ne occupa a n che chi comanda in
<< capo, benanche chi eseguisce gli ordini. I.,a ste«<:a e1a.bo-
« razione del pia.uo di guena. si fa. attraverso uno studio at-
• tento dell e posdibilità logistiche, senza di che es:;o potrebbe
« !!vanire come sogno fantastico . E si fa pru·e con la previ ·
« sione delle possibilità tattiche. Onde il piano non esce, e
« non deve uscire, dalla. mente del generale come abbozzo
« indeterm-inato o vago, ma come ben delineata figura cui il
« capo di stato-maggiore colorisce ed i comandanti delle
« tmppe incarnano nell'azione. Come potrebbe il generale
« prescrivere la direzione dei mo,·imenti, seuza aver prima
« esaminato se esistano le strade per dar passaggio ad una
« ùata di truppe in un detenninato tempo? Unl\
« eoncrelastrategia f. per sè stessa log1stica suprt>ma o grande
« ehe s i vogha. Per tnl ragione noi vediamo parecchi autod,
« massime ledescbi, restring or:n a disLmguere ·nella seienzn
« della guerra. solamente la strategia. dnlla t.a.ttica e con):;i-
« derare la or ne1la prima, come sceltn. delle strade
« da. percorrere, ed or nella seconda, come particolari clispo-
« sizioni di mar01e e di riposi per andare n combattere. Per
« sta. bi l ire uno. maggior gradazi one nelle idee ci siamo in-
« dotti a seguire l'uso prevahm in altri scrittori, o distiu-
« gniamo l'ordito generale o strategico, che è opera di chi
« co1uanda,, tlalle disposizioni particolari o logisticho che ri·
«g uardano tl <'apodi stato-maggiore, sebbene po:;:;ano \'emr
.- dettate dalla meute stessa che concepisce . Che :;iffatta di-
« stinzione non sia artificiale si tocca con mano quando l'i
«st udio. attentament.e la C'oo·ispondenza di Xapoleone. Voi
« trovato in prima alc uni documenti che contengono il con-
« cetto, anche l'orditura fondamentale delle operazioni da
« eseguire, e poi tlua. sequela cl i lettere ti genera li, a. i capi

« <lei va1·i servizi, in cui con molte particohtrnà si prt:'scri-
« vono le norme per attnare il piano strategico. Uno :-;tesso
« uomo può fare l'uno e l'altro, come spesso fece c come fa il Moltke che nel {alto è insiem e stratego e capo
« di stato-maggiore; ma ciò non toglie che sieno att.i di-
« stinti per una maggiore o minor dose di generalità. Re
« non che la distinzione è indeterminata. e la sepa.rnzione non esiste. Un capo di stato-maggiore è l"ombr a. del gene-
« rale , e le due personalità debbono compenetrarsi a ncenda
« t3 fo rm arne una sola, che chiameremo direttit:a. Il gene- c rale può avere una mente sjntetica e feconda di grandi
« idee, l addov e il suo capo di stato-maggi ore dev'essere u omo
«an ali t i co e d'ordine, come dicesi. Quegl i darà a questo una su cui lavorare; questi, nel porsi all'opera, vedrà. sa l tar c fu or i le difficoltà dell'operazione; ed allora, di comune ac-
• conlo, elaboreranno quel piano concreto, che comprenderà
« il con cetto o motivo strategico e la forma l ogistica ; con-
« cetto e for m a che sono indisso l ubilmen t e sposat i , sì c h e
« quell o senza questa è vana larva, questa senza quello un c cor po ino r ganico ... c N ella logistica. come in ogni umana cosa, bavvi una re-
<( gi one superiore ed una inferiore ; havvi cioò un'alta ed n na c basi-la logistica, direttiva la pr i ma, esecutiva la seconda. c è costituita dalle disposizioni del comando dell'e-
< se r cito o almeno d'una di quelle parti (armate) opern.nti con c. n na certa indipendenza, espresso in ordini cho vengono co -
« m nnico.ti ai comandanti di armata o di corpo d'a r mata;
«questa, dall'esecuzione d i tali ordini, che fa tanto pi\'1 m innhL quanto piil si disceucle per la scala gerarchica. Re c l' alti\ Jogistica è q nella direttiva, perchè non sarà alta l a
• logistica di un comandante di corpo di armata, che marci
« Ìlòolato? E di fatto non saremmo alieni dal chiamarla t.al e,
« se il corpo d'armata maroiassl'l iRo lato por conseg uire tm c proprio scopo strategico. In tnl cuso il corpo equ ivarrebbe ad unn piccola armata Rtrategica . se il C'orpo fa parte
,-dell'armata, come accade ordiuario.mente, allora osso marcia secondo una direzione e secondo nua o più prescrit... tegli du l comando dell'armata, nl qna.le, a sua volta, ven· indicate Jo.l supremo com:mdo dell'esen·Uo; ed in tal caso solamente le disposizioni di questo hanno d r itto ad

« essere conside r ate come alta logistica. Questa, come si è c detto, è il necessario complemento del concetto ;;trategico; c e però non è in:oeparabile. Con:;isteudo la sna funzione nello c -; ceglie,•e le linee di marcia e ut" l dare le sul ge - c nere delle marcia, in conformità. del fine strategico, è er- e r onco parlare di alta logistica qnando non aRiste indipen -
« denza strategica. L'alta. logistica, nelle recenti campagne, c ha costituito i l còmpito del ge n. v. 1\l:oHke...
« Dobbiamo noi dichiarare che anche ne ll n. log istica infe - c r iore, ha.,·vi ragiotle a di-;tingnero una parte diretti va. da c Or dinariamente ci facciamo l'idea. che lo. logistica si
< una esecutiva?
« arrel:iti con la strategia. al limite esterno di un campo di
« battaglia. Noi possiamo ammettere c h e l a logistic a com -
< prenda gli atti fuori del combattimento, come n dire l' ac-
< cantonamento, la marcia, l'act-ampamento, senza che ciò ne
« debba condurre all' iùea. che essa non varchi pnnto la sogha
« del campo di battaglia. e quindi la logistica non è solo
« strategica, ma anche tattica. Codesto fu vero sempre, ed è più che mai, attesa ]n. grande estensione degli odierni
« oam p i, su cui manovrano grandi masse i n ordine non li-
« neare e saldato. I campi di battaglia si allargano in guisa
« da rendere piit vera la defìniz10ne della gNmde tattica come
« strategia del campo di battaglia...
«Per mostrare sempre più quante cose vivano in uua,
« che le menti non usate a. riflettere credono essere a.utouo-
« mica, a:vvertiremo che la l ogistica, se a prima nsta. paro
« che non esca da altri visceri che da quelh della strategia, c iu realtà. ò nelle sue disposizioni determinata da fattori c essa obbedisce pure ad esigenze... in somma esigenze to·
• non solo hlrategici, ma anche tn.ttici ed amministrativi ...
« pografì.che, demogmfiohe, fisiologiche, econo-
« miche, sociali... Per sì fatte ragioni la logistica, sebbene c prenda uorma dalla strategia, che è la Slll\ anima inform a-
« trice, dalla tattica che lo scopo, pure,
« dalle st.reLt.e dell'tma e dell'altra, riesce a costituirsi ('on
« una sua autonomia, come a 1·te e però come ...
« Prima di l!'eclerico In. Joghticn, come arte, esisteva tlp-
« !lena... (:Ou Federico e più cou };apolcone si fa adulta, cioè,
«C'Ome nrte diviene occupaztonc difficile e complessa. che ri-
« chiede ingegno spec•iale, come sctPnza comincia. a far ca- c l .a logistica, es:;e nd o la f0rmn determinaLa e partirolare
« polino col proprio nome nei trattati diclnttici ...
« del concetto elevo conformorsi a' principi doli o.
« stmtegia, i quali, alla lor volta, discendono dalla supremo.
«necessità della guerra: vincere la. battaglia. Per conseguire c tale scopo è necessario accumulare sul campo della. pogua
« nna somma di forze superiore a. quella. dell'inimico: il d1c,
« nel dominio dei rapporti numerici, non si pnò ottenere :.e
« non marciando in guisa che le frazioni dell'esercito
« t:ano riunirs1 meglio di quello che possano le frazioni de!·
« nemico ... È un supremo roucetto logistico ... il
« princip10 dominante la logisticn. > (l)

Il generale Corsi, in un ordine generale per la :wuola ùi guena (inedito) esprime sulla. Loyistica la. seguente opinione:
« Sotto q nesto tj tolo convenzionale si comprende nel corso
«eli questa. scuola, oltre quella parte dell'arte militare cui
« suol darsi comunemente tal nome, a.uchc il serv izio di
<stato-maggi ore e quello d'intendenza in guen·a. La ma te- lH:LL.\. .P.AllTIZfOXE T.EO:B.lCA. D.ELL' ARTE MILITARE 2413 c ria è dunque divisa in tre parti. Gli allievi ne han no già
« qualche idea quando ne incominciano lo studio, per effetto c degli studi anteriori d'organica., tattica. strategia, storia. c e geografia. militare. l\Ia. qui si attingono cognizioni p re- c cise, del massimo valore singolarmente per quelli che sa" rann o poi chiamati a far servizio di stato-maggiore . Qui
..: pure, come per l'organica, è mettere a disposi" zione dei discepoli nn sommario dei dati ùi f1\tto e tabelle
• e modelli litografati o stampati, per non perdere tempo in c de ttatura e compilazioni in cni il profitto sarebbe minore c È indispensabile il pitl stretto accordo con l'orga.nic·a. e c con la tattica... Del resto questa i struzione è di natura sua c in sommo grado pratica (l ) "·
.: asRa i del lavoro.
I l generalo :Moreno, premessa la definizione della Jogistica. qual e fu p i ìt tarùi t\ccettata dal generale Cortioelli, soggiung e: c Col nome di mezzi logistici, o .w·tizi, intendiamo distin · c guere quegli organi dell'e!'lerciLo rhe hanno la c fm1zionu di soddh;fare i materiali bisogni delle truppe in «campagna.. Questi bh;ogni sono molteplici e prosso i cli- ct versi eserciti non I:!Ol\0 sempre t>gualmente raggruppati , nò < p er e modo egnalmente !loddisfatti. In generale, «pe r ogni beu definito ed importante bisogno delle truppe

«: h avvi uno speciale serv i zio che funziona. con nn modo or- c ga.uico proprio e con un proprio pE>rsonale, aln1eno il quale, c Xel loro prooe.,.so i si ì>volgono in tre fasi ben c distinte: c fètw! organica, raccoglie e ordina sin dal tempo di pace
• rispetto all'impiego, ha uua. pMticolare gemrrhin.
..c le rÌtiOl':!e d'ogni natura. del paese;
« f'ctHe logistica (tmminùJtrativlt, fa perveuiro sino a con- c tatto delle truppe opN·anti le risorse provenic>nti Jall'in - c terno clel paese, o incettate sul teatro d'operazione; c d'attuazione, soddisfa. direttamente i bisogni delle
-oc truppe secondo la. destinazione ùi cias cun servizio.
« Lo scopo prinoipal issimo dello operaz i oni logistiche è
« dalla logistica conseguito quando le truppe Hi presentano
" a combattere il nemico nel momento e nel luogo più op-
< portnno, nella direzione più conveniente, nella. più com -
• pleta sicurezza, con la. maggiore possibile conoscenza delle
« condizioni del nemico, nel massimo numero, perfettamente
« fornite di quanto loro occorre, e nella migliore disposi-
DJ.;LLA PABT I Z I ONE TEORICA MILITARE
" zione per l'immediato impiego nel combattimento. La
< l ogistica. perciò non può vi vere separatamente dngh altri
< rami della scienza. militare, ne estranea si può mantenere
« a ll e considerazioni d'indole strategica, organica e tattica,
« po i chè anzi aù esse insp i randosi e su di esse influendo,
< concon-e a costituire il tutto armonico ed inseparabile,
« ch e t- appunto la. scienza. militare, di cui solamente il hi-
« sogno espositivo didattico consiglia Ja. separata conside- c Ciò spiega perchè vi siano alcune ope r azioni, le quo.li, c per l a loro funzione rispondendo atl un tempo a considerazioni proprie della logistico. e a considerazioni a questa
« ra zione di parti .
« estranee, devono trovar posto tra. le operazioni logi .. ti che.
< henchè non no possono completamente giustificare l'indole
• t>sclusi va.
« Per e<::empio: il passaggio di f01·za. di un tiumo è
« 1mzitutto operazioue tattica per la moclalit:'t del suo svol-
« gimento, ma nello stesso tempo è opemzione tecnica poi
« mezz i cho impiega., ed è operazione logistica. per lo scopo
« pr ecipuo t\ cni ruira, la tra.slazione dAlle truppe da uu
<< punto ad un altro, a l cui conseguimento concorrono i modi
« tattici e i mezzi tecnici. Ne derivn che dello :.;te:;so og-
« getto 1rat.teranuo la tattica, la tecnica., e la.
« ognuno. bensì dal suo punto eli vista t!pecialc 1 ma ognuna
« senza. poter trascurare le esigenze delle altre, tutte seu:r.a
« pot.el' trascurare il modo organico eli es$ere delle truppe.
4' &tesso può dirili del le avanguardie, degli avamposti, c delle avanscoperte, di quelle operaz10ni cioè che, senza
« u.vcre per scopo dirt>tto il combattimento, devono tt!ner:;i
« pronte a.d impiegare que:lto mezzo per C'Onseguire lo scopo
« logistico; può dirilj a.nzi (li tn.tte le operazioni che piit
• propri;\mente si dicono logistiche, perchè iufi ne anche
• queste non mirano che a preparare l'ttzione tattica, ai
« bisogni de ll a. quale devono perciò soddisfare. .
« l ;e operazioni logistiche possono in diverso modo essere
« classificate. Questo manuale, che nou mira ad una rigo-

« rosa classificazione. ne trattet·il. nell'ordine che
« torna. alla. semplicità de ll 'esposizione. Di (atto il manuale
<r comp r ende netta Operazioni logistiche gli a;·go-
« rnenti: marcie, in lontananza e in vicinanza. del nemico
« - stazioni, accantonamenti e accampamenti- avamposti
« -avanscoperte - passaggio delle linee fluviali, in lon·
« tananza. e in vicinanza del .nemico - passaggio delle zone
« montane - e neU(t catego1·ia Mezzi logistici compi'ende.
DF.T.LA TEORICA DELL'ARTE MILITARE 2416 c i serdzi d'intendenza, anche ogni sorta di trasporti in ferrovia a sul mare • (1).
Il Guerrini così definisce i compiti della logistica: c L e operazioni effettive fuori del campo di battaglia si c ridu cono essenzialmente a dell'esercito, e delle c sue frazioni.
< P erciò la logistica si occupa essenzia lm ente delle marce c studiando il modo di nel minor tempo possibile, c t:ol meno possibile di disagio e di pericolo . c Tra. due marce, l'esercito, o le sue frazioni, devono so- c stare, pel riposo o per obbedire a concetti strategici;
« quindi la logistica studia. le stazioni perchè r iescano quanto c più si può comode e sicure. c Iu marcia o in !)tazione, l'esercito consnma. vettovaglie,
« Yestiario, ecc., iu combattimento consuma personale e ma- c terinle: occorre tlunq ue provvedere alla sostitnzione di c: tutto quello che mnn mano si consuma, epperò la logistica c ,tuùia ed attua i l'iftJrnimenti.
« Durante le operazioni, una parte de l persona le e del c mat erhde dell'esercito si ritluco tempor&D<'I\mente inutile c (l'c r ili, ammalati, nrmi rotte, ecc.): inoltre, cadono in po·
< tere doll'eserçito uomini e materiale del nemico; tutto
« questo personale e questo materiale imbarazzante, peri - c colo:so, o semplicemente inutile, deve essere allontanato· c t'pperò la. logistica ne cnra. lo sgomb1·o. c Inoltre la logistica. provvede al sodisfacimonto di molti
« altri biRogni, come la. cura dei malati e feriti Jeggieri
« (servizio sanitario o servizio veterina1·io)1 le comunicazioni
-« (servizio postale e servizio to1egrnfico), ecc. •· (2) l\Ientre l'uso consacr.wa cosi in ltalia la. pnrtizione dello. materia che torma oggetto dell'arte militare secondo il metodo dello Jomini per successiva evoluzione modificato, ·all'estero era seguito un indirizzo diverso, come appare dalla seguente tabellina. in ctti sono descritto le materie che in alcuni degli istituti superiori d'Europa mirano allo insegnamento della preparazione e della condotta de lla guerra.
(l) :\foR&""o.- Manuale dt louiatica, 30 c 222.
( 2 ) Jfanualttto di fallica e servizio ecc., 10. Si noti t.>hc lo steo'I!O Gueninì, no' suoi studi non adoporu mai. porchù nou ne p1 ov a nonò utilità, il vo<'ttbolo lo{Ji.fltica.

PA IIII'I
École su pèr ro> de guerre (t !lOI)
T attica applicata (divisa in 3 cattedre).
Sto r ia militar<', atrate· giae tattica generale. {llanca quale cattedra a
Mobilitazio n e.
Servizio ùi stnto-magg.
Amrninist t•azione. TaLLiou mwa le.
(:\l t\DCa)
Tattica.
( 1900)
Storia militare e stra · t<'gia. Guerra d'Msedio.
Serviz io di stato giore (ope r azioni).
Servizio el i stato - mal!:giore (amministr.).
(Manca quale cattndrn a Rè)
Coslìtuzionl' ùegli e8C."rciti.
Tattica.
Cl9il3)
Storia militè.re.
Guerra ù'BMt"dio.
Scrvi7JO di stn,o-mRg· giore. Guerra marittima.
Passate cosi in rassegna lo opinioni dci più autorevoli scrittori sulla part.izione teorica. dell'arte militare in genere, e sulla. logistica in ispecie, è agevole scorget'lle lo non piccole divergenze, le quali, insieme con la differenza di metodo e'liste n te di fatto tra. le scuole militari italiane e le principali estere, offrono argomento di meditazione e induoouo uatumlmeuto a. sottoporre opinioni e fatti alla. critica serena od obbietti va. che guidi ricerca <le l meglio: tica <:he ò n n diritto ed un bi.soguo <lell'uomo, mo. che duve rivolger:;i unicamente alle t.eorie e non ai loro autori, serbando la dovuta riverenza. per uomini benemeriti dell'n rto militare quali il Clausewit.z, lo Jomini, il Ricci, il l\!arselli ecc. e tenendo il debito conto dello condizioni di tempo. di stndi, di preparazione, di ambieute frammezzo alle quu.li le varie teorie ebbero vita..
Ciò premesso, conviene ordinatamente, comiuciaudo dallo Jomini, che primo si distacca da.Ua tradizione cl assica ita liana.
La partizione de llo J omini che altro l'enunciazione d i alcuni part i colari aspetti sotto i quali può es,et·e considerata. l'arte della guerra, ne ll a dottrina che 11e e nelle sue manifestazioni . .Manca. perciò l'unità. ili criterio nella partizioue, e gli elementi che ne derivano non sono, come a. filo di logica della stessa SlJecie, ma. di genere diverso . Così nel dist.inguere la politica della gueJTa dalla st? ategia, l o Jomini enumera, secondo il suo concetto, due t'unzioni di una stessa persona, il generale in capo; distingu endo poi la logistica dalla !ftrategia e do.ll'arte dell'ingegnere, distingue funzioni di personali eli geuere diverso, essendo, nel suo concetto, la strategia funzione dei generali, la log i stica. degli stati-maggiori e- l'attacco e la difesa delle fortez ;r.e degli ingegneri: infine distinguendo la g1·ande tattica dalla tattica sptcciola, fa nna distinzione basata su ll a gerarl' hia, ossia non più sulla diversità dei personali, ma sulla snddi,·isione di uno stes..;o personale ( l ) E in questa partiz ione generale lo .Jomini parla solo dell'impiego della forza e ne dimentiCll. l'appm·ecchio. Riservando ogni apprezzamen to sul resto , si può :fin d'o r a osservare che nemmeno è suili cientemente giustificato il fare delJa politi ca della guen·a un ramo staccato dell'arte mi l itare, per due motivi principali. Anzitutto, la politica interviene nelle cose mililiari non soltanto col dare speciale carattere alla prepnmzione ed assegnanùo lo scopo finale da raggiung el'e quando venuto il mom ento di ricorre re a.i mezzi apparecchiati per la guerra; ma. durante lo s-çoJgimento delle operazioni guerresche inter-çoien e ancora mutando o modificando lo scopo finale, influisce tsugli alleati e sui neutri, e da ultimo determina le condizioni tli pace. Essa peraltro rimane !>Gmpre n,lla. dipendenza diretta. degli stessi poteri che ln.. reggono in tempo di paco, oggi piit cho nei tempi passati, data la cosr.ituzione attua l o dell e società. civil i .

In :>econdo luogo, se il comandante in capo, pur non av endo h1. politica a propria dispostzione come mezzo diretto, ne subisce l'in Hnenza, questa si estende non solo alla direzione generale delle operazioni, ma pesa a nche sui par· ti eolari, fino al sistema. di alloggiamento e di requisizione e al sen·izio di scoperta e d'informazioni; è dunque un elemen to d 'i nteresse generale, di c ui va. tenuto conto in ogni conting enza pratica o n on può essere da solo ed astrattamento considerato.
Xemmeno è fondato il fare dell'art e dell' in[Jegne,·e, in <pianto concerne l'attacco e la difesa delle fortezze, un ramo a parte, mentre essa. è collegatlli cosi strettamente con tutti gli altri rami, specia lmeate con la strategia e con lo. tatti ca: è evidente che questa separazione è ancora frutto della. tradizione e rimonta al tempo in cui dell'arte dell'ingegnere si considerava. solo la pa.rte
{l) La partizione oho fa lo Jomini si può paragona re n quella cheto.luno facesse della popolazione di una regione, suddividendo g li ab itanti di un in maschj o femmine, quelli di un altro in ricchi e poveri, quelli di un terzo in bruni e biondi. e via di cendo.

La partizione fatta dallo Jomiui si può dnnque dire difettosa anche senza sottoporla a più sottile analisi, perchè incompleta e basata su criteri divisori non omogenei, e perchè talune distinzioni non sono sufficientemente fondate.
L'uso di criteri non omogenei per rispetto alla natura della cosa che si considera si riscontra anche nella partizione del Ricci, che deriva direttamente da quella dello Jomini. D Ricci non tenne conto di quanto v'era d'inorgnuico nel lavoro fatto dallo .Jomini, e procedendo sulla stessa. via esagerò nel fissare i criteri di partizioM, nello spingerne l'uso fino alle estreme conseguenze : fece così un lavoro di cristallizzazione, una putizio110 metafisica. Egli adottò molteplici criteri di'risori: la :successione delle az10ni guerresche nel tempo (preliminari, ope1·azioni, conclusione), la ùi"ç'isione della forza ne' suoi (personale, materiale, terreno), la distinzione delle operazioni nelle due fesi di concetto c di esecuzione (strategia, lop;istica), ecc. Ne derivò una partizioue artificiosa e poco adatta agli scopi didattici ni quali mira"a.
Il Ricci seppe precisare meglio, secondo il proprio concetto, il valore dei termilti strategia e e mettere in evidenza. l'importanza dolla condotta mo:ale della guerra. (già. accennata dallo Jomini)1 cbiaman Jola cologia militltre.

Gli difetti notati nelle partizioni dello Jomini e del H.koi si trovano in quella del Mar;;elli, che a quella del Ricci somigha.ntissima. Egli sul nlore de1le ragioni che avevano guidatogli scrittori precede-nti nelleloro definizioni è dubbioso: il dubbio traspare e\·idente dai quesiti che muove a sè stesso e cui risponde sEmza convinzione. LtL partizione che egli accettn. non è altro che la fedele esprAs· sione di quanto era nell'uso e nell'insegnamento niliciale ed è ricca di contraddizioni, le quali appaiono evidenti nelle pagine che trattano della logistico..
La partiziono del Corticelli è una derivazione logica delle precedenti, spinta all'esagerazione di avere abolito la stra· tegia, il cui posto naturale git\ nella stessa definizione del Mnrs elli era stato usurpato dalla logistica..
Infine, cou la partizioue p1·oposta. dal Guerrini, c la oppo· ... sizione fra concetto ed esecuzione, applicata dal generale c Ricci a distinguere la strategia dalla Jogis tica., fu este;;o. «forse per amore di semplicità e di simmetria, a precisare il compito della. tattica rispetto alla strategia.
« La logistica. assume esclusivamente l'aspetto di impiego « della forza come suggeriva il Marselli, ma viene escluse. da l campo tattico: la tattica. di-çenta. subordinata c della strategia, mentre ha. in sè un r1nalche cosa di ben c distinto e di affatto indipendente da tutti gli altri rami c della guerra; la strategia, bench& confinata. nel concetto c puro come per l'autore precedente, diventa una premessa c nece ssaria alle altre due parti:. (1 )
Alla par tizione usata. dal Clausewitz, simile a quella usata clall'Arciduca. Carlo e dagli scrittor i italiani dal Maal Decristoforis (osservando la. sostanza più che i vocabol i , presiede, diversamente che in quella dello Jomini e nelle sue derivate, ruuità di criterio, data dal pericolo, il quale coufer1sce un carattere particolare alle successiYe operaz ioni. Si ottiene cosi la. distinzione fondamentale Lra la preparaziOni' e la. condotta della gllerra (stabilimento ed i mpiegu secondo il Forni); e poichè quest'ultima consta. di combat.timenti che vanno fra loro coordinati ad uno scopo finale , o che costituiscono azioni isolato e circoscritte da cui deri,-a. ogni volta una nuova Rituazione, ecco uascerne le due attività. diver:>e della tattica e della. (fazioni ed opporlunitiì secondo il Forni), d i cui l'una rigtumla pa.rti<·olarmente il combattimento, l'altra il coorùiuamento dei vari combattimenti. Ed anche 11\ questa sucldinsioue il criterio di base è sempre il pericolo, perchè il combattimento rappresenta appunto jJ momenLo di maggior pericolo. li Clausewitx adunque, ponendo in luce il carattere di sovrana. indipendenza del combattimento ne l complesso de ll'atti v i tti. guerresca e assumendolo come criterio d ivisore, ha risp ettato, con acume di filosofo e cura d i artista, l'unità. della materia; ma riconoscendo l'esistenza eli una categoria di operazioni, che non sono nè stmtegiche, utl tattiche, e di un 'altra categoria di operazioni comuni alla strategia ed alla tat.t ica, non ha tracciato ueppur 1ni, a malgmdo dei criteri razionali e semplici adottati, nna. classificazione assolutamente chiara. e distinta.
P oichè l'indeterminatezza che rimane nella partizioue del Clausewitz potrebbe far dubitare che a toglierla dovesse concorrere un IJ.Uid mediunt fra. la sir(ltegia e l a tattica, qua l e nel concetto del H.icci e dei suoi seguaci avrebbe dovuto es:-;ere la logistica, conviene fare ancora su qnesto argomento alcune particolari considerazioni, tenendo per base le opinioni varie espresse in proposito.
