stro corpo. Tutti noi abbiamo alla naVFLWD OD VWHVVD VWUXWWXUD PXVFRODUH ciò che fa la differenza è la volontĂ di allenarla. In un’area relazionale, leader è colui che sprona, incoraggia, stimola, motiva “personeâ€?. Si è davvero leader solo nella misura in cui si è capaci di stare con gli altri. Qualcuno diceva che la prima qualitĂ di un Comandante è quella GL HVVHUFL /D SUHVHQ]D FKH DLXWD a osservare gli altri, a valutarne le azioni comprendendone le ragioni, ad assentire o a dissentire, a sostenere o a riorientare. Ma per compiere l’azione veramente distintiva di un capo – ovvero quella di dare dei feedback – serve oltre alla presenza una parola ugualmente anWLFD H FRQFUHWD OÂśDXWRUHYROH]]D &L piace ricordare che quest’ultima ha un’accezione completamente diversa da una parola che proviene dalla stessa radice, e cioè l’autoritĂ . Se è vero, infatti, che entrambi i termini hanno a che fare con una posizione di comando, è altrettanto vero che l’autoritĂ deriva dall’assegnazioQH GL XQ GHÂżQLWR UXROR JHUDUFKLFR D
seguito di un’esigenza funzionale dell’organizzazione mentre l’autorevolezza è una qualitĂ che si crea nel tempo, in maniera spontanea, con l’esempio, la rettitudine, la condivisione degli obiettivi e l’empatia. Si tratta, in altre parole, di un riconoscimento e di un potere straordinario che viene assegnato dal basso, dai propri collaboratori e subordinati, e che permette ad un leader di chiedere e ottenere cose eccezionali a persone normali. L’autorevolezza si costruisce attraverso valori quali il coraggio, la disciplina, l’integritĂ , la lealtĂ . Il Comandante che tratta gli altri con tratto inappuntabile, rispetto e giustizia avrĂ indietro rispetto, stima e autorevolezza, perchĂŠ tutti i comportamenti “valorialiâ€? sono estremamente contagiosi. Il modello e la similitudine del muscolo indeboliscono, quindi, la teoria del “leader si nasceâ€? ed esalta la concezione della leadership quale learning agility, intesa come un continuum formativo che accompagna il Soldato lungo l’intera carriera militare. Ăˆ proprio l’esigenza di assicurare continuitĂ formativa la base del progetto VXOOD OHDGHUVKLS DYYLDWR GDOOÂś8IÂżFLR 2ULHQWDPHQWR H 6YLOXSSR 3URIHVVLRnale che, a oggi, vede coinvolti come target iniziale i Comandanti ai vari livelli designati per un impiego presso gli Istituti di Formazione. In particolare, si tratta di un percorso di sviluppo professionale con attivitĂ residenziali SUHVVR LO 6LWR 2SHUDWLYR GL 6DQWÂś$JRstino), a domicilio (training on the job) e a distanza (self training) in grado di allenare, consolidare e potenziare la capacitĂ leadership. Tra gli strumenti utilizzati nelle attivitĂ di sviluppo professionale, particolare rilievo assumono Lo studio di un caso e Il gioco di ruolo, “attrezziâ€? utili a valorizzare errore e rischio in uno scenario di allenamento protetto (push to the failure). Lo studio di un caso consiste nell’esame di una VLWXD]LRQH FRQ OÂśRELHWWLYR GL GHÂżQLUH XQD OLQHD GÂśD]LRQH SL HIÂżFDFH di quella che è stata adottata nella realtĂ . I partecipanti all’attivitĂ indicano le azioni che avrebbero intrapreso e si confrontano con quelle degli altri colleghi, sotto la guida di un formatore abilitato. Il gioco di
ruolo, invece, si concretizza in una rappresentazione scenica di un’interazione tra persone che richiede l’assunzione di un comportamento ULVSHWWR D XQD VSHFLÂżFD DWWLYD]LRQH $O ÂżQH GL HQIDWL]]DUH LQ RWWLFD IRUPDtiva esperienze positive e negative tratte da eventi accaduti in Forza Armata e di assicurare maggiore realismo agli scenari di allenamento, casi di studio e giochi di ruolo vengono approntati sulla base di eventi reali decontestualizzati. In un suo recente intervento, lo psicologo Giorgio Nardone – nell’utilizzare esempi di leadership tratti dal mondo militare – ha sostenuto che il vero leader sa fare tre cose, tutte molto SUDWLFKH GHOHJDUH FRQWUROODUH FRUreggere. Aggiungendo che esiste un codice di controllo, una spia in grado di rivelare se qualcuno davvero è un leader e questa spia è l’emulazione. Se vi viene la voglia di “imitareâ€? qualcuno – ha spiegato alla platea – HEEHQH FROXL FKH YROHWH HPXODUH q sicuramente un leader! La leadership è una capacitĂ magmatica, ovvero capace di esprimersi in maniera forte quando mette insieme XQD VHULH GL FRPSRUWDPHQWL YLUWXRVL allenarli, esercitarli e agirli determina un riconoscimento spontaneo da parte dei propri collaboratori/subordinati. La leadership non è un unicum bensĂŹ un continuum XQ SURFHVVR FKH VL LQstaura se sappiamo attuare comportamenti virtuosi, se sappiamo allenarli con costanza e se sappiamo correggerli, in noi e negli altri.
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n. 4/2020 I Rivista Militare
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