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La radio stellata

LA RADIO LA RADIO STELLATA STELLATA

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di Andrea Gallieni di Andrea Gallieni

Radio Esercito, la radio con le stellette, c’è, esiste e gode di ottima salute. Trasmette in web tutti i giorni, tutto il giorno, con tono allegro e vivace, la musica del momento e le informazioni targate Esercito Italiano. Parla il linguaggio dei giovani, ma strizza l’occhio anche a chi di anni ne ha qualcuno in più. Le voci sono di ragazzi che si sono immedesimati nel ruolo con la passione di un veterano e l’incoscienza di un bambino; hanno indossato l’uniforme senza sapere della radio, non sono stati reclutati in emittenti nazionali e forse la radio, prima di ora, l’avevano solamente ascoltata, ma in questa stanno riversando tutte le loro energie, davanti e dietro le quinte, perché sono animati da credono nel progetto. Così come ci credono i Vertici dell’Esercito Italiano, che non hanno esitato un attimo davanti all’idea di poter disporre di un mezzo di comunicazio Dopo un anno di tirocinio su rete interna, si è affacciata al mondo della radiofonia con l’entusiasmo e i timori dei debuttanti, ma in realtà debuttante non lo è. Nel suo albero genealogico ci sono le radio militari del passato; si chiamavano “ Ibis” in Somalia, “West” in Kosovo, “Bajan” in Afghanistan. Ognuna con la propria storia e la propria parabola, ognuna ormai negli annali della comunicazione italiana e nei ricordi di quella schiera di pionieri che, per primi, ebbero fiducia nel microfono e aprirono le porte delle nostre basi militari per avvicinarsi a popoli fino ad allora lontani. Nessuno però si era mai rivolto veramente agli italiani, azionisti di maggioranza delle Istituzioni nazionali, e spesso curiosi di sapere qualcosa in più del mondo militare. In questo, di sicuro, Radio Esercito avrà la possibilità di raccontare un po’ meglio e in modo più semplice al popolo italiano la vita dentro le caserme, nei campi di addestramento e nelle operazioni dell’Esercito Italiano.

Soprattutto, però, la nostra radio nasce per esigenze di comunicazione interna. La nostra Forza Armata è un’organizzazione complessa, polifunzionale e diffusa sul territorio. I suoi appartenenti non si conoscono tutti tra loro e c’è un alto tasso di mobilità del personale: non è facile comunicare, non è facile trovare un minimo comun denominatore. La comunicazione interna, in questo, è fondamentale. È scritto nella Storia come sia inscindibile il legame tra coesione namento e comunicazione interna, tutte in stretto rapporto tra di loro. In questa ricerca dell’ottimo, o forse semplicemente del meglio possibile, Radio Esercito non vuole essere la soluzione, ma semplicemente un tassello di un complesso puzzle comunicativo che oggi, con la molteplicità dei mezzi a disposizione, è quanto di più democratico ci possa essere, quasi un abito su misura delle personalità e delle esigenze individuali. I canali di comunicazione tradizionali, come sempre, rimarranno saldi, garantendo i flussi di informazione per il funzionamento della struttura e per l’adempimento degli obblighi burocratici, ma qui si parla di altro. Qui si parla di quell’area di comunicazione emotiva fondamentale per il benessere delle persone, del loro umore e delle loro sensazioni, dei loro legami sociali e della loro sfera di interessi personali; in sostanza, di quella parte umana e relazionale propria dei singoli, che non si accontenta dell’informazione di servizio, ma ha bisogno di andare oltre i contenuti per generare contatto, vicinanza, dialogo. Radio Esercito non mira a record di ascolto, semmai a record di partecipazione. Vuole essere la marcia in più nella catena informativa e un filo conduttore sociale dell’Esercito Italiano. Vuole fare in modo di ascoltare ed essere ascoltata.

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