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Sa brina Sgueglia della Marra

fine d i lim itar e i l diso ri e ntame nto e le cons eg uen ti discras ie c he la g ra ve pe rd ita av re bbe certa me nte prod ono s ug li altri centri inform a t ivi, s i risolse di tacere i l più a lu ngo p oss ibil e l'accad uto . Il colonnello Du c a, s ub en trato a l co lon ne llo , te n tò di rian nodare le fi l a dell ' orga ni zza z i on e ripris tin ando i collegam e nti tra i vari dispo s itivi a fferenti al S JM pe r riavviarn e l'attivi tà. I suo i s forzi, tutta via, ve n ner o in terrotti bru scamente dalla cattura.

La stessa so pravvive nza de l Gruppo r isul tò se riamente comprom ess a e le forze raccol te e inquadrate a prezzo d i nu meros i sacrific i ri sc h iarono d i essere d is perse . L'o rga ni zzazione, tuttav ia, g iova ndos i d e l pres t ig io d.i cui il g ru ppo Gas parotto- Fe rré godeva presso il C o mitato di L iberaz ione A lta Ital ia, dopo brevi tra ttative e co n la med i azione del segretario e del coordin ato re de ll ' organo po litico, fu asso rbita dal serviz io info rmazioni de l Com ando G e ne rale Corpo Volontari dell a Li be rtà e passò alle djp e ndeze d i " Ma urizio ", Ferrucci o Parri 270

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2. Il Ce ntro Stampa e Ass is ten za

Nel sett e mbre 1943 , i l dotto r Basev i e l 'avvocato B on tem pi r icev ettero da Mo nte z e mo lo l ' inc ar ico di costi tuire una s pec iale Sezione Stampa del FMCR a dibit a a ll a produ zio ne in se rie e a ll a di st r ibuzione d i tessere annona ri e e di d oc um e nt i p e rs o nal i per s fug g ire a ll e per secuz ioni na z ifasc is te. Dapprim a s i avva lse ro d e ll a co mpli cità di alc un i patri oti addetti ag l i uffi ci del Gove rn atorato ma, be n p res to , ri s olsero di al les tire una vera e propria fab bri ca cl a ndest ina .

Lavorarono a pieno ritmo , alle loro di rette d ip ende nze, la tip ografia Mine rvini in via de l G overno Vecchio , l a ti po gra fi a Aurora in vicolo della Pasta e la t ipografia Martella de l Go ve rnato rato.

Tu tti col o ro ch e erano ri cercat i s i rivol sero a l Ce ntro e s i g iovaro no dell a s ua assis tenza: partigianj ita li a ni di og ni partito, a presc ind e re dalle opi ni on i po liti c he pe rso na li , mi li tari , ebre i e, su vas t iss im a sc ala, prig ionieri alleati. Nei nove mes i di occ up az ion e ven ne ro di s tribu ite c irca nov e mila ca rte d ' identità fa Jse rec anti pe r lo p iù int es taz ioni e timbri d ei comu ni d e ll ' It alia liberata, a ll o sco po di intralciare ogni ev entu a le accertam e nto. Tale es pedi e nte, oltre a no n des tare sos pe tti poic hé R o ma e ra pien a di sin istrati e sfo ll a ti d e l s ud , 27 1 ri sult ò titolo di merito per i falsi profughi c h e, es ibendo timbri di province campane o calabresi, potevano d ich iarare di aver abbandonato il comune di provenienza per sottrarsi all'occ upazione angloamericana272 Furono stam pa te ben cinquantamila carte an nonari e per il pane ed oltre mill e documenti di vario genere : in occasio ne del censimento si rilasciarono più di ottom ila ric evute di denunce mai effett uate e, pe r el ud ere u no dei tanti ordini di presen tazione, ven nero consegnate al capitano dei carab in ieri Aversa diecim i la ricevute del distre tto militar e273 .

270 Vin ce nzo Fornar o. Il Servi zio Inf ormazioni nella /orta cla 11de sti11 a. Gruppo M o ntezem olo . Editori ale Domus. Rozzano (Mi) 1946. pp. 6. 10. 17-24, 47.

271 A.U.S.S.M.E.. N. l-10, Diari sto rici 2" Gu erra mondiale. b.3022, f.7. Fro nte Clandestino di Res is te n za a l Comando Sup rem o "Centro SLampa e Ass iste nza - Rel az ione s ull'att ività vo lta··.

Il Centro X realizzò , altresì, un 'efficiente agenzia gio rnali s tica clandest ina, il cosiddetto Bollettino Giallo , dal co lore della carta con cui era impa ginato. Ideato da Basevi, il not iziario cic lost ila to forniva info rmazioni di carattere politico e militare proven ienti sia dai fronti di g uerra che dall'Italia liberata e racco lte da veri e propri reporters. Il bollettino era stampato quotidianamente in cinquanta copie c he , ad ore prefissate, venivano consegnate ai patrioti ag li angoli delle strade, nelle chiese, nei teatri e nei c in e ma. Addette alla distribuzione furono soprattutto le donne, co nsiderate idonee all'incarico poiché meno soggette alle perquis izioni della polizia nazista e repubblicana274. L'agenzia g iorna li stic a clan destina lavorò ind efessa mente sino alla liberaz ion e .

Il 20 gennaio 1944 Basevi , B ontempi e l'intero personale della tipografia Minervini , ven nero arrestati dalla polizia fascista repubblica na. Ancorché min acciati e sottoposti ad esten ua nti interrogatori, non rivelarono alcun dettaglio dell ' organizzazione cland es tina e, grazie a ll e preca uzioni adottate, riuscirono ad eludere le indagin i: la fabbricaz ione d ell e carte d' id entità false, dei manifestini e de ll e carte an no narie , reato puni to con la massima pena, non risultò a car ico del Fronte militare e tutti g li imputati furono prosc.iolti e rilasciat i dopo quaranta gio rni di carcere.

Ali' ini zio del 1944, il generale Armellini , succeduto a Montezemolo, assegnò al Centro Stampa il comp it o di sostenere le famiglie dei caduti per la causa na zionale, dei prigionieri politici e degli ufficiali alla macchia . Nonostante l ' es iguità dei fondi c ui si poté attingere, tutte le richieste pervenu te furono esaudite. Seco ndo le direttive im partite si corrisposero duem ila l ire agli ufficial i inferiori, tremila lire ai capita ni e da qu attro a cinquemila

272 Armando Troisio. Rom a so uo il te rrore na zifa sc ista 8 seu embre 1943 - 4 g iugno 1944, Francesco Mondini, Roma, 1944, p. l 97.

273 A. U .S.S M E. , N.l - 10, Diari stori ci 2" Gu e rra mondiale, b.3022 , f.7 , Fronte C landes tino d i Res istenza al Comando Supremo, " C e ntro Stampa e Ass i ste nza -Relazione s ull ' attività svolta".

274 Il bo ll e ttino giallo e ra di s tribuito da un gruppo di giovan i donne: la redattr ice Lily Marx , Laura Polli , Clara Cannarsa, Silvia Pintor, Maria Muratori , Nicoletta Coppin i ed El e na Ros s i.

Sabrina Sgueglia della Marra

lire ag li ufficiali sup e riori. C e ntinai a di famigli e romane be neficiaron o d e ll ' ass isten za de l Centro ch e, impavid a mente, fece appe llo a tutte le s ue risorse pe r la scarcerazione de i det e nuti e per metter li in con tatto tra loro e coi propri ca ri e c he, c on l'esace rba rs i della repress ione poliziesc a, d o vett e assolvere a fun z ioni s traordi nari e di co llega ment o 275

3. Le bande interne ed esterne

Accanto ali ' a tti vità informativa , Monteze molo s i a dop e r ò per far convergere in un fron te uni c o e coeso le formazioni militari c land es tin e cos tituites i spon taneamente dop o l'arm is ti z io , nel ge neral e di so rientament o delle g iornat e di se tte mbre. Con la d iss olu z ion e dell 'esercito, infatti , era no so rti num ero s i drappelli di uffi c iali e di so ld ati mossi dall a co mun e avver s ione ai ted es chi. Alcu ni el e menti confluirono nelle avanguardie a rmate c he i parti ti stavano appre s tand o, m ol ti in vece , decisero di u nir i in repart i scev ri di c on notazi o ni po lit iche per res istere a g li invas ori.

L ' Ufficio d i C o llegame n to s i att ivò pe r seg nal are ai g ruppi armati la prese n za di un dispo s itiv o militare c lan d es tino dirett amente so ttopo sto agl i o rdi ni de l C omand o Supre mo e p er eso rt arli , dunqu e, a lla fu sio ne e alla coopera z ion e c on ess o , illustrandon e il di s eg no, i proponimenti e l ' attiv ità ad a mpi o rag g io ch e s'in te nd eva implem e ntare . Gra z ie all ' indi sc usso pres ti g io d e l s uo co mit a t o direttivo , il FMCR pot é e span ders i ra pidam e nte e di ve nire , in breve te mp o, l ' orga no d i direz ione , di raccordo e di coordiname nto di un a folta sc hiera di b a nd e urb a ne ed ext r a urba ne i c ui co mpiti , nell 'a mbi to d e lla g uerra di libe r a z ion e , furono moltepl ici: s o ttra ev an o uomin i a i ba ndi ted esc hi e fasc is ti , a lime nt ava n o ne l la p opolazione lo s p irito di r e s istenza e di rea z ione a ll'oppressione nazifa s cista , svo lge vano un a si ste ma ti ca opera di sa botagg io, predis p onevano , in a tte sa de ll 'a rrivo a lleato , la r ivolta armata in o g ni r eg ion e d'Italia e l a prot ez ion e d eg li imp ia nti indu s tri a li e d e lle lin e e di c omuni cazione

275 A.U .S.S. M.E ., N. I-1 0, Diari storici 2• Guerra m ondia le . b. 3022, f .7. Front e Cl andestin o di Resistenla al Comando Supremo, "Centro Stampa e Assistenza- Re lazio ne sull'a ttiv ità svolta "

276 A.U.S.S.M E 1-3 b.187, f.5. "Relazione consuntiva su lla attività success iva mente wolta dall a Del egal ione d e l Co mand o Supre mo in Roma. dai Co mandi C ivili e Milit ari d e lla c ittà di Ro ma , ne l periodo 22 se ttembre 194 3-5 gi ug no 1944; periodo 22 se ttembre-5 ge nnaio 1944 (delegaz io ne del Co ma ndo Supre mo} , in sos tit uz ione del Co lonn e llo Mo nte zemo lo (c ad uto). il Colo nn e ll o già vice capo dell'uffi c io di co ll egamento del Comando Supremo G. Pacinotti. all o Stato Maggiore Genera le, Uffic io Patri oti. 23 sette mb re 1944.

Il colonnello, dunq ue, prefiggendos i un allargamento de l FMCR, sulla cui compagine in fieri mi rava ad innestare progress ivamente il maggior numero possibi le di formaz ioni, ravv isò l'u rge nza d i provvede re a ll e loro esige nze con un adegu ato sostegno finanziario atto ad ottimizzarne le p otenzialità operativ e e, al con t e m po, a prese rvarne la compattezza ne utralizzando le eve ntual i s pinte ce ntrifugh e. li 27 ottobre, p ertanto, ric hi ese al Comando Su premo l ' a u torizzazion e a spendere c irca un milio ne al gio rn o . Affermativa fu la risposta c he, du e g io rni dopo, g iu nse da Brindis i277

Il dispositivo militare clandestino, infatti, nato dal nu lla , mos se i primi passi in co ndi zioni oltre modo aleatorie e disagiate . L' armamento, quanti tativame nte e qua litativame nte in sufficiente, s i limi tava alla dotazio ne dei reparti dat is i alla macchia , a quello p rocacciato con azio ni successive o fornito da privati. Anche gli al tr i mezzi scarseggiavano: le modestissime possibil ità iniz ia li si esauriro no ra pidam ente e i s uss idi economici offerti dalla popolazione non poteva no coprire in toto le crescen ti es igenze dell e b ande. Il co lonnello P acinot ti ha opinato che, in quei primi mesi, se fossero stati dispon ibili i fondi necessari , si sare bbe potuto fare molto di più per promuovere , nell'Italia occupata, organizzazio ni patriottiche emine ntemente militar i. Tuttavia, care nti di tutto e privi del supporto d el governo d e l Sud, i mi lit ari delle regioni sette ntrionali dovettero ap poggiarsi ai partiti ed operare in posiz io ni s ubalterne , in ficiando ulter iormente il prestigio dell 'esercito.

Il FM C R so r se e si svi lu ppò in un ambiente q uant o mai sfavo revole all'attività cos pi rativa , non solo pe r la longa manus della polizia tede sc a e fascista, ma a nche per la fo rm a m entis dei compo nenti, non avvezzi alla lotta cland estina, e per l'incoerc ibi le pettegolezzo dei salotti roma ni.

Con la fusione di n um erose bande , g ià tra ottobre e n ovem br e, la strutt ura portante dell'organizzazione ass unse contorn i più razio na l i, coerenti e definiti. M ontezemolo si collegò con le formaz io ni del Pi emo nte e della Liguria, P ac in otti con que ll e de ll a R omagna.

I repa rt i operanti nel Lazio e nell'Abruzzo, agl i o rd ini dello st esso P acinotti e di Fenulli, acquisiro no , in pochi mes i, una ragguard evo le consis tenza278 .

277 Gabrio Lombard i , op. cit., p. 32.

278 A .U .S.S.M.E. , / . J, b. I 87, f.5, " Rel az ione con sun tiva s ull a attività s uccessivamente svolta dalla Delegazione del Comando Supremo in Roma, dai Comandi Civil i e Militari della città di Roma , nel per iodo 22 se ttembre 1943-5 giugno 1944; periodo 22 sette mbre- 5 genna io 1944 (delegaz ion e del Comando Supremo) , in sostitu zi one de l Colonnello Montezemolo (caduto), il Co lonnello già vice ca po dell'ufficio d i collegame ntO del Comando Supremo G. Pacinotti , allo Stato Maggiore Generale , Ufticio Pat r ioti , 23 sene mbre 1944.

Sabrina Sgueglia della Marra

Mal gra do i notevoli risulta ti con eg uiti , il Comando a ll ea to , fino al ge nnaio 1944, non comprese i proponimenti, la ratio int erna , l'ispirazion e e le fina l ità della R es istenza italiana , ne sottovalu tò le poss ibilità di sv iluppo e, di cons eguenza, non stimò opportuno né conven ien te sostene rla ne lla lotta ai tedeschi. Le bande mi litari in quad r ate nel FMCR e J"int ero movimento di liberazione, infatti, pe r lu ngo tempo non furono a d eguatame nte assi sti ti e su pportati. Gli angloamerican i , nei primi me s i della campag na d ' Ital ia , escl ude ndo c he alla guerra partigiana p o tessero affidar s i altri co mpiti all ' infuori del sabotaggio , aveva no stu diato e predisp os to un tipo di rifornimento adatto u nicame nte a ta le scopo e consis te nte in es plosivo ed armi au toma ti c he a brev e g ittata.

Solo nella primavera del 1944 , va lu tate le pro porzion i del mov imento , l a cui fo r za politico-militare costi tu iva o rm ai una ri so rsa d ' innegabile val o re , si pe rsuase ro dell a nece ss ità di poten z iare le fo rma zioni arma te a l fine di co nse ntirne un efficace impiego nelle operazioni be ll iche e di equipaggiarl e ed is truirle per condu rre vere e proprie az ioni di guerriglia. I patriot i, tutt avia . co me constatò amara men te il capo di Stato Mag g io re Berardi , ve nnero trattat i seg ue ndo u na pra ssi pretta ment e ingle se, made in England: era no sfr uttati " fin c hé es s i fossero nelle retrov ie de l ne mi co", di sa rm ati e imm e diatam e nte riman d ati nell e loro case co n u n atte sta to di buona co ndotta, un a vo lta g iunti al di qu a delle linee279

Il Servizio Informaz ioni dello Stat o Maggiore G ene rale sotto po se al Comando alleato alcuni st udi orientativi sull'attività clandestina it a lian a illustrando in detta g lio le probl ematiche più importanti ad essa connesse. Venne reda tt o una rappo rto co n indi caz ioni a ppross imativ e sui ma te riali occorrenti a ll e band e armate e s ui me zz i aerei nece ss ari per effettuare gl i aviorifomimen ti. Il secondo stud io, in cen trato s ull e poss ib ilità tecniche di av iosbarchi ed aviolanci s ui laghi italiani. pro s pe ttò u na puntu a le di s amina de ll e caratteri stiche fisiche degli s pecchi d'acq ua e dell'ambi e nte geo - topogra fico circ os ta nte , la cui conclus ione era che l 'ammaraggio. pur e sse ndo un ' a lt ernativa praticabile in alcu ni cas i, non e ra con s igliabile per le particolari con di zio ni di l uce che esigeva, per la nece ss ità di predi s po rre i relativi segnal i, a sc apito ovvia men te della segre te zza e dunque della sicu rezza , per la c omples sità de lle operazioni di ric ez ione e di sba rco de l persona le e del mat e riale e, infine, per le diffi co ltà p rese nt ate dal s uccessivo dec o llo dell'aereo.

TI te rzo st udio, realizza to ne l m agg io 1944, pa ssò in rassegna le modalità attravers o cui le form az io ni mili tari italian e, se raffo rzate e do tate di un ido- neo equipaggiamento, avrebbero potuto co nco r rere a ll e manovre alleate. In par ticolare, s i rimarcò la ril evanza strategica d e ll e azioni di di sturb o che i raggruppamenti delle Marche-Umbria, d el Lazio e della Toscana, avrebbero povuto effett ua re n e lle retrovie tedesche.

In seguito alle p ressioni dell'Ufficio Informazio ni del Coma ndo S upremo, la N.l Spe cial Force , l ' orga ni s mo ing les e che si occupava d e lla lotta d i re sistenza, chiarì, attraverso u n u fficiale di collegamento, la posizione degli Alleat i in merito all'impiego delle bande patriottiche: la N. l Special Force, sprovv is ta di un apparato logistico adat to a sostenere la g uerriglia nel territorio italiano e priva dei mezzi occor re nti per allestir lo , non aveva interesse né avrebbe tratto alcun vantaggio dall'armamento di un esercito clandestino.

L' appoggio alle formazioni armate, dunque , sarebb e s tato circoscritto e limitato a qualche aviorifornimen to di materiale , mentre, dalle band e già operative, sarebbero stati selezio n ati gruppi di ci rca cinquanta uomini , tecnicame nte preparati, da destinare a l sa botaggio delle retroguardie nemiche, per dann egg iarne soprattutto le vie di com u nicazione. L'attrezzatura necessaria sare bbe stat a fornita escl us ivamente ai n ucl ei scel ti.

Lo Stato Maggiore Ge ne rale, risol uto a non tollerare ulte ri ormente che le ampie potenzialità d e ll a Resiste nza it aliana fossero sv ilit e e ridotte a meri att i d i d istu rbo, perseverò nell' in coraggiare le attività dei repar ti armati procura ndo ad essi a nche la dotazione mi lit are atta a sfe rra re vere e proprie az io ni di gue rri glia , avva lend osi talvo lta dell'appor to dell ' americana G2 che s'in teressava di tutti i prob lemi relativ i all ' Ital ia occu pa ta . Inn umerevo li furono le difficoltà incontrat e, in particolare pe r la diffide nza e le perpless ità nutrite nei confronti d egli ita li ani, considerati pur sempre popolo vinto. Gli Alleati , d ' altronde, erano per s uasi che le operazioni milit ari s ul n ostro territorio si sare bbero conclus e in breve tempo e non re putavano ragionevole foraggiare u n movime nto clandestino che, presumibilmente , non av rebbe contribuit o a ll 'es it o della campagna d'Ita li a .

Mentre a R oma, pur tra in nega bili ostaco li, prende va corpo il FMCR, la N.J Special Force e la G2 no n furo n o in grado di sovven ire neanche alle esige nze primarie, ovvero ali' appres t a mento di un ' organizza z ione logistica per provvedere ai riforn im enti: campi di aviaz io ne, velivo li per i tras po r ti, armamenti , munizioni280 .

Solo ne ll'in verno tra il 1943 e il 1944, le Nazioni Unite, dato l 'evo lversi acc id entato delle operaz ioni be lli che, com in ciaron o a prend e re in considera- zione l ' opportunità di im pi egare, co nform e mente alJe proprie finalità , le forze del movimento di resi s tenza italiano. Sulla base delle d iretti ve e m anate a febbraio dal Coma ndo Superiore alleato n el Mediterraneo, nelle regioni meridionali s i predis pose l'attrezzatura atta a con senti re l'affl usso dei rifornimenti attraverso aviola nci , ovvero: campi d i aviazione e di ri cez ione, aerei e piloti special izzati in tali mansioni , segnali da terra. colJega me nti radio e maga zz ini. Ad aprile, grazie a ll ' int enso lavoro svolto, l'appara to logist ico delle basi ae ree di s poneva di novantuno campi di ricezione in cui, nonosta nte le co ndi z io ni atmosferic he particolarmente avverse in quel periodo, furono effe ttuati , entro la fine del mese , sessa nt atr é avio ri fornirnenti per un to tale di novantanove tonnellate di materiale. Gli aviolanci app arvero immed iatam ente il s is tem a più vantaggioso poic hé permettevano di effettuare i rifornimenti con tempes tività e rapidità, e raggiungendo le band e partigiane ne ll'area preci sa in cui operavano. I primi aviolanci partirono da basi aeree del1 ' Africa settentrionale e, s uccessivamente , da Brindisi; furono ut ili zzate pe r i l tra s por to di mater iali le bas i di B a ri e Foggia, per i l perso nale quella di Rosig nano. Tali o perazioni aume nt aro no progre ss ivam ente per le cresce nti esige nze d elle formaz io ni armate. li Comando Supremo, col fermo proposito d i conferire al movimento di li berazione un assetto un jtario, funzionale , prettamente militare, ordinò all' Ufficio di Collegamento d i attende re all a creazione di organizzazio ni regio na li c he , una volta messe in contatto con esso , sarebbero pas sate alle s ue dirette dipende nze. Montezemo lo diramò con prot enzza o alacri tà le disposizioni relative e, in breve tempo , si isti tuirono nove co m andi regionali: in Piemonte e L iguria , L ombardia, Ven eto e ba sso T r entino , Emj]ja, Romagna , Toscana, Marche ed Umb r ia, L azio e Abruzzo , zona di Roma. Furono retti da u n comandante m ilita re soven t e appoggia to, per quanto concerne gli elementi civi li inseriti nelle bande, dai comita ti loca li dei partiti. Il colon nell o prescrisse ad ogni comando di imprimere alle formazion i u n indirizzo organico, d i assegnare e delimi tar e le zone di com pete nza , d i avv iare rapporti diretti e rego la ri co l Comando S upremo e di collaborare coi partiti a n tifascis ti 283

280 L ' a zione dello Staio Ma gg iore Gen era le pe r lo sviluppo de l Movùnent o di Libera zione, Mini ste ro della D ifes a, Uffi c io Storico dello Stato Maggio re d e ll ' Esercito. Rom a 1975, pp. 20 -22 , 67-71 , 137- 143.

I riforn iment i v ia ma re, d i contro, prese ntavano impedimenti tali da sco nsigliarne il ricorso. L e difficoltà derivavano dalla s tretta so rveglianza del lit orale , cos te ll ato, pe raltro , di campi minati. I noltre, tali manovre potevano essere eseguite rigoro sa mente d'inverno , sfruttando l 'os curità, e per spostamenti assai ridotti. Mal g rado le controindicazioni , si us ufruì delJe basi navali di Te rmoli, Nizza, Brindisi e B astia, in Corsica, con mezzi esclusivamente italiani 28 1.

Mon tez e molo , in qua l ità di del ega to del Comando Supremo, funse da a nello di co ngiunzio ne tra i l governo del Sud e le organizzazioni cl andestine che, sp ontan eame nte , si raccolsero nelle a ltre reg ioni d'Ita lia. Una delle prime so rse a Torino ov e il genera le Tra bucchi , a ll ' indomani dell'8 settembre, coad un ò un gr u ppo di ufficial i che operò sopratt utt o come centro informazioni e ricercò la cooperaz ione del CLN piem o nte se. li CLN nominò , pertant o, un Com itato militare che tentò su bito di m e ttersi in contatto con Brindisi. Fu inviato a Roma il maggiore C reonti c he, facendo appe ll o alle s ue vaste co no sce nze ne .Ila ca pital e, riu scì a rintracciare Montezemolo e a far t ras mettere, s uo tramite, al gove rn o il primo rapporto su ll ' attività de lla resis ten za armata piemontese 282 .

281 L'a :.ione dello Sta/O Ma gg iore Generale p er lu n •iluppo del M ovimento di Libera:.ione. cit., pp.100-112.

2 82 A lessandro Trabucchi. op. c it. , pp 47-57.

A partire dall'ottobre 1943, si lanciaro no numerose missioni di collegame nto tr a l 'Italia occupata ed il territorio liberato. Furono costit uite da militari dell 'esercito, dell'aero nautica e della marina , offertis i vo lontari e s ottopos ti ad una rigorosa e specifica preparazio ne in app osite scuo le aperte all ' uopo nelle regioni meridionali. Fino a ll 'aprile 1944, i l personale im piegato fu esclusivamen te italia no e, a seco nda d ella zona d'ap parten enza e degli incarichi da ass o l vere, dovette frequenta re vari co rs i: paracadutisti , canottaggio , ricezion e aviolanci , radiote legrafis ti e sabotaggio.

L e mi ss ioni dovevano esple tare svari ati co m piti: prendere contatto con le b and e armate , seg nalarne forza, equ ipaggiamento e attività al Comando Supremo , potenziarn e l'apparato , coo rd inarne il lavoro, istruirle e addestrarle a l sabotaggio e all ' utiliz zo di tutti i mezzi occorrenti alle operazioni. La missione speciale "Man", in v iata n elle Marche , area di primario interesse s trategico pe r i combattime nti che avevano l uogo n el settore adriatico , conseguì risultati significativi. In questa regione, infatti , il movimento clandestino, anco r ché delineatosi pre cocemente, era rrunato da dissens i loca li che lo avevano framme n tato in slegate ed anodine iniziative a utonome. Nel gennaio 1944 , i due ufficiali prescelti della "Man" ris uciro no a ricompor re le diverge nze sorte tra gli esponenti dei p rin c ip ali gruppi politici e a promuov e r e così una solida coo peraz ione tra le bande, armonizzando ne e concord an d one l'azione verso un unico obiettivo.

28 3 A .U .S.S.M.E., 1-3, b. J87, f.5, " Relazione consuntiva sulla att ività s uccess ivamente svo lta dalla Delega zione del Comando Supremo in Ro ma, dai Com and i Civili e Militari della città di Roma, nel periodo 22 settembre 1943-5 gi ugno 1944; pe riod o 22 settembre-5 gen nai o 1944 (delegazio ne de l Comando Supremo ). in sostit uzione del Colonnello Montezemo lo (caduto), il Co lonn ello già vice capo dell'uffic io di collegamento del Comando Supremo G. Pacinotti, allo S tato Mag giore G e nerale, Ufficio Patriot i, 23 settembre 1944.

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