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Sabrin a Sgueglia della Marra

stronca re la guerrigl ia con ogni mezzo, se nza risparmi are , all ' uopo, le donne i ba m bini. Qualora un comandan te avesse ecced uto nell'esecuz ione delle contromis ure adottate, non sare bbe in co rso in alcu n p rovvedimento di sc iplinare: un e rrore in questo senso sare bbe s tato tollerato, l ' in adempi e nza agli ordini asso lu tamente no568

Il 25 ma rzo, altresì, fu decre tata la "tem poranea" rid u zione da ce ntocinq uanta a cento g rammi della razione di pa ne. L a speciosa gi ust ificazio n e uffic iale addo tta fu l'a umento de ll a popolazione p rodotto dal contin uo afflusso d i sfollati c he aveva costretto le au tori tà germaniche a predispo rre u n n uovo e pi ù raziona le piano di distri buz ione alimenta re pe r ragg iu ngere la "normalizzazione del settore agricolo" 569 .

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Pe r dimostrare al l 'occupante che la Res istenza romana, no nos t a nte la grave fe ri ta arrecatag l i, era ancora in grado di colp ire, i Gap centr al i rivendicarono p u bblica m e n te la respo nsab il ità dell'attentato di via R ase ll a, precisa ndo n e la nat ura di ve ro e proprio atto di guerra e, i l 30 marzo, repl icand o a l comun icato del Co ma ndo t edesco definito "bugia rdo e in timi d ato ri o" , su L'Unità am moniro n o c he " le az io ni di guerriglia partig ia na e pa triott ica" non sareb be r o cessate fino a ll a completa l iberazione . Occor reva rip r e ndere l' iniziati va in fligge ndo i n rapida succession e , altri colpi in g rande sti le : si p e nsò, dunq ue, ad un nuovo atte ntato terroristico contro il b raccio germanico d el carcere di Regina Coe li . A ca usa delle acc r esciute mi sure d i sicu r ezza, tuttavia, si ri te nne opportuno op ta re per un b ersaglio mobi le in dividuato nel convogl io tedesco c h e quotidi anamen t e, a mezzogiorno , andava a d are i l cambio ai soldati d i gua rdia, all'altezza d i largo Disso ni. Poco p ri m a delle dod ic i , q uando Lgappisti già schierati da un quarto d 'ora si appre s tava no a lanc iare l'offe nsiva, s opragg iunse trafe lata una staffetta con l ' ordine perentorio di s ospe nd ere l'operazione e di fa r r itorno alla base . L a Giunta mi lit are ce ntrale aveva ricevu to press io ni da alcuni settori del C L N che, venuti a co n oscenza de lla st rage dell e Fo ss e Ardeatine, d ecisero d i an nullare qualu nq ue azione 570 .

Le fo rm azioni po l iti che affere nti al CLN affidaro no a L'Unità d el 13 aprile 1944 una p rotesta che, s c ritta ali' ini zio del mese da l p reside nte Bonomi ma dat ata 28 ma rzo, deplorò "i l de litto senza nome " di c ui l'occ upante s i era reso reo massacran d o d elle vitt im e innocent i. La ri torsione era g iudicata del tutto illeg ittima in qu an t o sferrata co nt ro un atto d i g uerra di p atrioti ital ia ni. [ cadu ti erano uo min i de l tutto estra nei all'attacco di via Rasella, "uomini non

568 Robert Katz, Roma città aperta, cit. , pp. 308-309.

569 Enzo Pisc itelli, / bandi tedesch i e fascisti , cit., p. I 93

570 Rosario Bentivegna, op. cit., pp 170- 172; Robert Katz, Roma città aperta, cit., pp 298 -299 di altro colpevoli che di amar e la patria", uccisi "senza forma alcuna di processo, senza assistenza religiosa né conforto di familiari: non giustiziati ma assassinati" . Gli italiani e le italian e, pertanto, erano eso1tati a cooperare per "la liberazione della patria dall'invasione nazista" e per "la ricostruzione di un'Italia degna dei suo i fi g li caduti" .

Il proclama si concluse preannunciando l'insurrezione della città che, "inorridi ta per questa strage senza esempio", si sarebbe sollevata in nome dell'umanità per vendicare le vittime dello scemp io , "l'estrema r eazione della belva ferita che si sente vicina a cadere" 571

Nel suo diario , Bonomi raccontò di aver appreso dell'uccisione di Montezemolo alle Fosse Ardeatine soltanto il 2 aprile da monsignor Ferrero di Cavallerleone dopo .la consueta mes sa domenicale. Commentò la penosa notizia ricordando i loro frequenti inc o ntri , in luoghi semp re diversi, assieme al generale Armellini e a Carlo Scialoja, e la proficua collaborazione che da tali colloqui aveva preso le mosse.

Elogiò il va lore d el colonnello, tratteggiandone la figura eroica: egl i aveva assunto "il comando delle segrete forze militari antifasc iste" e con "azione coraggiosa e sagace", le aveva raccolte, organizzate e inq uadrate . "En trato nella schiera dei nuovi martiri della lib ertà italia na - sc ri sse i l presidente del CLN - il suo nome, custodito nei nostri cuori, sarà inscritto nelle pagine del nostro seco ndo Risorgimento nazionale" 572 •

Le parole u sate dal Capo di Stato Maggiore Generale nel caldeggiarne il co nferimen to della medaglia d'.oro al valor militare , illustrano significativamente la profonda amm iraz io ne che destò nell' eserc it o l'opera generosa del capo del FMCR:

Sire, nelle drammatiche vicende che seguirono la conclus ione dell'armistizio tra l'Italia e le Nazioni Unite, molti furono i generosi che, animati da un profondo cul to per la Patria e da un e levatissimo senso del dovere, affrontarono nelle stesse retrovie tede sche, i pericoli e l e in sidie di una lotta oscura ed eroica, tene nd o desta in mezzo al popolo tradito ed oppresso dall'infido alleato di ieri, la fiaccola della fede nella rina scita della Patria.

Fra questi valorosi ed indomiti patrioti emerge in modo partico l ariss imo e s ' impone all'ammirazione di tutti l 'eroica figura del colonnello del genio in s .p.e . Cordero Lanza nobile dei Marchesi di Montezemolo. Soldato di preclare doti di mente, di cuore e di carattere, combattente va loro so in più guerre, ufficiale di S.M. di elevatissime capacità, trascinatore ed educatore, nel corso di una rapida

Sabrina Sgueglia della Marra

e brillantissima carriera eg li ha reso servizi preziosi alle FF.AA. ed alla Nazione, dimo stra ndo , da ultimo , quale capo ufficio operazioni del Comando Supremo, negli anni dal 1940 al 1943, una l evatura veramente eccezionale.

Il colonnello Cordero di Montezemolo comandava, all'atto dell'armistizio , il ge nio del corpo d ' armata corazzato. Jn una s itua z ione di estrema d e licate zza, tra difficoltà di ogni genere , partecipava volontari amente ed attivamente a ll e vicende dei gio rn i success ivi all'arm istizio. Dopo l 'occupazione tedesca di Roma , rima neva volontariamente nella Capitale ed affrontava con altri animosi il pericoloso e diffic il e compito di organizzare la resistenza armata co ntro l ' invasore. Costituitosi il comando della "Città aperta di R o ma " ne reggeva per alcuni giorni l'utlìcio affari civili. Entrato in segu ito a contatto con elementi i nviati a Roma dal Comando Supremo italiano per stabilire un pr i mo collegamento tra l'I tal ia Liberata e la zona occupata dei tedeschi , non esitava a farsi "informatore", perfettamente consc io delle difficoltà e dei pericoli in s iti in tale dec isione.

Col prest ig io di una personal ità d ' eccezione, di una dirittura morale integerrima, d i un carattere adamantino e di un ' intellig e nz a spiccatissima, riusciva a stringere attorno a sé tutta una completa organizzazione di informazioni: le noti z ie , vagliate accuratamente attraverso la s ua esperi e nza e la s ua sens ibilità, giungevano quotid ia namente nell ' Ita lia liberata- brevi e prec ise -permettendo d i avere , i mmediata, la sensazione degli avvenimenti politici e militari. Accanto all ' attiv ità informativa, il colonnello Co rdero d i Montezemolo s i fece, fino dai primi giorn i, animatore di patrioti , gettando con opera assidua le basi dell 'o rganizzazione regionale delle " bande" .

Così dall'ottobre, per quattro mes i, instancabile.

Se mpre pagando di persona, sempre risch iando, pur di sapere, vedere ed atùmare. Di giorno in g iorno le autorità italia ne ed alleate stup ivano ammirate, raccogliendo i frutt i del suo duro lavoro , constatando, attraverso g li avvenimenti, la prec isione e la tempestività delle sue informazioni, la fondatezza delle s ue previsioni.

li 25 gennaio e .a. il colonnello Cordero di Montezemolo veniva arrestato a Roma. Nulla lasciaro no d'intentato le a utorità tedesche e fasciste per strappargli una co nfe ssione. A nulla valse l a lunga attesa in carcere, la tortura feroce, il rico rdo della sposa e dei figli ancora in tenera età. Ancora una vo lta il colonnello Cordero di Mon tezemolo confermò, serenamente, la sua stoica forza d ' animo e la sua tempra di uomo veramente eccezionale .

Il giorno 24 marzo e a questo eroico ufficiale veniva barbaram e nte trucidato , con altri ostaggi , nei pressi delle catacombe di San Callisto, durante una esecuzione somm aria di rappresaglia tedesca .

La sua opera di ufficiale e di patriota suscita in quanti lo conobbe ro e ne seg uirono l 'attività un senso di profonda ammirazione e di commossa riconoscenza, così come il s u o nome res te rà per sempre l egato a questo nuovo, sanguinoso e tormentato Risorgimento della Patria.

Ravv iso nel comportamento del colonnello Cordero di Montezemo lo gli estremi per la concessione della massima ricompensa aJ Y.M. e sottopongo pertanto alla

Augusta firma della Mae stà Vostra la determi nazione di co ncess ione della med aglia d'oro al Y.M. "su l campo" "alla memoria"57 3

La medag lia d ' oro fu concessa a M o n teze molo da re, motu proprio, co n la seg uente mot ivaz ione:

Ufficiale s uperiore dotato di eccezion a li qualità morali, intellettuali e d i caratte re, dopo l'a rmi s ti z io, fedele al Gov e rn o d e l R e e d al proprio dov e re di sol dato , organizzava in zo n a contro llat a dai Te deschi, una efficace resistenza armata contro il tradizionale nemico. Per o lt re quattro mes i dirig eva, con fede ed entus iasmo in esaurib i l i, l'attivi tà informativa e le o rganizzaz io ni patri o te della zon a romana

C on opera assi du a e con sagace tempest iv ità, e lu de ndo la accani ta vigi lanza avve rsaria, fo rni va a l Comando S upre mo alleato ed i tal iano num erose e pre z iose informazio ni operative; man ten eva viva e fattiva l'agitazione dei patriot i ital iani, preparava animi, volontà e mezzi per il giorno della riscossa, co n un'attività pe rsonale senza soste tra ri sc hi continu i. Arres tato dalla sbi rrag li a nazifasc ista e so ttoposto alle più i numane to1 i ure, manteneva l'assoluto segreto circa il movimento da l ui creato, perfezionato e d iretto, salva ndo così l' organizzazione e la v ita ai propri co ll aborator i. ln occas io ne d i un 'esecuzione som maria di rappresaglia nemica veniva all i neato con le v ittim e des ig n ate nell e ad iacenze delle catacombe romane e barbaramente trn cidato.

Chiudeva così, nella l uce puri ss ima del marti,io , un a v ita e roica, in te ramen te e nob ilmente spesa al servizio de ll a Patria -R oma, Catacombe di San Callisto, 24 marzo 1944574 •

A nch e gli Alleati, che tanto largam e nte si era no giovati d elle preziose informaz ioni inviate quo tid ian a m e nte da Montezemolo a l Coma ndo Supremo, vollero o norarn e la me mo ri a Al exan der, comandant e in capo delle forze armate alleate in Ita l ia, sc ri sse una lettera alla vedova il 29 luglio 1944:

Cara Ma rchesa Montezemolo, Desidero esprimere la mia profo nd a ammirazio ne e la mia gratit udine per l'o pera in es timabi le e coraggiosa svo lta da suo marito a vantaggio degli Alti Comandi Allea ti e I taliani dur ante l'o ccupazione germani ca di R oma . Ness un uomo av rebbe po tu to fa r di p iù , o dare di p iù alla causa del suo pa ese e degli Alleati di

5 73 A.U .S. S.M.E. , N. 1- 1 / , D iari 2° Gu erra mondiale , b.3073, allegato n.828, lettera del capo di Stato Magg iore Generale Messe al Re Vittor io Ema nu e le lll per la concessione della medag lia d 'o ro al co lonnello del ge nio in s .p.e . Cord ero Lanza n obile dei Marchesi d i Mon tezemo lo .

574 Stato di serviz io d el co lon nello di SLato Magg iore Gi use ppe Co rdero Lanza di Montezemolo, ci t.

Sabrina Sgueglia della Marra

quanto eg li fece : ed è ragione di rimpian to per me che egli non abbia potuto vedere gli s plend idi ri sultati della s ua inalterabile lealtà e sacr ificio pe rso nale . Con lui l'Ita lia ha perduto un grande patriota e g li A ll eatj u n vero amico

La prego di accettare, i n sua vece, questa assicurazione dell'altis sima st ima in cui egl i e la sua opera sono tenuti e l 'es pressione della mia sincera si mpatia per la sua grave p erdita personale

S in ceramente s uo

H.R. Alexander Generale Comandante in Capo575

Il "cavalie re dell'um iltà v irile" , come lo ha defi n ito Fuma rola, espresse ne l suo testamento i l desiderio che i fami li a ri no n in dossasse ro le gramag lie, poiché rite neva che " la morte sul cam p o non deve essere ragione di tri stezza, ma di orgoglio"; raccomand ò, pertanto, d i non dar lu ogo ad alcuna m anifestaz io ne di dolore576

3. Il FMCR dopo Montezemolo

Con l'arresto di Montezemolo e di mo lti dei principali espone nti del FMCR, l 'attività dell'o rganizzazio ne ed i l suo ruo lo nell'ambito de l mov imento di R es ist e nza si ridim e nsionò notevolmente. A partire da llo s barco di Anz io , i Comandi alleati avevan o cominc iato a s u pporta re in mani era più assidua e conc reta l'attività delle formazion i armate, confidand o ne lle loro potenzia lità a sosteg no delJe operazioni bellic he , ma la conco mitante d eca pitazio ne dei ve r tici militari comprom ise in esorabi l me nte l ' inizia ti va , in ogni amb ito, d el dispositivo clandestino.

Tra la fi ne cli gennaio e d il mese d i febbraio, dunque, si impose l'urgenza di avviare una vas ta opera di ri ordina m ento che, ott imi zzando le riso rse disponibil i e te ntando di rimediare alle perdite s ubite, conferisse al FMCR u n assetto q uant o più razion ale, so li do ed e ffi cient e ed accrescesse le capac ità operative, di co nt rollo ed offensive delle s trutture e dei nuclei a rm ati di cui s i componeva. 11 territorio di Roma f u pertanto su d diviso in t re settori : il I settore fu posto agli ordin i del genera le Tamas sia; il Il settore, attribuit o dapprima al ge nerale Caratti, dal 19 aprile , in s eguito al suo trasferimento al Coma ndo de l gr u ppo settori, venne affida to al co lonne ll o D e l Bello; i1 III se ttore , infine, fu assegna to a l generale Girotti li I settore poté con tare su un battaglione della riserva dei CC.RR. alle dipenden ze del maggiore Scirocca composto da tre compagnie, e su un reparto della Guardia di Finanza la c ui forza complessiva, dislocata a prote zione di obiettivi particolarmente se nsibili, am mo ntava a centosettanta uomini. I partiti comunista, repu bblicano e soc ialista raccols ero ed affia ncarono al I settore alcune fo rmazio ni disarmate che, secondo il programma stabil ito ,

Le prospettive apertesi con l'operazione Shingle , malgrado lo s tentato avv io, impressero alla strateg ia resistenziale del fronte un ind irizzo più marcatame nte volto alla salvaguardia della pace soc ial e ne l te muto periodo d 'emergenza, ovvero l'interva llo di tempo compreso tra l 'evacuazione tedesca e l'ingresso degli Alleati nella capitale. Si procedette, dunque, ad un aggiornamento de lle attività e d ei meccanismi che r ego lavano il dispositivo militare.

Il criterio informatore delle nuove priorità impo ste al FMCR dallo sbarco angloamericano e dall'attesa della liberaz ion e, fu la tute la della pubblica s ic urezza, col preciso obiettivo di assicurare immediatezza ed efficacia alle operazioni vo lte al mantenimento clelJ'ordìne, di garantire il corretto funzionamento dei serv iz i e di preservare la popolazione e la città da rappresaglie e distruzioni.

Il generale Odone, verso la metà di gennaio 1944 , contattò Tamassia per in vitarlo ad ass umere un incarico direttivo nell ' ambito dell'imminente riordinamento del fronte clandestino e glì chiese consiglio su un a ltro uffici ale c ui affidare una tale responsabilità. Egli accettò di buon grado e propose il generale Girotti , allora ricoverato all ' ospedale militare del Celio, che dopo essere stato consultato, s i mis e immediatamente a disposizione. Tama ssia cominciò a ri cercare ufficiali per gettare le basi del I settore, inizialm ente denominato zona, il cui fun z ionamento effettivo , t uttavi a, si poté avv iare s olo verso la met à d e l mese success ivo.

NelJa riunione indetta dal generale Armellini il 15 febbraio, infatti, furono definite le zone di giurisdizione e le forze di cui disponeva ciascun settore . Tamassia poté dunque procedere ali ' organizzazione effettiva del I settore che, per ragioni dì s icurezza, venne caratterizzato da una rigida compartimentazione. Fu predispo s to un comando, co s tituito dal suo capo di Stato Maggiore tenente colonnello Croci e da quattro ufficiali di co llega m en to , e tre co mandi di sottosetto re , posti rispettivamente agli ordini del maggiore Padovano, d el colo n nello Mess ina e del colonnello Campagna.

I sottosettorì A, B e C, si strutt urarono come comandi di reggimento composti da tre ba ttag lion i ciascu no. Ogni sottosettore avrebbe do vuto approntare un servizio dì vettovagliamento ed uno sanitario, appoggian do si anche ai pres idi assistenzia li ov'erano inseriti affiliati del Fronte, come quelli della città aperta, della Croce R ossa o glì is ti t uti rel igio si.

Sabrina Sgueglia della Marra

all'arrivo degli angloamericani , av rebbero dovuto conce ntrarsi ne l quartiere Trionfal e. Tali nuclei ricevevano le di retti ve del settore attrave rso un loro uffic iale di co llegame nto co l comando centrale e ricono sceva no ap pi eno l'autorità milita re con c ui s i propo neva no di coo perare fed e lm e nte fino alla liberaz ione per il mantenimento dell 'o rdine pubblico.

Afferirono altre sì a l di s pos itivo realizza to dal generale Tamass ia du e nuclei di CC.RR. che operarono nei quartieri Prati e a Trastevere all e dipenden ze, ri s pe tt ivamente, del bri gadiere Vuoto e del tene nte Filippi. Tali reparti svolsero un'inten sa attività informativa di carattere pol itico, militare e civile seg na la ndo con te mpestività le notizie p iù rilevanti che venivano raccolte in periodiche relazi o ni . In seg uito, si affiliarono all' o rganizzaz ion e mi l itare la banda " Filippo", agli ordini del tenente Rebecchi, e la banda " Neri" .

L' o rd ine di opera z ione, malgrado l 'esiguità degli uomini a di s posizione e l 'i n s ufficiente armamento, venne diramat o ai comandi dipend e nti verso la metà di a pri le.

Gli obiettivi Ja c ui protezion e ri s ultava di primari a importanza furono la Città del Vaticano, i l palazzo di G iu stizia, Castel Sant' Ange lo , le caserme, le s tazioni , g li scali ferroviari ed altri punti della città cons id erati a ri sc hio. L a caserma di Castro Pre torio fu assegnata ad un gruppo di cento paracadutisti , mentre, pe r il carcere di Regin a Coeli, si raccomandò la massima accortezza a l fine di consentire il regolare svolg imento delle operaz ioni di rilascio dei detenu ti .

Inoltre , grazie al te nente colonnello Croci, Tamassia riuscì a cos tituire un gruppo di ardi ti , denominato banda "Strappo" , formato per lo più eia s tudenti univers itari armati di fucili mitragliatori , mo sc hetti e pistola, c he vennero impiegati in azioni p articolarm e nte audac i e pericol ose, com e la difesa de l Comando o la distribuzione deg li ordini dal ce ntro agli organi p er iferici.

Il 11 se ttore, la cui giurisdiz ione si estendeva ne ll a parte se ttentrional e della città s ulla riva s inistra del Tevere, fu assegnato da Odon e al generale Caratti. A tale di spos iti vo s i unirono la banda della Pilotta, a liquote della Guardia di Finanza e due nuc lei di CC.RR. della te nenza di Piazza San Lorenz o in Lucina e di Piazza Bologna al coma ndo ri s pe ttivament e del tenente Bas igna ni e del ten e n te Soldoni.

Anch e il II settore s tabilì contatt i con elementi di partiti politi c i e con essi ve nnero co ncretate intese al fine di add ivenire ad un impiego coordinato delle forze dip en denti.

Il 19 a prile, il co lonnello D el B ello s ubentrò a l general e Caratti , e d agg iun se a l comando del I settore, allora costit uit o dal tenent e colon nello Fabbri e dal ten ente Ferrito, i l maggiore d 'artiglieri a Grazzini, co n cui già aveva milita to nell 'o rganizzaz ione " Ro si". II colonnello s i occupò in parti- cola re del potenziamento dei co ll egament i e dei mezzi di comunicazione necess ari alla trasmissio ne degli o rdini e d e l segnale di a dun ata che, nel periodo di emergenza, si sar e bbero rivelati indispensabili alla riu scita del piano o p erat iv o577 li problema d ell'assistenz a fu sempre considerato di estrema rilevanza: gli affiliati non p ercepiva no alcun reddito proprio ed erano costretti a sostenere spese ingenti per provvedere al vitto e all'allog gio, ricorrendo soven te alla borsa nera poiché sprovvis ti di regolari documenti personali. Po chi fo r t unati trovarono fraterna ospitalità presso amici e parenti, a volte trovarono ricovero a nch e in cas e appartenenti ad estranei che con s ideravano proprio dovere di buoni italiani aiutare in ogni modo i patrioti. Talora, a causa dei ritardi ne lla distribuzione dei sussidi, la situaz ione diven n e grav iss ima , quasi insostenibile ma , dal mese di aprile, fortu na tamente, si registrò una maggiore regolarità.

Il comando del III settore fu assunto il I febbraio dal genera le Girotti che scelse, come suo capo di Stato Maggiore, il colonnello Bogliaccino Il territorio che faceva capo al generale , al margine meridio nale della città, compre ndeva alcuni tra i rioni più malfamati che, se i tedeschi, all'arrivo degli ang lo americani , avessero deciso di combattere per tentare io e xtremi s di mantenere la capitale, sarebbero stati coinvo l ti per primi neg li sco ntri. La forza destin ata a presidiare g li obiettivi s trategic i as segnati al III settore era cos ti tuit a da nuclei di Carabinieri , Guardia di Fin a nz a e agent i di PS , p er un to tale di più di mille elementi.

A maggio fur ono inquadrate in tale o rg a ni zzazio ne la banda " Bartolucci", che disponeva di circa ottanta unità , p er lo pi ù ufficiali, e la banda "Alfieri", nata dalla banda "Accili", con cinquecento effettivi tra ufficia li di cavalleria e car ri s ti. Quando il 29 magg io, Girotti fu arrestato dall e SS, il comando del setto r e venne asseg nato al colonnello Bogliaccino578 .

Il 19 aprile 1944 fu istituito il Comando gruppo settori del FMCR col compito di potenziare e completare, in conformità alle direttive del Comando Supremo, il piano operativo dei t re settori e d i avviare e perfezionare il coordinamento con l 'o rg a ni zzaz ione ant isabotaggio del generale Cortellessa.

I collegamenti presentavano numero se difficoltà : s i basavano s u appuntamenti che spesso, per ragioni di prudenza, variavano nei tempi e nei luogh i. Le riunioni si tenevano p e r lo più in locali chiusi messi a disposizione da priva ti ma, a causa dei pedinamenti, erano ormai ridotte al minimo; le

577 A.U.S.S.M.E. , N. /-IO, Diari storici 2" Guerra mondiale, b .3022, f. IO , " Relazio ne su lJ'attività svolta dal Comando 2 ° Settore dalla metà di gennaio al 19 ap ril e e.a.".

578 A.U.S.S.M.E., N. /-10, Diari storici 2" Guerra mondiale, b.3022, LI l, "Relazione attiv ità del 3 ° Settore del Fronte Clandestino Miljtare".

Sabrina Sgueglia della Marra

conversa zio ni telefo ni c he era no stre ttam e nt e so rveg liate e g li ord ini scri tti , recapitati personalmen te, apparvero b e n pre sto una so luzione a stento percorribi le pe r il pe ri colo di a rrest i e perqui siz ioni da par te delle SS.

Le di s posizioni da te da Montezemolo allo scopo di ass icurare l'ordine pubblico ed im pedire a tti di sabo tag gio d u rante "l'inte rregno " sub irono modi fi c he e aggiornamenti a cau sa delle in compren s ioni e deg l i attriti che, dopo la su a cattura , era no so rti nei rapp orti coi parti ti del C LN. Le trattative co n le formaz ion i politiche , in ques ta fase, furono co nd otte princ ipalm e nt e dal ge nerale Caratti e dall 'es pon en te libe rale B rosio.

Il ser vizio sa ni tario fu a ll estit o dal maggio re med ico de ll a Marina Pa lmisa no . E gl i ce nsì tutti g li e nti ospedalieri , sa nitari e di p ronto soccorso p rese nti all 'in tern o della ca pita le e. s incer atos i de ll e co ndiz ioni e de l grado di efficienza d i ci ascun pre s id io , ne ripri s tinò il pieno fu nz ionamento.

Gli obiettiv i asseg nat i ai s e t tori furono p a ssa ti in rassegna e suddiv is i tra le va ri e forz e di c ui es s i s i co mpo nevano. l coma nd a n ti di so ttosetto re ne esamin arono accura tamente le mo dalità di occupaz ione s tudiando so luz ioni a tt e a ga ra ntirn e la s im ulta nei t~ t e la massima rapidità. Alcun i nucl ei di riser va furo no l as ciat i a dispos izione de i setto ri per far fronte a qual s iasi e mergenza.

Tutte le operaz ioni s i sarebbero dovute esp letare nel pi ù com pleto ri go re al fi ne di rassicu rare la c ittadinanza e di guadagnars i la fiduc i a delle tru ppe an g loamericane. Non sa rebb e ro stati toll e rati , in ness un caso, att i di indiscipl in a o di violenza i nd ividuali . G li o rdini sarebbero stati resi noti so lo al mo me nt o op portun o e q ualunqu e in di sc rez io ne al ri gu a r do av r eb be ass unto s igni fi cato di tradi mento 579 .

Il FM C R, tuttavia , a seguito di ta le rio rga nizzazio ne, il 27 e il 29 m agg io , fu travolto da una nuova o ndata di arre s ti c he . anche s tavolta, colpirono persona lit à di rili evo. Si a prì , così, un nuovo pe ri odo cl i crisi caratterizzato da un a sensibile flessione dell ' attività clandestina580 . Vennero catt urati c inque generali, fra cui Odon e, Caratti e Caruso: q uest' ultimo s ubì feroci s evi zie ma non rive lò alcuna informazione su ll 'apparato c lande s tino dell 'Arma . In o ltre , po ic hé si trova va in p ossesso di alcuni d oc um enti co mpromettenti c he avre bbero potuto fornire preziose indi cazio ni a lle SS , ebbe la prontezza d i in goiarli per non far li ca dere nelle ma ni s bagliate .

579 A.U.S.S.M.E .. N. I - IO. Diari sro rici 2" Guerra mondiale , b.3022 , f.8. " Relaz ione s u li' attività svolta dal Coma ndo G ruppo Settori de ll 'o rga nizza z ione militar e cla nd es t ina in Roma riferita al periodo 19 apri lc-29 maggio e.a.".

580A .U.S.S M.E. , N./ -10 Diari s to rici 2" Guerra mondiale, b. 3022, f.9 , ·'R elatione sulro rganizzazìone e il funzio name nto del I Settore di Roma (fro nte C landes tin o dì Res is tenza) nel peri odo febbraio- 7-6-944 ' '.

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