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Sabrina Sgueglia della Marra

n i Uni te, sarebbero d e r ivati dal la proroga della p roclamazione di. re s a , confidando ch e Taylo r avrebbe inte rced uto in nostro favore presso E isenhower, lo accompagnò a ll a vill a di Badog lio. Dopo un breve, dramm at ico c o ll oq uio , il capo del governo inv iò un teleg ram ma al Comando alleato in c ui , ri bad e ndo la fenna intenzione di co nco rrere a ll o sfo rzo bellic o, o biett ò l' in at tuabili tà dell ' aviosbarco e richiese di procrasti nare il comunicato ufficiale a l 12 settembre pe r conse nt ire un p iù agevo le svo lg ime nt o de Ue o pe razioni 109 •

Roatta ha ind ividuato nell' o rdine ame r icano re la ti vo a ll a di v is ion e paracadutis t i, di c ui r icevette una co pia trad otta il 6 settembre , l' unico dato conc reto d e ll ' a z io ne all eata co n ne ssa alle tratta ti ve d i resa c he sia mai pe r ven uto a ll o Stato Maggi o re e, vero s imilmente, al C o m a ndo Supre mo ' 10 • L'o perazione non po té esse re e ffet tu a ta poich é gl i Alleati pretesero c he i l no st ro e serc ito , cui n o n concessero i l te m po minim o occo rre nte pe r com pl etare il d is pos itivo di difesa, assumesse l'iniziativa contro le forze germaniche, bl occ ando i l fu oco an ti ae reo e sferr a ndo un 'o ffe n siva volta alla l ibera z ione e al pre s idi o de i tre campi d ' aviazione oc c upa ti 111 •

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D a parte ita li ana , in ve ro , non s i giud icava imp oss ibi le pro te gge re la di visio ne " Airbone" front egg iando la seconda e la terza divisione tede sca, ma s i ecc e piva c he, pe r a sso lve re t a le co m ple sso com pito, sar ebbe sta to neces sario a tte nd e r e l 'arrivo di r inforzi. D ispo ne nd o d e l C orpo d'Armata M o tocorazzato, ido neo a ll a man ov ra , s i sa rebbe potuto con tenere l ' a ttacco te de sco e garantire un co ncre to s ostegno a ll ' o p eraz ione Giant 2 . li Comando angloame ri ca no , tuttav ia , progettò l ' invio d e ll "'Airbon e" com e se l ' Ital ia avesse godu to de ll a pi ù a m pia l ibertà d ' azio ne, se nza ponderare in modo co ngru o l 'e ntità d elle forze ne m iche. Seco ndo Tors iello , tu tto ciò in durrebbe a s u pporre che il co ncorso delle forz e a lleate fosse stato offerto co n la co ns apevolezza c he non sarebbe st a to po ss ibi le accettarlo' 12 Ta le interpretazio ne è condivi s a a nche da Batta g lia che, a lla luce di un 'a pp ro fo nd ita a na lisi d e ll a situazio ne d i Roma, ha sos te nuto l ' irrea lizz ab ilità de ll e co ndizi oni tecnico-milit ari fo rm ulate ed im pos te dagl i an g loamer icani 11 3

1® A.U.S.S.M.E .. N./ - 1/ , Diari storici 2° Guerra mondiale, b.3000/A, ··Giacomo Carboni. ge nerale di Corpo d 'Armata-La ve ri tà s u ll a di fesa di Roma (8 -10 settembre 1943) La vers io ne d i C arbo ni è co nfermata da Ivan Palerm o il qua le affer ma che il co lloqui o tra C arboni e Tay lor cui assistette il so lo Gardin er. ven ne trascrino esclusivamente da Carboni (cfr. I van Palermo. op. cit pp . 198-199). Pi etro Badoglio, op. cit , pp . 103- 104.

110 A.U.S.S.M .E., N. / - //, Diari storic i 2° Gu erra m ondiale, b.2997/A , ca rt.3 , "Tre re lazio ni del ge nera le R oa na" . f. IO . M emoria s ulla difesa di Rom a".

11 1 Gilbert Alan Shepperd. Lo campagna d' Italia, Garzanti. Milano. 1970. pp.135-136.

112 Mario Tors iello , op cit pp.99-11 8.

113 Ro be rto Battagl ia, op. cit. , p .88 , n I.

Con le es igue fo rze di s ponib ili , infatti , assicurarsi il dominio di tutti g l i aeroporti sarebbe stato im pensabi le: il capo di Stato Maggiore dell ' aeronautica calcolò che per eseguire tutti i provvedimenti postulati sarebbero stat i necessari sette giorni, ovvero dal 5 al 12 set tembre 114 .

Roberto Ciumi, al contrario, ha opinato che i generali italiani decisero d i arrendersi e di ricusare il progetto di un 'azio ne co nce1tata con gli Alleati poiché atterriti dal confronto con l 'ese rci to ne m ico di cui , tuttavia, s ovrastimavano le poten zialità offensive sottoval utando, co nseguentemente , le proprie 115 .

Il generale Rossi , pur non sminuendo il con tributo che 1'82a "Airbone" avrebbe potuto arrecare alla difesa della capitale, ha forteme nt e ridi men s ionato le riperc ussio ni del s uo mancato afflusso: l'aviosbarco non s i sarebbe dovuto effett uare la sera dell ' 8 settem bre in quanto le condiz ioni tecniche r ichieste no n erano state soddisfatte. Il contesto operativo e lo gistico no n era favo revo le e gl i acco rdi non erano s tati adeguatamente definiti. L e probabilità di s uccesso della Giant 2 risultavano pressoché nulle e, se la div is ione fosse stata catturata o distrutta , l'Italia sarebbe s t ata accusata di tradimento1 16 . Anche secondo il gene rale Zan uss i, il des tino di Roma appariva irrimediabilmente compromesso. Tuttavia, egli ha voluto sottolineare c h e, se effettivamente, l'esercito italiano, nelle con di zio ni in cui fu posto tra 1'8 e il 9 settembre, sarebbe andato incontro ad u n 'ennesima disfatta, avrebbe potuto e dovuto batters i ugua lm ente . Zanu ss i, pur non rinnegan do il fondamento oggettivo della remiss ività e dell ' arren devolezza delle gerarchie militari, ne ha deplorato 1' incapacità di rendersi conto c he, "anche s enza s peran za di success o, occorreva combauere"' 17 , come fecero coraggiosamente numeros i ufficiali e solda ti c he contin uarono a compiere il proprio dovere nonostan te la totale vacanza del potere militare dello Stato Maggio re e del comando della difesa di Roma.

Militari , squadre di operai , civi li organizzati dai dirige nti dei vari partiti di sinis tra come Baldazzi e Lussu pe r gli azionisti , Longo e Trom badori per i comunisti , Pertini e Li zza dri per i soc ialisti , si scontrarono eroicamente con le preponderanti forze tedesche 118

Tra i molteplici episodi che portarono alla d iss oluzione dell'esercit o , De Felice ha a ttribuito alla vicenda romana una posizione d i ri lievo, una s ingo-

114 F rance sco Rossi , op. cit .. p .2 I 9 . 244.

115 Rob erto Ciumi , L'Italia di Badoglio , Ri zzo li , Mi lano , 1993 , pp.39 -4 0.

116Franc esco Ros si , op. cii. , pp.240 , 247-248.

117 Gi acomo Zanussi, Guerra e cawstrofe d'Italia, Casa editric e li brar ia Corso, Roma , 1945 , pp .236-239.

118 Enzo Pi sc it elli , op c ii p.60.

Sabrina Sgueglia della Marra

lari tà ascrivi bil e no n allo squi lib ri o de ll e forze c h e si fron teggiaro no, bensì al fatto che, d u rante la difesa della capitale e nella fase s uccessiva del Comand o della c ittà aperta, "eb bero parte no n solo militari sfiduciati , politicanti senza principi, preoccupati solo della prop ria sorte , ma a nc he figure di tutto rispetto e fedeli monarchici" c h e, invece di eclissarsi e di porsi al riparo, non si sottrassero alle proprie resp o n sab ilit à e s i a d operarono per ges tire la si tuazio ne ne l modo ch e rite nnero più opportuno, s alvaguardando come meglio poterono la popo lazio ne e , per quanto possibile, "q uella c he a loro sembr ava dover esse re l'immagine di un esercito che tra i s uoi valori a n noverava ancora in qua lc h e mi s ura a nche quello d ell'onore" ' 19

Non s i trattò d i un'unica battaglia se nza soluzio ne di continuità: g l i attacchi tedeschi , sfe rrati a pi ù rip r ese , venn ero d apprima co ntenuti nel perimetro dife ns ivo pre di s posto attorno alla città, poi dilagarono all ' interno e si concentrar ono in varie zone della capi tale i20 , come alla M agliana, al l 'EU R , alla Cecchignola, lun go la via Ostiense.

I Granatieri di Sar degna, co n l'apporto dei La nci e ri di Mont ebe llo , furono di sloca ti a presidio del setto re meridio n a le della città ove, la sera dell '8 settem bre, dal caposa ld o n.5 che s b arrava la v ia O stiense, fu esp loso il p ri mo colpo d 'a rma da fuoco della zona su d . Ess i si opposero s trenuamente alla seconda divi s ione germanica di pa racadutisti e subiro n o ingenti pe rdite . N uclei di c ivi l i accorsero pe r s upportare i so ld ati nel t en t ativo di bloccare la strada ai tedesc hi diretti a Porta San P aolo, o ve s i era attestato il fronte res istenziale. Gli ultimi scontri si registrarono a Porta San G iovann i e alla stazio ne Termini 121 •

Paolo Mone ll i ha descritto i combatti me nti mettendo in luce la ge nerosità ed i l coragg io di co loro che si ba tterono pe r difend ere la capit ale:

Chi era s tato la matt ina fuori porta San P ao lo aveva potuto sperare ancora nel miracolo, che Roma av rebbe tenuto lontano il nuovo ed antico nemico. Nei pre ssi della basilica si respirava un'a ri a d i quarantotto , di repub bl ica romana, bo rghesi am1ati e an i mo si, operai, artisti , studen ti, m.ischiat i a so ldati di gran cuore 122

B attagl ia ha posto l'acce nt o sull' immediata e spontanea fusione prodottas i fra esercito e popolo , "raggiunt a di slancio d opo che tutta la con dotta del governo Badoglio e il modo stesso in cui fu trattato l'armistizio aveva mirato a mantenerli sciss i e divisi" 123 .

119 Renzo De Felice, Mussolini l'alleato. La guerra civile /943-1945, Einaudi , Torino, 1998, pp.85 -8 6.

120 Carlo Vallauri , op. cit., p .69 .

12 1 Enzo Pi scitclli, op cit., pp.58 -6 1; Enzo Cataldi , op. cii , pp.100- I OI , 129-1 32.

122 Paolo Monelli , op . cii., p. 181.

Mentre crollava il potere che aveva condotto il paese alla rov in a, alc un i lu ngimiranti uomini politici compresero, come ha affermato Ame ndola, c he la difesa della capitale avrebbe segnato so lo l'iniz io di una lunga lotta c he popolo ed esercito, " u niti s u una piattaforma patriottica per l'indipendenza e la libert à", avrebbero dovuto intraprendere assieme 124

Il Comitato delle oppos iz ion i antifasciste , nell a riu n ione del 9 Settembre, sotto la preside nza di l vanoe B o nomi, assunse la denominazione, suggerita da Ruini e poi adottata nel resto d ' Italia, di "Comitato d i L iberazione Nazionale" , mass im o organo della Res iste nza romana al fianco della Giunta Militare Centrale. Lun gi dal rappresentare una mera formalità, tal e mutamento sanzionò la rivendicazione del CLN di avocare a sé, di coordinare e di dirigere il mov im ento di liberazione nazionale 125 Lo componevano Mauro Scoccimarro, Giorgio Amendola e Giovanni Roveda per il Par tito Comunista, Alcide De Gasperi, Giovanni Gronchi e Giuseppe Spataro per la Democrazia Cristiana, Pietro Nenni, Giuseppe Romita e Sandro Pertini per il Partito Socìalista di Unità proletaria , Ugo La Malfa e Sergio Fenoaltea per il Partito d'azione, Alessandro Casati e Leone Catta n i pe r il Partito Lib era le , M ario Cevolotto, Meuccio Ruini e Giovanni Persico per il Partito Democratico del L avoro.

La Giunta Militare Ce ntrale fu costituita da Sergio Fenoaltea e Riccardo Bauer del Partito d'Azione , Giorgio Am e ndola e Celeste Negarville del Partito Comunista, Giuse ppe Spataro ed Ercole Chiri della Democrazia Cristiana, Mario Cevolotto della Democrazia del Lavoro , Sandro Pertini ed Eugenio Colorni del Partito Socialista, Manlio Bros io del Partito Liberale. Tali organi tuttavia, non ebbero sempre la stessa composizione poiché alcuni membri vennero aJTestat i, mentre altri , identificati, furono costretti a nascondersi e, a far perdere le loro tracce o ricevettero incarichi diversi da i partiti c he rappresentava no.

Il CLN, nell 'unico numero del giornale Il lavoro · italiano, a s uggello del carattere democratico della Resistenza, rivolse un appe ll o a l popolo italiano perché s i mobilitas se e pa,tecipasse attivamente alla lotta 126 : come ha ch iosato Battagl ia, dunque, " la volontà moral e, l'impuiso etico dell'antifascismo" precedette l'individuazione e la defi~izione di un preciso programma politico 127 •

123 Roberto Battaglia, La R esistenw italiana: lo sviluppo dell'intervento armato fino all'insurrezione, in Fa sc ismo e antifascismo le zioni e testimonianze, ciL, p.479

124 G iorgio Amendo la, op cit pp. 161 - 162

125 Roberto Battaglia, op cit p.94.

126 Giorgio Amendola, op. cii , p. 163.

127 Jvi. p.94 .

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