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L'INIZIO DELLA RESISTENZA ROMANA E LA NASCITA DEL FRONTE MILITARE

Vittor io Emanu ele III , il governo e il Coman d o Su pre mo, abban d onata Roma ancor prima di averne te nta to la difesa, s i trasferiro no in quello ch e divenne i l "Regno del Sud ", costituito dalle quattro prov in ce p ug li esi di Bari, Brindi s i, Lecce e Tara nto, non occupat e né dai tedeschi né dagli ang lo america ni e sottoposte all 'auto rità esclusiva della Corona7 8

Di fronte alla priorità di pro teggere e trarre in sa lvo il r e, dunq ue , la capitale ve nne sacrifica ta se bb e ne, come asserì un o de i fuggiaschi , Roatta, paventan do si un colpo di mano tedesco volto a sca lzare i l governo Badogl io imponendo ne u no fascista, fosse ro stat i a ppron tati piani di dife sa per la zo na di Rom a in cui l'emergenza ch e s i può definire "ge rmanica" era p reva lsa su que lla "angloamericana" 79 .

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L'eccessiva apprensione per le sorti della ca pitale, come rilevò il generale Ross i s ti gmat izzando la strategia adottata , andò a detrimento de ll a necessità dì sa lvagua rdare il resto del territ orio e g li scacchi eri oltre front iera80

I n assenza di un coordinamento a livello s upe rio re, tra le inc ertezze delle autorit à civi l i e mil itari, la difesa di Roma, co me ha chiosato Enzo Cat aldi , " finì co n l 'essere solt an to l ' azio ne generosa d i coloro, dei pochi, che, lasciati a llo sbarag lio, vollero essi solo per loro determin az io ne e per loro virtù combattere quella che res ta davvero nella sto ria d'Italia la loro battaglia, nel più alto senso dell'o no re, nel più genuino amore d i Patria'' 81 .

78 Il " Regno del Sud" non rientrava nel territorio sogge tt o a ll 'a utorità dell ' AMG OT, l' All ied Mi litary G overnmen t Oc c upied Te rritory Il 19 sette mbre gli Angloamerica n i stab iliron o che le quattro province rim anessero sotto l' ammin istrazione d el governo Badoglio che tutt av ia non fu mai pienamente sovrano poi ché so ttopo sto ali' ACC , l' Allied Co ntrol Co mmission; cfr. Giorgio Gia nnin i, Lotta per la libertà Resistenza a Roma 1943 - /944 , Edizioni Assoc iate, Roma , 2000 , p.41

7 9 A .U.S.S.M.E., N. I .J 1, Diari swrici 2a Gu e rra mondiale. b.2997/A, cart.3 , " Tre relazio ni del generale Roatta", f IO, "Memo ria s ull a di fesa di Roma" .

8°Fra ncesco Ro ssi, op. cit , p.16 8.

81 Enzo Cataldi, ÙI difesa di Roma, in La difesa di Roma e i Granatieri di Sardegna nel set· rembre 1943, a cura de ll o S tato Maggiore dell'E sercito, Ufficio storico, Roma , 1993, p.23 I.

Sabrina Sgueglia della Marra

Ambrosio e B adoglio, aus pi ca nd o di addiven ire ad una s o lu zion e dip lomatica c he potesse ri s parmiare Roma d a lle nefaste co nseguenze di un a ba ttagl ia e nt ro le s ue m u ra. affi daro no "se mplicem e nte" la difesa della capitale a ll a pub bl ica dichiarazio ne de l s uo status di città a perta82 li governo de l Sud aveva notifi cato fin dal 31 lu g lio , tramite la Sa nta Sede, la determin azio ne di proclamare Rom a città aperta- com ' era s ta to fatto per Atene e s' int endeva fare per Il Cairo - ed attese a lu ngo di ricevere comunicazioni in merito al r iconosc imento ufficial e de ll o sta to di imm uni tà. Il Vat icano av e va da tempo avviato una serrata attiv ità dipl o m atica tesa a preservare l'Urbe da bo mbardamenti e devas tazioni , inten sificando i propri sforz i qu a ndo, conc luse le operaz ioni be lliche in Afii ca, l'attacco a lla peni sola se mbrava ormai in ev itabile. n 17 maggio 1943 furono lan c iati s u Ro ma manifestini c he min acc iavano la " coventrizzaz ione" dell ' Italia se non avesse accettato la capi tolazione.

Nei "qu aran tac inqu e g iorni", g li Stati Unit i s i dichiararono in linea di principi o favorevoli, m a si rimi se ro , di fat to , al gi udizio di Londra.

La Gran Bretagna di ffidava del go ve rno italia no e nutriva un forte sen timento di rivalsa nei confro nti de l no s tro paese. R ivendi cava, pertanto, una piena li be rtà d 'azio ne , ta nto più c he i b o mbard amenti e rano con si derati un ir repugnabile s trumento di pressio ne pe r cos trin ge re il ne mi co a deporre le armi . Sin dal 1941, Churc hill aveva affermato dinanzi ai Comuni ch e, pe r g iungere a d u na rapida co nclu s ione d e l co nflitto , se le es igenz e bellich e lo avessero ri c hi esto , Roma sarebbe s tata colp ita se n za esitazioni.

l1 5 agosto, le is tanze i1.a)jane vennero respinte dallo Stato M aggiore de ll e forze arm ate alleate . La g iu s tific az ione add otta fu c he l'opinione pubblica inglese ed europea non avr e bbero approva to un trattame nto di fa vore nei ri guard i de l1' [ta li a fascista. Badoglio, du nqu e, a l fine di pres e rvare quanto più po ssibi le il territorio urban o bombardato per la prima vol ta il 19 luglio e, nu ovamente, il 12 agosto , du e gi orn i dopo, il 14, procedette u nilat e ra lmente alla fonna le proc lamaz ion e cl i Rom a c ittà ape rta83 Ta le pro vvedime nt o palesò imm ed iatamente la s ua inefficac ia: come reg istrò il mini s tro d eg li Este ri Guari g li a ne ll e sue memorie, si assiste tte prop ri o in quelle settimane, all ' in quietante di scesa della cosidde tta "quinta co lonna" germanica c he il ca po de lJ a polizia Senise, verso la fine dell'ago to 1943, c on un ap pos ito cens im ento, stimò ammontare a c irca se imi - la te deschi s ta bili tisi nella cap it~ùe gradu alme nte e "se nza dare ne ll 'occhio".

K2 A.U .S.S. M. E.. N. I - I I , Diari storiri 2° Guerra m ondiale. b.3000/A, " Gi aco mo Carbo ni, ge neral e d i Co rp o d 'A rmata -La verità s ulla difesa di Rom a (8-10 se ttembre 1943)" .

83 Alberto Ben zoni -E li sa Ben10ni. Attentato e rappresaglia. li PCI e via Rase/la, Ma rsilio, Venezia 1999, pp .27-30; Gi org io G iannin i, Lotta per la libertà. Resis tenza a Roma / 9431944, Edi z io ni A ssoc iate, Rom a. 2000. p. 17; Albe rto Gi ova nn e tti , R oma città ape rt a. A ncora. Milano. 1962. pp 10- 11.

Alla richiesta d i sp ieg az io ni in me ri to a ll a prog ressiva calata teuto nica, l ' ambasciata ger ma ni ca ri s pose con una nota uffici a le in c u i s i p retendeva l 'assol uta rego lar ità della ci rco lazione d i soldati tedeschi in uniforme per le strade ro mane in qu a n to trattavas i di ri servisti dell e tru ppe precede ntemen te d islocate in Ita1ia e c he allo ra e ran o stati equipaggiati a nuo vo 84

Le prime m is ure atte aJla d ifesa della capitale fu rono predi sposte d a ll o Stato M aggio r e il 15 agos to, a l convegn o di Casal ecc hi o . L e div is ioni " R e" e " Lup i di Tosca na", ri ti rat e ris p ettivamente d a ll a Cor s ica e d a ll a Francia, a ncorché destina te a ll a P ug li a, sa reb bero d ov ute affl uire con la massimace lerità consen tit a nella zona di R o ma 85 per so stit uire le divis ion i " P iave" ed "Ariete" ;86 analogamen te, il X VIII R egg im e nto bersaglieri fu s torna to d alla Sardegna e diretto ve rso ]a c ittà e t erna.

I movim e n ti fe rrov iari, tuttavia, in iz iati con notevo le ri tard o, conse ntirono so lo a pochi e le menti d i ragg iu ngere R o m a per 1'8 settembre87 I provved ime nti s t abi liti furo no notificat i a ll a G e rm ania add ucen d o c o me giu stificazio ne l'im poss ibi l ità, pe r le due division i d i fan teria e il reggimento , d i proseg uire ver so su d se non con un ri tmo le n tissimo e con grave pregiud izio d egli in dispe nsabi li trasporti d e i ri fornimen ti . I: Oberbefehlshaber Sudwest

(O B S, Comando Su premo d e l Sud), pave nta ndo u no sbarco a ll eato su ll e coste d el L az io, d iede il proprio assenso e si offrì d i fo rn ire il car bura nte necessa rio a ll a marcia d ella "Piave" .

Lo Stato Magg iore affidò la p ro t ez ione de ll a c ittà a l Coma ndo del Corpo d'Armata di Roma. L a d ifesa es terna fissa fu asseg nata a l Comando del XVII ° Corp o d 'Armat a che s i sa reb be dovu to dis locare a Ve ll etri, e alle divisio ni "Gra na ti e ri ", " Pi ace nza", " Re" e " Lu pi di Tosca n a", no nché ad un gruppo tattico d e ll a "Sassa ri " e, s ulle posiz ioni avanzate, ali "'Ariete" e alla division e au tot ras po rta bi le " P iacen za"; a ll a di fesa m obile avreb be provvedu to il Comando de l Corp o d'A rm ata motocorazzato c on la d ivisione motor izzata '' Piave" e le d iv is ioni corazzate "Ariete" e "Ce ntau ro "

Attraverso ta le d ispositivo che, se le interruzioni fe rroviar ie lo avessero consent ito , sareb be stat o completa to presumibilme nte ne ll a notte del 12 settem bre,

84 Raffaele Guarigl ia , Ricordi 1922 - 1946, Edizioni Scient ifiche lrn lia ne, Napol i, 1950, pp.652 -653

85 Mi ni stero della Difes a, Stato Maggiore dell'Ese rcito, Uffic io storico. Le opera z ioni d elle unità italian e n el s etr embre -ottobre 1943, Ro m a, l 975, pp.8 1-82 .

86 A . U.S.S.M.E . , N.1 - 11 , Diari s tori ci 2" Guerra mondiale , b.2997/A, f.3 . "Tre relazioni del generale Roatta", sottof. 1O, "Memoria s ulla Dife sa di Roma " .

87 Ministero della Di fesa, Stato Maggiore dell' Esercito, Ufficio storico, op. cit , pp 8 1- 82

Sabrina Sgueg lia della Marra

la cap ital e avrebbe potuto co ntare su un a "massa di man ovra", p rima ines is te nt e, da impiegare co ntro le forze germanich e e al fianco di quelle angloamericane in arrivo88 . In realtà , co me ha ev idenziato Mari o Torsiell o, l ' impostazio ne delle operaz io ni, che non av e va s ubito rilevanti modifich e né gli opportu ni agg iornamenti , p rospettava u no schieramento di truppe sos tanzialmente anal ogo a que ll o c he era s ta to elaborato in una s itu azione del tutto di versa e in previsione di un a ltro ne mico89 L'o rganizzaz io ne log is ti ca, di co nseguenza, non era adatta a fro ntegg ia re i tedeschi poiché concepita in fun z ion e antii ngl e se, co n depos iti settoriali a porcata dell e truppe cos ti e r e e de positi inte rni per i re parti mobi li des tinati a ri nforza rl e in cas o di attacco a ll eato90. Elemento negat ivo co mun e a tutte le di v is ioni pre po s te a ll a difesa, peralt ro, e ra l a defic ienza di m un izio nam ento co ntrocarro in confro nt o a d un ne mko che s ui mezzi co razzati e s ulla m ob ilità ba sav a la propria pote nza. S e, mal gra do ciò, lo s pirit o delle truppe s i mantenne alto, graz ie a lle tradizioni. a l co nflitt o mo ndi a l e o norevo l me nte co mbattuto , a lla coes io ne e a ll ' inquadrame nto91, è tuttavia in negabi le che, all ' intern o d e i rep arti it aliani a lligna sse la radicata co nvinzione dell ' invincibilità germa ni ca92 : nei tre anni di gue rra, in fatti , l 'es a ltazi one della sc hia ccian te s u periorità tecnica de ll ' alleato aveva prodotto la se nsaz ione dc li ' impo ss ibilità d i affrontare i ted esc hi con qu a lc he sp e r a nza di successo93 .

Obiettivo precipu o de l piano mil itare, imperni a to s ull a dislocaz ione di divi s io ni a sso lutamente inadeguate alla g rave in com benza, a presidio di tutte le vie d'access o alla c ittà , era la tute la delle mass ime is titu zi oni. In realtà, come ha a ffe r mato Ca ta ldi , i cos iddetti "ca pi sald i" che cos titui vano la cintura di s icurezza, altro non erano se non s barramenti stradali , p ri vi de i necessar i reticolati di protez ione e so lo in parte c ircond a ti da zone min ate. A compromettere u lteriormen te la so lidità e l ' efficacia de lla lin ea difens iva e retta, furono la p os izione geog rafica di Rom a, i num eros i aggl o merati urbani che la c irco ndav a no e l ' assenza di profondit à nel settore me ridionale a causa de ll a p rossimità della costa tirrenica94 . l tede sch i, ancorché per s uas i che prima o poi sa rebbe so pra ggiu nta la

88 A .U .S.S.M.E., N.1 -1 i. Diari 2" Guerra numdinle. b.2997/A. f.3, ' "Tre relazioni d e l gene rale Roa tla", sotto f. IO, " Me mo ria sull a difesa di Roma" defezione italiana, nella notte tra 1' 8 e il 9 settembre apparvero sorpresi e disorientati : l'ambasciata germanica bruciò i suoi archivi, al personale venne ord in ato di pa1ti re e s i predi spose il success ivo a ll ontanamento dei civili Veros imi l me nte, fu presa in con s iderazione l'eventualità di dover abbandonare la c ittà. Le autorità teutonic he erano in atte sa di uno sbarco alleato e, se questo fosse avvenuto ne i pre ss i della capitale, le truppe german iche avrebb ero pres umibilment e seg uito le dire ttive s upe ri or i di defl u ire verso il n ord 95 Numeros e testimoni a n ze ha nno accreditato ta le ipote si : Enzo Forcella, ad esempio , ha affermato che a villa Wo lkon s ky , dopo u na rap ida cons ul taz ione, si conv en ne che l 'unica s olu zion e fosse la fuga. Otte nuto il nulla osta di Berlino , vennero selezionati i documenti da portare via e quell i da d istruggere perché non ne fosse propa lato il contenuto. Il no s tro governo mise a dispos izio ne un treno speciale ch e sarebbe partito dalla st a zio ne Termini alle tre de l mattino. Solo Kappler, contravvenendo ag li ordi ni ricevuti di ripiegare in Germania, si trasferì a l q uartier generale di Kesselring96. Il fe ld maresciallo, nelle sue memorie, ha raccontato c he il 9 set te mb re fu info rma to da un ufficia le d i div is ione ital ia no, "un vecchio fascista", c h e le nostre truppe non avreb bero opposto alcuna resistenza e c h e erano pronte ad iniziare le trattative di re s a97 Se dapprima, du nque, Ke ss elring aveva disposto l' immediato ritiro verso Sud , me ntre altr i comandi d ist accati s i muovev a no fre ttolosamente di propri a iniziativa ver so Nord, le scars e possib il ità difen si ve delle forz e italiane, acclarate da i p ri mi rappo rti consegnatigl i, lo deci sero a ma ntenere le posizioni acquisite ne l1a capitale 98 .

89 Mario TorsieJlo. op. cii p. I 67.

90 Francesco Rossi, op. cit pp.183-184.

91 Mario Torsi e li o, op. cir p. 157, 161.

92 Ferru cc io Parri. Dalla Res is1enw alla Repubhlica, a lla Cos 1it11 zio11e. in Fascismo e antifascismo. Le::.i<mi e 1es1i111011ia11:e Feltrinelli , Milan o, 1962. p.612.

93 Francesco Ro~ si, op. cii pp 272-273.

94 Enzo Cata ldi. np c ii. , pp. 96, 107-108, 2 15.

Lo sconcerto e la concitazione dell ' OBS, dunque, duraro n o assai poco : giunta la not izia dell 'avvenuto sbarco a Salerno, Kesselr ing dedusse che, qua s i certamente, non ne sare bbe seg uito un altro s ul litorale laziale e che, in assenza d i un piano italo-alleato per un'azione com une nella regione , Roma sarebbe stata abbando nata a se stessa99 . Il feldmaresciallo non emanò di sposizio n i sc ritte sotto l 'as petto tattico, ma si li mitò a colloqui per so na li coi comandanti che avrebb e ro dov uto appl icarJe 100 : le division i tedesc he, c he poteva no contar e su dodic im i la uo min i pro n ti a d ag ire da s e ttimane d a ll e basi attorno alla capitale , acquartierati a Nettu no, Lad is poli, s ui Coll i Alba n i e s ui Castelli Roma ni, e in posizioni strategiche per controllare le vi e Cass ia e

9 5 Enzo Pisci te lli, op cii. , pp .46-47.

96 Enzo Forcella, La resislenza in conven lo , Einaudi, Torino, 1999, pp 8 -9.

97 Albert Kesse rlin g , M emorie di guerra, Garza nti , Milano, 1954, p 203

98 Pao lo Monelli. op cit pp 268-269

9 9 A U S S M .E., N. I - I I Dia ri 2° Guerra mondiale, b 2997/A, f.3, "T re relazioni del generale Roaua··, sottof.10 , " Me moria su l la difesa di Rom a" .

100 M ario To rsie llo , op.cii., p.181.

Sabrina Sgueglia della Marra

Nomentana, non si concentrarono su ll a co s ta ma poterono proceder e liberamente all'offensiva contro la città eterna 101 •

Il generaJe Rossi , di contro, richiaman do alla memo ri a la tenacia d imostrata da Kesse lr in g nell'oppo rsi con tutte le fo rze all'abban d ono della Li bia, tene ndo testa a Rommel, ha categoricamente escluso che l'a lto ufficiale tedesco potess e aver preso in considerazione i l ripiegamento. A suo parere, infatti , i l feld maresciallo concepì l' idea milita r mente ineccepibi le d i stornare le truppe dalla città al li torale avviandole a fronteggiare lo sbar co che, log icamente, prevedeva si sa rebbe verificato nei dintorn i di Roma, ma non p ens ò affatto d i ri tirars i a Nord 102

Sepp ur nell 'impossibi lità di valuta re co n esattezza la concentrazione d elle forze tedesch e nella cap itale, lo Stato Maggiore ita lia no , come ris ul ta da ll' ordine impartito al Corpo d'Armata Motocor azzato i l 9 s ettembre alle o re 5: 15, esc luse "una lunga resistenza delle truppe di s locate attorno alla capita le" poiché av reb be espos t o la città e la cittadinanza a "gravi e sterili perd ite". TI comando del Corpo d'Armata Mo tocorazzato, pertanto, av rebbe dovuto r ipiegare rap idamente ve rso Tivoli seg uito, con la mas s ima cele rità, dalle d ivis ioni "Ariete" e "Piave", orientandos i a p roseguire verso est. Sarebbero rimas ti nella capi tale per provvedere al mantenimento dell'ordi ne p ubb li co i soli reparti dei carabinieri e della Pubblica Sicurezza prese nti 103

Secondo la minuziosa ricost ruz ione del generale Carbon i , Roatta , assegnatogli i l co m ando, gli as s icurò che s i sarebbero ri vis ti a T ivo li in s ieme ad Ambrosio e che av rebbe trovato gli ord in i successiv i presso la case r ma dei CC. RR . Hl4_ Carbon i, pur essen d o rimasto l 'u ni co alto ufficiale responsabile d e lla difesa di Ro m a, mentre in c ittà divam pavano i co m ba ttimenti, fu per molte ore irreperibile 105

'°1 A . U.S.S.M . E., N. l-1 / , Diari 2°Guerra mondiale , b.2997/A , f.3, " Tre rela zioni del generale Roatta", sottof.10, "Memoria s ulla d ifesa di Roma"

102 Francesco Ross i, op cit Garzan t i, Milano, 1946, pp 240-241.

103 A.U.S.S.M .E., N. / - 1 /, Diari 2acue rra rnondiale , b.2999 , doc.51 , "Ordine dello S.M.R.E. al Corpo d 'A rmata Motocorazzato in data 9 settembre 1943-ore 5 , 15 -firmato Gen. De Stefani s", Stato Magg iore Regio Ese rcito al Comando d e l Corpo d 'Annata Moiocorazzato e, per conoscenza, al Comando Corpo d ' Armata di Roma , 9-9 - 1943

104 A U.S.S M.E , N.l-11, Diari storici 2"Cuerra mondiale , b.3000/A , " Gia como Carboni, generale di Corpo d ' Armata -La verità s ulla difes a di Roma (8- I O senembre 1943)".

105 Il generale Carboni ha moti vato in una dettag li ata relazione le rag ion i d ella s ua pres unta irreperibil ità al fine di co nfutare le accu se mosseg li: l 'a lto ufficial e ha asse rito che non trovò traccia né d eg li ordini né dell'Alto Comando e che, malgrado le s ue in sistenze, Roatta affermò che Roma s i trovava in trappola e che pertanto s i sare bbe do vuta ev itare un a res istenza inutile; cfr A. U .S.S.M . E ., N. l-J I , Diari storic i 2a Gu e rra mondiale, b.3000/A , "Giacomo Carboni , generale di Corpo d'Armata - La ve rità sulla difesa di Roma (8-10 settembre 1943)"

La part e nza d i Roana, dunq ue, impresse una forte acce lerazione al processo involutivo c h e stava travolgendo il s istema di coman do 106 , u no sfaldamento inarrestabi le prodotto dall a comp leta latitanza d e i poteri ist ituzio na li.

Come ha ammesso i l generale, infatti, ne l viaggio di trasferi me nto a Brindisi, ove il corteo giunse nel pomeriggio del l O settembre, n on fu possi bi le comunicare coi Comandi d ipend enti né averne no ti zie 107 Lo Stato Maggiore , dunque, allo nta nandosi da lla capitale , non so lo derogò alla propria funz ione di rettiva e di coordinamento ma, poiché non era stata predisposta una sede d'emergenza , non ebbe neanche l'accort ezza di portarsi in località ove si potessero tras mettere ord in i alle u n ità perife ri c he .

Alle ore 10 de l 9 sette m bre, il M a r esciallo d' Ital ia Enrico Caviglia , affiancato dal min istro della Guerra, genera le An to ni o Sorice, assunse provvisoriamente le fu nzion i di governo e des ignò il generale Vittorio Sog no capo di Stato Maggiore d ell'E se rcito ad in terim

Il co n cor so de ll e fo r ze alleate all a di fesa de ll a cap ita le s i sarebbe dov u to concretare ne ll ' operazione Giarzt 2, attraverso l'impiego d i u na div isio ne aviotrasportata americana , 1'82a "Airbone", che sarebbe s barcata i n tre aeroporti nell'arco di quattro notti , una volta comp letata l ' operazio n e Avalanche, lo s barco nel golfo di Salerno.

L' 8 settembre , tuttavia , la divi si one aviotrasportata ricevette il contrordine per il lancio s u ll a ci ttà 108 .

Seco ndo la test imonianza del generale Carboni, la sera del 7 settembre il ge ne rale Tay lor, v icecoma nda nte de ll '82a "Ai rbone", arr ivò a Roma ass ie me al colo nnello Gard iner per com unicare che, in vi sta dell'annunc io de ll' a1mistizio e dello sbarco alleato a Salerno, la sua d iv isione paracadut is ti sarebbe stata messa a d isposizio ne del Comandante del Co rpo Motoco razzato se q uesto avesse garantito la difesa dei ti-e aeroporti in mano tedesca Ambrosie si trovava al lora a Torino e Rossi non si sentì autorizzato a prendere iniziative in sua assenza.

I due u fficiali americani furono così ricevuti da Carboni. Questi, constatata la lo ro scarsa conoscenza cieli.a si tuazione in cui versavano le nostre forze armate, ne inferì che i l generale Castellano, d urante le trattative , non avesse provveduto ad e ru d irli adeguatamente in merito. Spettò, dunque, a Carboni, informarli del!' asso luta impreparaz ione dell'eserc ito italiano a soste nere l 'ass alto tedesco e, dopo aver illumi nato il ge nerale americrn10 s ui vantaggi che, anche per le Nazio-

106 Carlo Vallauri, op. cit. , pp.67 -69.

107 A. U .S .S . M .E. , N.1-11 . Diari sto rici 2a Gu e rra mondiale. b.3000/A, doc. 44, "Ordini emanati dallo Stato Maggiore R. Ese rcito circa il contegno da tene re di fronte ad una eventuale aggressione germanica", " Memoria Generale Roatta " .

108 Mario Tors iello. op.cit pp.97-99.

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