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I VERBALI DELLE RIUNIONI PRESIEDUTE

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BIB LI OG R AFIA

BIB LI OG R AFIA

DAL CAPO DI STATO MAGGIORE GENERALE

DAL 1925 AL 1937 di

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ALESSANDRO GIONFRIDA

I Verbali Delle Riunioni Presiedute Dal Capo Di Stato Maggiore Generale Dal 1925 Al 1937

Una delle g randi novità della politica militare fascista fu l 'is tituz ione della carica di capo di Stato Maggiore Generale 1 , affidata il 4 maggio 1925 all'allora generale dell'Esercito e futuro maresciallo d'Italia Pietro Badoglio2 Que sti tenne l ' incarico, ininterrottamente, fino al 4 dicembre 1940.

Il capo di Stato Maggiore Generale, sia secondo la legge n. 866 dell'8 giugno 1925, che seco ndo il R. decreto-legge n. 68 del 6 febbraio 19273, aveva una moderata ma esplicita funzione di coordinamento interf'orze, che rappresentava un'assoluta novità nell'ordinamento militare italiano.

La legge n 866, infatti , sanciva che il capo di Stato Maggiore Generale era respon sa bile degli studi e delle disposizioni nece ssarie per coordinare la difesa dello Stato e i piani di guerra.

Egli poteva dare ai capi di Stato Maggiore della Marina e dell 'Aeronautica le direttive di base per il concorso di tutte le forze armate al raggiungimento degli obiettivi comuni. Per quelle attribuzioni il capo di Stato Maggiore Generale veniva a dipendere direttamente dal presidente del Con s igl io4 •

Anche nel R.D.L. n. 68 si ribadiva che <<la carica di capo di Stato Maggiore Generale è istitu ita allo scopo di assicurare il coordinamen to nell'organizzazione militare dello Stato»5 e che quell 'alto ufficiale, alle dirette dipendenze del capo del governo, come suo consulente tecnico , proponeva le direttive per l'organizzazione del sistema difensivo di tutto il territorio nazionale (difesa delle frontiere terrestri, difesa costiera, difesa aerea, ecc.)6, le linee generali del piano complessivo di guerra,

1 Sullo Stato Maggiore G e nerale, dr. la relat iva appendjcc bib liografica, pp. 37-38.

2 Cfr. la scheda biografica. pp. 433-34 .

3 Cfr. Leggi e Regi dec re ti s ullo Stato Maggiore Generale. pp. 17-33

4 Art. 2 del la L. n. 86611925.

5 Art. I del R.D.L. n. 68/1927.

6 Art. 3 del R.D.L. n. 68/1927 specificando i rispettivi compiti delle tre forze armate7 e le esercitazioni combinate tra Esercito, Marina e Aeronautica.

TI ruolo di coordinamento interforze del capo di Stato Maggiore Generale è documentato dalla serie dei verbali delle riunioni, dal I 925 al I 939, da lui presiedute e conservati presso l'archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Escrcitos.

Nel fondo denominato H - 10 «Verbali riunioni 1924-1943», composto da 11 buste, si trovano appunto i verbali e le relazioni riassuntive delle riunioni tenute da Badog lio e dai suoi successori al Comando Supremo, nonché quelli del sottosegretario di Stato alla Guerra. del capo di Stato Maggiore del Regio Esercito e del capo del governo9 l documenti della serie H- IO appartengono a vari uffici dello Stato Maggiore del Regio Esercito (soprallulto all'Ufficio Operazioni) e all'Ufficio del capo di Stato Maggiore Generale, ma in quest'ultimo caso sembrano copie trasmesse da quest'ufficio all'Ufficio Operazioni. Copie dei verbali si trovano anche in altri fondi dell'archivio dell'Ufficio Storico e precisamente nel fondo D-1 «Cartef?gio sussidiario Africa orientale italiana; Guerra italo-etiopica, 1934-/936» (busta 13, fascicolo 3 e busta 198 ), formato dalla serie delle carte del Gabinetto del Ministero della Guerra, nel fondo H-9 «Ca rteggio del Capo del governo, 1926-/943» (busta 2. fascicolo 3), e nel fondo 1-4 «Carteggio dello Stato Maggiore Generale - Comando Supremo Stato Maggiore Difesa, I 924-1948» (busta 2, fascicolo I).

Dal punto di vista archivistico per l'H-10 non si può parlare di un vero e proprio fondo organico. cioè di un archivio unitario prodotto dal!' attività istin1zionalc di un enteio, il quale in seguito ha versato le sue carte ali' Ufficio Storico, ma di una raccolta di documenti (i verbali appunto). formata probabilmente in modo artificiale.

7 Art. 4 del R.D.L n. 68/1927.

8 Sul l'Ufficio Swrico e il suo archivio cfr.: Ministero della Guerra· Comando del Corpo di Staio Maggiore, l'Ufficio Swrim - ce1111i mo11ogr11Jici, a cura di C'. Cesari. Roma 1930: O Bo\io. l'Ufficio SI/Irico de/l'Esernto · 1111 fecola di s1orio11rafia mil1111re. Roma 1987: A. Brug1oni-M. Saporiti, Ma1111ole delle ricerche 11ell'U{ficio Stonco dello Stato Maggiore de/l'Eserdt<1, Roma 1987; E. Lodolini, Organizzazione e lefiisl11:io11e arC'hivistica italiu11a, Bologna 1989 (pp. 155-156); P. Bcrtinaria. l'Ufficio Storico dello Stato Magf/111re del/'faerdto. pp. JJ 36. in M B.C.A. · Pubblic.vioni degli Archi\ 1 di Stato. le fonti per la S111ria mililllrt' 1111/iana m t·tti co111empor1111ea · Atti del lii seminario. Rom11 16-17 d1n'mhre 1988, a cura di A. Arpino e A. 81agini, Città d1 Ca,1ello 1993.

9 1 verba l i del capo di Stato Maggiore Generale dal 1939 al 19-n e quelli del capo del gO\crno sono stati pubblicati dal I' lifficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito a cura d1 A 81agim e I. Frauolillo ( Verbali delle riunioni 1e11111e dal capo di Sraro m,1.~f/111re Generale. voli. I- IV, Roma 1982 85).

IO Cfr. E. Lodolin1. Archivistirn principi e problemi, Milano 1990; P. Carucci. '"' fnmi 11rl'l1i1·isriche onliname11to e consen·a~ume. Roma 1990.

Dal punto di vista formale questi verbali 11 si presentano, secondo la normale prassi amministrativa, con l 'indicazione della data. del luo go dove si è svolta la riunione, dei presenti, dell'ora di apertura e di chiusura della stessa seduta e in maniera più o meno dettagliata sono riportati i singoli interventi (in forma indiretta) dei partecipanti. Di alcune riunioni non sono conservati i verbali ma solo delle brevi relazioni riassuntive in cui vengono indicati gli argomenti trattati e le relative conclusioni raggiunte.

Le Carte dell'Ufficio del capo di Stato Maggiore Generale

Oltre ai verbali delle riunioni un'altra importante fonte per ricostruire la storia dell'attività del capo di Stato Maggiore Generale dal 1927 al 1940 è sicuramente rappresentata dalle carte del suo ufficio, anche queste versate ali' Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.

Nel 1925 fu costituita la carica di capo di Stato Maggiore Generale che incorporava anche quella di capo dello Stato Maggiore dell'Esercito in modo che il generale Badoglio aveva a disposizione tutti gli uffici appartenenti a quest'ultimo. Tracce dell'attività del capo di Stato Maggiore Generale dal 1925 al 1927 si trovano nel fondo L-1 O «Stato Ma ggiore del R egio Esercito - vari uffici». conservato sempre nell'Ufficio Storico.

Con il R.D.L. n . 68/1927 venne distinta la carica di capo di Stato Maggiore dell'Esercito, che ven ne ripristinata 12, da quella di capo di Stato Maggiore Generale, e fu creato un appos ito ufficio dipendente da quest'ultimo 13.

L'Ufficio del capo di Stato Maggiore Generale poteva essere retto da un co lonn ello del Corpo di Stato Maggiore o da un ufficiale di grado corrispondente della Marina o dell'Aeronautica e complessivamente era composto da sei ufficiali delle tre forze armate. Le funzioni di capo ufficio furono svo lte da colonnelli di Stato Maggiore scelti tra i migliori dell'Esercito: essi furono, dal 1927 al 1940, i colonnelli Alberto P onza di San Martino, Efisio Marras, Sebastiano Visconti Prasca, Ottavio Bo/Lea e Antonio Gandin 14 • Alle dirette dipendenze dei capi uffici c'era -

11 Cfr P Carucci, // dorn111e11to comempnraneo diplomatica e criteri di edizione. Roma 1987, p. 148.

12 R.D.L. n. 69 del 6 febbraio 1927.

13 Arr. 11 del R.D.L. n. 68/1927.

14 Cfr. le schede biografiche , pp. 437-446 no in genere un capitano di vascello e un colonnello pilota i quali erano responsabili rispettivamente di due sez ioni, il primo della sez ione che si occupava delle que s tioni relative alla Marina , il secondo di quella competente per l'Aeronauticai s.

Nel fondo 1-4 « Cartegg io Stato Mag g iore Gen era le - Comando Supremo - Stato Ma gg iore Difesa , 1924-/948 "'» ( 76 buste), conservato nell'Ufficio Storico, si trovano parte delle car te dell'archivio dell'Ufficio del ca po di Sta to Maggiore Gen e rale. dal 1927 al 1940. La documentazione è formata dal carteggio tra quell'ufficio e vari enti (i vari uffici de gl i stati maggiori di forza armata, i Gabinetti dei mini s teri militari e del capo del governo, g li addetti militari, il Servizio Inform azioni, ccc.), ma so prattutto da num erosi promemoria e s tudi (s pe sso so no allegati s chiui e carte topografiche ) compilati dai capi uffi c i per lo s te sso Badoglio, nei quali sono trattate in modo conciso ma abbastanza esauriente le più importanti questioni del momento. Inol tre quasi lutti ques ti promemoria ri s ultano s ig lati per sona lmente da Badog lio e molti presentano sue annotazioni manoscritte con le dire ttive e decisioni da lui prese.

Conviene comunque esaminare le più importanti materie trattate in quelle carte. Es se sono essenzialmente tre: le questioni in erenti all'organizzazione delle forze armate, la situazio ne militare delle terre d ' oltremare e di alcuni Stati esteri

Una g ran parte dei promemoria e relél7ioni compilati per B adoglio riguardano infatti le più importanti questioni relative all'organizzazione militare italiana. Una di queste è rappresentata dal complesso dei problemi attinenti alla dife sa (contraerei. costiera, terre s tre): circolari dal 1927 al I 940 relative ai lavori per le fortificazioni permanenti alla frontiera (b usta 64, fascicolo 6), promemoria e carteggio s ull e esercitazioni di difes a aerea nel 1931-1932 , sulla milizia per la dife sa contraerei e da costa nel 1934, su l progetto del generale Nobili de l 1935-36, s ulla difesa contraerea degli obiettivi di intere ss e aeronautico nel 19 39 (busta 73 , fascicolo 2), sulla fortezza cost iera di M essina- R eggio Calabria nel 19 36- 39, s ull'organizzazione della difesa cos ti era e s ulla protezione delle vie di comunicazione nel 1936-39 (bu s ta 73, fascico lo 3), sulle s istemazio ne difen s iva della frontiera se ttentri ona le nel 19 38 (bus ta 69, l6 La storia di come questo fon<lo ,ia stato \Cn,a10 all'Ufficio Storico è abbaslanLa incerta. comu nqu e ,ccon do alcune no tizi e ri cav abili da un e le nco <lello fo ndo 1 -4. co nse rvat o p resso I' Uflìcio Storico, risu lta che quelle carte furono recuperate presso vari uflìc1 dello Staio Maggior.: <lcll'Eserci10. fascicolo l ), e sulle frontiere occidentale e orientale nel 1938-40 (busta 5, fascicolo 3 e busta 69, fascicolo 7).

15 And1c qu i furono ~ce lti o llimi ufficia li; ricordiamo per la Marina Raffael e Dc C'ourten. allora capitano <li fregata e i l capitano <li vascello Gu,tavo Stro11cri, per l'Aeronautica il colonnello Vincenlo Magliocco.

Numerose sono anche le carte relative alla leva, ai richiami per istruzioni di ufficiali, sottufficiali e truppa nel 1937-40 (busta 2, fascicolo 4 e busta 7, fascicolo l ), all'approntamento di alcune di visioni nel 1930-32 (busta 64, fascicolo 8) e di unità per l'Albania nel 1937-40 (busta 7, fascicolo 2) e infine ai provvedimenti di mobilitazione ordinati nel 1938 (busta 69, fascicolo 2).

Un problema ampiamente trattato relativo all'organizzazione delle nostre forze armate è quello sull'ordinamento dell'Esercito e in particolare sul riordinamento di grandi unità e loro impiego nel 1934, sull'educazione premilitare nel 1933-37 (busta 67, fascicolo 2), sulla riforma Pariani 17 nel 1938-39 (busta 4, fascicolo 5) e sull'ordinamento della Guardia a ll a frontiera nel 1938-40 (busta 6, fascicolo 9).

Ricordiamo anche la numerosa documentazione relativa agli studi sui piani di gue1Ta (contro la Jugoslavia isolata e contro la Jugoslavia e la Francia alleate, contro la Germania, ecc.), su lla mobilitazione (occulta, generale e periodo di sicurezza, studi sui relativi trasporti), sulla radunata e copertura (terrestre, alla frontiera est ed ovest, copertura ad opera dell'aviazione, copertura della Sardegna e della Sicilia), sulle manovre con i quadri, sulle regioni di confine, sulla esigenza ES progettata dalla Marina nel 1931 (sbarco a Durazzo e Valona), su un possibile sbarco ad Antivari 18 in funzione anti-jugoslava nel 1927 e in generale tutti gli studi riguardanti le operazioni svolte dagli stati maggiori delle tre forze armate dal 1929 al l 937 (busta 64, fascicoli 4, 5, 9 e 10; busta 65, fascicolo 4; busta 66, fascicoli 1, 3, 4, 8 e 12; busta 69, fascicoli 2, 6 e 7).

Ricordiamo ancora il carteggio relativo al funzionamento delle intercettazioni telegrafiche in tempo di guerra nel 1927 (busta 64, fascicolo 7), al Servizio chimico nel 1932-38 (busta 66, fascicolo 11 ) e sul Servizio informazioni presso le unità operanti e la sua unificazione nel S .l.M. (Servizio Informazioni Militare) del 1934 (busta 66, fascicolo 10).

In ultimo merita un particolare cenno uno studio, datato maggio J 933, sulla costituzione e funzionamento dell'Ufficio del capo di Stato

17 Sulle riforme di Alberto Pariani (capo di Staio Maggiore dell"Esercilo dal 1936 a l 1939 che portò ad una radicale modifica di 1ucto l'ordinamento dell"Esercito italiano con la trasformazione delle d ivisi oni su tre reggimenti di fanteria (ternarie). in divisione strutturate su due divisioni di fanteria (binarie), ricordiamo: M. Montanari, L "Esercito italiano alla vigilia della Seconda guerra mondiale, Roma 1982. pp . 9-30 .

18 Tra queste cane è co nse r vata anche una leuera (manoscritta) di Mussolini del 14-4-1927 sutropportuni tà dello sbarco e la relativa risposta di Badoglio del 28-4- 1927 (bus ta 64, fascicolo 5).

Maggiore Generale in caso di guerra, con uno schema del decreto e vari specchi annessi (busta 67, fascicolo 1).

TI secondo importante argomento è, come abbiamo detto, quello relativo alla situazione militare deJJe terre d'oltremare: Africa orientale, Isole dell'Egeo e la Libia.

Numerosi promemoria, relazioni e documenti vari (soprattutto dell'Ufficio militare del Ministero dell'Africa Italiana) riguardano appunto le operazioni di grande polizia coloniale e la situazione politico-militare e sanitaria dell'Africa orientale nel 1937-1940 (busta l, fascicolo 8; busta 2, fascicolo 2; busta 4, fascicoli 1 e 6; busta 6, fascicolo 6), il piano del generale Cavallero per la sistemazione del Goggiam nel 1938 (busta 4, fascicolo 4), la situazione delle forze presenti in colonia , la dislocazione dei comandi e delle truppe, l'ordinamento delle forze terrestri nel 1937-40 (busta 2, fascicolo 3; busta 4, fascicolo 2; busta 6, fascicolo I) , i dati relativi ai caduti nella guerra italo-etiopica (busta 1, fascicolo 11), un rapporto redatto dall'addetto militare U.S.A. nel 1936 (busta J, fascicolo 9) e le recensioni sulle numerose pubblicazioni della stampa estera e di alcuni autori stranieri nel 1937-38, relative sempre alla campagna italo-abissina (busta 3, fascicoli l e 2).

Di notevole interesse è anche il carteggio riguardante le isole italiane dell 'Egeo: i precedenti sull'organizzazione militare delle isole (idroscalo dell'Aeronautica e unità dell'Esercito a Lero) nel 1927-193 l , gli studi dello Stato Maggiore cieli' Aeronautica sulle funzioni strategiche del Dodecanneso e sull'organizzazione militare aerea, la memoria della Marina sul problema militare marittimo, sull'organizzazione aifensiva e offensiva delle isole e gli studi del Corpo di Stato Maggiore sull'organizzazione militare terrestre, tutti del 1936 , la questione relativa alla sistemazione del comando di tutte le forze dislocate nelle isole nel 1937, la difesa contraerei dei campi d'aviazione e le disposizioni relative al nuovo ordinamento militare dell 'Egeo conseguente alle decisioni adottate nella riunione del 26-2-1937, le esercitazioni di sbarco nel 1938 (busta 65, fascicolo 2), l'invio di unità navali nel 1938-39, e disposizioni sulla difesa delle isole nel 1940 (busta 5, fascicolo 1).

Particolarmente ampia è la serie dei promemoria e documentazione varia sulla Libia, in pai1icolare riguardanti l 'orga nizzazione militare e la difesa della base di Tobruk nel 1936-38 (busta 68, fascicolo 5), l'unificazione dei comandi d'arma e dei servizi nel 1938 (busta 5, fascicolo 11), i trasporti marittimi di mezzi e truppe in colonia e lo studio per il trasporto di un corpo di spedizioni in Africa settentrionale (documento Piano Radunata 12 dell'Esercito e della Aeronautica) nel 1939 (busta 6, fascicoli 2 e 3), i distretti militari in Libia nel 1939 (busta 6, fascicolo 7), la situazione delle forze, iI rapporto n. 42 I 2 del 2 marzo 1939 e n. 4494 del 13 giugno 1939 inviati da Badoglio a Mussolini sulla preparazione bellica della Libia occidentale, le direttive di Badoglio ai capi di Stato Maggiore di carattere operativo in dipendenza della situazione internaLionale e per la preparazione bellica delle terre d'oltremare nel 1939-40 (busta 6, fascicoli 11 e 13), la sistemazione difensiva alle frontiere della Libia (con una memoria sullo stato della preparazione militare della Libia occidentale, in data 15 febbraio 1939, del Ministero Africa it aliana), le direttive per l'offensiva contro l'Egitto e in generale situazione militare della Libia (con allegati le sintesi generali del Comando Superiore Forze Armate in Africa settentr ionale dal 31 dicembre 1939 al 29 febbraio 1940) nel 1939-40 (busta 7, fasci col i 3, 4, 6 e 8).

La terza ed ultima questione trattata nelle carte dell'Ufficio del capo di Stato Maggiore Generale è quella relativa alla situazione politica e alla preparazione militare di alcuni Stati esteri. Numerosi promemoria, compilati sulla base dei notiziari mensili Stati esteri del Servizio Informazioni Militare, riguardano il Belgio nel 1938-1940 (busta 5, fascicolo 9), la Bulgaria nel 1938-39 (busta 5, fascicolo 8), la Cecoslovacchia nel 1938-39 (busta 5, fascico lo 7), il Sudan anglo-egiziano nel 1935-39 (busta 1, fascicolo 6), la Francia nel I931-40 (busta l, fascicoli 7 e 12; busta 3, fascicolo 4; busta 66, fascicolo 9; busta 69, fascicolo 3), la Gran Bretagna nel 1930-40 (busta 3 , fascicolo 5; busta 66, fascicolo 5), l'Iran nel 1938-39 (busta 5, fascicolo 2), la Ju goslavia nel 1939 (busta 6 , fascicolo 5), la Germania nel 1937-39 (busta 3, fascicolo 3) e la situazione in Alto Adige (busta 64, fascicolo 3), il ManciùKuo nel 1938 (busta 5, fascicolo 4), la P olonia nel 1938-39 (busta 5, fascicolo 6), la Romania nel 1927-39 (busta 1, fascicolo 2), la Svizzera nel 1930-39 (busta l, fascicolo 4), la Turchia e possibili azioni italiane in Ci li cia nel 1927 (busta 1, fascico lo I), l'Unione Sovietica nel l 93439 (busta I, fascicolo 3) e in ultimo l'Ungheria nel 1938-39 (busta 5, fascicolo I 0).

Ri cordiamo infine la serie dei promemoria sui più importanti avvenimenti politici e militari internazionali e relativi a più Stati nel 1936-40 (busta 1, fascicolo I O; busta 5, fascicolo 5; busta 6, fascicoli l O e 12; busta 7, fascico lo 5; busta 68, fascicolo 4) e quella riguardante le conferenze per il disarmo nel I 929-1932 (busta 65, fascico li I e 3; busta 66, fascicoli 2, 6 e 7; busta 69, fascicoli 4, 5 e 6).

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