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MAPPA 9. DETTAGLI DEI MOVIMENTI DELLE TRUPPE DAL 24-29 GIUGNOTORRENTE PESCIA

Attraverso il torrente Pescia

25 Giugno 1944

"La 36" brigata era stata tenuta pronta per guadare il torrente e avanzare verso la strada che collega Castiglione del Lago a Casamaggiore. Il Pescia si rivelò impraticabile al transito di ruote o cingoli senza un ponte mobile, ma il 5° Buffs lo attraversò a guado senza problemi e poté approntare una testa di ponte sull'altra sponda Per riuscire a riparare un ponte demolito sulla Route 7J oltre al torrente, i Genieri lavorarono tutta la notte sotto un forte temporale e finirono per le 05. 00 del giorno 25 Sfortunatamente i tanks della Wiltshire Yeomanry, destinati a sostenere l'ulteriore avanzata a nord del Pescia, si erano impantanati nel terreno fangoso e non riuscirono ad attraversare fìno alle 09.30, quando i Royal West Kents e !'8° Argy ll s della 36" brigata avevano raggiunto La Bandita dove erano stati fermati per mancanza di appoggio corazzato. L'avanzata portò la 36" brigata in vista del suo obiettivo, che era la strada laterale Castiglione del Lago -Casamaggiore, e la portò a ridosso della principale linea difensiva tedesca. Qui le truppe malconce della 334" divisione di fanteria erano rinfòrzate da un bauag!ione della / " divisione paracadutisti e da un altro de/La 15" divisione granatier i corazzati . Quest'ultima formazione era stata richiamata dalla sponda orientale del Trasimeno il 25 giugno per rù1/òrzare le posizioni tedesche . "

(Da The Mediterranean and the Middle East, Volume VI Part Il)

Mentre la lrish Brigade era impegnata a Sanfatucchio, Pucciarelli, Pescia e Ranciano, una parte della 11" brigata si era dispiegata tra lo ro ed il lago con il compito di avanzare lungo la s ua sponda occidentale. Ne l pomeriggio del 23, .il

5° reggimento Northamptonshire venne distaccato in appoggio agli Skins a Pucciarelli. Un soldato rimase ucci so e si trova sepolto ad Orvieto. 1 1partigiani , che avevano messo in piedi un improvvisato Centro di comando all'interno di una capanna di pescatori fra le canne de l lago, entrarono in contatto con le truppe alleate s ia lì che a Panicale, dov e per un periodo l ' 11" divisione ebbe il suo quartier generale.

Mario Taini ricorda,

I-.-I io ed altri partigiani come me, rimanemmo a disposizione di quel Comando. Il c.1uale Comando, ne i giorni successivi, ci utilizzò portandoci sul fronte per attraversarlo allo scopo di osservare le posiz ioni e le postazioni tedesche e fornire le necessarie notizie e informaz ioni utili alla grossa battaglia che si stava combattendo per rompere la dura resistenza tedesca.

Ta in i si r ecò nell'area v ic ino a Sanfatucchio e tentò di attraversare le linee nemiche nell'intento di ottenere info nnazioni circa le posizioni de l nemico. R iuscì a penetrare nell'area comp resa tra Pucciare ll i e Pescia ma non poté andare oltre, a causa del fuoco incessante delle mitragliatrici Comunque la sua missione si rivelò utile pe r ché egli fu in grado di riportare con esattezza la posizione di ce r te pattuglie tedesche e de l le piazzole delle mitrag liatrici, specia lmente di quelle che tenevano sotto tiro la strada. 2

Piero Marchettini - la cui casa di fam igl ia a Pucc iarelli era stata gravemente danneggiata durante la battaglia e figura sulla prima pagina dell'edizione del primo luglio de ll ' «E ighth Army News» , in u na fotografia che riprende g li lnniskillings mentre marciano attraverso il v i llaggio - descrisse così la situazione ne i pressi del lago.

Noi ci siamo trovati in mezzo a ll e due linee con w1 piccolo grnppo armato d islocato, appunto, tra .i canneti del lago ed altri spars i nella campagna nel tentativo di protezione, in qualche modo, dalle razz ie tedesche. È quel gruppo costretto tra i ca1mcti, guidato dal l'improvvisato caposquadra Meoni Brw10, che prese subito contatto con l'avanguardia inglese giunta il 19 giugn o nella nostra zona in lo calità Carraia. Q u el gruppo , pur .rimanendo autonomo nelle sue posizioni, si collegò alle truppe inglesi con le quali cooperò attivamente con preziose informazioni

Sostarono da noi ancora. dieci 6riorni, collaborammo attivamente col loro Comando sistemato presso la chi esa, con continue informaz ioni di carattere m ili tare: sulla conformazione del terreno, postazioni nidi di mitragliatrici, ecc. 3

Da quanto sappiamo su ll a d isposizione dell' 11 • brigata, sembrerebbe che qu ando Marchettini parla dell'avanguardia si rife risca ai Northamptons . Il resoconto che segue, scri tto da Bruno Meoni, sembra suggerire che lui, se non anche il resto dei partigiani, avesse una noz ione poc o ch iara di q ua li fossero le effett ive alleanze dura nte la Seconda guerra mondiale . L'avvers ione dei comun ist i ita] iani verso gli Alleat i e special m en te verso gl i americani conferì un to n o partico lare alle loro memorie, ed essi tese r o sempre a minim izza re il fatto che i cap italisti, nelle vest i ci el i ' Ame ri ca e dell'im p ero britannico, avev a no imito le forze con i comunisti sovietici per sconfiggere si a il fasc ismo che il nazismo .

Il no stro gruppo operativo era nascosto nei canneti a cavallo tra le d ue linee che si fronteggiavano. U n giorno jo e il compagno

A ntoni o Casanova decidemmo cli raggiungere l e truppe alleate attestate presso la borgata Carraia La nostra perfetta conoscenza de l luogo ci consentì cli evitare i nciampi, eravamo armati di moschetto e bomb e a mano; camminammo guarding hi fino al campo degli inglesi. Il Casanova, simpatica persona, aveva in ciso s ulla cassa del mosch etto da un a parte: «W Roosevelt e C h urc hill» e dall'altra : «\YJ Stalin»". ;\]. momento dell'incontro il partigiano aveva messo in b ella evicl enn la parte del moschetto ch e inneggiava agli Alleati; senonché un tenente che parlava bene l' itali ano volle ammirare il mo schetto scolpito e non tarclù a scoprire l'altra faccia inneggiante a Stalin , ciò che gli fece esclamare: <<S iete impai-ziali ma. la vostra Italia la li beriamo noi!». Poi ci offrirono cibo in scatola e pane bianco che noi non avevamo più, ci dettero delle sigarette, ci fecero delle foto e poi ci fecero salire su l retro di un carro armato, avviando il mezzo blindato verso le linee tedesc he. lo e Antonio ci g uardammo un attimo s tando s ul 'ch i va là' e decidemmo che, se fossero andati ancora più avanti, sare mm o saltati dandocela a gambe, sape ndoci scoperti fuori dal carro e perciò facile mira dei ted es chi. Fu un falso allarme, forse uno sc herzo dei carristi inglesi perché, fatti cento metri girarono su sé stessi portandoci al loro Comando che si era sistemato presso la chiesa. Ci interrogarono, vollero sapere notizie sulle posizio tù dei t edeschi, segnando su lla carta geografica assai dettagliata i punti indicati da ll e nostre informa.zio1ù, poi ci fecero ritornare dai nostri compagni nella nostra p osizione, dopo ave rci assicurato il loro co ll egame nto e protezione.

Due gionù dopo una pattuglia dei militari inglesi si presentò al nostro 1ifugio e ci parlarono un po' concitati. Non comprendevamo una parola di que llo che dicevano, ma noi pensammo che fosse giw1t o il momento di attacco generale ai tedeschi, e senza indugio architettammo noi partigiani una specie di piano di attacco da condurre con g li inglesi in quel tratto del fronte. Lasciammo Sisto, ben istruito, con gli inglesi per farg li da gtùda, coordinando l'azione in m odo da dare a noi resto del gruppo, in quel momento di nove partigiani, cli aggirare la postw.ione da die tro i canneti e prendere il nemico di fianco. Qualcosa del piano però non funzionò bene: infatti l'attacco di Sisto e degli inglesi con raffiche di mitra e lancio cli bombe partì un po' presto p er noi, ma quasi subito ci uninuno con le nostre fucilate che so11xcsero i tedeschi a tal punto da non riuscire, loro, a sparare un so lo co lpo, acquattati come erano a terra pur cli salvarsi in qualche m o do, dato che l'attacco fu im p rovviso. E per me fu pimtos to fortunato, perché nella fog;a della s p aratoria mi ero rrovato s coperto e avendo a pochi m etri LLO soldato tedesco, p erò venrre a terra e so tto mira del fucile di Casano va. Quella era una p os tazione che noi non avevamo bene individuato. Non r iuscinuno a sapere l'effetto del nostro attacco, cioè quanto pesò la nostra presenza, ma gli inglesi fece ro alcuni prigionieri. Per noi andò per il meglio, n e us cimmo tutti saJvi:1

Sem brer ebbe che questo incidente sia accaduto intorno a l 22 g iu gno. Infatti Meoni prosegue citando un as pro combattimento che s i ve rificò tre giorni dopo , il che ci fa ritenere che si stesse indubbi a mente riferendo alla battaglia o ltre i l Pescia, qua ndo c ioè a lla 36" brigata, ch e subentrò al!' I P br ig ata il 25 giugno, fu assegnato il compito cli avan zare su Castiglione del Lago. Thomas McC row, deg li Argyll , and Suth e rla nd Highlanders, a ppuntò nel proprio diario ch e, dopo essersi ri t ira to da Yil lastrada e dopo un giorno cli sosta a Palazzo lo, vic in o a Moiano , il battag lione moss e di nuovo all 'att acco il 24, qu es ta v olta vers o La Muffa, sotto S anfatucchio , dove era no state effettuate de lle rappresaglie d ie ci giorni prima. Eg li scr isse,

Messi in disarm o m a poco dopo riceviamo l'or di ne di m uovere verso Sanfa t ucch io

D i là proseguirono lungo la strada principale so tto Pucciarelli e i paesi di Ranc iano e Pe sc ia, finché giunse ro a l torrente . Il Pescia infatti non può dirs i propriamente un fiume ave nd o piuttosto l 'apparenza di un fosso , ma ciò nondimeno esso costituì un serio ostacolo per i tanks della Wiltshire Yeomam y , che non poterono attrave rs are finché il ponte n on f u rico stru ito. Probabilmente era stato distru t to dai te de schi in ri tirata , sebbene occorra ricorda re c he anche i parti g iani ebbero provato a di strnggerlo e però , allora, solo una dell e due bombe che piazzaro no esplose. Ken Ford sc ri sse,

Sin dalla p rim a ma t tina i Bujj's erano r im asti a l coperto ne ll a loro a rea di raccolta dietro a lla Jr ish Brigade, in attesa di uscir fuor i e ini z iare l'avanzata 5

1123 gi ugno erano stati rimp iazzat i s ul fronte di Yillastrada dallaSom erse t Light Jnfantry d e lla 28 a bri gata, 4" divisione , e il 24 eran o avanzati fino al Pesc ia . Egli continua,

Duran te u n t empo rale t e rrifican te il maggiore Van A mmel guidò i Buffs ol t re il to rre nt e ve rso un g ruppo di case in cui s ta zion ava il nemico. E ntrando in azione coperti dal fu o co di sbarramento dell' artiglieria, i Bujfs forono in un baleno in mezzo a ll e t ruppe nemiche e a ll'interno de ll e case pri ma ancora che [i t ed es chi] potessero rendersi conto di ciò che era a cc ad u to. Tr e ufficiali te de schi e cinquantatré so ldati d ell a 334a div isio n e tedesca furono fatti p rigioni e ri, insieme ad un carro Tigre e ad un pcz7o d ' artiglieria , trai na to da cav alli . 6

Due dei Bujfs persero la vita nel corso di questa azione . 7

Il 24 g iu gno il 6° Battagl ione dei Royal West Kents lasciò Palazzolo per Pucc ia r el l i e, alle 20.30, tutte le compagni e e il Comando de l battag lion e si erano già stab iliti nel vil laggio , in attesa di attraversa r e il Pescia grazie alla testa di ponte. Avanzarono fino al torrente e coprirono la zona, mentre gli zappatori costruirono un ponte per i tanks - il tenente Tom l inson della 214a compagnia campale era i l responsabile della co struzione. 1 Genieri lavorarono per tutta la notte, mentre imperversava un forte temporale , cosicché per le 05 .00 del giorno 25 sarebbe stato possibile per i tank s attraversare , se non fosse che s i im pa n tanarono nel fango. Cos ì gli Argylls, assieme ai West Ken ts, passarono davanti ai tan ks per unirsi ai Buffi·. La storia ufficia le degli A rgy lls recita, ;\ Il e 07 .00 il battaglione passò il Pescia soggetto ad un p esante bombardamento che causò a lcun e pe r dit e tra cui i l capitano Ne il \Xfebster, comandante de ll a comp agnia B, ch e restò

UCCISO.

So ltanto quattro ore dopo che i l ponte era stato completato, i tanks riuscirono ad attraversare pe r a nelare in appoggio alla fanteria che si era spi nta in avanti.

M iraco losamente non c ' era stato fuoco nemmeno mentre gli uomini del gen io avevano lavorato nel l ' oscurità, ma, quando arrivò l'a lb a e le attività in torno al ponte divennero visibili, il bo mbardamento ri prese violento.

Da l lato a est della strada c he conduc e a Cast iglio ne de l Lago, sulla te rra appartenente al la famig li a Reattelli, c'erano pa recchie case colon iche, ciascuna occupata dai tedeschi, che dovevano essere prese dalla fanteria . Alle 10.3 0 di qu e lla mattina la compagn ia Y degli Argylls esp ul se il nemico da una cli queste case e , un 'ora dopo, uno dei suoi plotoni , fo rte di sole diciotto uni tà, gu idato dal tenente Stephan, uccise undici ted eschi e ne catturò tre conquistando ancora un'altra casa. O ltre al capitano Webster rim ase ucciso w1 a ltro soldato e quattordici altri rimasero feriti . 8 Maria Reatte lIi, figi ia maggiore del menzionato proprietario te rriero che era stato anc he s indaco fascista di Cast igl ion Fiorentino (un p aese tra Cortona e Arezzo) , dice quanto segue a propos ito della difesa tedesca della strada che portava in città . Dato che Maria si trovava a Cast igl ion F iorentino in qu e l periodo, e che rientrò a Castiglione del Lago dopo che il fronte era passato, probabilm e nte rife ri sce ciò che qualcun aln·o, presumibilmente w10 dei contadin i del pad re, aveva vis to.

Deve sa pere per obb iettiv ità di cose ch e bastavano tr e tedeschi per tenere fermo l'esercito alleato. Tanto è vero che c'era un ragazzo di sedici anni so pra un al bero d o ve è stato per tre g iorni e ha avuto la medaglia d'oro .

Quand o i tank s e bbero attrave rsato il toITente, alle 09.00 , du e co mpagnie dei Royal West K ents e deg li A rgylls av e vano già s uperato la ferrovia e stavano avanzando lungo le stra de bianche che conducevano, dopo La Casc ina e La Bandita, al loro obbiett ivo, oss ia la strada che si s tende ad ovest di Cas tiglione del Lago att raverso i paesi di Vitellino , Casa magg iore , e G io ie l la. I I resoconlo ufficiale degli Argylls continua,

Per le 15.30 era stato r aggiun to l'o bbie tt ivo d ella st r ada ch e da Castig li one <lc.:l Lago si d irige a ovest. Fu un gio rno profi c u o di combattimen t o co ndott o quasi per irn e ro dai com an danti cli plotone e di sezi o n e. Gra z ie un al tiss im o stan dard di leade r s hip u-a i subalterni e gli ufficiali <li complemento queste tatti che ebb e r o n otevole suc cesso

Ecco il racconlo della stessa giornata da parte di Thomas M cCrow :

Sand y Alexancl er assu m e il co m and o di ciò c h e .rimane della B Co mpan y Ottiene il perme sso di avanza r e per sottrars i ai bombardamenti. Abb iamo deciso di m ette re in s ieme i resti dei plo toni 11 e 12 Pro viam o ad a ndare o ltre la stra da bi anca ma finiamo sotto un fi tto fu o co di mitragliauicc. Ri spondiamo a l fuoco. Il cap orale Briscow si comporta b e ne. ] ndietreggiamo e poi giriamo intorn o a sinistra. Contattiamo la War w ic kshire Ye omamy e loro sparan o furio sa mente verso il bo sco.

Doveva trattars i del bo sco a nord de l Pesci a, che si trova tra i I torrente e La Bandita. Thom as co nt inua,

Avan zia mo, il 10° plot o ne a s ini s tra, il 12 ° p loto ne a de stra, verso l'obie ttivo e poi o ltr e. Ora sono le 14.0 0 cir ca .

Contatta ta la compagnia X sul nostro fronte sinistro. Muovia m o indietro s ull'obie ràvo, punto 296, e ci tri nceriamo . Subiamo un cann o neggiam e nto intenso e un mitra gliam ento da lla sinistra di Castig li o ne. Pos izione pre cari a, il fianco s inistro è s coperto.

Osservando la mappa in sca la 1:50.000 il punto 296 polrebbe trova rsi dove la strada bianca in mezzo a Vitellino si con giu nge alla strada pri ncip ale proveniente da s ud , in pros simità alla ex scuola e vicino a lla cas a dove Dino

Sacchi aveva trovato rifugio con la sua famig li a quando il te tto fu demolito da una granata.

Cyri l Ray scr isse ,

La mattina i Royal West Kents avevano su p erato i Buffi ma senza essere in grado di entrare a Castig li one a causa de l fitto fuoco dei mortai e delle mitragliatrici, che li mise a dura prova. Fu una giornata difficile anche per i Northamptons. Dopo l'attraversamento del Pescia occuparono una casa dove subirono lanci di granate e mortai per tutto il giorno e rutta la notte, d a cui dovettero ritirarsi il giorno dopo 9

Infatti, tra il 25 e il 26 giugno i West Kents e i Northants accusarono rispettivamente sette e cinque morti. 10

Ray prosegue con un riferimento ai partigiani - il primo ed unico riferimento da parte della 78• divisione nell 'area del Trasimeno.

Nella notte del 25 d ue italiani si offrirono volontari per esp lorare Casriglione del Lago. Partirono a mezzanotte con una barca e tornarono alle 3 a.m . per riferire che c'erano solamente pattuglie in città, non una forza d'occupazione, ma che c'era una batteria di cannoni operativa. 11

Sul lo stesso evento il partigiano lginio Tili scrisse, 12

Ansideri Vincenzo e Bruni i \ngelo s i sono servià di una b arca per recarsi, via acqua, al capoluogo Cas tiglione de l Lago [ . ] per riportare no tiz ie di carattere militare da fornire al Comando Tnglesc presso Sanfatucchio.

Il fatto che alle prime ore del 26 gli A lleati conoscessero l'esatta situaz ione all'interno della c ittà smentisce la leggenda locale secondo cui gli Alleati, vedendo i fantocci e credendoli soldati, frenarono la loro avanzata. La ver ità è che la 36a brigata rimase sulle su e posizion i durante il 26, ment r e le altre due brigate conso l idavano l a l inea nel l e retrovie. Durante questa operaz ione di con soli dam ento delle pos iz ioni il lo ro comandante, generale James, venne ucciso da un colpo d'arma da fuoco d avanti alle pos iz ioni del 6° Royal West Kents . Si sapeva che nel frattempo i tedeschi s i stavano rinfo r zando, facendo aJTiv are i l I 04 ° reggimento granatieri co r azzat i da Pe ru gia.

Questo brano di Bruno Meon i illustra i l cont r ibuto finale dei partigi an i a i combattime nt i ne.ll'area de l Trasimeno.

Tre gi.onù dopo nel furore de ll a b attaglia fra tedeschi e inglesi tornammo anche noi di nuovo all'attacco di altra postazione vicina. Mentre i colpi dei nostri moschetti, anche se piuttosto cli retroguardia, cd i mi tra tcdesclù si incrociavano e le p allotto le fischiavano ovu nque sopra e di fianco al le nostre teste, ve demmo sbucare di corsa a distanza da dietro i filari di viti. una donna allo scoperto completo, che chi-unava a gran voce «Pallino». Era la rnanuna de l nostro partigiano c he correva preoccupata e spaven tata per .la vita di suo figlio che era lì con noi. La fortuna ci fu benigna anche c1uesta vo lta, perché nesstmo rimase feri to e i tedeschi s i ritirarono, certo non per opera nostra, al di là del torrente Pescia, sull e loro ultime posizio1ù in c1uesto tratto d ecisivo del fronte "

Igini o Ti li conc lu d e cos ì il racconto de ll'azione dal p unto cli v ista partig iano,

A1 termine d ell a grossa battaglia che durò altri dieci giorni s ulla p ianura e i co lli. del Trasimeno, b a t tuta su tutta la li nea. la res istenza nemica, col tedesco che già stava ritirandosi per se mpre, tutri i nostri partig ian i gra dua.lment e stavano tornando alle proprie case, e anche su ric hiesta e ord in e del Comando inglese loca le, la nostra <<banda», fu dichiarata disciolta il giorno 26 giugno con la consegna delle armi. 1