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R. ESERCITO ITALIANO COMANDO SUPREMO

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NOTE AGLI ALLEGATI

NOTE AGLI ALLEGATI

SERVIZIO INFORMAZIONI SEZION E R .

N. 2619/ S. di protocollo. Riservatissimo . Confidenziale.

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A Sua Eccellenza, il GENERALE DALLOLIO Sottosegretario per le Armi e Munizioni ROMA

OGGETTO: Comm. Ferrone.

Per opportuna conoscenza, comunico che il centro principale di raccolta d'informazioni di Parigi n'ha riferito quanto segue:

« Ultimamente il Signor De Jouvenel ha inviato a Parigi un rapporto molto pessimistico circa la produzione d: munizioni in Italia. Esprime il parere che l'Italia non voglia fare quanto può. Sembre che questo rapporto sia stato scritto in segui to a suggestioni del Comm. Perrone sull'az ione del quale si richiama l'attenzione, risultando egli essere il principale ispiratore di tutti i rapparti sfavorevoli che gli agenti francesi in Italia inviano a Parigi e che falsano le idee del Governo. »

IL CAPO DEL SERVIZIO I NFORMAZIONI Gen. Garruccio

N. 3316

Ministero Della Guerra

SOTI'OSEGRETARIATO PER LE ARMI E MUNIZIONI

Ufficio Del Sottosegretario

Al COMANDO SUPREMO · Uff. Tecn.

OGGETTO: Ditta Ansaldo & C.

La Ditta Ansaldo e C. ha adottato un sistema che è quello di mandare dei promemoria a quattro o cinque alte autorità compresa Casa Reale per uno stesso argomento - dopo avere parlato negli uffici del Ministero, tanto per dars i la maggiore importanza, per cui il Ministero mentre sta provvedendo riceve da tutti i lati raccomandazioni, comunicazioni, preghiere, invi ti - e l'argomento è sempre lo stesso - spesse volte già esaurito.

Il sistema del Comm. Perrone se fosse seguito dagli Orlando, Pecori, Ferraris ecc. porterebbe ad inconvenienti gravissimi sui quali non è il caso d'insistere, essendo più che sufficiente l'accenno - inoltre il tentativo di volersi creare una situazione privilegiata tipo Krupp, Schneider, Skoda non è da approvarsi tanto più conoscendo i metodi pei quali ha inclinazioni. Assicuro l'E.V. che per qualunque informazione il Ministero si farà un dovere di rispondere immediatamente e dettagliatamente ma prega vivamente perché il Comm. Perrone sia invitato a corrispondere solo col Ministero per argomenti che riguardano il Ministero stesso, e a non dilagare le sue corrispondenze. Per esempio circa le mitragliatrici mod. 1911 leggere, il Comm. P errone sapeva benissimo che non ce ne erano disponibili, tuttavia ne ha parlato, ha scritto al Ministero, ed ha fatto arrivare da diversi lati la stessa corrispondenza per avere sempre la stessa risposta. La questione dell'ex polverificio di Fossano fu subito risolta - si disse al Comando del Corpo di Armata di Alessandria di autorizzare i rappre. sentanti della Nobel di visitare l'ex polverificio di Fossano e di indicare loro ciò che si poteva cedere. Su1 posto, vedranno e riferiranno. Ma certamente arriverà anche dal Presidente del Consiglio una lettera del Comm. Perrone che torna a parlare dell'ex polverificio di Fossano ... L'industriale che ha tante ardite iniziative e promette di dare all'Italia stabilimenti di primissimo ordine deve però seguire la via normale e non tendere alla diseguaglianza nei rapporti d'ufficio.

Roma,

SOCIETA' ANONIMA

ITALIANA GIO. ANSALDO & C. A Sua Eccellenza, il Generale ALFREDO DALLOLIO Ministro per le Armi e Munizioni ROMA

OGGETTO: Produzione di artiglierie.

Con lettera n. 33.P/271 del 30 Ottobre u.s. ebbi il pregio di informare la E.V. che il nostro Stabilimento di Artiglieria avrebbe consegnato, dal 26 di detto mese a tutto il 30 corrente, non meno di 470 bocche da fuoco campali di vario calibro e fatto il possibile per raggiungere la cifra di CINQUECENTO.

Sono lieto ed orgoglioso di poter significare alla E.V., che grazie allo zelo di tutto il personale ed al lavoro alacre ed indefesso delle maestranze, la suddetta cifra di CINQUECENTO bocche da fuoco sarà certamente raggiunta.

Mi tengo sicuro che V.E. apprenderà con legittimo compiacimento la notizia di questo sforzo, che sarà non solo mantenuto, ma superato se avremo un aumento di operai nella misura chiesta.

della Eccellenza Vostra Devotiss imo

Pio Perron e

200

SOCIETA' ANONIMA ITALIANA GIO . ANSALDO & C.

PERSONALE RISERVATA

38/P.

A Sua Eccellenza

IL GENERALE ALFREDO DALLOLIO

Ministro per le Armi e Munizioni ROMA

OGGETTO: Circa la produzione delle artiglierie.

Come é noto perfettamente a V E il metodo da noi finora seguito per la produzione delle artiglierie, e cioé di procedere alla costruzione di esse senza attendere le successive ordinazioni relatiYe, che m aturera nno a mano a mano, ci ha permesso di rispondere sempre con sollecitudine alle richieste di V.E.: cosl, per esempio - ultimo e recente esempio - noi potremo consegnare in questo mese di gennaio un considerevole numero di batterie da 105 appartenenti all'ultima ordinazione, il cui contratto è stato approvato appena in questi giorni; laddove, se avessimo atteso la conferma precisa della commessa prima di metterle in costruzione, non avremmo potuto iniziare le consegne prima del dice mbre di quest'anno. Avviene però, ora, nel ciclo delle lavorazioni inerenti alle arvi.glierie, che le acciaierie hanno non solo raggiunto, ma anche oltrepassato, la produzione degli elementi necessari a comporre tutti i cannoni ordinatici da V.E., cannoni che si trovano già nei diversi stadi successivi e che sarnnno ultimati e consegnati, nella quasi totalità, entro il primo semestre di quest'anno. Ma la nostra Società non può continuare nel sistema finora seguito e metter mano per proprio conto alla costruzione di nuove artiglierie, - oltre quelle, in più delle commesse, che sono avviate in certo numero, per i seguenti motivi:

1°) - Difficoltà finanziarie;

2°) - Eventualità della pace, nel quale caso rimarrebbe alla Società l'onere e la responsabilità della sua iniziativa.

Gli Uffici tecnici dipendenti a V.E. possono facilmente, quando lo vogliono, controllare l'esattezza di queste no~tre affermazioni; basterà che contino i cannoni in lavorazione nelle nostre officine per con s tatare che il loro numero supera quello dei canoni ordinatici, compresi quelli contemplati nei contratti stipulati in questi giorni.

D'altra parte, mentre non possiamo assumerci ancora il rischio di mettere in costruzione d elle artiglierie per conto nostro, ci corre l'obbligo di fare presente a V.E. che data l'attuale situazione dei lavori, qualora in un momento dato occorressero al R. Esercito nuove bocche da fuoco, esso non potrebbe averle che molti mesi dopo l'ordinazione; a meno che un preciso provvedimento di V.E. non venga ad ordinarci di proseguire nelle lavorazioni, integrando di propria iniziativa, come ha fatto tante altre volte, i programmi mancati dal Comando Supremo.

Ed al riguardo oso pure richiamare l'attenzione di V.E. sopra un argomento di eccezionale gravità, cioé sulla riduzione della produzione dei proietti ordinata jn questi ultimi tempi dagli Uffici competenti del Dicastero delle Armi e Munizioni per la ragione che gli Uffici Tecnici del Comando Supremo domandano un quantitativo di proietti assai minore di quello che il Dicastero stesso provvede.

A parte la circostanza che V.E. ha molte e molte volte rilevato i gravi errori, di concetto e di previdenza degli Uffici Tecnici del Comando Supremo; quello, ad esempio, che ricordo per la profonda impressione che produsse nell'animo mio, di aver chiesto, in principio della guerra soltanto sei batterie da 105 (e V.E. ne fu tanto sorpreso che ordinò 60 di tali batterie, che poi risultarono ancora insufficienti al bisogno) è da notare che la quantità di proietti necessaria a logorare una sola volta tutte le bocche da fuoco da 105 (cannoni ed obici) in servizio ed in costruzione, non è inferiore a 10 milioni, come risulta da un calcolo semplicissimo in base al numero dei colpi che ciascuna di esse può sparare prima di essere erosa.

Ora, sta in fatto che mentre di tali proietti ne esistono due o tre milioni al massimo, gli Uffici Tecnici del Comando Supremo riducono ancora l'entità delle loro richieste. Ciò posto, devesi logicamente presumere che sia in corso un grave errore nel calcolare il fabbisogno delle munizioni e l'entità delle relative riserve, oppure quando ciò si escluda, che si stiano fabbricando troppe bocche da fuoco, nel quale caso converrebbe sospendere la produzione delle artiglierie e dedicare ad altre, più urgenti, l'attività che si spende per esse. Prego V.E. di gradire i sensi della mia profonda osservanza.

SOCIETA' ANONIMA ITALIANA GIO. ANSALDO & C.

Il Presidente f.to illeggibile

SOCIETA' ANONIMA ITALIANA

GIO. ANSALDO & C.

39/P. 195

Ill.mo Sig.

GENERALE DE ANGELIS

Ministero Armi e Munizioni

Messina

OGGETTO: Produzione che potremo riservare al R. Esercito nel secondo semestre del 1918 ripartita secondo i calibri.

Mi onoro di indicare qui appresso la produzione delle artiglierie, ripartita secondo i diversi calibri, che potremmo riservare al R. Esercizio per il secondo semestre dell'anno in corso:

CANNONI DA 70

Possiamo comodamente assicurare la consegna di cannoni di tale calibro entro l'anno.

Dovendo consegnare a termine di contratto . resta una disponibilità pel secondo semestre 1918 di cannoni da 70.

CANNONI DA 75

Possiamo assicurare la consegna di bocche da fuoco da 75 entro il 1918.

Dovendo consegnare a saldo di precedenti contratti resta una disponibilità pel secondo semestre 1918 di cannoni da 75.

CANNONI DA 76/45

N. 1.000

N. 200

N. 800

N. 1.600

N. 684

N. 916

Possiamo assicurare la consegna di

N. 200 bocche da fuoco da 76/45 tenuto conto degli impegni assunti verso il R. Esercito e verso la R. Marina a tutt'oggi resta una disponibilità per il secondo semestre 1918 di

N. 80 complessi da 76/45.

OBICI DA 105

Possiamo assicurare la consegna di . N. 100 batterie obici da 105. Tenuto conto delle batterie precedentemente ordinate resta una disponibilità pel secondo semestre 1918 di N. 75 batterie obici da 105.

Cannon I Da 105

Possiamo assicurare entro l'anno la con,;egna di batterie da 105. Tenuto conto delle . che restano a consegnare, res t a una disponibilità per il secondo semestre 1918 di batterie da 105.

OBICI DA 149

200

100

100

Possiamo assicurare entro l'anno la costruzione di . N. 200 batterie contribuendo per sole 500 bocche da fuoco (le rimanenti 300 dovrebbero essere fornite dall'amministrazione militare). Tenuto conto delle batterie già ordinate, resta una disponibilità per il secondo semestre 1918 di . N. 90 batterie di obici da 149.

Cannoni Da 149 A

La produzione dell'anno corrente è assorbita dalle commesse già date.

CANNONI DA 152/45

P ossiamo assicurare entro l'anno la produzione d i . N. 48 complessi da 152/45. Tenut o conto dei 16 complessi che restano a consegnare al R. Esercito, vi ha luogo a considerare una disponibilità di N. 32 complessi da 152/45.

Più ancora calcoliamo di poter dare n. 122 bocche da fuoco assortite prevalentemente da 105.

RIASSUMENDO: potremmo impegnarci a fornire per l'anno corrente oltre i materiali già commessi, almeno:

N. 800 cannoni da 70

» 916 cannoni da 75

» 80 canno ni da 76/45

» 300 obici da 105

» 400 cannoni da 105

,. 360 obici da 149

)> 32 cannoni da 152/4:>

)> 122 bocche da fuoco isolate assortite complessivamente N. 3.000 complessi.

Con profondo ossequio

Dev.rno F.to illeggibil e

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