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NOTE AGLI ALLEGATI

1) A M.C R. Carte Dallo/io, b 951, f. 1.

2) Ibid em, b. 951 f. 2.

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3) A.U.S.S.M.E Ordinamento e Mobilitazione, b. 397 bis.

4) A.M.C.R. Carte Dallo/io, b. 959, f. 3.

5) Ibidem, b. 959, {. 4.

6) Ibidem, b. 959 f. 8.

7) Ibidem, b. 959, f. 3.

8) Ibidem, b. 950, f. 17.

9) Ibidem.

10) Ibidem.

11) Ibidem.

12) A.C.S. Ministero Anni e Munizioni, b. 42.

13) A.C.S. Archivio Primo Aiutante di Campo Generale di S.M. il Re, Sezione Speciale, b. 26.

14) A.C.S. Ministero Armi e Munizioni, b. 42.

15) A.M.C.R. Carte Dallo/io, b. 952, f. 6.

Ministero Della Guerra Relazione

A S . E. IL MINISTRO

OGGETTO: Munizionamento dell'Esercito. P rovvedimenti per intensificare la produzione.

Nel foglio n. 234 R. S. del 23 febbraio del Comando del corpo di stato maggiore diretto al Ministero della Guerra - Segretariato generale Di· visione stato maggiore - si legge:

ANCHE DA NOI NON SI TRASCURI ESPEDIENTE ALCUNO PER lNTENS lfJCARE IL CONCORSO DEGLI STABIL IM ENTI PRIVATI NELLA PROVVISTA DI MATERIALI PER L'ARMAMENTO ED IL MUNIZJO.

NAMENTO DEL NOSTRO ESERCITO TANTO NEL MOMENTO PRESEN· TE DI PREPARAZIONE, QUANTO NEL CASO DI MOBILITAZIONE.

Questa Direzione generale ba ferma convinz:one di nulla aver lasciato d'intentato, nel limite del possibile perché attraversando periodi cli crisi l'artiglieria ne uscisse con lode e con vantaggio, e quindi crede suo dovere riassumere all'E.V. tuttociò che si è fatto e si sta facendo per quanto riguarda il munizionamento, l'armamento e la rinnovazione del materiale da campagna e da montagna. In altra r elazione s i parlerà d elle cartucce e dei fucili, dei moschetti e delle pistole.

Il concetto di valersi dell'industria privata come aiuto e complemento dell'industria militare di Stato è stato sempre propugnato dal Ministero, SENZA RINUNZIARE ALLE TUTELE E ALLE GARANZIE CHE DI FIANCO E DT FRONTE ALL' INDUSTRIA PRIVATA PUO' OFFRIRE UNO STABILIMENTO MILITARE QUANDO SIA SERVITO DA UNA BUONA MAESTRANZA, EDUCATA CON CRITERIO VERAMENTE PRATICO E MILITARE.

Ecco ciò che sempre si è detto - scritto - ripetuto.

Quando sul finire del luglio 1914 si attuavano speciali disposizioni in vista degli avvenimenti politici che precipitavano, la situazione del munizionamento e dell'armamento era quella prescritta dal programma del quadriennio 1909-913 con quelle riserve in più risultanti dalla relazione R/ ma da me prese ntata in data 14 maggio 1914. Le successive ordinazioni sino al 30 otlobre per rinforzare il munizionam en to e provvedere a future eventualità risultano degli specchi n. 1 e n. 2 - ai quali ritengo far seguire le necessarie osservazioni.

1°) -I 450.000 colpi da 75 m• 906 rappresen tano 300 colpi per pezzo per cui da 1.200 (avendosi in più delle dotazioni il munizionamento dei magazzini di Z.A. - Dispaccio 21924 del 13 agosto diretto al Comando del corpo di stato maggiore) si arriva a 1.500 colpi per p ezzo (Dispaccio 35670 del 6 novembre 1914 diretto la Comando del corpo - Allegato n. 3) coll'aumento inclicato dei magazzini di Z.A.

2°) - Sin dal 6 agosto 1914 nella commessa la proporzione delle ;granate è portata ad 1/3, quantunque le proposte e le considerazioni circa LA PROPORZIONE FRA LE GRANATE E GLI SHRAPNELS NEL MUNIZIONAMENTO DELLE BATTERIE DA CAMPAGNA siano state chieste al Comando del corpo di stato maggiore in data 26 ottobre 1914 col Dispaccio n. 1626.

3°) - Giova considerare come in conseguenza del nuovo programma circa i provvedimenti per l'Esercito l'aumento del munizionamento era stabilito in 200 colpi per l'artiglieria da campagna e 600 colpi per quella da montagna e 300 colpi per gli obici da 149 A, invece collo specchio n. 2 si era aumentata di 300 COLPI LA RISERVA PER OGNI PEZZO DA 75 MOD.

906-911

» DI PIU' DI 600 COLPI LA RISERVA PER OGNI PEZZO DA 65 MONT.

Per gli obici da 149 A il 19 ottobre si aumentava DI 300 COLPI LA RISERVA - COME ERA STABILITO.

4°) - Le commesse sono state date successivamente dall'agosto all'attobre precedendo molte volte le assegnazioni dei fondi per avviare le maestranze e riunire in antecedenza le materie prime, perché nei mesi di agosto e settembre le difficoltà di carattere industriale furono enormi sotto i riguardi tecnici e finanziari.

L'E.V. non può a meno di ricordare la relazione da me presentata in data 20 ottobre 1914 nella quale pur facendo tutte le riduzioni possibili al noto programma si arrivava a L. 152.115.000 così concludendo : NATURALMENTE SI CHIEDE DI AVERE FACOLTA' DI POTERE IMPEGNARE ANCHE TUTTA LA SOMMA DI L. 152.115.000 ASSICURANDO PERO' CHE SI STARA' NEI CONFINI DI QUANTO PRATICAMENTE ED EFFICACEMENTE SI PUO' RAGGIUNGERE, PREOCCUPANDOSI DEL FATTORE TEMPO IN SE E NEI SUOI RIFLESSI E DELLA MAGGIORE GARANZIA SULLA BONTA' DEI PRODOTTI IN UNA COLLA CONVENIENZA ECONOMICA.

E quando in vista delle nuove esigenze finanziarie dovetti cercare di apportare tutte le possibili riduzioni arrivando a soli 90.000.000 cosl concludevo (relazione 1633 del 27 ottobre 1914):

CONSCIO DELLA GRAVITA' DEI DOVERI E DELLE RESPONSABILITA' CHE INCOMBONO AL MINISTERO NELL'ORA CHE VOLGE, NATURALMENTE SI SONO DOVUTE FARE DELLE RIDUZIONI, TENENDO PRESENTE LA GRANDE NECESSITA' DI MANTENERE INTEGRA LA DIGNITA' FINANZIARIA DELLA NAZIONE.

E l 'E.V. osservando lo specchio n. 2 può rilevare che molte commesse erano già date il t• e 17 ottobre pel munizionamento da 75 camp. e da 65mont. quando ancora i 90 milioni non erano stati assegnati, e lo stesso si faceva per 150 colpi per pezzo per gli obici da 149 A. Ciò per dimostrare che la Direzione generale d'artiglieria precedette gli eventi, affrontando qualunque responsabilità.

In data 16 novembre si avvertiva il Comando del corpo di stato mag. giore sulla situazione del munizionamento (specchio n. 2) ma non perciò si arrestavano i provvedimenti per costituire nuove riserve, come risulta dallo specchio n. 4 che riflette i colpi completi, e n. 5 che riflette gli elementi di colpo, e prima del 30 giugno altre commesse e altri completamenti ci saranno. Naturalmente con tre polverifici che possono darci quasi 300 T. di balistite al mese, in caso di mobilitazione si fa presto ad avere 150.000 cariche di balistite in placche. Ma per ora conviene far calcolo solo sul denaro materiale.

Si consideri che alla metà di febbraio corr. la Divisione artiglieria aveva date commesse per 147.553.470 nelle quall il munizionamento d 'artiglieria entrava per L. 58.268.626 ciò che dimostra come si sia tenuto conto del grande consumo di munizioni, e deUa facilità di sprecare i colpi permessa dalla rapidità del tiro.

Premesso ciò vediamo quanto si è fatto per gli Stabilimenti militari

E PER INTENSIFICARE IL CONCORSO DEGLI STABILIMENTI PR/.

VATI NELLA PROVVISTA DI MATERIALI PER L'ARMAMENTO ED IL

MUNIZIONAMENTO DEL NOSTRO ESERCITO.

Riguardo agli Stabi limenti militari si è sempre raccomandato loro che le conclusioni fossero la risultante di questi tre termini bontà prodotto, tempo il più breve possibile, esigenze economiche e sin dai primi giorni si è provveduto a rafforzare le riserve intangibili coll'acquisto delle materie prime necessarie, assegnando successivamente 6 milioni circa, e mettendo ora gli Stabilimenti in grado di potere lavorare sino al 31 dicembre 1915 senza ricorrere alla riserva stessa perché BISOGNA CHE MERCI, ARMI, SERVIZI CI SIANO NEL PAESE E SI CONTINUINO

A PRODURRE QUALORA LA GUERRA SI DOV ESSE SVOLGERE. A ciascun Stabilimento militare si è sempre raccomandato, per quanto riguarda l'allestimento dei proietti, di servirsi dell'industria privata come completamento o rinforzo, in caso di mobilitazione, mentre già ora largamente ce ne serviamo.

Ma prima di tutto occorreva pensare all'acciaio, e le pratiche furono fatte coll'IIva colle Ferriere Lombarde colle Ferriere Piemontesi perché

NECESS ITA' NOSTRI MUNIZIONA.i.\1ENTI RICHIEDONO ASSOLUTAMENTE TUTTA LA LORO PRODUZIONE ACCIAIO SIA AD ESSI CONSACRATA SENZA RESTRIZIONI e mentre l'Ilva con tutte le sue varie Società affllli rispondevano come risulta dalle lettere annesse (allegato 6) le due Ferrerie cofermavano le maggiori assicurazioni.

Stabilimenti Militari

FABBRICA D'ARMI DI BRESCIA - All'atto della mobilitazione può essere in grado di allestire giornalmente 220 granate con 13 ore lavorative e 440 con lavoro continuo. Ordin ato l'acquisto dalla Ditla Breda di 13.000 bossolì con facoltà di raddoppiare la commessa per potere immediatamente iniziare lavorazione senza pregiudizio massimo aumento progressivo produzione moschetti.

FABBRICA D'ARMI DI TERNI - Lo stesso per 300 granate. Ordinato l'acquisto dalla Ditta Breda di 30.000 bossoli con facoltà di prenderne altrettanti.

ARSENALE DI NAPOLI - Ricevendo dall'industria gli elementi (bossoli . tappi ogiva . diaframmi) completamente ultimati, può fare l'applìcazione e la lavorazione delle corone, il caricamento con pallette e la composizione del proietto sl da produrre 500 shrnpnels al giorno con orario di 12 ore ed 800 con orario continuato. Si è ordinato subito una riserva di 15.000 elementi per potere appena ricevuto l'ordine iniziare la lavorazione degli shrapnels tutto perdisponendo. Nel contratto si è messa la facoltà di ordinanroe altri 15.000. La fornitura sarà fatta dalla Ditta Armstrong.

OFFICINA DI GENOVA - Affinché possa p0rtare l'efficienza della propria produzione a 500 proietti al giorno cumulativamente pei calibri da 75 e 65 m/m occorrevano macchine per l'importo di L. 85.000 che sono state subito accordate.

Inoltre eliminando le seguenti Società ,perché esistevano con esse speciali accordi) Società Proiettili . Metallurgica Bresciana · Franchi Griffin .

Officine già F.lli Diatto . Industrie Metallurgiche . Officine Michele AnsaldiOfficine di Netro Rapid Italo Ginevrine Fratelli Bertoldo Westinghouse di Torino Armstrong di Pozzuoli, si è invitata la Offici na di Genova a prendere accordi con altre Società in modo che se mai al primo cenno si possano ottenere sicuramente almeno 1000 proietti al giorno (compresi quelli dell'Officina stessa). E mentre si ritiene che colle attività e colle energie di un gruppo di Società che potrebbero per esempio essere la Società Alfa - le Officinedi Caluso. il Tecnomasio · le Ditte Thomson Houston Stigler Langen & Wolf si potrebbe an-ivare a 1500 proietti al giorno, non si è mancato di invitare la predetta officina a prendere immediati provvedimenti al riguardo.

OFFICINA DI TORINO - Può arrivare ad una produzione giornaliera di 800 shrapnels e 900 granate ricevendo daH'industria privata una parte degli elementi. Si è raccomandato di acquistare nuovo macchinario se occorre, e dare preventivamente le ordinazìoni necessarie in modo che ìa produzione - se mai - sia assicurata. Inoltre si è ordinato di mettere a contributo nuove Società private invece delle note Ditte (Proiettili, Rapid, Netro, Ansaldo, Breda, Metallurgica, Westinghouse) invitandone diverse altre, (Stunz, Fonderia del Pignone, Langen & Wolf, Officine Meccaniche ing. Lesio & C., Mattarelli ecc.).

Nel Dispaccio 428 del 7 febbraio 1915 diretto a S.E. il Capo di Stato Maggiore si leggeva: E AL PRIMO GIORNO DELLA MOBILITAZIONE L'E.V. AVRA' LE PIU' PRECISE E MINUTE INDICAZIONI CIRCA LE CARTUCCE IN PIU' DELLE DOTAZIONI E DI QUANTO FU STABILITO NELL'APPLICARE IL NOTO PROGAMMA... ciò non si riferiva alle riserve di armi e di munizioni per le quali era più che LEGITTIMO IL SUO VIVO DESIDERIO DI AVERE A TALE RIGUARDO INFORMAZIONI PERIODICHE E SICURE E PRECISE, SENZA DOVERE ATTENDERE PER AVERLE IL PRIMO GIORNO DI MOBILITAZIONE, ma bensì a trattative di indole riservatissima che erano in corso le quali per ragioni note all'E.V. non poterono essere portate a compimento.

In fatto di Ditte private MESSE A CONTRIBUTO CONTEMPORANEAMENTE PER UNA SOLA FORNITURA, parmi che l'Italia abbia preceduto ed Austria e Francia - il materiale da 75 mod. 1911 insegni -. E sin dal 1912 il Ministero rispondeva alle critiche e alle interrogazioni: PER SVILUPPARE IL VALORE COLLETTIVO VOLENDOCI SVINCOLARE DALL'ESTERO SI DOVEVA FAR NASCERE ED ACCRESCERE IL VALORE DEGLI ELEMENTI INDIVIDUALI E CREARE SORGENTI DI FORZA MILITARE TECNICA RAGGRUPPANDO GLI INDUSTRIALI ITALIANI. E SI AGGIUNGEVA: SE COME RITIENSI E COME CONCORDI SONO LE AFFERMAZIONI DEI COMPETENTI, IL MATERIALE SARA' BEN COSTRUITO SI AVRA' LA SODDISFAZIONE DI AVERE ORGANIZZATE E SVILUPPATE IN ITALIA DELLE FORZE DURATURE CHE RITROVEREMO SEMPRE PRONTE IL GIORNO DEL BISOGNO.

ACCIAIERIE DI TERNI - Interessato il Comm. Orlando a lasciare nulla d'intentato perché le aziende nelle quali è magna-pars (Acciaierie di Terni. Vickers-Terni) si adoperino per quanto riguarda i proietti di piccolo calibro, sviluppando la massima potenzialità con tre sole condizioni produrre molto . bene - economicamente. Il Comm. Orlando mi ba assicurato che farà di tutto per r.ispondere all'appello, per quanto sino ad ora nessuna delle due Società abbia fatto proietti di piccolo calibro. Anche recentemente avendo la Legazione di Grecia per mezzo del Ministro degli Affari Esteri chiesto di potere ordinare agli Orlando grosse munizioni di carabina e si è risposto affermativamente purché si mettano presto in condizione di produrre proietti di piccolo calibro.

METALLURGICA BRESCIANA - Può dare giornalmente 2000 proietti da 65 e 75 m/m sia granate e sbrapnels completamente finiti; si riserva di fare ulteriori comunicazioni riguardo alla collaborazione di altre Ditte, dichiara di dare sempre LA PRECEDENZA ALLE COMMESSE DEI MINISTERI DELLA GUERRA E DELLA MARINA E QUALORA POI DOVESSE ESSERVI LA MOBILITAZIONE TUTTA L'INTERA NOSTRA PRODUZIONE SARA' RISERVATA ALL'AMMINISTRAZIONE MILITARE LAVO. RANDO COLLA MASSIMA INTENSITA' POSSIBILE.

GRUPPO INDUSTRIALE PIEMONTESE - ...SECONDO GLI ACCORDI VERBALI INTERVENUTI COLLA S.V. ILL/ MA LE CONFERMO COLLA PRESENTE CHE SE MAI DOVESSE AVER LUOGO LA MOBILITAZIONE AD UN SEMPLICE AVVISO DELLA S.V. TUTTA LA PRODUZIONE DELLE DITTE SEGUENTI: OFFICINE GIA' FRATELLI DIATTO • PROIETTILI· INDUSTRIIE METALLURGICHE • OFFICINE MICHELE ANSALDI • OFFICINE DI NETRO. RAPID - ITALO GINEVRINA • FRATELLI BERTOLDO · WESTINGHOUSE Dl TORINO. PER QUANTO RIGUARDA LA FABBRICAZIONE DI PROIETTILI , CASSONI, CARREGGIO ECC. LAVORANDO COL MASSIMO D' INTENSITA' RESTA AD INTERA ED ESCLUSIVA DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA GUERRA. Ecco quanto dichiara.

La potenzialità complessiva giornaliera delle Officine è per ora da 4000 a 4500 proiettili di piccolo calibro e da 600 a 700 di medio calibro, ma si spera d 'aumentarla coll'arrivo di una pressa idraulica.

LA SOCIETA' BREDA può produrre circa 1000 proietti al giorno - è però impegnata per la Marina e per la Guerra sino a tutto Luglio - spera presto di aumentare la produzione. Assicura chf' tutti i lavori assunti o da assumere saranno per le Amministrazioni militari.

LA SOCIETA' FRANCHI GRIFFIN è nelle stesse condizioni circa gli impegni, può produrre come la Breda.

Materie Prime E Riserve Intangibili

Le materie prime sono un fattore di capitale importanza rispetto agli elementi più appariscenti della organizzazione dell'Esercito. Disgraziatamente in Italia la preparazione industriale tecnica non è all'altezza delle grandi industrie d'oltr'alpe meravigliosamente organizzate, possenti, e s iste invece un'industria metallurgica fittizia, giacché mancano le relative materie prime. Vivono è vero alcune industrie meccaniche perché hanno per principale cliente Io Stato, ma appena mancano il carbone, il rame, il nikel, l'antimonio, il nitrato, il ferro manganese, il cromo ecc. tutto s'arresta per far delle dolorose contestazioni.

Non è il caso che io riferisca all'E.V. ciò che già è a sua conoscenza, né tutte le difficoltà incontrate. Noto solo che si era anche pensato di mandare in America un ufficiale superiore accompapnato da un capotecnico per fare acquisti diretti, ma per diverse ragioni si è contromandat,a tale decisione, e che in tutti i modi da mesi si lavora perc hé non solo gli Stabilimenti militari ma anche quelli privati abbiano k materie prime necessarie.

Fortunatamente il concetto stabilito dalla Circolare 505 giornale militare 1913 di avere UNA RISERVA INTANGIBJLE DI MATERIALI PRESSO LE DIREZIONI E GLI STABILIMENTI DI ARTIGLIERIA PEI BISOGNI IMPREVEDUTI ED URGENTI, è stato ar•plica to largamen te e come. tutte le lavorazioni hanno proceduto colla massima regolarità e senza inconvenienti per la mano d'opera pel 1914, cosl procederanno pel 1915giacché tutti gli Stabilimenti militari debbono avere entro il primo quadrimestre 1915 tutte le materie prime per le lavorazioni sino al 31 dicembre 191 5 senza toccare le riserve intangibili. Naturalmente al 31 luglio 1915 le riserve intangibili, che prima ascendevano al 31 luglio 1914 a più di 8 milioni, saranno quasi raddoppiate.

Per ovviare al grave inconveniente della crisi del rame si è anche proposto al Ministero del Tesoro di fare anticipare dagli lstitu6 cli emissione alla Metallurgica Italiana, alle Trafilerie e alla Società Corradini le somme necessarie per costituire forti depositi di rame che funzionerebbero di riserva ed ai quali fosse possibile attingere nei periodi cli momentanea e prolungata mancanza di normali approvvigionamenti.

Le Banche sarebbero garantite in capitale ed interessi dal deposito stesso cli rame, nonché dalle industrie contranenti per le eventuali differenze cli prezzo e cli oneri.

Si apetta la risposta. Giornalmente però occorre telegrafare al Ministero degli Esteri pel libero transito del rame, come a Genova perché la sosta non oltrepassi il limite dell'onesto, perché se sono lunghe le pratiche per fare arrivare il rame a Genova più lunghe sono quelle per farlo arrivare a destinazione, e intanto i ritardi si moltiplicano.

- ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA GLI INDUSTRIALI MECCANICI ED AFFINI - ESENZIONE DAL SERVIZIO MILITARE DEGLI OPERAI SPECIALIZZATI IN DETERMINATI LAVORI CHE SI FANNO NELL'INTERESSE DELLA DIFESA NAZIONALE.

Tale Associazione ha offerto i suoi servigi per preordinare una organizzazione dell'industria meccanica in servizio del Dicastero della guerra nel caso di mobilitazione. Si stanno studiando ed esaminando le proposte fatte in un con quelle che riguardano la mobilitazione degli Stabilimenti che lavorano a scopi militari. Inoltre si ritiene opportuno stabilire quali siano gli operai specializzati la cui opera debba considerarsi indispensabile pel compimento di alcuni determinati lavori, e che non possono essere sottratti agli Stabilimenti senza avere ritardi nelle provviste delle forniture di vero interesse guerresco.

Dopo La Guerra

E' innegabile che dopo la guerra ci sarà un prodigioso risveglio dell'industria. Deve l'Italia assistere passivamente agli sforzi che tutti gli Stati vorranno e dovranno fare per mettere in valore ciò che la guerra ha distrutto?

Recentemente.in un colloquio avuto col rappresentante del Gruppo Piemontese e col Signor Devies, si è parlato di un concorso maggiore del capitale Francese e della maggiore collaborazione della mano d'opera Italiana nell'immane lavoro di ricostituzione mentn:, oggi imperversa la demolizione e le trattative sono bene avviate. Ciò che è s•tato fatto da AnsaldoSchneider in proporzioni molto limitate può e deve domani essere fatto con maggiore sforzo e più efficaci risultati. L'essenziale è non essere mai né sorpresi né rimorchiati.

CONCLUSIONE - Mentre in passato si calcolava in caso di mobilitazione su una produzione mensile cli 100 colpi per pezzo da campagna e montagna, oggi si può calcolare in caso di guerra su quella di 100 colpi per pezzo nel primo mese e 300 nel secondo e successivi, e su 100 colpi per pezzo per obice da 149 invece di 50. Però dal 31 maggio 1915 si può calcolare sui 200 colpi per pezzo da campagna e 100 per obice campale.

Ministero Della Guerra

DIREZIONE GENERALE D'ARTIGLIERIA E GENIO

Divi Sione Artiglieri A Ufficio Del Direttore Generale Rifornimento Delle Munizioni

Il concetto che è stato di guida sempre nella produzione del materiale da guerra è il seguente: BISOGNA CHE MERCI, ARMI, SERVIZI, CI SIANO NEL PAESE E SI CONTINUINO A PRODURRE QUALORA LA GUERRA SI DOVESSE SVOLGERE. A ciascuno dei nostri S tabilimenti si è sempre raccomandato di servirsi della industria privata come complemento o rinforzo dell'indusstria militare di Stato.

Gli Stabilimenti militari poco per volta si sono portati al massimo del loro sviluppo e della loro produzione tant'è che la Fabbrica d'armi di Terni che nel 1911 faceva 640 fucili al mese ora ne fa 15.000, e la Fabbrica d'arnù; di Brescia che faceva 600 moschetti ora ne fa 7000; il Laboratorio pirotecnico di Bologna che prima produceva al giorno 250.000 cartucce ora arriva a produrne 750.000 e a umen terà ancora, lo Stabilimento del BardaIone che prima produceva circa 90.00 cartucce al giorno ora n e produrrà 900.000

Poi si è pensato all'acciaio e le pratiche furono fatte coll'Ilva, colle Ferriere Lombarde, colle Ferriere Pie montesi, perché NECESSITA' NOSTRI MUNIZIONAMENTI RICHIEDONO ASSOLUTAMENTE TUTTA LA LORO PRODUZIONE ACCIAIO SIA AD ESSI CONSACRATA SENZA RESTRIZIONI. Le Società dianzi nominate confermavano le maggiori assicurazioni.

Organizzazione Della I N Dustria P R Ivata

L'organizzazione della industria privata per la fabbricazione delle munizioni ebbe due periodi.

1°) PERIODO - Per ottenere all'atto della mobilit azione un'efficace rendimento dall'industria privata era necessario aiutarla opportunamente, spingerla all'acquisto e all'impianto delle necessarie macchine, cercare in alcuni casi che a spese d'altri fornisse la mano ù'opera, e vincolasse le maggiori difficoltà per organizzare la fabbricazione - in una parola preparazione e organizzazione.

2°) PERIODO - Stabilire su solide b:isi la produzione delle munizioni mobilitando poco per volta tutte le risorse industriali del paese integrando tre ternùni: bontà prodotto . tempo il più breve possibile - esigenze economiche. La ripartizione della fabbricazione fu sta bilita per mezzo di Capi-gruppo militari e civili i quali inquadravano officine meccaniche di diversa specie ed importanza e indicavano la eventuale capacità di produzione e H genere di fabbricazione.

CAPI-GRUPPO sono i seguenti:

- Maggiore Generale PARODI, Direttore off. costruz. Torino

- Maggiore Generale GARDINI, Direttore Fabb. armi Terni

- Maggiore Generale CASELLA, Direttore Arsenale Napoli

- Colonnello d'art. MARTIN!, Direttore Lab. Pìrot. Bologna

- Colonnello d'art. MASCIA, Direttore Fabb. armi Brescia

- Colonnello d'art. STAMPECCHIA, Direttore Off. costruz. Genova

- Comm. Ingegnere FERRARIS Dante, che è alla testa del gruppo industriale piemontese per i materiali di artiglieria

- Comm. Ingegnere ORLANDO Luigi, Amministratore delegato della Metallurgica Italiana

- Comm. STUCCHI, della Società Stucchi e C.

- Ing. STIGLER, della Società Stigler

- Ing. Tedes<:hi, della Società Langen & Wolf i quali riuniscono 12 Società.

- Il Direttore della Società Meccanica Lombarda di Monza.

- Il Direttore della Società Robinetteria Macchi di Milano, funzionano da Capi-gruppo per Ja produzione delle spolette a percussione.

Inoltre l'Ing. Ferraris ha riunito 25 Società, il Colonnello Stampecchia 72 Società ed officine diverse ecc.

L'Ing. Luigi Orlando riunisce alla sua Società, la Società Metallurgica Corradini di Napoli, e le Trafilerie e Laminatoi di metalli di Milano che sino a tutto il 30 giugno 1916 hanno tutta la loro produzione vincolata alla Aroinistrazione rrùlitare essenzialmente per quanto riguarda le materie prime pei Laboratori Pirotecnici.

Così si è incoraggiata l'industria del Paese nella produzione del materiale che occorre all'Esercito e si è raggiunta progressivamente una produzione rrùgl iore e più economica.

I Capi gruppo corrispondono direttamente col Ministero al quale inviano il 10 - 20 - 30 del mese la situazione dei !ovari in corso.

Materie prime - Per quanto riguarda le materie prime naturalmente il Ministero, come sempre ha fatto, cerca di facilitare le provviste là dove sono le sorgenti cui attingere in alcuni casi fa distribuire tali materie alle singole officine in armonia colle ordinazioni che devono eseguire.

Perciò fu costituito un deposito di materie prime presso alcuni Stabilimenti rinforzando anche le riserve intangibili che questi devono avere a disposizione del Ministero.

Le riserve intangibili sono costituite dalle necessarie materie prime per mettere in grado gli Stabilimenti di potere lavorare dai 9 ai 10 mesi senza fare alcun acquisto.

COMMISSIONE SUPERIORE DI COLLAUDO - Sotto la Presidenza dell'Ispettore delle Costruzioni deve controllart' e far controllare tutti i collaudi relativi alle munizioni e fuochi da guerra, vis,itando Officine, Laboratori, Fabbriche e seguendo passo passo le singole lavorazioni.

COMMISSIONE PER L'INCREMENTO DEGLI ESPLOSIVI - Avrà lo scopo di studiare tutto quanto riguarda l'incremento degli esplosivi e vedere tutto quanto è possibile fare per riunire le materie prime necessarie per migliorare i procedimenti di fabbricazione, per strenuamente contribuire al dovere di produrre senza posa le maggiori quantità.

ESONERAZIONE DEGLI OPERAI - Col. R. Decreto 29 aprile 1915 si fissavano nuove norme per l'esonerazione temporanea dalla chiamata alle armi del personale evente obbligo al serv,izio militare addetto agli Stabilimenti privati che allestiscono materiali per conto del R. Esercito e della R. Marina o forniscono materie prime partendo dalla RICONOSCIUTA NECESSITA' OD INSOSTITUIBILITA' DEI MILITARI STESSI NELLE FUNZIONI CHE DISIMPEGNANO PRESSO GLI STABILIMENTI O LE IMPRESE.

Con Decreto Luogotenenziale del 17 giugno corrente n. 817 si s tabilivano speoiali norme relative alle esenzioni temporanee di militari richiamati dal congedo militare ascritti alla milizia territoriale i quali da un mese almeno prestano l'opera propria in qualità di direttori, capitccnici cd operai specializzati presso aziende proprie dello Stato, delle Provincie, dei Comuni o private, limitate ai casi in cui DALL'ASSENZA DEI MILITARI POSSA DERIVARE LA TOTALE CESSAZIONE DEL FUNZIONA.

MENTO DELL'AZIENDA, STABILIMENTO OD IMPRESA OVVERO UNA

GRAVE PERTURBAZIONE AL NORMALE FUNZIONAMENTO STESSO.

In tutte le Commissioni Superiori che riguardano collaudi esplosivi esonerazioni degli operai entrano anche come membri civili tutte quelle personalità le quali nel campo industriale pei loro studi per la loro cultura tecnica sono più specialmente indicati e che hanno chiesto di potere dare l'opera loro nell'interesse del Paese.

Come pei Capi gruppo, e cosl per le Commissioni si sono cercati degli uomini pratici, spicciativi, che siano sul posto e abbiano conoscenza delle condizioni locali e dell'abilità tecnica dei produttori -e sappiano coordinare i metodi mighlori per raggiungere il risultato voluto - LA MOBILITAZIONE INDUSTRIALE.

CARTUCCE - Fra il Laboratorio pirotecnico di Bologna e quello di Capua e lo Stabilimento Bardalone della Metallurgica Italiana si arriverà a 72.000.000 al mese, e si seguiterà ancora ad aumentare.

FUCILI E MOSCHETTI MOD. 91 - Si può calcolare su 15.000 fucili mod. 91 e su 8.000 moschetti mod. 91. E' in vista l'impianto di una nuova fabbrica di fucili mod. 91 che dovrà funzionare col 1• gennaio 1916.

PROIETTILI - Tutte le ordinazioni sono date sino al 30 giugno 1916 e sino ad ora le commesse raggiungono le cifre che risultano nell'apposito specchio che si unisce alla presente relazione.

Roma , 27 giugno 191 5

IL DIRETTORE GENERALE f.to Dallolio

Ministero Della Guerra

Sottosegretariato Per Le Armi E Munizioni

Organizzazione Industriale Per Risolvere Il Problema Del Munizionamento

Dopo due soli mesi di guerra, si è constatato anche in Italia, come il problema della fabbricazione delle munizioni deve essere affrontato subito e rJsolto con larghezza di mezzi e di vedute, aEontanandosi quando occorre, dalle consuetudinarie forme contrattuali, dalle solite rigide norme amministrative.

Ciò potrà essere fatto tanto più tranquillamente oggi, inquantoche mai come in que sto caso il fine giustifica i mezzi e sopratutto mai prima d 'ora si è avuta occasione di constatare uno slancio cosl generoso e patriottico di ogni classe, intellettuale, industria k o commerciale per m ettersi a dis pos izione del Governo e collaborare con lui alla risoluzione di questo vasto problema di così vitale importanza per la difesa e l'avve nir e del nos tro paese.

Fra tanto fiorire di proposte, fra tante generose esibizioni d'opere o di persone, non sarà difficile al governo di poter scegliere degli ottimi elementi di collaborazione, che per posizione sociale, competenza tecnica e competenza amministrativa sappiano e poss ano garantire lo stato del r e· golare e migliore svolgimento del programa di lavoro che occorre sollecitamente eseguire.

Deve essere quindi scopo primo del S.S.A .M . studiare e creare più enti di collaborazione che lo aiutino a raggiungere coll'intendimento e mezzi pratici la meta prefissa, investendoli dell'autorità necessaria per disciplinare e coordinare le energie industriali del paese, lasciando loro, con le respons abilità dell'operato, anche una larga iniziativa, ,indispe nsabile in un paese come il nostro, ove eccezion fatta per la grande industria, la maggioranza delle industrie meccaniche è frazionata in stabilimenti di potenzialità media ed anche del tutto limitata, attrezzati in modo diverso, retti e guidati con criter.i, mezzi ed abitudini àive rse a seconda delle regioni nelle quali si trovano e delle fabbricazioni alle quali sono più specialmente destinate.

La serietà di questi enti di collaborazione, la loro competenza ed il fervore patriottico che metterano nell'assolvere il loro mandato, nonché il continuo contatto di affiatamento del S.S.A.M. permetteranno, non è da dubitarne, per questa volta ed io questo caso speciale, di non attenersi così strettamente a quelle garanzie e a quellè cautele amministrative e statal.i con le quali sono, in tempi normali, regolati i rapporti fra i fornitori e le pubbliche amministrazioni.

Lo schema dell'intera organizzazione industriale che deve concorrere alla risoluzione del problema del munizionamento può essere sinteticamente rappresentato come l'unita tabella neJla quale oltre alle parole ARMI e MUNIZIONI, si è aggiunto anche quella dei materiali, poiché in una guerra come quella che si sta svolgendo, e che per le previdenze che si devono adottare, non hanno minore importanza delle armi e munizioni gli strumenti da lavoro o i materiali dei quali vanno largamente e sollecitamente provvedute le truppe operanti e sopratutto le 105 compagnie del Genio di nuova costituzione alle quali oltre tutti i lavori di rafforza_ mento di posizioni, lavori stradali, di ponti, fcr,ovie ecc. è affidato il compito non meno urgente ed importante di provi,edere in tempo agli alloggiamenti cd a tutti quegli altri innumerevoli servizi che sono indispensabili per assicurare all'esercito il modo migliore per sopportare l'inc lemente stagione che, in molte zone del teatro delle operazioni, è imminente.

Alla fabbricazione di tali strumenti e alla provvista di questi materiali l'industria privata può portare un aiuto grandissimo, perché esso sia efficace ed il più disciplinato, si ritiene conveniente .includerlo nel programma generale abbozzato nella presente relazione.

Ciò premesso ecco la tabella di cui è fatte cenno più sopra:

Armi lMaterie l prime Fabbri-

Materie prime

Stabilimenti militari

Grande industria

Grandi Stab. Metallurgici

Grande industria pei greggi alla minore ind.

Acquisti all'estero

Approvvigio.. namento

Proietti

Fabbrica-

ITrattati- ) ve dir. ( zione 1 · tv~r~~: rette l

Materie prime Spolette

Fabbricazione

Materie prime Accessori jFabbricazione

Stabilimenti militari

Grande industria

Media e piccola industria nazionale coordinata e rappresentata dai comitati regionali

Esplosivi \ Fabbrica)

II Materiali

Materie prime Trattative dirette con Fabbricazione ( le grandi industrie

Stabilimenti militari

Industrie private

Le trattative dirette che il S.S.A.M. ha e continuerà ad avere coi grandi fornitori di materie prime, con gli stabilimenti militari e con la grande industria, rimarrano invariate e non saranno che condotte parallelamente alle altre trattative indirette interessanti l'industria privata in modo da armonizzare i bisogni e le esigenze di questa con i bisogni e le esigenze maggiori.

Così pure il ramo esplosivi continuerà a svolgere il suo programma coi mezzi e nella forma seguiti fino ad ora.

I campi, invece, nei quali l'industria privata può dare un concorso attivissimo e prezioso sono quelli dei PROIETTILI - SPOLETTE - ACCESSORI (pallette di shrapnels, bossoli, granate a mano ecc.) e MATERIALI.

Parte di questi ultimi sono e saranno forniti dalle officine di costruzione di Pavia la quale dovrà funzionare anche come punto di raccolta ed incremento dei materiali forniti dall'industria privata.

ORGANIZZAZIONE DELL'INDUSTRIA PRIVATA

Il modo migliore per organizzare l'industria privata e trarre da esso H massimo rendimento in opere e prodotti finiti è appunto quello di creare quegli enti di collaborazione in aiuto al governo e di cui si è fatto cenno in principio, enti che per la loro formazione e la loro dislocazione si chiameranno COMITATI REGIONALI A.M.E.

Il numero e la composizione di essi saranno evidentemente proporzionali alla importanza industriale della regione:: relativa e si ritiene, per il momento, che sia sufficiente crearne nuove così ripartiti:

1°) Com. reg. PIEMONTE per le provincie del Piemonte;

2°) Com. reg. LOMBARDO per le provincie della Lombardia;

3°) Com. reg. LIGURE per le provincie della Liguria;

4°) Com. reg. VENETO-FRIULANO per le prov del Veneto e dell'Emilia;

5°) Com. reg. TOSCANO per le provincie della Toscana, Umbria e Marche;

6°) Com. reg. ROMANO per le provincie del Lazio, Abruzzi, Sardegna;

7°) Com. reg. NAPOLETANO per le prov. della Campania, Basilicata, Calabria;

8°) Com. reg. PUGLIESE per le provincie delle Puglie e Molise;

9°) Com. reg. SICILIANO per le provincie della Sicilia.

La sede del Comitato regionale sarà o nel capoluogo della regione per i comitati riguardanti una sola regione, o nella città capoluogo della regione più industriale per quelli comprendenti più regioni.

Il comitato avrà a capo il presidente della camera di commercio della città sede del comitato stesso, od altra personalità industr.iale designata dal governo, e sarà costituito da un certo numero di Consig1ieri (non più di otto, non meno di quattro oltre il presidente, a seconda della importanza industriale della regione) scelti tra le persone del luogo che non siano o possano essere fornitori, ma anche per censo, posizione e competenza tecnica e sopratutto pratica industriale e commerciale, presentino i migliori requisiti e possano assumere verso il governo normalmente e materialmente la responsabilità dell'impresa che sono chiamati a dirigere.

Per la scelta di questi consiglìeri i presidenti delle varie camere di commercio sottoporranno al governo entro un brevissimo limite di tempo, da stabilirsi, una lista di candidati .in numero doppio dei nominandi, compilata nel consiglio e l'accordo del Prefetto locale.

Il S.S.A.M. si riserva poi di scegliere tra le liste presentate i nomi di coloro che riterrà più adatti allo scopo, salvo domandare delle nuove liste se i nomi p resen tati non bastassero per la scelta

Il Comitato Regionale così costituito avrà nei suoi rapporti col governo per le forniture in parola, ed in rappresentanza di tutti gli stabilimenti industiiali aderenti della rispettiva circoscrizione, attribuzioni e responsabilità analoghe a quelle che hanno i Consigli d ' amministrazione di una Società industriale, limitatamente però all'assunzione degli ordinativi, alle consegne di essi, alle provviste di materie prime per quanto fornite dal Governo, ed ai rapporti fra i i vari stabilimenti dipendenti.

I comitati regionali cureranno prima di ogni altra cosa a fondare e coordinare i vari gruppi e le varie Jniziative che fossero sorte in luogo fino ad oggi, e che le industrie del loro Circondario che desiderano concorrere a forniture di munizioni e materiali si raggrup pino in consorzi di forma Cooperativa su di una base comune che si indicherà e analoga a quella della Cooperativa proiettili di Milano.

Ciascuna azienda però nel suo andamento interno continuerà ad avere piena e completa libertà d'azione, salvo nella qi.:estione della mano d'opera per le quali il governo provvederà ad emanare opportune disposizioni, zd evitare illecite sottrazioni e d accaparramenti ed u na dannosa concorrenza, nonché p er restituire alle fabbriche gli operai invalidi mobilitati.

Stabiliti i fabbisogni, il Governo li dpartirà ai vari Comitati regionali in misura proporzionale alla loro potenzialità industriale e le ordinazioni saranno passate allo stesso prezzo e condizfoni per tutti contemplando due forme distinte di contratti, per completa fornitura dell'oggetto comprendente materie prime e lavorazione o per la sola lavorazione quando il Governo provveda a dare la materia prima od il pezzo greggio.

Il Comitato nell'assumere l'impegno per ·il prezzo e per le condizioni compilerà anche il reparto delle consegne che preferisce di mantenere, cd a stimolare l'osservanza di esse il Governo, in più d el prezzo stipulato, corrisponderà un premio da stabilirsi di volta in volta per quelle partite consegnate oltre il previsto di un determinato periodo.

Cosl pure se per circostanze varie ed impreviste un Comitato non può essere in grado di mantenere gli impegni presi, ad evitare o eliminare penalità gli è lasciata facoltà di farsi completare la differenza con la produzione di un altro Comitato il quale, dopo la consegna deUa propria rata, possa incaricarsene; per questa parte di forrutura il Comitato richiedente dovrà concedere al comitato fornitore, un benefic io del So/o .

Il S.S.A.M. sia per un controllo sull'opera dei Comitati regionali sia per condividerne la responsabilità provvederà a convocare in seduta plenaria al Ministero due volte al mese tutti i Presidenti dei Comitati, i Direttori di quegli stabilimenti coi quali le trattative dirette nonché i direttori degli stabilimenti incaricati di provvedere le materie prime o gregge, per una disposizione bisettiminale sulla situazione, per una relazione sui lavori eseguiti o da eseguire, per uno scambio reciproco di idee s u questioni varie che sorgessero, in una parola per affiatare e accordare tutti gli elementi produttori in modo da assicurare la regolarità e la continuità di tutti i rifornimenti e di tutte le lavorazioni prese figureranno in apposito verbale.

I Presidenti ed i Consiglieri dei Comitati r egiona li presteranno l'opera loro disinteressatamente, ed a coloro fra i corivocati che non hanno passaggio gratuito sulle ferrovie o biglietti di abbonamento, il S.S.A.M. gli rimborserà le spese di trasporto; verranno pure rimborsate ai Comitati Regionali le spese vive di amministrazione, postali, ecc. che incontreranno per l'esecuzione del loro mandato.

I Comitati regionali hanno ampia facoltà di farsi aiutare in luogo e nelle varie località della loro giurisdizione d:t tutti que i volonterosi che si offriranno e che riterranno atti allo scopo, ferma però res tando, nei riguardi del Governo, solo la loro personale responsabilità.

Su informazioni e garanzia del Comitato regionale il S.S.A.M. concederà a que lle ditte fornitrici che ne facessero domanda degli anticipi fino alla concorrente di un terzo dell'ammontare della fornitura loro aggiudicata.

192

Circa l'organizzazione materiale del lavoro affidato ai Comitati, i dati ed elementi che dovranno procurare subito e fornire in seguito, le norme e gli avvertimenti che dovranno seguire sarà fatto cenno in altra relazione di carattere più dettagliato ed esecutivo.

A fianco di ciascun comitato regionale iì S.S.A.M. provvederà a mettere una commissione permanente di Collaudo costituita da apposito e sufficiente personale tecnico militare e munita di tutti gli occorrenti poteri c delle serie di calibri e strumenti che le potranno occon-ere, per facilitare il funzionamento e sopratutto per risolvere presto il problema degli apparecchi di controllo sono in corso studi per ridurli ad un minimo indispensabile, senza contare che si potrà eventualmente ricorrere anche all'uso di automobili o di camions coi quali la Commissione di collaudo ed i relativi strumenti possono rapidamente portarsi da una fabbrica all'altra per eseguirvi i necessari collaudi, seguendo un programma ed un itinerario preventivamente stabiliti.

Così pure i Comitati regionali segnaleranno ed appoggeranno tutte quelle Ditte che più particolarmente fossero atte ad intraprendere la costruzfone di macchine utensili, torni, presse, ecc. e potranno altresì utilmente prestare l'opera loro pel reclutamento dl studenti da mandare alle scuole industriali che saranno adibiti alla preparazione di buoni tornitori e ripartire equamente questi ultimi a corsi finiti, fra gli Stabilimenti che ne segnalino il bisogno, in modo che anche questo importante fattore di successo procede armonicamente con tutti gli altri.

Il Sottosegretario Di Stato Per Le Armi E Munizioni

Dallolio

A Sua Eccellenza, IL GENERALE DALLOLIO Ministero della Guerra

Roma

G. DRG /65

OGGETTO : Mater iale 105 campale - Affus ti 210 - Mortai 250Lancia bombe e cannoni antiaerei.

ECCELLE NZA, in relazione a quanto l'E.V. ebbe a richiederci nel merito della consegna, quale la nostra Società potrà osservare per i mortaj da 260, gli affusti da 210 cd il materiale da 105 campale pesante, ci pregiamo comunicare all'E.V. che è nostro intendimento presentare al collaudo in Officina

- gli 8 mortai da 260 come appresso:

2 entro il Giugno p.v

2 entro il L uglio p.v.

2 entro l'Agosto p.v.

2 entro il Settembre p.v.

- gli 11 affusti da 210:

1 entro il Maggio corrente

2 entro il Giugno p.v.

4 entro il Luglio p.v.

4 entro l'Agosto p.v.

-i 4 cannoni costituenti la prima batteria da 105 campale, come in appresso: il primo cannone entro il Luglio p.v. i restanti 3 successivamente

Era nostro intendimento di anticipare i termini di consegna di tutti questi materiali, ma le successive chiamate alle armi ci hanno distolto e ci dis tolgono tuttora molto del nostro personale, e d'a ltra parte è da considerarsi che per i mortaj è un vero colpo di mano quello che viene fatto dalla nostra Società, in quanto che i lavori vennero iniziati appena nel principio del corrente anno e senza neppure essere in possesso di tutti i disegni relativi, siccome solo il 20 Aprile e.a. ci pervennero gli ultimi di essi.

Riguardo ai rimanenti 20 cannoni da 105, che - di nostra iniziativa - abbiamo messo in costruzione, non possiamo sin d'ora stabilire i termini di consegna, causa gli impegni assunti di fronte all'On. Amministrazione della Marina e d a to che il macchinario di c ui disponiamo è in gran parte impegnato in d ipendenza dei lavori relativi ai mortaj da 260 e 210 sovraccennati, nonché pei 152/45 che dobbiamo provvedere alla Re- gia Marina, forniture queste che spingiamo cm la maggiore alacrità possibile, lavorando ininterrottamente giorno e nette.

Al riguardo ci riserbiamo di essere precisi prossimamente Nell'intento di far cosa grata all'On. Amministrazione della Guerra, noi ci permettiamo formulare una proposta che riteniamo - nelle presenti contingenze - meritevole della maggior attenzione:

La nostra Società ha in lavorazione n. 60 cannoni da 102/35 per la Regia Marina, destinati all'armamento dei Cacciatorpediniere in corso di costruzione, ed avendo noi - con notevole ar.ticipo sulle consegne stabilite - già provveduto all'armamento dei ca<"datorpediniere in corso di allestimento, proporremmo di approntare n. 2G dei suddetti cannoni da 102/35 opportunamente sistemati da poter essere utilizzati dal R. Esercito, entro breve termine - tre mesi circa - iniziardo la consegna del primo entro un mese dall'accettazione e benestare della nostra proposta.

Tale sistemazione potrebbe - ove il Ministero della Guerra ritenesse di prendere in considerazione la nostra proposta - da noi essere studiata, col precipuo intento di renderne facile il traf,porto e l'impiego di detti cannoni mediante gli ordinari camions militari.

Mentre ci riserviamo di rimettere un progetto di sistemazione - che crediamo bene r iuscito, accludiamo alla presente un prospetto dei dati balistici delrarma la quale alle prove ha dato risultati brillanti, sia come prec-isione, sia come rapidità di tiro, 20 colpi al minuto, ed il cui vero valore deriva dalla possibilità di una gittata da 10 a 12 kilometri.

Per rendere possibile la soluzione proposta, noi saremmo disposti ad assicurare alla Regia Marina l' approntamento in tempo debito dei cannoni da 102/35 strettamente necessari per l'armamento d ei Cacciatorpediniere in corso di costruzione, alla condizione che da parte della Medesima ci venga accordata una proroga per quanto riflette la fornitura di materiali non assolutamente urgenti.

I termini per la consegna di tutti i cannoni sopraccennati, presuppongono che le nostre Officine possano essere mantenute in tutta efficienza.

Abbiamo inoltre l'onore di informare l'E.V. che stiamo anche costruendo due tipi di lancia-bombe, uno dei quali è pressoché ultimato; un cannone antiaereo da 76/17 da installarsi sovra automobile, uno da 76/45 navale antiaereo, nonché uno da 102/35 navale pure antiaereo che installeremo senz'altro su automobile.

Questi tre cannoni verranno adibiti alla difesa dei nostri Stabilimenti.

Per il cannone da 76/17 antiaereo, abbiamo usufruito di un cannone da sbarco tipo SCHNEIDER di cui la Regia Marina ne possiede 92 esemplari, alcuni dei quali potrebbero eventualmer,te essere rapidamente installati sopra automobili muniti di affusto speciale antiaereo a linea di mira indipendente di nostra creazione.

Nella fiducia che !'E.V. sarà per accordare benevolo accoglimento alla presente, ci onoriamo raffermarci con ossequio.

PERSONALE A Sua Eccellenza, il Gen. ALFREDO DALLOLIO

Sottosegretario di Stato alle Armi e Munizioni

Roma

30.DGR-314

OOGETTO: Necessità di provvedimenti per facilitare lo svolgimento della vita industriale della Società.

Alla E.V. che conosce la nostra attività e spirito d'iniziativa, e la straordinaria potenza dei mezzi di produzione dei quali disponiamo, l'una e l'altra cosa essendo abbondantemente dimostrate, a prescindere da quanto facciamo e facemmo per la R. Marina, daJb solerzia e rapidità con le quali abbiamo approntati gli affusti per mortai da 305, 280 e 210, nonché i mortai ed affusti da 260, rivolgiamo fiduciosi le considerazioni seguenti perché siano adottati provvedimenti indispen sabili per la nostra vita industriale.

La nostra Società ha messo in costruzione, in aggiunta ai lavori indicati, le automobili blindate, i lanciabombe d,L 50 e 75 m/m, alcuni potenti cannoni da assedio da 152 mm. il primo dei quali sarà pronto entro pochi giorni, numerose batterie di cannoni campali pesanti da 105 e cannoni da 102 su automobili il cui acquisto, in seguito all'atto brillante delle prove, il Ministero si è accinto a regol are definitivamente.

Attendiamo ora con la massima alacrità ad impiantare ed organizzare:

Una fabbrica di proietti che sarà la più grande d ' I talia.

Una fabbrica di bossoli, spolette cd inneschi.

Una fabbrica di bombe scoppianti e di be:mbe a gas asfissiante.

E' in corso l'ingrandimento di tutti i reparti dell 'Acciaieria e dello Stabilimento di Costruzione d'Artiglieria, affinché la produzione dei cannoni sia notevolmente accresciuta

Abbiamo acquistato centinaia e centinaia di macchine d'ogni sorta, torni, bareni, rigatrici ecc. perché sia possibile l'estrinsecazione di un gran programma.

Sempre di nostra iniziativa facciamo un impianto per il rìtubamento dei cannoni, impianto indubbiamente destinato a rendere grandi servizi.

Insieme con la Società Dinamite Nobel di Avagliana, eseguiamo a Fossano un grande impianto per il caricamento di proietti e di bombe.

Abbiamo in corso di attuazione altre inizi,•tive importanti, senza parlare di quella importantissima, delle lamiere imperforabili per scudi da fanteria ed artiglieria ecc. che abbiamo già fornito in grande quantità.

T uttavia fino a tutt'oggi noi non abbiamo potuto incassare che piccolissime somme, ond'è che io mi permetto d'invocare da V. E. un provvedimento adeguato ad agevolare l'adempimento del nostro programma, il quale non solo è grandioso e senza precedenti nell'industria nazionale, ma risponde indubbiamente a necessità impre~cindibili nelle attuali circostanze della guerra.

Sarebbe necessario di addivenire al più presto alla stipulazione del contratto di fornitura delle batterie da 102 e 105 la cui urgenza è <limo. strata anche dal fatto che la costruzione è avviatissima e che abbiamo da tempo ordinate per esse più di 500 automobili, facendo pure delle anticipazioni alle Ditte che le costruiscono Se sarà necessario di apportare varianti a queste batterie, le faremo di buon accordo con le Autorità competenti, ma noi non possiamo più continuare come ora a sostenere l'onere sia degli impianti sfa del materiale in costruzione, la cui quantità e mole tutte le commissioni che visitarono i nostri St,•bilimenti ebbero modo cli accertare, senza ricevere l'aiuto dei compensi contrattuali.

Non peranco abbiamo incassato la prima rata della ordinazione di 240 cannoni da 75, sebbene la lavorazione di es~i sia in pieno svolgimento.

Ancora non si è addivenuti alla firma del contratto per i cannoni da 75 da montagna, sul cui prezzo fuvvi un così lungo dibatti to.

Anche l'importante questione della fornitura di 160.000 proietti da 102 e 105 conviene che sia discussa, giacché per eseguirla in breve termine di tempo, ci abbisogna fare, e facciamo, un impianto d'importanza colossale; ma è ovvia la necessità che la nostra Società abbia di fronte agli oneri che sostiene ben altro e più preciso affidamento di quello che ha avuto finora.

Questo stato di cose anormale, il quale crea gravi imbarazzi finanziari alla nostra Società, che nondimeno ha mostrato di avere tante e tante utili iniziative, occorre che sia risolto con sollecitudine, la qual cosa sarà conseguita qualora a V.E. piaccia di ordinare che gli uffici dipendenti divengano senz'altro indugio alla stipulazione dei contratti e di esigere che siano subito dopo immediatamente applicati.

Noi non possiamo sopportare più a lungo un peso d'impegni che si cifrano a circa 40 milioni, ed io nutro fiducia che V.E. ben compreso della importanza di quanto mi sono onorato di esporLe, vorrà impartire le disposizioni che rispettosamente domando. Per la qual cosa porgo a V.E. i miei ringraziamenti anticipati, insieme con i sensi della mia profonda osservanza.

Della Eccellenza Vostra Devotissimo

Società Anonima Italiana GIO ANSALDO & C. I L PRESIDENT E f.to Pio Perrone

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