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Gruppo Artiglieria da Montagna "Asiago" »
150 L'Esercito Italiano 11erso il 2000
Stemma Araldico
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Decreto 27 settembre I 977 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 del 9.2. I 987 Giornale Ufficiale ciel 14.2.1987). a. SCUDO: Partito, ripartito: Nel 1 °, d'azzurro, il tridente bizantino d'oro d'Ucraina. Nel 2°: a) d'oro alla croce di rosso; b) d'azzurro a due listelli di rosso: il terzo superiore a tre facce barbute al naturale, nel secondo quattro facce giovanili pure al naturale ordinate in fascia; nel 3° in caratteri di nero il numero 7 accostato ad un punto e dalla lettera C. Il tutto innestato su una punta d'argento caricata da un monte all'italiana cli tre cime al naturale ed abbassato al capo d'oro. b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: ( 1) Lista bifida: cl' oro svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto:
"TASJ ETJRA " . (2) Nastro rappresentativo della ricompensa al Valore: annodato nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendente svolazzante in sbarra dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.
Sintesi .della blasonatura
Nella prima partizione in azzurro, colore ciel valore, il tridente d'Ucraina simboleggia la gloria militare aquisita dal reparto sul fronte russo nel corso del secondo conflitto mondiale.
Nella seconda partizione è riportata l'arma di Asiago per ricordare il legame territoriale e tradizionale che unisce il Corpo alla città della quale porta il nome fin dalla costituzione. Il monte all'italiana inserito nella punta dello stemma rappresenta il legame storico con i settori di montagna, eia[ Garda all'Isonzo, ove le batterie ciel gruppo si sono battute durante la guerra 1915-18.
Il capo d'oro è riferito alla medaglia d'oro al valor militare concessa al 2° reggimento artiglieria alpina, per il comportamento tenuto in Russia, nel quale erano inquadrate anche le batterie 28° e 29' confluite dopo il 1955 nel
gr. "Asiago".
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L'Esercito !1aliano verso il 2000
GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA "BELLUNO"
Stenuna Araldico
Decreto 15 ottobre 1976 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 del 9.2.1987 - Giornale Ufficiale ciel 14.2.1987). a. SCUDO: Partito e semi troncato. Il l O cl 'azzurro alla croce cl 'oro, col braccio superiore accostato da due draghi alati, affrontati di rosso (Belluno); il 2° d'azzurro caricato da una montagna al naturale su campagna di verde attraversata da un fiume di azzurro; il 3° cli rosso al leone d'oro di Etiopia passante. Sulla troncatura una fascia di rosso scaccata di nero (Albania) b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: (I) Lista bifida: d'oro svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto:
"BELLO E UNO " . (2) Nastri rappresentativi delle ricompense al valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

Sintesi della blasonatura
La prirna partizione, con l'arma di Belluno, ricorda il legame territoriale e tradizionale del reparto con la città della quale porta il nome dal 1910.
La seconda partizione è dedicata alla gloria militare conseguita dal gruppo nella guerra 1915-18 (montagna), nella campagna in Africa Orientale (leone d'Etiopia) e nel secondo conflitto mondiale (colori d'Albania).
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