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Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" »

Mollo: "Bello e uno". Festa: 15 giugno - anniversario della battaglia del Piave (1918). Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero con bordo giallo arancio, su rettangolo verde.

Origini e vicende organiche

111 ° ottobre 1909 ha vita presso il 2° rgt. a. mon. la Brigata poi Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" con le btr. 22•, 23• e 24". Con l'ordinamento li marzo 1926 il gruppo rimane assegnato al 2'' rgt. a. mon. poi dal novembre 1929 dipende dal 3° rgt. a. mon .. Nel dicembre 1935 viene inquadrato nel 5° rgt. a. alp. di nuova formazione ed è destinato ad operare in Africa Orientale con la Divisione alp. "Pusteria". Nel corso della campagna il gruppo merita una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Il gr, a. alp. "Belluno" rimane nel 5° rgt. a. mon. anche durante il secondo conflitto mondiale, sempre inserito nella Divisione Alpina "Pusteria" (5") con la quale opera sul fronte greco - albanese, in Montenegro e nella Francia Meridionale. Il gruppo è sciolto nel settembre I 943 in seguito agli eventi determinati dall'armistizio.

Nell'ottobre 1947 è formato il Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" da 75/13; comprende ancora le btr. 22•, 23' e 24" e dal le gennaio 1951 è inquadrato nel 3° rgt. a., mon. della Brigata alp. "Julia". Nel corso del 1960 il materiale da 75/13 viene sostituito con gli obici da 105/14. Nell'ambito dei provvedimenti connessi con la ristrutturazione dell'Esercito il "Belluno" è sciolto il 31 agosto 1975 ma è nuovamente in vita cinque giorni dopo in Pontebba (UD) per cambio di denominazione del Gruppo "Osoppò" . Sciolto il 3° rgt. a. mon., dal I O ottobre 1975 il Gruppo "Belluno" diviene autonomo ed è posto alle dirette dipendenze del Comando Brigata alp. "Julia"; con decreto 12 novembre 1976 riceve la Bandiera di guerra.

Nell'ambito ciel riordinamento della Forza Armata il gr. "Belluno" viene sciolto in data 31 ottobre 1989 cd il successivo 9 settembre la Bandiera è versata al Sacrario del Vittoriano.

Campagne di guerra e fatti d'arme

Libia (1911-12): vi partecipa la 23" btr.

Prima Mondiale (1915-18)

- 1915: Cime di Lavaredo, M. Piana, Valle del Sexten, Passo di Monte Croce Comclico - 1916: Passo della Sentinella - 1917: Cima Forarne, M. Piana, Stretta di Quero, Solarolo - 1918: Val Calcino, M. Grappa Africa Orientale (1935-36): Amba Aradam, Passo Mecan, Lago Ashianghi

Seconda Mondiale (1940-43)

- 1940: fronte alpino occidentale (giu.) - fronte greco-albanese - 1941: fronte greco-albanese (gen. - apr.) - Montenegro - 1942: Montenegro - Francia Meridionale (ago. - dic.) -1943: Francia Meridionale

Ricompense alla Bandiera

Al Valor Militare

Medaglia di Bronzo - Decreto 21 gennaio I 937 Schierato con le proprie batterie a fianco dei battaglioni alpini in una giornata di cruento combattimento, dura-

to 13 ore nell'infuriare della lolla, esposto ad intensi tiri cli fucileria, artiglieria e bombarde assolveva il suo arduo compito senza deflettere un istante dal suo composto entusiasmo, lottando con sentito cameratismo a fianco degli alpini, vivendo le stesse ansie e godendo della comune vittoria (Mecan, 31 marzo 1936). (Al Gruppo Artiglieria Alpina "Belluno").

Al Valore dell'Esercito

Medaglia di Bronzo - decreto 2 dicembre 1977

Il reparto interveniva immediatamente, con tutto il personale disponibile, in soccorso alle popolazioni degli abitati della Val Fella maggiormente colpiti dal sisma del 6 maggio 1976. Operando in condizioni di estrema difficoltà ed a rischio della propria incolumità, il personale si è prodigato nel recupero dei feriti e dei sepolti dalle macerie e nella ricerca dei dispersi. Successivamente, c per un lungo periodo, ha concorso a fornire completa assistenza materiale alle popolazioni dei comuni di Gemona, Montenars e Venzone, completamente distrutti, organizzando tendopoli e provvedendo al vettovagliamento degli scampati. L'opera svolta, che ha riscosso l'ammirazione e la riconoscenza delle Autorità e della popolazione, ha concretamente contribuito a limitare i danni della grave sciagura ed a rafforzare il prestigio dell'Esercito. Alto e medio Friuli, 6 maggio - 15 giugno I 976. (Al Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno").

Stemma Araldico

Decreto 15 ottobre 1976 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 del 9.2.1987 - Giornale Ufficiale del 14.2.1987). a. SCUDO: Partito e semitroncato. Il 1° d'azzurro alla croce d'oro, col braccio superiore accostato da due draghi alati, affrontati di rosso (Belluno); il 2° d'azzurro caricato da una montagna al naturale su campagna di verde attraversata da un fiume di azzurro; il 3° di rosso al leone d'oro di Etiopia passante. Sulla troncatura una fascia cli rosso scaccata di nero (Albania) b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: (1) Lista bifida: d'oro svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "BELLO E UNO". (2) Nastri rappresentativi delle ricompense al valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

Sintesi della blasonatura

La prima partizione, con l'arma di Belluno, ricorda il legame territoriale e tradizionale del reparto con la città della quale porta il nome dal 1910.

La seconda partizione è dedicata alla gloria militare conseguita dal gruppo nella guerra 1915-18 (montagna), nella campagna in Africa Orientale (leone d'Etiopia) e nel secondo conflitto mondiale (colori d'Albania).

Comandanti

GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA " BELLUNO" (1975-89)

Ten. Col. Guglielmo de Mari

Ten. Col. Luigi Chirone

Ten. Col. Augusto Laganà

Ten. Col. Giorgio Barletta

1975-89 Pontebba (UD) Sedi

Ten. Col. Ernesto Nencha Ten. Col. Santi Ciccarello Ten. Col. Albano Giust Ten. Col. Baldo Michelli Ten. Col. Antonio Galvagna