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(Gruppo Artiglieria da Montagna ''Pinerolo") Gruppo Artiglieria da Montagna "Agordo" »

GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA "AGORDO"

Motto: "Dut un toc". Festa: 15 giugno - anniversario della battaglia del Piave ( l 918). Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero con bordo giallo arancio, su rettangolo verde.

Origini e vicende organiche

/\. fine anno 1913 sono in vita in Libia, per cambio di numerazione di preesistenti batterie, le btr.a.mon. 41 ", 42" e 43", che partecipano alle operazioni di poi i zia coloniale e sono poi soppresse nel 1919. Alla vigilia del secondo conflitto mondiale, nel 1939, viene costituito in Gorizia, presso il deposito del 3° rgt.a.alp. "Julia" il Gruppo Artiglieria Alpina "Val Tagliamento" con le btr. 41", 42" e 43"; la nuova unità è inquadrata nel l O Gruppo Alpini "Valle" unitamente ai btg. alp. "Val Tagliamento", "Val Fella" e "Val Natisone". Nel dicembre 1940 la grande unità è inviata in Albania e prende parte alle operazioni contro la Grecia quindi è spostata in Montenegro. Rimpatriato nell'agosto 1942 il gr. "Val Tagliamento" è avviato al confine occidentale, partecipa all'occupazione della Francia Meridionale nel novembre dello stesso anno, passa poi alle dipendenze del 6° rgt. a. alp. dislocato in Piemonte. Il gr. è sciolto nell'agosto 1943: il personale ed i mezzi sono utilizzati per riorganizzare il 3° rgt.a.alp. reduce dalla Russia ove ha subito gravi perdite.

Nel luglio 1953 ha inizio, in Belluno, la formazione del Gruppo Artigliel'ia da Montagna "Agordo", con mortai da 107, che viene inquadrato nel 6° rgt. a. mon. della Brigata alp. "Cadore". Nel 1956 le tre btr. del gruppo - due da 105/ 14 cd una da 120 - prendono i numerici 37", 38" e 50".

Con la ristrutturazione dell'Esercito, il 12 settembre 1975, il gruppo è soppresso ma torna nuovamente in vita nello stesso giorno in Bassano ciel Grappa per cambio di denominazione del gruppo "Pieve di Cadore"; le batterie assumono il numerico di 41 ", 42" e 43° e pertanto ereditano le tradizioni delle batterie del gruppo "Val Tagliamento". Sciolto il 6° rgt., !'"Agordo" assume la fisionomia autonoma cd è posto alle dirette dipendenze del Comando Brigata alp. "Cadore"; con decreto 12 novembre 1976 gli viene concessa la Bandiera di guerra e dal 1 ° ottobre I 982 le batterie sono armate con obici da 155/23.

Nell'ambito del riordinamento della Forza Armata, il gruppo "Agordo" è soppresso il 26 marzo 199 I ed il successivo 10 aprile la Bandiera è versata al Sacrario del Vittoriano.

Campagne di guerra e fatti d'anne

Libia (1913-19): 41", 42", 43'' btr. a. mon. Seconda Mondiale (1940-43): gr. a. alp. "Val Tagliamento" - 1940-41: fronte greco-albanese: Valle Saliari, Val Bencia, Episcopi (dic. - apr.)

- 1941-42: Montenegro: Podgorica, Visegrad - 1942: Francia Meridionale: Val d '!sere

Ricompense alla Bandiera

Al Va/or Civile

Medaglia d'Oro - Decreto 18 maggio 1964 (*)

Accorso con i suoi magnifici reparti, eredi cli nobili tradizioni, sui luoghi colpiti dall'immane disastro del Vajont, il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna, tra insidie, ostacoli e innumeri difficoltà, ha dimostrato nel soc-

correre le popolazioni superstiti, altissimo senso ciel dovere, generoso sprezzo del pericolo e mirabile spirito di fraterna solidarietà, onorando l'Esercito e benemeritando dalla Nazione (Vajont, ottobre 1%3).

(*) Duplicato dalla ricompensa concessa al 6° rgl. a. 111011. nel quale era inquadrato il gr. ''Agordo'' all'epoca dei falli.

Stemma Araldico

Decreto 28 febbrai°o 1977 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 ciel 9.2.1987 Giornale Ufficiale del 14.2.1 987). a. SCUDO: inquartato. Il I O d'azzurro alla palma al naturale, fruttata d'oro su una campagna di verde. Nel 2° e nel 3°, su campo di cielo, l'elmo d'oro di Scanclerbeg ed il leone passante d'oro di Montenegro. Il 4° d'azzurro a due torri merlate, al nalurale,chiuse e finestrate cli nero, fondate su due scogli uscenti dai !ali dello scucio; fra gli stessi, un fiume al naturale ondalo d'argento. Sopra le torri, una stella di sei raggi d'argento. Il tutto abbassato al capo ridotto palato d'azzurro e di oro. b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: (1) Lista bifida: d'oro svolazzante, collocata sotto la punta dello scucio incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "DUT UN ·1oc·. (2) Nastro rappresentativo della ricompensa al valore: annodato nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendente svolazzante in sbarra dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

Sintesi della blasonatura

Nei primi tre quarti sono rappresentati i legami storici del reparto con le zone di operazioni ove lo stesso ha combattuto con valore: la Libia (1°), il fronte greco- albanese (2°), il Montenegro (3°).

Nell'ultimo quarto è riportata l'arma di Agordo per ricordare il legame territoriale e tradizionale che unisce il Corpo alla città della quale porta il nome fin dalla costituzione.

Il capo, ridotto, in oro ed azzurro simboleggia la riconoscenza meritata in occasione del soccorso portato nella zona colpita dal disastro del Vajont, sintetizzata anche nella medaglia d'oro al Valor Civile concessa al 6° reggimento artiglieria da montagna nel quale all'epoca era inquadrato il gruppo "Agordo".

Comandanti

GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA "AGORDO" (1975-91)

Ten. Col. Angelo Becchio

Ten. Col. Angelo Fanfani

Ten. Col. Luciano Amici

Ten. Col. Giancarlo Malovini

Ten. Col. Giorgio Conte

1975-91 Bassano del Grappa Ten. Col. Sergio Russo Tcn. Col. Mariano Staclerini Tcn. Col. Antonio Di Gennaro Tcn. Col. Roberto Bergero Tcn. Col. Giuliano Fontana Ten. Col. Emilio Morettin

Sedi