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GROSSETO - Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea

Istituto storico della Resistenza in Toscana 461

ISTITUTO STORICO GROSSETANO DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA

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Indirizzo: via dei Barberi 61, 58100 Grosseto. Telefono e fax: 0564415219. e-mail: isgrec.grosseto@yahoo.it; sito internet: www.isgrec.it Responsabile archivio: Leonardo Mineo. Orario archivio: lunedì e giovedì ore 9,00-17,30; martedì, mercoledì e venerdì ore 9,00-13,00 e 15,00-18,00. Consistenza: l’archivio cartaceo consta di 533 buste. L’archivio sonoro conserva circa 50 nastri con testimonianze relative alla storia delle donne nel dopoguerra, alla Resistenza e alle persecuzioni antiebraiche a Grosseto. Sono conservate anche un centinaio di fotografie inerenti monumenti e paesaggi della Maremma grossetana, miniere e minatori, manifestazioni celebrative, documentazione sulla strage della miniera di Ribolla (1954); circa 50 titoli di film, documentari su vari aspetti della storia italiana (seconda guerra mondiale, Resistenza, età repubblicana, un combat film sulla Liberazione nella provincia di Grosseto proveniente dai National archives di Washington); 63 bobine (16 e 8 mm) provenienti dall’archivio del Pci di Grosseto (prodotte tra 1968 e 1976 da Istituto Luce e Ufficio stampa e propaganda del Pci).

ANPI DI GROSSETO bb. 71, cartelle 76, manifesti 110 1944 - 1994

L’Anpi di Grosseto, costituita nel novembre 1944, fornisce sostegno materiale alle famiglie dei partigiani e contribuisce alla ricostruzione economica della provincia: tale ruolo è istituzionalizzato a livello nazionale nel 1945 con il riconoscimento dell’associa- zione quale ente morale. La documentazione, depositata nel 2002 dal Comitato provinciale dell’associazione, è stata riordinata ed inventariata e comprende materiale inerente celebrazioni commemorative, iniziative varie e atti dei congressi promossi dall’Associa- zione; documenti circa tesseramento, contabilità, rapporti con altre associazioni; materiale raccolto nel corso di ricerche promosse dall’Associazione, tesi di laurea, pubblicazioni, libri, ritagli stampa. In particolare è presente documentazione concernente le pratiche di riconoscimento di partigiani e patrioti; elenchi degli ex-combattenti e dei caduti; relazioni delle bande operanti nel territorio della provincia e i relativi ruolini, insieme a numerosi documenti personali inerenti i 1.771 partigiani o patrioti riconosciuti dalle Commissioni operanti su base regionale. Sono presenti infine documenti prodotti da Anppia, carte prodotte dalla redazione del quindicinale dell’Anpi « Patria indipendente » e carte personali di Garibaldo Nannetti (segretario dell’Anppia di Grosseto).

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ASSOCIAZIONI FEMMINILI b. 1 1953 - 1990

La documentazione comprende gli archivi di due associazioni femminili costituitesi a Grosseto nel 1944: la sezione provinciale dell’Unione donne italiane (Udi), di ispirazione comunista, e il Centro italiano femminile (Cif), di ispirazione cattolica e legato all’azione della Dc. I documenti, depositati in copia dalle due associazioni tra 2000 e 2002, sono articolati in cinque serie: attività dell’Udi di Grosseto tra 1953 e 1977; attività del Centro donna di Grosseto (costituito negli anni Ottanta su pressioni delle iscritte all’Udi: in particolare è conservato materiale sull’occupazione del locale consultorio nel 1978); volantini e comunicati stampa inerenti l’attività movimento femminista negli anni Settanta; rassegna stampa relativa alla nascita del locale consultorio femminile; materiale prodotto da Cif e dal Movimento italiano casalinghe di Grosseto, costituitosi nel 1984 su iniziativa di Egda Diddi Marzocchi.

BANCHI ARISTEO b. 1 1921 - 1964

Aristeo Banchi, Ganna (Grosseto, 1907) entra in contatto, giovanissimo, con il Partito comunista d’Italia e partecipa attivamente alla organizzazione clandestina del partito in Maremma. Condannato nel 1930 a due anni di carcere dal Tribunale speciale, subisce in seguito ulteriori arresti cautelativi; nel 1940 è sottoposto a un anno di confino a Sant’Angelo dei Lombardi. Durante la Resistenza è membro del Comitato militare clandestino e partecipa attivamente al movimento di liberazione in Maremma quale partigiano della Brigata Garibaldi Gramsci, operante presso Roccastrada. La documentazione, donata in originale e in copia nel 2002 da Fausto Bucci e riordinata, è costituita da documenti relativi alla vita di Banchi e da memorie dattiloscritte sulla sua attività politica tra il 1921 e il 1945.

BIBL.: Banchi Aristeo. Si va pel mondo, il partito comunista a Grosseto dalle origini al 1944, a cura di F. BUCCI, R. BUGIANI, Grosseto, Arci, 1993.

BUCCI FAUSTO b. 1 1884 - 1980

Fausto Bucci (Follonica, GR, 1943) è a lungo direttore della Biblioteca comunale di Follonica, di cui ha arricchito il patrimonio attraverso l’acquisizione di pubblicazioni a carattere storico-politico e di materiali archivistici. Studioso dell’antifascismo e del movimento anarchico, conoscitore di archivi italiani ed europei, ha studiato in particolare l’antifascismo locale ed è autore di numerose pubblicazioni. Nel 2002 ha donato documenti originali e in copia comprendenti: gli interventi al Convegno internazionale per il 40° anniversario della morte di Leon Trockij; raccoglie appelli agli elettori del collegio elettorale di Grosseto (1884-1919), il programma del Partito popolare italiano per le elezioni politiche del 1919, un testo del 1915 inerente la politica estera italiana; materiali raccolti nel corso di una ricerca di Bucci su Mario Chirici; un opuscolo inerente Alicia Wieland (prigioniera politica in Argentina negli anni Settanta); un testo di Luigi Scassel-

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lati sulle organizzazioni agricole e un documento senza data prodotto dal Comitato cittadino Chiaia-Posillipo; dattiloscritto senza data Comunisti vittime del comunismo; un appello senza data agli elettori del Psi.

BIBL.: F. BUCCI, Una città sulla costa, un parco annunciato: il caso Petraia, Follonica, Erba di Petraia, 1994; F. BUCCI, Fra palii alla lunga e palii alla tonda: le feste a Follonica dal 1832 al 1947, Follonica, La poligrafica, 1995; F. BUCCI, La vittoria di Franco è la disfatta del proletariato ...: Mario De Leone e la rivoluzione spagnola, Follonica, La ginestra - Comitato pro ex Ilva, 1997; F. BUCCI - C. CARBONCINI - M. LENZERINI, « Invece di scansare le pattuglie, li vanno incontro senza timore... »: cronache del Risorgimento a Massa Marittima, a Scarlino e dintorni, Follonica, La ginestra - Viga, 1998; F. BUCCI - S. LENZERINI, A Follonica, a Valle e a Montioni, dal 1815 al 1828: fossanti e carbonai, muratori, fonditori e battimazza, trucconi e gente senza scarpe, ribelli e preti in val di Pecora dopo la caduta di Napoleone, Follonica, La Ginestra - Viga, 1999, F. BUCCI, Mario Chirici dal 1915 al 1937: dalla prima guerra mondiale alla cancellazione dallo schedario degli oppositori del fascismo, Follonica, L’alloro, 2001.

CERCHIAI GABRIELLA bb. 4

Gabriella Cerchiai (Massa Marittima, GR, 1938) si forma a livello universitario in Unione Sovietica ed è funzionaria del Pci a vari livelli sino al 1990. Negli anni Settanta è assessore alla Pubblica istruzione alla Provincia di Grosseto, negli anni Ottanta è responsabile Iacp nella stessa città. Il materiale, non ordinato, documenta la sua attività politica ed è costituito da testi manoscritti, dattiloscritti e a stampa, numeri di quotidiani e periodici, in particolare, numeri di « Rosa, quaderno di studio e movimento sulla condizione della donna », « La Rivista del Manifesto », « Quaderni di storia delle donne comuniste », « la Repubblica » (anni Ottanta), « Rinascita » (annate 1944 e 1945), « l’Unità » (annate dal 1942 al 1945, numeri degli anni Ottanta) e una pubblicazione contenente gli editoriali di Togliatti editi su « l’Unità » tra 1924 e 1974. Inoltre, è aggregata una raccolta di testi sulla storia del Pci e sulle donne del partito (Atti delle Conferenze nazionali e provinciali delle Donne del Pci).

CHIOCCON FRANCESCO bb. 6 14 apr. 1944 - 22 mar. 2004

Francesco Chioccon (Siena, 1922 - Grosseto, 2004) partecipa alla Resistenza senese nelle file di Giustizia e libertà ed è arrestato. Laureato in giurisprudenza, si trasferisce a Grosseto ove è insegnante e avvocato e sostiene cause di particolare interesse civile. Con Luciano Bianciardi, Carlo Cassola e Marcello Morante partecipa negli anni Cinquanta all’esperienza di Unità popolare. Nel 1993 è tra i fondatori dell’Istituto, di cui diviene presidente nello stesso anno. La documentazione è giunta in Istituto in due fasi: ad una donazione di Chioccon è seguito il deposito di ulteriore materiale disposto dalla famiglia. Il primo nucleo, ordinato, è costituito da originali e copie e conserva documenti inerenti la Resistenza in Maremma e la vita culturale e politica di Grosseto a partire dal secondo dopoguerra. Sono conservati carteggi con Piero Calamandrei e Lelio Basso, documenta-

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zione relativa al Circolo Calamadrei (attivo in città tra gli anni Cinquanta e Sessanta), una raccolta di numeri del settimanale « GR/ » e del mensile « Lega dei socialisti », materiale a stampa ed interventi di Chioccon a convegni e seminari. Il secondo nucleo documentario, in corso di riordino, conserva materiale inerente Unità popolare e carte processuali inerenti i procedimenti di cui Chioccon è difensore di parte sindacale (uno dei quali contro la Montecatini per la strage alla miniera di Ribolla del 4 maggio 1954 in cui morirono 43 persone).

BIBL.: F. CHIOCCON, La Resistenza in Maremma, in « Atti e studi dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana », 6 (gennaio 1966), pp. 14-20; F. CHIOCCON, Sulla riva opposta, Montepulciano, Editori del Grifo, 1984; F. CHIOCCON, Il veliero di Epicureo: regola dei velisti epicurei, direttamente dedotta dall’opera del maestro, Montepulciano, Editori del Grifo, 1987; F. MARTELLACCI, Analisi semantica di una raccolta libraria contemporanea. La collezione Chioccon di Grosseto, tesi di laurea, Università della Tuscia, a.a. 2002/2003.

CLN DI GROSSETO bb. 48 1920 - 1952

Nel 1975 il Comune di Grosseto dispone il deposito dell’archivio del Cln di Grosseto presso l’Isr di Firenze, dove è oggetto di un primo sommario ordinamento. Nel 1997 il Comune di Grosseto stipula una nuova convenzione e decide il deposito del fondo presso l’Isr a decorrere dal 1999. La documentazione, di cui sono in corso l’ordinamento e l’inventariazione, conserva oltre al materiale prodotto e raccolto dal Cln di Grosseto, carte provenienti dal Pnf e dal Pfr di Grosseto e Manciano e documenti dell’immediato dopoguerra provenienti dal Comune di Grosseto. Sono presenti, infine, documenti del Cln di Manciano.

BIBL: Guida Resistenza 1983, pp. 752-759.

DALLA POZZA FAMIGLIA b. 1 sett. 1938 - feb. 1992

La documentazione è costituita da due nuclei inerenti i gemelli Giovanni e Lina Dalla Pozza, entrambi partigiani nella Divisione Osoppo Friuli: il materiale è stato donato da Marialuisa Montello, figlia di Lina, nel 2006. Giovanni Dalla Pozza, Dick (Mirano, VE, 1920 - Udine, 1981), nel dopoguerra è dirigente dell’Associazione partigiani Osoppo (ApO) e tra i promotori della cerimonia di commemorazione per i caduti di Porzus. La letteratura costituisce uno dei suoi principali interessi: diciottenne, appena terminati gli studi classici, vince l’edizione del 1938 del Concorso nazionale di poesia « Gioventù del Littorio »; giovanissimo pubblica racconti e poesie su quotidiani nazionali e locali. Lina Dalla Pozza, Kira (1920-2006), nel 1960 si trasferisce a Grosseto. Il materiale, raccolto da Lina, è composto da articoli relativi al premio di poesia assegnato al fratello nel 1939; ritagli di quotidiani con la pubblicazione di racconti e poesie di Giovanni; bozze di racconti e poesie manoscritti e dattiloscritti; elogi funebri di Giovanni su quotidiani nazionali e friulani; rassegna stampa sull’eccidio di Porzus.

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BIBL.: G. ANGELI, L’Osoppo-Friuli nella Bassa, Udine, ApO, 2002; R. TIRELLI, L’Osop- po nel Latisanese e nella Bassa Tilaventina (1943-1945), Udine, ApO, 2005.

EGISTI MARINO bb. 21

Marino Egisti (Grosseto, 1914-2006) è impresario edile in provincia di Grosseto. La documentazione, donata dalla figlia Paola nel 2007, è costituita dall’archivio privato di Egisti e comprende corrispondenza, fotografie e documenti relativi ai progetti realizzati dall’Impresa Egisti, tra i quali figurano chiese, una sala cinematografica, strutture pubbliche e residenziali della città. Il fondo non è ordinato, pertanto non è stato possibile individuare gli estremi cronologici.

ENAOLI DI GROSSETO bb. 209, regg. 30 1954 - 1979

L’Ente nazionale di assistenza orfani lavoratori italiani (Enaoli), istituita nel 1941 e soppressa nel 1977, provvede al mantenimento e all’educazione degli orfani dei lavoratori mediante la gestione di propri collegi o convitti e attraverso borse di studio, sussidi, premi di avviamento al mestiere, prestazioni di carattere igienico-sanitario. La documentazione, depositata nel 2002 in base ad una convenzione tra il Comune di Grosseto, proprietario dei materiali, e l’Isr, è costituita da documenti originali inerenti l’attività dell’ente: pratiche dei ragazzi assistiti e delle loro famiglie, documenti relativi alla gestione amministrativa e contabile dell’Istituto, carteggi e circolari. È stata consegnata anche una sezione a stampa e la biblioteca dell’Ente, costituita dai volumi utilizzati a scopo di studio dagli ospiti dell’Ente. Il fondo non è ordinato.

GALEAZZI PAOLO b. 1 1933 - 1963

Paolo Galeazzi (1932-1971) è vescovo di Grosseto. La documentazione, proveniente in copia dalla biblioteca della Curia del seminario vescovile di Grosseto, è costituita da 16 lettere pastorali.

BIBL.: La persecuzione degli ebrei in provincia di Grosseto nel 1943-1944, a cura di L. ROCCHI, Grosseto, Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea - Amministrazione provinciale di Grosseto, 1996.

GUERRINI ALDO bb. 15 1944 - 2002

Aldo Guerrini (Abbadia San Salvatore, SI, 1917), falegname, nel gennaio 1937 è arrestato in quanto membro di un’organizzazione comunista e condannato a cinque anni di confino, scontati tra Squillace e Montalbano Jonico; nel gennaio 1942 è internato a

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Bagnoli Irpino. Partecipa alla Resistenza a Grosseto quale comandante partigiano. Nel dopoguerra cura l’archivio dell’Anpi di Grosseto. La documentazione, donata dalla famiglia, è costituita da attestati circa l’attività partigiana, manoscritti di Guerrini, ritagli stampa, monografie. Il materiale non è ordinato.

MEOCCI ANTONIO bb. 3 1939-1992

Antonio Meocci, (Grosseto, 1912-1988) si laurea in Lettere a Firenze, città ove frequenta gli ambienti letterari legati alle testate « Frontesapizio » e « Letteratura ». A Grosseto fonda la rivista letteraria « Ansedonia » (trasferita poi a Roma e divenuta « Lettere d’Oggi »). È tra i protagonisti della Resistenza nel Grossetano. Collabora con articoli e racconti a quotidiani, settimanali e riviste. È autore della raccolta di poesie Mia terra (edita nel 1943), dell’antologia Maremma (1956), del romanzo Maramad (1969), della raccolta di poesie Quasi lunare (1971), del romanzo L’uomo tre occhi (1982, vincitore del premio Fortezza). Il fondo, donato all’Istituto dagli eredi nel 2003 e parzialmente riordinato, comprende carteggi di argomento letterario; testi di poesie manoscritti e dattiloscritti, racconti, saggi e romanzi editi e inediti; materiale privato (carte amministrative, fotografie, lettere private); corrispondenza relativa al Pci; ritagli stampa contenenti recensioni, racconti e poesie propri ed altrui. La donazione comprende inoltre 311 volumi della biblioteca di Meocci inerenti, tra l’altro, poesia, Resistenza, musica, didattica.

BIBL.: A. MEOCCI, Mia terra, Roma, Istituto grafico tiberino, 1943; Maremma, a cura di A. MEOCCI, Firenze, Stiav, 1961; A. MEOCCI, Maramad, Roma, Barulli, 1969; A. MEOCCI, Quasi lunare, Roma, Barulli, 1971; A. MEOCCI, L’uomo tre occhi, Bologna, Nuova Fortezza, 1982.

NENCINI GUGLIELMO b. 1 1944

Gugliemo Nencini, Roberto Roberti (Certaldo, FI, 1896-1983), è commissario politico e ispettore militare del Pci per le province di Siena e Grosseto a partire dal 25 luglio 1943 e per tutta la guerra di Liberazione. Nel dopoguerra è il primo segretario del Pci di Grosseto. La documentazione, donata in originale e in copia nel 2001 da Marco Capecchi (suo concittadino ed amico), conserva carte inerenti i primi anni del Pci grossetano, volantini dattiloscritti del Movimento giovanile comunista incitanti all’arruolamento nella costituenda Brigata Garibaldi maremmana e circolari indirizzate dalla Federazione comunista di Grosseto ai comitati di sezione. Il materiale è stato riordinato.

BIBL.: G. NENCINI, Memoria di un comunista certaldese, Milano, La Pietra, 1983.

PCI-PDS bb. 150 1944 - post 1991

La documentazione, depositata in Istituto nel 2004 dopo essere stata collocata in un primo momento presso la Fondazione Luciano Bianciardi di Grosseto, è attualmente in

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fase di ordinamento. Nel corso di tale operazione si è potuto determinare la presenza di due muclei documentari distinti, il primo prodotto dalla sezione grossetana del Pci (1944-1991), il secondo dal Pds, dei quali il primo, di gran lunga prevalente, contiene bilanci e altri atti contabili, carte della segreteria e del comitato direttivo (circolari, corrispondenza); documenti di gestione delle sezioni comunali; materiale elettorale (candidati, dati elettorali locali e nazionali); questioni inerenti l’agricoltura. Sono presenti inoltre gli atti congressuali e documentazione riguardante le questioni internazionali negli anni 1950-1980; carte inerenti l’Anpi di Grosseto (confluite nel corso del tempo nell’archivio del partito); materiale grafico ed iconografico; riviste, periodici, una nutrita rassegna stampa; una sezione bibliografica costituita da circa 150 volumi.

RESISTENZA IN MAREMMA b. 1 1944 - 1954

La documentazione, proveniente in copia dalla Biblioteca Chelliana e depositata in Istituto nel 1995, comprende testimonianze di protagonisti della Resistenza, tra i quali; Tersilio Bacchi; Carlo Benocci; Elio Bianchi; Toribia Fumi ved. Aira; Eugenio Gentili; Lio Lenzi; Tullio Mazzoncini; Ferdinando Paganelli; Amedeo Pecci; Angelo Rossi; Emilio Zannerini; una testimonianza anonima riguardante un episodio di violenza fascista a Tatti. Sono inoltre conservati, in originale, una relazione sulle attività antifasciste in Maremma; la relazione sul 7° Gruppo del Raggruppamento Monte Amiata (20 luglio 1944); la motivazione della sentenza del Processone al Governo repubblichino di Grosseto; le risposte ricevute dai Comuni di Campagnatico, Castel del Piano, Orbetello, Roccastrada a un questionario inerente la Resistenza nei comuni della provincia di Grosseto.

RICCHINI CARLO bb. 2 gen. 1972 - mag. 1978

Carlo Ricchini (La Spezia, 1930), giornalista, nel 1971 è oggetto con Luciana Castellina di una querela di Giorgio Almirante, segretario del Msi, da cui scaturisce una lunga vicenda processuale. La querela trae origine dalla pubblicazione sui giornali « l’Unità » e « il manifesto » di articoli inerenti il ritrovamento nel grossetano di un manifesto datato 1944 firmato dallo stesso Almirante (allora Capo di Gabinetto del ministro della Rsi Mezzasoma) in cui si minacciava la fucilazione per gli sbandati che non si fossero presentati ai posti di polizia fascisti o tedeschi. Almirante accusa di falso e calunnia Ricchini e Castellina, rispettivamente direttori responsabili de « l’Unità » e « il manifesto », e le loro testate. La documentazione, donata da Ricchini nel 2006 e non ancora ordinata, è costituita da copia delle sentenze e delle carte processuali (tra cui i verbali delle udienze) del processo Ricchini-Almirante, la ricostruzione dell’iter processuale fatta dallo stesso Ricchini, documentazione relativa a processi avviati da altri tribunali italiani scaturiti da querele di Almirante.

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TURBANTI ADOLFO bb. 6 1971 - 1978

Adolfo Turbanti (Cinigiano, GR, 1951) attivo negli anni Settanta nei gruppi della sinistra extraparlamentare, è attualmente dirigente scolastico. La documentazione, da lui donata nel 2004, è costituita da materiale inerente l’attività dei gruppi rivoluzionari attivi a Grosseto negli anni Settanta: volantini, manifesti, opuscoli, documenti interni, ritagli stampa; la raccolta del periodico « Unità operaia », organo del gruppo marxista-leninista Lega dei comunisti, attivo in Toscana e a Roma, costituito nel 1969 a seguito della scissione che pone termine all’esperienza di Potere operaio di Pisa. A seguito della stessa scissione è costituita Lotta continua, che eredita la componente « spontaneista » di Potere operaio. Sono conservate inoltre alcune annate di « Rinascita », settimanale del Pci, e di « Economia e politica », rivista diretta da Giorgio Amendola. La documentazione non è ordinata.

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