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ANCONA - Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche
474 Guida agli archivi della Resistenza
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Indirizzo: via Villafranca 1, 60122 Ancona. Telefono e fax: 071202271. e-mail: segreteria@istitutostoriamarche.it; sito internet: www.istitutostoriamarche.it Responsabile archivio: Roberto Lucioli. Orario archivio: da lunedì a venerdì ore 9,00-12,00. Consistenza: l’archivio conserva 93 fondi di cui solo in alcuni casi è stato possibile recuperare la provenienza, 22 fondi privati, 4 fondi di enti pubblici, fotografie di avvenimenti di storia e vita locale, manifesti e volantini a partire dall’Unità.
ATTI DEL CLN DI CHIARAVALLE fascc. 24 7 set. 1936 - 8 mag. 1947
Il materiale, in originale e in copia, è stato ritrovato presso l’archivio comunale di Chiaravalle ed è articolato in quattro serie: la prima è costituita da documenti in copia relativi all’attività e ai rapporti del Cln di Chiaravalle con altre istituzioni, acquisiti nel corso di una ricerca condotta dall’Istituto. La seconda serie, denominata Cln di Ancona e provincia, contiene documenti prodotti e raccolti dai Cln di Serra San Quirico, Ancona, Senigallia, Sassoferrato, Arcevia, Ostra, Ostra Vetere e documenti prodotti dal Cln regionale. La terza serie è denominata Atti del Cln: Marche e conserva documenti prodotti e raccolti dai Cln di Fano, Pesaro, Pergola, Urbino, Ascoli Piceno, San Severino Marche. La quarta serie, denominata Documenti dell’Una e del Cnil, conserva documenti originali di provenienza sconosciuta prodotti dall’Una (Unione nazionale antifascista) e dal Cnil (Comitato nazionale italiano di liberazione) sulla propria attività e sui rapporti con le altre forze antifasciste.
BIBL.: R. GIACOMINI, Urbino 1943-1944. Cronache e documenti, Urbino, Argalia, 1970; M. PAPINI, Il Cln a Chiaravalle: dalla lotta di liberazione alla ricostruzione, Castelferretti, Sagraf, 1984.
Ermenegildo Catalini (Grottazzolina, AP, 1895 - Ancona, 1958), professore di lettere, si laurea successivamente in legge, esercita l’avvocatura e riveste incarichi pubblici nel-
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l’amministrazione comunale e provinciale di Ancona. Iscritto al Pci dal 1926, durante la guerra è incarcerato ad Ancona e Osimo. Nel dopoguerra è attivo nel campo politico e culturale. Il fondo raccoglie la tesi di laurea di Catalini sul pensiero giuridico di Baruch Spinoza, appunti su questioni politiche e religiose, sulla questione della Repubblica e dell’autonomia regionale, sulla figura di Benedetto Croce, carteggi con Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado, AP, 1894-1958), pittore, Gino Nibbi (Fermo, AP, 1896 - Grottaferrata, 1969), scrittore, Carlo Smuraglia (Ancona, 1923) laureato in giurisprudenza, professore universitario, senatore del Pci e poi Ds, membro del Csm tra 1986 e 1990, la tessera di adesione all’Anppia e una scheda del Pci, sezione organizzazione - quadri, contenente notizie biografiche su Catalini. Il fondo, donato dalla figlia Paola agli inizi degli anni Novanta, è stato ordinato nel 1996 ed è consultabile.
BIBL.: D. PUPILLI, Il professor Catalini. Vicenda umana e passione democratica di un piccolo maestro, Fermo, Livi, 1995; Ermenegildo Catalini. Un intellettuale tra liberismo e comunismo, a cura di D. PUPILLI, Fermo 1997 (I quaderni dell’Istituto Gramsci Marche, n. 22/23).
CORNELI ALBANO fascc. 42 9 lug. 1908 - 31 lug. 1985
Albano Corneli (Camerano, AN, 1890 - Buenos Aires, 1965), primo direttore del giornale « Bandiera rossa » organo del Psi anconetano (ottobre 1919), nel 1921 partecipa come delegato per le Marche al congresso di Livorno e aderisce al Pcd’I. Nel maggio dello stesso anno è eletto alla Camera, primo deputato comunista delle Marche. Impegnato nell’Alleanza del lavoro, è perseguitato dai fascisti e la sua casa viene devastata. Alla fine del 1922 emigra in Argentina, ove diviene presidente della sezione di Buenos Aires della Lega italiana dei diritti dell’uomo (Lidu); è segretario del Comitato di concentrazione democratica, che unisce le forze antifasciste. Segretario dell’Azione italiana Garibaldi fondata nel 1942, trasforma in museo la residenza argentina dell’« eroe dei due mondi ». Il fondo conserva carteggi con Alceste De Ambris, Filippo Turati, Paolo Prister, intrattenuti da Corneli in qualità di presidente della sezione di Buenos Aires della Lidu; una raccolta di articoli di giornali, appunti su argomenti vari di storia e politica, carte sulla figura di Garibaldi, sull’Azione italiana Garibaldi, sul Comitato procasa Garibaldi, alcuni scritti letterari, un romanzo, dei racconti e un dramma in quattro atti, oltre ad una raccolta di giornali dal 1920 al 1956, diciotto cartoline e cinque fotografie. Il fondo, donato agli inizi degli anni Novanta dalla moglie Armanda Ponseggi, che aveva continuato a raccogliere documenti riguardanti il marito anche dopo la sua morte, è stato riordinato nel 1998 ed è consultabile.
BIBL.: P.R. FANESI, Verso l’altra Italia. Albano Corneli e l’esilio antifascista in Argentina, Milano, Franco Angeli, 1991.
EPURAZIONE fascc. 19 1934 - 27 feb. 1946
Fascicoli personali, corredati da fotografie, relativi ad appartenenti al Pnf o alle organizzazioni del regime istruiti dalla Commissione provinciale per l’epurazione di Ancona,
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suddivisi in tre serie: Epurazione: Ancona; Epurazione in provincia di Ancona; Epurazione nelle Marche.
GALEAZZI ALBERTO fascc. 34 25 apr. 1918 - 30 apr. 1984
Alberto Galeazzi, Alba (Ancona, 1913-1989) entra nel Pci clandestino nel 1939; evitato il servizio militare per motivi di salute nel 1943, a fine settembre dello stesso anno è inviato nella zona della valle del Misa per coordinare il neonato movimento di Resistenza. È comandante della Divisione Garibaldi Valle Misa con il nome di battaglia Alba. Nel dopoguerra partecipa attivamente alla vita del Pci, per il quale è responsabile della Commissione agraria provinciale e membro del Comitato provinciale. È tra i promotori della costituzione dell’Isr, all’interno del quale è il primo responsabile dell’archivio. Il fondo conserva documenti originali relativi al primo dopoguerra e all’avvento del fascismo nella zona di Arcevia, con particolare riferimento alla situazione politica e all’ordine pubblico, oltre a documentazione sulla situazione delle campagne e dei contadini marchigiani nel secondo dopoguerra; un’ultima parte di documenti riguarda le attività svolte da Galeazzi nel Pci quale consigliere di quartiere e quale cultore del dialetto anconetano. Il fondo conserva anche diversi manifesti, otto fotografie e alcuni numeri di riviste. Il fondo, depositato da Galeazzi, è stato ordinato nel 1996 ed è consultabile.
BIBL.: A. GALEAZZI (ALBA), Resistenza e contadini nelle carte di un partigiano (19191949), Urbino, Argalia, 1980.
Guido Molinelli (Chiaravalle, AN, 1894 - Roma, 1964), aderisce giovanissimo al Psi e nel 1920 partecipa alla rivolta dei bersaglieri di Ancona. Collabora con i giornali « Avanti! » e il locale « Bandiera rossa »; nel 1921 aderisce al Pcd’I ed è nominato segretario della Camera del lavoro di Macerata. Nel 1922 fa parte degli Arditi del popolo ed è arrestato poco prima dell’occupazione fascista di Ancona con l’accusa di attività sovversiva. Eletto deputato alle elezioni politiche del 1924, è arrestato a Roma nel 1926 e confinato a Ustica con Gramsci. Condannato a quattordici anni di reclusione, viene liberato nel 1932 in seguito all’indulto concesso in occasione del decennale della marcia su Roma. Arrestato nuovamente nel 1940, è ancora confinato. Liberato dopo l’8 settembre 1943, nel gennaio 1944 partecipa a Bari al primo congresso nazionale dei Comitati di liberazione e nello stesso anno entra nel primo governo Bonomi come sottosegretario al Ministero industria e commercio. Nel 1945 è membro della Consulta nazionale e della Costituente; in seguito è senatore e sindaco di Chiaravalle. La maggior parte della documentazione è relativa al secondo dopoguerra e all’attività politica di Molinelli: sono presenti relazioni e inchieste sulla situazione politico economica italiana, oltre ad articoli scritti per il gionale « Bandiera rossa » nei primi anni Venti e alcune riviste. Il fondo, depositato in originale dai familiari di Molinelli, è stato ordinato nel 1996 ed è consultabile.
BIBL.: Guido Molinelli, a cura di L. GARBINI - M. PAPINI, in « I quaderni Istituto Gramsci Marche », 1993, 6, pp. 39-52.
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PATRIGNANI FRANCO fascc. 45 20 mar. 1911 - 24 dic. 1977
Franco Patrignani (Chieti, 1901 - Ancona, 1978), iscritto alla sezione giovanile del Psi sin dal 1919, nel 1927 si laurea in Medicina e chirurgia presso l’Università di Roma. Primario medico dell’Ospedale civile di Ancona a partire dal 1939, aderisce al Pci nel 1943. È sindaco di Ancona nei due messi successivi alla Liberazione della città, in seguito è presidente della Deputazione provinciale di Ancona fino al 1948. Costretto a dimettersi dalla carica di primario nel 1954, è attivo all’interno del partito e si dedica alle tematiche culturali: è presidente del Circolo Tommasi e poi del Circolo della Resistenza. Il fondo, in originale, conserva documenti relativi alle attività svolte da Patrignani dopo la seconda guerra mondiale: la ricostruzione di Ancona, l’attività dei circoli Tommasi e della Resistenza, i rapporti con l’Anpi e con il Pci. Sono presenti inoltre documenti inerenti il suo impegno nella programmazione ospedaliera, documenti relativi alla causa promossa con l’Ospedale civile di Ancona, alcuni periodici. Il fondo, trasmesso da Alberto Galeazzi (cfr. fondo omonimo) dopo la morte di Patrignani, è stato ordinato nel 1997 ed è consultabile.
REPRESSIONE NAZIFASCISTA NELLE MARCHE fascc. 4 1944 - 19 gen. 1974
Il fondo conserva documenti in originale e in copia e testimonianze raccolti nel corso di una ricerca condotta dall’Isr finalizzata a ricostruire gli eccidi di Tavolicci e Fragheto, compiuti nel 1944 dai nazifascisti. È presente una sentenza della Corte d’assise di Forlì, l’elenco delle vittime degli eccidi, una cartina geografica e una piantina dei luoghi degli eccidi, ritagli stampa tratti da giornali locali. Le testimonianze registrate sono state trascritte.
RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE FUORI DALLE MARCHE 1943 - 7 lug. 1976 fascc. 9
Due nuclei di documentazione: I marchigiani nella Brigata Maiella, proveniente dall’ar- chivio personale di Alberto Galeazzi – comandante partigiano e primo responsabile dell’archivio dell’Isr – riguarda l’attività della Brigata Maiella, nella quale operano i patrioti marchigiani che scelgono di continuare la lotta anche dopo la liberazione delle loro terre e Resistenza fuori Regione, quasi per intero in copia, costituito da documenti provenienti da altri Istituti di storia della Resistenza, tra i quali un fasc. « Documenti sulla resistenza europea che si trovano negli Stati Uniti ».
BIBL.: A. GALEAZZI (ALBA), Resistenza e contadini nelle carte di un partigiano (19191949), Urbino, Argalia, 1980.
RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE NELLE MARCHE 20 mag. 1944 - 20 nov. 1988 fascc. 14
Tre nuclei di documenti provenienti prevalentemente dall’archivio personale di Alberto Galeazzi, primo responsabile dell’archivio dell’Isr, e dall’Istituto Gramsci di Roma:
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Relazioni attività partigiana e Cvl e missione Man, contenenti testimonianze, relazioni e documenti vari relativi alla lotta di Liberazione nelle Marche dal punto di vista militare, Riconoscimento qualifica di partigiano.
BIBL.: P. SECCHIA, Il Partito comunista italiano e la guerra di liberazione 1943-1945: ricordi, documenti inediti e testimonianze, Milano, Feltrinelli, 1973.
RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE NELLE MARCHE. ANCONA
fascc. 34 18 dic. 1943 - 2 ott. 1948
Documenti in originale del primo nucleo di materiali donati all’Isr da Alberto Galeazzi, Alba, comandante partigiano e primo responsabile dell’archivio dell’Isr, articolati in tre nuclei: Ancona e provincia, con documenti relativi alla composizione delle cariche e degli effettivi della Brigata Garibaldi Ancona; Valle del Misa; con documenti relativi alla guerra partigiana nella Valle del Misa; Fabrianese, riguardante il movimento di Resistenza nel Fabrianese e i rapporti con gli ex prigionieri jugoslavi. Sono conservate alcune cartine geografiche.
BIBL.: A. GALEAZZI (ALBA), Resistenza e contadini nelle carte di un partigiano (19191949), Urbino, Argalia, 1980.
RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE NELLE MARCHE. ASCOLI PICENO 16 set. 1943 - 16 nov. 1976
fascc. 12
Documenti quasi interamente in copia, raccolti per la preparazione di tesi di laurea, in parte nell’archivo dell’Anpi provinciale di Ascoli Piceno e in archivi privati. La documentazione concerne la Resistenza nella provincia ascolana: sono presenti relazioni del Raggruppamento bande partigiane Filipponi e della banda partigiana comandata dal colonnello Paolo Petroni; relazioni del colonnello Mario Miani, del capitano Ludovico Catini, del capitano Italo Remia, un promemoria del capitano Focaccia, carte relative all’azione nazifascista contro i paesi di Tofe e Rocca di Montemonaco, le norme costitutive della Compagnia cacciatori del Tronto, documenti inerenti la smobilitazione e pratiche per il riconoscimento della medaglia d’oro al valor militare per la provincia di Ascoli.
RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE NELLE MARCHE. ELENCHI E SCHEDE DI PARTIGIANI
fascc. 5 29 ott. 1944 - 5 giu. 1955
Documenti originali raccolti dall’Anpi provinciale di Ancona suddivisi in due nuclei: Notizie sui singoli partigiani, contenente testimonianze circa la partecipazione di singoli patrioti alla lotta di Liberazione e un elenco nominativo degli appartenenti al Gap di Ancona e Recupero salme, con le pratiche per il recupero delle salme di partigiani marchigiani caduti fuori regione.
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RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE NELLE MARCHE. MACERATA
fascc. 8 1943 - 2 ago. 1945; 28 apr. 1990
Documenti in copia provenienti in prevalenza dall’Isr di Macerata: relazioni della Brigata Garibaldi Spartaco, della Brigata Gap Macerata, dei distaccamenti Gap operanti a Macerata, oltre a documenti inerenti il Battaglione Mario, carte relative a singoli gappisti, a jugoslavi attivi nella Resistenza maceratese, alla Banda partigiana comandata dal tenente Pantanetti.
BIBL.: F. PIRANI, Memorie di un partigiano, Macerata, Anpi comitato provinciale, 1992.
RESISTENZA E ATTIVITÀ MILITARE NELLE MARCHE. PESARO
fascc. 7 mar. 1944 - 5 ott. 1944
Documenti provenienti dall’Isr di Pesaro, raccolti dall’Isr per concentrare in un’unica sede tutta la documentazione sulla Resistenza nelle Marche. Gran parte della documentazione, in copia, non è datata; sono presenti alcune cartine geografiche.
BIBL.: Relazione sulla costituzione e attività della brigata Garibaldi Pesaro, a cura del COMUNE DI PESARO, Pesaro 1974; La 5ª brigata Garibaldi Pesaro, a cura di PROVINCIA DI PESARO E URBINO - ANPI PROVINCIALE, Pesaro 1980; La Brigata Gap di Pesaro Urbino, a cura di ANPI PROVINCIALE - PROVINCIA DI PESARO E URBINO - COMUNE DI FANO, Pesaro 1981.
RESISTENZA E ATTIVITÀ POLITICA NELLE MARCHE
fascc. 19 31 ago. 1943 - 26 giu. 1950; s.d. [1942 - 1944]
Documentazione relativa alle Marche e alla zona di Ancona, proveniente presumibilmente dall’archivio personale di Alberto Galeazzi, primo responsabile dell’archivio dell’Isr, articolata in quattro nuclei: Resistenza, attività politica: Marche; Resistenza, attività politica: Ancona; Resistenza, attività politica: Pesaro; Resistenza, attività politica: Macerata. La documentazione, in originale e in copia, è costituita da relazioni sulla situazione politica nella regione marchigiana redatte prevalentemente da dirigenti del Pci in missione nella zona; sono presenti inoltre indicazioni del Partito comunista sui metodi per favorire la lotta di Liberazione, informazioni sulla situazione nelle altre regioni d’Italia, carte sull’organizzazione e l’attività del Fronte della gioventù in provincia di Pesaro ed Ancona, sul tentativo di pacificazione ad Urbino tra esponenti dei partiti antifascisti e gerarchi fascisti. Sono presenti inoltre documenti sulla morte del dirigente partigiano Engles Profili e carte del colonnello Francesco Contuzzi, comandante del ricostituito presidio militare di Jesi. Le carte relative alle altre province marchigiane sono state acquisite in copia dai rispettivi istituti provinciali.
BIBL.: P. SECCHIA, Il Partito comunista italiano e la guerra di liberazione 1943-1945: ricordi, documenti inediti e testimonianze, Milano, Feltrinelli, 1973; Raffaele Maderloni.
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Ricordi (1923-1944), a cura di C. MADERLONI - M. PAPINI, Ancona, Istituto Gramsci Marche, 1995 (Quaderni Istituto Gramsci Marche, 13/14); A. GALEAZZI (ALBA), Resistenza e contadini nelle carte di un partigiano (1919-1949), Urbino, Argalia, 1980.
ZINGARETTI ALBERTO MARIO fascc. 5 22 mag. 1917 - 8 mag. 1965
Alberto Mario Zingaretti (Piticchio di Arcevia, AN, 1890 - Ancona, 1972) aderisce molto giovane al Psi contribuendo a portare su posizioni di sinistra la locale Federazione giovanile. Protagonista dei moti popolari che scoppiano ad Ancona prima e dopo la prima guerra mondiale, nel 1920 succede a Angelo Sorgoni quale segretario della Camera del lavoro di Ancona. Presente a Livorno alla nascita del Pcd’I, ne diviene segretario della Federazione interprovinciale di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. All’avvento del fascismo subisce persecuzioni e violenze; è condannato a cinque anni di confino tra Lipari e Ponza e torna ad Ancona solo nel 1936. Durante la guerra organizza i Cln nella zona tra Fabriano e Arcevia ed è protagonista della lotta antifascista. Nel dopoguerra è nuovamente segretario della Camera del lavoro di Ancona per altri otto anni e diviene membro del direttivo della Federazione anconetana del Pci. Il fondo conserva le sue memorie, un carteggio con Angelo Sorgoni subito dopo la Liberazione di Ancona, appunti e carte varie sulla sua attività di politico nel secondo dopoguerra, un numero del giornale clandestino « La Voce del lavoro » (aprile 1943). Il fondo, donato da Zingaretti in originale, è stato ordinato nel 1996 ed è consultabile.
BIBL.: A. M. ZINGARETTI, Proletari e sovversivi, a cura di P. R. FANESI - M. PAPINI, Jesi, Il Lavoro Editoriale, 1992.