16 minute read

UDINE - Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione

ISTITUTO FRIULANO PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE

Indirizzo: viale Ungheria 46, 33100 Udine. Telefono: 0432295475; fax: 0432296952. e-mail: ifsml@ifsml.it; sito internet: www.ifsml.it Responsabile archivio: Monica Emmanuelli. Orario archivio: da lunedì a venerdì ore 8,30-12,30; martedì e giovedì ore 14,0018,00; l’archivio è consultabile su appuntamento previa richiesta al direttore. Consistenza: l’archivio conserva documentazione relativa al fascismo, all’antifa- scismo, alla Resistenza e al secondo dopoguerra. Sono presenti 39 fondi cartacei e 56 bobine di microfilm.

Advertisement

CENSURA DI GUERRA IN FRIULI fascc. 4 9 ago. 1940 - 15 dic. 1943

Relazioni quindicinali inviate dalla Prefettura di Udine al Ministero dell’interno a partire dall’agosto 1940, redatte sulla base delle lettere censurate dei militari e dei civili, in seguito all’entrata in vigore della censura sulla corrispondenza. Il materiale, in copia, è stato acquisito nei primi anni Settanta.

CLN DEL FRIULI fascc. 5 25 lug. 1944 - 13 lug. 1946

Verbali, in originale e in copia, del Cln provinciale di Udine, dei Cln di Prato Carnico e Val di Gorto, un registro contabile del Cln di Gemona. I documenti sono stati acquisiti in periodi diversi, tra il 1971 e 1995.

CONSIGLIO PROVINCIALE DELLE CORPORAZIONI DI UDINE

fascc. 3 16 gen. 1942 - 21 dic. 1944

Copia delle relazioni allegate alle lettere inviate con cadenza mensile dal Consiglio provinciale delle corporazioni di Udine al prefetto e al Ministero dell’economia corporativa sulla situazione economica in Friuli. Le relazioni contengono dati sui settori dell’in- dustria, dell’agricoltura, del commercio, dei trasporti, sui movimenti creditizi (soprattut-

276 Guida agli archivi della Resistenza

to fallimenti e protesti cambiari), sull’andamento dell’occupazione. Il fondo è stato acquisito nei primi anni Settanta.

DIVISIONI GARIBALDI IN FRIULI fascc. 79 1943 - 1945

È conservata documentazione originale e in copia appartenente a formazioni partigiane Garibaldi operanti tra l’ottobre 1943 ed il maggio 1945 negli attuali territori di Friuli Venezia Giulia, Veneto orientale, Slovenia e Austria. I documenti sono stati scorporati nel 2001da un unico Fondo generale. Gran parte del materiale riguarda le divisioni Garibaldi Friuli e Garibaldi Natisone, in misura minore le divisioni Garibaldi CarniaNassivera, Garibaldi Mario Modotti-Destra Tagliamento, Garibaldi Sud Arzino-Fratelli Roiatti, Garibaldi Udine-Mario Foschiani, Garibaldi Picelli-Tagliamento e Garibaldi Nino Nannetti. Un fascicolo riguarda il battaglione Sap Cividale. Si segnala in particolare la presenza dei diari storici del battaglione Friuli, della brigata Gramsci, delle divisioni Garibaldi Carnia-Nassivera, Garibaldi Mario Modotti-Destra Tagliamento, Garibaldi Sud Arzino-Fratelli Roiatti e Garibaldi Natisone. La documentazione, ordinata nel 2004, è articolata in otto serie, corrispondenti ciascuna ad una divisione, più una piccola serie di Documenti diversi in cui sono confluiti quei documenti non riferibili ad alcuna specifica formazione garibaldina.

BIBL.: I. DOMENICALI, Archivio dell’Istituto. Ultime acquisizioni, in « Storia contemporanea in Friuli », VI (1976), 7, pp. 343-344.

FORNASIR ARDITO fascc. 108 s.d. [1942 - 1946]

Ardito Fornasir, Ario, commissario politico della Brigata Nievo B. che inquadra in forma unitaria reparti misti osovani e garibaldini, ha donato nel 1972 documentazione relativa ad organismi militari e politici della Resistenza, tra cui in particolare le formazioni partigiane operanti nel Friuli occidentale. È presente inoltre documentazione dell’autorità militare fascista, materiale di propaganda fascista e nazista, stampa alleata e antifascista.

FRIULI ANNI TRENTA, DOCUMENTI IN COPIA DALL’ARCHIVIO DI STATO DI UDINE 1926 - 1943

fascc. 64

Documentazione della Prefettura di Udine relativa agli anni 1926-1943, riguardante soprattutto gli anni Trenta, acquisita tra il 1978 e il 1979. Si tratta per lo più delle relazioni periodiche politiche ed economiche che il prefetto di Udine invia al Ministero dell’interno, elaborate sulla base delle informazioni raccolte dalla Questura, dall’Upi, dalla Mvsn, da organizzazioni sindacali ed economiche del regime, contenenti notizie relative alla situazione economica, all’emigrazione, all’attività antifascista, alle agitazioni operaie e alle vertenze sindacali in provincia di Udine. Altri documenti riguardano i rapporti con le minoranze etniche e le relazioni tra il regime fascista e il clero.

Titolo corrente Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione 277

GASPARINI LEOPOLDO fascc. 31 1890 - 1960

Leopoldo Gasparini (Gradisca d’Isonzo, GO, 1894-1969) è antifascista, dirigente regio- nale del Pci e direttore del quotidiano « Il Lavoratore ». Approda al socialismo durante la prima guerra mondiale, nella quale è ufficiale dell’esercito austro-ungarico. Nel primo dopoguerra è dirigente del Psi nel Friuli orientale: nel 1921 partecipa alla fondazione del Pcd’I e ne diventa il segretario regionale per la Venezia Giulia. Condannato nel 1928 a otto anni di carcere, è amnistiato alla fine del 1932; allo scoppio della guerra, nel 1940, è confinato a Ventotene, ove rimane sino all’agosto 1943. Le condizioni di salute non gli permettono di impegnarsi attivamente nella Resistenza. Presidente del Cln di Gradisca d’Isonzo, alla Liberazione viene nominato sindaco di quella città. Nel dopoguerra è chiamato prima alla direzione de « Il Lavoratore », e in seguito all’insegnamento nella scuola femminile del Pci a Faggeto Lario (CO). Si conserva materiale dattiloscritto e manoscritto raccolto allo scopo di scrivere una storia del movimento operaio isontino: testimonianze, interviste e riflessioni sugli avvenimenti e sulle figure di maggiore rilievo di quel periodo nel Friuli orientale. Un fascicolo comprende documenti relativi a Gasparini raccolti da Vincenzo Marini, Banfi. Altro materiale relativo a Gasparini è conservato dall’Isr di Trieste nel fondo omonimo.

GIACUZZO RICCARDO fascc. 164 1943 - 1945

Riccardo Giacuzzo, Riccardo (Fiumicello, UD, 1919) è operaio nel cantiere di Monfalcone. Dopo l’8 settembre 1943 è fra i primi partigiani del Battaglione Garibaldi, in seguito diviene vicecomandante del Battaglione Triestino e comandante della 14ª Brigata Garibaldi Trieste, operante oltre Isonzo alle dipendenze operative del IX Korpus sloveno e, nel febbraio 1945, aggregata alla Divisione Garibaldi Natisone. La documentazione, raccolta da Giacuzzo per alcune pubblicazioni e donata all’Isr nel 2000, è composta da fascicoli personali di combattenti della Brigata Garibaldi Trieste, da alcuni diari e da documenti in lingua italiana e slovena, in parte originali, del Comando e di altri organismi della Brigata.

BIBL.: R. GIACUZZO - G. SCOTTI, Quelli della montagna. Storia del battaglione Triestino d’assalto, Rovigno, Centro di Ricerche storiche, 1972; R. GIACUZZO - M. ABRAM, Itinerario di lotta. Cronaca della brigata d’assalto Garibaldi Trieste, Rovigno, Centro di Ricerche storiche, 1986.

GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA fascc. 30 1944 - 1947

Documentazione originale dei Comitati di zona dei Gruppi di difesa della donna (Gdd) e dell’Udi dello Spilimberghese, proveniente dalla sezione del Pci di Spilimbergo e consegnata all’Isr nel 1976. A questa si aggiungono due fascicoli di documentazione in copia relativa a Virginia Tonelli, Luisa, e Jole De Cillia, Paola.

278 Guida agli archivi della Resistenza

IAKSETICH GIORGIO fascc. 32 1943 - 1945

Giorgio Iaksetich (Trieste, 1901-1983) studia al Politecnico di Torino, città nella quale si iscrive al Psi e in seguito al Pcd’I. Processato nel 1927, dopo un anno e mezzo di carcere, è confinato a Ponza. Dal 1931 vive clandestinamente in Svizzera e poi in Francia. Partecipa alla guerra di Spagna con la 12ª Brigata internazionale Garibaldi e, dopo la vittoria di Franco, si rifugia in Francia, dove viene internato nel « campo di sorveglianza speciale » di Vernet d’Ariège. Al suo ritorno in Italia è confinato a Ventotene. Dopo il 25 luglio 1943 Iaksetich, a causa del cognome sloveno, è inviato nel campo di concentramento di Renicci, presso Arezzo, costituito nell’ottobre 1942 per ospitare internati slavi, dove resta fino all’8 settembre 1943. In seguito raggiunge la famiglia a Monfalcone e riprende i contatti con i dirigenti locali del Pci. Ricercato dalla polizia nazista, nell’aprile 1944 si unisce ai partigiani, nome di battaglia Adriano. È membro del Comando paritetico italo-sloveno tra le brigate Garibaldi Natisone e il Comando del IX Korpus (Corpo d’armata) sloveno, in seno al quale dirige la Brigata Triestina e il Battaglione Alma Vivoda. Dopo lo scioglimento del Comando paritetico italo-sloveno (agosto 1944), Iaksetich assolve il compito di referente per le unità italiane presso il Comando generale della Slovenia e si occupa della costituzione della Brigata Fontanot. Alla Liberazione Iaksetich è nominato vice comandante della piazza di Trieste, incarico che mantiene sino al ritiro delle forze jugoslave dalla città. Dopo la smobilitazione, in una prima fase dirige « Il Lavoratore » e, dopo la rottura del Partito comunista jugoslavo (Pcj) con il Cominform, lavora a Roma alla Direzione nazionale del Pci. Emigra infine in Ungheria, dove è lettore di italiano all’Università di Budapest. Il fondo, donato da Iaksetich nel 1977, conserva documentazione originale relativa al rapporto tra le formazioni partigiane italiane (Brigata Garibaldi Trieste, Brigata Fontanot e Divisione Garibaldi Natisone) operanti alle dipendenze operative del VII e del IX Korpus sloveni, e l’Ufficio del referente presso il Comando generale dell’Esercito di liberazione della Slovenia. Altra documentazione relativa a Iaksetich è conservata presso l’Isr di Trieste nel fondo omonimo.

LUBIANA, IN COPIA DALL’INSTITUT ZA NOVEJSO ZGODOVINO (ISTITUTO DI STORIA CONTEMPORANEA) DI LUBIANA 1943 - 1945 fascc. 88

Documentazione depositata presso l’Archivio dell’Institut za Novejso Zgodovino (Istituto di storia contemporanea) di Lubiana, relativa ad aspetti e vicende della Resistenza friulana, acquisita in copia nei primi anni Settanta. Si segnalano in particolare carte del Comando della 1ª Brigata Osoppo Friuli di stanza a Porzus.

MARINI VINCENZO fascc. 427 1921 - 1992

Vincenzo Marini, Banfi (1917), militante comunista, è condannato ancora minorenne dal Tribunale speciale nel 1936. Amnistiato nel 1937, è tra gli organizzatori del Pcd’I nel

Titolo corrente Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione 279

Goriziano fino al 1943. Durante la Resistenza è commissario politico della Brigata Garibaldi Picelli e poi della Divisione Garibaldi Natisone. Nel dopoguerra svolge la professione di falegname ed è segretario delle federazioni del Pci di Pordenone e Gorizia, presidente dell’Anppia di Gorizia e socio fondatore dell’Isr di Udine. La documentazione, donata da Marini, riguarda la Divisione Garibaldi Natisone e l’attività politica di partito nel dopoguerra nelle provincie di Gorizia, Pordenone e Udine. Altra documentazione relativa a Marini è conservata presso l’Isr di Trieste nel fondo omonimo.

MIROLO ANGELO fascc. 64 1924 - 1970

Angelo Mirolo, Cesarin (1908-1984), iscritto sin da giovanissimo al Pcd’I è arrestato nel 1933 e condannato dal Tribunale speciale a nove anni di reclusione. Liberato grazie all’amnistia nel 1937, dal settembre 1943 è uno dei principali esponenti della Resistenza nel Friuli occidentale, partigiano e membro del Cln di Spilimbergo. Nel dopoguerra è consigliere comunale e dirigente del Pci di Spilimbergo. Il fondo, costituito da carte raccolte e donate da Mirolo a fine anni Settanta, conserva documenti originali del Fronte della gioventù dall’estate del 1944 al 1946, del Cln di Spilimbergo, e del Comune di Spilimbergo nel secondo dopoguerra.

MODOTTI TINA fascc. 21 1928 - 1980

Tina Modotti (Udine, 1896 - Città del Messico, 1942) emigra a San Francisco (California) nel 1913, dopo una breve esperienza come attrice cinematografica ad Hollywood. Nel 1922 si trasferisce in Messico dove si dedica alla fotografia e diventa in breve celebre per le sue opere di avanzato contenuto sociale. Contemporaneamente si avvicina al Partito comunista e al movimento antifascista internazionale. Dopo che il Partito comunista messicano è dichiarato fuorilegge, subisce persecuzioni ed è costretta a lasciare il paese. Risiede a Berlino e in Unione sovietica, dove continua a dedicarsi alla fotografia, per poi impegnarsi attivamente nel Soccorso rosso. In questa veste si reca in Spagna, ove partecipa alla guerra civile assistendo i combattenti feriti e le famiglie dei caduti. In seguito rientra in Messico, proseguendo l’impegno antifascista. Il fondo è donato all’Isr nel 1985 per disposizione testamentaria di Vittorio Vidali, compagno di Tina, dirigente del movimento comunista internazionale e commissario politico del 5° Reggimento delle brigate internazionali nella guerra di Spagna. Il fondo è costituito in gran parte da ritagli stampa di giornali messicani, statunitensi, italiani e di altri paesi relativi all’attività artistica e politica di Tina; sono conservati cataloghi delle esposizioni fotografiche e materiale vario inerente la sua vita artistica e alcune fotografie della Modotti in Messico, un suo fotoritratto eseguito da Edward Weston e alcune poesie a lei dedicate. È conservata inoltre copia della corrispondenza intercorsa negli anni tra 1928 e 1940 tra il Ministero dell’interno italiano, le prefetture di Udine e Trieste, le ambasciate e i consolati di città americane e europee (San Francisco, New York, Città del Messico, Buenos Aires, La Paz, Berlino, Parigi) dove soggiornano Tina Modotti e i suoi parenti, sorvegliati dalla polizia.

280 Guida agli archivi della Resistenza

PARTITO D’AZIONE, FEDERAZIONE PROVINCIALE DI UDINE 1943 - 1947 bb. 20

Il fondo comprende documentazione riguardante l’attività politica, organizzativa ed amministrativa della Federazione di Udine del Pd’A. I documenti sono stati raccolti e donati all’Isr da Oscar Luzzato, amministratore del Partito fino al suo scioglimento. È presente materiale inerente ai congressi del partito e alla sua organizzazione, alle elezioni politiche e amministrative, all’attività sindacale, alla questione slovena-giuliana e all’au- tonomia regionale. Sono presenti inoltre documenti inerenti l’attività partigiana ed elenchi di appartenenti al Pfr.

PARTITO NAZIONALE FASCISTA DI CORMONS bb. 2 s.d. [1921 - 1940]

Il fondo raccoglie fascicoli personali e registri matricola degli iscritti al Pnf di Cormons (GO) dal 1922 al 1939. Il fondo è stato acquisito nel 1997.

PARTITO NAZIONALE FASCISTA DI UDINE, IN COPIA DALL’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO 15 set. 1942 - 1° set. 1943 fascc. 10

Il fondo conserva documentazione relativa all’attività del Pnf di Udine nel periodo 19421943. La documentazione, in copia, proviene dall’Archivio centrale dello Stato ed è stata acquisita alla fine degli anni Ottanta. Sono conservati documenti relativi al fascio femminile di Udine, elenchi di iscritti e di dirigenti del Pnf, documenti sull’attività antifascista.

PARTITO RADICALE DI UDINE fascc. 158 1944 - 1967

Manlio Gardi (Udine, 1907 - Lignano Sabbiadoro, UD, 1983), avvocato, milita nel Comando delle divisioni Osoppo durante la Resistenza ed è membro del Cln della zona libera della Carnia; rappresentante del Pli nel Cln di Udine diventa segretario della Sezione provinciale Pli, carica dalla quale si dimette nel maggio del 1946. Nel febbraio 1956 un gruppo di esponenti della sinistra del Pli costituisce il Partito radicale, cui Gardi aderisce divenendone rappresentante per la provincia di Udine. Nel 1961 entra a far parte della corrente di sinistra del Partito nata dal dissenso di alcuni iscritti, tra cui Spadaccia, Rendi e Pannella. Tra la fine del 1961 ed il 1962 il Partito radicale, diviso tra coloro che propongono una più stretta collaborazione con il Psi e coloro che preferiscono che il Partito sia una forza autonoma, è sconvolto da una grave crisi. Pannunzio con il suo giornale « Il Mondo » avvia una campagna contro il segretario radicale Leopoldo Piccardi sulla base di rivelazioni contenute in un libro di Renzo De Felice riguardo alla sua partecipazione in epoca fascista a due convegni sulle leggi razziali. Gardi assume la difesa di Piccardi nel processo per diffamazione che questi intenta contro Pannunzio e nel 1962 abbandona il Partito radicale. Le carte sono state donate da Mario Gardi, figlio

Titolo corrente Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione 281

di Manlio, e comprendono documentazione del Cln zona libera della Carnia, documentazione relativa al Pli e alla sua Sezione provinciale friulana nell’immediato dopoguerra, al Partito radicale tra il 1956 ed il 1963 e al processo intentato da Piccardi contro Pannunzio.

PELLEGRINI GIACOMO fasc. 1 s.d. [1972 - 1975]

La documentazione è costituita da un documento manoscritto, contenente note biografiche relative a Mauro Scoccimarro, redatto da Giacomo Pellegrini (Osoppo, 1901 - Udine, 1980); Pellegrini è senatore del Pci, vice presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, segretario del Pci del Veneto, membro del Comitato centrale e della Direzione del Pci. Il materiale è stato donato all’Isr agli inizi degli anni Ottanta.

PROCESSO PORZUS. DOCUMENTI IN COPIA DA ARCHIVI DI TRIBUNALI

fascc. 36 1943 - 1957

Il 7 febbraio 1945 un gruppo di partigiani dei battaglioni Gap Ardito, Giotto, Amor e Tremenda, comandati da Mario Toffanin, Giacca, salirono alle malghe di Topli Uork (chiamate Porzus dal nome del paese del loro proprietario), sede del Comando della 1ª brigata Osoppo e uccisero il comandante Francesco De Gregori, Bolla, il commissario Gastone Valente, Enea, Giovanni Comin, Gruaro, ed Elda Turchetti, la quale, dopo essere stata denunciata come spia da Radio Londra, si era consegnata agli osovani ed era stata trattenuta per accertamenti. Gli altri quindici osovani presenti furono catturati, portati in varie zone del bosco Romagno, a Spessa e Restocina ed uccisi dopo un sommario processo. Ne vennero risparmiati due perché decisero di entrare nelle formazioni Gap. È presente documentazione in copia prodotta ed acquisita nel corso dei processi inerenti i fatti, donata da vari ricercatori alla fine degli anni Ottanta. Si trovano docu- menti della Corte d’assise di Brescia, della Corte di Cassazione di Roma, della Procura della Repubblica di Udine, della Polizia giudiziaria di Udine, della Corte d’appello di Venezia, della Corte d’assise di Lucca, della Corte d’assise d’appello di Firenze. Le carte, ordinate nel 2005, sono organizzate in quattro serie: Istruttoria e Dibattimento; Processo di 1° grado; Processo di 2° grado; Documenti diversi su Porzus.

PROCESSO PORZUS. DOCUMENTI IN COPIA DALL’ARCHIVIO OSOPPO DI UDINE

fascc. 17 1944 - 1960

Copia di 17 volumi prodotti nel corso del processo relativo all’eccidio di Porzus, donati all’Isr da don Aldo Moretti, don Lino, negli anni Ottanta. La quasi totalità delle carte riguarda la fase istruttoria di dibattimento, ma è presente materiale inerente i processi di I e II grado e la richiesta di amnistia proposta dalla Corte d’Appello di Perugia. La documentazione è articolata in quattro serie: Istruttoria e Dibattimento; Processo di I grado; Processo di II grado; Amnistia.

282 Guida agli archivi della Resistenza

RAPPRESAGLIE ECCIDI ARRESTI IN FRIULI 30 ott. 1944 - 15 gen. 1945 fascc. 9

Il fondo raccoglie documentazione varia riguardante arresti ed interrogatori di partigiani, in particolare quelli avvenuti nel carcere di Palmanova (UD) ed eccidi di partigiani e di civili. Il fondo si è costituito, grazie a consegne successive di documentazione, tra gli anni Settanta e Ottanta.

REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA IN FRIULI 12 set. 1943 - 31 mar. 1945 fascc. 15

Il fondo conserva in originale documentazione varia, in larga parte costituita dai diari storico-militari del Reggimento volontari friulani Tagliamento e del 33° Comando militare provinciale di Udine, relativa alla forza militare della Rsi in Friuli. Il fondo si è costituito, grazie a consegne successive di documentazione, tra gli anni Settanta e Ottanta.

SIMSIG ELIGIO fascc. 7 1945 - 1949

I documenti che costituiscono questo fondo sono stati donati da Eligio Simsig, militante comunista, alla fine degli anni Ottanta. Essi riguardano prevalentemente la frequentazione di scuole comuniste per la formazione dei militanti e dei quadri.

SLOVENIA, IN COPIA DALL’ARCHIVIO DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA 1943 - 1953

fascc. 423

Il fondo raccoglie documenti in copia provenienti dall’Archivio della Repubblica di Slovenia di Lubiana inerenti i rapporti italo-jugoslavi ed in particolare quelli fra il Pci ed il Pcs (Partito comunista di Slovenia) nel periodo della lotta partigiana. Il fondo contiene anche le relazioni di Anton Vratusa, rappresentante dell’Osvobodilna fronta, il fronte di liberazione sloveno, presso il Clnai, inviate dall’Italia.

STAMPA CLANDESTINA bb. 2 1943 - 1945

Nel corso di molti anni sono stati raccolti numeri sparsi di periodici e quotidiani pervenuti all’Isr da singoli donatori; numeri estratti da altri fondi conservati dall’Isr; pubblicazioni provenienti dall’Archivio Osoppo della Resistenza in Friuli, conservato presso la biblioteca del Seminario arcivescovile di Udine, dall’Anpi e dalla Biblioteca comunale « Joppi », integrando la collezione con un consistente numero di giornali estratti dai fondi Marini, Fornasir e Iaksetich, nei quali è stata lasciata una copia.

Titolo corrente Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione 283

BIBL.: M. MICHELUTTI, La stampa clandestina in Friuli, in « Il movimento di liberazione in Friuli. Rassegna di storia contemporanea », 1972, 2-3, pp. 197-214.

UNIONE DONNE ITALIANE DI UDINE fascc. 64 1956 - 1981

Le carte sono state donate all’Isr nel 2005 da Eligio Simsig, dirigente del Pci e consigliere regionale, marito di Irene Deiuri, che fu segretaria presso il comitato provinciale dell’Udi di Udine e, terminata l’attività, recuperò i documenti per evitarne la dispersione. Il fondo raccoglie atti e pratiche relativi all’attività politica e sociale di tale associazione e offre una traccia utile per comprenderne la fisionomia, le finalità, le lotte sociali sostenute, ma la lacunosità dei documenti recuperati non permette di delinearne la storia nella sua completezza. La documentazione è ordinata ed articolata in sei serie: Mondo del lavoro e occupazione femminile; Scuola e servizi sociali; Partiti e questione femminile; Congressi, convegni, conferenze, corsi di formazione dell’Udi; Stampa femminile; Documentazione varia.

This article is from: