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PAVIA - Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

ISTITUTO PAVESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA

Indirizzo: c/o Università degli studi di Pavia - Palazzo centrale, Strada Nuova 65, 27100 Pavia. Telefono: Pavia 0382984737; fax: 0382984744. e-mail: resiste@unipv.it Responsabile archivio: Pierangelo Lombardi. Orario archivio: accesso regolamentato da richiesta scritta al direttore; dal lunedì al venerdì ore 9,00-13,00. Consistenza: l’archivio cartaceo possiede 26 fondi documentari. L’archivio fotografico conserva oltre 15.000 fotografie del Novecento pavese in particolare del movimento clandestino e delle giornate insurrezionali. L’archivio delle fonti orali contiene 600 ore di testimonianze sulla Resistenza e sulla storia sociale e politica pavese.

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ANPI DI STRADELLA fascc. 21 17 gen. 1945 - 1° set. 1952

Sono conservate 3.608 carte in copia, donate alla metà degli anni Ottanta dall’Anpi di Stradella, relative al periodo 1945-1952, in particolare: relazioni, verbali di congressi, documenti di segreteria, corrispondenza, atti riguardanti i reduci e la loro assistenza, carte e registri d’amministrazione.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, p. 437.

ANTIFASCISMO NELLA PROVINCIA DI PAVIA, IN COPIA DALL’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO 1894 - 1957 fascc. 394

Documentazione in copia acquisita presso l’Archivio centrale dello Stato dal fondo Ministero dell’interno, Direzione affari generali e riservati, Divisione generale di pubblica sicurezza, nel corso di una raccolta di fonti inerente la provincia di Pavia tra 1919 e 1948. Il materiale consta di 8.975 carte e riguarda le operazioni di ordine pubblico svolte dal governo fascista. In particolare si segnalano: relazioni e rapporti provenienti dalla provincia di Pavia; informazioni sui partiti e sulle associazioni sovversive; relazioni provenienti dalla Questura di Pavia, dai Carabinieri, dal servizio di Pubblica sicurezza della Rsi; notizie relative ai rapporti tra Chiesa e autorità fasciste sulla dissi-

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denza nel Pavese; stampa sovversiva e notizie raccolte dal Ministero dell’interno; carte riguardanti la prima guerra mondiale; documenti relativi alla dissidenza nel periodo 1923-1925; schede personali provenienti dal Casellario politico centrale per la zona di Lodi e di Pavia; documenti inerenti vertenze sull’agricoltura, agitazioni, attività sindacali a Pavia; relazioni dei prefetti di Pavia.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, pp. 433-442; D. VASCELLARO, Per una storia della Camera del Lavoro di Pavia dalla Resistenza al centro sinistra, Pavia, Università degli Studi, 1994.

BRIGATE FURINI-COVINI fascc. 10 27 apr. 1944 - 1° giu. 1949

Il fondo conserva documenti, per la maggior parte del periodo successivo alla Liberazione, relativi all’attività e alle operazioni del Raggruppamento brigate di pianura FuriniCovini, appartenente alle brigate Garibaldi e operante nella Valle Staffora: relazioni, rapporti, elenchi e dichiarazioni, recanti anche notizie relative a singoli partigiani, tra i quali il comandante Giuseppe Penko, Berto, e il commissario di guerra Francesco Alberici, Afra. Si segnalano, inoltre, la raccolta di denunce anonime anticomuniste firmate « La Primula libera » e documentazione contabile: giornale di contabilità con pezze giustificative e ricevute.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, p. 436.

BRIGATE GARIBALDI DELL’OLTREPÒ PAVESE, IN COPIA DALL’ARCHIVIO INSMLI DI MILANO E DALL’ISTITUTO GRAMSCI DI ROMA 20 giu. 1944 - 31 mag. 1945 fascc. 4

Il fondo è costituito da 937 carte relative alle formazioni appartenenti alle brigate Garibaldi operanti nella zona dell’Oltrepò pavese. È presente documentazione del Comando Oltrepò pavese, del Comando della 3ª Divisione Aliotta, delle brigate Matteotti, Capettini, Crespi e Casotti. In particolare, si segnala la presenza di alcuni diari storici delle suddette brigate e divisioni, recanti la cronologia e una sommaria descrizione delle azioni militari e della vita dei patrioti che vi prendono parte.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, p. 442; Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, a cura di P. SECCHIA. - E. NIZZA, Milano, La Pietra, 1971, I, pp. 368-373.

CARENA ANNIBALE fascc. 12 20 ott. 1924 - gen. 1935

Annibale Carena (Treviglio, BG, 1906 - Pavia, 1935) frequenta a Bergamo il Liceo ginnasio Sarpi e aderisce alla gioventù studentesca fascista. In seguito si iscrive alla Facoltà di giurisprudenza presso l’Università di Pavia; in città soggiorna presso il Collegio Borromeo, si iscrive al Guf pavese e collabora con testate fasciste locali quali « Il Campanaccio » e « Il Popolo ». Dopo la laurea in giurisprudenza si laurea in scienze

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politiche, con una tesi sulla Repubblica austriaca in cui analizza i problemi relativi alla volontà di espansione della Germania hitleriana. Dopo un soggiorno a Vienna, torna in patria e diventa segretario del Guf pavese, poi segretario federale della sezione del Pnf di Pavia e direttore de « Il Popolo ». Il fondo, donato in copia dal fratello del titolare nel 1995, consta di 1.260 carte. Sono conservati documenti personali, appunti preparatori per conferenze, discorsi pubblici e monografie, per lo più relativi ai rapporti internazionali e alla situazione austriaca.

CASATI AMBROGIO fascc. 13 1944 - 1989

Ambrogio Casati (Voghera, PV, 1897-1977) frequenta fin dall’infanzia l’atelier dell’ar- tista A. Piaggi. Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia prima di iscriversi all’Accademia di Brera a Milano. Fante in Trentino durante la prima guerra mondiale, è congedato nel 1919 con il grado di capitano. In seguito riprende gli studi e si avvicina alla corrente futurista, che non abbraccia completamente a causa della sua impronta classicista. A Parigi, tra il 1927 e il 1932, frequenta i più importanti esponenti delle avanguardie artistiche. Dal 1937 al 1942 è soldato in Libia. Nel dopoguerra prosegue la sua attività di scultore e pittore. Il fondo, donato nel 1985 dagli eredi, consta di 979 carte e di 2 fotografie. Sono conservate monografie e documentazione relativa alla lotta partigiana nell’Oltrepò pavese (informazioni sulla Sicherheits comandata da Felice Fiorentini, rapporti e racconti di partigiani, documenti del Cvl, Comando regionale lombardo, Comando zona Pavia) raccolta in occasione della stesura di un volume sulla Resistenza in provincia di Pavia.

BIBL.: Storia della Resistenza in provincia di Pavia, a cura di A. BARIOLI -A. CASATI - M. CASSINELLI, Pavia, Amministrazione provinciale, 1959.

CHIRI MARIO fascc. 4 1901 - 18 set. 1914

Mario Chiri (Pavia, 1883 - Roma, 1913) fa parte dell’Azione cattolica e durante gli studi di giurisprudenza presso l’Università di Pavia partecipa alle attività del Circolo universitario cattolico S. Severino Boezio. Convittore del Collegio Ghislieri, si laurea nel 1905 con una tesi sull’associazionismo operaio. Trova impiego presso l’Ufficio del lavoro di Pavia. Si trasferisce a Roma, ove muore a 33 anni. Il fondo, donato in copia all’Isr da Maurizio Sala Chiri, consta di 557 carte contenenti la corrispondenza di Chiri con la moglie Adele e documenti relativi agli studi presso l’Università di Pavia.

CLN DI PAVIA E PROVINCIA, IN COPIA DALL’ARCHIVIO INSMLI DI MILANO E DA ARCHIVI COMUNALI 1934 - 20 lug. 1946 fascc. 15

Il fondo consta di 850 carte in copia, tratte da originali depositati presso l’Insmli di Milano e gli archivi comunali di Vigevano e Voghera. Costituito alla metà degli anni

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Settanta, contiene documenti di vario genere (verbali di sedute, statistiche, contabilità) relativi soprattutto ai Cln di Pavia e di Vigevano, di Voghera e della provincia.

BIBL; Guida Resistenza 1983, p. 438; P. LOMBARDI, I Cln e la ripresa della vita democratica a Pavia, Pavia, Amministrazione provinciale, 1983.

COOPERATIVE DELLA PROVINCIA DI PAVIA fascc. 5 1892 - 1923

Documentazione in copia relativa all’attività di cooperative attive nella provincia pavese raccolta da Pierangelo Lombardi in preparazione del seminario nazionale di studi « La cultura delle Riforme in Italia fra Otto e Novecento. I Montemartini », tenutosi a Pavia il 5 dicembre 1984. Il materiale è costituito da documenti relativi alla Cooperativa di consumo e all’Unione cooperativa di Zerbolò, alla Società di mutuo soccorso e di miglioramento fra i lavoranti panettieri di Pavia, alla Lega di resistenza fra contadini e braccianti del circondario di Pavia, alle Cantine sociali riunite di Stradella. Sono presenti verbali d’assemblea, documenti relativi ai tesserati, carte contabili.

BIBL.: La cultura delle riforme in Italia fra Otto e Novecento: i Montemartini. Atti del Seminario nazionale, Pavia 15 dicembre 1984, Pavia, Amministrazione provinciale, 1986 (Collana di monografie degli « Annali di storia pavese », 4).

CORPO VOLONTARI DELLA LIBERTÀ, IN COPIA DALL’ARCHIVIO INSMLI DI MILANO

fascc. 23 lug. 1944 - 30 giu. 1949

Il fondo raccoglie documenti in copia relativi alla Resistenza in provincia di Pavia ed è stato reperito e depositato da Giulio Guderzo, ordinario di storia del Risorgimento presso l’Università di Pavia e presidente dell’Isr. Consta di 1.789 carte contenenti comunicazioni, elenchi nominativi degli appartenenti alle formazioni, rendiconti finanziari e sugli armamenti, relazioni di operazioni di lotta armata relative alle divisioni Aliotta, Gramsci, Matteotti, Masia, appartenenti al Cvl e operanti nella zona militare dell’Oltrepò pavese, al Comando piazza e al Comando regionale lombardo. In aggiunta si sottolinea la presenza di documenti riguardanti i Cln provinciali pavesi e le divisioni Gl.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, p. 442; Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, a cura di P. SECCHIA. - E. NIZZA, Milano, La Pietra, 1971, I, pp. 678-679; G. GUDERZO, L’altra guerra - Neofascisti, tedeschi, partigiani, popolo in una provincia padana, Pavia 1943-1945, Bologna, il Mulino, 2002.

CRISTIANI PIERINO fascc. 17 24 feb. 1934 - 1996

Pierino Cristiani (Bagnaria, PV, 1912 - Arena Po, PV, 1995) entra nel 1923 nel seminario di Tortona e nel 1936 è ordinato sacerdote. È parroco di Viguzzolo, di San Matteo di Tortona e di Nivione. L’8 settembre 1943 è cappellano delle Guardie di frontiera a

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Cuneo, dove, in seguito alla disgregazione del suo reparto, decide di prestare aiuto ai militari dispersi. Nel maggio del 1944 parte, con l’approvazione del vescovo di Tortona, come cappellano della 51ª Brigata Garibaldi Capettini e poi della 3ª Divisione Lombardia Aliotta, con il nome di battaglia di don Rino. Arrestato dai tedeschi il 25 febbraio 1945, è recluso a S. Vittore fino alla Liberazione. Il 3 maggio 1945 assiste il colonnello Felice Fiorentini, capo della Sicherheits di Broni, condannato alla fucilazione dal Tribunale del popolo di Voghera. Nel dopoguerra è parroco di Arena Po, dove resta fino alla morte. Il fondo consta di 1.259 carte comprendenti documenti, in originale e copia, relativi alla sua vita e all’attività partigiana: documenti personali, corrispondenza e ritagli di giornale, oltre ai diari di don Cristiani e alle notizie raccolte sul partigiano Angelo Ansaldi, Primula Rossa.

DEMOCRAZIA CRISTIANA DI PAVIA fascc. 1.500 1945 - 1993

L’archivio della Dc di Pavia, depositato dal segretario provinciale del Ppi Daniele Bosone tra il 1994 e il 1995, è costituito da circa 270 buste contenenti più di 200.000 carte e raccoglie la documentazione relativa alla Dc di Pavia e provincia. Le carte riguardano le sezioni territoriali (corrispondenza del segretario di sezione, verbali d’assemblea di sezione, attività di propaganda, comunicazioni), documenti inerenti i segretari provinciali susseguitisi negli anni e l’attività della Dc a livello nazionale, espressa dalle comunicazioni dei vari dipartimenti (Organizzativo, Elettorale, Propaganda sviluppo e immagine, Formazione, solo per citarne alcuni esemplificativi) e dei vari dirigenti il partito. La documentazione è costituita in massima parte dalla corrispondenza tra le sezioni, la sede provinciale e la sede nazionale; da materiale elettorale politico e amministrativo (volantini, manifesti); da carte riguardanti convegni e congressi; da carte, meno numerose, dei Movimenti Femminile, Giovanile e Anziani (articolazioni autonome e con propri statuti) e di associazioni cattoliche quali Acli, Cud, Apc. Il fondo conserva pizze cinematografiche e cassette VHS di propaganda. Il fondo è articolato in otto serie: Organi costituenti; Segretari nazionali; Regionali; Provinciali e sezionali; Dipartimenti vari; Congressi; Convegni; Varie.

BIBL.: C. POGGIO, Per una storia dei partiti nella provincia di Pavia: la Dc negli anni della Ricostruzione (1948-1952), tesi di laurea, Università degli Studi di Pavia, a.a. 2000/2001; A.I. INZOLI, Per una storia dei partiti in provincia di Pavia. La Dc negli anni della Seconda Legislatura (1953-1958), tesi di laurea, Università degli Studi di Pavia, a.a. 2000/2001.

DE PASCALIS LUCIANO fascc. 40 12 nov. 1949 - 13 set. 1994

Luciano De Pascalis (Pola, Croazia, 1923 - Pavia, 1994) nel 1942 consegue la maturità classica e, per sfuggire alla coscrizione obbligatoria della Rsi, è volontario nella X Mas, scelta che gli permette di lasciare Pola e di continuare gli studi, senza però prendere mai parte ad azioni militari. Laureato in Giurisprudenza a Roma nel 1946, si avvicina al Pd’A; al suo scioglimento si iscrive al Psi. Dal 1949 è a Pavia dove dirige il settimanale

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« La Plebe »; nel 1950 diviene segretario del Psi provinciale; nel 1956 ricopre la carica di consigliere comunale e in seguito viene chiamato alla Direzione del partito. Membro della Commissione bilancio e programmazione della Camera durante la IV legislatura, dai primi anni Settanta è alla direzione dell’Ufficio affari esteri e amministratore finanziario del Psi; negli anni Ottanta è vicepresidente dell’Ipalmo. Il fondo, donato nel 1996 dalla moglie, raccoglie carte personali e di partito, ritagli stampa, opuscoli e fotografie. Si segnala la corrispondenza di De Pascalis con Francesco De Martino.

BIBL.: Per una storia del Socialismo pavese. Le carte di Luciano De Pascalis (19491994), a cura di D. BUZZI, Pavia, Università degli Studi di Pavia, 2001.

DIARI E MEMORIE PAVESI fascc. 71 1875 - 1974

Raccolta di 4.372 carte, parte in originale e parte in copia, costituita, per motivi di ricerca, da vari rappresentanti dell’Isr: diari di parroci dei paesi collinari e pedemontani della provincia di Pavia, di comandanti e responsabili politici delle formazioni partigiane (diari storici di brigate o divisioni), di partigiani, antifascisti e deportati. Per la sua consistenza e rilevanza si segnala il diario di don Luigi Serravalle, parroco di Robecco Pavese, conservato in copia, il cui originale è andato perduto.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, pp. 434-435.

FERRARI AUGUSTO E GIAN PAOLO fascc. 13 1918 - 1986

Augusto Ferrari (Pavia, 1886-1956), avvocato, è esponente del movimento cattolico pavese, socio del Circolo universitario S. Severino Boezio e del Circolo popolare cattolico di Pavia. Tra il 1914 e il 1920 è consigliere comunale e provinciale; fondatore e segretario di sezione del Ppi di Pavia; difende in giudizio gli antifascisti vittime di aggressioni delle squadre fasciste. Durante il regime è vicepresidente diocesano di Azione cattolica e del Gruppo laureati cattolici di Pavia; dopo la Liberazione è eletto nella Giunta provinciale di Pavia. Il fondo è stato donato all’Isr dal figlio Gian Paolo (Stradella, 1915), avvocato democristiano, membro del Cln provinciale di Pavia e poi assessore provinciale. È conservata documentazione originale sull’attività del Ppi in provincia di Pavia durante la prima metà degli anni Venti, del Circolo universitario cattolico S. Severino Boezio, del Cln provinciale pavese nel 1945 e della Dc dal dopoguerra ai primi anni Sessanta (elezioni amministrative, convegni e congressi).

BIBL.: Guida Resistenza 1983, p. 439.

FORNI CESARE fascc. 13 1915 - 1992

Cesare Forni (Torino, 1890 - Milano, 1943) proviene da famiglia di agrari, partecipa alla prima guerra mondiale, ed è riconosciuto eroe di guerra; abbandona gli studi di ingegne-

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ria ed entra a far parte delle squadre fasciste, diventando ras della Lomellina. Nel 1921, giovanissimo, viene eletto segretario federale del Pnf della provincia di Pavia, al momento della marcia su Roma è ispettore generale del triangolo industriale. In seguito entra a far parte della corrente contraria alla normalizzazione dei fasci di combattimento e del partito voluta da Mussolini e nel 1923 abbandona il Pnf. È eletto deputato nel 1924, l’unico iscritto alle liste autonome. Il fondo, donato dalla famiglia, consta di 540 carte, originali e in copia. Le testimonianze conservate illustrano la vicenda personale di Forni e tracciano un’efficace immagine del fascismo dissidente. Il materiale è composto dalla corrispondenza tenuta dal titolare e da ritagli di giornale. Si segnalano in particolare le lettere di felicitazioni per l’elezione a deputato e di condanna e la successiva aggressione del 12 marzo 1924 subita ad opera di fascisti alla stazione di Milano.

FREDIANI GIUSEPPE fascc. 19 19 feb. 1919 - 1942

Giuseppe Frediani (San Miniato, PI, 1906 - Milano, 1997) si iscrive ai fasci di combattimento nel giugno 1921 e l’anno successivo partecipa alla marcia su Roma. Laureato in Scienze agrarie nel 1929, collabora a « Il Campano », mensile del Guf di Pisa. Tra il 1930 e il 1934, riveste la carica di segretario del Guf di Pisa, in seguito è nominato segretario federale di Verona e nel 1935 è alla guida della Federazione dei fasci di Pavia. La documentazione donata dal titolare negli anni Ottanta è inerente all’attività svolta da Frediani tra il marzo 1935 e il febbraio 1939 in qualità di segretario politico della Federazione dei Fasci di combattimento di Pavia. Il fondo è costituito prevalentemente da corrispondenza tra il federale e varie personalità; le fotografie (più di 1.000, ordinate in album) riguardano iniziative sociali e ricreative intraprese dal federale durante la sua permanenza a Pavia. I filmati (22 bobine per una durata di 102’) si riferiscono a momenti di vita quotidiana della popolazione della provincia di Pavia e a celebrazioni (tra queste la visita di Mussolini del 1933). Sono conservati inoltre una memoria dattiloscritta (marzo 1934 - dicembre 1942) e un diario (28 ottobre 1941 - 28 ottobre 1942), entrambi redatti da Frediani. Il fondo è stato ordinato nel 2000.

BIBL.: Fonti e materiali per una storia del fascismo pavese: l’archivio del federale Giuseppe Frediani (1935-1942), a cura di M. T. VERCESI, Pavia, Università degli Studi di Pavia, 2000.

GEREVINI RAFFAELLA fascc. 18 1884 - 1964

La raccolta effettuata da Raffaella Gerevini presso l’archivio dell’Opera Bianchi di Pavia nel corso della ricerca per la sua tesi di laurea Impegno spirituale e culturale femminile a Pavia negli anni 1945-1956, è costituita da 1.595 carte in copia: verbali degli organi formanti la Giunta diocesana di Pavia; verbali di riunione e documenti della Fuci, della Gioventù femminile di Azione cattolica e del Circolo universitario cattolico S. Severino Boezio. È presente, inoltre, documentazione relativa al vescovo Giovanni Battista Girardi, ottenuta in copia dall’archivio vescovile di Pavia.

BIBL.: R. GEREVINI, Impegno spirituale e culturale femminile a Pavia negli anni 19451956, tesi di laurea, Università di Pavia, a.a. 1994/1995.

194 Guida agli archivi della Resistenza

MOVIMENTI STUDENTESCHI DI PAVIA fascc. 49 1965 - 1990

Il fondo, costituito in seguito a donazioni compiute da protagonisti dei movimenti studenteschi di Pavia, comprende materiali vari, in particolare volantini, riviste e verbali di assemblee del Movimento studentesco, di Lotta continua, di Potere operaio e della Pantera. Il materiale è suddiviso in sezioni che prendono il nome dai donatori delle carte: Renzo Quoex, Silvia Andreani, Sergio Saviori, Rino Rocchelli e Guido Crainz. La documentazione riguarda la contestazione a livello nazionale e nel Pavese: in particolare sono conservati volantini e verbali delle assemblee del novembre 1967 della Facoltà di lettere e filosofia.

BIBL.: Dal Sessantotto alla « Pantera ». L’archivio « Movimenti Studenteschi » dell’Isti- tuto pavese per la storia della Resistenza e dell’età Contemporanea, a cura di C. CARENA, Pavia, Università degli studi di Pavia, 2001.

PARTITO COMUNISTA ITALIANO DI PAVIA fascc. 756 1945 - 1990

L’archivio della Federazione comunista pavese, donato nel 1993 dai dirigenti del Pds di Pavia, consta di 172 buste di materiale cartaceo suddiviso in tre grandi aree tematiche e di documentazione audiovisiva e fotografica in originale (163 diapositive e fotografie, 37 pizze e bobine). Nella prima sezione sono raccolti i documenti prodotti dagli organismi dirigenti, così ripartiti: Segretario; Segreteria; Comitato direttivo provinciale; Comitato federale; Commissione federale di controllo, Commissioni di lavoro e documentazione varia. La seconda sezione comprende le carte delle commissioni di lavoro, così suddivise: Organizzazione, Lavoro di massa, Economia, Stampa e propaganda, Enti locali, Sanità e sicurezza sociale, Commissione femminile, Scuola, Università, Cultura, Problemi di Stato, Europa, Problemi internazionali, Scuola di partito e lavoro ideologico, Amministrazione, commissioni varie. La terza sezione contiene materiale di varia provenienza: carte relative ai congressi, ai rapporti con le altre forze politiche, alla Fgci, alla Federazione pavese per gli anni 1980-1989. Sono inoltre conservate le carte di Giuseppe Guernoni, responsabile della Commissione Enti locali negli anni Cinquanta, poi assessore provinciale e, negli anni Novanta, sindaco di Zinasco.

BIBL.: Per una storia del Partito Comunista Italiano, a cura di A. FIORI, Pavia, Meta comunicazione, s.d. [1993].

PIZZOCCARO PIETRO fascc. 6 1915 - 1984

Pietro Pizzoccaro (Pavia, 1896-1987) è un esponente del Ppi, iscritto in seguito al Circolo popolare cattolico. Antifascista, durante la guerra è membro del Cln pavese. Nell’immediato dopoguerra è membro per conto della Dc della Commissione economica del Cln, da cui si dimette per protesta contro la scarcerazione dell’ex federale Luigi NajSavina proposta dalla Questura. Il fondo consta di 242 carte originali, raccolte e donate

Titolo corrente Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea 195

all’Isr nel 1985 dal titolare. Sono conservati documenti relativi al Circolo popolare cattolico dei primi anni del Novecento, all’attività del Cln pavese tra il 1944 e il 1945, alla Dc degli anni 1940-1950. Sono inoltre presenti testimonianze personali e ritagli stampa. Il fondo è ordinato.

RACCOLTA DI CARTE PERSONALI DI PROTAGONISTI DELLA STORIA PAVESE

fascc. 199 1917 - 2001

Il fondo raccoglie numerosi fondi personali e carte depositate in epoche diverse da protagonisti della Resistenza, dell’antifascismo e della storia pavese. Tutto il materiale è suddiviso in fascicoli, ad ognuno dei quali corrisponde un nome di persona, che è riferibile o al produttore della documentazione o a chi l’ha raccolta, ad eccezione delle fotografie e dei manifesti, che sono confluiti nelle rispettive sezioni dell’Archivio. Il fondo riceve continue integrazioni.

BIBL.: Guida Resistenza 1983, p. 439, con l’intestazione: Fondi personali.

RACCOLTA DI CARTE RELATIVE ALL’OLTREPÒ PAVESE

fascc. 2 20 gen. 1945 - 26 giu. 1967

Raccolta di 692 carte, originali e in copia, relative all’attività della Cooperativa di consumo fra lavoratori di Voghera e del Cln di Stradella.

RESISTENZA IN PROVINCIA DI PAVIA, IN COPIA DAL NATIONAL ARCHIVES OF WASHINGTON 27 apr. 1944 - 28 mag. 1945 fascc. 23

Raccolta di 3.411 carte in copia, effettuata per la pubblicazione del volume di Giulio Guderzo sulla Resistenza pavese. Si tratta di comunicazioni radio, corrispondenza e relazioni inerenti operazioni militari alleate e partigiane compiute in provincia di Pavia, nel Milanese e nel Piacentino, corredate dai nomi in codice delle diverse operazioni.

BIBL.: G. GUDERZO, L’altra guerra: neofascisti, tedeschi, partigiani, popolo in una provincia padana: Pavia 1943-1945, Bologna, il Mulino, 2002.

TURRI ALFREDO fascc. 30 8 apr. 1940 - 27 feb. 1988

Alfredo Turri (Pavia, 1913-1988) è vicino alle formazioni Gl e collabora con Parri all’attività di collegamento tra i gruppi clandestini presenti a Milano e i primi gruppi armati prealpini. Nel dopoguerra è questore di Pavia fino al 1946. Nel 1956 è tra i fondatori dell’Isr di Pavia. Il fondo, consegnato all’Isr in originale nel 1989, comprende

196 Guida agli archivi della Resistenza

relazioni, articoli e documenti vari, relativi all’attività della Questura di Pavia durante la seconda guerra mondiale. Sono presenti tra l’altro un memoriale mai inviato dal questore Turri al Ministero degli interni; la relazione finale della Commissione d’inchiesta sul funzionamento della Questura di Pavia dal 25 aprile 1945; l’elenco degli ufficiali che hanno prestato giuramento alla Rsi, carte recanti informazioni sugli appartenenti e sulle azioni della Gnr; carte riguardanti le attività sovversive della provincia pavese negli anni 1940-1945, tra cui documenti redatti da associazioni studentesche universitarie, articoli di giornale, manifesti, documenti relativi ad agitazioni e scioperi.

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