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LE(HTURA DELL'ARTERI.-\. A CELLARE H'\ ALTO, ECC.
varia, perché non sempre si possono riconosc'ere i limiti fin dove le diverse cause hanno prodotto la loro azione. Nelle grandi contnsioni ordinariamente le conseguenze vanno al di là del punto meccanicamente offeso, ed allora bisogna attendere la demarcazione. Quando la gangrena tien dietro alla legatura d'una artel'ia, l'aspettare la limitazione giova pure, perchè in virtù del circolo collaterale parzialmente ristabilito, si potrà risparmiare parte del membro. }la quando si conoscono con precisione i limiti d'azione causale, aspettare la separazione ~ tutto tempo perduto non solo, ma tempo utile consumato a danno del paziente, perchè, amputando al disopra. si toglie a tempo un centro d'infez:one e si è sicuri di cadere su parti sane. Nel caso nostro erano chiari i sintomi riferibili ad una gangrena per arresto di circolo venoso, la perdita dell'arto era inevitabile ed ogni ritardo nella demolizione comprometteva la vita del malato. Convinto di questa indiscutibile necessità, ho proposto a tempo l'enucleazione del l•raccio che, quantunque tardivamente eseguita, pure risparmiò la vita del ferito. Caserta, li 5 gennaio 1894-.