E I SUOl USI T.ERAPBOTICI
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-con acqua calda e sapone. il rossore svaniva, ii gonfiore .eedeYa, il dolore si alleviaya: io breve, dopo :2 o 3- giorni di esenzione dal servizio, senza passarli all'amministrazione dell'ospedale di bordo, i marinari ritornavano in .:piedi a riprendere le loro rispettive occupazioni. Meno po·Chi casi, venuti troppo tardi a chiedere il soccorso delt'arte, l'esito in suppurazione non fu che la rara eccezione. ll dott. Belletti, che mi coadiuvava a bordo nel servizio .sanitario, può attestarlo. 9o ~elle scotto,t~re, quanto più presto si ricorre atrit· 1iolo, altrettanto rapjdo è l'effetto calmante che se ne otliene, nonchè l'efficacia ad impedire la formazione delle flittene: con altre parole, una scottatura che, con le solite cur-e, passe·rebbe al secondo grat;lo, con l'iuiolo, invece, si limita nllo ~lato iperemico, cbe per razione antagoni stica del rimedio presto si dilegua. 1 marioari si tt·ovano nella fortuntlta condizione di e:;sere soccorsi immediatam~ote, ed io potelli accertarmi, con espe<rimenti cnratiYi comparati sui fuochisti e macchinisti della .i.llaria .ldelaide., che rittiolo va!e a paralizzare mera>igliosamcnte gli effetti delle scottature. Sicuro del fatto, non esitai un giorno a trattare con l'ittiolo una scottatura alla faccia sinistra, da cui fu colpito, per dis,graziato accidente, l'allievo-cannoniere Coelli, nello eseguire un tiro al bersaglio ~on un piccolo cannQoe. Per incompleta chiusum dell'ottnra~ore avvenne che, slahbra.tosi il fondello del bossolo di carica, granelli di pvlvere incbmbusta sfuggiti col gas scottante penetrarono sotto la pene; e si proiettarono anche nella congiuntiva che ne diventò,nera, ma per forluna l'occhio restò illeso .dalla ustione. Soprachiamato d'urgenza, provvidi dapprima al~·anestesia cocainica .dffll'occhio ed alla sua polizia e disinfe:zione, e poscia mi occupai della scotta turi\, che aveva tra~fì-