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RIVISTA BIBLIOGHAFICA

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RIVISTA D'IGIENE

RIVISTA D'IGIENE

Sulla fatloa . - Note di escursione, pet• ANGELO VIALE, le· nente medico. - Roma, 1893. - (Est r alto dalla Ri,ista militare italiana).

Sono poche pugme, scritte con brio ed e r uùit1one, che s 1 fanno leggere con piacere rla m edici e non medici. L'autore insiste alquanto sulla rruestiooe dell'allenamen to, e giustam e nte fa rilevare come anche coll'allenamento lo sfOI'zo C'h e si può dal soldato ha i suoi lìmiLi; e come sia ueces;:ario che l'allenamento sia da un suno cl'iterio.

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Index- oatalogue or the Llbrary or the Surgeon - general• Offloe , U . S. Army .

Abbiamo o r ora ricevuto il 13• volume ùi ques ta crdossale pubblicazione bibliografica, della quale abbiamo g1il ul11·a volta pa rlato ( V. anno 1892 p a g. 2 6).

Qu i c• limitiamo ad accenna r e cht> questo volume va dalla Shala[Jogues alla voc·e Sutugin. Il D1rettore

Doll. Sr&FANO 1\EGI colon nello medico ispettore.

11 Collaboratore perla R.• Martna

0.• TEOOORICO ROSATI .Iltdico di 1• claue

Avviso

Si sono abbonati anticipatamente a lle pubblicazioni di dono ed a g li A Lti della Xl V sezione del Congresso medico i nternazionale i l annelli cav Vincenzo, capitano med•co, Aquila.

Pecco comm . Giacomo, maggiot•e genera le medico in po· llizione ausiliuria, Torino.

Cevaschi dotl. Catullo, tenente medico, Ve rona.

Rumi cav. Edoar.lo, colonnello medico. Veron a Saggmi doLt. Evaristo, sottotenente meJico di compie· mento, Bol ogna.

Carratù cav. Ce lestino, capitano •ned ico, Modena.

Grotli dott. Carlo, capitano medico, Rav en na.

Carbone ùotl. Bruno, capitano m edico, Lecce.

Matera dott. Francesco, medico eli 2• classe R.• marina, Spezi a.

Fiorentino cav. Lui gi, capitnno medico, Catanza r o.

Re cch ione dott. lenente medico, Ancona.

Tro vanelli dott. Edoa rd o, capitano med ico, Bologna.

Pabis cav. Hoberlo, maggiora mttdico,

La Cava dott. sottotenente medico Bari.

Tacchetli dott. G11etano, medico di 2• classe R. marina, Spezia.

Oi Renz o dott. Antonio, tenente medico, Bari.

OnoJ'I:lli dott. Lor e nzo, tenente medi co, T e1•ni. (i'issore dott. VilLoeio, tenente medico, Bra.

Verri cav. Luigi, capi tano med1co. Alessand r ia.

Sticco ùotl. Antonio, capitano medico, Rimini.

NUTINI FEDER ICO, Gerente.

Il Reoat.t.orc

D.r RIDOLFO LIV I Capitano medttll.

Lun ùolfi cav. Federico, lenente colonnello medico, Fir enze

Quinzio cav. Cesa re, capitano m edico, Firenze.

Pu ghsi cuv. Michelangelo , capitano m edico , Firenze.

Savioi dolL. Carlo, Lenente medico, Firenze

Santucci dott. Stefano, lenente medico, Firenze.

Marchese ùoll. Go. Balltsla, cnpilnno medil"o, Ascolt Ptc•eno.

Celli cav. Ermenegildo, ma:zgiol'e medico, Ancona.

Pastorello cav. G:u<>eppe, tonenta colonnello mPdtco, P adova.

Butera olott. Ginv&nui, medico 1l1 t • clas>'e H.• mat·ma, Spezia.

Ga.ndolro dott. Ntcolò, medico di cla!'!'<P R. ·· Mat'Hla. Spezia.

Accnrsn doll. Salvatore, medico di 2• classe R." mtll'lna, Spezia.

Zot'7.oli duU. l.utgt, sottolenenlt> medtco, Saluzzo.

Cah·ter• C8\'. Giulio, maggiore meolicn, Perugia .

\'ioai cav. G111como, lenente <'olonnello medico, Catttll7 11t'IJ.

Rossi cav. Augu!lto, capitano med• co. Catanzaro.

Sot•s dott. Andrea, LPnente nwdi co, Catanzaro.

Cam etti rav. Sdvto, capitano medic(l, Alessandria.

Cog11etti De Mal'liis <lotl. Leo nar.lo, medi co di t•

R .• H•arina, Spezia

De Vigi liis doti. HaffaeiP, capilauu tnedico . 1a.

Balacco doll. C01·rado, lenente med •co, Bari.

Marsilio doLI. Enrico, capitano m••dieo, Benevento.

Ad elasio cav. Federico, mag,!I'iot•e Bo lognn.

Catelli dotL. Giovanni, c apitan o m e dico, Pisa

Bile dott. Giovanni, capitano medico. Napoli.

Patruno cav. Vincenzo, capilauo m ed ico, Ca.Jtani!lst•lta.

Min ici dott. F.ul!f'llio, capilano m t>dìco, Messina.

Ra inone doll. Ft·ancesco. capitano m edico, Nola.

CAntella dott. M ariAnl), tenenlP. medi co, Ferrante clotl. Biag10, tenente medi co, FirenzP. Cigliutli dnll Giuseppe, medico, Firenze. Cocchi cav. Domenico, colonnello rnAdi..:o, ( Pf'r mancan:oa di ttpa;;io il seytttlo è rimanda to al .fascicolo).

,\ , 8. - La irl3t>rzìone ser•·e anche 411 ricévnw. pn· •In••• Si!(nOrt sottnscrìltori che banno accompa,::oato la loro con lnltu u il Jll'ezzo d'abbonamrnlo. e Jlllro pronta ad irnJ;u·o•HI' JIOS Jia quì elunw. a chl ne faccia espressa

Ossehvazioni E

UN TRI ENNiO Ol SE RVIZIO CHIRURGICO

NELL' OSPEDALE MILITARE DI TORINO per ti 4lott. Gio• • .,rllneeseo R o nd one, u1edico , Y. l nfiamma::ùmi di'il,· articoln::ioni sm::a partt•ripa::irnw dt!lle o...sa. a) Infiamma zioni acute. t• J rtr iti .rwro.se l' sin·o fìbrillOst·. Si possono comprendere io questa ca tegoria i versamenti di sinovia mista a sa ngue. c h e su:'seguono immediatamente ad una contu·ione o ad un a distorsioni' articolare e che io ho riporlalo più sopra . avendoli consideraLi se mpli ceme nte quale una cu nseg uen1.n diretta del trauma come sareLue un ech imos i sollocutao ea o un ematoma .

Inllamn1azlool acute e eroulebe delle artl e olazlool e loro dlp..ndenze .

2° t rtriti Slll'llltTtt/P. l CII SO :

8old. D. (', A. del ,·egyimento P. fl caralle ri a.- Entra all'ospedale, dopo ci nquanta giorni di degenza all'i nfermeri a per contu sione de l )!i nocchio destro, pre sentando i segni

OS<;JUtY \ZIO!\ l E

Joc·ali ,. J.!PIIt'l'ali di una supp orat.i ont> rnùo-arlicolare. Si pra· 1rca dapprrnra la :-ernplice artrvtomr:1. mo. trovate lt1 llessioni infl:!riore e la terale dellr ..:i-1 inltltrate rl1 f1) Infiammazioni croniche. l ult'll/ e ti" ln·rsagllu·1 <ì. E.- Entralo l i febhraio 188H ;

J!ran ulazion i. Pspor l'l n o con parte dei 1i a c 11 i at!u·ist·uno. per prima. f n licenza dr COO\alesn.mza dr gio rn i sess:tnla. inrli r·rpren•le ,;e1rilin nel :-ono corpo.

1° /rlt·artì. -La mag)!ror· parte di qnesle forme• c·roniche ti' in della -.iero-.a art ic'ol;r rt> fu rouo c•nrale Ila COlll(l l'essione pral Ìc'Oil<l il processo di Jl eJor·me, COl rinrbrvi cnt,IUel t• col :!l r:;,a g;..io.

Ln casi . slaolt> la Lt>ndeola ad assorbirsi. dopo esauriti gli altl'i meui dr cnm. SI dovc>lle ricorrere alla pnnzione artic:c,lll'e sl•guita da lavatura della cavi tit con soluztone ft'nÌCa al t 01 o wme ronsi:,dia Sch Pde.

Oi qne.;ti, qnn1Lro erano a trauma, e due di r eumaLismu nunH•r·o ùei primi tlipencle da che, lnt llandtlsi eli goJo sieroso, l'assorhimrulo rapidamente. e io' ece se v1 è meseulato del come si verifica :;empre nei traumi, fa solo difficilmeute e in modo lentissimo.

L'articolaz;one del i• stata la sede tlrlla malattia in tutti i d•e ttui rrerlo opportuno ritare.

So/d11to Si" {1mtaia 1'. t. - Entralo :W febbraio I HHH; u;;cito 10 marzo 18HX. \l c·orpu.

SofdatiJ carallet·itt J R. (l 0") F. U. - Entrato l O giugno 1888; nscrto ti· l[iu.:oo 18H8. \l corpo .

Soldato cat•allPrirt l ' . E. (IO) G. E - L'idrarto data da nn an no, i• dipt•ndeote da tra u ma e si estende specialmente nella hor:;a del tricipite. La p:trac<'nlelii arti c·nlarc "i ùovuli\ ripete re due vo l te. sempre :-eguita da ll' in iezione di soluzio ne fenica.- Entrato Il gennnaio 188U; uscito 31 ge nn ai o 1889. Al corpo.

111 U:'i' TltlliNNlO 111 SEI\VlZlO CIIIRIJHldCO ECC.

11, ·itu l :3 utarzo \l e11rpo. llot o alcuni mesi in se-

·•uilo a un nuovo trauma il ginocrhio si i• nuovamente Lnme· l'l raltn. lllil que la voli\ gnan.;c. l'Ili sempltce nposo.

Sul,fafr, 6" bas!l!/li eri 1'. (}.- Entr •to 1H8H : u-t·ito ?{ aprtlo 188!1. \ Mon cal ieri, indr al corpo. Sold•tlo rol11ntaritl di un 1omo. fì• b,T.mylin·i IJ. S. C.Eull'lllO t:! marzo 1890 u.;cilo :?0 aprile· 18fl0. Al !'nrpo. l) ne,;lJ es1l1 1wr elo(luenlr per •lunuslra rt> i • r.w li e il nessun pcr'colo di opomzrone: poichè in III';>:'UO caso è ru:u H'la c< m pii ·a1.11111e clr una !orma più grave di ar·trlle. .:!" Sinoriti {ifil·inosr•. - In llne casi si tlovellr ricurrere all'artroto mia. in lll',lla dalla •Jnaltlir o quantrlà clell'essuùato e ùal dewr:-oo croui ·o a""u nlo J dia mai.1Uia.

Solrlaln carnllt•rill l . R (IO")(;, /J.- Siuol'itr• (lf1rinosct di'l yitwccltw dest,·u du trauu11L downlt' da ritte mt•si. Artrotomia con inri--ione unica al lato interno della rotula; gua r ìgwne pr·r prirna. !.'ossntlato uou ;;i i' piu rinnovato; ma senci o nma-ta nua ;;eu,ihile limitazione ùe1 mo\ i111enti della giunturil. l'individuo non si !.!iudil'a più ahilt' aù un servizio iu un corpo atti vu. e si [Jr·opone per il pas·mggio nei ve le rani.- Entrato 20 ruarw 18SH; IHCilo 311 ,.tiu.:nn l XXX.

Soldato ('1/tlllli'I'ÙI 1 ' . E. ( /0°) / 1 • r;, - r; " nùlrllrto sir··ro {lf11·in usu d l fftn,!'rfti, c•:sito di l'• tti/Ultlsmo arttcolar·l' . La malallii\ dala da ttnaranltl l.!iorni. Vi è llll simo yer·saUJent o f\ non i• possi h ile l ione del! 'arlil:Olazione. Artrntomi ,t c·on in ·isione :1 i llue lati della rotnla e lavatura l'OO so luzione fenica. ('rùarigione per prima. Stante le condizion i di 1-(e!lt'l"alr 1lenntrizione clell'i udividuo s'invia in lir·euza di convalescenla di giorni novanl:r. Entrato I l marzo

1t)90; uscito O maggio 1890 .

:3o Sùwviti (1tll!fOSI' o r;ranttlnst·. - casi: ùne th' i quali iudubitntamen te tubercola ri, ed uoo per propagazione dr (JrOcesso di bor·site cronica suppurata del giooccltio. ro ltc fu praticata l'artrect omia.

Solrlnto (j0 bersa;J l ieri D. fl. A.. l rlro -sinMtlt (unytiMJ tlell'11rlirola::ione radio-ca1·pea - La malattia ilatn circa da due e pare ahhio avuto per un trau111ll. Esiste t:i:'t nn foro fistoloso !' UI lato nlnare. \ rtrectomia mediante dut• incrstnni lateral i: le o:':;a integre. perii si caulerizz:t collertnn-t'aulerio In r.rvttit ri:;ult.lllte. (;unrigione rapida eun semi-an<'hilosi, dell'arttcolazit)lle. Entrato 28 giuJ.(no l uscito l :,; luglio 188B: a \lon ralieri . indi in wngedo di rrformn ron pensiorw di a· categonn.

Soldato G2° fimtl'l'ia F. f). - 1i rtro-sinot·ite fango sa del piede sinistro. di dislorsiuw•. che dal t da circa quattro mesi . \' i è un al lato e.;te rno del ptede. Artrectomia mediant e due incisioni laterali; le ossa sioora intalle. Guarigione completa. Entralo ::w marzo operato 7 luglio 1892; uscito l :i ottobn.. "tosso anno. per recar" t in lr· cenza di con>ale.;t't•nza di un an no. presentando solo una nei movimenti di estensione l' di Oess ione del piede .

St•r!Jt'lllt cauallt•ria ( /2°) JT. r;,fungosa di'l !JÌnocchio t/estro l'l'l' Jlropaya :;io ne di brm;ile suppumln cronicrt. \.rtret•tomia t'o n esportazione di buona parte della capsula e dei legamenti articolari. Entrato 2' sl't tt' mbre 18H7: operato 30 ouohre e uscito 28 dict·mhre 181fi guarilo, con anclulosi rella del ginocchio, per reearsi in congedo per fine di ferma.

Soldato r. P. scunlct norm11l1 carall, ria. - Tm o,inorilt· fungosa del dorso della mano sinistra. Pres enta nna tumefazio ne mo ll e, pnslosn, in alcu ni pun ti Llutl uante, estesa a tullo nt UN DI l'ERVIZIO CtURUI\C.!CO KCC. il de ll a mano che dala da tre mesi e co nsecutiva a traum a. che l'10di\'iduo non sa specificare. Ignipuntuta a tntto spessore dello di granulazione. Guarigrone comp leta . Entrato 26 settembre 1887; usr.ito 12 dicembre 18R7. per li cent.a di t'OtHalescenza di giorni se..santn, con una semplice limitazione nei movimenti delle tltta di quella wano ginocchio il punto di partenza t!dla malallia è sempre una ferita lacero-contusa o un' ul cerazione pCir caduta di uu'escara da contu,ione, c quindi la conseguente infez ione.

/Jot·siti S!Lfi(J/1/'fltt•.- Comprendo pure tra le infiammazioni dellt' articolazioni, .;enza parte 1·i pazione delle le llogosi suppuratt> ùellt' mucose eire hanno colle articolazioni dci rapporti più o meno diretti.

Di bor:;!Li suppurall' primiti\e, c·ioè 00:1 consec utive a llogosi delle altre parti tlelle sono osservai! nel triennio I O casi, cioè 8 drl g inocchio e .:! della esl rcruitit inferiore del primtJ metatarso.

Per i due invece l'tnliammazione era stata pt·oYocata da uno :-.timolo permanente, mantenuw su quelle sporgenze ossee molto (II'O nunt'Jatt• Ila una calzatura

È rwto come la forma suppurativa di que ste inliallii!Htzioni delle horse periar tH:ola t·i pao;si tosto ;d ia fungosa. r si propaghi t•on gmnùi""ima rapidita alla cap;;ulH e agli elemen ti co mponPnti l'arlkolnzioue: quindi l'indie:tL.ionc di procedere noo solo all' inci ,..io ne . ma alla comple ta e:, tirpazioul' tli tulla la horsa.

In tal modo furono tranati i dieci casi di borsite suppurata, nella più parte dri q uali era giù evidente l'infiltrazione fungosa dt!lle clelia bor,a e la partel'ipazione dtli tessuLi circostauLi.

In nove di <Juesti casi .;i ottenne una completa guarigione

OSSER\'AZI 0 '\1 E NOTE per prim a. con perfett.t abilita t! egli operati al st>n tzio m• Ile armi a !'a\ allo alle IJIInli h mas-;im.t parte apparteneva.

La n ell' o:;pedale ha val'tato tla nn utiuirno di 12 giorni a un di :?8. con una media di :?:1 ttiorni.

Tn un ca·;o solo. soldr1l11 S l. del l"f'IJ!JÌIIIt'lllll carflll1'1'Ìa / 1 • Il. ('2") la permanen,n o;;pt·tlale si pet· Gli poichi· la malallta clata\'il 1la rit·,·a 8 ed era co mplinlta n si no i' Ìi(• siet·o-librinosa. IJn antllltrjue ant·he t{tti ::ia avnntt a l pwn'une p t [II'IIU.t. ntl \la ritornat o· l'in tl iriùuo al serv izio. si ehbo la rianttizzazicHie della sinov1te pPr la qtt:tle ot·cor,t•ru altre t'lite. e rlte inli11t> fu ca us .t ciel deli'Incii vi tlno nel corpo de i velcmni.

Jnfiamlllll::inni tll'llP a tulfrl l'atliccla::i,mc (ossa t' sinoria!i).

Ostt·o - artriti lulm·colari. - Que;;te form,. cronirhe cl' infiamm azioni a rl it·olari nei dte. nvrndo pe1· lo piu per punto d1 partenza un Ira 101<1. nppari\'ano <:l'lllpre numerose nell o no so lugiciJe def.!lt ospedali militari, oggidi sono andate sen --ibilruente diminuèndo lii fl'cq uenza in di nna Lcl'npta piit iu n•lazw nc col proces:<:o patologico e colle cause orcas iunali o prerlispnncnti rhe Yi dan luogo.

I C<lSi eia me ossN vali nel lnenuio :'Otnmano a a tj ue s ti se n e potrebhl'I'O a!.(crinngere altri ti, sta ti tra le <'s te 1t1 tuhet·colari tlolle e DI'Ile quali il processo si es t esP in seyn ito ai r·api articola ri e adi altri tes.;uti compo nen ti l' articol nione, l'es1 tn lin·lle fu un 'ero artrocace .

Oei :!:! ca" i designati colla clenominaziOIIt' di osteo-artriti t ubercolari, in Li ru neces!'ario l'tntet·vento operaLivo co n... i- a) J) l'l/.n mnnn- ca;;i uuo.

111 Ili SEit\ lZIO C!IIRl"Rr. tCO ECC. i3i stente nell 'nr trrrtomia n nella rese1.ione della giuntura . LI punto ,} i p.trtenzn dellt malattia. t·ioi• se d·tlll· o dalla s 1noyinlt•, non mi b s tato po,..sibile det• itlerlo a>:<o lutamenlr rht! per du e c:t--1. in ,·ui non 'i fu tluhhio ehe la tubercolosi sinovinlo ne ern s tata l'in rzio: un o dtl gmoc('hiu, l'alt ro della mano. p:titP pui "i i· potuto <H'Ct>rla re . 1'11e t'ra prt>ce<luto nn t rauma. sl•mpr•' d1 (•ntitil tl.t non richiamarr rlte in dc•l IJuanùo 1-!iil era i n atto il dell'o:;ten artrit e .

Le intlic.a zioni per l' intel'\"èiHO clt iriu·git·o so no :->ta le Jesunte . tli prPferenza. tlallo .-t:t•lln in t' lll ;;i tromm la tnalatti:t al moml'n t o d1·ll'ingressn J ell'indiv ttluo nell'ospedale .

E-:...entlo nella parte tlei cas1. e specialmrnte principio rlclln ma lattia, C•Hne os,;erva il h. oonig. di fare un·t diagno'i 1hha,tanza preci--a per hasarYi un 'indicazìoue nssolnla, 'ernprr. quaudu nun \ 1 erano i 'egni della suppurazione e tanto uu•no "''n i ed aperlnn• lì,;wlo,.e. l'ingros-nm ento dt>i t•npi artil'olari er a riuosrrillo e non troppo int e11so il dolore lora lizzalo, dnpu avrre munito di nn buon apparer.dtio immohilizzante il paziente, ,- j ebbe cn ra di licenziarl o il piì1 presto possibile dall'o:-pt>tl:lle. in \ ianrlolo ìn co n"l' •lo d1 rimanrlu " in lun!!a licenz·t di cnn\'alescenza. )l a ,., " put·troppo. lJUas i tuiLi qu es ti amma la ti a ll' in condizion i tali. clt(' non fu puss l11h•, all'i ufuor i ù1 pochissimi cast. uo cosi prnvVIliu IPnlp era ru ent u.

Suld. /J. C. i' COI IIfllt!)!ltll. sanittl . . h·trucul't' della mmw sinistri/. - La mahttia ùa ta da nn anno c deve a tmuma. \' ì sono giiL :;pgni di rar ie e di neci'O:il del car po e rle l metac:trpo con se ni n --to losi; il prot•e.;<o fungoso ha pure inle clei tendini rl1 tutto il rtuinlo metncarpo, del tfuar to conservando la sua estremità

Osse Rvaz Ion I E Note

a rtico lare colla falange e delle tre ultime ossa della seconda serie del carpo; estirpaz ione colle forbici di tutte le neoform azioni fungose. R imane dopo IH sutur·a uua breccia abbastanza la rga verso il lato ulnare della mano, non ricoperta da pelle. Guarigione completa permnnenza di fori fistolosi. E ntrato 2 maggio 1890: uscito,;, giugno 1890 per re car si in congedo di rimando. Non è pntulo sapere se vi sia stata rec idiva della malattia.

b) TJel gomito - 4. cnsi. Jn uno curato, prim a co ll'es tensiont' permanente e poi coll' della giuntura nella posizione di semillesstane. si potè in breve ar restare il processo llogi stico , ottenere la trasformazion e del le fungos iti1 in lessnto lihroso innocuo. vincere la già iniziata ret raz ione mu scolare e quindi congedare per r imnndo l'infer mo , munito di bendaggio amovo - inamovibile fallo con feltro plastico.

rn tre altri casi, henr:;hè giunti all'o spedale presso a poco ne ll e stesse condizion i, non si potè prevenir·e il progressivo sv iluppo del la malallin, per wi fu ricorrere alla resezione del l'a rti co lazione.

DI UN TrtiE NN IO DI SRRV IZfO CTUIIURGICO ECC. 4-39 mit o destro .- La malattia data pure da t re mesi ed è consecutiva a contu:;io ne c.nraLa per crnqnanta giorni all'infermeria . Vi è gii1 l'n:;cesso articolare che fa sporgenza ai lati dell 'olecrano. I ncision e di Ollier: resezione dell' eslremità ar ticol are del cubito e svuotamento de l condilo esterno dell'om ero, con escisi"one di tutte le parli molli estesamente al te rate. - Entrato 18 •1890; op erato 18 giugno '1890 ed uscito 27 marzo ,1891, nello stato descrillo p el caso precedente.

Sold. 56° fantf'ria G. S. () stPo-a rt?·it e funy osa del gomito destro. - La malattia daLa da parecchi mesi: vi sono :.!i h vari fori fistolo si e s ull'olecrano la pelle c estesa mente nlcerata . Hesczione parziale ùel gom ito , olecrano e cnpo articolare del radio; escisione dei tess uti molli alterati.- Entrato '2 1 maggio 11888; uscito 7 dit:cmbre 1888 nelle condizioni degli alt ri d ue ope rati, co l vantaggio ehe il go mito Ila conservato movimenti ili estensione abbastanza attivi ed estesi.

. r) lkljlù·de - casi :).

Sold. (Jo IJ,wsaglie?·i

B

. G. A1·t1·ocace del.qomito deslro.La mal:1Llia data da tre mesi. Vi è già u u ascesso in corrispondenza del marg ine esterno dell'olecrano, che minaccia d i rompersi spon taneamente all'esterno . Febh re vespertina . ltesezione dd gomito col taglio di Ol lier, conservando solo l'est remitiL arti co lare del rad io ed esportando la cap:;ula infiltrala di uno spesso st rato di granul;1zioni. - 3 ma rzo 1889; oper ato il i) apri le eù uscito il l ti. ollob re ann o per recarsi in congedo di r imando per rifo rma, completnme n te guarito, con anchilosi re tta de l gomito e perfetta fu nzionalità de ll e dita de lla mano.

Sold . 6° bt• rsaylieri P. L. Osten - sinovile fungosa del go-

. uld. P. F. ."55" jimterin . p ,•da rt1·ocac1' destro. - È all' ospedale da ,-ei mesi; la tualalli :t è al l' ult imo stadio con d egeneraz ione ami loide dei re ni. Tullavia, dietro viva insi- ' sten za dd malnto, si pro ced e all'amputazione della gamba, Lerzo med io. Morto all'ottava giornata .

Sold . /1 f (. 71 " (antr•1·in. Peda1'l?'ocace 11inùt1'0. - La mala llia date r ebbe (la poco tempo .ronseg11eoza d'una di storsione.

Yi è nn a tumefazio ne molle. llullnante in alc uni puut i, che occupa tulla la regi one sotto e r etro malleol&re interna de l piede s inistro. Artrectomia co n incisioue lun go il bordo in terno de lla Libia che circonda il malleolo: sv uotarneuto del malleolo stesso. 11 proc esso nn n s'arresta, ma una profusa snppu razion e dislrnlliva invade tullo il piede, per ciò è net:essa ri o proced ere poco dopo all 'a mputazione della gamua,

OSSF'R\".\ZION T F 'VOTF: temt inft•riure. - Entralo :?:! gPrmaru l opera tu tl'artre.:turnia rl e ùi :t ntpulalione il 15 fehl,raiu. Part ito in ron:t>tlo di rifor·ma il l O ;.:iu1r1o arrno. Soltl. S. 1'. fi ' ' bt>r.wlttlit'l'i. h·troc,,r,• 1{,.[ JliPdt • - l.n ntalaLitl data da due tenta per qunklte gi•n·no la rnra eunsen' aliva con inir•7.ion1 fungoso dt iodoforrnin nell'olio 1l'oli1a l O o o. 1111iiP all'llnlllniHlizr.azwfte. La rnalallia prn !! t'P•li:we e la "11ftp11raziouP :-i manift>-.la l'l idi'HIC rn parecdti punti. Il !l fllarzn l XH:! .;i pr · H't'tle alla rt'S''Zi<me dPI malleulo .,,lerno t'nn s1 uolamenlo parziale dd l' e.;t f't'fllllit iu dt•lla 11111 a e cicli' asl r;t !..alo. etl es por· tnzione della cap.;ula ar·ticulare c di ·altt'l' parli molli infiltrate tli granulazioni. fl di non s'nrre,ta t:' imarte lutte le ns5a def tarso c la cliafi-;i llP I pernnr, il giorno si procecle :dl'altlf1Ul<'7,111ll"' della gamba al terzo medio con lemlto - G-uarigione l"'" prima. il 4- ln;diu l H!lt per rt'r<lr-i in cuO.!Cdu dt rifurllla.

Tarllo in CJHe:-to cpt·tnto nel precedente parreltht• clrr l' i111rrrento riJir·nr;tico al.hia ac·c·eler:clo il proceNI morlwso. po id1e in eulramlti. apprna tlnpo un me,;e. si tlnvt>llt' t·trntTere all'arnpntar.wne; m 1 l'intli c·aziofle della prima (JJit'r·nziono era r11:; i r ridenl e, da fltlfl rlo\ l're assolutam enLP indngiat·u neli' c,;Pgllida.

Soltl. 7 l'' (u11m·in Il IJ. - La mahlli 1 :;i sareubf' ,;volta

Sin ùall'enrt·nla dell'iodhiduo nell'o-<peclalt• non :-i ;,:iu tl i..:a pru po:;sillile aku11 tentativo di cura vativa \"i i• un sul malleolo ·he minal'r Ì;I t! i r"mper·si; In ti. t l' 11·tit·olaz10ne del piede t> 1-!0fllia c• cleformara. l t> nn1 t>.nLrP l rt•sezione tltd malleolo t'OI laglio del Lan ge nl>erk, sv nolant cnro qnasi completo dt+ l' estrelllilit inferiore della t ibi:t o parzlll lc de ll'

DI ll\' DI SJ!RVIZHl Cltrl\l'llt:rcO ECC. Hl Sutura .;np,rfio-hlt• e tamponamc>lllo con 'll',lli tli tli induformi!' t! : liua n,:inne rapiclu in meno di cÌ u•' me-i con riproduzio ne nut eVoJio• del Le-snto ns;eu t!:'porlalU: il ltn c'nftservato Ja 'Jiil forrna P in parte Ì SUOi 11111\ i1 11 0111i. ,\lenlre SÌ f,lllllO le pr.ttidw di t·iforma. :>i sviltlflf.l:l tlll oli tuiJercolo sl J'Oiutonare e tJIIIndi hr in,.:c'•,. di cui prima non si avei·' alcun d1e con luce ,, morte il malato. oltl. (j' brrSU!f[Ìrri r. n. - p, .,fllf'illllri/Ct' - La malnllia dala eia dut> lllt>"i. ron-P•'utira a tli ... lol·'innc. ..\.1 suo ingre•.;;o ucll'ospe.ìale. :) rnarzo l X!l:?. i l'aralle ri dell'artrocart.! suno .. , iclenti. <:Ire non ;-;i cr edtt nepprrr co nvPniente ak un lt.!ntarivo eli cura cnn,;ervativa a•p .. ltanl<', pN t'Ili l'Il mat·:t.o 11501. prored t• alla tol;lltl d.-l piede col dop pio taglio tlPI l.tn ..rt>n ilel'k, r<'Se c•a tllln ,lfH'he la puleggia tlell'.lslrag.do P vuotaudo parecd11 fu,·olai osleo-II!ieliriei tli IJIIest 'o-.::y. In di :-ulura. lampouau wnlo i• applicazione dell' apparet• t·hiu n ,;uspen,-wnc drll't·:--man:lt per i primi venti viorni, in "e •nito ;.!e.,.:atu feueslr<Jto. Per circa un rnesn P. tuet.w :-i fa rapi Iatnt>n'e il prot'L'."'il tli riparazio ne e migliurauo le conr iiz io ni gt•u era li del malato; uta dopo. c·on ntti1 itit veramenlt\ ridesta il di osteitl' fuugo.:a. che in llll'lc' iunule Intona parte dPIIe pied•' , rosi•·,·hè il giorno ;?:1 gru;:no ùeve atnpltl lt'e la gamba al lt>rzo mP·Iio. Guarigione pt•r· prima. il giomo :3 l ngo sto per rerar "i in di riforma. ù)d cl ffÌMt·rhw. - no.;tati i c·asi più nurneru"i e"senùu saliti al num ero di 8, e uei •1uali la t•ur·a c·urherratin aspettante lta tlato, almeno c·in:a l'e,;ito immediato clPIIa mal. Ltia, i mi;.diori poirhi• in li Golia itlllllohiliaazinne dell'arti.:olnzioue iu huoua P'l'izionc. e ro lla d per mt:zzo ùell 'esll' D'Iorw permanente quando i dolot·i e1·ano piit in-

0:-.SERVA%10'\1 E '\OTE tcnsi e piri "" 1 gli s p hu ni muscolari l'illessi. :-i giunse n cu ngerlare gli amma lati mu niti di un semplice apparecc hio i!l1mohilizzanle e capat'i tli camminare con uu h.htont>. che io 1aluni rli questi ca'i si pot rebb e mettere in dubbio la ci rag no si di osleo-artrite tlth erco l.•re, che ue1 primi periotli del l t malattia non i.· facile, s pectalmen te cJuamlo il punto di partenza t'• dalle ossa. altri due e non :;r poterono pre' onire gli esrti successivi dell'ostPo-nrtritc• fnngo,a, pe r· wi .;i cloYette proccùero alla r csL'7.iou o del gi nor c bio, qua ntnuc p re, all 'e,.tensione pc>rmaneote, se ,.i.r ricor,..o rn uno atrrgrllpuutura profonda.!' nell'altro alle iuie1.iuui tli iodoformio 111 olru.

Suld. o· lwrsrry lù·ri n· A. Il. f1 onrt /'li'OrfLCI' dt'.l'/ ru tiro a trwtlllll. - L'indiv 11l uo. dopo avere emigTalu 111 van1 ospeda li P in li cl' liZ<L e ntra il 1° suttemlll'O all'o,pcdale el i Torino, ove c>s pe rimeutala:->r inutilmente anclre l't;,!llipuntura, si deve ri corren• il lll tllino tlell'll otloltre .tlla resezion e del ginoc·clrio col proccs-;o a lewho arroloutlato Jrl

La jp:;iorw ossea i• talmen t (• , l'Ire si dehburw resP r·a re ci r·c·• l t) ••t• ul iluell i Ù••ll't>S l l't'lll itil inl't>riore di'l femore•; s1 (\.;port;lno pure la rutula P Lutti 1 1eswti pl" riari1 C• 1Iari. costcchè il lembo anteriore è ml•,llo, ,:.i può lill't'. dl.l :;o lu cute. \ pplicazione de ll'apparecchio del e quindi esito simo. dopo circa olio mPsi tli t'llr<t. in posiliooe perfettamente retllliuc;l dell'arto con o;incondrosi O'\sea dei l'api re\'r i· però uo accorcJamouto d1 cin·a centinHJll'l, al quale si ripara con una sostenuta da un nlto appoj.(.'lt>.

L'irulividno lascia l'ospedale t'ammrnando c.on un hastone. (\'. le due tavole alla fine òel rascit•olo).

Soltl. 61° fanteria C. fl. Gonanrocac r La ma· lauia è svolta molto lentamente e pare abbia avuto per nl 11 1 CU!RUilGICO ECC. 4.43 punto di partPnza una alla quale l'i ndivid uo non bada to importanza. Entrato uell 'o-.peùaiP il t settemb re l k9 l ; esper·imen ta ti inu t ilmente tulli i moLOdi di curn. il :.:iorno 28 ounb re s1 r irorre alh r(•.::ezioue col ta glio interno del Langenherk, col quale s1 riesce n rovesdare in fuori il tendine dPI tr iritJile c•olla rotula, rosrt'l'lrè ap pare tutta la c·avitil arlieula re ripiena di tf's,uto 1l1 :-:rallnlal.iuni. di r. eli punti di suppurazioll l' - es porta tutto il conclil o e:;te1·no. si ltuo11a pnrte dell'rntemo, e colle forhit·i si la articolare e tutti i tessuti muli i pe 1·iarLil'olari. I nti ne• si ca ulerizzn la cavi li1 risulta o te co l terrno-c,wtei'IO . La ,.uperfìcie articolare della tihia appare sa na . ma vi t'· tm punto eli osteo-mil'lite s ulla s ua tuhrrosi t it intel'll a r.he si svuota col cnt'rhiaio. Sutura e tamponamcnto e) dell'rtnca.- l cas i di curnti neltriennio sommano a t n :2 fu possibile di so rprendere la mnlallia nello stadi o d'inizio, in un te rzo invece vi era l(itl la fl essione permane nte della coscia con ahduzinn e e r·otazione all'esterno e le de \ ittzioni con:-;e!!ut·nti della colonna ' e rtebrale Furono curati tu ui e tre coll'e.; Len-;ione permanente io posizione di a bduzio ne e controeslensione sul lato malato. attenendosi un esito mollo soddisfacente, poichè riu sc ì ad inviare gli ammala ti 1n patria per congedo di l'imando, in grado di cammina r e senza dolori, co ll' appog ,.\io del basto ne.

1·on al iotlofvrmio, indi applicazione della stecca di Watso n-Esmarch sosp!'nsione.

11 processo di riparn w ne s' inizi:t c procede mentP. e rlopo ilue mc>si la cìcatr·izza1.iooe i• comp leta, co n os,;en. res iste nte tanto da permettere la deambulazio ne col semplice aiuto di un bastone. L'inùiriduo è inviato i n congedo di riforma.

Nel qu art o caso t' infiammazione tubercolare aveva già pro-

E l'iOTE tlntto tali allf'l'ill.lnni nell'artlt'tllazione. che si clo>el!e prot•etlere alla resexione. t'sst•ndo anclu' rie,citn inutili le iu iPziuui nel suo interno d1 emubioue t! i iodol'ormio in olio ùi n! n a.

S(}Ld. 71° fiwraio 1'. l. - i: nell'o.. pedale dal !l aprile l'Wl. eutrato con diagnosi di poliallicoJare. llopo diii' 1uesi ,;j l'ic •nn:-t't' la t'O\ite a ùe:;tl l. contro la crualt• :;i adoperano .;e nza ri.;ullnti lutl i tne:ui di eur.t. Il Il) ollobre l l ,i procetiP alla re:;t:l.ioue dell'.tnca col ta.!IIO aulerinre di lluett>t'; ri t'• un .tlltjoir• as•'th'o pet iarlicolare. rllt•, al t!i,oilo dt•lle mnsrol.tri tlella t·e!.!ione anlt'riore est ema della t'Ost•i·t, estendt• siu qntsi al :3° meòto. Si 1iscoutra il f'apo arlirulartl dd ft•more giit slnr-rato e si indi collo scalpe llo si fa saltar" tullo il collo sino al tnll'ante rr . r he si svuota percliè rammollito e eu t-roso. Anclte l'ac.celalwlo t' giit in tnas.;i!lla pa rte eat·rato r :-i last·rn stact'a re a !!I'OS'i 1wz:d C11llt' p in ze a e col c· ucl'!ttnrn, per l'Ui si 1wneLra pe r IIU:l lnt·;.:a nel piccolo loae111o. In line esportano eoutpletallll'nle la eapsnla, i leganwnli l' tutt e le pal'li muli' , ltet'lliP: si i seni fislolo:;i ,.. :-;i applicano pod11 punti di sutura. iast:iantlo larr:amenLe lot!anlt' la caYiti1, che \ie nt• la!llpouat 1 t•oll.l garza all'iotloformio. l o c;tpn a trt> llll'si la rit'illl'iZl:t Z'one è completa: \'i i· un accorciarnertlo ti i t'entimetri rlell'at·to dte ;;i è ruotatn all'iulernn. perdu'• il :!ran trocanlere i• anJ •to a Pl't'tHlere il po•tn d('l t'.tpn femnralt•. ma la t'O't'!a si llettt' sul bacino tla permeller.. l.t pusizioue "e tla che ,- j reca in ··no!!eÙn di rilll'lfl lo soll'eggcndosì nna :.:rnccra ed nn kl,..tone.

Dai casi di rlri t(• tn h('rt'ol:.re ora riportai i si possono lrarre le

La cura t•o nse t·vativa a.;peltante colla immob ilizzazione. la di s trazione d!' ll'nrlit·ola;r.iono e le in iex ioni pnren cb imato ,;e cd endoa rli colari ha dato risullali auuastanza soùdisfacenli per l)u nntnn iJU t' i casi operati sieno troppo pot"<l per giu 1lit:are,;ulla preferenxa da dar;;i alla ""'et.rune o all'nmputazione, tull:IVJ ,l i otte nuti parl a11o in merito dt•lla wima.

DI U'i 11UE:"'NIO lll SERVIZIO ECt:. le al'licolaxion i del t.!Ìnocchio e del!a coscia, null i pet· il piPtle. un .t -h a H>ll.t pt>r il gomito.

TJ,ttlando·;r tli les10ni ar ticola r i con partet:ipax one taut n dellt• ossa che thdl e ;;inoviali . uo n si ,·. nuu pt.tuto l'alln operativo :-emplice artrectnm ia: pt>t·ò in ge oPrale hanno cnrnsposto Lene le operaxioui economicltc" tl i ri'!(l:ll'llliu, l'l'St'l Olli par;.:ÌaJi. JimÌI'llllU ('e,portazÌOIIC dei C..tpi us-ei al puro nece.::-ario.

Essr sono stati so dJisfacentis:;im i per il ).!nmi to. e hanno <'unfermalo il favor e r. he gode lnlli i chirnrghi yue:> ta opt'l':rzione. illrJnanlochi· si 'iene a co nse nare l'uso dPi la llHIItu, che Hp(Jarecchio pwleico pi l1 perl'tJ ito pnò SOSIItUII'C.

\ndt e pe1· il ginocc hi o l'esrto oiLe nulo colla resezio ne fu ollrmo. non astante l'e,;tensione che in un ca ..o s1 dovet te clarc all'op erazione .

L'nn ico di resezione della c·o.;cia pure ad una lou otn e prat ica guarigione. anl'he qn1 ati onta della totale òi,ttuZ IOue dell'arti1·olazione prorlotla 1lalla m.dattia. ln wre per il pwde. la re sezione non riusn mai ad arrestare ti morhoso. pt'l' cui fu inutile sotto tuili 1 riguar d1.

Gli ernpiemi r·nrali nel lri<'nnio sommano a che quanto nll'eziologra :;i eosi ripartire:

.J a morbillo:

:2 conseculivi ad i nOnenza: l di pleuro-polmonite;

:; tubercolari; per propagazione di processo di carie t per metamorfosi pnrulenla di hrinoso: l primi casi occnrsimi veunero operati colla semp li ce toracotomia intt•rcoslale, falla ora nel G0 ora nel 7" spazio seco odo cllc 1'e111piem.1 era a destra o n sinistra, lun go la linea media. l :.o no .;t 1li t>mp'e111i tr.lttati colla LoracnLomia retro· ro.;Lale. mediante n•sezione parziale d t• Ila Ga o 'd ell 1 1• costa la linea a,n•llarf' 111edia.

2 rli pntogene.;i non hene accertnt&.

La diagnosi dr emp1ema tubercolare venne desunta dal modo di insurgCJ'" della malattia, dalle complica nze e dall'e:>ilo linale; per mancanza di mezzi non si polerono !1raLicare le indag111i batteriologiche, ciò che sarit pos"ibile in a'venire, graz ia all'istituzione dei gabioelli di lu\Lleriologia negli o,;pedali militari.

[l melorlo curati\ o fu per lutti lo svuolamen to del e la disinfezione della cavitit pleurale mediante la toracotom ·a. o limilat.a alla semplice incis'one dello spaz io intercoslale. o co lla res ezione di un pezzo di costola. o rolla incrsione esplorativa seguita clalla resezio ne costale oel puato piu declive (metodo di h.iister).

Sold. 3° tl'!/!JÌIIlento alpini A. T. Empit>ma CI'OiltciO sinistro. Entrato :n gennaio 188H ; uscito l X mnrw 1888 per recarsi in congedo per fine Ili ferma, con permanenza di fistola toracicn e in cattive condizion i di nutrizion e. Sol { .'i.i0 fimuria /l G. Empicmn cronico sinistr o.En trato gennaio 1888: dopo l'operazione si t' prodotta l'irorizz1zione dell'essudato. cosicchè si è dovuto procedere ad ampliare l'apertura colla resezione di un pe1.zo di co-.tola, e fallosi cron ico l'empiema. all' operazione di Li eleva nt Estlander, seguita da guarigione compi t-la.

Soltl. 55° fante1'ia n. G. Rutpùoma antto destro.- Entrato 1 febbraio 1888 in t•ondir.ioni gravissime con febbre set· tica. Mor to 19 febbraio.

Soltl. artiyl. mont. a. A. Enq1ù•nw acl,to l' qttindt sinistro. - Entrato 27 febbraio Pochi giorni dopo l'operazione s i ria cce nde la febbre con fenom eni settici. por cui si ricorre alla reser.ione di un pezzo di co stola per svnotare e disinfellare la ra\ità plenrica. )li l!lioramento imm ediato, ma poi l'empi ema si forma dal lato sano, a sinistra, e si complica con perrcardite per la qnnl e l'amma!ato muore il 12 marr.o 1888.

Sold. 62° (cmtt•ria F. F. EntJiir·mn acntCI destro. - Entrato 23 mnrzo 18UO. ed il 30 marzo opemto di pleuroLomia intercostale, ma poscia si deve ri correre, per lo stesso motivll òcl caso precedente, alla resezione cos tale, dopo la quale l' ,,mmalalo guarisce ed esce il giorno 5 giugno 18!l0 per recarsi in congedo eli rimando.

Sold. carallerin 1'. E. (10°) S. (i. Empiema acuto sinistro. - Enlt'ato 2 :,!iugno 1888 ; uscito 8 luglio 1888 guarilo. 1n congedo di rimando.

Sold. c• bt>rsaylieri P. G. Em.piema destro tttb erco lar e.

- En trato l i- genn aiO morto 1° apri'e 18UO iu a IIIPilingi:e tnbe•·colare.

Hia,., ... umendn. gli eropiemi curati rolla ,;emplice incisione sono stati i. ùei •1u:di l cron iro. acu ti e !l tultercolat·i. l'no --olo a iu un altro r ima,e uua fi.;tola tur.tcit'a; rnoriro oo e in tiue <-i tlnvelle li corn•t't' 111 St·;.;nito a l altri atti operati1i.

Sulrl. mralll'l'ill r. 1?. (lo•) P. .L Empùmo cronico sinislro. - Opemtn il ;j ft·hbl'ilio 18158, in ,.,lato gravis·\Ìmo e quas i marasmatit·o. L'Nupi!'ma è crnnico, ùnta1l!lo tla piu di dne Pf' r' rnf't.dio drsinfellare il cavtl ple ut·i1·o. :'ulla gu ida ril' l tl i lo intro lott o nella p r ima il!Jert ura, si pratira un a contro in dsione nell'o tta1o ,;pazio int erco.stnle . ' !orto r er esa urimen to dno giorni tlopo .

Solt/. .i5° Jim tPI'itL fl . .11 . EmpÌPIIHL acui o dt>!il ro. yiù opemto di tnrrll't'nt,·.yi, - Eutra tn l !l marzo 1888; n wag!!iO in 1'01\t!Pdo di rirnarulo.

Sold . 6" br•r.wt!flin·i T. r;, Em]JÌema anllo sini.,·tro.(; uangione com plt•la al !Il" gio r no da Il' opera1.iune. Entrato 16 l lo .! iugrw 181)8; i n con di ri mando .

.'•,'old. artiql. 11111111. 8. H. Empit•nw acutn sinistro.cnutpleta clopn tluP settimane

Ent r t lO !l rnagcriu ! 81-18; :w 1888; in eungeùo tli rima ndo .

SoM. ar t iyl. mont. Q. . l. Empiema acutu destro. - Opt'r.• to d giorno ::J marzo IK8!l cnn re;czionu costale :;e).!niln da co utr o111c i:;io ue rw ll ' otla i O gpa1.iu: usf'i to 14· aprile co rnpl ela men Lc g uanLo, in con gedo di

DI D( SER \' IZlO CniiiURGH.:O ECC . H9

Soltl. fì2 Jimtr•ria L. P . EmpÙ'IIlfl rroltÌt'O a sini str a . -

L' in di vitluo l· molto ùeuulrilo . cnn febltre ope rato

11 1° apri i•• 18SH, ma il malato muon• per il 3 agn,tn

Sol d. li' bt'l''lll!Jliti'Ì L. n EmJIÌP.Itlll croniro sinistro. -

Oper".lt n l o aprile l S88 sPnza esito. pert'11è si ·dovellc in 1 icorren! alla tnracopla;;tica.

Quit ul i gli empiemi curati colla resezione parziale di un p l' Z/.0 t!i · costola hanno avuto per e:'ito i compl etr. , 2 morti ed l non

I rlw seguono sono s1at1 Lntti tralla t i r.ol dt•l Kii s trr. r!te consiSti' in una prima in cisione nel i)0 o 6° spazi n intPn'oMa le. lungo la linea asrt.:'l lar r anterior·<•, t\O n t•ui si dit e• iLo a par te clelia pul'lll enla; dopo si introdur e per lrt fa tta ape r tura lunga ll essihi lc, come ati t'sr mpio una r<Ul•le letta del Heniq nc\ che v ir ne spinta vers o la ci r confere nza posteriort> del to race. :; i ric•en·a il punto più profondo 1lella cavitil ilt• ll ' empierna e tJUÌ '' rest•ca un pezzo di costola per la lun)!hezza da 8 a 9 re otimer r i. I l piano dl'clive del diaframma si viene tal motlo a Lmvare al li' t>llo dell'apertura inft·r tore, t•n, icchl· cia..:cun a gocc.ia di pn' che si ra formando trova la sua ' ia rìi uscita. lo una parola cu i nwlotlo di Kib ter si vie ne .1 far ,·omunirare lo spazio mnrto dPila c:n ilil plt•u ric a . che è dele rmmato rialle inser1.ioni del dia framma e t! all a pare le loracica, coll'apertu ra fatta rolla re,.,ezione costal e.

Sulcl. ra nlllt•ria r. E (IO ") B. l . E11111ienw cronico !ii - nistro - Oper ato ti. 18!)0: gua rito 211 ago sto 18!! 0 i n con gedo di t·i mantio .

S old. 7/ 0 Jiw te?'ÙL C. B. Empiema acn to des tr o. - Op o- rato 26 giugno 1890, uscito guarito -2 .;e:ternhr·p 18!10, in congt'do tli rimanrlo.

FuriPrl' 71" fànceria S. T,. Empimw cronico rl1•su·o.Operato il 23 sellemhre 18\lO: il giomo Il novcmhre guarito in licenw di dr giorni sess.mta. Dopo un mese recidiva l'empiema. per t•ui rienlr•t all'ospedale e con semplìri iuir>7.ioni di clornr·o ùi l.iuco al :; •;. guarisce f'Omplelam ente, e la guarigione si mantiene inalterata 2 anni dopo.

.\'(lld. 4" ymio S. /J. EmJdnnn d1•stm IICillo, cunwocutiro ad - ÙJ!erato il ?z IS!H, sopra' viole una it·oriuaziono ùell'o.;sudato purulento. l'lte si riesce solo a vincere con rrperute lavature di cloruro ùr zinco al :; "l•. L' empiema si fa cronu·o e contiuna per lun).!O tempo una profusa suppurazione. Esce il 2z giugno 1893 con nn breve tragitto listoloso. ùa t•ui esce pot·o siero e in via quindi di comp let:t

S o/d . 71" fanlt•ria L. F. EmpÌI'IIW cronico sinistro. -

Operato il gio rn o 36 gennaio uscilo il 18 aprile l X!)::? gunrito, in congedo di nmando .

Solrl . 6:r fanteria . f1 . .Il. Em7>irma r1·onico mt1st1·o. -

Op erato il ::?!l ge nn aio l 8!>2; nse1tn j!uarito il \l maggio 1X! l:> in congerlo di rimando.

Solt/. 72° fantt,ia Y. n. l!:mpit>mn arutn sini..,tro -

Operato 11 :W marzo 4892; l'empi cma si r ipeto a destra. complirato a )!rave polmonite dello stes,;o lato. ,\Jorto il 13 aprr le l 892.

Carah. Ut'ali. f'araiJinù•1·e G. J. Em]JÙ•ma tuhercnlart a destm. - Giit operato :l mesi prima uell'o s pedale rivile di San Gi ovanni in Torino, co n re:;ezione della (ia lu ngo In linea ascellar·e nnter·iot·e. Fehbre setti ca e rapidissimo deperimento costituzionale per O:,tacolato deflusso

Ili TRIENNIO DI SERVIZIO CUJRURGICO ECC 45 1 de l pus. Si pralit·a il tagl ro clel 1\ii:) ter. resecando un la r "O t ratt o tlella 1o• sino IJnasi alla cartilagrne costale, trovandosi cJui' i ti punto !Jiu dee h ve dell'a$cesc:o pl eura le. per esaur·imento il 27 dicembre 189 1 . nei guai iti è rimasta tleformittt ma)!giore di qnella che si osservi nei cur·utr in altro modo; la s:1ld.uura dei due fu:zl i pleurali. quando l'empiema era cronico. non si sarebbe egualmente ev itata colla a,pirazrone ùel Biil ow. prt· lo s tato

S old. 72° {imle1·ia Z. t;, Rm71il'lna tubercolart'Operato il 6 aprile 18\)2, usci to li 4 giugno 18!12 comp letamente !.!llllrtlO.

Sold. / 1• R. crwallaia t:l") L. l'.- Empiema Luuorcolare destro cl1c tlata da ;) mP.sl. Operato il2:) giugno l Hn. morto l' M lu glio 18!!2.

Gli operati Ji empiema seco nd o il processo del Kìister :-;o uun auo llunque a l O, co n 7 guarigioni complete. raggiunte in un term ine medio di circa 3 e :l moni per eanse indipPtHlenli dalla malallia e ùall'oprmzionc. 'i può I{Umdi ne)on11·e che il ml'tolio del l\ii sle1· aiJ\na dato i migliori risultati nnrhe il rapporto della cronicilit drlla malall1a, poichi· in X c.a:-;i l'emp iema em meute tale, ed oramai (• pruvalo rhe le prohaltilità dr guar igi oue di un e:;sndato pu rulento della plenra det'rescono rapidamente in rag-ione della s ua durala e quindi delll' alteral.tont d1e Ira gm prmlollo plcura e nei polmonr.

Ed 1\ a quosla che si tle,·e giudicare il valor·e della toracotomia e spectalmrntc dell'operaziOne del Kii;ter . in confronto della torar en t rsi o della aspirazione a drenag-1-!ÌO del Bul (l\\. Se uellt> l'orme ac ut t, sia l'una che l'altra ;·assono dare qllalche buon risultato. nelle cro ni che :;i son quasi sempre duno,-trate adùrrruura in:Stlllicienlr.

OSSRRL\ZIONI E di dei polmmu non l'iit sthrertiiJI[i rii e quindi dr riempire d.t soli la ca\ ita tor·. rw.t. l>uran re la cura cunserutiv.•. ,j è cerc·ato ehe ti drCIIUg!.!iO fum:iooa:-.se p t tfr•ll'llli CH te . :-.i no acchi• ogui :-.l't'l'tlZIOll6 Ed a qne)>to JH'C' positu m'o t·cor·r e tii S(IJ'var·r. l'Ile non mi (.l:tre allhia alo-un ralo.re l' opposiZJtHJe c·he si l'a al laglio p<,s ler·ior·e del Kiiste r, d1e ·il diarrnmma, tenuto rPmpres<;o e ha sso 110, risollernndosi veu;Ia n form are una l'OIl\ essi là eh<:' oed nÙtl l' ape rt um fa Ila. poidtl :;e o;j I'CSI'•'a un grande Ù1 costa P =-i atlol•t'l a 1111 l111 on tubo a non facilmente comprei'srhiiP. cpre,to la direziont' del movimrn to de li t' coste dall'alto ed all'interno in Nl all'esterno, viene dal diaframma s te,.so in ecl :d i'interno , eosiccltè non vi L' mai pericolo che possa piPgare ad angolo.

Quanto alla doppia inc·isione di l'Ili S,•hede Oull rit·oncht'C il JIOLPnùu-i nnche =-enza 11! p:-.;a lrov:n·t• il punto pi1'1 profondo del l operati mi a, rehhe dimostralo che, se non puù qnalrl1r volta as•olutanwnle net·r.:-saria, non c ma1 e .-;oprat ul to i· pri\a di r·onse;Iueuze. poirht'· h prima inl'i-ione :- i i• :-ernpre riunira iu poch i :.!iol'lli per prima inten<'i one.

Ercetlo i l'asi in cui si ì• nmnifr :;tnta la sell icoemia, le lavature e lP della raviti1 dcll'ompiema sono sempre state rarissime. per non disturbare il processo di cicatrizztlzion'· piPurniP, r.he, quando l'rmpiema c cruniro. non si può mai fare elle per meno dt•ll'ade renza dei tlue fogli della

JCo però sempre trorato di !!randis:-;imo !.!iovamento. qua n1lo la ra vitil dell'empiema. "''' evolmen te ridolla ,] i nmpiezza. non mostrava alcuna tendenza a rinch iudersi e

!Il 1RlE'\'\lO DI 'iLR\ l ZIO CniiiURGII:O ECC. perd nr,1\a la -e•'rPzione pnrnleuta, lt• iniPz ioni di clorur·o di zinco al ;) p. c·ento ..dialf' riai 1\ri,;ter·.

Hia-,;nmendo. l!lr empiemi operati s1 possono ripartire nei sct•nenl i gru p pi : del 6° bersaglù•1·i ]Ja empie111CL c1·onico cunsPcutit•o a morbillo. giil rottosi co n fi,tolc torarirlre multiple. fistola bronchiale e staLO marasmatir.o dell'indi' 1duo. n) Otiti t•sterne. - Happresentano Il terzo delle inlìammazioni delle orecchie cu rate nel triennio, che in tulle ascendono a ì 15 L' uso oramai generalizzalo dell 'o to sco pio ha dimostrato. che un g ran numero di otiti, classificale prima quali otiti esterne, so no veramente inliammazioni dell'orecchio medio.

Emp1emi semplici operati nelle prime 'ei :;e llirnane. c qn inrli .wuti, 1 1, nt'i fTu:lli riti R. morti 8.

Emp1t>111i t'l'UIIiri oltre 6 ,;ettimanP . • X, guarili 3, morti :!. ; ron li:'to!.t toJ'at:il'a. uuo mH• rato rn :;e;,!11110 tli lcll'1l•'opla-..lft•a t'ol dello S ·hede.

Empie mi tubcr.·olari :j_ ;:nal"iti l, rnortr :J, r im asto con fìstola loraciea l.

·'l ortalitit romple:>siv n 32 p. c·t•nto: guari!.!ioni incompl Ple S.GO p. ce nto .

Otlt' sono :;-tali gli empiem i nei tprali !<i c dovnlo ricor;re re alla loraroplastica. o meglio alla resezione del torace come oggidi la rliiama ), , rr,;er'\"'a .n per ,1., li empiemi totali ero · n: i, d te durano da lungo tempu, ··on permanenza della listol.t tora cii':L; tull t\ ia in 1111 <'<h'l 111 t'Ili In ,(ato gener·ale t lei ma la tu cammllla\'a rapitlamPnle \e r.-o la caches5ia suppur.lli\a, cou renomeni tli io ho creduto di e'eguir'c' l'operazione assai Jll i111:1 chP los..;e trn ,.eor=>o il limite che "i o·alcola da 1. n ;) mesi. dopo il qunle non vi t'• pilr alcun. probabilirit !'111• In d••prcs.;inne della parete torar ·1·a. l.t retrazione della plt•ura" la dilatazione poi· mon.ll'e siPuo ant•or-.t rapnr•i 11 i l'ohuare la I.H·una torncica e •I UÌntli di t•oruiurre alla guari gio ne • dcll'•·wpicma.

La sturi;, rlini,·a eli qne,to c·aso. solrlato R. (; .. estc,arnente riportata ueiiJ memoria !'mila cura Ùe;!li e-.-udati pleut·i,·i puruiPnli. dn rne puhhlit'ala 111 questo giornnle nel fa::ci<'olo cl i marzo 1880.

L'altro caso ùi Loracoplastica è occorso nel iiOlclatv L. G.

Si precedeue quind1 al l' operazione in co ndizioni gra,·issime , senza la completa narcosi: si r esecarouo l:t :2•) :J•. 4', o•) G. costola per un'estensione vnria da 6 ad 8 centimetri. col l'esportazione di tutte la parti molli estesamente ulcerate ed infiltrate d1 pus, e della pleura rostale ridolla ad una membrana cotennosa dello spessore di parecchi millimetri. Per mancanza di parti molli sane e specialmente dt•l!a pelle. non solo non .;i potè colmare la breccia :;econdo il metodo di Schedd, ma si doveue quasi del tutto allo scoperto la cavili1 dell'empiema, tamponandola con al iodoformio: tuttavia il processo di riparazione si operò cosi prontamente, che il malato potè dopo 4 mesi lasci are l'ospedale compl1•tamcnte guarito, in cond1zioni di nutrizione eccellenti, presentando una profonda depressione del torace a sinistra, incurvato da que· sto lato.

VII.

Accennerò soltanto fra le otiti esterne alle delle sottoperiostee, nelle quali il flo gis ti co si ditronde, per conti n uità di tessuto , ilal pcrio :; Lio del conrlollo uditivo e.;ter no a quello dell':.poftsi tllalÌtoide e della porzione squamos:t del temporale. Ve ne sono stati 3 casi : segu1ti da formazion e di un profondo della fossa temporale ctl ono tla prrima :; toidro, gua riLI in breve tempo c-on adulta incisione. h Otiti ml'tlù·. - Come si 1\ r ilevato. l'Ono state molto pii! numerose rhe le otiti estf'rne. in relazione al pred ominio nt>l1:1 ill\ernal e delle rualalli e infellive co n localit.zazione dle fauci. nella cavitit nasale . nt'lla bocc a, ecc., 'lual1 il morhillo, il vaiuolo. la srarlaltina e l'influenza.

E specialmente nnmer·o-..e sono state lt> otit1 i11sorte quali ,·omplil.:azioni di qu es ta ultima malattia. durante l'cpidomia tfpJin scorso anno 1892: infalt.i, dalle notizi e avute dni medir.i ,·api-reparti delle :,ez10ni lll t'Ùi.-:he è risultato che nella huona mela ammalat• d'1n llu enza si o-sen·arono quesll' otiti medie nel deeor;;o o quale e!'ito finalt• della mahlltia.

BPrwht'• il num rro dello otiti medie. sia che purnlc•ute, sia stato rilevantis.;imo, tullavia tre :iOle volte st è do' ulo ricorrere alla della memhrana del li m pano. Questo fatto, che non Stllnltra in relazione co i fenomeni veram<'nl u imponenti p1·ovoeali da una raccolta rnl Pnla nella cassa. può essere spiegato dalla ci rcostauz\1 . dlt' le otiti sono ru r ate alle infermerie. c gli ammalaLI non trasferti agli :>e non quaudo lo seu lo purulento drll'ocdtio continua ostinato ed abbondan te, opput·e l'infi ammazione si è eslt'sa ma anch'io ho potuto constatare. rhe la IIOJ.!O'-i purulenta acuta dell'ore•·chil) meclio non prendf' sempre UI J:t forma violent:t. specie per acu tezza t>d e:> ICn:>:onP del dolore, da cost rin gere gli ammalnti a ri co n e re al medico prima

O<;SERVAZJO'Il E NOTE

dr. lla compa rsa tlel lo scol o tlt•ll' or·eahio. e cioè pr ima 1'11e :<i a a' r eo ula la rottura de lla me mhrana i utrama... loirleo Lh oli le purult>ula SHll lasi ne l tle· co r so d1 rn .datt it.J tn ftl lli n• tu . .: rwe iu se,! U tu a morbi llo e l i. :11! iu ll uP nl. a. lo oltre s i :\o no ver il kat i 3 ra si d i 11 tit e tnl wrco larr , car·1e de!Capofìsi mns loide, confermati per tali da analog he m.mifest.lzioni in ahri orga n1 e l'er d11e di es se. non é stato po >si bi le decidere l' nl1l1 p urulenla media ehc• l'nccllmpa!!ot\\ a fo.;se pt·imar ia u :->ecou<iaria alla tnhe reolu,i dell' ap •• fi si : pt>l' uno "' i• potu to acc;er:arc che non ,j eru stat a c·om plicaziont• ùi otite. sempre però, come Politt.t' l' , la prt•se uza dc•l PII' uelk ce llu le apofi,arit> in dic a la prt•:.••nz :l di un asrc>sso : si è trovato mollr. 1 oIle al il' autnp,ie plb nell <' rellule ma::toidee. t'atlutori pt•r cll'ello irlr.udicu durante la po;;izinne coricata .

La eoruplirut•oue pi u fre,t uente .Ielle oliti medie purulente, acute cho ,· r·cmidu>, è stata la ùiiTusiooe del prnalle r('llule dPila ra' ita ma.;toicle, t'o n la ronsecut j,·a r accolta di pn;; t• gli t•,iti 1li ,·arie r. di nr.•rosi dPII'apofi,i.

Quanto aiiP th•terminanli di tale complicazione. ho pot uto c·on... t:l l nre in parere hi t:.• si la e,·,·essi' a rrslretkua dell'n pertura timpanka, o la ·ma precoee ch iusu ra p riOJa del cowp lelo suppurati vo, n l'ol•littraz inno dr ll 'apertura :->lrssa eia gra n uluzioni, 1la dPtnti di mu t·r,:;n , da 1i t'a st'IISJ. ,l a nelle nti L i a ri1• alle m11l u1li l' in ffl tL iH•. io credo 1·h e v1 a hliiu avuto part e importanti ssi ma ta nt o la v iJult' ll z:t specw lo de i mi n-oorga n1!'mi cct•i la lnri de l ll og isti t'O. q unn lo tlU U dimi r,ui ta resis tenza tla pa rt t> r lt e .; j os,er va in qut>" le mal a ttie. Pe r tu atu·anza dì lllt'Zf'. l. no n si i• potuto fare alcuna in lla,!! in e ltattrr ioln,!!H'a su queste intì arnmnz ioni ùe ll' orecd1io med in eo nsentli\e ad in f1 11e nza. d 1r sarelthero .; LaiP di r: ran rli:;'lllla tlllpor tanza p•'t' la .Pziolo'.!ia . in tramasloili,..o. di ot iLP p11r uleu1a. i• s tato o •si' n ato in :H ca.;i ri part it i nel :;eg ueute moti o: da ntitt• pu ru lrnta ar.uta casi rla utit P pnr11lenta r·r·onica ra,;i 9. t:in•a l'e7.iologin hu pot ut o ril'a Vart' i sP..!IIenti ù 1ti: asc•·:--o m·rsloiùeo tla oiÌLI' l''"'lliP n la da cause ,·umuui che lmn l11 ogo a l'ittarro nasn - fa riul-(t'o ea - i l :;.

Sr:n r nd n il pr ecello dre. qumdn una SIIPI'fll-.tt.inne acuta o croni ca ddla t'a,.;a •lei timpano ha !!uada!!ll. lo le relluh• clelia mast. Jitle c ha òa o uo.!o ati u n ron\ iPilfl e\ncuar•• seruu•larw ro11 la tr.tp:t nnl.ioue de ll'apoper c' eta re i perit'o li Llella n1Puin!.! tl(', o ùi pio.·mia decompo,.;iziorn I!n r ult:>n la rli l ro mb i, iu non ho mai duhi l:1 Lo ùi riw rTere n ul't' l'.tt.io ne. tanto più poi se vi emno gli ùi ca r1e o t! i ncc ro::. t dt>ll'ossn .

IJn:uliln l' a,ct>sso è r.iò i• il t'U-'O piit frequente. e i l pus t' .;e parato dalle parti molli ,.col tuntn dal sottile ,tt·atn di so::.t·1nza cortica le dl'll'apoli"'· la 0 1· è :al•ha st:tnz:t faA lt>. poid1ì• >i .;ooo i :-e::ui clt•ll'iuli tmm:tzione locale rh e lo c·arall:>r·u:IOO. Tra q ue-ti :'ono 1 etnment" la rnn.;en a1.ione del l ·n 1eli o-auncr,Jar•· e la litn ilat.ione della rumefaziorw !'.;altUIIIPII tt• alla ma s to 1J e, t•he si preM•nla poco t•altla " :-.olu 1111'dillt:rem ente do lor osa alla E !JIIt'sla for ma dl'l tlulor·e, quand o :'l tra tta d i empit• tna dell e mn;o;tuidee non compl iC:l lO a pc rio:; L;Le, i· eos lantP, c qu iuù i e rran o coloro che l'a nno dipe nrle1·e l' ind icaz ione dell a Lr.1 par mziu ne

Osservazioni E Xo Te

dalla \ iolenza rlcl dolore, eccitato dalla pressione sulla httse dell'apoli,.i.

I nvece SP i sintomi lh!.!istici sono più aCCl'Dluati. l' più prohabile dte "i tratti di un'inli.1mmaziune peri o paramastoidea. vero dte tah·olta vi c la complicanza della periusti Le. cosirdu! i -io tomi dell'una e rlell'altra si confondono; ma in IJilesti r.:hi é me;.:lio. oPI duhhio. fare un'operazione per lo meno :-uprdlua. clw andare itll'Ontro ai p ericoli rlril.t riLPnziune e della emigrazione del pus ver:--o le meumgi o l'encefalo.

\la J'mdical.iOnt• deiJ'opMazione è meno chiara, IJUando l'cmpiem;L nelle ce ll11le i.• ar·uto e profondo. P non s i rileva esternam ente da alcuna inliammazione delle parli molli: in questi i. so la fehhre , i dolor i, l'abhondanw e il feto re cie ll :1 )\11ppur11zione cli P esce dnl rondulln urlitivo persistono non u.;tntJie i mezzi curativi. e st roruplic<Jno la h olia co11 fPnomcnt ct•relmdi, vi :mftic ionli iudiz1 rhe vi h.1 ritenziono di pus nell'cll't'<:rhio medio. L -.p eria lmen lt' •l'impo rt anz·1 in In SI'Oio pnrulenlt; aiJhontlanlis-.imo clal rontloth utltlÌ\o. rhe si riproduce solln gli ocdlJ él PlH'lla \rene detPr.;o: e r uscita del pns dal c·o nù ullo ulitivo. dw aumenta Jftttneio si comprime in •tue:;to punto la supcrlil'ie ci.,JI',,pofio;i .

l n line c\ purP tmpor tantc> per la deiJ'a.;r.e""" lllt,.,tOIIil'o. t' quindi per· (' lllllic.ezione della Lrapaoal.ione. la clurata olire otto gic11·ni ùell'oLiLe media, senza rhe abhi t avuto luol-(o I.L pr•rforazroue della membrana.

Cht> s(' giit sr l· formato mnstoideo sotto-perio:;tao, p c, rcJr,• il pus un fl)ro li:.tolo:;o della sostanza corlir·alt• i• fatto str·ada sotto le pareti mol li , non vi ,., più alcun duhhio sull a raccolta purulenla interna.

l.a Lrap nn.tl.ione ùell'apoti.si rnastoillea t'• pure indrrata allo eli CUI':trt' nna crontca suppnrazionr dell'nl'!'l'Chio.

rihelle a lulli ;!li alln melotli. potdli' rou f'S,.a ..oltantu si pnò tla1 !J(,rra ns··ita al pus t• ai fll o•loll1 r.ll·,·ulti nella ca,.,sa clel timpano, qu·t nlurHtllt' l'apofisi :;i man· 1 utallerala.

ll ue tli cpHhli rasi di otile media rtbellP a c·ura so no stati appuutn trattati c·olla trapanazionP d "ll'.tpofi.;i.

Tra i varii mPlO•Ii di apennra clell';q olisi masloule f' ciPII'orP,'ehio mediu, m1 ,o no \alsn nella nn,:gwr parto dri

•"ISI tli qu ello di Sdl\\ :ntze c iu podti soltanto ho dovuto I'Ì•'orrere al metodo òi Kiister o d1

Il lllt'totlo eli Schwarl7.e. co l quale si pratit·a uu 'apettura tlell:apnfi si a for·ma di cono rientrante che :o. i tu all'an Lro.

Ira CIJJ'rispnsto hcn e in llllli i casi in cni l'a sct>s:>o cntlomasloiJeo era consecutivo aù un'otite media purulonlnnruta.

Non :;empre riesce con t[llesto mPtodo di sll\hi lire nu'alllpia J'!Hnunicnzione tra l'antro r ho cassa, sia per In ristrc·ttPzza tlel canale timpano mastoideo. comP per la tnmefazioue della mucosa; perciò Lisogn t.: rehbe t•sportare la parete del ron lotto uditiVI), :;econdo il dt Bergmann. )Ja oltrechi· nelle frmnP l'Ornuni di otit e con m diffusione all'apofisi ciò non t' ,arin, la t•omn n irazione si stabilisce ordinariamente nei !.!in rni rou,ecnthi all 'operazione. quando rliminuisre la tumt'faZÌil n e della mucosa. ,;pecialmente se o;i ha ;n nto t•nra di llilatart• col cucchiaio tli YoiJ...mann, adopentto c·on l.(l·ancle (II'Pt'tUZIOne , il t'anale che fa romunicare le clue cavlla. In lfllt'sti casi sono necessarie ripetute irri !.!azion 1 sia dal canale dto dall'apertura dell'apofisi, per rimuovere 11 puc; dn ll'ot·ecdtio ·medio, ma non mi t• mai occorso di osse r vare, in l'iii tlillit'ilt> e p iir pt•ri· o]l,g,, cil proce,;so ,}j Kiisler. il qu:tl•• !!inngt ad esportare collo la parete :'11- t!Pila r.avilà tirnpani··a, il timpani e la par·rte po.;teriore dell' autro m;rstorùPo. aprendo corren7.a lit caviltl cran iana e rnflltt'nÙo allo scoperto la dur·a madre. Il race.omandn il specialm ento quanrlo la supp ur tidone tlf·ll'oreccbio medio tr·onJaria all ' aiTezione della UJ:btni lP rrlc'_• mantenuta ùa depositr da ;,!ranulniollt o dai t'osi detti colt>stentnmi. dt" s'inuirchiano uell'orecchio medio. e ,;pecialnH•ute JH•I rP.r'e,su oppure <Jit:lO•io la r.ar' l' t> la ue•Tos i. clipenclt>nli 'P ···ialmente J,, t ulll'n·olo.;i, ,;j sono e,tese più profnnd. mente verso la rot't'a fll'iro:\:1. eon t1tinaccia ni formazione di ascessi cerPlJ r ali. Col rneto ùo di Kiister 1i è perico lo

OSSER\".\ZII)Nl :'IUTE r.au:-a di c-.;se, alcuno degli int·ouvenienti che vi st allrihuist•t,no.

\ part' quindi. rht> il npl"r;llÌ\11 li Sdt\\',trll.e, molto >-ernplie'P •' senza alt·nn (H'tit'olo si:t :-ullìcieuie nella ma;,1gior pnrte dei rasi eli che occorrono nei l'Oitlati. per lo piu lnlti ili otiti acnte, rs"o anelli' il l'ile non la t'atena dr;.:Ji o,;sil'llli del timp;J no. ciò cht' non si pnò evitar!' col metodo eli Ber,.!mann.

La eltff.,renza tra etue.;to e il lllPIIIÙO di S··hwarlzl' appuulu ineiil. che. quando è arri,atn di'antro. il dcuwli:;,·c la parete posler ior ,;uperiore del condotto ndiL tvo per stabilire un'ampia coruullicnzi•Hte tra J'apCilisi, la n il re.·e:-<:o. Il metodo di llergmanu c'· uttle nei r.asi di otill' cronit·.a, P"'' rint unrcre lulli i prodotti nwriJOs i che vi 'ono r·act·olll nella ca5sa e Ji herare la "0l'g'Pnte tlel pus Ùa!.!li u.;tal'Oll dtt' :;i frappon;.;ono alla su ·t liher 1 ust'llìl; io l'ho pt·ati··ata in t'asi eli otite ct·uuica.

DI l[:>; DI SER\JZIO CIIIIIUIIGICO ECC· di h>.tlere il t'oOÙCil t n di F,\llt)pp'o e t(llintii il nervc) facciale, e tli intar.care il seno tra" e>r•n.

\la, ho j( nwto lo tl1 Sdnvarlze è uella m.hsim a parte dei ca.;r sufli<'ientP (1"'1' a tutte le di tlel l'apolisi masto i•ie elie si presPn tano nei guidati. nei r] tt :di le nttli lllr'clie Vt ramente cron il'ltc r. ribelli atl ogni alita r·um vengono P(iminate collA J-;t:;.;e;.tnt• di rimando.

L'u pPrazionP può app11·ire la prima aunnlata, ma man mano rhe si pr.11ica. si :lClJlli-ta fH'r e,.:a tanta facilità . .cnnll' ;; j di una '''mplit·e iw· ;,ion" •li a.;ct·:>SO. Cerln \i .;ono "empre Òt•i peri coll, primu elt•i quali la I<•S11me dd :-;pno later,de, dovuta atl anttutalia rli strullura: ma ollrechè que.;t o nou è nn aeridenlc mortall', scPg liendo l'Ome oprrattvo il fllladrante antero-.;uperiorl' dt• ll'a pofìsi; hrne sulla posizionA di'Ila spina s1171Ta mcatrLm o sp111a di llenle. che Jeltmtl,t ,;upenurnlt•Jil•' t> posteriormen te l'apertnr.t e•terna ÙPI eonJollo utllliro, .iirii-!enÙ•J lo non parallèlanwnte alla 'Upt•t ·licic dell'apnlisi ma alla del c: an in, •·ome se si vult>S:>i' rag,;llln.!Pre la parte ptuprofonola tlel t'ttDÙ!•Ilo uditho rsterno: e Ltrentlo fare allo ,;ral('ello dt•l mmimeuti di l'lera7.Ìone l'osso , j slar·rhi dn ,;i• pri1 profunùatueote di quello rhr vi giunga l'istrnmenln. polri\ pre:;to e senza iorldt>nti t•ondune a termine l'opentziorw.

Cou chi u le11do •liro. rht> vr pote,he csseret[lt:tlclle dubltio 1. rot1\tl1i ·nza dell 1 trapana7.Ìont•tl f> l!'apofisi per l.t cura •Iell e ot ttr L" roni dte ribelli. qnes a de' 't'S'Pie semprt> prati.catn in llllll i ra 1 111 rni è c... rt'l la forUl 'l liuuc dt•ll'·bte,;:;o endurua -toidt>o. \la sorJra lullo io mi suno potuto ronrincere, essert• lllta itup r·p-.riudihile di ri.·orren·J al piu presto ue!fc olili nwd ie w nsec ulive ad iullue nza, po iclt è rl ha un'azione ro.;i <li;;trnttiva. che con•luce suhito alla r.arie dell'apofisi. corno mi di ossernn·e parecchie volte. ln qu esti ra:-i era in credilu'e qual t !!Uasti avesse p olllto prorlurre in ptod ti r:iorni la suppur.tztone e 111 che 'lnnntllà e:;sa si trovasse uell'apofhi. tnoltranùosi spet'talmentt> \erso la pan•te poster'ore. atl tm meùtatu co ntatto del ,;eno tras· verso.

Dt !!ra nde importarli.:L per· l'e:;ito dcll'operazionP i• l.t l'lira cotBe•·uti\a. La ,;ntum di'i due an!.(nli della ferita. lasd arulo nel c·erllro un foro per l'introduzione di un tub o a ne fa\'OI'ist:H, ì· vero, la ptù rapida ch iu s ura, nn il non fare alwna sutura nssirura meglio contro il ristagno del pth e permette ill<\lll[lOitrlmenlo della 1'avi ti1, che ha sopra il ùrenagr.d o il vantnl-(gio di oppot·si alle emorragie consecu tive, di assorhire tulle le secrezioni o di ra'vo rire lo sviluppo delle

Quindi se noi primi casi operati. in omaggiu alle ideo allora dominanti. io dava la preferen1.a alla gu lura. in :-;eguilo ho SPmpre lasria ta completa menle aperta la ferit:J. dopo arel'la tamponat a ro n al ioùofonnio.

La prima nwdi,·azione veniva ordinariamente rinno,ata al giorno. anche se non vi era alcun :.e;.!no di febbre; dopo. in proporzioni' della quanlttiL di dell'orecch io esterno. ma il ptu rar,lllte nt e p er evit are emorra)!ie e dolori al pazi!'nle. Le si facevano con precauwme con soluzione di ari•lu lt• rico.

Al cune volte 1.• occor.;o chr la ferita esterna venisse rhiu.;a completamento dallo grnnolazioni e cicatt·izzasse prima che fosse ri em pita la cavitit oppure tJuanòo a ncora p eròurava In secrezione del condotto n•litiro esterno: in <t uesli casi si dovette riaprire la ft! l'ila, raschiare col cucchiaio lo gr.trlul:lz1oni e applicare nn lubo a llrenaggio o un tampone.

Cowplelavuno la cura nell e otiti medie croniche l' e:;porta-

DI TRIE.'ffllO DI SEllVIZIO CUIRURGICO ECC.

xiono col rorl'lliaio del Wilde delle granulazioni che sporgevano atlr.tver•o l'apertnra del timpnno. o ingomb rnvano il condotto uditi' o Le operazioni di trapanaziune di apofisi mastoide per ascesso endomastoideo consecuti,·o ad olile med ia purulenta acuta o cronica, o per otite tubercolare, o quale unico mezzo curativo di un'otite media ribelle nd ogni altro trauamento. sono :;tatP cosi t·i partite.

1o Trapanazioni per ascesso endomastoidt'O da oLite mrd ia purnlenta acuta casi U, òei quali 6 in cui l'otite era dipenden te da causo comuni, e '16 consecutiva n malattia di infezione, morhillo od inlluenza.

2° Trapanazioni dell'apofi si mastoide per ascesso endo mastoid eo da oLile purulenta cronica. Casi !J.

3° Tra panazioni dell'apofisi mastoide per otiti tubercolari con cat·ic dell'apofisi. Casi 3. dei quali un o fu io seguito oper.1to di t·esezione ùel primo os>'O meta tarseo di sinistra, e poi di disarticolazione sottoaslragalen per osteomieli te tu hercolare.

4-0 dell 'apofisi mastoide fatta a scopo curativo di otite media cronica ribelle a cura . Casi 9.

Gli esiti furono i seguenti : rivedibili per debolezza di costituzione 2.

Con "edati in a rassegna di rimando 5; 2 per otite " ,., tuhercola re, 2 per rimasta n ott>Vole diminuzione dell'udito, essendo stata la trapanazione doppia: l per mutilazione del pi ede.

'l andnti in licenza di convalescenza di un anno per lo stesso motivo 3.

In licenza di conva lescen za dì ono a due mesi e quindi al corpo t 3.

Alla convalescenza di Moncalieri e quindi al corpo llalattle dell'apparee e blo

Al corpo direttamente !3.

Le due lrnpanuzioni praticate per oti le rronica r ibe ll e a cura il Jo r·o poil'hè gl'rndn·idur e riprese ro serv izio.

La degenza dei malati ba variato n(li i:eguenti li m' ti : operati in segui to aù otito acuta da causo cou1uni la media è stata al di 20 con un solo di 30: nelle otiti d ' inllnenza la spedalità è stata molto J.tiore, e in merli a di H gior n i con un massimo di l :35 . lti. 0'1nnunzi o} in cui la malallia co mplrc:ua ad a"ce,;.;i metastatici io a lt ra parte del corpo. Nel le oLJti croniche vi fu nna degenza media di n giorni .

Questi risultati abbastanza aumentano eli valore, quando si ponga mente al rrlevante num ero di otrti croniche cbe d'ordinario si osservano negli ospedali militari e alle conseguenti perdite p er l'esercito. \' l li.

Seni e llstol e - Tumori - vari e . a) M(dattie dell'apparecchio gmito-1winm·io. - Le malattie dello apparecchio genilo-urinario, all'opposto di quanto si potrebbe forse p ensar e a priori, per la frequenza nei soldati delle cause elle piu di sovente vi ùan luogo, so no s tate nel Lriennio abbastanza rare. E ciò vale special mente per le malattie che susseguono alla e in particolar modo per i t·est ringenti urelrali , probabilmente in relazione al fatto. che i disturbi funzionali e gli

IH l'\ 01 SI:RY IZIO ClliiiURGICO ECC. in t·.untrHl i do\ uli a que"t1 r.·;ili, non ,.; i rnani festa no clto più tap)i. quando gl'indi\ 1lni non sono pi(t :;otto le armi.

Qnah complicanz t' acute ddl,l hlenorrar:ia, ,j sono l ali :.; easi di n.scessi pr· rinl'aLi, tla suppnt'<IZionc delle gluandole del Copwer e 3 da prostatite suppurata. In tutti e tre ttuesti ul timi si è tloru to rit:orrere, per la vee menza fèLhre e dei dolori e p er l'anuna corn plda. alla tntJ;.tone ntrdiana della prostata, senza allender la rottura dell'ascesso nel c..tnale uretnl". Es,., lndu ptrò que,ia venuta in slguilo. 11 1> in tutti tre i casi una Jistola urct ral o. che in un lt>mpo piu 0 meno tun:..u lini per chiuder,;i completamente .. t,1;ciamlo un po' eli atreslll del ,·ontloll11 da 1lllillraz10n e di't tes,ut periurelrali, vinta facihuente col la dilatazione progres siva.

Di ?'esti'Ìit!Jimmti uJ'I'trali uon si !>Ono che 8 per quallro 11ei qualt st dovelle ricorrere al.la urel.rotomia intema. seguita dalla dilatazione pro).!resst va. pnma coll e can•ll'lellc 1l1•ss.l.Jili del V er ,!ne e poscia con quell e del Reniqut•. se:,.:uì i11 tutti una buona guarigione.

'l el ttallamento cn n-;ecutinJ dell'urelrl)tomia ho potuto con\ in ce rmi, che il mi;.:lior dì evitare la febbre ur·elrale è ùi no n Ja,;cìare il catetere a permanenza al di là el i t z o tG oro, sino a elle l' cess t lo il pencolo di emon agi a: e di non irwominriare la cura dilat.tL r ice rlte in capo a X o l O giorni. IJIHtnòo si è fatta la cicat rizzaz io ne della frrita uretrale. a quatulo l'introùut.ione di nna candeletta del 12 o l i non arreca piu dolore.

1n un l'aso di ,1tr1·sirr ron!fmita del lllt'tt/tJ urina rio, gi;\ operato colla st•mplice spaccatura . ..;enza l'i i· potuto r imediare in modo soddisfaccn li ssimo al difetto mercè un proces so di pl a:> tica .

OSSERV.\ZIO'\ì E NOTE

Ili calrflli si sono soltnnt<' .tvnti 2 t'asi, uno dei qu·lli fu rnotiro di prnpostJ a perclu'. l'indl\·iduo non acconsenti all'operazinne, e l'altro venne operato.

Soltl. 72" {anteri11 Il G.- EntratoiS nprile 189.2, con diagnosi eli calcolo vescicale. che viene ampiamente confermala dali· e!\plo razione della Il giorno 8 maggio si opera 1li t:i:;totomia perineale co! taglio mediano latrralizz .•to, e si PSLI'llggo no due calcoli <Iella grossezza cia:.cuno di una

L'opPr'alo però non può la"l!iare l'ospedale che il :w giugno, per a1t:>r t•ontralto l'influpozn che ancora vi dominava. DOtJO rlue mesr di licenza di con\alescenza, conc!';;sar.:li a moti,·o di tale com!Jiicazitlne. il n. rrtorna al corpo e può r·iprondcr·e senizio.

() furono le operazioni di fwwsi col metodo ciel l O le 1mntlll't' di irl?'tlct!lt• seguite da i niezio ne di tintura di iodio e da completa. [n casi si traua,·a di idrocele crslic·.o della vaginale tlel cordone. h) Smi t' fistolt•: fistolt• anali. - Le lìsLole anali operate coll'ordinario della :;paccaLU ra, opp ure più frequentemente col termo-cnnteno del l'al}u elin. sono 17, parecchie delle '( ut.li recirlire. \d ercezione di due oper·ati. vennl"I'O COil.!e•iati per tubercolosi dilrusa. gli altri guarirono in nn tempo relativamente breve e poterono tutti riprendere senizio, senza bisogno di licenza di convalescenza.

Tra Le malattù• di'i testicoli, ricorderò sollaolò 3 casi di orrhit( tulwrcolare. in cui si praticò. appena stabilita la diagnosi, l'orchiectomia; ed nn caso di srtrconut dd testicolo sinistro pure operat o. in Lulli IJ Uattro i ca:;i .

Adopenndo il termo cauterio nell'operazione delle fistole anali, l'i ha il di evitare l'emorragia e di prevenire l'infezione, perchè l'escara che si forma occlude i vasi heanti.

,

DI U:'l TRU:NNIO 111 SERViZIO CIHRURGit:O ECC.

Per alcuni casi si l\ anche ricoro;o alla :;uturn. ma 'lue:;ta l d"to mH'ori ri!'\ultnli falla in tempo. cioè 'luando Ja .. . "ià era bene avvialo il processo di granulazione: la c utile per evilare l'introllessione dei lembi clelia ferita.

Tanto nell'esploraaioue c.he tlelle fistole auali ho scmprP soltanto all'anastesia cocaina, anche se :;i adoperava il termo-cauterto per dl\'tdere ili Lf's;;uti inliltrati.

c) Tumuri. - Hann o dato un !llinirno nlle afiezioni dtiruq!iclJl' del tril'nn io. a meno elle vogli;•no comprender!' fra essi i linlomi l'. i linro.aùeuumc. _c he , '[lH\Olo all'allo operativo. tal1.

l) i veri Lumon non si presentarono rhr!} ccstt soLLocutanee dr nessuna importanza: un sarcoma tlel gia zionato eù 1111 carcinoma ditruso del meseuterio, diagnosticato 11u:·ante la vita come mopernùilo per la :;tU\ ma per il quale sr t:redeLle Lutla\ ra ùi ad una lapat otoncia esplorativa. a w oliVO degll atrocr dolo_t,r che da circa qutnlilci giorni tormentavano il non suscetti btll tlt essere t" :l lrnau co n le pi ìt ener,.:rclle 1n;ezton r ct 1 morfina. [l malato mori il giorno dopo per esaurimento nervoso , e ,,u·antopsia si trovò che anche :rl' rntestini erano "tà Hole\ohnenle inliltratt dr nndult carc.rnomatosi. "' ù) f 'tMt' vane. - 2 nmule. t•ur·ate coll'estirpazione ùella cisti.

t; ws1 di rmor r oidi per a delle qnali hastù la dtlatazione e per :) si ricorse all·iptipuntura. previa ht narcosi doroformica.

3 71olipi naso -{ttl'in!Jei estirpati col cncclri .IÌo ..

Di malallie oculari che richiesero l'intervento cluntrg,co vi furono due panoftalmili: per grave lesione del bulbo pro-

,

OSSBRL\ZIO"il E '\OT& dotta tla scheggia di feno arru,enlnla con p(lrmanenza dol corpo rhe c·on •lu,s.. ro all:l fr1sione pur ulerlla ùell'orcuio, e fJIIlllrli alla sua Ot!ressnna estn·pnziortt': ed nn enlropiort doppio per cicatrizz·li·P delle palpebre eh nslinne di nn preparato e.;plodf'nle, operato rol prote.;.;o di Pageu;;tek"r con buon ri.;ultato .

Tra le Ullyhi. lnrru·nnft• si prt•sentnono paI'CCch i cns1 eli rcr idiv a. con formazioni' di h 1uelle cornee, irre;!Oiari. difi'uruu, pf'r le qu.tl 1 SI nc·orse. ollrechr., :d ln es ti rpnzimH' di tutta la motrirr. al della superficie anteriore della fai: n;.:e la tl uale le a melle 1mpian1a,aoo. :\elle fc11·me fungo:-:e della dotl.t ouirhia maligna corri,pu,;e ottimamente il n1trato di piombo. introdotto dal \ anzelli nf'lla pratica dtirurgtca.

Tn uumero di cinque fu1·onu le ci-ti sino' i;lli tentlinee, i così ùe111 estirpate: una ùelle tluali. situata dietro ùel hkipiLo l't•monde e eomuniC'anle con l' articolazione del perone ostacolava 111 mollo tale il cammt11an1 e s pecinlnwnte la corsa. rhe il S!l;!getto. nn rap itauo ùel 'i l" ranteria. non era io ;,:r.Hio lli I'Ct'<ll'•l al campo. L'es ito In lHioni ..,stnlo. poiclii· ron l'es tiqwzione del ga n,!.dio sp·11·ì ogni in comodo.

Hi corùerù infine, oltre a parecchi innesti epitlem ici 'U pint:he eonsecutive a procc,si llen11nonosi c"l D!renosi, ,,.,. casi d, rlue per ri mediare a ricatnci e dr.formi. cd uno n 'a:-ta pe rdita rli parti molli della re!.!ionc anter'ore 1iel rollo. in seguito al] un proce5so scrofolnso trl ce rat i\o della cute.

Ed ceco tem.inate queslr note pel triPnnio di scrviz1o da 1110 presL1to pt·esso l'ospeùale militare Lli Tur ino . Hipet•> che non ho crecluto ron ciit dt fare un n n ·

Dl n T RJE'\'\10 111 CUIIIU RGICO ECC. 46n di co nlo cl in ico. e tanlo meno di scriv er e dei capito li di

:-. ull e m dallie chirn rl-! iche più frequent i nei soldat i. ( ntanlo mi è ).:l'lllO di attestarn qui la mia ri conos cenza agl i ecr re:::i supenori che mi stati di incoragcriam enli e di consigli. e in ispecial tn(ldO al colonn ello medi co romm. Pietro Ubandi: e di ringraziare 1 tutti ch e mi hanno coadiuvato con tolleranza e co n buona volonla.

CIRCA liN APPARECCHIO DA

PRESSO IL REGGIMENTO CAVALLKRIA RKALK (2)

Nota 11ft 1tottur t ili1•1•o Ctu·ca, capitano mcfliro

Gli appa t·ecchi da disinfezione che al gioruu ù'oggi offr·o il co mm ercio so no u·op po costosi perchè si possa sperare di vederli adottati in temp o molto prossimo io tullo le cnserme del nostro esercito . Eppure non v'ha chi disconosca come In ncces·itit di sollecite ed energiche disinfezioni si impone ogni tlualvolta si mantfestino di malattie diiiusibilt. il che uon è raro tra le nostre truppe come tra quelle delle alt re nazioni.

I mezzi chimici di disinfezione non dan no perfét ta ,:aranzia di succ esso. nè sono di comoda applicazione: cosi i sufcii anidride solfnrosa hanno perd u to ogni importanz 1 dopo che Koc lt e Wolffiliiggcl dimostrarono come es::.i non siano efficaci. anche in concen tra7.wn e forte, a i germi infeuivi quando esistano fotme pers is tenti, e neanche i batteri sfornii i di :;pore sono ce rta mente uccisi quando l'ani d r ide esista nell'a t ia in proporziono del 1O p. ·l 00 e si tratti di strati di tessnti un poco ;;pessi.

L'acido feni co, il sublim ato co n osi vo , la ca lce ecc . in op-

, l 'n'ora t• sufficiente ad nccidere le :;pore del car honrhin. ti materiale infettivo più tesistente sinMa co no scinto. Sn quesLi pt·tncipii sono lta:;ati lutti gli npparet·chi da che attualmente vengono massima parte di es.;;i si ut ili zza il vapore ci rcolante prodotto da un serbat oio qualunqu e d'aciJua in ebol lizione: in altri si trae profitto da ll ' numenlo ùi temper nttmt oltre i l 00° mg!.(inolo rla l vapore d1 più atm osfere. e :;j {lllÒ CO!I i : I'CCierare la di>'lllfeZIOOe. l o mi prnpo--i :;i o dall'anno scor,;o d1 risc,Jvere 'l quesito di c·o:-!r urre un ton meui :>empl ici ed ec·onolllici. po-sunu trO\arsi in qualunrrne posto ed esse re J•reparatJ da CJUilluoque opPr.lio. l nrora).!giatn dal 111iu rulonuellu, il qu ale ottenne prontameute f'autOI'II.I.:Ii:ICIIl6 di :-:pendere fa SiJIDII'a di lire ;!()l) d ietli int·aric·o ai t. ·•ppatori del reg.!imento di rostrurre un fornellu in colto, sul q naie 'l'lllte adatlata una caldaia 10 ghisa, IIIUllil:J alla sua ha$e di nn tubo comuoicantl' all'e:- tern o con llll appal'<•rcl•io a live ll o per la nfornitnra cou tinua dell'ac·qll'l.

CIRC \ UN APPARECCHIO DA DISl"iFKZIONI, ECC.. portuna concentrazione hanno energico potere germicida, ma non i• possibi le estendere il loro uso a tuili gli oggelli. Ccsi, !less un o immergerebLe in una soluzione ùi acido fenico al .; p l 00 o di sublimato all' l p. l 000 o di calce al l O p. l 00, rl cappollo, la giuLha, i pantalont di panno di un soldato col pericolo di vcderli. dopo l'oper degradati al punto da insernhili.

An che la hollttura in ncttua semplice o in solu1.ioni di:-.infetlanti, capace certo di uccidere i non :.arehlte conveniente ad adoperarsi in lulli i l'a'>i percbt., un'operazion e non sollecita nè facile, rome per i llt<\l oras:>i , t<'perto di lane e simi li.

Invece il \'apore d 'acqua alla temperatura di l 00° tog lie la \ila a qualunq ue germe, sia esso solto forma vegetativ:\ o di spore, no n presenl:t alcuno degli inconvenienti che son proptii dei mezzi sov rncenna ti e si può applicare in t'U•o senza mol estie di chi opera. Oecnr·t·o, hone inche il vapore possa invadere tutte le parti dei tesalla sua azione e eire sia cin·olantc; perrhì• il vapore ag isce con rnergia minore anche con tt:mperalure superiori a l 00".

:'Iell e delle cond zioni uno sp u to fresco tubercolare c distnfellato in 15': a llo stato secco. in uno spazio dr lewpo dai :lO' ai 60'.

CIUCA U:-1 Al'l'\llECCUIO DA DISINFEZlO"'ì l , ECC.

Sul piano supe r iore del fornello, 111 tt'allorno la cabl ai a, Cì\iste un soko intonacato di cemento, a ri cevcro il l1ord o di 1111a gra nd i' tin l)z;:a, la Cjttale cost ituis ce la ca mara per il vuporo.

Questa tin ow1 è alta m. l ,JO, Ila un diametro interno nIla sua hase di rm. !lO t•tl al11 ,;ua parte superi ore di cm. è costmlla in solido legno tli ea:;ln!-!110 . spesso cm. 4, ed i' munita di 1 rerchi in rerro ( 1).

A dhtanza tli l O nn. dalla base è ;;tato coll ocato un diaframma munito, al re n Lro. di un'apertu ra circolare del dianwtro eli :?0 t'lll., l.t ttua le si può chiurle re pel·fellamt"nte O•l aprire a 'olontà uwcliante una valvola aflidata ad un si:>Lema di leve mosst' per· mezzo di un manubrio a Yite. .l i disollu del diafrauuna esi:He, nella parete della tina, un - --- - ---

(l) Il lrgno eh L'a<l.llgno prime clisin reziom lasciava trasudare sostanza flliJ ÌIIt:llll dPstill:Jl(l alJ USI'Ìla ciel V:lp()I'P. liUUIIdo fi UeStO 111111

C<llor.lflte !(l i ogge tti In rossastro.

Ora cio uon s1 ve1·illca pl!1, mz1 r>or ev itarl o cln. Jlrinciplo sar ebbe prcreribt ie a l castnguo il rovere od Il golso.

IH l !c ero fJU•S:I ':!RÌil dal foro ciel diaframma.

Eutro la Linou;a !!Il da ùi-. infellarsi YCU!!onu ··ollucati .;upra due piani a t et•• metallka 1.in cata. !isso l'inft•r'nrP. mnhi le il sup et iort', ecl a di,tanza l'uno dall' :lllru tli t: lll. !IO .

.\Il a dbt •uza di IO cu1. dal hordo supPriore dPI ù l nli11e i· rhiu.:-u da un J'oh nsto t'nperchiu lll legno rllr lllato ch c l ne disrhi. di cui 11110, PII l pit·coln. entra ad iuI'CIS(I'O nell ';q>ertlll'a ;;uperiore del edinùro, IIH'Iltre l'al tro, pif1 larf{n, si adat ta sul bordo de l ci linci ro stesso con l'i ll terlllfiZZO di un o s lnllo di l'el lro . l rw s;.rnanl o all'unito dal'i1, meglio di qualunque un'itlea dtiara del ...empliee apparecchio. llrn io hu la tinozza sul forucllo faeendn ... j l'lte il SII O !tordo i U penetri nt>IJa SC:\11:1 la tUra J,!ii'l Hirmpio questa tli acqua artìuchi· il \ilpore che ,;j formerà, qn:uul n l' arqua drlla caldaia <>ntri in eltulli;:ionc. non tr ovi da questo lato v ia di uscita. Colloi'O gli O).!gPtti enlro il c· ilindro e lo chiudo co l copen ·h io c, lenP nd o r hiusa fu \ah oln del òiaframmn. allenrlo che l'acqua dP II n raltlaia enLI·i 111 elmi! izione forte c che il vapore s prigionantes i sia s ul'- ticientemente mlùo per introdnl"lo nella tinozza. Se 11 vnpo re ascendtls'c tra gli rnan mano che si forma. c·ontlensandosi rnpidamente li inumidirebbe troppo.

1111 tubo dt•l diametro tli :{ c111 .. mun ito •ii rul•inello, eh•• :.i imuwtte llt'lh c.111oa del ··amino. tlit e,;itu al pure tlell'nppan• t't'hio.

In tul modo. e ]Wl' mezzn di 1. rollllsle viti. lt• quali li,;sann il wperchio alla tinozza, i.• assicurata la l'l11u:-;ura !\ I'JilOtic.t tlt•lla s tessa. uu foro per in tr oclurr e nel cii intlro un ter mometro a 1.:?0 ".

I l rnbineuo messo inferiormente nel per avvet·tire qu.1nclo l'aCcJua ha ra.!.!giunto l'ebullizionc. pt•l·ciò esso deve rimanere aperto durantr tullo il pnmo periodo dell'oper·azione. Quando vedri• U11cir·e da uu :,:etto di vapore ahhondante rd energiw lo si chiude, mentrr si apre la valvola dc•l diaframma. Si vcdrit r·apit.lamentc salirr la t'OIouua del Ll'l·rnome'Lro situato sul t'Opt'rchio, otlenen!lu nello spazio di iO' al più, la tempcralrrra tli !Hl". Ila que.;t,, momento il robinetlo superiore. rlac prima em de\e es ·ere a perLo e l' oper.1zioue deve prutra rsi 1111 't !l"li.

CIRCA APPARECCHIO DA ECC.

J'efficaria dell 'apparecf'hio avrei potnlo sen irmi delle di rarbonclliu o di nlt ro rnnterialt• Vll'ulento> ma. per· VPI'O, poichi• le et>perirnze d i tuiLi g li osservatori i truali fin ora occupanm o dell 'argomento, concordarono come tali germr siano sicuramente uccisi dal >apore t•rrcolaote a 100°. a me bastava .;tahilire St' tale temperatura ven iva raggiunta nell'interno degli oggelli in di,.infezione.

11 termomet ro veniva al1'onò.nto nella lana di un mnteaiToto lato oppure nel mezzo di un involto di bianr.lu•ria, oppurl' in mezzo ad un in\olto contenen te lana: n era adattalo pN la temperatura tli l 00". i reofori della pila r del r:unpanello con cui era in rumunicazi_one si facevano passa1·e dal for·o del ter·mometro nl coperchro. i tre espcl'iment i fatti si i• l o li campanello suonò sernprP nllorquando la tempe· r.ttura al termometro eslemo era di ou·:

I l Rudùe. cit.1to dal Hichanl nel ,.,uo trattato d'igiellt', aVl'\a constatato che la temperatura tlel \apore che 'i nell 'atm osfera da simili npparet·chi ,., minore di quell1 rhe s i raggiunge nell'interno degli oggetti persino Ji :lo a i·0 Questo et'cesso di temperatum pro\er-rebue dalla condensazion e di una certa I[Uantitil di nell' intet no degli oggetri.

L'acqua per pass.tre alio stato tli vapore assorbe :;:n calori e le quali vengouo ahbarHionate dal vapore. allonJuando esso ripassa allo stato liquido. Il ca lore latenl e del vapore libero darebbe dunque tale di temperatura nell'interno ùegli l o volli appurare il fatto co n esperimenti, valendomi ùi un termometro elellrico pr·e,entirnmente campionato t'Oli i termometri del Il. Istituto di fisiologia. l)er giudicare del- temperatura si •·ag:.!iungeva in nn tempo che nnn fu mai pil1 lungo di f.O' dal momento in cui l'acqua era entrata in eu ull izione;

Ri r·aggiungevn l'ell'e llo più mpidamente ten endo, a tal momento rltiuso il roi.Jinollo superiore;

Una volta raggiunt..'l la temperatura di l 00° nell'int erno de,.:li questi la a lu ngo anche •JUaudo non penetri più nuovo vapore nell' apparecl'l1io o nr penell·i poco. Cosi. rallentando la combustione nel fornello, il campanello nou cessò dal s uonare , e suonò per uu' ora rirca dopochè io intercellai l'ingresso del vapore. cltinden .io la valvola del diaframma e contemporaneamen te il roh inetto :>nper1orc.

0 l'corrono dun1tue t ore una disinfezione s:a compl eta nel mio ap parecchio: ossin, due ore perchè l'acqua entri in t'111IIIit.ione ( l ) W' perdlt' il \'apore l'agg-iunga l 00 '. un'ora di 1lisinfezionP e minuti per lasdar :>fogo al va pure. l l'l'm i na la l'ope1 a1.ione. prima ùi to gli t'l't' ;!li :-ii ,·on... umanu per u!-!n · dis10fezione h:,.!. ùi legna e zO cii nuhone rokt•. Qualora pero fabi parecchie di--inft•l.ioni. i• eh aro ,·he la seconda e le ,.u cressi\·e durerehl, eJ'O molto meno t> ,·o,:Lereuhei'O an che pupos...onu gli ùi due J.r;nule co111pleLe. o.;sia i ulalenhst. d ne trarersini. due tel1 d t l1ranùa . l'er asportare gli oggetti dalle eanwrate io wi ."erw' Ili un sarco di tola eli olona il cruale ha le dimensioni ddl'appareccltio aperto alla parte inferiore e si i mmelle con tutti gli oggelli contenuti entro il cilindro.

CIRC \ UN APPARECCIJlO D\ DISTNI<'EZIONl, RCC. i-77 di po1'11 il limite previsto cli 200 lire. Cjue t' apparer•rhio fon ziu n:1 ornm ai dal mP,;e di marzo dell'a uno '''ON> nt'l Qu artiPre S. \ nlonio. c non si !;Ono verifit·ali mai irwnnvenienti.

L'id ea di que:;to apparecd1io non è nuova. Per del Flii !!ge ne fu c'ostruito uno in larniem di fei'I'O m p:;uto di feltro pt>r h ritl.t !li Il RirlJat·ù ne uno CO!>trullo in IE'J.:llO nell'ospedale militare di e funzionante con oLtiiHO "IICCI'S'o.

L'apparecl'hio dE'l rostò lire -S-:.>0. Quello cl"srrilln clal Hich:ml. lire H!Un. il no,.,tro li1e 218 m"ntrc le sue ùunensioni ..ono ai du(' Jlr('cedentl. }lerce il la' OI'O clei 1.appatori In sludio di tutte le po,,;illili e•·nnomie al,biamo poluto efl'ettuarne la co;;truzioof' 5Uperandu l'er l'importanza che l'arl-{omenlo merila. io spero di not: a\el' perduto il 11110 tempo O!'CIIJmntlomr ne . ed ho lidncia che l•t mia iniziativa trovera buon vil'o i co lleghi. i quali vorranno tentare e sperim entare anche loro , contribu enilo a dill'ondere nell 'e$O I'Cito la pnllica razionale de ll e di si o l'ez io ni.. dr/ r;i orm•le ml'dtc ll drt Rfgio R& trrito ' dtlla Rtg i a Mari 11a

(t ) Qlwslo lt>mpu 1'0>1 lungn per e nece 3 ;ario Jl"rclll' lo adulta! liiJI\ ral1laia di Jliultoslu ;,pe,.,a; se la callfaia ros't' Ili lnmfl•m Il tempo mollo menu. Pero l'inconH•u 1outo "t·omJiellsBLO dal !allo che una volla raggmnla l 'ebull17.ione, I)Uesta si ··on pochissimo comb ustiiJi lc.

Il 1ned ico militare si trova spes,;o in t'ircostanze da dove r<' pratir·are ener.!i1·hE' e pronte cJi,infezlnni . Ollr•' i r.;t..i che t'Omuu emente s1 verificano nei numerosi (ll't•'irli ÙO\ c nun l'sisl ono ancora i opporln n 1. nel 111entrA rebbi' tl e,iderailile che vi ,;i pt·ovYeùesscJ io credo si delillan tellf'l'l' an ch e in gran conto le dabili ai campi, all e manovro ed in guerra ove, <., noto quale enill'lìlll clil'posso no assumere rapidam en te le ma lattie infelliv<'. 0 1· bene in lal i momenti ogni corpo o rl'parlo potrebbe co n oggetti facilmente reperillili ovunque buoni appa1·ecchi di disinfezione.

I nfatti la cosll·uzinne di qnesto da 111e descritto può seru plili ca rsi grandemente. t> necessari•> che esista il diaframma inferiore etl ann<'S"a \ahola. lo lo feci app licat·e per 1mpedire che 1.:li og!.[elli s1 lll UIII Hlissero t roppo. ma se ciò succeda la disifenzione non sara meno ellicace. \ Ila reticella melall:ca puo un sostegno qu al unqu e cii corda. l robioetti si possono aholire. stantlo due fori chiusi da tappo d1 sughero. e si potrebbe fare a meno nnclle del termometro pciehc1 ora sappiamo che il \ap ot·e entro il cilindro rag'.!iunge certamente la tem· pera t u1·a di l 00" dopo cb e l'acqua. ho Ile da Hl'.

Ecl'o dunque che, in casi m·genti. noi improvvisa re nn apparecchio efficace e maneggevolt', o\·unque esista una ca ldaia, un fornello ed una tioozzn.

U'i APPARECCHIO DA DTSI"'IFEZIONI, ECC.

247 . - DISCIPLINA MIL IT .\RK Domande

JMr oamblamento eU corpo o dl deatlnazlone. - 30 d!cembre. - (Giornale militare uj]lciale, pubblicato il 31 dicern bré 18!12 , dispensa 48•, parte 1•, il dis posto da l N . 28 della ! skuzione per la compilazi one delle nole c ara ltel'istiche, po ssono esser e al an che le domande eli urflciali per cambiaraento tl i corpo o eli des tin azione, fondale unicamente sop ra ragioni dt pt•ivalo interesse o di ram tglin.

A rond ere più facile l'esa u dimento di tali domande, il Miamm e tte clte le medesime !liano d'or innan zi invl8te in epoca dell'anno, sotto la slt- ella osser van za delle concltzioni di cu i in app ross(l tlistinguet •e poi siffalli provvedimenti da quelli eseguili per t!s igenze di servizio o di disciplina, nella relativa pubblicaz ione 1'1111 Bo lletti n o delle nomitl" sarà in serita la indicaz ione: a .'luCI domanda. si terrà roulo alcuno delle dormHldP, le rrunli. 'IUflllluuque inollratc pt't' la pt't'"Crtltu ,·ia gerar·chicfl, veub:;t>t•n l'ulle racco man <lllt'(' tn via particolare.

Eppe r tanLo n partit•e dal 1• gennaio 1R93 le autorità militari , dopo avere acce rt ato t'igorosameute la esistenza dei motivi che danno luogo a simili domande, potrann o da rvi purché g-li ufficiali che le ollre esser e qualitìl'.ali otttmi o buoni, siano da tlue Anni ahn euo e con il m edestmo nella residenzA che i utcndo n o eli la scia r e, od apptll'lengan o almeno da due ann• al corpo in cui si tr ovano. al mom e nto in cui chiedono il cambiamento.

Ta li tra sferim enti, co m e che motivat• da ru l:(iOn i di privato interesse o tli famiglia, non rlat·anno peraltro diritto ad alcuna inde nuilA ; e P'''' conseguen:.m l' ufficiale trasfe r ito dovru l'ar fr o nte, a s ue spese, al propl'io vtaggio, ed a quello fAmiglia , come pure al traspo rto dei cavalli, del bagaglio, od altro, fruend o, bene inteso, delle consuete facilitaztoni e t•iduzioni di viaggio concesse dalle società fe rroviarie e di 118\ig:azione.

N essun cambiamento di r eggimento sa rà concesso in occal'lione di cambi di g uarnigione, o rlopo che ques ti s ian o s tati preavvi sati e prima che s iano passati almeno se i m esi dall'avve nulo cambio.

I n casi pPt•all r o di gt·Avità, t• iconosciuli dnllr. autorità competenti, potrit an('he da r st alle d(lmando facendo dalle lirnituziont di tempo cont.,nute nel presente , 1 tto.

Si ricorda inlìn,.. dH? anl'he le domande in parola, •·ome lulle le altre d11 elle al Mmistero, :'\ehh., ne presenlRit> in occasione della contptlazionP delle notf' carallerisliche. d t•hhono esRere rodatLP in curia da bollo dt L . l.

Jl _\lj inisLru - P ELLOU X.

Circolnrc ì'\. 12 . - Corso d 'istruzione pei oapora.ll a i utanti di sanità. delle infermerie reggimentali . - (Segt·Ptoriato g;•norale). - ld gennaio. - (Giornale militare rt/Jlciale pubblicato i l 21 genna io 1R93, dispensa :1\ parte 2•).

Questo Miniqt•·t'o pr•·S<·t•ive che l'invio agli osp.-.dali milita r i pet• pal'lo dei di fanteria eli linPa, glieri ed alpini det ..,oJrlali, d t cui all':\ tto 4:>0 della Rflccolln rlel Gtornale milita1·r, non abbta luogo pet' ora, e risPI'ha di dare in SPg"luto nuove di..,po!:iztoni in proposito

T! J1in i8l f'O - PELLO UX.

Cit•colarP '{ 3 1 . Vaoolnazlone . - !!ener8le) . - :J marz '· - (Giorn ale militare l{/'jieiale, puhblicato il i marzo IS!la, .!ispe n=-a \:1•, pat·le 2•.

Collu Cit·rolu:-e l iG del 18q() ru pr,•s•·rillo che i corpi ed isltLnlt del R. e,.ercito pruv,·edcrst ,,i "accino animale dall'!;;tilulo Wlccrn01{CIIO tlelln Slalo.

A par1.iale motlificazione della suddella Circolare, r1uesto Ministe r o nutorizza 1 corp t ed isliluli sopra mcntovalt o provveder si, qunlm·a trovassero la convenienza, anche 1la is t it u ti vaccinogt>ni prival t, dopo pe r ò d'es<::e r si accertali che ques t i siano slati r ego la t·mente a u tor izzali da l M tnislero dei- l'interno , n t rl' mi n i dell'a r t. 5:J dello sulln lull'ln dell' ig ie ne e della sanità pubblica. il ·'fir.istro - P t.LLoux

!l Mtnistro - I'F.LLOll".

Ctr,·ola r e N. 36 - Proposte di ammbslone a oure balneotermall negU stabilimenti mtlitarl - (::;egt·ctarinln g enera le) - 20 marzo. - (Gw,.,w[, ltllldare 11 {(trirtle, pu b blicato 1'8 apt•tle 18!13, 1 1•. pnt·tc 2•).

OR in foJ r rnazioni pPrvenute fl M ini'l<' t'n c clall.- uumerose r tnnuzie volontarH' che ol!nt anno si vet•tficano per parlfl dt>gli ufflciali e deglt impiegali a rr•uit'l' rl••IIU CUI'fl llP:tli ;;tnbil im enli balneo-termali militari, dopo hanno già ottenuto l'nmmiq!:'ione alle curP 5le<o:sr>, risulta ello le propnqlo non s ono c:;empt•e dettale da nsqolulo biqogno tlol ltl c:. u re ruedesim t'.

Tal e s lalo d i cose non ò senza inconvenien ti , poicl té pnò act:ml e r·ne come con!';eguenza che pPrdano il bAneflz io de lla c:urA altri rui essa sar ebbe indispensabilr. I l M inister·o ric hiama quindi g li ul'fìc iali medtci al la stretta dPIIe p r esc r izioni rego lamentari. non r ilAsciando !lu:hiamzioni m ediche pet• ammissione alle cut·e balneat•r ed idropinich P se non in caso di assoluto l>isoguìt.

I dir e tto r i di c::anilit, pet• parte loro, uc:;er·anno rigoroso controllo i r oposte che loro pet·vensrono per ec::ser t!'a<::mcsse all' is pettorato di sanilà mtlitare. accertandosi personalmente, 1iunnJ o lo cretles<::e r·o opportuno, che gli intttvidut p r opoqti ha nno r ea lmen te nece:>silà della cura invocata.

C.rcolare 37 - Concorso per la nomina a aottotenente med.lco nel corpo sanitario mUltare - (St>greluri u to gen .. t·a le .l. - Jo aprtle. - (GIOrnale mifita r e flcial e, pubbltcalo 1'8 ap r ile 1893, dtspensa u · par te 2•).

1. II Ministero del l a gue rr a fa nolo rhe ò apet·to un concot•so po r lo nomi na dt 30 sotlo tenauLi medici nel co r po sanitario militare.

P m· al concot·so gli aspiranti d e bbono: a) av<•r gtt\ Olll'nulo la nomina a soltolenente medico di complemento, b) n on aw r l'e hi. dì anni 30 al t• 18!!3; c) es><ere celib i, o, s e ammogliati, dimostrare •.1 po<>seùere un'annua t'P.ndi tn th lire d u e m1la . l comuntlanli di coPpo, nel tra s mettere queste domande, Jovrauno conedar le eli copia di slalo di di 1111 rapporto sul modo di del concorrente, redatto da ll a com· mi<".;ione compilatt•i co clell e nole• ra raLte ri slic h e. l r.omtmdanti de1 dis tretti, u ol trasmetle1·e tali dmnand<1, t.lovranno <:nl'reda rl o eli copia dello s tato di >wrvizio del con· co rt' OII te. i. Tutti i conco r t'PnLi ammogliati tlov1•anno unire alla do· manda i titol i legali <'O m pt' OVIl!ILi la possibilità di O!'<sicut·nre a lhvo r·o della m oglie e della pt•ole nata e nascitura l'anuun t·e ut.lila di lir·e du<•mila da nei moùi ' 'oluti dullt1

2. Gli a!'<pit·anli allualmt·nte in ser,·izio trasmellet·anno la loro domanda, su carla bollala da lire una, per via rar chica.

:3. Gli O!>pit•anti in rong-eùo illimitato tt·asrnetle t·anno lo loro domandA, ;; u ear•ta eia lire una, per mezzo dei militari nl'lla c u1 giu1•isd1Zione so no domiciliali .

:3 1 187 1 matrimo nio degli ufficiali. uue--ta rendita pe r·ò non sn r ù vincolata !!hc •J uan ùo il cont:OI'I'etrte, nominato nwdico elfeLtivo, otterrà lu pt•omiOz rmu3 al d i tenente m edico, com e dello al 7

•. Le tlomnrule !'luint!i cate dov ra nno esset·e presentate dAgli a:ilpir'tlllli, non piu lat•tli de l 15 magg io p. v. , a i co111un lunli dr co rpo o di tlic;trello, i quali le trosmellet·anno sollecrlamenlt• a questo M inr!'lte r o («eg- r etariato gPne r·ale). (i. 1 conco rrentr, u r quali Sll l'à confer ila la nomi11a di sol· to tencnle rneùko l'ffeUivo, sa rann o c lassifica ti in ragione nella loro a ttuale auzianitil, eù i Jm·o n orni sa r ruwo pu!Jùli· cali nel lJollellino delle nomine del Mioi ,-:,ter o dello g ur r·ra.

N e l termine di vonli giorni dopo tal e pubblicazione g li ul'· flciali m e di c i di co mplemento in congedo illimitato dovranno la c l1e loro sa 1·à s lala asse g nato.

7. Non più tardi di due anni dopo con!'!eg uila In nomina,

1 sottotrnenti m edici cl•e non a bbiano fr•equenloto il t•or"o della dr eli sani la nulitaro P :;;u pu rati gli esami finali, saran no sottoposti wl e><am1 spe•;1ah per o ttenere 11 grado oti len ente m rdico.

Que!'lli e:<omi vcr:>erannu s ulle ::-;eguenti materie: l. Hegolamenti militari;

:!. m ilitare:

:t l ;.:w ne m 1litare P slalis l ica.

\.. Serviz io sanitario in ca mpa!.mn;

5 E:<e r eil&zioni di ci!Ìr'u r gia opPralona di R. 1 che in 111 detti c•:;;aml uon fo,;se1•u tlichiat·ati 1dou e i, sa ranno dal :;;r t·vtY.io elloLliYo.

!1. La med iR generale dei puntt di lll l' l'ilo t' tsu llanto dai detti st•t·vi r·a prr la c lassificazione ;.:e n o t•nl e di unY.ianilù nel di le nen te. il - PEt,t.oux.

Alto \1. 6 1.- AVANZAMENTO. - Norme dl maslma per gli e sami d ' avanza-mente del oapltani medioi e del tenenti medlcl . - l' ap rd P. - ('•Ìurnale mélitart• trj/lcral e, pubblicato l'S ap r tle IR!):3, dispCIIS\ll l a•, pat·lo 1" · l - DispoRi:ioni yPneralt. l. l CAptttlni f'tl i lenenti meol1ci 11011 poll·nuno ven l' rurtuadri d'avam:ameu l u non abbrnn o p r11na surwrati appositi esami sel:ondo le not·me t•,J i pr ogrammi seguenti.

P et· l'ava nzamento dei ca pitani n mAggwtt lltethd o d01 tenen t1 a capiLanr meJici, si seguiranno lo '<oguenli uorrno di ma..

Ai progr•ummi potrann o però venieo ap po rtal o da l Minimodificazioni; C'oll'sggrunla di quei temr che i prog r·essi della scienza e le ei'i i ge nze d e l se1•vizio sanitario mi litare richiedesser o.

2. Pet• i quad ri <l'avanzamento a maggiOI'e m e dico od a rnpilano medico, saranno chiamali, volta pe r volta, agli e$ami i capitani medrci o.l i lenenti me·lici secondo la lor·o inscrizione nel rispettivo r·uol1 geoeròle di auzrauitil. ed in quel numero elle il :\Juuslor·o ordnwru m base alle tli8poRizio rll clelia legge sull'avanzumenlo nel H. Esercito.

3. Lo chiamaLe ag-li PSarni dl'i c·optlHni medicr e quelle llCi l e rwnli med ic i polr·anno uver· contempo ran eamento ovvf>ro in epoche ùiv,.rse.

Il nome dei •·apitani c Lt'tll'llli modici chillmali all'e:;;auw, pubblicato «ul BolZ,>ttino l /l:ticil'l. le; e col nwdesimo vorrli pur·e indicuto il giot'llll iu cui •l0vr•auno pr·e,.:enlf,l'>'l all'l"' pellor·llto di militare in Roma, preso il •[ ual u :.:li 0"8mi avranno luog'J.

5 Gli e"ami valg-u1o t.antfl per la formazione del IJIIS<h'o dr avanzamPuto ed anzianità quanto per quello a n. l caprlani ed i Lenenti llledici che esami nou wn· gnnn dichia r·aLi idonei al l 'uvAuzanH.mto in una prima pl'OYII, potr'allno ripeter•e gli iu occasiorw di una l'>ecundR chinmntn; ma, in IJUesto caso, ""Il polr'Anuo venire ill><Critli -.u l <[uaùro d'avanzamento u qualwrr[ue sia rl deglr ec:ami.

1. Sono dctinith·amcnle escJu>;i dall'avnnzamento, e 111Ìr11li non verrauno clHall181i esami, i cnpilani e•l i tuncnlr c:he non srauo stati tlichim•nli idun"t per dnc volto ull'esnme. o co,i pur·e i caprloni e t1•nentr medrci che, chiamali JWr' due volte, non si [H'6SI'nlersnno agli esami senza legillimP cause.

K Ne l fot•rnal'e i r1uad t·i d'uvanzamenlo a sce lta, sia der cnprlani cl11' rlei tenenti, :;i [ll'end r rà per busc la ri spel ll\11 ant.iunitti rJ, •glì in scritti tn tu li quAdri, inrl i pendentenwn to dalla media finale riportata negli e"'ami.

9. l cnndidali inscritt1 nei 'fllllrfri, sia per l'avanzarrwnto ad ant.ianitit, sia per l'avanzamento a !:\cell.a, potran uo essere cancellali quAlo r a se ne r•erull•ssero irnrneritevoli per lu lor·o condolul o per difetto di qualità por"'onali.

LO. Lo prom ozion i a "tella, tonto dei caprlm1i che dt•r tcuenli medici, ver·ranno à ltet•nnle con q rwlle ad anziauita nello p r opot·ziono p r 1•scril la dalla lag!-t'O t t. In base a quanto è detto ai N. 2 o a, il :\lini"'lero indich eril, volla per volla, per· meLzo rli c·rcolart' insertla nel Giorna lr• Altficare, la dala nella 'luale g-l i tlovr·auno le dei capilau r o tlt>i tenenti medici tla ehiamat• ,.i agli ed J lirniti entro i quali dovl'anno le medel'ime tJ8"'ere contenute.

Proposte degl i ufficiali da chiamars i ayli escw11.

12. 1 capi di corpo o ùi ser•vìzto che abbiano alla loro drpendenza CApitani o lenenti medici i qua li -.i trovino comprel'i nei limiti e non -.raoo C"clusi dall'avanzamento a mente del N. 7 delle precedenti dr"'posizioni ::tenerali,trasmeltt>t•ann o gel'llrchicamenle al Minr!>tero (Segl'elariatn nernle ) nllr·,•Uanli elenchi di pr·opo-;ta quanti sono i capitani o lt>tH' nt.i c li P , t r o van o in quelle conùrz ioni. ·

13. Gli Planrht do' ranno e:sserc compi luli su delihPr'aziono 1ldla <·ornnli"'"'IOne comprlalrtco do>gli '-P cciii caratter·islici, e e l enco sara corredalo del relnli\'ll ,·er•bale.

P er ognuno dei capilanr e dei tl.!nenli medici dovl'à inòicar·:-i sul ri.,.pelltvo elencn se ti giutlrealo rnerilt>vole o n" di d\tlllt.arnenl o pt>r anzianatà, e l'lP, in .iipendentemenle dalre ....ito rh•;.:la esatni. 6 merilevo e di avant.amento a scelt.a; op p11r'" :-t• l'iuuuria volontariamente n lll't'Rentarsi agli esami. l !-!ÌIIdrcaLi non meritevoli di avantamcnlo pel' anzianila nou sar·aa11ao a rnm essi a gli l:l, Pe r· i c·apilani e teuentr medici. che volonlariameule l'inun crano di pt'e!'eular·si agli ..l'lama. ind.car"i il moti\'O di tale r inurH·ta. <_>uando lA rinuucia è multvata d a impo,.:l'>iLililu <h p r t>,enlal'si agli ec:ami per causa di malaLlra esin rt•ceulemente !"orTerla, tale c·ar eo::<l8111.8 dovrà e!"S! rr &r•·er·Lalu dn l'egolare ccr·ttiiculo metlìco, confe t·malo dal cap!i di <'Orpn o s01·vizio . i G. Tultì gli olenchi di pt•oposla di cui si t r·aLta Mt'anno c01·redali ùel par·ore esplicito delle nulor·ità miJitar·i, pel tramite delle quali de,·ono al Mtni ster o . il si ri· serva di determmare ùellnittvamente ci r ca l'ammissione agli esami d ei candidali propostt. l sop radetti elenchi saranno dal Miui s let'o comunicali • l'isp t llore capo di sani ta militare. t7 . La comrnis!lione esaminalrtce s ara nominata volla per clal Mini Rtero. Tanto pct· esami dei capitani a maggwrt come per quelli dei tenenti a capitani, essa sarti composta e r ipartita nel m odo un pr esidente della co mrn iRsione d'esami ; un segretario della commissione; t r·e sotto-commissioni- (p resid ente e due membri, pc1' ogni gruppo di materie). t!J. F1tlla la votazione pe1' malerte, si formerà il p.unlo medio d r g r uppo diviJendo la <.:omma clei punti parziah pel numero delle mttle r·ie di cui consta c1ascun :rruppo.

14. i Nlpilaui e lenenli m ediei giudica li non meritevoli di COJH·orr·Pr·A ull'avaozamer!to, s i dovt•anno in,li care brevem ·nlt>, ma i lllolivi, rufor•mandone i in teressati ' per lo l'n norma.

Qu a lora laluna dt delle autorità n ou rosse in grado di pronundare un j:tiudizio su r1ualcuno degli indicati uflìctali, dovra indicarne la cau:;a sul rispettivo eleuco clt proposta.

§ 3. - Formazione e procedimento d111la eommiiJsione esa minatr ice.

In ogni il membt•o esaminator e inferiore in g rad o od anzianità funzionel'à da segretario per la compi lazione del processo vot·bale giornaliero, il quale, colla r i!!<pelliva votazione pPr cia!>cun candidato, e firmato da lull1 i membri. verrà dopo ciascuna sed uta, al presidente della commissione e da questo all'ispettore capo di sa· nilà militare.

18. Per ciascuna matel'ia d'esame la rispettiva solto-commissione farA due distinte vol.azioni a scrutinio se{!relo: una per sì e per no, la quale determinerà n maggioranza dr voti, l'idoneita o la non idoneità del candidato in quella dala materia; l'altr a per punti d1 merito, a ssegn and o punti dal JO al 20 ai candidati risultati 1donei e dal O al 9 a quelli risultaLi non idonei.

20. Analogamente f'li formcrit il punto medio finale dem! o la '-'Omma dei punti mcdi di gl' uppo pel numero det grup pi . . . .

21. i:"\ essuna comunicazione ve rrà daltl at candrdat1 ctrca ()egli Psanti, e man mano che avranno te rminato il prop r io e!>ame, o dichiarato di rinunziarvi, saranno s ubilo in libertà, pe t· rientrare 111le l'ispellivc zion i.

§ - D ispo1!i:ioni r el ati oe all'avanzamento a scelta.

22. Possono N•"-61'<' proposll J•<'r l'a"anzamenlo a scelta 1 cap rtan r medicr rd r tenenti medici che tlbbiano rip orlala la idou eitti i n tu tte le materie d'ec;arnc ed una media final e non i nl't> r io r<• a 16 punti.

2:J 1 t•apitani o tenenti rnedier contemplali nel rlUmero preCPi lon te, i quali fur·ono g:iudirnti dalla commissione com pilatrice dtl ll e noLI' cn ruller·is tiche, 11egli elt·nchi dì cui ol N. 13, merr ln \' oli d i avanzamento a scella l<aranno senz'altro insc r ill t nella lista di prom01ione a 8Cella.

:H.. Quelli invece ch e furono dalle ri .... pcltive commissroni com pilatrici degli specchi carullot•islici gi udicali solamente prom ovi bi li per· tllt7.ianilà, non polranuo ottenere la promozion e a se non quando si ano dalle co mmissiOni stesse giu<i ic a lt mPrilevolt ò·avanzamenlo a scelta.

25. Di tu tt i gli urnciali medici giudicali esami meritevoli d'avanzamento a scollu l"s r•a per c iò dala partecipazione a cor pi e !>labilimenli cui appartengono.

5. - Ris"Uaio degli e.'lami orl idoneità all'aoan..oamenlo.

2fì . U Ili mali tulti gli esa1ni, rl presidente della ne trasmetterà , per mezzo dt>ll'ispetlore capo di sauilA militare, il r is u ltato al Mimslero della guerra (segl'elariato gene rale), i n q ua t tr o e lenchi : a) uno g én e r ale di lulti i capitani medici chia mali esam i ; b) uuo specia le pei capitani meJici che hann o oll!>nuto la votazione d t cui al X. 22 per l'avanzame nto 11 c) uno genet·ale ùt lulli i m edici chiamati figli c/) uno speriale dei lenenti medici che hanno ottenuto la \'Olazion e oi cui al N. per l'avanzamento u scellu.

Tali c'ench i dovranno essere flt•mali da tutti i menthrJ della comm issione

27. Gli elenchi genPrali di cnt all e letter e a) e c) conlOI·ranno in apposi te colonne: a) il risultato de lla votazione ù' idonei ta pet• ciascuna malerta; b) il punto ottenuto in c iascuna materia; c) il p un lo medio di ctasc•1n :-rruppo; d) il punto medio lìnale.

Glt elenchi specia li di cui alle lettere /,) e d) contert'AI1IIO in appo><ile colonne il pun to medi o finale ottenuto ed il g-•u•li;.io espresso dalla commissione compllntrice ch1lle note ca t•atleri stiche di cui al N. 13.

28. Gli elenchi descrilli ai e 27, nei quali i dali saranno drspost t pe r anzianitù, l'ervi r anno pe r la l'ol'mazio n c dei quad ri d i per anz ia11i ta ed a

:W. S11ranno drch iarat i rdonei All'o \'anzamento, o perciò inscrilli nd ri spettivo quutlro d'avenzamenlo per anzian•lli

Ctl J>Jlani ed i L(•nonti med ici c he : a) avranno r•portaln l'idoneità in Lutle le materie ; u) oppu re uv rauu o ri po rtato un punto mcd ro non infPt•iol'e a 12 nei g ruppi di quelle matet•i, in a lcuna delle 'JIIflli fossero r imasti defìcicut•, purché però abbiano in ottenuto un puntt> non infet'iore ad l{ ,

30. Saranno rlicluat•uli meriLP\'Oii d i avanzamento a l'cella e per cio tnscrrtli nPI ric,pellivo qun 1r o d'avunzauwnto a f'c•·lla i capita ni ed i tPnenti nwd iei cht' nell'eseme r aggiunse r·o la vo tazione di cui al N. :!:.! e che furo no dichiarati ntcl'iL·vol i di tale promozione dalle commbsiooi compilatrici delle note caralte t•is licbc negli ele n c hi d i cui al N. 13 o con variazio tù alle noLe caraLLcrisLiche stesse.

31 Negli c>sami scri tti di lung a durALa 1 prt>sidenlt delle riape llrve ;.o llocomm•ssioni stabilira nno liti mte r vallo di tempo, in cui sat•à ai candrdati di l'arsi recare q,u.l clre cibo.

3:!. I cauJidali hanno dir·itlo di agli det pt·opri compagni. .

;J:L IJueantP il cor so dc!!'li èsami nessuna comun tcaz ton e intorno Hi parziali r'sullHl l dt e:::si potrà in 'e r un modo es!!01'0 l'atta frn le Slllf{C!IC COllllllÌ!"SiOIIÌ.

Le "pese di qualsivo!.:lrH c,pecic Ot"correnll per e;;a mi l'Uranno t·iu\llot•salo da l Mrlll stero, ,.;u apposrta rtchiesla del dell a comrnis::iorH'.

!\a. Agli urn cialr O"arninaloi'Ì. ehe ciO\'OllO muOV('re clalla lnt·o re:;idnnza, sf\ r'anno cO!'J ispùSll' le mdonnr la cvPnlualt

!-òlOhiJile c)aJlO vigenti diS)lO"' i'l.iO IIÌ.

:Ici. Gli ufllciah medici a1ume'>si agli esami non polr anuo pCH'tare sec.:u il propr·io attendente.

H. - Mater ie e pr oy rammi d'esame pet eaptlan.i

:r. L'esame pet capita ni ,er,.era sul!e seguenti materie, orcllllate per volaLiono e c la ss ilìcaziono, nei seguenti lt'e ùi" t inli grup pi. se r i/o o) b) l\ledicina 1 t o Igiene, o c,crv rzto «antlat•to m t- l 1 gruppo litere rerbale

P pratcco. \ c) VPt·bale rlt prrtolor!la putologia clti ru r .,in. e rl; / d) Operazione clrìrul'gica OJ1era::.10ni sulla / ) l e) l rirw :;;copia , olo- \ scopta, IAt'trt gO!->copia cerhale \f) gruppo

PrirH'tpii gcnct·ali dell'ammi-1 ru:--tt·aziOtlC con 5pe- :1• rialc. t'il-(uurdo agli RlabiJr- ( ruenlr mihtari - ' Fuuztouarnculo del sel'vizio militet·e in guen·a. J

:IR. !1 ) .\1edicina leyalr· mtlilart• (Esrune scriUo duralo 8 01'1').

Con l:lis ler·a nello svolginwnlo, l'IPL1Za ro nco r so di ftkurr lrbrcJ o r:nanosct•illo, di un LPmA di med icinA legalt> formudal pr·esioJenle della cotuJH rf<siorre esaltlinatrice' e comu111 CAlo ai caud idalt riuniti al mnrueuto iu cur don·a essel'e svolto; nel poro si tratti dell' applicezione do·ll'el"uco delle infermitit esi rnt•uti dal militar• ai cand idati rh co nsullllr'e il detto elenco. '

:J!J. !J) lyiene o servizio ,çantlario militare (Esame srritlo, tlurala R ore).

. Consi!;leni nello l-lvol gimento, !<flnza concorso tlr al1·un lrbro, o. mattosr.;t'illo, di urt Le111a sull ' igicrw, o sul servizio t<anrlttt·to militare, for·multllO dal Jli'P!'idenle della comrnr s- e:;aminlllrtce •· comunicalo 111 caudidali riuniti al i do,rù uel ca!"O però st lraLit ddl uppltcazrone dell'eleuco delle inl'er·mrta esimenti rlul !<t! rvizro militar e. sarà ui candrdali di cOn'-'llllllt'C il detto elcuco. d) o,lera.-ione (du rata .fino al termine dell'operazione). c) ••e r ba/e di ottalmologia, tli rinoscopia e di {t/l' !n(/OSI'OJII a. b J!',utme cerba/t • sull' ammin.i.<llra;ionP t> .iul ltflnitario in 'ltterra. c) F e r•ite d"nrrna eia la g-lio t' da p rrota. - Ferite l"nulus,•.

-40. c) Ena11W verbale di paloloaia clu ru r qéca (rlurala mu.1'or a).

Quest'e"iarne sara dalo nella sala anatomica dell'ospedale militarl'.

Il r anùidoto, estratto a sorle un numero dei temi più solto indicati , impiegherà la prima me1.z' ora nello svolgimento della tesi verbale di patologia chirurgica (materia e); quindi, previ a descrizione della r•e gioo e anatomica e dd processi opr r utivi, rocrndo l'isullal·e i vantaggi tlt quello che intende attuore, procederà sul catla vere n qtH•IIa delle due operazioni chirurgiche, contenute nel temo che verril dnl pre!':idenle della r•.ommis!òione d'esame ( m att• r ifl rl).

L' allo opct·ativo sara completato nno alla relativa medicn7.ione se ne sara il caso. La <·ommissione farà lulte le iut•·rr ogazioni chP credel'ù converrienti, con speciale riguat·do, se 111 !<pecie di opCI'I:l7.ione l'li pl'r-!'Lil, ulle iuclicazioni della r hrrtwgin in guC1'1'8.

Il candidato a sorte un tema di cr!lscuno dei due rel ali' i pt'Ogl'tlmmi, piu solto tracciati, rla il primo anello colla dim os trazione dei rAlalivr strumenti ecl apparecchi od ull'evouienzo con presentazione di malati.

Il tempo dello svolgimento dei temi è ud arbitrio della r om missione non potrà pPrò rccNlere il limite massimo di m ozz'01'8 per· ogni tema .

Temi 11er l'esame or:rhnle , pratico di patoloyia e rh ope razioni.

1):\ 8. - lettera c c rl).

J.

11) della sncc la\ ia. - Amputazione dPJia ro!'r.ìu.

2 c) Ferite d'ar m i d11 funro portntrli d) dell'asc·ellar·e. - Amputazione della ;.mrnbo. c) Ferile d'armi da fu oco di g- r osso co !ib r o . d) Leg-a tura della CMo ti dc pr·irniti va. - Disarticoltll:ionc del femore c) F er·itP delle Hr'ticolazioni. d) Lega tura dell'omerale Hlla parte media del braccio.Oi s ar•lico lazione tibio-tarsea. c) F 0rite della lesta con frattura del cranio. ci) L egatu r•a d ell 'omer a le alla piegatura de l gomi to. - Oì1 sarti colazione medio-tarsea c) F e r•i te del torace e frattura delle coste. d) Le gatu ra della cubitale. - Di sa rti co lazron e tarso metatarsea. lo e) l<'l• r rlu d>'ll'llùdom +-J . d . 1 _ -'"I la lesta del d) Lci-(O.Lura d ella ra ru e. " "" d) Legatura della femorale nel dJ Scar·pa. - l{eSPzione del ginocchio. c) T etano. - Ri s ipola . - Gan g r·ena inl"eltiva. . e) E mor•ragin ed an eurismi tr aumatici. d) Lt·ga Lur·a ùella Lil.liale - Resezionc della dell'omero. e) Di storsione in g e ne re. - Ar•kile tr aumatica. d) Am putazione del braccio. - J'rap11nazione l2. e) Lussazion e-scapo lo-ornerale. d) \m putozion c dell'avambracc io. - Lopaeolornia e s ulura intestinale. c) Lussazìone remor·o-iliaca. d) Re sezione dell' articolazio ne del gomito. - Laring-olracheotomta. c) Frattura dogli arti. d) R esf'zione di una o llllt - Disarticolazione cJell'omero.

3.

5.

6.

R.

L o lrll"ezionf' Jllll'lllenla. - Selli- c) FeiJl>rc tr•auma rea .c:oemia.

9.

·l) Legatum della femorale nella pa rt e media della cosc 10. - R t! .. del perone.

10.

11.

13.

T emi per l'esame aerbale di ottalmoloyia, r i n.oscopia, otoscopia e la r ingoscopifl.

(!:\ 8. - a• gruppo - lettera e).

1.

Ollalmoscopio - e sua teoria.

2.

Cen no dci diversi generi dj oUaJmoscopio. -M odello a mano per• l'uso pratico or·dinario. Su P cond iztotti catoLtrich P - otlalmoscopio tubulare Gal ezowski. Ollolmoscopii tissi li.

Flemmone della mano e del piede.

Rose:tione pat·zialo dPIJa mao;; re llu infer·ior•e. - Di!:'tlrli<·olazione del primo m e lacarpt>o.

16.

3.

Ottal moscopii ottometrici. - T eot·ia. - Vantagg i ed inconve n ienti.

Ernie oddomiuali.

Rl.'sezione parziale dd la eia vicola. - Enu cleaziorw del bulbo ocular·t>.

Slringimenti uretrali.

Rest>zione nPIIa eonlinuilti dcll'oml'ro. - Cistotomta

IH.

0l'lteitc, ca t• ie, uec rosi.

Disat•ticolazionc dei melaca r pei conservando il pollice.Cheiloplnstia.

Norme pratiche per l' uso dell'ottalmoscopio ordinario ed a ma no. Illuminazione. L ente corr ettiva . Lenti oculari; dir ezione e distanza del punto da fissa r e dall'esplorato.

Opportunitil o necessità, ovvero controindicazioni per l'uso dei m idriatici negli esamj medico - legali. - Influenza lo ro negli esami oUometrici.

Te oria e pr ocedimento nell'esame ottalmoscopico nell' inten to d i de te rm inare lo stato della rifrazione dell'occhio. Esame a ll' reale. Movimento delle immagini.Es am e all 'i mmag i ne diri tta.

7.

T eo ria oltorne lri. - OllOJOt>lro Badai. - Cherato!"Copia o !"Chinscopin " !:->113 teoria c{alllminislra:zione. - Cenno co!'ltituzione e funzi ;namento - Attribuzioni speciali e r esponsahililt' dei -singoli suoi componenti - Ufficio speciale del !'elatore o rappOI' to ùi esso colla direzione, col consiglio zionc cogli uffici contabili. f ) Anatomia chirurgica. g) O perazioni chirurgiche. a) Patologia speciale medica. b) Patolo gia speciale chìr·urgica. c) Malattie veneree, cutanee, dell'occhio e dell'orecchio. t • gruppo. cl) Igiene, medicina legale, serv izio sanilario mil ilar·e. e) E same scl'illo. h) Clinica medica. { t) Cliniche delle malattie chiru rgi che, of- l tal miche o veneree. J 4:l. Ma terie d'esame. a• gruppo. a) Patologia speciale medica (esame orale, durata mmima mìnulr). fi Tu bcr•colosi . - Scrofola.

8.

T eoriH e procedimf'n to p r atiro pP r resame ollometriro collP lenlt correlhve. - Teoria d••llo s•:ale murult ,. degli allt•i olloLtpi ot•dinnri - Scale ottomett·iche più u!"uLP.

!l.

Cenuo somma ri o dtd d iv rt·sJ mezzi e.! istrumenti pr·oposli por la d•ag11osi della amhliopm m on ocui Me. Quali me ritano ma ggio ro confldeuza . - Loro teoria.

10.

Cenn i -.:omrnnrt dt>i ùivet·si meui ed i;:trumenti pet· l'c!>ome delle ca \i tu na.,ali, dell'ort>cchw e de lla lat·ingt>. - Larinf.!O· scopìt pi ù in U>'O.

Tem1 p1•r l'ellam.t: verbale sull'amministrazione ' .-;erou10 sanitario 1n guen·a.

2.

Materiale. - Norme amministrative relative o fJuello dt proprietà dello Stato, sia i n dotazione c he in cu8todio. a quello di pt'o prJOtà ciel corpo ed agl i oggetti di co rredo della lrupp11 . Materiale di dotazione, dt ncqui,.lo, in consegna. - Mantenime nto e conservazione.

Prooo i.ste. - Attribuzioni e r esponsabilità specia le del dir ettore, dPI relatore e degli alt ri memb!'i drl cott!'liglio.Not•m e w·••erali su ll'ot·dinamenlo ed amministrazione dei diver!'li magazzin i di un ospedale .

Medie 'naU. - Norme amminblrative. - Respou-.:abililù dit·ette ed indirette. - Cenni :,!enerali "ulla r elativa contabilita. - Servizio di cas sa: nor·me gcnet•ali su lle introduzioni PJ eslraz10ni. sulle (' 8 Ui menli.

Priu c ipi wne rali de ll 'ot•diuumento ammioisll'ativo degli ospedali mil•lari. Norm e co muni tam miuistrazion e di corpo) o s peciali (amminislt·aztoue pr·op t•ia tli ospedale).

Cenno Mmmario dell'ordinamento gene ral e del Mt'vizio sonilat·io, dìrelLivo c he esecutivo i11 campag na.

7.

Ol'dinamento e funzionamento delle sezioni dt sanità e degli ospedali da campo.

8.

Ot·dmamento e funztonamento dei servizi di sgombero.Treni malati e feriti. - Treni ospedali. - Servizio eli tappa.

!l.

Nor·mo gorH'rali !ìu ll 'amrni nistrazion e delle sezioni dt sanitù e degli ospedali da cumpo. - Ser·vizio del materiale e dei medicinali . - fi'on4!li o cassa. - Provviste. - Depositi di mate r iale sanitario.

10.

Servizio sanitario nel territorio dello Stato in caso di guerra. - Ospedali territoriali. - Ospedali di nuovo impian to. - Disper.,ione dei ferili e malati. - Stabilim enti di convalescenza. - Hilorno dei feriti e malati ::ruariti ne!le tìle dell'esercito combattenta.

§ 9. - Materie e programmi d'esame pei tenenti medici.

42. L'esame pei tenenti verserà s ulle s eguent i materie, or· ùmate, per lo \'O lazione e lu classificazione, nei seguenti tre distinti gruppt.

2° gruppo.

1. F ebbri ed infezione da malaria.

2 Febbr e Lifoidea. - Tifo esantematico.

:1. cerebro spinale infettiva. - Orl'tcria. - Influ e nza.

.t Dhssenleria. -Colè ra.

;, Vtu uo lo. - Mo r·billo. - Scat·latlina.

7. An emia. - Lcucocitemia. - Scorbuto .

H. Reuma tismo articolar e. - Diabete.

!1. - Eutbolismo. - Apoplo!>sia od nnerntu cere brale.

111. I nsolnzione . - Colpo di t:l E prlessia. - Corea. - Par·alil'i - Neuroastenht

11. Meningile. - En cefailte. - Mieiite.

12. Atr ofia muscola re -SclerosiTa bo clorsale.

H . Nevr·il••. - Neuralgit-. - Pflresr e perifrr iche.

La r ingite. - Bror.cltile. - Pneumonrle catar·rale. Bronchiectosia. - Enfisema

16. Congestione polmonare. - P olmonite fibrinostl. Ga n g r Pna ùel polmone.

17. Emottisi. - Tisi polmonare.

1R. Pleu r ite. - ldt·otorace. - Empiema.

10. P el'icardile. - Endocardite . - Vizio Ol'I<Snico del cuo re . -Ne ur osi cardia che.

:W. Endoartt'l'Ìtc. -.Atero masia. - Vizi or;!anil.:i doll'tlorla .

- Flebile. - Lin faugioil... .

21. - Caltu·ro o ojronico dello l{lonmeo.Ulcera l'oloru lu dellol sto maco. - b) l'al?luyirt el11rflrqica (e,..ulno Ol'<lle. duratn mirumu t:, miuuli). l. Arnn dn fuoco lundel'lll' c lni'O proil•lllli - lr ttillt.li!ZH dt'Ì proietltli uwdt>l'flt :-ul reumt•i'n doi f'et·ile u sull11 l'oe·tnu o gt•avitll delle fl'l'rle. - Zotli' d'irtlen:-ilcì. d'uwruo dt•t pi·ni Pltlit. t2. delle - Eo:.trazione •h:i rorpi e stranei - St1·umenti per ciò adnUi. - Faf"cialul'e t•tl apparecchi. • t 3. nelle fct•tte. - SUl' !'pPCie - Eu1oc:;t.asia provvt!'oria e dcnnitiYa. - .\ IIP"le"in g-eneralo c locale nelle operazi oni. . . . t :l. Cnntphcn7.ioni delle l'et·iLt• - Shock. - Ri!'ipola traumati ca - Setticoemia. - Pioomra. - T clono. - Gangrena. w. - Varietc\, eri ulterat.ioni ad conc:ecutivi (e1.inlngìa, tl:ugno,..i, progrW'-'1 e cura}.

22. Ent rrite. - Tìflite e JH'C'llllllte.- OcclusioiJo into:-;liuule.

- Perìlonilt•.

::!3. ltlet·izin. - Cohea epatica. - Epatete. - Cll'l'o"i epatica. - dPI fegato.

:!1. Neft•ite. - AILurniuuria. - l;e·ertlifl - Collcnnl'lhtrca.

:!. Ferilo per lll'tna ùa func<r parli molli (cute . l l•s,uln con nelli vo P. lì lll'o"'o. tHU!i'C•tll. 'Il'" r• uon·i peri l'e ri l'i }. a. Fel'lte Jl61' 1).1'1118 la fuurn tlel ceanio e della fl'll:•·in i. Ferite por &l'ma da fuoco do! collo c del tlor,;o. - Lurillgo-trach eo lomia in guPrt·u.

5. Fe1·ile fH'I' arma da fuot:n d•JIIfl cavità lorm:icN. fi F erite pot· ar·ma ùa fuoco Ùt:llltt cn vitil aùdouu rtal e e pelvica.

7. Fet·tte pc•· urma tla fuoro dolle tl"l•·ernilù. - At.ione dei pr·oielll't sulle ossa lungh<>.

H. Ferite pt>r nrma da fuoco delle arlicolazioui. - ,\?ione dei proiettili capi articolari.

U. Ferile por at·ma da punta e du laglio. - Contusioni.

10. Hegole g.•tu rali pet· la CIII'U deiiP ftwite sul campo di ballagl1a, nelle di sanita. negli 0"P• lalr. - Diw•r:-i metodi di metlin•lura.

11. Importanza della medicalur·a a.::cllica ed anlist>llira.Occlusione delle fel'ite. - AnliselLici più comunemente ur-;ali nella medicatura dello ferite.

H . Amuulnzioni. - Disarhcolnzioni. - Re!'ez10111 m gue1-ra -· Lni'O 111 i•·az oni ... nntroen licaziom. - Divt>rsi stadi del COl'<;O cloiJP ferili' in o·ui Vt'IIA'•lllO [11'1lllcatt•.

1'7. FI'a tlur·· t' complwalP. delle os::;a (diagnosi, e cura}.

18. Dist01·,;inni o luc:sazioni p r!'i fl'er[UPnti (diagnnr-;i, pr·ofrllOSi 6 !'lll'tl \. i !). P e r iO'>lilo. - ()-;teite. - Carre e necrost (eziolog-ia, dia!!no... i, pro!!noc:i e ru1'lll

:ID.•\r\I'ClCIICC delle principali n r lwolazioni eziologia. deagno,.i, prognoc:;i t' cura) c} .\lalatlie rt•neree, cutanee, rlell'oeehio c deli'OI'I'ecllio (""81110 Ot'ale, duruta min1ma minuti). l. - Balano- postile. - Epiùidimil•· cd circhite blenorr·a!{ica (eziologia, diagnoc:i. pro!!noc:i P. cura). i-. Affe zioni s ifilili cho del linfalico, della cute. delle mucose, dell'orecchio.

21. Er•nie &•!dominali (eziolnftia, tila!,!nOSi, prognosi e cura) .

::!2. Strin !limenli ueetrali (ezioloa:ia, diagnosi, pr ognosi e cura).

23. F.lernmone. - Ascessi acuti e lenti. - perinea!J}.

:!4. e loro clasc:Hìcazionc in a:enPralt• (din!!'nosi. prol!n m•r e curu dei piit ft'PflUCnti}.

:!. UlcPra moli •· e c:ue complicazwni nei vasi e gluandole li nfatiche (eziologia, d1agnosi, prognosi e cura).

3. Sifil1de. - Modi della sua trasmissione. - Diversi periodi delle manif'estaziom sifiliL1che.

5 A ffezioni sifìlitiche del testicolo, del fegato, della milza, del sistema nervoso.

6. A ITezioni siflhtiche dci muscoli, del delle o::;sa, delle articolazioni.

7. Terapia della sifilide.

8. Et'pete. - Eczellla. -A cne. - Impe ti g in e. - Malattie delle unghie (diagnosi, e cura).

9 P s orias i. - Pitirias i. - Lichene. - Prut•igme. - Furu ncolo. - Vespaio (ù1agno::;i, progno::;1 e cura ).

10. Tigna - Scabbit1 .

11 Teot·ia catottrica dello specchio oculat•e. - l t-oria diottl'ica dPlla fo1·mnzione delle nnmagin i olla lmoscop1c lte.

- Condizioni pt>r le O"S<'rvazioni ollalmoscop1che.

- Specchio oculare (tipo Ol·clinario a mano).

12 . Potet·e diottrico delle lenli. - Azione della lento corr ettiva e della oculare nell'esame olta lmoscopico. - Azione della paralizzazione del potet•e accomodativo.

13. Esame dolio stato d1ollrico dell'occhio co lle sca le murali (metodo del Don dors), coll'ollomelro del Badai, coll'ollalm oscopio - Schiascopia.

14. Esame dell'occhio coll'Illumin azi on e latet·ale. - Esame delle membt•anc interne dell'occhio. - Papi Ila ollica. - .Ma· c ula lulea.

15. Bl e farite. - Congiuntivite catarrale e purulcnla.Congiuntivite (diag n osi, pi'Ognosi P cura) .

Hi. Mulallia della ghiandola e clclle vie lagt•imali. - Affezioni doi muscoli dell'occhio (diagnosi, e cura).

17. Cheratite. - lr1te. - CicliLe. - Cat..tu·alla (diagnosi, pro gnosi e c ura) .

J8, Malallie del vitreo.- Retinile . Cot•oidile (dia gnosi, prognosi e cu ra).

19. ollica. - Glaucoma {diagnosi , pr ognosi e c ura ).

20. Emet·aiopia. - Am bliopia (d ia gnosi, prognosi e cura). • ti) Jyr ene, medicin a leaa/f', !leroizio sanrtario milttare (esame orale, durata minuna 15 minuti). a. No r me igieniche che devono r egolar e la. degl i e l'adallam enlo di edifizii g ià es1slenl1 ad u so di llspedali. . . . t Igiene delle iuferm e rie nello (·aserme , do1 corp1 d1 J(Uard1a, delle scude1·ie, delle c ucino . - La tr ine; loro p1ù conveniente costruzion<', lo r o disinfezione ed esp ur go. ti. Carico del soldato di fant e ria e di ca vallet·ia , considera lo iJ1 l'apporlo all'igien e delle funzion i del moto, della cir· c·lllazi one e della res pit'azionc.- lgi oue della. marcia s econdo le stagioni. - Gin nastica.

21. Mala t tie del condotto uditivo esterno e della membrana del tim pano (diagnosi, e cura). .

Malalli e dell'orecchio meùio e della tromba ouslach tana prognosi e cura). , . .

2:3 Malattie della apofi s i ma s toidea e del\ orecchiO 111terno (dia gnosi, prognosi e cuN\).

Uislu r bi funzi o nali dell'orecchio. S orditA congenita e.l a cqu i::;ila (diagnosi, prognosi e r ura ).

1. Abitazio111 del so ldato . -N o rm e igieniche che devono la scelta del luogo e la costruzi o n e d e lle ca serme e tl e i locali acr.essori. - Cubatura e ventilazione.

2. Accantonamenti.- Accampamenti.- Not·me igi e niche p('r la scelta dei luoghi e delle - Tend e. - Baracche c casamatta.

Vestial'iO del s oldato. - Copet·lura del capo - Calzatura. - Vesti di te la, di co lon e e di lana. - Pulizia personale del soldato. - Ba gn i.

7. .\limenl.aziono del soldato. - Pauo da 111Unt7.10ne. Biscotto. - Regole pet· la buona fabbricazione del pane.Ad ulterazione del pane. - P aste. - Riso. - L egumi.Verdu 1·a. -F ru lla.

8. Ca r ni. - Modo di riconoscet·e le buone qualità della carne da macello. - Cottura della cat·oe. - Brodo .Lesso. - Arrosto. - Carue in conserva. - E stratto di ca rn e " b r odi conservali. - Lardo. -Burro. - Lutle.F ormagf!i. l L Oingoo"i differeu.linlll f ra le frenopatie, le llevrlll gtu o lo uevr·o;,1 ver·e c qu elle Himnlule. lfi. Diugnosi dill'erenztale tra h· ntaiAUie c i dtrellt vt•ri della vi<:ione, e que!ti e«Aget·ati o provoc»li.

!1. AC<JU8 potabile e sue proveuienze. - Qual1!it di una huona uc'lua pobtbile. - r; ncquu conw ,···iculo di ,;"r111i 111orbigen1 - M ezzi pm· rowlere meno uuche le RC'JIIP inquinati'.

10 Bevande alcoolirlto. - Lo1·n uso rd almso. - V1ru1 - Adullernzrontl de 1 virri. - a •·omaticht>. - Calli'•.

11. Prolllassi delle cnnlngrol'l e ed infPLliv•· io IH'1'e c specialmenLt> dl'l vaiuolo e del colera. - Vi;..ilt• suuitarJe.

:\feui dt :!i!"iurezioue clei lot•ttli, dei materiRli t• dt':.!l• oggt' llt d' uc:o • ei malati.

13. Dell'altitudine listcH al !>crvtztornilitare, d eila gnlt'ilitu, crilor·i e ùPi rnen1 alli u r·ieouo:-cerla.- Della rnngn•.tzn u deholeua gcnPI'tlle pi'OCUI'Illn e lllOnlenula.

15. Diag-nosi uiffel'ellziule fra lt• vn r ie tlt dermlliCl«l tlt piag-he ve1·e, <' le lll'twurnl" o mantt•nult>.

17. Dia gno::i diffPrenzra le tr·a le rnallt!tie e le Rllet'll:t.i.,ui funzion ult ver> dcll'ore cchto, o quellt! --irnulate. 6"'Hgt'l'alc1" pr•ocurotP

IX. Dia!{nosi ùt1Tt>1·euztalt> lrH le onlt·azioni e rctrnzio11i dt•i IIIIJ'<CO(i l' det Le'-SUli liht'Ol"i, l' Ll'fl le anc:fniOSI t• quello RiruulaLP ed esa :;:ei'S t!'.

W. Ruppo rli medico-leg-nli dr i medici militari collr nuLol'llil civili. - Dichiarazioni in caso d1 lesttllti LriiUfiUlliche, per propo<:tt> a lmgni, ert·.

Ot•llinamt>nlo der n tzi tli snnttà militat:e m J'ACl' d 111 g-uerra.

Sor vizio militAre cd Amminisll·ativo in lelllpo di pace ospedali pr incipAli c l'lUet·ur,oali, nel!•• inli't'mèrie di presidiO e i corpi di tru ppa.

22. Sernz10 :-Rnilurio i11 tempo tlt !.!uerra nei COI'fH dt trupp u, noi e ,.czi.,ni li "arntà t· nf.lpedali da :!:1 Motertalt> !la triiPt'rB. - pel trac:po1·to dci m Riflli " i'l'rtli bat·elle e ... ui <·arr·•, nelle vi•· Or<llrraric e -.:·uJI ret'I'Ovie.

2·1. Di s!;t'llltllù:t.ioue ,-Jei mululi o fC'riLi in tempo di guerra. - Convenzio ne dt Ginev r' A. - HnppOI'li tiri l'el·vizi mililsl'i CO Il tjll t·llt della CRI'il}\ ]11'1 \'HLB J'ùl ll1A !Ali e l't•t•tli lTI e) e.wrme della tlt ore).

Coll si:-lPrù n•·lla r edaziww. ,..en:t.n il soeco1·su !li alcun hht·o o rcc•·ello il l.lil·nco delle inferroitil t'SIIIIOilii dal >;l!I'VÌZÌO miJilnt•o), tlt 11111:1 r•l'Jaziorae rii6UICil ('<'r l'''np•rsla a l'Assegna. tli l'JIIIUIIdo, ovvt•J'O dJ una t·elat'.oll J•o laLive pt'•IPO!'lL0. -.111 prnv vediJile nl i da prt•ndersi tl'lll'gl'IIZH 111 1111 COI'pt> od fH't'l;llllll<lllll'lllll in llllli CÌI'CO'<lR11Zfl f) Anatomia chirtt f'{liea addominale tleo-i ngu i••ale.

(.luc,;l e"amu su1·à fallo nel o ,..((•..;so !!Ìot·nu pet· lutti i <'flll· tlt tluli tli una tne .lt•,.ima wulH.

Il lem u "RI'IÌ fnr111ulato dal pt ·e,.idt•nle •Iella tonuni,.stone, vnlla pc t· volta pe1• ogni Il lilla: e "lll'u comunicalo ai candida li ::-.l}llanlu nel momen t o in rut clovrt\ C"!"erP !".volto.

(èsauu• pi'Altt;O, lural» lì no al compimcntn della preparaz1one-). l. l:e !.!tOIIl' «Opra l' :-ollo witlea.

:! • carolrdea.

.. ... i 5. O. .. sopra rla vico!a l'l' sterno-co" la!t•.

.

7. Regione perineale. 8. • glutea.

• del cavo dell'a scella.

• J) Il » " s capolo-om e rale. omerale anlertore omerale postct·iore. del gomito. anteriore dell 'avambt•accio. posteriore 1loll'avambt·accio. radio-carpea. c rut•ale. anteri ore della cosciu. posteriore della coscia. poplilea . del ginocchio. ante riore e d esterna della ga mba . posteriore della ga mba. dorsale del piede. l O. " della poplitea. l l . • della libiale anteriore . u . Resezione dane estremità inferiori del radio e dell'ulna. t G.

(esam e pratico, durata fino al comp imento dell'operaziOne).

1. Legatura della ca rotid e primi li va.

2 " della s ucc la viu.

:1. • dell'ascellare al uisopra uel piccolo pettorale.

4. » dell'ascella r e ne l ca vo dell'ascella.

5. n dell'omeral e.

6. della radiale al Le i'Zo super iol'e.

7. » della cubitale al terzo medio.

R. » dell'il ia ca est.. rna .

!l. • della femoral e.

12. della tibiale posteriore.

13. Tra panazione della volLa del cra nio.

17. 18 l due p r ecedenti P.sami pt•atìci sa ranno dati sul cadavere ne lla M ia anatomica de ll'ospedal e militare.

• del gomito (di uno o clei 1l ue capi urtico lari' . della spalla. dell'ar ticolbzione tìbio-tors ea. del ginocchio (di uno o dei due capi artico lari).

W . • dell'anca.

20. Disarticolazione dei quatt r o ultimi me tacar pei, couser vando il pol ltC(>.

:H dell a mano.

2'> , dell'avambraccio. .. dell'omero . tarso-m etatarsea.

25. ta rso-tarsea.

26. n sotto astrogalea.

27. • del piede.

28. ,, della g amba.

29. » della coscia.

30. A mputazione dell'avambt•accio.

:u . n del braccio.

32. • della gamba.

33. » della coscia.

:l4 . T racheolomia.

35. Cateterismo) e quind i cistotomia.

3G. L apar ato rn ia e sutura intestinale.

Il ca ndidalo, e s tratto a so rte un numel'o per ci ascuna delle du e mat.e t•ìe, eseguirli sul cadavere la pt·eparazione chirurgica estemporanea e l'operazione chi rurgi ca completa indicate n ei d ue temi , e t•tsponderà alle inlet·rogazioni indi r izzategli d a lla h) rliMca medica. pr·alir·o. Durata acl della solto commissrone). i) Clin.ica clellt mal11ltie c!tiyurgiche. oftalmiche e ren.e r et. (Esame pratico. llurab1 ati arbitrio della sotto-commissrone).

Questi due t'SfUni M ra uno dati al letto dell'ammalato nell'ospedale rnilila t·o.

Da due :wrie di Jr>lli rispettivamente COl'r isponùenli In prima a tnulallit> rnediche. la seconda a casi diversi oli malattie chir·m·gicho, oftalmiche o veneree, il candidalo estrHtTù n sor·le Ull numero Jh'r e10scuna serie, pt'O''•'der·à a!!li Psami dei due umrnalali, o, r·tsponrlcruln alle analoghe inter·rogfl;doni dt'lla Mll o-commissrone, l'ar·a la cliognosi, la prog-noo:;i e tratle t·iJ ,Jelln c ur·a delle mala1ttP.

CliR.A DEL CR.O UP E DELI1A DLFTEIUTE

Con Le Insufflazioni Di Zolfo

lett.a neii(L conferenza scicnllllc:a del rehbralo t893 l'ospedal·· mìlìt:Lre di illessinu tlnl dollor F. Ctoa·e Dorba•te lli.

Nell ' ann o 1886, il doli. Iandoli Costantino, oggi maggi ore me rl ico, nella conferenza scie ntifica presso l'o spedale di Caserta. un suo scritto sulla cura de ll a difterite, ffi fl rcè le i nsulllazioni di zolfo ripo rtando casi clinici nei q uali avea ottenuto ottim i risultati.

J>n q uell'e poca anch'io mi accinsi a studiare da 'icino i benefici e ffet ti di questo minerale nelle malattie febbr i li accompa!{ nate da essudato nella die t ro - bocca. fa r inge. to nsille ecc .. cioè: in tutte le to nsilliti crupali c difteriche. No n ebhi però mai di esperimentare il rime dio in molti casi simnltnnearneole, perchè fino nll'anno 1890 dire di axerue çisto so lta nto qualche cnso iso lato.

!!:!!lO in vece, e p iit sp...cia lmcnte ne i mesi di febb raio . marzo, ottou re e novemure, vi fu in Messin a preòom inio di malaLLie infeuive esa ntema ti che, come il mo r bi ll o, va iu olo, la scaJ·Iutlina, e co mempora oeameut e la difL erite cd il croup fe cero capolino qnasi sotto forma epitlemica, cosi che ebbi campo più vas to ad espe1·imentare il rimedio di cui so pra, e valutarne co n precisione i benefici l.

Per IJen e rontlere il concetLo dell'azione ternpica dello zolfo nel croup e nella difterite, ,;ento il bisogno ùi far preceder e alc u ni ricordi di scuola. e riportare quanto fin og;.{i vi (• di accertato sulla natura della difterite, dai moltepliri studi ed ospe1·imenti batteriologici sul proposito.

Tutti gli anatorlli-patologi si sono sem pre in rhHtnatt a di· l' t1nguere lP clue malatLic. cioì• il croup e la difteri te. ruettenrlone io rilievo i ('a ratleri rnacrost·opici e 111 icro:;copi1·i, !imitand one i conlini; ed o con lo Scltron credo ben ,}cfinire il croup « per un essudati vo, che avnene

« sopra di una membrana mucos a. un'intensa cath<· flo·

« gistica, il rui prodnllo, di natura lìbrino:;a, si 'er:'a :;ulla

1< superucie della mu co;,a stess1 :.. e la difte r ite invece:« un ((pro cesso infiammatori o di cui l' essudato , anch'esso libri - cro up possiamo tll:;tinguere tre sta dii, cioè: 1° l'iper·emia iÌlle u:;a, coo iper:;ec rezi one de ll e g hia ndole mucose e Lrasndame nlo Sle roso: :2° comparsa uell'e::sudato (' sna perma nenza: :3o lina lmenle distacco dell' eo;s ud ato. l n que,tu stadio, i vasi par·tecipano , co n copioso trasudam er'tlo , alla ne· i 11wl e•·ola rt! ed al tlistncco dell e mr.mhrane neol'or. c:.11si la muco;a libera. si rifil nel suo epitt>lio, e rit orna l' IlO stato nonn 1le. l.a ,hfter.te, sr 1• nna 111alattia ht•n dPiini ta dal lato anatomo-patologiro <> ha t!et iologiro, non si può dire ugualment e dal lato diui1'0, m., ltn ng;!i SI' ne 1·onosce il r·imPùio specifko. rom'!• t1 nH•n·uno {)1:"1' la s11i1Hie Pd i prepnrati chin acci per· la m'l laria.

« noso, a infiltrati, si versa su l pa(( renchima e no n superfi cie. ,.

I l tTOUp predilige la mtH'OSa laringea, e tende a dilfondarsi nel faringe e tradt P., t.

La difterite pr·efemre localizzar:\ i nel farin (;e e nel palato moll e e può seco ndari amente difTonder;:i al hu·tn'.!e.

ALI.A CURA DEL CROUP E OELL.\ OIFTRRITE, ECC.

Le rompli cttnze del cronp si appalesano nel ?" periodo. in · non raro è J'eùt•ma t]pJI,, glottide. rhe i• tli morte. ove il rned: co arcortu nnn rknrra alla opera1.ioue che si prtl lica nt>gl i ult i111 i momen l i della 'itn, prr la resistenla che s'itH'ontra nellf' famiglie.

Pu rnon pe1·taoto il meJ ll'Il non UI:'\'C rsi, ni> ostinarsi Sf'mp.re io nn nniro rilllt>dio, dappoiche vi sara nno stati ca.;j tn qut'sli fu ltasterole aJ il morho, ed altri nf.'i quali re ,ler·il '

La rlenniziono ;ttratomo-patologica data dallo Srhron la riportai inna nzi, ora mi solo da completarne il <'Oncetto dinirll. coovalitlan.lolo con 1 degli studii ltnllcriologici attuali .

La difterite aclunqne è nnn malattia tli natura infrtt iva eù infetl'tnte l'or;:an1smo per nn pro r\otlo venefico chi' !'t sviluppa J>ulle false memhra1H', elahorato da i bacilli difterici. ria:;sume tulli bal!er·iologici compiuti da i dottori ltoux e \ ersin su l hacillo Klehs- Loelller, r·itenuto della difterite.

Jlrimo il Klehs eppoi il Loelller con i suoi brillauti esper imenti e !' Ul ture. preci:>aronn esallamente il bacillo ùella dift t>ri te. Esso è gr;nde quanto quello della tuhcrculo,;i, ma più spesso non ltscio nei suoi contorni. ri!{onfio uei ,.;noi estremi, l'he si co lor·ano fact!u1 e nt c pit't c he la parte contrale ;

Nuovo Contributo

è imruouile e nei liquidi specialmente nel brodo Ili rnauzo reso alralino.

Hou\ e Yersi n ( l ) hanno confermate tutte le esperienze del Loelller circa la spec•ifieititcle l bacillo. riproclurenclo 1wi conigli. cavie, piedoni ecc., il processo eli difterite. e riusciro no a produrre in questi animali anco le caratteristiche. Esi-.te dunque il veleno difterico t

Come mai il harillo cl el Loelller che non vegrta ne;.di or)!ani dell'uomo e dt>gli animali colpiti da difterite. si tro\·a nelle false memhmne o nella sede delle inocnlazioni ,. pnc'• prodniTP l'infezione gc•nera le e dar luogo a tutte lt> lesioni provate con l predeLLi hallerioln gi pensano rlte sulla sede della t•ull ura si elabori un ve iPno elle poi si clill'oncle in lnlto l'orgnn ismo; o In hann o provato co n esperimenti.

Filtrarono il liqnido delle Ctt!Lurc e, sicui'Ì cli P fo,;se del Lullo lih ero clei bacilli. ne praticarono la inoeolazione degli animali nlln do;;e di :n cenL. ruhici ottenen Ione In morte a hrevc distanza. \ll t' aulop·de si rinvennero glandu lari, ce rv icali, ascellari etl ioq uinali, e dilatazion e de i \a si. speriahnentt' nei reni e nelle capsule snrrenali: a picc·olis,;ima dose 10\"'Pc'e. si t'hlte lo ;,teSSO quadro ÙeiJa diftPJ'itt'. non e.;;cluse le p.tralisi, però il ùecor;;o fu lungo. lino a due rne;;i. ma l'esito sempre lelale.

Da riò roncltinsero che il 'eleno difterico ha sempre una grande 'rruleoza. ed è prodouo dalla pre-:enza dri hal'illi tlel Lof'lllf'l'. i I'Jinli. pt'r di quest'ultiJUt), ospiti frequenti drlln hoc(·a e del faringP. rirulenza, n sa na; ma ove mai qu esta s'infiammi n depitelii, diventano '"iruleoti e produeono il Yelcno tlift .. rico che si li ill'uncle poi in Lullo l'or;.:anismo

Epp erdò quegli autori consi,:liano net tliftcrici. di ado perare sin tini primo tlella malattia, una metlicatura energic·t, per impeùir·e al 11a•·11lo tli e prolu rre una di veleno ùiftenco, capace tl'infellare l'or!.!nnismo . Onde questi haller;olo;.:i confermano l'opinione tlei più, cioi•: che J.t tlifLerite sia una malcllia lo•:ale pr irutlt vamente al :>UO eppoi generale per i suoi proùolli. e 1tchie!la, per comlizione favorevol e al "uo una lrsione della tnufarin gea o del palato molle; ahha uenù o in tal modo l'opini ouc ùi coloro ehe credono all ' infez ione generale difrerir.a primit iva, che poi si mauifesli localizzandosi nelle mucose di cui sop ra.

Il Bagtnsky ( 1). l'ere alcuni stud i sop ra HH cnsi diversi dt difterite. preparando prOI'P:\:\0 proprio il lnwillo del Lot>lller. lo l'ilrov•'' in !IX rasi, nri lJUali la mnlallia fu sempl't' pericolosa per la vita: ne morirono il :18 p. l 00: in 39 cas1 si o:o;o:;ervarono. parali,;i, ed in 17 fen•uneni se tti ci gra\"i. mentre clt e nei rimanenti rinvenne :-ol t·tnlo streptococdli e :-;talilococdll. e il de rn i':'Cl fu ilei lullo benigno. confermantlo ro::oi la forma di(trroitk. accellata dalla scuola di cui la to nsillite scarlallino,:a un tjuindi un duali:m10 nel campo halleriolo;_!ko di no.t unic a forma clinica. la difterite; però con •tut•slo gn.ntlioso progresso delle sc1eoze affini alla medici na, la cli ni ca ha IICIJIIÌ,t.tto un ' impo1·taute mezzo pt•r fare uu' prognosi. In fatti. n molti di noi sara nn o ocro rsi CH'i tli difterite che ehhero un l• enig no ed altri letali o !.! l'a\ issimi per lf' comp liea nze aHenute, rpperciù la stessa cnra co:-.nunrro non in tu l! i i casi. Or hent'. farentlo l'esame h.t!leriologico dello fnlsc• memhràoe, il medico potrà divinar·e il futur·o, e se la difter·ile nvrù decorso grr \e o lH'UÌ).[no, che allrimenti non potrebbe farsi, perclti• al primo la malallia i me lesimi r.aratteri dinil'i, sia difterica o difreroide. l nfa!li il quadro dioico è fjlle"to: iperemia inteJha r tumefazione rlella mucosa del p:tl:tlo mollr. tonsille r cui SE'!ofllt' il 2" stadiu nel quah·lanliH'Osa perde il suo t·os:;o, rliventa pnllirla, e lasl'i:t nel suo slrorna: :3u inlirtP fuorin:-dta 1lell'essndato alla :>uperlìcie forma di rnac·rhie

,\ sporlan1io •Jtte:>te. nuOH! ne app;tri,;cono che digiù formate nell'intorno della mur'O);à stessa. c con rJuesto distacco. che a v\ iene pt>r un prMe,;so di nrcrohiosi. una vera perdi ta di te,suto, 'Ile !-oilri• r iparata da nPoformazione <'onnl!lli\·JJe. O\ e mai il processo arrestato.

Hiesre 'lui nd i chiaro dte ne i 1 ,]ue prrio.Ji ,f,•lla rnalallia devesi agire energicarnrnte, onde imped ire al hal'i llu del LoeiT1er, di svil uppare il velc'no specifico. il 'luale poi induce l'infezione di tutto l'organi.;mo, so\ ra.· cennata.

Il.

lfo l'recluto necessario di l'arp prerederl' qurste not:ioni c ltatter·:ologiclte, alla rura ,.,,e io lto pratrcat1 mPrcè lo zolfo, perdi,-. nou mi ,'incolpi di volere elerare troppo in allo questo mode--to minP.J' tlt>. nella cura di una mal.tttia così pericolo:;a per la \' Ìla. ed iutut nu a cui Lutti i cli ni ci si agitano per la ricerca del re t o rimedio specifico.

ALLA CURA DEL CROUP E DELLA DI FTE RI TI , RCC. 485

11 mio i• sta to quello di dimostrare f]uale sia il mio concetto anatomo-pato logico o cl ini co sulla ilifterit o e con quale indirizzo mi accinsi a curarla con lo zolfo.

ebbi casi. e senza l'aiuto dell'esame uacillare, ho sempre fallo uso dello zolfo. per arcertarne il valore eu· ra tivo nei singoli casi, e non ma ne sono dovuto mai pentire, aneo quan do il pt·ocesso o!l'riva un decot·so mal 1 Non di co che io sia nscito sempre vittorioso, in questa lolln con il morh o fatnle; mentirei, elti! purtroppo fra i venti curati, ebbi un dcn'sso; ma ciò non to,die, che nelle forme difteroidi. in :l giorni di cura, senz'akun caustico. mercè le insotllazi oni di zolfo. fìnarnente poherato, l'essudato rammollivasi, e distaccavasi, senza piu riprodursi.

Nelle ton si ll it i difteri che gravi (che Corse avrebbero dimostrato il baci llo di Loelller). che cl inicame nte erano simil i alle precedenti. adoperai lo zolfo due o tre volte nelle p rime 2\ ore. però facendovi pt·ecPdere una causticazione o due ron In pietra di nilrato d'arJ:!ento.

Dopo nua o due ore da prima medicazione cercai r im uove,·e, co n piumacciuolt di r.otone al sobli mato. le placche ptu super·lirinli. e rimisi nu ovamente lo zolfo.

)

Rar nmPnte mt occorse di dovere ri pc te re la ca usticazione dt cui sopra. dapp11irht' quasi semp re al sero ndo giorno Il :;i molto limttato, e sotto una seconda mano\ ra di asportazione tlell'e:;sudato liber·o, i tesStili sotto slaoti si presentavano q del tutto sgombri da q uesto.

(o utinuando cnn lo zolfo. al tptarto o quinto giorno la ma. lattia poteva di r:;t finita, o,·e non fosse stato premunirsi da recidive, e quindi continuare la cunt per altri g10r ni non trn scur.10do i collutorii e di acqua di clo ro, mollo ulili iu questi casi, come il ClarJ, consiglio..

'iUOVO CONTRIDUTO

Le causticazioni le ho sempr·e pr·aticate con la pietra di nitrato d'argento. dappoichè co n si limita esattamente il campo d'operazioue. e non tanto facilmeDLe il t•austico si pu ò difTondere nell e regioni vicine, lo quali for·se sono ancora immuni dal processo. E nella mia clinica privata mi occorse di vede re nu caso nel !Juale s i ora abusato di soluziùn e di <1cido fenico. glicerma, alcoul e l'a nfora. liquid o proposto da Wida l e Cltantemesse, per distruggere la 'irulenza del bacillo difterico.

1'nlltavasi di un1: bambina di () anni, da mo visitl1la al quar·to giorno di malattia. la quale, ogni 4 ore, era stata sottoposta alle causticazioni con il liquido suddetto per· consigl io del med ico curante. Con mio sommo dolore. ho potuto accertare In presenza di larghe e profondo escare di rausticazione sull'apertura della gloLLide, su Ila glollirle, e forse il liquido era colato ancora nel larin ge, dappoichè la bambin a era totalmente afona. È inutile i! dire che feci sospendere 06DI medi ca tura caustica, ed insuffiai il zolfo, mercò il polverizzatore clt e avea portato meco. Questo mediratum rip etei 6 volle in 3 giorni ed otte nni il rapido rammollimento e distacco di tutte quelle escare traumati che, mi si la "ci correre l'espressione. e la picrola paziente guarì completamente senz'alcun 'a ltra cnra.

J\l i si poLrà obbiollar·e, che nei bambini ries ce pel'icolosu l'introduzione del ca nnello di nitrato d'arge nto nelle fauci per la sua frag ilità, e per la gran resis tenza che in questi piccoli pazienti; ma ciò è un fallo elle ricruarda esclusio varuente l'acco rt ezza e delicatezza della mano ope ratrice. c per mio co nto posso assicurare che non mi aHenne mai alcun di spia ce,-ole acc idente.

I o nella cura di questi difterici, in pochi casi eiJI,i bisogno di applicare il catl stico, e solo in primo tempo, clappoichè le insuma zioni metod ic he dello zolfo mi valsero se111pre favor e-

-.olmt' nte . t necessario però proibire all'inff'rmo di in!.!et·ire alruna be,·anda, o fare immediatamentr dopo la in-ufOazion e , e ciò JHII' dare trmpo allo zolfo ùi irnm ede::;imarsi con l'essudato: infa tti dopo 10 a J:j minuti. il\pezionando la parteammnlata, la "' vede tulla pi cc hieuata ùi macchie lastre per lo zolfn rima5tovi adesn . Ili.

.\ rce noai 1nnanzi di avere avuto nn solo di dift eri te se).!ui to da morte o ne riporto qui por sommi enpi il resoconto clin ico.

Girola mo, fanciullo di 6 anni. li!dio di pover:l gente, ammalava si in sua casa nel novembre dell'anno l R!lO e vi fni chiamato al s.o gior no della malaLLin.

•:ra\i feborl' alti ss ima , &-0° al mattino e 4-1• alla sera, intensa cefalea. 0<\usea. vomito. e com ind a vauo anco i fenomeni paraliti ci dei muscolr drlla deglutizione. tlappoicltè i li· IJU id i ingeriti por la LJocca rigurgitavano per \t> narici. All'ispeziono delle fauci si osservavano molteplici placche sparse snlle amigdale, sull'epiglollide, che appariva tumef.,ua, e sulla parete posteriore del la vo,·e alquanto velata: i ga nt( li cer vi cali ed ascellari ingo rgati.

IJal quadro clin ico si ril eva chiaramente come io mi ::; iatro · vato innanzi ad un caso gra>e di difterite, ahl•andonato a se per quattro g;or ni. e quindi il vel enn difterico m eva avu to LuUo il s uo tempo a "vilnppa rsi e ùifTondersi: onde fel'i la prognosi letal e. e mi accinsi alla cura. prima eppoi con lo zolfo. Cordi ali eccitanti su larpa scala, brodi

Con Triouto

concentrati, latle e vino marsala completarono la cnra, unitamerue ai ,.:ar •.trismi li acqua di cloro al :l o .f. p. l 000.

\1 secondo gwrno, localmente il pt·ocesso sl'mbrò diminuito per la porhezza di essudato esistente, ma i fenomeni aerali dell'a' velem meolo aumentarono sempn' più ed il pi•·colo infermo mori al giorno eli malattia per parali;;i "del vago.

Tu l ti gli a liri l O ammalati da me curali ebbero un feli l!e, e di •1uesti, l :S tppartennero a,.!l1 allievi di questo rr.lle!!io militare. e "i \' l'rilkarono rlal fehhraio al m:u·zo di'l· l'anno 1890 . e ricordo di averli ai miei SII}Jt>rinri, facendone annoLazion•· ndle relatne :->lati,;tiche modello i di qne1 mesi.

La mia cura principal(• fu quella flello zolfo, t: ,olo in tre eas1 fu pmLJearo una cau-;tiraziorw cou d n1trato d'nr(!t>nto al primo insnr"ere della m•.lallia, l'he ehhe il •lecor:;o di l O gwrni al massimo.

l)uantunqu <' fos,;e slaln limitato il nun1ero di questi ammalali , pure rn1 ::;ouo com 1nlo Jella ;..•an le Pllit•a•' la •h•llo wlfo. spe,·ialmente uei ca;;i lu•11igui, P l'l't'Ilo cile e.;so ba._t i 1la •i· :-;olu a lim1tan• e vincer!' il 1uorbo in 1lil'r01"sn; mentre, rou l'niuto in primo tempo dei c'ausLi1·i. per i casi maligni, val<' grandeme nte a modificare Il procr.;:-o. e sp1e!.(a un'azione chi1nica badili di imprdentlo a qu<'sti l'elaborazione del velrno sperilico. elle è poi la cau,;a dt>ll'infezione generale e molte volte clelia mol"lt>.

S:-trPi qua-.;i pet· r ilener lo :-;peeifico in tali morl,j, avendone cliniramente confermati i henelìci ell"elli, c sarebbe desider:ll•ile etl utlli,;simo per la tcrapeuLica, elle i llllllf'riolo;.d si .•ss ro allo stndin delle placche difteriche. trallah· ,·on lfuesto rimedio. e 1"111 sa elle ft,r:>e non sarebbero per fare qnn lclte scoperta, coufennota dall'esperimento, comprovante

ALI,A c unA nEL cRour• E BELLA nJFrERITE, Hi!)

dello zolfo mit:ror!!auismo della dif·

C:n•do utile riportare alcuni clinici p1ù importanL! rig ua rdanti nllie\ i di qnesto ,·ollegio militare.

l ' .\ll ievo L\oda Lui;.!Ì. entrava in quest'infermeria il l!) febbraio 18!)0 per rt>!Jhre alta C dillicolt il nel tlegltlld"C.

All' esame la mucosa del palato molle. dei :c-noi pila::.lri, delle tonsill e e uel .;i preseotara l"oi'Lewente iperemicn l' .secra

Era ri inten"a cefalea frontale, nausea. l'd il termometro se!IIIU\ a :H)" Prcseri"si nn gaqmrismo di ac1111a ùi cloro al 3 per 100 0, e qunkhe c·artina di f<•nato di rhinina per· mola fehhre . .'ielle ure poweridiane que:.la t>len\'ast.

Sfgnanclo 40'' ,;) nl termometro, e :,!ià nc•lla ammalata . :-;ulle ami!!dnle. rurnpa.l ira l't'ssuònlo onò P ho pra•ic11a una t:au-,ticazione cun l pietra d1 ni1r.1to d'ar,;rnto, e 1lue ore dopo. fatta la pulizia della parte ho insulllato lo zolfo.

Il ginmo il prot:es"o \\Vl'\ ;l aequistatu nn<l maggiure ro,..r du• la ffilll'osa farin!!e:t t•rane lnlta rnsparsil d i pla1'c'h<•tte. t>d 10 pienallll'lltP litlucw:;o nel mio mllii" 'LO rin wdio ho ripPiulo h• polH•rizz,Jzioni •li :1 ore eu !l ore, mo,lo rhe nt-llt ,·isita serali• ho potuto ar •erltn' l'arr.. sto del per l"aspt'llo rammollito dell't's"uùatu e dalla remi:;sionf• li eve della ft'hhre, d ternHHHe1ro 38".:;. co ...ì prr 1l11e : neora bo .-ontinuato la cura e lo inferm o ;l ti f,.lthraio era m eornple!;t

2' ..\ rdClvino allif'\O, entn1\n iu questa inft•rmeri•t ilmattmo ùel :ri felJbra.io l HtlO per e Lon:>illite,

\U0\' 0 CONTRIBUTO

L'i nfermo era <:Lato molte altre Yolte ammalato di litt>, per la 11u de aYer la iprr·trofia delle ami}!'dal ... Jwr·ù qne ... ta 101ta. il proces.;o ofTmra mali;nilà per i ,;eguenti falli osservati. inutile npelere i sintomi generali comuni u qualutHfLLe processo feiJhrrle, e rni limi to a quelli intrinst•ci del male in esame.

La mucosa di lutte Il' (HII'ti wmpunenti le fauci era 1pt'n•· miaata fortemente, nou quella della glolli1le. per c-ui l'rnfermo accus;n a l ie1 e dillkollil nel respiro, e parl;n a ··un l Oce alqu:mto velat.l.

fju antuo4ue no n fosse ancora appariscente "ulla l'essudalo specilico pure ho t•retluto utile insufllure lo zolfo più volto, in quel primo stadio. non tralnsciantlo 1soliti gargnris mi di acqua ùi rloro.

Al di Yegnente numerose plncrl1ette difteriche erano ;rtlaccnte sulla parete po:;teriore del faringe e sopra ciascuna ton· silla altra cousimile della ,\!l'illulezza di un pezzo da due rentegimi. di a--petto cotennosa.

l'l'l'i la eausticazione. e due nn• dopo !a polizia della p;H tr.: incli ricominciai le poh·erizzat.inni di zolfo che continuai (tf'r altri G giorni.

:\ cm e!Jhi IJiso!!no di r·ipeterr la per1·hè pro· gr·p,;;shamenr e l'essuda lo appnri sempre più limitato.

Vi fu un accenno n unilnternle del velo pendulo palntino. e qunkho ,-olta rigurgitarono dal naso i li1tuidi ingeriti dalla bocca. che però scomparvero nella conl'ale,.rent.a.

La malallia. compresa la cnrH durò l o ,.:wrnr.

!l Pirandello l 0 alliew. entra1·a in infcrrneri:l il 3 mar1.0 l per fehhrc e tonl>illite

Sin dal primo csarue si sulle e In mucosa delle reJ,:inni vieino arTossala intensamente; al· l'indomani aneo questa presen tava si invasa da li 'essudalo solto

!orma rli mal' chielle biarll'u !!rigiaslre, eire ho praticata una prim a canslicazione con il nitrato d'argento in cannello, cd a :1 ore di distanza la insulllazione eli zolfo.

Tal e rnedi calnra ho dovuto rijJctere anco nel giorno sus· dnppoichè l'ess11tlato appariva piu esteso. persisteva la febbre a W0 , eù i gan)(lii cervicali si presentavano iii ).;Ol'g'illi c dolt>n Li.

L'allM del quarto 7iorno pt'ril st'l!nù la tlPI'!inazione del morbo. per· l'aspetto rammoll ito dt Il c per la :-ua li· mitaziun('. •·osr ··he non mi rP.stil n fare :.liro •'he continuare polrrriunzioni ùi zolfo. e co,.i p<>r i giornr ..unsecnlivi.

\i fn qua lrhe perdita di tessuto snl margine liuero del 'elo penclnl o pah•tino tli poca iurporlanza. La malattia esaurì il suo ciclo giol'lli. e la conva lrscenl.il durò IO g iorn i.

Cosi potr·ei riferir·o altri rasi consim ili , ma io credo questi pe•r· rendl're chiaro rt ue:'to metodo di cura. che caldamente ai collcgh i.

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