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CO:N TRIB U TO CASUISTICA OEI CORPI STRANIEHI

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RIVISTA D'IGIENE

RIVISTA D'IGIENE

NELL'INTERNO DEL BULBO OCULARE

l.•·tlur,, ratla alla cnnro•renza srienlilica 1lel mese ùl novcmhr11 r•rcsso l'ospetlale utilrtare !l i Savigliano d1l olnttor Teoclo•·o t •oa. leneolt• mediCO

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Sr i· \et·o dre la traumatologia sia una delle J,ranrlte della med ici na eh!:' pii1 iuteressauo il medicn militare, non ltreril inopportuno il t·1ferire 110 caso di lesione traumatu·a.

<H'I'orso nel ospedale e meritevole di es.;;ere conu"''i uto tant•l per la '- Ua rarità. quanto per l'ntto oprratiro al ljUale died P

.\ PII' la :)" com ia zappatori del l regg1mento era distaccata sui monti rastanti ·'

Cuneo. e prt•ri•amente a f: ardetta sopra il colle del )J ulo.

Qu i\'i rf soldato Saltato \ ir.cenzo della della compagnia il giOrllu l) Selleml.lre, alfe IH'e 2 def pomerig!!iO. marteflandu

11na pietra. fu colpito da una liChepgia nell'occhio de!\tro.

Senza ft·apporre indugio \'eniva avviato al nosLt'O ove, allesa la distanza. n on arrivava che il giomo dopo.

7 se ttembre, are 111.l o pern ollato a nemonte .

Il bigli etto d'Pntrata recava co me diagnosi <<co rp o est raneo ramera ant e:·iore dell'occhio destro 11 ed al primo da noi praticato si r1scontra\'n q nanto "e)!ue:

Ind ividuo rohu,to. di alta statnra: Ocl'llio sini,tn• sano: Occllio destro: Y1va iniezione reticolata dal11 ltYa hul bare. nella perichpra: prondenza della palpebra ,uperi nre. fotofobia e dolori. sehhe ne non molto cct>ntuata.

\ llnl\ er"o la l'nrnea . che si pre,entnva appena lt>ggiet·mente olfu,l'ala, :;i veJ.eva ne!! a camera auterion• ell aùagtalo dt piall o nel I[Uadrante superiore 1nterno deH'11·itle un corpo ctrau it>ro. rir operto da es;;utlati giafla:;tri e come affondato nell 'iri<le l1 tflla le era tumel'alla ,, t'nn pupilla clel'ormata . L·1, is ta di qnest'occhio era tnolto ofl' u:;cata.

L'inferm o riferiva co me si vedrit in sech e ne ll o scalpe ll are nn a pietra gl1 era sa ll ata un a scheggia di essa nell'or.d1io. ni• poteva duhh1o cirl'a

In di un corpo st raniet•o pent'lralo prnl'ondamenLI' nella camern anteriore. Si in' ece sullf' priull' lllt'CI'tl cr rca fa \l:l. pet· la lfll<lfe il corpo straniero era JII'IWII'\llo.

Ed infatti si risrontra\'a uensi una pil'I'Oia r.. rit.l al ltordo interno del nepitello della palpehr.t SUfWl'iot't• <11'-tra. ferita on tu tta l'ertezza ca;10nata dal CUI po "trnnrero nel pt•rcnrrer.• con la 'Ila traiPtlorta. ma non ,, rtrhci,,r a 't:uprire il f11rn d'entrata né ,..nlfa I'Ornea. lll' si'IProtic·a. do po un attento esame fn poss1hile di ,,·urgPre nel ,luadraute interno clelia cornea 1lrstra una piccola :iii'I SI'Ìl\ !.!l'iJ.!iastra, allfUUIHO promiuentt', 1iirelta 111 ed all'inf uori; 1:1 ryualr striscia rorn:'poude' a a lla l'e t'Ila •·orpet· J., •JLL• il e il corpo :;Lra ni ero t>l'i.l penetrato. la ).!:I'UVI'ZZn del caso, furono tosto cfal dit·ettot·e ùe lt·:rdunali a con :m llo tuui i Jll edici i •tuali , co no scl' nza 1lei fatti , un a nimamente opinarono che $i dove,.se inten·en iro chirurgica mente se nza ft·apporre il hen the minimo indugio a ll o scopo di e::.tratTt' il corpo str·an ier·o, ch e già nelle poche ore t rascor$e a veva eccitatn una manifesta e gr·ave iriclo - l'ic lite e che avrehhe portato in co n lulla cert«•t:za non solo ed irrimediab!le cecitit all'occhio destro, ma ancora. seconclo prohahilità, 1.1 perdita dell'occhio ,;inist ro per oflalm ia simpatica.

Cominciarono le discrepanr.e ctuando si trallò di stabi lire il ruodo di operare . Fu dopo breve abbandonata ridea, emessa da qualcuno. di penetrare per la slrada istessa dal corpo sr raniero, allargando la piccola e rt!cente ferita corneale. la quale si era giù spontanl'amente clt insa in modo cos ì perfetto che si steuta1a a 1ederla: perche'. ciò av rebbe portu la co n sè la nece ssilit di mallrattare in modo pericoloso la co rn ea s tessa, ne sarehhe facile l'eseguire le necessa ri e manovre altra,•er,-o un cosi pierolo svazio.

Si acreuò quindi da tutti l'idea tìi praticare la cherntolomia s uperiore e:;temn. come si sn rebbe fallo por I'Of,)erazione della rataralla, ed aLLraverso l'ampia breccia gi ungere al corpo straniero.

I ncaricato dal direttore dell'ospedale di praticare la progeuata opera1.ione. la ese;.:ui i nel modo alla pretlel1lit·ettore e di tuui i colleghi.

Fu dapprima fatta un 'allenta dis infezio ne sia menti, sia 1lella cute delle pnlpebre f' della guancia dell'infermo.

Si nell'occhio la solita soluzione di cocaina al q uallro per conto per clltcnere l'anestesia. l' oscia, allidaw al tenente medico dott. C , tlvagno l'in carico di solleva re la palpe!Jru, ed al so iLo Le nente tlolt. l'as in o quello tli mantenere le il bulho. afferrando con una pinza il tendine del retto inferiore, penetrai col cheratotomo dì r.raefe auraverso la cornea nella camera anterio re ed incisi per oltre nn centimetro la cornea nella sua periferia.

Ritirato il cheratotomo ed anenuta l'uscita dell'umore aeqoeo. introdussi le pinzette clelia scatola camera anteriore tentnndo di nll'errare il cor po strant ero . la cosa non riusci se non ron dimcoltit e dopo r ipet nli ten tativi : poichè il cor!JO :>tra ni ero all'onrlato_ dell'iri!le ed rra gli es:-uùat1 plnsl!e1 infiamm ator11 non :;i atTrr r are . r> ue ore dopo i llolori erano <'nmpletamente calmati, c l'inrermo dormi placidamente per lulta la notte snrcessiva dal selle all'otto settembre .

.\ llioe potè e:>sere e::tratto alla porzione d'iride, alla ttuale era lenacemente aderente e che fu colle forhi ci ne, come si prali ca nell'i r idcctom ia ( l ).

La co!'aina diede una perfella anestesia: l'infermo non avverti dolo ri n è si ebbero altri accidenti operatorii. che nn piccolo stran..,o di nella camem antet·iore. Compiuta l'oper ni oue e lavato l'occhio, si applicò una fasciatura le \!giermen le compressi1a.

Il mauioo seguente lo dell'occhio opera t o era soddiIl, SCHWt.:m1a; 11 . - Traduzione ltalìnnn, p:1;::. ':l7S. - Se il co•·po estraneo ldoltn a1 er porCnralu 1-• cornea) sì .- cOII(illo {nrtemmte ••ell'lride prr Jolilo l'aridectomin r intl'ilaliile.

Appen.1ice all'OilNa ctl-'lta. - 1Yel ca111 (d11• ' ' co·1•0 straniero) (os•t itupùwlola sutl'iri:.l• 1 llt"uario p•·aticare l'apertura cornenle itt modo da poter· far• l'iriderlomf,1 ed aJporlare quel 1ellorr aelt'iridt. dove ti trover1' ampia nIalo n corpo esi• nnro. puro la lli(OI'Ina medic•T, 101. t•, :'i Hl, t 893. - C•wn delle lr•ioni OCII(fln dtt C0111i P811'1Jnfi• sfucenli"siniO: non chemosi, non edema delle )'alpeilr!', H4., fotofol1ia. nè dolori. · l'el'ò. nono"tanle questa circostanza, era da escl ud ersi ch1• nnn fra le d1 pit-tra lavorata ùa quest'nllimo ave$Se potnto I'Prire il soldato Sabato. essendochè i due si voi· gcvano la schiena. La pietm era un calcare durissirno, pi,·dricllato di uero . con veontura di 11uarzo. informazioni val::ero a dileguare l'errorf' 111 ru1 era raduto il ferito e noi stessi; in11Uantochè sollopo,.;to :11la prova della calamita il frammento estratto dall'o cr hio. mostrò per la viva attrazione subita, di natura mt>lallira. Esso è di color nero ;;plendeote, tagli ente da un lato, l1pesso mezzo millimetro liall'allro, largo in tutto circa ùne millimetri q11ndrati; onde è certo che la metalli ca, animata da gnmde velocitù, penetrò nell'occhio per il suo 1nar-

La picrola quantità di elfusa nella 4'a1nera :tnteriore, g1à la cornea lJerfellamente 11 a.. parenle nei · • inferiori, opacata nel se:rmento supet·ion• esterno per essudati pareochnnatosi.

Fraltan to erano ,.tali rich1esti :-chiarimenti circa il 1110 lo come avvenne il :,.:ra\ e trauma nculare: ed il capitano ea\. l:ul'l r1ero. comandan te la :j• z:tppalol"i, con lellera. 41 · lata da r.urdeua l'Il sellembre. cortesemente the esso era :l VYI'llUlo meni re i l Sabato attendeva a st·alfll'llart' una pietra uni1amente ad altro :;oldatn, pure scalpt·llnw.

.\ ;.:giungeva, l'egregio capitano suddello, che dopo ì l fatto Psaminato lo scalpello adoperatb dal vennero in oumero,e :>cheggiature. per cn1 tenuto conto della g-raude ftJrza dì penetmzione, dalla 'ln,tll· do\ Pllè essere anunata la scheg.:ia . riteneva d te non tlt p1etra, ma di acciaio fos•e 4fUella pene11·ata nell'u rl'lt ' u del ::oldato.

III UTO ALI,\ CASUIST ICA DEl COlli' l ST R \NIEIIT. ECC. !)O:i tagli enLe a guisn di piccola ascia facendo nella eornen. si è dello di ;;opra, una ferita così netta, che ore dop o s1 stenta\'a a riconost:erla.

L' ulteriore decorso fu dei più semplici , co me si J"ileva cl:tlla note seguenti tolte dal diario clin ico: l'l vftll'lufm·. - \i sono due piccoli tumori s.1alilomalos1 alla per1frria della cornea, ove fu falla J'inci.;ione, per qualche rimasu glio d'iride ìmpiglìalu fr·t le labbra della ferita. Non do lori. completo llcnesse1 e: cornea 111 massima parte trasparente, congiuntive ancora iniettate: pnpilln dilalata per di atropina. Conta con facilita le dtta n duo metri di

Stalìlomi peril'e1·ici cornea limilatamenteopacata nel quadrante superiore esterno, dove <"Orrispond e la breccia dell'iride, limpida nel rima nente. l'iniezì onr dell e t:ongiunlive bulbare e tnr·sa li. l. 'arutezza della vìstn. che l'infer111o dice tullom appannata, misu1·ata colle ::cale. si lrova eguale n pit'r ùi • ,, del not·male nell'occh io deMro: eguale ad l nel w•1trmf1re. - Fu praticata una nnO\'a. instillozionf' di atro J;i na. sembrando che h pupilla avesse la tende nza a verso l 'alto ed all'infuori assumendo forma allungata. tjnesla instillnzione parve rinscire piuuosto che utile, ioqna nLochè fu seguita da dolori sopraciglian, lagrimazìone, dell'occhio per iniezione rag)(wta. peri chet·atica. Fort unatamente questi seg ni dì un ri s\eglio di irite si dileguarono prontumente ed il soldato poti· fn conclusio ne il so ldato Sahato n(ln so lo anehb e perduto l'oc chio destro in b1·evissimo tempo. ma eguale sorte sar<>h he for:; e toccata al si nistro; mentre una tanta sventu ra poti· seq.{li risparmiata co n un pronto intervento chirurgico.

1limPsso dall'ospedale il giorno 4- <•lLobre cou proposta eli licenza di convalescenza di 3 mesi pe1· Fu sca lrlo (Co :->enza ). sua patria.

Il misurato il giorno stesso dell'uscita era se mpre nell 'orc hi o destro eguale ad ' 1 s· eguale ad l nel sinis tro.

)l a, interessa ndo di co noscere gli esiti remoti dell'operazione. furono richieste i nformazio ni dapprim a al comandante della stazio ne dei reali carabi uieri di Fuscaldo. il quale con leuera in data o novembre 1802, rispose che: cc le contllzioni della vis ta del so ldato Saba to Vincenzo, de l l o reggimento genio. erano sodd isfuce nliss ime, avendogli il Sabn tn assicurato di sent irsi molto meglio e ritenere sle gso che fra non molto si ri sta bilirebhe totalmente. -..

In seguito dalle informalioni nvu te dal comandante la 3• brigata zappatori dello stPs'io distacc-ata io l .\l essina. in data 31 1893. ri sulta elle il SHhato er,1 rientmto al corpo il giorno Il dicemb re dello stes:.o mese dt gennaio, e che vi aveva ripr·eso servizio avendo un grado non molto pronnn;iato di ditninw:ion e della {acoltrì PÌSÌI'a.

.\l i sembra quindi giustificata la viva compiacenza che nel riferirne la storia.

Bl1' AR1'RATO POTASSICO lN CUtRURGIA

t:'lnfen•nl3 letta nell'o>pedalc miliL1ru surcur5alo .ti Venezia

11 3 gennaio 1893 dal ,tottor B e-nuat i , .otlntcnentt• medico Sig nori, t 'argom ento che imprendo brevemente a discutere non per voi. che :'enza fallo avrete Iella in proposito la memori a pubblicata nell'anno testò decorso dal Giornalr mr,fico ti el 1 er1io ese rcito e tlrlla r egia marina • t:iò però, lon gi dallo scemarne l'i nteresse agli occhi vost r i, fo aum ente rà. credo, tanto piu. in qua nto si tratta di una diche fa onore al corpo sanitario militare, in seno al quale è nata e svolge.

Il hitarlrato di potassa, cO II OSCI ULO ila tempo in medicina eome la ssativo, ha di r ecente preso po i> to anche nel campo chirurgico per ope ra d'un collega nostro, il capita no Odoanl o Oteri, il quale praticò co n numerose e svaria te esperienze nell'ospedale milttare di Caserta, oue nendone degli etTelli a dir vero sorp re ndenti.

Le proprietit da lui riscontrate nell'umi le purgante r 1;Hsumersi così:

<o: Aù operato in natura sulle piaghe , ulceri , ascess i. e, in generalo , sulle superfici suppuranti, le modifica arrestando

POTASSI CO l 'l la secr<'zione, producendo In eliminazione dei tessuti Jnonilir-nti e promuovendo il processo di granulazione.

"' f n iettato nell'urelra alTella dn sosprso nell'acqua nella proporzione del IO " .. , porta fino dal secondo o terzo giomo una notevole diminuzione dei fenomeni infiammatori. 11 bruciore diventa meno trafillivo e p1ù tollerabile; il meato urinario perde il suo rossore e non s i vede piu conto rn 1to di pus: l'essudato si fa mucoso, finch è non :.pa· risce del tullo in una medin eli :!O giorni. Durante la 1'ura il malato deve sta re continuamente a !ello: occorre. prima Ji ciascuna iniezione. aver presente di agitare il liquirlo con una stecca allo scopo di 1ener sospe:.o, al momento della aspirazione colla siringa, il medicinale. che altrimenti resta tnlto in fondo al recipiente, non es·endo solul>1le nell'aequa.

« Il rimedio non i• ir'l'itati\'o nt'• caustico, per <'Ili le iniezioni intraprenrlersi fin dal princip10 dE'l morho, cioè durante lo :->!adio acuto. che viene favorevolmentt> modificato; e una \Oita incominciate, possono riperer;;i indeterminatamrnte nella giornata senza tema di complicanze. Ili piu è del tnllo innocuo, tantochi· può e::sere irnpnnf'menle lasciato in mano dei maiali. che si fanno da st., le in iezioni, durante il giorno. senza bisogno di sorveglianza. >) ltil'erirò qui per sommi ca pi i risultati delle esperienze.

Tuttociò costituisce, come voi uene ''edete, un quadro colsi geniale, che alletta e spmge chicchessia ad imitarlo.

È perciò che ho \Oiuto tentare :mch'io l'impiego del rimedio in tutti 1casi occor:>imi nelle infermerie di corpo e l'ho consigliato alt resi ai colleghi del reparto d i eh irur!!ia di questo ospedale. i quali toslo all'invito.

Per tanto conrli$C6ndenza, s'abbiano e,;;.;i i 111iei ringraziamenti e l'espressione della mia gralilndine.

casi studiati chi' mi sembrnno

compagnia di disciplina mi vien 30 novembre 189 2 dal collega Pell'one. che io andavo temporaneamente a sllstit uire . una ulcernzione alla :zamba destra, della grandezza di ana mo11eta da fran chi. ri,·operta da gro;;sa e·cam e ....l.llreont ata da la•·go alone iofiammalorio.

Ri to\eratolo all'infermeria. gli faccio prati ca re per qualche 1' impacco al su blimato. Il 4· di<'embre dist1w:o a forza colla pinza l' escara che era molte' aderente: grossi lembi di tessuto mortificato rimangono attaccati al fondo 'ulcem. La secrezione è sca rsa . icorosa.

Oisinfetto col biclornro di mercnrio ed applico sulla superficie ulcerata una buona do,;;e di cremore d1 tartaro. Ocdnaione anti:-.eui cn.

Il ·•iorno '; toluo la med1catura. 11 bitartrato aderi:->ce a ,.. l' qoesla In ulocco. tn1sportnntlo :;eco una certa quanlilà del lessntol necrotico del fondo. IJuesto, l>enchè alqunoto migliorato. pt·esenla ruuora ('Oiorito grigiastro.

Il t O terza medicazione. Il seaeto si i• fallo giailo-verdallro. Il fond o dell'ulcera è deterso c si riempie di gra nul azioni di buona natura.

Il l :) l'ul cera è trasformata in una superfi cie piana rigolliosnmente granulP!!giante e secernente poco pus di l>uonisaimo lo seguito In piaga :;i l' andnta mau mano ed oggi l' quasi del tutto cicatrizzata.

Il soldato GambcT in i della compag ni a. afJetto da nlceri VE"n eree da circa ·l Ogiorni, ò visit:Jto da me per la prima Yolta, il 5 dice mbre u. s. e fatto entrare all'infermeria. P relentava il prepuzio fortemente tumefatto. limo ti co, co n

ATO POTASSICO CIIIIWRGIA abbondante secrezione pur ulenta e forti dolori. Prescriro lozioni ester·ne con vegelo-mioerale ed iniezioni iotraprepuziali di solfato di zinco e tannino.

Il giorno 1O la tumefazione del prepuzio i• quasi del lullo scomparsa, ma conti nua la suppurazione. Ri esco co n nn po' di ste nto a scoprire la testa del glande. sulla qu ale scorgo, l'u na ravvicinata aJI altra, due ulceri della d1 una moneta da due centesimi e assai profonde , d' a:;pello nerastro.

Tutta la lllucosa del prepu;.i<• e del glande i· forlemente arrossata .

Lavo abbondantemen te col suhli mato e ricopro le ulceri col cremore di tartaro. La medicatura si ripete tullP le malli ne.

Al 2° giomo la secrezione è diminuita. il fondo delle ulce ri di ner·o si è fallo grigio-giallastro.

Al :lo giomo le ulceri cominciano ad assumere un co lorito roseo, che si fa pii• marcato nei due successivi. Dal fondo s1 vedono so rgere piccoli bolloni ca rn ei. Il secreto è assai scar:;o. l dolori so no completamente scomparsi .

Il Aior nù 15 la sec rezione è cessata del tuLLo, le granulazioni si fanno r·igogliose e tendono a colmare il fondo.

Il 20 le ulcerì sono ridoue ad un • ·rzo della loro grandezza. li fondo presenta un bel colo• r osso vi' o. Il 27 il malato esce dall' inftmneria guari to.

Il sergen te Serra del 76° reggimento fanteria entra nella mia infermeria, di S. J>i etro di Call tello. il 17 dicembre 11. s. per adenite ing ninal e bilaterale.

11 18 proLi co due lunghe incisioni parall ele alla piega ùelr inguine. E'ce poca quantità di pus . \'i ceversa le inguina li d'ambo i lati si presentano fortemente inliltrate, dure e aderenti alla cute. Le disseco ed asporto in gran parte lL BIT.\RTI\ATO POTASSICO I N CRIRURGIA :3 11 bisturi. Si ha emorragia piuttosto abbondante, che si arres&a zaO'anùo con garza al sublimato, ed applica ndo una faeeiatura compressiva. rIl tutti tre i malati, ogl{i la ferila l'ap idamente procede a cicatri zzazion e. suldati e Hoccati, anch'essi della W rom. pa;.: nia di di,ciplma. ullen ni la completa ,:u:u·tgtoue ùa ha lano·postite co n due sole applir,azioni di hitartrato. l nvece a riguardo della blenorragia, le esperienze falll' rol metodo Uteri po ....sono dir:;i com(Jietn mt• nte fallite. oltanto nel so ld atu \' erooese 2" della hrigata lagun ;nP del 4° reggimento ge nio, cbe io curai presso qu el corpo. 'idi li n da l secondo di delle iniezioni (il :;o dalla comparsa dell'uretrite) diminuire la secre7.1onc ed il hruciore nell'ut·inare diventare me no molesto. Xon potei sel.(uire il corso de lla malattia fino alla fine , e:;seodo sta to eso neralo dal

La sera del l O il malato ha un leggero movimento febbrile.

Il lO rinn ovo la medicalura e scopro due vaste cavi ti1 a fon do lardaceo secernenti mollo pus di cattivo asp•'llO. rb infetto col bicloruro di mercurio e ricolmo delle cavitil con hila rt rato di potassa. Occlusione antisettica.

Qunlli'O giorni dopo •·imedico. 11 bitartrato esce in massa eompalla dalla ferita e co n esso huonn dose di ce nci necrotici. Quelli che anro1·a nmnngono s• distaccano durante il lavaggio col sub limato e apparisce quindi il fondo delle due cavita di eolor rosso, fa ci lmente sanguinante. Solta nto attorno ai mnJ"t,.tin i, che si mostrano scollati. !\i vede tuttora qualche p!IDlo grigia stro. La suppnrazione è scarsa & di buona natura. Il malato di ce di senti r;,i bene.

Il 't9 medi co pe•· la ter1.a volla : trovo pus in tenui ssima copia; le cavi tà atrauo pulite e mollo rid otte d'ampiezza. ad un attivissimo processo di granulazione, che Ila già provo cato alu·esi la comp leta adesio ne dei margi ni. Il ,;oldato Tempo Viuorio del 76° reggimento fanteria operato da me. nella stessa epoca, di adenite siDil>lra e trattato purE' col cremore di tartaro: mercè Il qual e la suppurazion e. prima abbondantissima, si arrestava in breve e il fondo co minciava a r·iempirsi di ri,:ogl iose gra nulazioni.

Identico risultato ollen ni in un altro caso d'adenite inguinale nella persona del caporale Lucca della t>' co mpa gnia di disciplina, al •tuale estirpai un ammasso di gla nòu le inliltrate della grossezza di un uovo di pollo.

'\' el del 71i" t fanteria, a cu 1 io aspo rtai vari co ndilomi acumi n:lli dal ghiande e dal prepuzio. vidi merre l' uso del rre more dt tartaro. cicatrizzar·e le ferite prodotte iu tre soli gio1·ni seuza suppurazione.

Ad ope rai altresì il rimedio in parecc hi di foruu co li e paterecci, sem pr·e con esi LO fa, o1·evolissimo.

Il soldato (: ennaro del 'itl 0 reggimento fau!eria, il quale ave \' n sco lo da otto giorni con secrezione aLhondantissima e fenmneni infiammatori inteusi. fece per l O giorui consecuti\ i (dal 3 al l :3 novemhre). nella mia infermeria, le iniet.ioni di bitartrato di polassa co n tutte le nor me volute e sta ndo continuame nte a lr ll o, che si il henclt.·· minimo cnmbiamento nella :)Ùa Ahhau· do nai allo ra si!'Lema di c ura e riror"i alle iniLzionl as tringenti di solfato d1 zint'O e acetato di piombo, co lle 1111ali la mai ali ili s i risoll ette in poco tempo.

Hisultnli assai poco so ddi ,facenli otte nn ero pure i co lleghi di ospedale, che il rimedio in circa una dozzina di ca,;i di blenorra:.:ia.

IL lllT\1\TR-\TO IN CBlRUilf>IA .3 io pres so la briga ta. 'o ti si però che qui si trattav a un caso di blenorragia non mollo grave, co n li eve turgore della mucosa ed essudato di5creto . l casi di rapida della blfl norragi 1, ottenuti eolie ini ezioni di sos tanze antisettiche, non sa 1·ebbero perciò da a quelle forme rl'nretrile purulenta dovute non al 1-(0nococco ma ai co muni piogeni o ad infezioni secondarie Yar mme nte com binate e cb e so n delle« parableno1Tagiche1 ,. È qu esto un que sito che, panni, mer iterebb e di essere studialo.

Tale della c ur<l non può. del resto. arrecare arande maravi glia , quando si pensi alla tenace resistenza che il go nococco ha sempre offerto a tulli gli an ti seuici contro di esso adoperati dal 18i9. epoca in cni 1e pu bbli caYa la scoperta. fin o ad oggi.

\ IJUesto propo 3i lo co-i scri\'e il u La teori a pamssitaria della blenorragia, oggi cos1 m Yogu. non ha per nulla que:>lo problema terapeu lico. Lungi dal es;;a l'ha imbl'oglialo ancora più. se era po:;:-ibile. L·t rivol uzione d:t tentata nella cura è fallit a co mpletamen te <' le disillusioni hanno hen presto rimpiazzato le spera nze teoretic he ».

La piegazione del fatto, ,;econdo me. de vo ricercar"i nel modo con cui si comporta 11 dopo avvenuta l'tnfezi one. In farti . secondo swdi del Cowper , giit 18-::lH ore dal suo innesto nell ' uretnt . esso il penetrato molto innanzi oel rorp o papillare della muco:;a e va add entrandosi man matw \erso gli st1·ati più profondi, dove non l'azione de i parassiticiùi .

•: per \'ero il Legrai n, esa mina ndo lo scolo ureLr-ale , vi 'avrebbe trovato , oltre il gonococco. ben allre 15 specie di microrga nismi diversi .

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