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Le caratteristiche di una NEO
di evacuazione possono essere particolarmente difficoltose se, per esempio, tra il PE ci sono molti invalidi, malati o feriti. In questo caso l’elemento “Evacuazione medica” ha una notevole rilevanza. Allo stesso modo, nel caso della “Sostenibilità”, la mancanza di apparati di comunicazione appropriati o di un supporto logistico deficitario non possono non avere pesanti ripercussioni nello scenario operativo. Relativamente ai “Trasporti del PE”, infine, è da rilevare che questi hanno un impatto di rilievo sulle operazioni di evacuazione solo in contesti ostili. In un certo senso, si può osservare che solo circostanze non permissive impongono l’esigenza di eseguire una NEO. Se in genere il “Trasporto interno”, dai luoghi di residenza del PE ai Centri Raccolta, è di stretta competenza della MD, il cosiddetto “Trasporto intermedio, quello cioè dai CdR ad aree sicure prime di giungere ai PdI, è a cura del personale della JETF. Di competenza della MD resta, generalmente, il “Trasporto finale”. Se l’evacuazione avviene con mezzi civili, infatti, la competenza è dei responsabili della MD. Solo in caso di rimpatrio con vettori militari, la JETF avrà piena responsabilità anche su questa fase.
Il processo di evacuazione secondo la Direttiva IPPOCAMPO
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Le caratteristiche di una NEO Le caratteristiche delle operazioni di una NEO, secondo la Direttiva IPPOCAMPO, sono essenzialmente tre. La prima riguarda la rapidità di esecuzione delle operazioni, la seconda riguarda l’autonomia logistica della Joint Evacuation Task Force e la terza la chiara ripartizione di responsabilità tra il Comandante militare delle operazioni e il responsabile della MD. Quanto alla prima caratteristica, la Direttiva evidenzia la necessità di uno stretto coordinamento tra i responsabili civili e militari dell’evacuazione. Il coordinamento tra i soggetti interessati è indispensabile che si realizzi sia a livello nazionale che internazionale e che ciò comporti l’ulteriore attivazione di tutti i canali informativi disponibili. L’impiego di forze militari in prontezza operativa e capaci di eseguire una NEO in tempi rapidi potrebbe,