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FORTECH S.R.L.
AMBIZIONE, APPARTENENZA AL TERRITORIO E SGUARDO AL FUTURO
RBR, sin dalla sua nascita, ha sempre avuto tra i suoi ideali di riferimento quello di identicazione nel territorio. Questo valore si sposa perfettamente con quelli di Fortech S.R.L, azienda giovane e dinamica che si occupa, tra le diverse cose, di creazione di apparecchiature per le stazioni di servizio: celebri le colonnine del self service con la voce automatica in dialetto. Per farci spiegare meglio come funziona e come lavora Fortech, entrata nel mondo RBR negli ultimi mesi, abbiamo intervistato Giovanni Santomasi, Responsabile Comunicazione dell’azienda riminese.
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Cominciamo con la presentazione della tua azienda.
“Fortech opera nel settore della mobilità su tutto il territorio nazionale. Possiamo de nirci come una realtà “giovane”, sia per l’età media dei dipendenti, che per la data di fondazione, il 2006. Grazie a una forte vocazione all’innovazione Fortech è cresciuta in poco tempo, passando dai 10 dipendenti dell’inizio ai 150 attuali.
L’azienda ha iniziato prima fornendo servizi di manutenzione sulle stazioni di servizio, poi con strumenti di data collection, in modo da consentire alle compagnie petrolifere, alle proprietà e ai gestori di avere il controllo dei propri impianti di rifornimento.
Nel corso degli anni l’azienda si è evoluta, ha iniziato a produrre una serie di attrezzature per l’automazione, come sistemi per gli autolavaggi, sistemi gestionali per le stazioni di servizio e colonnine self service, quest’ultime considerate oggi il ore all’occhiello dei self service nel mondo delle stazioni di servizio in Italia (note anche per la funzione di guida vocale nei diversi dialetti nazionali).
Fortech oggi offre molteplici strumenti e servizi come la fatturazione elettronica (l’app Fattura1click è l’applicazione di settore n°1 in Italia), la gestione dei corrispettivi, la gestione delle ricariche elettriche, molteplici strumenti di pagamento come carte prepagate, applicazioni mobile, accessori per il mondo dei lavaggi.
Insomma, dopo solo 16 anni dalla sua fondazione, oggi Fortech è considerata l’azienda di riferimento del settore e tra le aziende tecnologiche più innovative e importanti nel campo della mobilità, su tutto il territorio nazionale.
L’azienda sta anche lavorando sull’internazionalizzazione, per questo ha avviato diversi progetti al di fuori dei con ni nazionali, in Spagna, Germania, Svizzera e Marocco.
Perchè vi chiamate Fortech?
Gli attuali soci dell’azienda, prima di fondare la Fortech, erano 4 tecnici in un’azienda di settore, una multinazionale, nostra attuale competitor, che, nei suoi programmi, aveva deciso di chiudere la sede di Riccione e trasferire il personale in una sede in Lombardia. Questo fatto diede loro lo stimolo per aprire una loro azienda. Fu così che Piersergio Avagliano, Massimo Banci, Jonny Tosi e Marco Vasini, fondarono la Fortech. Il nome deriva quindi dal fatto che i suoi fondatori sono stati quattro tecnici, “four technicians”.
Qual è la mission di Fortech?
Siamo in un momento di cambiamento del mercato delle stazioni di servizio in cui sta diventando sempre meno sostenibile fare business esclusivamente vendendo carburante. Dunque le stazioni di servizio hanno la necessità di mutare, di evolversi, di aumentare l’offerta per i propri clienti e Fortech sta diventando sempre più uno dei punti di riferimento di questa metamorfosi.
Da questo presupposto nasce il nostro obiettivo di accompagnare questo processo di trasformazione della stazione di servizio in stazione di servizi.
In una stazione di servizi, grazie ai nostri strumenti, oggi è possibile non solo fare rifornimento (pagando con banconote, carte, applicazioni dedicate o multi vendor come Satispay), ma è anche possibile pagare dei bollettini postali in self service, acquistare un lavaggio o rimanere informati con le news direttamente da un terminale, acquistare una ricarica elettrica e fare la spesa nei market durante i tempi di attesa.
Dunque siamo diventati un vero e proprio punto di riferimento tecnologico per la mobilità.
Se volessimo de nire con uno slogan la nostra mission sarebbe sicuramente “Technology for the new mobility”.
Com’è organizzata l’azienda?
Fortech è un’azienda con un importante vocazione informatica e di servizio, per questo conta circa 30 sviluppatori, 60 operatori help desk che fanno assistenza da remoto, a cui si aggiungono il reparto amministrativo, quello commerciale, il marketing, la produzione, la logistica e i team dedicati alla formazione e al welfare.
Anche il reparto di design sta crescendo sempre più: siamo un’azienda in cui si lavora molto per migliorare la user experience degli utenti, cioè la facilità e la soddisfazione con cui una persona utilizza un sistema interattivo.


Si fa molta analisi e ricerca af nché l’utente che utilizza i nostri sistemi per acquistare un rifornimento o per richiedere una fattura elettronica possa farlo in modo semplice e immediato, perché questi strumenti debbano diventare sempre più accessibili a tutti.
Dicono che siete molto attenti al benessere dei vostri dipendenti.
Un dipendente sereno porta innumerevoli bene ci all’intera comunità aziendale, per tale motivo in Fortech si tiene tantissimo al welfare aziendale. Negli anni l’azienda ha promosso diversi team sportivi come quello di calcio, di beach volley, di trekking, in estate viene organizzato il “Fortech Tour”, una serie di tappe dedicate agli appassionati di ciclismo, tutti con divise brandizzate Fortech. Inoltre l’azienda organizza diversi eventi aziendali, spesso aperti anche a familiari e partner dei dipendenti. Insomma chi lavora da noi deve sapere che l’azienda pone particolare attenzione al benessere delle persone.

Come nasce la vostra partnership con R.B.R.?

Essendo Fortech un BtoB che opera sul territorio nazionale, in termini di ritorno pubblicitario, non ha mai avuto molto senso sponsorizzare situazioni circoscritte all’area di Rimini.
L’azienda però è cresciuta, a partire dal proprio numero di dipendenti, e anche a livello locale ci sono sempre più riminesi che lavorano da noi o comunque che hanno familiari o amici che lavorano in Fortech. Dunque sta diventando sempre più importante riuscire a creare connessioni importanti con le realtà sul territorio riminese, non tanto dal punto economico, quanto sociale.

Da questi presupposti nasce la nostra partnership con R.B.R., fortemente voluta dal nostro Direttore Commerciale Massimo Banci, che ha deciso di sostenere il progetto R.B.R. non tanto come strumento pubblicitario, ma più semplicemente per valorizzare il legame con il territorio riminese.
Abbiamo trovato in R.B.R. un progetto sportivo con il quale condividiamo gli stessi valori, per questo siamo orgogliosi di averlo preso a cuore.
È vero che avete fatto una giornata in cui tutti i vostri dipendenti hanno indossato la maglietta R.B.R.?
Sì, in seguito alla sponsorizzazione abbiamo voluto presentare internamente questo progetto, però l’abbiamo voluto fare dandogli la visibilità che merita. Abbiamo così invitato i rappresentanti della società R.B.R. a venirci a trovare nella nostra sede. Noi ci siamo fatti trovare in 150, tutti in maglietta rossa con i marchi di Rinascita Basket Rimini e di Fortech, quasi come fossimo una curva di ultras! Siamo stati molto felici di averli accolti in azienda e di aver dato modo di presentare il loro progetto. È stata una bella serata in cui abbiamo anche sorteggiato tra i dipendenti i vincitori di palloni e divise ufciali dell’R.B.R.
Visto che questo è il numero natalizio, cosa chiede Fortech a Babbo Natale?
A Babbo Natale chiediamo di continuare a creare connessioni positive, come quella che lega Fortech a R.B.R.. È bello sapere che le eccellenze del territorio possano incontrarsi per stabilire nuove sinergie per crescere insieme e raggiungere risultati sempre più prestigiosi.