quotidiano del 23-09-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | lunedì 23 settembre 2019 | anno XXII | n.262 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente

Il Consiglio regionale si appresta ad approvare l’ennesima modifica alla legge in materia per favorire alcuni editori a danno di altri. Appello ai consiglieri ed al Prefetto

EDITORIA

COLPO MORTALE GAM

CAMPOBASSO

TERMOLI

Domani ennesimo presidio dei lavoratori: sit in di protesta sulla Statale 17

Le produzioni Fca potrebbero essere spostate all’estero, i timori espressi dal sindacato PAGINA 5

PAGINA 13

SEZIONE AVIS FESTEGGIATI I 50 ANNI Ha preso il via con la messa celebrativa, alle ore 10.00, nella chiesa di Santa Maria della Croce a Campobasso, la lunga giornata di festeggiamenti dell’AVIS Campobasso per i suoi 50 anni. Presenti il vice sindaco, Paola Felice, e il presidente del consiglio, Gugliemi.

SERVIZI ALLE PAGINE 2 - 3

DENTRO LA NOTIZIA

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ERA DIRETTO A TERMOLI

Precipita un ultraleggero, paura per una coppia australiana PAGINA 14

PAGINA 5

ISERNIA

CROCE ROSSA NUOVI ATTI VANDALICI NELLA NOTTE

Il Campobasso si sblocca a Selvapiana grazie a un gol di Candellori a inizio ripresa

Agnone, buon punto a Chieti. Vastogirardi fermato dai pali Il Campobasso conquista la sua prima vittoria casalinga stendendo la Vastese grazie a una rete di Candellori. Doppio 0-0 per Vastogirardi e Olympia Agnonese.

QM

SPORT

Eccellenza. Tre Pini al comando Pari tra Roccasicura e Vairano Il Termoli cade col Guglionesi L’undici di Camorani vince in rimonta contro il Bojano (3-2) ed è primo in classifica complice lo 0-0 nel big match del “Di Placido” tra Roccasicura e Comprensorio Vairano. Torna a correre il Venafro che espugna Capriati. Il Termoli perde a sorpresa contro il Guglionesi e si stacca dalla vetta. PAGINA 21

PAGINA 16 - 17 - 18 - 19 - 20

Non è servita una denuncia alle forze dell’ordine e una nota di sensibilizzazione inviata agli organi d’informazione: a distanza di pochi giorni dall’ultimo episodio, dei balordi durante le ore notturne hanno nuovamente preso di mira i mezzi di soccorso del Comitato di Isernia della Croce Rossa Italiana. PAGINA 9

ISERNIA

Giovanni XXIII, dal Miur 65mila euro per due innovativi progetti scolastici PAGINA 9


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il Quotidiano del Molise lunedĂŹ 23 settembre 2019

PRIMO PIANO

POLITICA


PRIMO PIANO

il Quotidiano del Molise lunedì 23 settembre 2019

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POLITICA

Gentili lettrici e lettori, abbiamo sacrificato una pagina del nostro giornale per evidenziare il nostro disappunto e la nostra rabbia nei confronti del Consiglio regionale che si appresta ad approvare un’ennesima modifica alla legge sull’editoria al solo fine discriminatorio ed evidente di agevolare alcuni editori a danno di altri. La modifica in discussione rende ancora più complicata la complessa situazione in materia di aiuti all’editoria e lo fa malgrado le osservazioni ed i suggerimenti raccolti in audizione dalla Quarta Commissione consiliare. Le modifiche in discussione, inoltre, hanno il solo scopo di aggirare le osservazioni già fatte dallo Stato sulla precedente legge regionale che hanno portato all’impugnativa di essa davanti alla Corte Costituzionale e comportano ulteriori disparità di trattamento tra gli operatori. Si fa appello alla sensibilità dei consiglieri regionali e alla loro onestà intellettuale e si chiede un intervento del Prefetto. L’EDITORE



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CAMPOBASSO

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Si svolgerà domattina, martedì 24 settembre, a partire dalle ore 9,30, presso la sede ex Arena in Località Monteverde a Bojano davanti ai cancelli, la manifestazione promossa dai dipendenti Gam. Sarà un corteo di Associazioni di commercianti, artigiani etc. che raggiungerà la Statale 17 al fine di sensibilizzare tutta la classe politica sia Regionale che Nazionale e per determinare la convocazione urgente presso il Mise, più volte sollecitato dalle sigle sindacali e Prefettura in particolare. «La situazione – si legge

Previsioni meteo di domani

22°

14°

Farmacia di turno a Campobasso

Caruso Corso Vittorio Emanuele II, 69 0874.415360

I sindacati: «Il prossimo 4 novembre scadranno gli ammortizzatori sociali»

(CB) e per le aree di localizzazione delle aziende dell’indotto”. Già nei giorni scorsi i segretari nazionali di categoria della Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil avevano chiesto un incontro urgente ai ministri dello Sviluppo economico e

del Lavoro, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, al fine di affrontare la vertenza relativa ai lavoratori della ex azienda avicola Gam di Bojano (Campobasso). “La convocazione – avevano scritto nella nota congiunta - si rende necessaria per fare il punto sia sull’attuazione dell’accordo di programma sottoscritto per il rilancio della filiera avicola molisana, in particolare per l’attività del macello, sia per tutelare i lavoratori interessati, considerando che il prossimo 4 novembre scadranno gli ammortizzatori sociali”.

molisana e che è stato realizzato grazie all’impegno di don Benito Giorgetta, nuovo consulente ecclesiastico Ucsi Molise. L’opera, evocando il mondo della reclusione, offre anche l’interpretazione artistica di quello che è stato e continuerà ad essere il progetto ‘Liberi nell’Arte – Gocce di Prossimità’, promosso da Ucsi Molise all’interno delle carceri italiane. Iniziativa che ha trovato ispirazione proprio dal monito di Papa Francesco per il quale “l’acqua ferma è la prima a corrompersi” e che ha inteso avviare nei luoghi di sofferenza e reclusione un itinerario di bellezza ed arte. Una vera e propria “goccia di Resurrezione”, con la quale, così come ha spiegato la presidente Ucsi Molise, Rita D’Addona, “si è voluto mette-

re in comunione tante voci per una sola armonia”. Una iniziativa che, oggi, prosegue in collaborazione con la TgR Rai Molise, con il Ministero della Giustizia e Ispettorato Cappellani delle Carceri per realizzare il progetto radiofonico ‘Voci dentro’, nel quale a parlare sono i detenuti delle carceri del Molise. “Vi farò pescatori di uomini” (Vangelo Lc 5,1-11): proprio come le parole pronunciate da Gesù, anche nell’opera di Casolino la barca diviene simbolo di accoglienza, solidarietà, prossimità, condivisione e amore verso chi ha perso la rotta nell’immensità del mare. Tutti valori che devono guidare, ogni giorno, il lavoro del giornalista che, nella sua continua sete di verità e giustizia deve porre sempre al centro l’umanità del singolo.

Domani presidio Gam, la protesta si sposta sulla SS17 nella nota inviata ai Comuni - sta peggiorando, al fine di evitare nei prossimi giorni il definitivo licenziamento collettivo (240 lavoratori) e non permettere che la Filiera Avicola molisana, anch’essa come altre vertenze, si chiu-

da negativamente e definitamente nel nostro Molise e di conseguenza la perdita definitiva dello strumento “Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 7 agosto 2015 di riconoscimento “delle condizioni di crisi indu-

striale complessa, con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, per il territorio ricompreso tra le due province di Isernia e Campobasso corrispondente ai Comuni di Venafro (IS), Campochiaro (CB) e Bojano

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Oggi la delegazione regionale in udienza dal Santo padre

Il dono dell’Ucsi Molise a Papa Francesco “Quel mare fatto di gocce di prossimità” Condivisione, ascolto, comprensione, solidarietà ed accoglienza. Sono questi i valori cristiani ricompresi nell’opera che la delegazione dell’Ucsi Molise porterà in dono a Papa Francesco. L’opera sarà consegnata al Santo Padre

oggi nel corso dell’udienza che il Pontefice terrà nella sala Clementina con i consiglieri nazionali e le delegazioni regionali dell’Ucsi. “Un dono mirabile” quello del Pontefice, concesso in occasione della ricorrenza del 60esimo anni-

versario dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana. La scultura, che porta la firma dell’artista termolese Cleofino Casolino, è stata realizzata dall’Associazione Onlus ‘Iktus’ che, tra le diverse attività, opera per il reinserimento dei de-

tenuti. Il dono per il Papa ha, infatti, preso forma nel laboratorio artigianale e vero e proprio spazio creativo per i detenuti del carcere di Larino. Si tratta di un dono simbolico per omaggiare il Santo Padre da parte della delegazione

Campobasso festeggia i 50 anni della locale sezione Avis Ha preso il via con la messa celebrativa, alle ore 10.00, nella chiesa di Santa Maria della Croce a Campobasso, la lunga giornata di festeggiamenti dell’AVIS Campobasso per i suoi 50 anni. Alla celebrazione mattutina hanno preso parte, in rappresentanza del Comune di Campobasso, anche il vice sindaco, Paola Felice, e il presidente del Consiglio Comunale, Tonino Guglielmi. Dopo la messa, insieme al presidente dell’AVIS Campobasso, Eugenio Astore, i rappresentanti dell’Associazione e le Autorità si sono

recati in corteo in prossimità di piazza della Vittoria dove c’è il Monumento celebrativo dedicato all’AVIS, forgiato dalle fonderie Marinelli di Agnone su disegno di Alfonso Gambatese. Dalle 13.00, invece, grande festa al Mercato Coperto con amici e simpatizzanti dell’Associazione che opera a Campobasso dal 1969. “Il senso di questa giornata è nel ringraziamento e nella partecipazione spontanea che ancora una volta l’AVIS Campobasso è stata capace di raccogliere intorno a sé. - ha dichiarato a margi-

ne della manifestazione il vice sindaco di Campobasso, Paola Felice - Grazie all’operato dell’AVIS ed ai suoi donatori, l’approvvigionamento di sangue nelle strutture ospedaliere è sempre garantito, permettendo interventi in grado di salvare vite umane. L’AVIS Campobasso è composta di una rete di soci e donatori molto estesa, circa 1500 persone mettono a disposizione della collettività il loro impegno concreto e lo fanno lontano dalle luci della ribalta, senza nessun altro scopo se non quello di esse-

re di aiuto al prossimo. Il loro operato è d’esempio per tutti noi, Amministratori compresi, e ci insegna a tener sempre ben presente che l’interesse e il bene pubblico va coltivato con il proprio intervento personale e con azioni espressamente dedicate alla collettività.”


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

GIOVANNI MASCIA Nella prima parte di quest’articolo (Quotidiano del Molise del 22 agosto 2019) è stato indicato nella vicenda autobiografica il primo dei motivi di interesse della ristampa de Il nido di pietra di Felice Del Vecchio (Enne, Ferrazzano 2002 Iannone, Isernia 2019). Nato a Castiglione Messere Marino, cresciuto a Roccavivara, l’autore era balzato ventottenne alla ribalta letteraria nazionale, pubblicando La chiesa di Canneto (Einaudi 1957), cui fu assegnato nello stesso anno il Premio Viareggio Opera Prima. Dopo il successo del libro d’esordio, lo scrittore cadde in un silenzio inesplicabile che lasciò interdetti critici e lettori e si è protratto per circa mezzo secolo. Laureato in storia e filosofia alla Normale di Pisa, attivista del PCI nel Molise dei primi anni Cinquanta, Del Vecchio, fece sparire le sue tracce, trasferendosi sul finire di quel decennio a Milano, dove il 19 febbraio 2019, ha compiuto novant’anni. Il giovane intellettuale aveva creduto nella rinascita del Sud, da fondare sull’industria e su una agricoltura moderna, corroborata dalla ridistribuzione a braccianti e a piccoli contadini delle terre strappate ai latifondisti. Ma il suo sogno fu frustrato dal governo De Gasperi che aveva aperto la valvola di sfogo dell’emigrazione, uccidendo il Sud. E andò in frantumi quando Krusciov condannò le malefatte di Stalin, fino ad allora personaggio mito di Del Vecchio e dei comunisti di tutto il mondo. Il nido di pietra racconta proprio della crisi di un giovane intellettuale che vede venir meno i suoi sogni, partire giorno dopo giorno gli amici in cerca di lavoro all’estero, morire il prete vecchio, figura di riferimento in un paese dal quale scappare anch’egli prima di essere definitivamente avvinto nelle spire dell’inedia e della morte. Oltremodo suggestivo è il gioco di specchi e rimandi tra le figure dell’intellettuale e del prete vecchio del racconto con quelle reali dell’autore e dello zio, don Duilio Lemme. Con delle differenze: mentre nelle vicende del giovane che redige il racconto in prima persona sono passabilmente sovrapponibili le vicende biografiche di Del Vecchio, più problematica è l’identificazione del prete vecchio con don Duilio. Quest’ultimo è stato un uomo pratico e un sacerdote di azione. Dopo la prima guerra mondiale, già quarantenne e apprezzato ebanista trapiantato a Roma, dove – scrive il nipote – fu “attratto da una profonda vocazione, smise il lavoro per diventa-

Perché ri/leggere “Il nido di pietra” La perdurante attualità di un racconto di Felice Del Vecchio

Il prete vecchio visto da Antonio Pettinicchi

re, alla sua età, seminarista, mettersi a studiare latino, filosofia, teologia. Se la cavò alla meglio, seguito con occhi benevoli, incoraggiato da quanti avevano avuto modo di conoscerlo, di apprezzarlo, tra i quali monsignor Tedeschini, l’ecclesiastico di origine abruzzese assai influente nella curia vaticana. Dopo che l’ex artigiano, all’età di quarantacinque anni ebbe celebrato la sua prima messa, monsignor Tedeschini avrebbe voluto far di lui un suo collaboratore. «Non m’importa che tu non abbia una gran cultura» diceva quel prelato a don Duilio, il quale tuttavia non fu pronto ad approfittare della proposta”. E se ne tornò al paese, a esercitare il sacerdozio tra la sua gente e a restaurare un gioiello di fede, di storia e di bellezza artistica e paesaggistica, quale è la chiesa di Canneto. Benedettino nella inclinazione per il lavoro fisico, francescano nella scelta evangelica della povertà, don Duilio Lemme ha impresso una traccia indelebile a Roccavivara e a Canneto. Come lui, anche il prete vecchio del racconto aveva lasciato Roma per ridursi a vivere in campagna, in obbedienza alla necessità, non a una scelta. Intellettuale, seguace del modernismo, amico di don Guido Miglioli, era tornato in paese, una volta vistasi preclusa la carriera di pensatore e scrittore per l’ostracismo della curia vaticana. Diversamente da don Duilio, il prete vecchio è stato un uomo tormentato che solo alla vigilia della morte placherà la sua ansia nell’accettazione fiduciosa dell’ultimo passo. Più che il

rimpianto per il sogno giovanile spezzato, a tormentare i suoi giorni è stato il rimorso di avere amato senza amore e quindi abbandonato una giovane donna del paese, disposta a sacrificare tutto per lui. Per il resto anche il prete vecchio, al pari di don Duilio, aveva scelto di vivere da povero e per i poveri, cercando per quanto in suo potere e, in supporto del giovane comunista, di contrastare la “cricca”, ovvero la classe dei notabili e borghesi che sullo sfruttamento dei poveri aveva mantenuto la sua fortuna. Forse non è azzardato ipotizzare nella figura letteraria del “prete vecchio”, nella cui persona si scorgeva “qualcosa di impenitente e di irriducibile”, ben colta nel ritratto realizzato dallo scomparso Antonio Pettinicchi tra le illustrazioni a corredo del racconto (p. 25), anche il confluire di tratti peculiari di un altro sacerdote che ha inciso nell’animo dell’autore: don Bertrando Gianico. “Insegnante appassionato e magnifico”, lo ricorda Del Vecchio. Fu lui che nella sua scuola privata di Rocca, provvide alla istruzione del ragazzo negli anni della guerra, dal 1943 al 1945, mettendolo in condizione di superare agevolmente l’esame ginnasiale e frequentare il liceo a Campobasso.

Certo è che i destini dello scrittore e dello zio sacerdote, come quelli dei loro alter ego protagonisti del racconto, hanno conosciuto sviluppi non in linea con i rispettivi talenti. Si chiede Del Vecchio, a proposito di don Duilio: “Chissà cosa sarebbe stato di lui se avesse colto quell’opportunità che gli veniva offerta da un così eminente dignitario ecclesiastico”, come mons. Tedeschini. Evidentemente nel sangue dello zio scorreva lo stesso sangue che scorre nel nipote Felice. Il quale, lo abbiamo ricordato, era stato riconosciuto dai compagni di studi a Pisa (Pietro Citati e altri autorevoli intellettuali) come il più intelligente di tutti loro, di un’intelligenza che a giudizio di molti rasentava la genialità, e come l’allievo prediletto dello storico Delio Cantimori, che vedeva in lui quasi un figlio adottivo e un prosecutore. Al pari dello zio, neppure il nipote colse l’opportunità. Abbandonò Cantimori e la carriera universitaria per il desiderio di tornare nel Molise e prendere parte all’attività politica. A sua volta, sollecita la stessa domanda: “Chissà cosa sarebbe stato di lui se avesse colto quell’opportunità che gli veniva offerta da un così eminente accademico in una istituzione, così

Copertina Il nido di pietra Iannone Editore

Copertina Il nido di pietra Edizioni Enne

prestigiosa, come la Normale”. La risposta ce la dà lo stesso Felice Del Vecchio. Ovviamente è riferita allo zio, finito parroco di campagna: “In realtà se si è vissuti in un certo modo, vuol dire che così e non altrimenti si doveva vivere, che quello e non altro doveva essere il corso della propria vita, il proprio destino, come si usa dire: il resto è ombra vana, anche se angustiosa, niente altro che ombra. E questo è anche il caso di don Duilio…”. Chissà se vi si rivedeva anche lui. Perché, a rileggere Il nido di pietra, viene proprio di concludere che questo è anche il caso di Felice Del Vecchio. Il quale, dei giorni di frustrazione disperata, che lui, o meglio, il suo alter ego stava vivendo nel paese che andava via via svuotandosi di forza con la partenza di tanti giovani per l’estero, scrive: “A volte nel dormiveglia mi accorgevo di star pregando chissà chi, una forza onnipotente, la vita che mi aveva messo al mondo. Pensavo ai miei morti e li supplicavo di aiutarmi. Ero atterrito dall’idea che qualche vizio segreto mi stesse alterando la mente, tanto più che mio nonno era morto svanito, e io me lo ricordavo, nei suoi ultimi anni, sempre dietro ai vetri delle finestre a guardare fuori, in silenzio senza mai uscire di casa. Non stava succedendo lo stesso anche a me?” (pp. 37-38). Tra i motivi di interesse del racconto, e lo si è accennato tra le righe, c’è il tema dell’emigrazione meridionale che, da tema storico, quale poteva essere giudicato nei primi anni Duemila, all’epoca della pubblicazione de Il nido di pietra, è tornato a imporsi come tema di bru-

ciante attualità ora che i nostri paesi, il Molise tutto e l’intero Meridione d’Italia, rischiano di trasformarsi in una sola, sterminata catena di strutture geriatriche. E c’è l’eterno tema dei sacerdoti, che ponendosi in un ambito avanzato dal punto di vista sociale ed evangelico, finiscono per cozzare contro il blocco monolitico della curia vaticana, strumento d’ordine e di governo, più che di evangelizzazione. La storia li ha fissati nelle loro solitudini e, come don Duilio Lemme, o il modernista, antifascista, povero ed evangelico prete vecchio del racconto, confinati ai margini del mondo ecclesiastico e della realtà sociale. Negli ultimi tempi, a calarsi nei loro panni sembra essere lo stesso papa Francesco, senza che la sua autorità ne abbia capovolto le prospettive minoritarie rispetto al partito curiale, come sempre coriaceo nel far quadrato su se stesso e sulla integrità della gerarchia e del corpo tradizionale della dottrina e dei fedeli. Infine, Il nido di pietra merita di essere letto o riletto per la qualità della scrittura che, sebbene non raggiunga gli esiti eccezionali de La chiesa di Canneto, resta di grande suggestione, come è dimostrato dal paragrafo che suggella il racconto: “Superata l’ultima curva della circonvallazione, il paese che prima stava alle spalle, mi si parò davanti. E mentre guardavo quel nido di pietra dove ero nato e cresciuto, mi accorsi che le lampadine ancore accese ai canti delle case diventavano come tante gocce tremule di luce e mi coprii gli occhi con le mani per non far vedere che si erano riempiti di lagrime”.


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BOJANO

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Realizzate anche grazie alle donazioni di Manzo e Federico (M5S)

Inaugurata la “Casa della Cultura” a Vinchiaturo Taglio del nastro, inoltre, per la “Biblioteca Innovativa” VINCHIATURO «Sabato 21 settembre, ho partecipato insieme al mio collega Angelo Primaini all’inaugurazione della Casa della Cultura a Vichiaturo». Inizia così una nota della consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Patrizia manzo, che aggiunge: «Anche lì il bando “Facciamo Scuola”, realizzato grazie ai fondi che io e il collega Antonio Federico abbiamo messo a disposizione durante la scorsa legislatura, ha portato i suoi frutti: il potenziamento della biblioteca innovativa dell’Istituto Comprensivo Matese. Si tratta di un vero e proprio centro culturale polifunzio-

nale - prosegue la Manzo in cui sarà possibile svolgere varie attività laboratoriali, finalizzate alla diffusione della cosiddetta “digital and media literacy” e al contrasto del digital divide, fenomeno tuttora presente sul nostro territorio. La “Biblioteca Innovativa” è uno spazio aperto a tutti, fornita di arredi colorati, ergonomici, facilmente accessibili e divisa in settori. Le attività tendono al massimo coinvolgimento dei ragazzi - spiega la vicepresidente del Consiglio regionale - soprattutto quelli a rischio dispersione scolastica, tramite attribuzione di ruoli e responsabilità inerenti alla gestione del network, la costituzione di

un blog dedicato e l’alfabetizzazione informatica all’utenza. Periodicamente continua Patrizia Manzo - la biblioteca si doterà di nuovi libri e sussidi informatici e la scuola organizzerà eventi ad hoc (mostra-mercato, festa del libro, donazioni) in cui i ragazzi saranno coinvolti in prima persona e diventeranno artefici e beneficiari di concorsi, eventi musicali e teatrali, seminari e conferenze, incontri con l’autore, corsi di formazione, laboratori di lettura animata, anche in inglese, laboratori di scrittura creativa e collettiva, anche digitale. Ogni volta è sempre un grande onore e una gran soddisfazione. afferma la portavoce penta-

stellata - Ho assistito a una bellissima sinergia tra associazioni, amministrazione e istituto scolastico per la realizzazione di un luogo di incontro, crescita e confronto per la comunità vinchiaturese. Entrando in quella biblioteca ci siamo messi nei panni dei bambini e dei ragazzi immaginando cosa proveranno loro nel poterne usufruire. È stato emozionante - conclude la Manzo e credo che la politica non debba mai smettere di mettersi nei panni dei propri cittadini, dai più piccini ai più grandi». «Sono felice ed emozionato per questa nuova iniziativa. - aggiunge Angelo Primiani che ha accolto con

orgoglio il progetto dei colleghi M5S nella sua comunità. - Quando si investe in cultura è sempre un successo e le ricadute future, in termini economici e sociali, possono essere dirompenti per un paese. Vinchiaturo aveva bisogno di un luogo simile in grado di offrire attività e iniziative ai giovani e dare sostegno alla scuola e alle tante associazioni che si adoperano per la comunità. Da Presidente della Pro Loco Vinchiaturo, mi sono battuto per anni - spiega il Consigliere pentastellato affinché nel paese si creassero spazi e momenti di aggregazione e promozione della cultura e della socialità. Oggi sono ancora più or-

goglioso, perché è anche grazie ai fondi messi a disposizione dal MoVimento 5 Stelle che è stato possibile realizzare una biblioteca e una mediateca altamente innovative per tutti gli studenti e i giovani del paese. Il cambiamento tecnologico che stiamo vivendo deve andare di pari passo con l’educazione scolastica prosegue Primiani - per far sì che i nostri figli possano essere al passo con i tempi e imparare utilizzando i mezzi giusti. Questi - conclude sono temi che stanno molto a cuore al MoVimento 5 Stelle che da sempre promuove iniziative concrete per il bene comune, partendo sempre dai singoli territori».


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RICCIA-TRIVENTO

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Il Comune chiede la giusta manutenzione e prevede controlli entro ottobre

TRIVENTO Interventi di messa in sicurezza, adeguamento e corretta tenuta dei fondi privati antistanti strade comunali e vicinali ad uso pubblico nel territorio del Comune di Trivento. Il sindaco Pasquale Corallo invita tutti i proprietari dei terreni confinanti con strade comunali e vicinali ad uso pubblico, situati nel territorio del Comune di Trivento a: a) provvedere immediatamente a: rimuovere senza indugio alberi, ramaglie e terriccio provenienti dai terreni laterali e caduti dai propri fondi sulla sede stradale per effetto di intemperie o per qualsiasi altra causa; intervenire prontamente effettuando la pulizia degli attraversamenti intubati di cunette per l'accesso ai propri fondi: qualora si accertassero occlusioni o l'insufficienza idraulica delle condotte, in fase di emergenza l'Amministrazione Comunale provvederà se necessario ad asportarle. Il loro ripristino potrà essere possibile solo per le condotte asportate con sezione idraulica manifestamente insufficiente, ma trovate mantenute e dotate di documento autorizzativo per la loro posa; b) provvedere regolarmente a: potare sistematicamente le siepi radicate sui propri fondi e che provocano, per effetto del loro naturale sviluppo, restringimenti, invasioni o limitazioni di visibilità sulla strada pubblica confinante; tagliare l'erba, le siepi, le alberature e la vegetazione in generale che si protende oltre il

del Molise

Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87

Corretta tenuta dei fondi vicinali alle strade comunali

ciglio tra proprietà e fosso stradale ed in tutti i casi in cui si protenda all'interno del margine stradale, o nasconda o limiti la visibilità della segnaletica stradale o possa rischiare di collassare sulla sede stradale. La visibilità e quindi la potatura dovrà essere garantita sino ad una altezza di 5

Finalmente anche a Sant'Elia e' attiva sul portale del Comune e di MeteoinMolise una finestra virtuale sul centro di Sant' Elia a Pianisi! Il Comune e l' Associazione Meteo hanno sottoscritto la convenzione nei giorni scorsi. Sant'Elia e' una tappa delle.tante che sono oggetto delle attività dell’ Associazione MeteoinMolise sul territorio regionale e su quello limitrofo. Come di consueto, con l’approssimarsi del periodo invernale, tornano a progettarsi anche gli interventi rivolti alla sala operativa e di monitoraggio meteo che, da anni, la contraddistingue. Il reparto volto all’installazione di webcam e stazioni però non si ferma. L'amministrazione comunale ringrazia il responsabile Gianfranco Spensieri, ed il tecnico Annibale per la disponibilità e l'impegno profuso. Un'opportunità per fruire di aggiornamenti sul.meteo e consentire anche a chi e' lontano di ridurre le distanze guardando dall'alto le belle

m, o sino a quella dei corpi illuminanti nel caso interferisca con la pubblica illuminazione e con la corretta fruibilità e funzionalità della strada. Qualora vi fosse necessità di intervenire in via d'urgenza per eliminarne le parti prominenti, nulla sarà dovuto per eventuali danni alla

vegetazione oggetto d'intervento; manutenere le ripe confinanti con le strade, sia a valle che a monte delle medesime, in stato tale da impedire franamenti o cedimenti del corpo stradale, ivi comprese le opere di sostegno (fabbricati e muri di qualsiasi genere), lo scoscendimento del terreno,

l'ingombro delle pertinenze e della sede stradale in modo da prevenire la caduta di massi o di altro materiale sulla strada, altresì realizzando ove occorrono, le necessarie opere di mantenimento ed evitare di eseguire interventi che possono causare i predetti eventi; pulire i fossi laterali alle strade, le cunette (e delle condotte qualora queste fossero a tratti intubate), in particolare nel periodo autunnale e successivamente ad ogni evento piovoso significativo, da ramaglie o detriti, pietrisco o fanghiglia provenienti da scarpate o passaggi privati; mantenere, per lo scavo di fossi o canali lungo il confine una distanza dal confine stesso uguale alla profondità del fosso o canale; mantenere l'aratura ad un limite non inferiore a 1,5 m dal piede del rilevato stradale (o dal centro del fossetto di guardia se presente al piede) o dal ciglio superiore della scarpata di monte; predisporre scoline per la regimazione delle acque nei campi, con interasse di max 80 m per appez-

zamenti con pendenze medie del terreno inferiori al 40%, max 60 m per pendenze superiori; adottare comunque tutte le precauzioni e gli accorgimenti atti ad evitare qualsiasi danneggiamento e/o pericolo e/o limitazioni della sicurezza e della corretta fruibilità delle strade confinanti con i propri fondi. Ricorda, infine, che ai sensi dell'art. 2051 del Codice Civile permangono le responsabilità dei proprietari che per cattiva o mancata cura dei propri fondi hanno cagionato o cagionano danni a cose o persone; Che in caso di presenza di più comproprietari dello stesso fondo, ai sensi dell'art. 197 del Codice della Strada, ciascuno dei trasgressori soggiace alla sanzione pecuniaria prevista per la violazione alla quale ha concorso e, pertanto, ognuno dei comproprietari sarà passibile della stessa sanzione pecuniaria prevista. A partire dal 1° ottobre saranno attivati severi controlli sul territorio con sanzioni per i trasgressori così come previsto dalle normative vigenti.

Il comune ha installato la webcam in collaborazione con “MeteoinMolise”

Finestra virtuale sul centro di Sant’Elia a Pianisi immagini del proprio paese. La webcam, che si aggiornerà ogni 3 minuti, inquadra

il centro storico e sarà utilizzata dal previsore Gianfranco Spensieri anche nel-

lo spazio mattutino di “Buongiorno Regione Molise” che dal 30 settembre

2019 riprenderà ogni mattina dal lunedì al venerdì alle ore 7.30.


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Senologia stop agli interventi Oggi sit-in di protesta in reparto Questa mattina, a partire dalle ore 10, il Comitato “In Seno al Problema” organizzerà un sit-in di protesta contro la decisione dell’Asrem di praticare presso il “F. Veneziale” di Isernia solo interventi di chirurgia minore della mammella, demandando i casi più complessi alla dirigenza della Breast Unit istituita al Cardarelli di Campobasso. L’ennesimo taglio per Senologia che dallo scorso agosto, su provvedimento dei vertici dell’Asrem, è diventato parte integrante dell’unità operativa campobassano. Qualche giorno dopo la doccia gelata: stop agli interventi presso il presidio iser-

nino. Le operazioni chirurgiche si svolgeranno tutte nel capoluogo di regione. Per di più, la dottoressa Francesca Scarabeo e il dottor Ettore Rispoli, medici che hanno fatto di Senologia una vera e propria eccellenza della sanità molisana, non effettueranno più interventi chirurgici, se non quelli minori. Una decisione che non è piaciuta ai pazienti e agli utenti che hanno potuto sempre contare sulla professionalità e le competenze specifiche nel settore dei due medici. Sulla vicenda è intervenuta anche il presidente della IV Commissione, Filomena Calenda che ha annunciato di vo-

ler investire del problema il Consiglio regionale e farsi prima firmataria di un documento da inoltrare al neo ministro della Salute, Speranza, per salvare il presidio isernino.

La solidarietà del vicesindaco Cesare Pietrangelo che investirà del problema l’amministrazione comunale

Pietre e vasi contro i mezzi di soccorso Altri atti vandalici nei confronti della Croce Rossa. Il presidente Rea: «Atto ignobile, ci hanno preso di mira ma non ci fermeranno» Non è servita una denuncia alle forze dell’ordine e una nota di sensibilizzazione inviata agli organi d’informazione: a distanza di pochi giorni dall’ultimo episodio, balordi hanno nuovamente preso di mira i mezzi di soccorso del Comitato di Isernia della Croce Rossa Italiana. L’amara scoperta è stata fatta dal Presidente Fabio Rea che stamane, recatosi in via G. Pascoli, ha trovato un mezzo di soccorso colpito ripetutamente con vasi e pietre. Una vera e propria sassaiola anche contro il portone d’ingresso dell’ex scuola A. d’Isernia, che attualmente ospita la sede isernina della CRI. «Per l’ennesima volta ci vediamo costretti a denunciare un atto vile, ancor più grave perché perpetuato a danno di mezzi di pubblica utilità», ha dichiarato in merito il Presidente

Fabio Rea che, una volta scoperto l’accaduto, non ha potuto far altro che allertare nuovamente le forze dell’ordine. «Non è mio compito scoprire chi si cela dietro questi comportamenti – ha continuato il Presidente Rea –. Potrebbe trattarsi di balordi che agiscono per divertimento ma, considerata la frequenza con cui i nostri mezzi vengono danneggiati, non escludo che possa trattarsi di qualcuno che agisce con il preciso scopo di colpire il comitato isernino della Croce Rossa Italiana. Forse il nostro attivismo e il nostro impegno inizia a dare fastidio; ma questi gesti non ci fermeranno, anzi ci spingono a fare ancora meglio. Al di là delle

motivazioni che ci celano dietro questi atti, a nome di tutti i Volontari, esprimo amarezza e sconcerto per quanto sta accadendo. È questo il prezzo da pagare per aver dato

la nostra disponibilità a servizio dei nostri concittadini? Vorrei ricordare che la Croce Rossa Italiana non è impegnata solo nell’ambito sanitario, ma è protagonista di numerose iniziative di carattere sociale e a sostegno degli indigenti che vivono nella nostra comunità». Il Presidente Rea, inoltre, si è già messo in contatto con il vicesindaco di Isernia, Cesare Pietrangelo, il quale ha stigmatizzato questi comportamenti e ha annunciato che nelle prossime ore investirà del problema l’intera amministrazione comunale. «Ringrazio il vicesindaco per la disponibilità dimostrata – ha concluso il presidente isernino della CRI – e per la volontà di voler trovare soluzioni idonee. Confidiamo che le istituzioni locali si attivino affinché tutto ciò non accada più».

“Giovanni XXIII”, dal Miur 65mila euro per attuare due innovativi progetti scolastici Soddisfatto il dirigente dell’Istituto, prof. Bruno Caccioppoli

LILLINA DI NUNZIO ISERNIA L’Istituto comprensivo statale “Giovanni XXIII” (Distretto Scolastico n.3) di Isernia ha partecipato con esito positivo all’Avviso pubblico del Miur del 9 marzo 2018 per la realizzazione di progetti di potenziamento delle competenze di

base in chiave innovativa, a supporto dell’offerta formativa, per la scuola dell’infanzia e per quella primaria e secondaria di 1° grado. L’Istituto è stato perciò autorizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ad attuare i progetti “Dire Fare Esplorare” e “Sempre più sempre meglio”, per un finanziamen-

to totale di 64.816,80 euro a valere sui fondi strutturali europei del Programma Operativo Nazionale (PON) 2014/2020. In particolare, il progetto “Dire Fare Esplorare” prevede azioni specifiche per la scuola dell’infanzia e si articola in quattro moduli: 1-2. Educazione plurilingue; 3. Espressione; 4. Pluri-attività.

Il progetto “Sempre più sempre meglio” è indirizzato invece agli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado e si articola in 9 moduli: 1-2. Educazione plurilingue; 3. Italiano; 4. Matematica; 5. Scienze; 6-7-8. Lingua straniera; 9. Lingua inglese per gli allievi delle scuole primarie. Un risultato molto importante per l’Istituto isernino, che premia l’impegno e la dedizione del dirigente prof. Bruno Caccioppoli e del suo staff, animati dalla voglia di migliorare di anno in anno la qualità dell’istruzione, l’offerta formativa e l’attrattività. Con questo ennesimo successo, si denota quanto

la struttura tenga a mantenere alto il livello, focalizzando l’attenzione sulle lingue, sull’informatica, sull’innovazione, sull’inclusione e sulle attività extra scolastiche. Il finanziamento di quasi 65mila euro stanziato dal Miur gioverà in primis ai ragazzi e servirà ad accrescere le loro competenze, seguiti dall’esperienza e dalla professionalità dei docenti. La “Giovanni XXIII” di Isernia si conferma anche stavolta una delle scuole più accattivanti per i futuri alunni, proponendo sempre molteplici attività anche al di fuori della normale programmazione. Volendo citarne alcune, studenti e docenti hanno

di recente partecipato con successo, anche a livello nazionale, ai progetti “Attori della propria Salute”, “Amico Libro”, “Cineformun”, “Giornalisti in erba”, “Laboratorio di Storia”. I traguardi che l’Istituto da sempre si pone per favorire il successo formativo di tutti i ragazzi, attraverso il pieno sviluppo delle potenzialità individuali e la conquista di un significativo bagaglio di conoscenze, abilità e competenze, possono ricondursi a quattro fondamentali aree di intervento: l’apprendimento, l’educazione, l’orientamento e le relazioni con gli altri. E i risultati sono sempre ottimali.


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ISERNIA E PROVINCIA

CULTURA

L’arciprete Ciarlanti scrisse un libro sulla vita, il martirio e i miracoli dei Santi Medici

Le reliquie dei santi medici Cosma e Damiano Giunsero a Isernia nel 1602. Un’antica leggenda narra il prodigio avvenuto a Olivella durante la traslazione MAURO GIOIELLI Nel 1653, l’arciprete e vicario capitolare della cattedrale di Isernia, Gio.Vincenzo Ciarlanti, pubblicò un interessante libretto sui santi Cosma e Damiano, il cui culto è molto sentito dal popolo isernino. I racconti agiografici che vedono protagonisti i due fratelli martiri (che Ciarlanti, all’inizio del suo libro, chiamò Arabici Aromati e Maravigliosi Aromati, alludendo al profumo della loro santità) sono tanti e narrano soprattutto i loro miracoli e vicende metastoriche. Io stesso, dal 1985 in poi, ho pubblicato diverse leggende riguardanti i Santi Medici. Una l’ho appresa da anziani informatori nel 2010 e nel 2011, ed è quella che ripropongo nella seconda parte di questo articolo. * * * In occasione della festa dedicata ai santi Cosma e Damiano, che ogni anno ha luogo a Isernia nei giorni 26, 27 e 28 settembre, i fedeli di Olivella, una frazione di Sant’Elia Fiumerapido, vengono in pellegrinaggio il primo giorno di festa. Alcuni di loro, indossando una tunica distintiva, portano in processione i busti e le reliquie dei due santi durante quella che viene comunemente detta processione di andata, che parte dalla cattedrale di San Pietro apostolo e raggiunge

Processione dei santi Cosma e Damiano, 26 settembre 2010 (foto M. Gioielli)

il santuario extra moenia intitolato ai Santi Medici. Da dove proviene il privilegio di questo sacro trasporto? Personalmente non conosco documenti che ne attribuiscano il diritto ai pellegrini di Olivella, ma secondo gli anziani olivellani la ragione della prerogativa, in chiave leggendaria, risiede in ciò che alcuni di loro mi raccontarono il 26 settembre 2010 e il 9 ottobre 2011. Nella prima occasione, si tenne a Isernia un incontro istituzionale fra gli amministratori comunali locali e quelli di

Copertina del libro di Gio.Vincenzo Ciarlanti sui Santi Medici, edizione 1888 (la prima edizione è del 1653)

Sant’Elia Fiumerapido, con la rappresentanza dei pellegrini ciociari. Nella seconda, una folta delegazione isernina, della quale facevo parte anch’io, si recò a Olivella dove, ad inizio ottobre, si festeggiano i santi Cosma e Damiano. Sia nel settembre 2010 che nell’ottobre del 2011, chiesi ai fedeli laziali il motivo per il quale avessero il privilegio consuetudinario di trasportare le effigi dei due martiri durante l’annuale processione del 26 settembre. Coloro che cercarono di spiegarmene la ragione, mi narrarono una vicenda che, autentica o leggendaria che sia, stante le notizie storiche sulla traslazione delle reliquie dei Santi Medici, va temporalmente collocata nel 1602, anno in cui alcuni frammenti delle ossa degli anargiri Cosma e Damiano giunsero a Isernia provenendo da Roma, per concessione di papa Clemente VIII che, il 13 novembre 1601, aveva accolto una specifica istanza del cardinale Silvio Antoniano. Sulla traslazione, ecco cosa scrisse, circa mezzo secolo dopo, Gio.Vincenzo Ciarlanti nel libro menzionato in precedenza: «Ai 20 di Gennaio dell’anno seguente, di persona andato il Cardinale col Notaro e testimoni alla Chiesa dei Ss. Martiri, sita in Campo Vaccino di Roma, con l’ordine del Sommo Pontefice, si fè consegnare una buona parte dell’osso del braccio di S. Cosmo, ed un’altra del braccio di S. Damiano, e ne fè fare atto pubblico con tutte le debite solennità, e, fattele porre poi in una cassetta decentemente ornata,

fè consegnare questa a Bartolomeo dalla Porta, Procuratore, per tal’effetto, del nostro Capitolo, il quale poi la mandò in Isernia con Breve spedito ai 20 di Febbraio 1602». Secondo le varianti della leggenda da me raccolte nel 2010 e nel 2011, quella «cassetta decentemente ornata», durante il viaggio da Roma a Isernia, transitò per Olivella dove i quattro portatori che la custodivano si fermarono per cenare e dormire. Il racconto popolare non dice se quella fu una tappa prevista partendo da Roma oppure una fermata occasionale, forse anche fuori del tragitto più breve e comodo verso Isernia, com’è attualmente. In ogni caso, prima di entrare nel Contado di Molise, le reliquie sostarono una notte a Olivella, e quando i quattro custodi decisero di riprendere il viaggio, si accorsero che la cassetta era improvvisamente diventata pesantissima; come se le ossa volessero dimostrare l’incommensurabile gravame della loro santità. Nessuno riusciva a sollevare la cassa. I custodi tentarono dapprima uno alla volta, poi tutti insieme; ma, nonostante fossero forti e robusti, non riuscirono a spostarla d’un solo centimetro. Due anziani contadini del posto videro la scena e si avvicinarono, incuriositi e disposti a dare un aiuto. «In quest’urna – gli dissero i custodi – ci sono le reliquie dei santi Cosma e Damiano. Le abbiamo prelevate a Roma e le stiamo portando a Isernia, ma stamattina, al nostro risveglio, la cassetta è diventata pesantissima e intrasportabile». Allora i contadini si offrirono di fare loro un tentativo. Ai custodi sembrò impossibile che due gracili vecchietti potessero riuscire lì dove quattro uomini vigorosi avevano fallito. Però dovettero ricredersi quando, prodigiosamente, gli anziani contadini, senza sforzo alcuno, afferrarono la cassetta e la sollevarono. I custodi avrebbero voluto riprendersi l’urna e riavviarsi per il viaggio di ritorno, ma non appena i due olivellani gliela riconsegnarono, diventò nuovamente intrasportabile. «Ve la portiamo noi», dissero allora i vecchietti. Quindi, riafferrarono la cassetta e s’incamminarono. I custodi li guidarono a Isernia, dove i due contadini, senza accusare mai stanchezza durante il viaggio, giunsero con le sa-

cre ossa dei martiri anargiri. Per rievocare quel fatto miracoloso, da oltre quattro secoli i fedeli di Olivella, il 26 settembre di ogni anno, si recano a Isernia per portare in processione le reliquie e i

busti dei Santi Medici. E si vuole che costoro perdano per sempre il diritto di far uscire la processione d’andata nel caso si assentassero, anche per una sola volta, da tale compito.

Priapo e il sacrificio dell’asino

Sacrificio a Priapo (illustrazione della «Hypnerotomachia_ Poliphili», 1499)

L’Hypnerotomachia Poliphili, un’opera attribuita al domenicano Francesco Colonna, «frate indocile e libertino», è considerato il più bel libro della storia della stampa antica. Pubblicato dal veneziano Aldo Manuzio nel 1499, contiene numerose xilografie che accompagnano la narrazione. Una di esse riguarda il sacrificio dell’asino in onore della divinità pagana Priapòs. Quasi tutti gli isernini sanno chi è Priapo, dio della fecondità e del vigore sessuale maschile [cfr. M. Gioielli, L’eremo dell’eros, 2000; M. Gioielli (a cura di), Il culto dei Santi Cosma e Damiano a Isernia, 2013], al quale, anticamente, veniva sacrificato un asino. L’usanza nacque da una vicenda mitologica (di cui si conoscono non poche varianti): Priapo stava tentando di possedere la dea Estia dormiente, ma il ragliare di un somaro la svegliò, impedendo a Priapo di raggiungere il suo scopo. Per esorcizzare l’insuccesso e come punizione rituale da infliggere all’animale, il dio pretese che il somaro venisse ucciso. L’asino è stato nei secoli associato a Priapo anche per le dimensioni del pene. Nell’incisione inserita nell’Hypnerotomachia Poliphili, Priapo è collocato su un’ara da cui fuoriesce il suo enorme fallo. Con la mano destra afferra una falce fienaia (simbolo agricolo) e con la sinistra una vaschetta (allusione all’acqua che nutre la terra ubertosa). La scena è animata da ventiquattro persone, in maggioranza donne. Due di esse, in primo piano, reggono l’asino sacrificato: la prima per la coda, la seconda per il muso. Una terza donna raccoglie in una bacinella il sangue dell’animale sgozzato. Intorno, altri quattro personaggi (tre femmine e un maschio) suonano. Più in alto, uomini e donne festose lanciano verso Priapo ampolle e ramoscelli con fiori e frutta, quale auspicio di fertilità. Durante le falloforie (processioni in onore di Priapo), in alcune ampolle si conservava una miscela composta di succo d’uva, acqua e miele, che veniva aspersa sui campi e che rappresentava il fecondante liquido seminale della divinità. Mauro Gioielli



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L’esponente dei Popolari: «Basta con azioni spot, serve una legge per la montagna molisana»

«Aree interne dimenticate dalla Regione» L’affondo del consigliere regionale Di Lucente: «Sindaci costretti a combattere con la burocrazia» «La Regione dimentica i problemi dei sindaci. È come se i Comuni fossero in lotta con la Regione: è la frase che mi ha detto un sindaco ieri durante un incontro sulle aree interne. Una frase che fa male per la sua realtà e che fa tanto riflettere. Perché spesso l’agenda delle priorità della Regione non è quella dei Comuni. Eppure il Molise è la somma dei suoi paesi. E l’80% di loro sono in aree interne e montane», spiega il consigliere regionale Andrea Di Lucente che, di incontro in incontro, tocca sempre più con mano una

scollatura tra necessità del territorio e agenda di governo. «I sindaci continuano a dircelo. I cittadini pure. Serve rimettere al centro della nostra azione di governo le aree interne e i loro problemi. Non ha senso farlo con azioni spot come il bando di residenza attiva. 30-40 persone ne beneficeranno, ma i problemi resteranno lì sullo sfondo. Belle anche le Snai, ma nel caso dell’Alto e Medio Molise (33 Comuni per quasi metà del territorio molisano coinvolto) a distanza di tre anni stiamo ancora alla bozza della boz-

za dell’intervento. E così i sindaci si sentono abbandonati e sfiduciati. Vorrebbero fare tanto, ma si trovano a combattere costantemente con la burocrazia. Spesso con la Regione stessa che non li ascolta», spiega l’esponente dei Popolari per

l’Italia al termine di un incontro con i sindaci dell’area trignina. «Dovremmo ricucire questo strappo con un ‘Piano C’, un piano dei Comuni. Ma anche un piano che entri in azione quando quello A e quello B sono naufragati. E

siamo già a questo punto, purtroppo. Una sorta di Patto istituzionale che coinvolga l’intera filiera e che individui azioni serie dalle quali ripartire. E che sia veloce, snello. Perché tra 3 anni – ovvero i tempi che stiamo usando

Si sono introdotti in un’abitazione mentre i proprietari erano al lavoro

Venafro, ladri in azione in piazza Merola Ancora un attacco alla proprietà privata a Venafro, con conseguenti timori da parPOZZILLI Coi lavori che procedono speditamente e che dovrebbero concludersi nel breve, sta sorgendo lungo la provinciale che da sud immette a Pozzilli, non distante dall’abitato di tale Comune, una base operativa di protezione civile -stralcio eliporto- per usi di protezione civile, soccorso tecnico/sanitario e antincendio boschivo, secondo quanto si legge nella tabella esplicativa dei lavori

te della gente. Ladri, rimasti purtroppo sconosciuti essendosi dile-

guati in tutta fretta per fortuna con un bottino ridotto, si sono introdotti nel tardi pomeriggio di ieri l’altro in un’abitazione privata di piaz-

za Merola a Venafro, storico quartiere di San Francesco, e in un batter d’occhio hanno portato via qualche oggetto d’oro prima di dileguar-

A Pozzilli quasi ultimati i lavori per l’eliporto Il costo è di 500mila euro e sarà utilizzato dalla Protezione Civile e per le operazioni di soccorso stessi. L’ammontare complessivo presunto delle opere a farsi su commissione del Comune di Pozzilli è di 495mila euro e le imprese impegna-

te nell’esecuzione dell’intervento sono la Titania Costruzioni di Napoli e la Cl.En. di Cassino, mentre il responsabile dei lavori è l’ing. Roberto Falasca e i direttori delle

opere sono l’arch. Valenzio Valente ed il geom. Antonio Valente. Pozzilli quindi, nel breve, avrà a disposizione l’eliporto per le finalità innanzi ci-

si, probabilmente allertati da rumori nelle vicinanze. Nell’allontanarsi in tutta fretta dalla casa derubata, in quel momento coi proprietatate. Un Comune, Pozzilli, che continua a fare sostanziali passi in avanti in quanto a sviluppo topografico, recettivo, economico, sociale e demografico soprattutto sotto la spinta di Neuromed, l’Istituto di Ricerca e Cura a carattere neurologico che di fatto ha cambiato di netto e positivamente la vita nel piccolo centro dell’estremo Molise occidentale. Vi ha apportato, tale Istituto, una medicina di qualità

per redigere il piano della Strategia per le Aree interne – non potremo ancora parlare di misure da adottare. Dovremmo averle già individuate e avviate. Il primo passo, quello su cui la I Commissione sta lavorando, è la revisione della Legge sulla Montagna, lo strumento attraverso il quale la Regione potrà sviluppare le politiche di sostegno alle aree interne, rimettendole al centro dell’agenda politica e avviando anche l’opera di ricucitura del rapporto con i sindaci e con gli attori economici e sociali che operano sul territorio».

ri assenti per lavoro, hanno anche danneggiato la scala in legno dell’abitazione, riuscendo comunque a dileguarsi senza farsi notare. Al rientro dei proprietari, è toccata loro la sgradita sorpresa di constatare la precedente sgradita presenza di estranei in casa che hanno lasciato tutto sotto sopra, impossessandosi come detto di qualche oggetto d’oro. Tonino Atella unanimamente apprezzata e condivisa, tant’è l’affluenza da ogni angolo della Penisola, e che continua a significare progresso, notorietà, economia, lavoro e sviluppo per il Comune che ospita. L’eliporto in fase di realizzazione è l’ennesima conferma in tal senso. Un servizio di protezione civile quindi utile per tante circostanze e necessità, ivi comprese quelle tecnico/sanitarie di Neuromed. Tonino Atella


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TERMOLI

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Se fosse confermata la notizia sarebbe di quelle preoccupanti per lo stabilimento Fiat di Termoli. A riportarla è il sito ClubAlfa.it che segnala una protesta dura da parte del Soa, il sindacato degli operai aut organizzati secondo il quale le produzioni Fca di Termoli potrebbero essere spostate all’estero a breve. D’altronde lo stabilimento di contrada Rivolta del Re ancora non vede avviare la produzione dei motori ibridi, che è stata rinviata un’altra volta e da tempo si trova ad affrontare situazioni di cassa integrazione per poter sostenere tutto l’organico. Diversi sono i reparti che sono fermi, soprattutto quelli dove vengono prodotti i motori a benzina e i cambi di diversi modelli di Fca. Complici di questo contesto, oltre alla cassa integrazione,

REDAZIONE TERMOLI L’ordinanza è firmata dal dirigente all’Ambiente del Comune di Termoli, Silvestro Belpulsi, ed è rivolta ai proprietari e al concessionario dell’impianto di distribuzione carburanti con la richiesta di provvedere all’immediata dismissione e alla messa in sicurezza degli impianti nonché al ripristino dello stato dei luoghi, così come previsto dalla normativa in materia, in quanto risultante da tempo chiuso, sostanzialmente abbandonato e in uno stato di precarietà igienica anche dovuta al bivacco degli sconosciuti. La situazione è balzata agli onori della cronaca dopo il rogo avvenuto nel primo sabato di settembre e che ha visto bruciare alcuni rifiuti che erano stati abbandonati proprio nei pressi della struttura. «Considerato che la strada è senza usci-

Previsioni meteo di domani

23°

20°

Farmacia di turno a Termoli

13

Cappella via Maratona, 1 0875.703233

Sotto la lente il periodo di difficoltà che sta vivendo il sito produttivo bassomolisano

«Le produzioni Fca all’estero?» I timori espressi dal Soa In caso di conferma possibili pesanti ricadute anche per gli altri stabilimenti sono anche le misure come gli incentivi al pre-pensionamento. Sempre stando a ciò che si legge su ClubAlfa.it, Soa è molto pessimista riguardo a questa situazione, tanto da aver pubblicato una nota stampa. «Nel silenzio totale dopo I grandi proclami di piani Industriali stellari ecco la triste realtà frutto di una volontà chiara aziendale di produrre maggiormente all’estero e scommettere sugli stabilimenti del Brasi-

le, Polonia e altri dove è presente». La preoccupazione, quindi, è quella che il personale possa essere tagliato. Una mossa che, se dovesse avverarsi, dovrebbe far temere conseguenze negative anche agli stabilimenti di Torino, Cassino, Melfi e molte altre realtà. D’altronde Termoli è da sempre lo stabilimento che fornisce pezzi e materiali anche agli altri stabilimenti italiani.

Per provvedere alla dismissione e messa in sicurezza dei luoghi

Rogo all’ex distributore, arriva l’ordinanza del settore Ambiente ta, priva di illuminazione e sorveglianza, considerato altresì il verificarsi di bivacchi e abbandono di rifiuti sull’area de quo da parte di terzi sconosciuti, ha chiesto la chiusura della strada ex viadotto Foce dell’Angelo a partire dalla rotonda, per motivi di sicurezza ed incolumità pubblica; con la nota pervenuta il settembre scorso l’architetto Pietro Ieronimo, in qualità di tecnico di fiducia della proprietà dell’area ha reso noto che si sta quindi provvedendo a recintare nuovamente l’area privata e a raccogliere i rifiuti ivi depositati; nel contempo, ribadendo la necessità di un

Scontro tra auto in viale Pertini, tanto spavento per i conducenti TERMOLI Non ci sono stati fortunatamente dei feriti a seguito dell’incidente che si è verificato nella tarda serata di sabato in via Sandro Pertini a Termoli. Tutto è avvenuto in una manciata di minuti e che ha visto coinvolte tre vetture. Sul posto è immediatamente arrivato il 118 assieme ai volontari della Misericordia, oltre ai vigili del fuoco e agli agenti del Commissariato. Fortunatamente l’incidente non ha causato feriti gravi ma solo tanto spavento. Uno dei conducenti delle tre auto è stato trasportato presso l’ospedale San Timoteo per accertamenti: si tratta di M.I, residente a San Giacomo.

controllo costante sulla zona, rappresenta la necessità di provvedere alla raccolta dei rifiuti abbandonati sulla strada comunale e soprattutto di chiudere la stessa, alla luce del programma costruttivo sopra richiamato. L’area, a causa delle condizioni sopra descritte in cui versa, rappresenta un potenziale pericolo per la salute e l’igiene, nonché per la sicurezza e l’incolumità pubblica; pertanto è necessario provvedere con urgenza ad eliminare le situazioni di rischio sopra descritte, al fine di evitare possibili pericoli, mediante l’adozione di prov-

vedimenti volti al ripristino delle condizioni ambientali sia del sito di proprietà privata che della strada pubblica; L’accesso all’eventuale cantiere edile sarà praticato dal lato di Piazza Olimpia (ex carcere) e quindi la richiesta di chiusura della strada senza uscita sia meritevole di accoglimento. Chiunque viola il divieto di abbandono di rifiuti sul suolo è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale viola-

zione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate; si ordina di inibire l’uso dell’area a chiunque non autorizzato; mettere in sicurezza e bonificare l’area. Le operazioni dovranno essere portate a termine entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, il 12 settembre, dando comunicazione al Settore Ambiente del Comune di Termoli

della loro avvenuta esecuzione oppure comunicare eventuali giustificati ritardi, onde consentire l’esercizio dell’attività di verifica da parte degli organi incaricati al controllo. Entro lo stesso termine di 15 (quindici) giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, i proprietari dell’area devono inoltre trasmettere al Comune di Termoli una relazione riportante la tempistica prevista per l’esecuzione degli interventi di dismissione degli impianti ordinati con atto n. 58 del 30.03.2015, la quale dovrà risultare coordinata con il programma costruttivo di cui alla SCIA richiamata in premessa, e comprensiva dei tempi istruttori connessi all’acquisizione di titoli abilitativi, autorizzazioni, assensi o nulla osta comunque denominati dal punto di vista della normativa vigente a livello urbanistico, edilizio e paesaggistico».


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TERMOLI E BASSO MOLISE

ATTUALITÀ

L’SOS lanciato dal 51enne al 118 di Pescara. Il velivolo precipitato probabilmente a causa di un guasto al motore

Ultraleggero diretto a Termoli precipita nei boschi di Orsogna Disavventura fortunatamente senza gravi conseguenze per una coppia australiana Erano diretti a Termoli quando all’improvviso l’ultraleggero sul quale si trovavano ha iniziato ad avere problemi, fino a condurli all’atterraggio di emergenza nelle campagne di Orsogna. Momenti di apprensione per una coppia di turisti australiani che erano partiti da Alanno, in provincia di Pe-

scara, in direzione Termoli. Stando a quanto riportato da “Il Messaggero” (da cui è tratta anche la foto del velivolo) l’incidente sarebbe avvenuto attorno alle 18 di sabato pomeriggio. E’ stato lo stesso conducente del mezzo ad allertare il 118 e l’elisoccorso di Pescara. Dall’altro capo del

telefono una voce dall’accento australiano stava chiedendo aiuto dopo un atterraggio di emergenza tra i boschi con precisione nei pressi della Strada Provinciale “La Pescarese”. La coppia, un 51enne originario di Lucera e la moglie, una 48enne del Tonga, erano a bordo del bimotore ad elica

‘Kit Fox’ di proprietà dell’uomo quando, probabilmente a causa di un guasto al motore, si sono trovati in difficoltà e l’ultraleggero ha iniziato a perdere quota. Il velivolo è diventato improvvisamente impossibile da pilotare e comandare. Unica possibilità per i due l’atterraggio di emergenza in mez-

zo ai boschi, quello che il 51enne ha effettuato intercettando una zona libera dove tentare l’atterraggio di emergenza, poco distante dalle abitazioni. L’impatto con il terreno è stato molto violento tanto che l’ultraleggero ha terminato la sua corsa nel bosco e ne è uscito distrutto. Diver-

se le ferite riportate dai due coniugi che, però, fortunatamente non sono in pericolo di vita: il 51enne ne è uscito praticamente illeso mentre la moglie ha riportato alcune fratture agli arti. Entrambi sono attualmente ricoverati presso l’ospedale di Pescara ma le loro condizioni non sono gravi.

corti che nel nostro territorio ci sono pochi spazi per noi e abbiamo fatto un sondaggio per vedere se anche gli altri cittadini pensano la stessa cosa». Di qui la decisione di scendere in piazza nel pomeriggio di sabato e di far “votare” i tanti genitori che si sono avvicinati al banchetto organizzato in piazza Monumento. «Per dare qualche “momento di respiro” ai genitori abbiamo anche organizzato dei giochi con i bambini in

maniera da far divertire anche loro», hanno concluso i ragazzi scout che sono pronti anche a portare all’attenzione delle istituzioni i risultati del loro sondaggio affinché possa realmente muoversi qualcosa.

Il sondaggio lanciato dall’alta squadriglia del gruppo scout Termoli 1

Termoli e gli spazi per i giovani «Genitori voi cosa ne pensate?» Un sondaggio nato con l’obiettivo di conoscere quello che i genitori dei bambini termolesi pensano della loro città, una città spesso “accusata” di essere poco appetibile per le famiglie e di offrire poche possibilità ai più piccoli. E così gli scout dell’alta squadriglia del gruppo Termoli 1 hanno pensato di chiedere alla città cosa ne pensa e cosa, eventualmente, andrebbe modificato. Dodici domande (a cui è possibile rispondere nel link pubblicato sotto) che puntano proprio sulla necessità di conoscere se esistono spa-

zi di gioco per i bambini ed eventualmente cosa si potrebbe fare di più per rende-

re la città ancora più vivibile. «Abbiamo voluto interrogare i genitori per chiedere

a loro quali sono le reali opportunità che ci sono a Termoli – raccontano i giovani scout – se Termoli è uno spazio per giovani. Abbiamo chiesto ai papà e alle mamme se ci sono parchetti adatti per giocare all’aria aperta, se sono puliti e in che condizioni sono. Noi siamo l’alta squadriglia del reparto Termoli 1 e abbiamo deciso di fare questa impresa per capire le opportunità che ci sono per i giovani». Un sondaggio che nasce dall’esperienza diretta degli stessi scout. «Noi come ragazzi ci siamo ac-

“Festa dell’amore e della vita” per i dieci anni di matrimonio di Paola e Francesco L’amore e il senso della vita. Mano nella mano, sempre. Dal primo giorno che vi siete conosciuti fino a oggi con uno sguardo rivolto verso tante esperienze e a un percorso non sempre facile ma che non ha fatto altro che rafforzare la vostra unione. Dieci anni di matrimonio intensi, scanditi da un sentimento vero e sincero, da un amarsi con grande consapevolezza e responsabilità senza se e senza ma. È stato molto bello rivedervi così uniti in occasione del vostro decimo anniversario. Una festa dell’amore e della vita per Paola e Francesco oggi come ieri e con un domani da vivere ancora più intensamente. Vi siete scambiati le fedi, ricevendo la benedizione, sulla spiaggia di Termoli, accompagnati da tante persone che hanno voluto esserci per rinnovare un grande affetto, l’amicizia sincera, tanti ricordi con

un augurio speciale da parte di quanti come i genitori, medici, infermieri e amici che hanno condiviso insieme a Paola una battaglia di coraggio e determinazione dentro e fuori una corsia dell’ospedale. Con Francesco sempre presente. Esserci sempre per condividere questa giornata, per continuare a ringraziare ogni giorno Dio per la bellezza della vita, per non arrendersi mai davanti alle difficoltà. Festeggiare così un anniversario, la vita nel senso più profondo del termine, ritrovarsi in riva al mare alla Cala Sveva per un momento di grande gioia, musica, scherzi, sorprese e un sentimento di gratitudine per tutti i presenti. A Paola e Francesco un abbraccio forte, fortissimo, per augurare ancora tanta gioia e felicità custodendo nel cuore i valori più importanti.

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Auguri Nicola Ficocelli spegne 11 candeline, auguri! Al suo rientro dalla partecipazione ai campionati mondiali di Street show, che si sono tenuti a Praga, dove ha conquistato la finale ed ottenuto un ottimo sesto posto vogliamo festeggiare in modo speciale un importantissimo giorno, l’undicesimo compleanno di Nicolas Ficocelli, il nostro piccolo ma grande campione. Un bambino speciale e unico che ci ha regalato e ci regala ogni anno grandi gioie e forti emozioni. Nicolas tantissimi auguri di buon compleanno da mamma, papà, nonna e zia.


il Quotidiano del Molise lunedì 23 settembre 2019

QM

LARINO

Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -

BONEFRO Diverse iniziative con l’obiettivo di ottenere fondi all’interno dei rispettivi bandi pubblici. Diverse le iniziative e le richieste di finanziamento che sono state inviate dall’amministrazione comunale di Bonefro. La prima domanda è stata inviata per l’ottenimento di un contributo di 380mila euro unitamente al relativo progetto esecutivo, per l’intervento di sistemazione e consolidamento delle strade in ambito urbano denominate “Via Caduti di

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Da parte dell’amministrazione comunale per l’ottenimento di fondi nell’ambito di vari bandi

Dalla viabilità al sistema fognario, le iniziative a Bonefro Via Fani - Via Solitaria - Via Ettore Lalli”, come da Avviso pubblico denominato “Piano di interventi nel settore viabilità” della Regione Molise. «Sono state inviate – afferma il sindaco di Bonefro, Nicola Giovanni Mon-

tagano - due schede progettuali per migliorare la rete idrica e la rete fognaria del Comune di Bonefro, con richiesta di finanziamento per 310 mila euro, nell’ambito dell’Avviso pubblicato dalla Regione Molise e finalizza-

to alla definizione di un Programma di interventi nel settore fognario-depurativo e interventi per l’approvvigionamento idrico. E’ stata inviata apposita scheda di richiesta da 1 milione di Euro per la messa in

sicurezza e riqualificazione del cimitero comunale, come previsto dal Decreto del Ministero dell’Interno del 2.8.2019, pubblicato su G.U. 188/2019. Inoltre, è stato avviato il procedimento per utilizzare il contributo, di Euro

50 mila, assegnato dal Ministero dello Sviluppo Economico per interventi efficientamento energetico sugli edifici pubblici comunali». Si tratta di iniziative importanti per la comunità bassomolisana.

Relatore del primo convegno don Alessandro Bonetti: «Pane spezzato e condiviso»

«Con lo sguardo e il cuore di Gesù dentro la storia del basso Molise» Aperto l’anno pastorale 2019-2020 della Diocesi di Termoli-Larino «Con lo sguardo e il cuore di Gesù dentro la storia del Basso Molise. Pane spezzato e condiviso». E’ questo il tema dell’anno pastorale 2019/2020 della Diocesi di Termoli-Larino. Il convegno di apertura, convocato dal vescovo, mons. Gianfranco De Luca, si è svolto nell’au-

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ditorium della parrocchia di Santa Maria degli Angeli a Termoli. Si tratta del primo dei tre momenti previsti per coinvolgere la comunità diocesana e renderla protagonista in quella definita come una “spinta missionaria” per un camminare insieme nel corso dell’anno mettendo sempre al centro la “parola guida” consegnata dal Vescovo e disponibile in formato integrale anche sul sito della Diocesi. Dopo la preghiera introduttiva alla presenza di sacerdoti, religiosi, laici e delegazioni prove-

nienti dalle varie parrocchie diocesane, relatore dell’incontro è stato don Alessandro Bonetti, vicario per la Pastorale della Diocesi di Verona, che ha soffermato il suo contributo di riflessione su due elementi: il primo, porre lo sguardo su Gesù; il secondo, legato al primo, il pane spezzato e condiviso. «Spezzare il pane – ha osservato Bonetti – è il coraggio di uscire dagli schemi. È una chiamata per tutti, perché ogni cristiano è discepolo missionario. Ogni cristiano è portatore della Buona notizia. La nostra vita rinnovata dall’amore del Padre diventa vita eucaristica, pane spezzato per chiunque incontriamo, non perché siamo particolarmente bravi o volonterosi, ma perché siamo abitati dallo Spirito di Dio che invita al dono, all’accoglienza». Uno sguardo sempre rivolto al Padre, il senso dell’essere Battezzati, l’Eucarestia come “Cristo vivo e presente” dentro di noi e punto di riferimento della nostra vita, l’importanza delle relazioni, la fraternità, uno slancio missionario concreto in ogni ambiente di vita superando chiusure e il “si è sempre fatto così” sono stati alcuni degli elementi affrontati evidenziando la necessità di “ritrovare Cristo dentro di noi” e di «far diventare ogni nostra comunità luogo accogliente: una famiglia. Oggi non è più possibile pensare alla chiesa, all’annuncio del Vangelo senza un contesto relazionale caldo, significativo». «Chi è battezzato – ha

rimarcato ancora don Alessandro Bonetti - è toccato dallo Spirito Santo. Perciò non può più essere solo un individuo. Egli diventa automaticamente un essere in relazione con altri fratelli, cioè una “persona”. È uomo o donna, creato a immagine di Dio Trinità; è immerso nello Spirito Santo che è la relazione del Padre e del Figlio. Il cristiano è inesorabilmente contagiato dallo spirito dell’amore. E il contagio si esprime nel fatto che ci accorgiamo che non si arriva a Dio se non attraverso l’altro». In sintesi, un’esortazione: «La chiesa o diventa prima attraente, poi accogliente e infine educante, o rischia di non essere più capace di dire il vangelo a questo nostro tempo. Non è semplice la prospettiva e con la sola forza umana è impossibile. E’ solo Cristo nella forza dello Spirito che crea unità e fa superare ogni divisione. Il pane non si fa in pochi minuti. Ha bisogno di tempo, pazienza e tanta passione. Allora non abbiate paura di sporcarvi le mani con la farina di Cristo e di operare con coraggio. Noi siamo certi che con Cristo, per Cristo e in Cristo possiamo continuare a chiedere a Dio il pane quotidiano per non soccombere sotto il peso della storia. E quel pane che può realmente trasformare ogni nostra comunità, non mancherà mai». Al termine dell’intervento il Vicario generale, don Marcello Paradiso, ha indicato le prossime due tappe del percorso di inizio anno pastora-

le: dal 23 al 10 ottobre 2019 ci saranno tre settimane di tempo per organizzare gli incontri zonali o interparrocchiali e discutere delle riflessioni e delle piste di lavoro consegnate. Venerdì 11 ottobre 2019, sempre alle 18.30 all’auditorium della parrocchia di Santa Maria

degli Angeli è prevista la conclusione del Convegno con la presentazione, da parte del Vescovo, di quanto verrà fuori dal lavoro di zona e la proposta del cammino che ne sarà emerso. L’incontro si è concluso con la benedizione impartita da mons. De Luca.

“Puliamo il Mondo”, successo dell’iniziativa a Santa Croce di Magliano Guanti, casacchine e cappellini per salvare il mondo. Successo anche a Santa Croce di Magliano per l’iniziativa “Puliano il Mondo” organizzata da Legambiente su scala nazionale. Gli alunni delle classi quinte della scuola elementare, “armati” di guanti, casacchine, cappellini e buste hanno partecipato all’attività di pulizia degli spazi circostanti il plesso scolastico di viale Caduti di Nassiriya dando la caccia ai rifiuti con i docenti, gli assessori e i consiglieri comunali presenti. Un momento importante per la comunità tutta che attraverso la Scuola e le nuove generazioni mira a rafforzare la sensibilità del singolo su temi quali il rispetto dell’Ambiente, l’importanza di una corretta attività di raccolta differenziata, il decoro e la salubrità del contesto in cui viviamo. Un ringraziamento speciale va agli alunni coinvolti nell’ammirevole iniziativa, al dirigente scolastico e ai docenti, alla referente e agli operatori della ditta locale che si occupa di raccolta rifiuti per la disponibilità dimostrata.


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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca

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LA CRONACA FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Grintoso, ordinato, bello ma pure sprecone. Il Campobasso migliore della stagione fa secca la Vastese e si ripropone nelle zone a ridosso delle prime. A spaccare la situazione d’equilibrio, che ha retto fino al 5’ della ripresa, ci ha pensato Candellori, un vero jolly per Cudini che lo utilizza in tutti i ruoli, meno che in porta… La sua posizione tra le linee ha messo in imbarazzo Amelia, costretto a indietreggiare per evitare guai seri, poi da terzino – nell’emergenza – ha continuato a darci dentro. Insomma, l’ex Notaresco è l’uomo partita. Ma è l’orchestra ad aver suonato bene eseguendo quanto impartito dal maestro. LE SCELTE. Cudini conferma quanto anticipato alla vigilia affidandosi a un terzino senior, ovvero Menna, e rispolverando al centro della difesa il giovane Pistillo. Fuori Brenci, dentro Pizzutelli per un centrocampo che conta pure su Tenkorang e Bontà. Amelia lascia a sorpresa in panca capitan Stivaletta dando fiducia al temibile trio d’attacco Dos Santos-Esposito-Palumbo. BRIVIDI INIZIALI. Neanche il tempo di sistemarsi sugli spalti che la Vastese prova a mettere la freccia: Palumbo sfonda a sinistra cercando il brasiliano al centro, la difesa balla e Palumbo tira sporco dando l’illusione ottica del gol. È passato un minuto e 10 secondi. L’atteggiamento ospite è quello di chi mette le cose in chiaro: «Vogliamo vincere». Impiega qualche minuto il Lupo per reagire ma sembra poterlo fare discretamente, quanto meno sul piano della voglia. Candellori può creare dei problemi sulla trequarti. MONOLOGO CAMPOBAS-

CAMPOBASSO VASTESE

La gioia dei calciatori rossoblù sotto la Nord Scorrano (fotoservizio Maurizio Silla)

Troppe le occasioni sprecate nel primo tempo compreso un palo. Nel finale Dos Santos sfiora il pari

Candellori-gol, il Lupo sbrana la Vastese e si riprende Selvapiana Il centrocampista decide una partita intensissima a inizio ripresa sfruttando un assist di Alessandro SO. Al 18’ la prima vera occasione per i rossoblù sull’asse Pizzutelli (tra i migliori) Dalmazzi che però ci mette troppa forza e alza da ottima posizione. Ma l’occasionissima arriva subito dopo, quando Tenkorang lancia Musetti che approfitta dell’indecisione di Pollace, s’invola verso la porta, una finta, rientra sul sinistro ma calcia sul portiere. La pressione però è asfissiante e trenta secondi dopo Candellori, dai 20 metri, colpisce il palo esterno. Il tifo si surriscalda invocando il vantaggio che a questo punto sarebbe meritato. Occhio però ai vastesi, sornioni, Palumbo tira una botta centrale bloc-

1 0

CAMPOBASSO: Natale, Menna (59’ Brenci), Vanzan, Pizzutelli (90’ Cafiero), Pistillo, Dalmazzi, Bontà, Tenkorang (74’ Zammarchi), Musetti (76’ Giampaolo), Alessandro (86’ Njambè), Candellori. A disposizione: Tano, La Barba, Martino, Energe. ALL.: Cudini VASTESE: L. Bardini, Marianelli (63’ Zinni), Pompei (46’ Perocchi), Cardinale, Pollace, Cacciotti (70’ Alonzi), Ravanelli (86’ Cavuoti), F. Bardini, Dos Santos, Esposito (73’ Stivaletta), Palumbo. A disposizione: Di Rienzo, Ansini, Giorgi, Padovani. ALL.: Amelia ARBITRO: Ubaldi di Roma 1. Assistenti: Fratello e Almanza di Latina. MARCATORE: 50’ Candellori (C). Note: ammoniti Bontà, Giampaolo, Musetti, Pizzutelli (C), F. Bardini, Cardinale (V). Presenti circa 1200 spettatori.

cata da Natale. Dopo l’iniziale imbarazzo, i rossoblù prendono campo e coraggio dando vita a una manovra piacevole, avviata con qualità da Pizzutelli, pure sulle fasce si va con costanza e pericolosità. Al 34’ Menna avanza con un’azione di sfondamento, uno-due con Candellori e siluro parato in corner sul quale Pistillo per poco non fa esplodere Selvapiana. A questo punto il gol oltre che meritato sarebbe legittimo. Esposito non sembra quello ammirato qualche anno fa, l’attenzione però va mantenuta alta, Ravanelli ci prova a colpo sicuro, Pistillo ci mette una pezza. E prima

del riposo altra opportunità per i Lupi, questa volta è Musetti a servire Alessandro che esplode un destro respinto goffamente dal portiere. Applausi scroscianti al duplice fischio. GHIACCIO ROTTO. La ripresa porta in regalo l’1-0, immediato: cinque minuti, Alessandro punta l’avversario a sinistra, decide per il cross di esterno sul quale si avventa Candellori che fredda Bardini. Finalmente. Ci si aspetta la risposta caparbia degli ospiti che però restano mosci. E allora è quasi fatta per il raddoppio: Pizzutelli disegna un cross perfetto per Musetti che però si divora la seconda rete di

giornata. Il tecnico opta per il 4-4-2 spostando Pizzutelli vertice alto del centrocampo e inserendo Brenci davanti alla di-

fesa per l’infortunio di Tenkorang. La partita rimane però aperta, i Lupi non riescono a chiuderla con il lucchetto. Da registrare un altro gol mancato a metà tempo, con Bontà che si eleva ma manda la palla al lato su cross perfetto di Candellori. La spinta casalinga si esaurisce intorno al 70’, quando inizia a uscire fuori, ma con passo felpato, la Vastese. Prima Palumbo si ritrova tutto solo a sinistra in posizione defilata ma sbaglia tutto facendosi intercettare il cross da Dalmazzi. Poi è clamorosa l’opportunità che capita a Dos Santos: Natale gli si para davanti e lo obbliga a calciargli addosso. La pressione è più sterile di quanto sembra e il tempo scorre via, fino al triplice fischio del 95’.


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SPORT

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SERIE D - 4^ GIORNATA

Assist delizioso sfornata d’esterno da Alessandro in occasione del vantaggio Menna si adatta bene a fare il terzino, Vanzan è un treno sulla fascia sinistra

Candellori jolly prezioso Dalmazzi-Pistillo, non si passa. Piace Pizzutelli Natale salva il risultato su Dos Santos, Musetti sciupa troppo in zona gol LA PAGELLA NATALE 7. Attento su un paio di conclusioni centrali scoccate da Palumbo. Che brivido lungo la schiena dopo appena un minuto… Strepitoso su Dos Santos a una manciata di minuti dalla fine, salva il risultato. MENNA 6,5. Soffre qualcosa nei primi minuti con Pompei ed Esposito per poi prendergli le misure. Autore di una galoppata coast to coast conclusa con un tiro potente ma neutralizzato dal portiere. Esce per un problema muscolare (Dal 59’ Brenci 6. Abile a fare da schermo davanti alla difesa, da quelle parti è difficile passare). VANZAN 6,5. Un under che gioca da veterano. L’ex Ar-

zignano è sempre tra i migliori, non è più un caso. A sinistra è una sicurezza, le sue sgroppate sono un incubo per la Vastese. Pennella almeno dieci cross dal fondo. PIZZUTELLI 6,5. Un giocatore trasformato rispetto all’esordio casalingo contro il Notaresco. Qualità, tocchi di prima, testa alta: quello che gli chiede il mister. Da ex si fa sicuramente rimpiangere (Dal 90’ Cafiero s.v.). PISTILLO 6,5. Una conferma. Il ragazzo di Baranello torna titolare dopo una sola settimana di panchina e lo fa con una personalità invidiabile. In coppia con Dalmazzi dà centimetri e peso al reparto arretrato. DALMAZZI 7. Bene, molto

bene. Gioca con una disinvoltura da categoria superiore, contrasti e impostazione in un mix gustoso per la platea. E per poco non insacca pure il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. TENKORANG 6. Meno vistoso, presente, del solito nel gioco rossoblù ma ugualmente prezioso per gli equilibri di squadra. Le sue lunghe leve forniscono sostanza alla mediana formata per lo più da giocatori brevilinei (Dal 74’ Zammarchi 5,5. Non dà quello che gli si chiede nel finale). BONTA’ 6. Potrebbe realizzare un gol molto simile a quello di Tolentino ma non indirizza al meglio e spedisce fuori. Partita più di contenimento che d’attacco,

nel complesso garantisce la consueta corsa. MUSETTI 5. Si divora due occasionissime: una a tu per tu col portiere, calciandogli addosso, l’altra di testa da pochi passi. Prova generosa, combattiva, ma a lui si chiedono i gol, che non ancora arrivano (Dal 76’ Giampaolo 5,5. Entra troppo timido, perde pure qualche pallone di troppo). ALESSANDRO 6,5. L’assist per Candellori è pregevole, ed è il secondo vincente dopo quello per Brenci ad Avezzano. Sale in cattedra col passare dei minuti garantendo visione di gioco e invenzioni sulla trequarti (Dall’86’ Njambè s.v.). CANDELLORI 7. Definizione di “tuttocampista”? Leggere alla voce Candellori. Il castigatore della Vastese gioca alla grande dietro alle punte, segna, poi si riadatta nel ruolo non suo di terzino sbagliando poco o nulla. CUDINI 6,5. Incarta il collega Amelia soprattutto a centrocampo, dove aggredisce con Bontà e Tenkorang gli acerbi under abruzzesi. Ottima l’intuizione di piazzare Candellori a ridosso di Alessandro e Musetti, così come la scelta dell’uomo esperto a destra. Ora però bisogna lavorare sulla concretezza di un attacco che ancora non riesce a segnare un gol, e sono passate quattro giornate.

LA CLASSIFICA

4^ GIORNATA ATLETICO TERME FIUGGI MATELICA

1 1

CAMPOBASSO VASTESE

1 0

CATTOLICA RECANATESE

1 2

CHIETI OLYMPIA AGNONESE

0 0

JESINA TOLENTINO

1 1

REAL GIULIANOVA MONTEGIORGIO

1 1

SAN NICOLÒ NOTARESCO AVEZZANO

2 0

SANGIUSTESE 1 ATLETICO PORTO S. ELPIDIO 1 VASTOGIRARDI PINETO

0 0

Squadra Punti RECANATESE 12 SAN NICOLÒ NOTARESCO 9 CHIETI 8 ATL. PORTO SANT’ELPIDIO 7 MONTEGIORGIO 7 CAMPOBASSO 7 VASTOGIRARDI 6 TOLENTINO 6 SANGIUSTESE 5 MATELICA 5 PINETO 5 REAL GIULIANOVA 5 VASTESE 4 JESINA 2 OLYMPIA AGNONESE 2 ATLETICO TERME FIUGGI 2 CATTOLICA 1 AVEZZANO 1

PROSSIMO TURNO G 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

V 4 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0

N 0 0 2 1 1 1 3 3 2 2 2 2 1 2 2 2 1 1

P 0 1 0 1 1 1 0 0 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3

GF 9 9 7 9 4 4 8 5 9 5 3 5 6 3 3 1 3 2

GS 4 6 4 5 3 4 6 4 6 4 3 7 5 5 6 5 9 9

ATLETICO PORTO S. ELPIDIO ATLETICO TERME FIUGGI AVEZZANO JESINA

-

MATELICA CHIETI

-

MONTEGIORGIO CATTOLICA

-

OLYMPIA AGNONESE REAL GIULIANOVA

-

PINETO CAMPOBASSO

-

RECANATESE SAN NICOLÒ NOTARESCO

-

TOLENTINO VASTOGIRARDI

-

VASTESE SANGIUSTESE

-

Perline Quel murales che faceva rima con i nostri ricordi GENNARO VENTRESCA Se la vita non ti sorride, falle il solletico. Ma è difficile far passare il magone al popolo rossoblù di vecchia pezza che aveva scelto il vecchio e caro Romagnoli come salotto sportivo. Brutto finchè si vuole, pieno di rughe e di ruggine, ma quel muraglione intonacato per dare luce e dignità a cinque facce a tutti care non doveva essere trattato in modo così brutale. *** Un pennello, un barattolo di vernice e in poche ore via i riconoscibili volti di cinque personaggi a cui abbiamo voluto bene. Michele Scorrano, Guido Biondi, Tonino Molinari, Vincenzino Cosco e Michele Marinelli non avevano chiesto la mano di un Michelangelo di provincia per essere immortalate. Erano bastate quelle di un dignitoso maestro del disegno che le aveva impresse lì, con riconosciuta maestria, per rispondere a una felice iniziativa dell’Associazione Talenti e Artisti Molisani che fa capo al solerte Michele Falcione, gentiluomo con l’argento vivo in corpo e col sangue nobile del campobassano verace nelle vene. *** Improvvisamente tutto è finito, per dar seguito a una iniziativa che allo stato dell’arte ha lasciato tutti di stucco. In un’area nata per costruirvi la sede regionale e che da sempre funge da parcheggio, l’unico caldo ricordo dei giorni che furono era rappresentato proprio da quelle facce amiche che ci hanno accompagnato per decenni. Non sto qui a cercare aggettivi per spiegare il “fattaccio”. Dico solo che non si doveva fare. Almeno sino a quando quel sito avrebbe cambiato destinazione. Ma così com’è, andava lasciato a far propri i ricordi della squadra rossoblù. *** Dicevo, guardandomi allo specchio: Vorrei un mondo più docile, che non ti scappa al guinzaglio. Un mondo piccolo, che te lo metti in tasca, come un portachiavi. Un mondo con la faccia soave di Mario Gesuè il signore inglese di Varese che ha deciso di rilanciare il nostro club. Per essere presente alla presentazione dei tre sponsor, Levigas, Autopia e Molisana Trasporto, il bell’uomo con la barbetta signorile è arrivato apposta da Londra. Anche perchè c’era di mezzo il quasi derby con gli adriatici vastesi, che non avrebbe voluto perdere. *** Sorrisi, strette di mano, qualche misurato brindisi sono stati fissati da smartphone e telecamere. Evviva, Forza Lupi, e via dicendo hanno condito la vigilia. Illuminata da smaglianti sorrisi. L’albero dei sogni dovrebbe al più presto cominciare a dare i suoi frutti. Mario Gesuè, dopo aver sussurrato agli orecchi del vostro artigiano della scrittura i pesanti investimenti che sta facendo per i i nostri colori ha spiegato in modo conciso ma chiaro il suo ambizioso progetto. *** Ancora un centrocampista in gol. In attesa che prima o poi spunti nella nostra prima linea un principe dagli occhi azzurri come Fernando Llorente. Ma andrebbero bene anche Alessandro e Musetti che non sono due Carnead: aspettano solo di rispolverare l’archibugio per fare bum bum. A cominciare da Pineto, prossimo appuntamento dei Lupi. Bene e bravi tutti, a cominciare dal portiere Natale che ha difeso con i denti stretti la sua porta, con due interventi magistrali ha strappato applausi e fare un travaso di bile ai lesti attaccanti vastesi.


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SPORT

SERIE D - 4^ GIORNATA

Sul cambio di modulo: «Stiamo facendo bene, anche se abbiamo speso molto contro la Vastese soprattutto a centrocampo. Pistillo? Ottimo prodotto del vivaio»

Cudini: «Contento per la prima vittoria in casa. Gara all’altezza del nostro nome» «Si poteva fare meglio in fase realizzativa, ora dobbiamo dare continuità» DOPOGARA REDAZIONE CAMPOBASSO Mister Cudini, finalmente una squadra che ha messo cuore e organizzazione vincendo meritatamente la partita. Peccato per tutte quelle occasioni mancate e quel rischio nel finale, no? «Sì, sono contentissimo per la prima vittoria in casa arrivata con una prestazione all’altezza del nostro nome. Si poteva fare meglio nel primo tempo in fase realizzativa, abbiamo mantenuto il ritmo abbastanza alto, in questo momento non riusciamo tanto a concretizzare. Ma questo non mi preoccupa, ho detto ai ragazzi che ad oggi i nostri migliori attaccanti sono i centrocampisti, senza demerito degli attaccanti che a breve si sbloccheranno, ne sono sicuro. Quello che conta è lo spirito, la voglia

di andare a prendere i tre punti contro una buona squadra, diamo seguito al pareggio di Tolentino». L’atteggiamento è mutato ma anche il cambio di modulo con Candellori tra le linee è stato fondamentale,

è d’accordo? «Sono due partite che facciamo questo modulo, l’abbiamo fatto per dare più supporto alla punta centrale Musetti. Stiamo facendo discretamente, è dispendioso soprattutto contro squa-

dre come la Vastese che si difendevano a cinque quindi esternamente ci hanno fatto correre abbastanza. Non a caso i centrocampisti hanno finito stremati. Vediamo se continuare con questo modulo, ma come

Danilo Alessandro in azione

ho detto ai ragazzi l’interpretazione è fondamentale. Nel finale ci siamo abbassati mettendoci col 4-4-2 ma il risultato era troppo importante. Bisogna migliorare la fase di transizione, soprattutto nella ripresa, abbiamo sprecato in fase di ripartenza. Bisogna lavorarci ma ci sta, considerando la forza degli avversari». Bisognava chiuderla prima, Musetti ha avuto due occasioni nitide… «Tutti vorremmo che gli attaccanti facessero gol. A volte non è solo demerito loro, ma con questo modulo arriviamo meglio in zona gol pur non concretizzando. Non va avanti il singolo, ma la squadra. Vincere in casa dopo un inizio non brillante era fondamentale e per niente facile. Ma ci tenevamo a fare bene per ricreare entusiasmo nello spogliatoio e nella piazza. Ora bisogna dare continuità ai risultati. La trasferta di Pineto

sarà molto difficile ma abbiamo entusiasmo». Bene Menna terzino, Pistillo gioca con grande personalità: è contento dei ragazzi? «Assolutamente sì. Lo stesso Candellori è molto duttile, abbiamo proposto Menna a destra per la squalifica di Fabriani. Ma tutti hanno messo in campo il massimo per portare a casa i tre punti. Pistillo è un prodotto del vivaio, sta dimostrando di essere all’altezza, ha personalità, fisicità, tranquillità, ha risposto sempre presente. Quando c’è la possibilità so che posso contare su di lui». Ottime risposte anche da Pizzutelli… «Sì, è stato molto propositivo, magari ha avuto una spinta mentale da ex. È quello che chiedo a lui, praticità, cambio di passo, qualità, l’abbiamo preso per questo. Sono contento per tutti».

ad aprile. Deve ritrovare le giuste distanze che gli facciano ritrovare la sua qualità. Può fare molto di più, è chiaro, poi è calato perché gli ho anche chiesto di darci una mano in fase difensiva». Il Campobasso? Come l’ha visto? «Il Campobasso è una squadra quadrata, una squa-

dra forte, che sa il fatto suo. Ha giocatori importanti, ti mette in difficoltà e come noi si giocherà fino alla fine le posizioni di alta classifica. Le qualità le abbiamo noi ma le ha anche il Campobasso, penso che siamo seisette squadre a giocarcela. Vedremo cosa succederà nelle prossime giornate, verranno fuori i veri valori».

Amelia: «Atteggiamento sbagliato, il più carico ero io... Rimbocchiamoci le maniche» Mister Amelia, arrabbiato per la prova dei suoi? «No, abbiamo provato a giocare. Queste partite sono importanti per la crescita quando affronti squadre forti. Ci provi, poi l’episodio fa la differenza. Di sicuro si doveva fare meglio, c’è stato poco di quello che volevo, quindi bisogna rimboc-

carsi le maniche e ritrovare l’entusiasmo arrivato dopo la vittoria interna». Cosa rimprovera ai suoi? «E’ una questione di atteggiamento, forse quello più carico ero io, e non è questa la strada giusta per affrontare match del genere. Dovremo migliorare questo lato altrimenti la qualità non

verrà fuori». Dal punto di vista tattica averte sofferto l’uomo tra le linee? «No, devi saper difendere. Ci sono state tre o quattro occasioni per il Campobasso però con più attenzione si poteva anche evitare il tiro in porta che poi c’è stato. Ho rimproverato i miei per l’at-

teggiamento avuto, ripeto. I ragazzi hanno qualità ma il modo di stare in campo fa la differenza. Se vogliono emergere devono migliorare, fa parte del percorso di crescita. Bisogna lavorare anche perché sono arrivati due giocatori a fine mercato. Se poi i ragazzi non lo capiscono, dicembre è vicino e prenderò altri con un altro atteggiamento, questo è il calcio». Esposito è apparso lontano dalla condizione migliore, no? «Per un giocatore che ha doti tecniche di due categorie superiori non è questione di condizione fisica perché quando ha preso palla ha saltato sempre tre-quattro uomini. Ha sbagliato la scelta di giocata o di tiro, poteva a volte appoggiarsi o fare altre scelte. È nel suo ritrovarsi in campo, è rientrato da dodici giorni, l’ultima partita l’aveva giocata


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SERIE D - 4^ GIORNATA ERIC MOSCUFO AGNONE Appuntamento con la prima vittoria casalinga ancora rimandato, ma è un buon punto quello che il Vastogirardi ottiene contro il Pineto, portando così a sei il bottino in classifica delle prime quattro giornate di campionato. Ed è un pareggio non senza rammarico, per gli uomini di Farina, che allungano il conto stagionale dei pali prendendone ben 2 contro l’agguerrita rivale allenata da Epifani, il secondo dei quali, di capitan Ruggieri sulla solita punizione, all’89’, quando cioè se la dea bendata avesse alitato sulla sfera facendola carambolare in rete probabilmente staremmo parlando della prima gioia davanti al pubblico amico volgendo ormai la gara ai titoli di coda. Ma tant’è, lo 0-0 iniziale è rimasto immacolato fino al triplice fischio di De Vincentis e allora al Vastogirardi resta la consapevolezza della prova confortante per carattere e determinazione contro una rivale che probabilmente lotterà per altre e più importanti posizioni di classifica. Nel primo tempo le migliori opportunità per sbloccare il punteggio sono capitate agli ospiti, ma al tirar delle somme né Luglio – schierato nell’occasione da Farina – né Shiba hanno compiuto interventi al di fuori dei confini dell’ordinaria amministrazione, dunque l’equilibrio non si è spezzato nonostante la maggiore intraprendenza degli abruzzesi. Ad inizio ripresa Farina, che aveva notato qualche difficoltà dei suoi, esclude Kyeremateng – un po’ in ombra e rimandato ad altri esami – per inserire Di Lullo e cambiare così l’assetto in campo, ed effettivamente la squadra ne trae giovamento contrastando più efficacemente l’iniziativa degli uomini di Epifani e creando qualche pericolo in più. Come per esempio al 55’, quando è Alfredo Varsi a centrare con un bolide dalla distanza il primo dei due pali a Shiba battuto.

Salvataggio di Shiba (Foto di Eric Moscufo)

Un altro pareggio e ancora qualche rammarico per i gialloblù, ma la prestazione soddisfa

Vastogirardi fermo al palo Due legni di Varsi e capitan Ruggieri negano alla squadra di Farina la prima gioia casalinga Al 72’ è invece la volta del Pineto a gettare alle ortiche una clamorosa occasione nata da un’uscita avventata della retroguardia gialloblù, Sarritzu dopo aver scartato Luglio si è allargato troppo sulla sinistra e da quella posizione defilata e scomoda ha spedito alle stelle il pallone con la porta che era rimasta completamente sguarnita, facendo tirare un grosso sospiro di sollievo al Civitelle. Farina cambia ancora mandando Grazioso al posto di De Feo, D’Aguanno per Varsi, Corbo per Fazio che aveva esaurito la benzina e anche il giovane Coia per l’altro under Di Mauro, e proprio Coia aggiunge un pizzico di vivacità e va a conquistarsi con uno spunto un promettente calcio di punizione dal limite. E’ l’89’ e l’esecuzione, come sempre, tocca a capi-

Il clamoroso palo colpito da Ruggieri all'89esimo

VASTOGIRARDI PINETO

0 0

VASTOGIRARDI: Luglio, Nespoli, Gentile, De Feo (68’ Grazioso), Ruggieri, Mikaylowski, Di Mauro (78’ Coia), Fazio (83’ Corbo), Kyeremateng (46’ Di Lullo), Varsi (70’ D’Aguanno) ALL.: Farina PINETO: Shiba, Cissè, Pepe,Sarritzu, Bianciardi, Pippi, Marini, Acquadro, Orlando, D’Angelo (84’ Amadio), Massa (61’ Ciarcelluti) ALL.: Epifani. ARBITRO: Alessio de Vincentis di Taranto, collaboratori Maroni di Fermo e Piccinini di Ancona

IL DOPOGARA

Tentativo di Corbo

tan Ruggieri: l’esito lo conoscete già, la palla va stamparsi sul palo quando probabilmente in molti già stavano per gridare al gol e lascia così beffardamente il risultato inchiodato sullo 0-0. C’è tempo anche per assistere ad un colpo di testa ravvicinato, ma da posizione defi-

D'Aguanno contrastato da Amadio

lata, di Mikaylowski che si spegne sull’esterno della rete, quindi il match si chiude così com’era iniziato. Il punto, al netto dei legni, è come detto ben accolto in casa gialloblù, dove da oggi la testa è proiettata verso la prossima trasferta di Tolentino.

Farina: «Grossa prova di carattere da parte della squadra che giocava contro un avversario che dispone di un budget almeno 3 volte superiore, che ha giocatori importantissimi, che hanno vinto i campionati, però noi piano piano, cambiando sistema di gioco, con il nostro solito modo camaleontico di affrontare le partite abbiamo creato le premesse per vincere, e infatti vorrei ricordare negli ultimi minuti il palo di Ruggieri. Pineto grande squadra, che ci ha messo in grande difficoltà, ho dovuto cambiare più volte sistema di gioco, però col carattere e con la forza, alla fine, se uno dei pali va dentro parleremmo di un’altra partita». Epifani: «E’ stata una partita giocata secondo me bene dalla mia squadra, su un campo difficile perché non ci sono tanti spazi per fare gioco, abbiamo incontrato una squadra molto frizzante, molto ben allenata, nel primo tempo abbiamo avuto delle situazioni dove potevamo far gol e il rammarico, l’ho detto anche ai ragazzi, è che nel momento in cui ti capita un’occasione una squadra forte fa gol, e in questo momento ci sta un po’ mancando questo. Stiamo però facendo passi in avanti, non mi sono piaciuti gli ultimi sei-sette minuti in cui abbiamo concesso ripartenze al Vastogirardi, però mi è piaciuta anche la caparbietà di cercare di vincerla fino alla fine».


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SPORT

SERIE D - 4^ GIORNATA PINETO Al Chieti, sul neutro di Pineto, non basta neanche lo schieramento a trazione anteriore con l’emergenza Traini, schierato dal primo minuto alle spalle della coppia d’attacco Marzola- Bruni per cogliere i tre punti e continuare la striscia positiva per tenere il passo del San Nicolò e il Recanati. L’Agnonese di Marinelli, assente in panchina per un malore accusato prima della gara, torna ancora una volta insoddisfatto da una trasferta che poteva chiudersi in modo diverso se la linea offensiva avesse concretizzata almeno una delle cinque palle gol che si contano al termine del match. Uno 0 a 0 che accontenta più il Chieti che nella prima frazione di gioco ha cercato di rendersi pericoloso, ma con il passare dei minuti si è perso nella tagliatela dell’Agnonese che invece ha avuto il merito di chiudere la partita in crescendo e nelle ultime battute Konè e Acosta non riescono a bucare il bravo portiere Camerlengo vera saracinesca della squadra teatina. Dopo un primo tempo in sostanziale equilibrio, nella ripresa l’Agnonese prende in mano la zona mediana del campo e costringendo i teatini a indietreggiare e difendere il prezioso pareggio. Solo a una manciata di minuti dal termine del match il Chieti protesta per una fallo, visto solo dai ragazzi di mister Grandoni. Ma sinceramente sarebbe stato troppo per la squadra neroverde sbiadita che deve ringraziare la prestazione robusta dei suoi difensori che le hanno permesso di salvare la pelle. Per l’Agnonese, seppure con rammarico, il punto conquistato con una squadra che ha avuto l’inizio del campionato in modo positivo, fa morale in vista del match casalingo di domenica prossima quando ospiterà il Real Giulianova. E’ tempo di cominciare ad incamerare una

Il tecnico Mauro Marinelli accusa un malore prima del match e non va in panchina

Trasferta con rammarico per l’Olympia Agnonese vittoria per togliersi da una classifica che non risponde al gioco che esprime sul campo, e questo deve far

pensare in modo positivo anche mister Marinelli che finora ha raccolto poco. Ma questa è un’altra storia, sia-

mo solo alle prime battute del campionato e c’è tempo per recuperare il terreno perduto.

CHIETI OLYMPIA AGNONESE

0 0

SSD CHIETI: Camerlengo, Fantuzzi, Bratelli, Venneri, Vittiglio, Brugaletta, Milizia, Mazzoli, Traini, Marzola, Bruni. A disposizione. Galante, Talucci, Ricci, Mancini, Bregasi, Paneccasio, Bagicalupi, Tacchi, Bruschi. ALL.: Grandoni ASD POL. OLYMPIA AGNONESE: Mejri, Diakitè, Nicolao, Viscovich, Frabotta, Allegra, Perkocic, Pejic, Diarra, Minacori, Acosta. A disposizione. Kuzmanovic, Rullo, Vogliacco, Ballerini, Carlucci, Barbato, Elefante, D’Ercole, Conè. ALL.: Marinelli Arbitro. Davide Giacometti di Gubbio Assistenti. Rocco Iacovino di Matera e Francesco Rinaldi di Policoro

Chaminade Campobasso, il nuovo mister è Gianluigi Tavone: «Sono entusiasta» REDAZIONE CAMPOBASSO Gianluigi Tavone è il nuovo allenatore della Chaminade, il tecnico molisano, nato a Termoli il 25 luglio 1981. Domani al Pala SelvaPiana primo allenamento per il tecnico rossoblù. Ancora una volta la società ha scelto di puntare su una guida tecnica molisana. Per Tavone sarà la prima esperienza nel campionato di Serie B, dopo tanti campionati di vertice nel massimo torneo regionale. Lo scorso anno il neo tecnico della Chaminade ha allenato il Venafro F.C. che ha terminato la stagione con un doppio secondo posto in Campionato e Coppa Italia; stagione 2017/2018 con la Saracena ha vinto sia il Campionato che la competizione tricolore; per tre stagione ha guidato il Bonefro, storica la finale persa propria contro la Chaminade che conquistò la Serie B. «Sono emozionato ed entusiasta - dichiara Tavone - del-

l’occasione che la Chaminade mi sta dando. Arrivo in una piazza molto stimolante. La storia del club, la serietà della società e la rosa messa a disposizione mi hanno fatto accettare immediatamente la proposta del presidente Bossi e patron Scarnata. Non vedo l’ora di cominciare». Sabato la Chaminade sarà impegnata nel secondo turno della Coppa Italia contro il Torremaggiore e tra due settimane, 5 ottobre, si scenderà in campo per la prima giornata di campionato. Tavone avrà a disposizione due settimane per conoscere la squadra: «Ritrovo alcuni giocatori che ho già allenato Passarelli e D’Alauro a Venafro e Caddeo nella Saracena. So di avere a disposizione un ottima squadra avrà modo di conoscere tutti sia sotto il punti di vista tattico che tecnico. Cercherò di dare spazio a tutti ma sopratutto a chi lo merità, la prima cosa che chiedo alla squadra è umiltà e impegno». Nei prossimi giorni la società ufficializzerà il resto dello staff tecnico.


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SPORT

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ECCELLENZA - 3^ GIORNATA

Giallorossi sciuponi nel primo tempo: non basta Pagano

Termoli, inatteso stop interno Il Guglionesi passa Consolazio e Valenti danno il primo dispiacere a Rufini Festa neroverde sotto la curva

STEFANO MOSCUFO TERMOLI Il Guglionesi si aggiudica il derby dell’Adriatico andando a battere sul rettangolo del Cannarsa il Termoli di

Danilo Rufini. I guglionesani, grazie alle reti di Carlo Consolazio al 7’ e di Mirco Valenti al 65’, riscattano la sconfitta casalinga rimediata la settimana scorsa dal Tre Pini Matese. Il Termoli,

invece, ha dato l’impressione di essersi fatto cogliere di sorpresa al cospetto della compattezza e dell’orga-

nizzazione tattica della formazione guidata da Ciro Mennella. La sfida è stata bella e palpitante. La squa-

DOPOGARA Ciro Mennella: «Voglio fare un plauso ai miei ragazzi che sono riusciti a lasciarsi alle spalle la sconfitta della scorsa settimana con il Tre Pini Matese, la quale oltre ai tre punti lasciati per strada ci ha fatto pagare anche un conto salatissimo in termini di infortuni. I ragazzi hanno dimostrato oggi che l’attaccamento alla maglia ed alla società è molto forte, e sono molto contento di questo, anche per il nostro pubblico. Essendo stato giocatore di entrambe le squadre so bene che questo tra Termoli e Guglionesi è un derby molto sentito, ed è per questo motivo che sono ancora più soddisfatto dalla reazione e dall’interpretazione che i miei ragazzi hanno evidenziato. Quando una squadra riesce a mettere in pratica l’idea di gioco del proprio allenatore per quest’ultimo è un gran motivo di orgoglio. Spero che questo successo contro una formazione forte come il Termoli influisca positivamente sulla nostra autostima».

dra di casa ha tentato più volte di cambiare passo per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria, le occasioni non sono mancate, ma una volta raggiunto il doppio vantaggio gli ospiti hanno abbassato il loro baricentro e chiuso ogni varco ai loro

dirimpettai. Il rigore trasformato da Pagano negli ultimissimi secondi dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara è arrivato troppo tardi per consentire ai ragazzi di Rufini di poter sperare in una rimonta al fotofinish.

TERMOLI GUGLIONESI

1 2

TERMOLI: Lenci, Coronese, D’Angelo (91’Cinicola), Nardella (55’Mancino), Cappucci (68’Sticozzi), Prete, Rubino (81’Pignatelli), Stango, Pagano, Girardi, Florio. Allenatore: Rufini. GUGLIONESI: Giangiacomo, Sarracino (64’Porrelli), Colucci, Spagnuolo, Lapenna, Valenti, Viselli (87’Tancredi), D’Allocco, Consolazio C. (91’Guerrieri), Montechiari (87’Mancino), De Nicola (75’Consolazio M.). Allenatore: Mennella ARBITRO: Aurisano di Campobasso. Assistenti: Di Tommaso e Colaneri di Isernia. MARCATORI: 7’Consolazio C. (G), 65’Valenti (G), 90+5’ Pagano (rig.) (T)

Il ballo di Carlo Consolazio dopo il gol

L’undici di Camorani è primo in classifica grazie allo 0-0 nel big match del “Di Placido”

Tre Pini Matese al comando Pari tra Roccasicura e Vairano LA CRONACA PAOLO STANZIALE ROCCASICURA C. VAIRANO Pareggio senza reti nel big match del Di Placido di Roccasicura. Partono meglio i padroni di casa che nel primo tempo sfiorano il vantaggio in due occasioni con Mingione e Vitale. Nel secondo tempo poche emozio-

ni e occasioni da rete. Il Vairano resta in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione al 70º di Setola. BOJANO TRE PINI MATESE Cuore, carattere, grinta ma anche qualità, tanta qualità. Il Tre Pini Matese espugna il Colalillo battendo in rimonta i padroni di casa del Bojano nel finale. Tre punti che, complice il pareggio tra Roc-

BOJANO TRE PINI MATESE

I TABELLINI ROCCASICURA COMPRENSORIO VAIRANO

casicura e Comprensorio Vairano, valgono il primo posto in calssifica dei campani, a punteggio pieno dopo le tre giornate sin qui disputate. L’andamento del match avvalora la leadership dei biancoverdi passati in svantaggio per ben due volte, al 12’ (Staffelli) e al 47’ (Manè) ma capaci di ristabilire le distanze in entrambe le occasioni a pochi minuti dall’in-

0 0

ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Di Tullio, Scudieri, Scampamorte, Dell’Anna, Mingione, Buonavoglia, Mallardo, Vitale, Vuolo. A disp.: Chicca, Mazzone, Frasca, De Vito, Diallo, Riozzi, Pansera. ALL.: Bonomi COMPRENSORIO VAIRANO: Zotti, D’Ovidio, Setola, Abate, Sabatino, Cavallini, Verde, Guzzo, Del Prete, Panico, Cantelmo. A disp.: Rocchio, Naso, Tasillo, Minopoli, Corsale, Di Matteo, Schiavone. ALL.: Pacilio ARBITRO: Saverio Esposito di Ercolano Assistenti: Danila D'onofrio di Termoli e Andrea Mainolfi di Campobasso

tervallo grazie a Scognamiglio e al 68’ con Vecchio per poi completare il sorpasso nel finale con il rigore trasformato da Ricci. AURORA A. CASERTANO VENAFRO Colpo in trasferta del Venafro che riprende la sua corsa verso la vetta della classifica superando con il più classico dei risultati l’Aurora Alto Casertano.

2 3

BOJANO: Biondi, Tartaglia, Avantaggiati, Cioffi A., Di Matteo, Giammanco, Vesce, Schipani, Staffelli, Manè, Fagnani. A disp.: Cioccia, Di Mario, Sabatino, Cioffi F.. ALL.: Gioffrè TRE PINI MATESE: Napolitano, Camorani, Catapane, Riccio, Santangelo, Scognamiglio, Ricci, Vecchio, Ciardiello, Langellotti, Paolella. A disp.: Malaspina, Paolella F., Santagata, Di Nardo, Tudovshi, Iodice, Marocco. ALL.: Camorani ARBITRO: Simone Serani de L'aquila Assistenti: Gianluca Farina di Campobasso e Renzo Viotti di Termoli MARCATORI: 12’ Staffelli, 40’ Scognamiglio, 47’ Manè, 68’ Vecchio, 90’ Ricci

Una vittoria sofferta concretizzatasi solo nel finale, al 74’ quando Facecchia risolve una mischia in seguito ad un calcio d’angolo regalan-

do il vantaggio ai bianconeri. Al 95’ Gazzerro mette dentro una respinta di Scasserra. chiudendo definitivamente i conti.

AURORA ALTO CASERTANO VENAFRO

0 2

AURORA ALTO CASERTANO: Scasserra, Volpe, Delli Carpini, Bertone, Pascale, Cambio G., Cambio A., Potena R., Sisti, Farina, Di Gregorio. A disp.: Amato, Gatta, Cambio D., Poziello, Caterino, Cambio P., Forte. ALL.: Panella VENAFRO: Roncone, Monacelli, Bruno, Cipriano, Adamo, Velardi, Rega, Grande, Zazzarino, Vallone, Facecchia. A disp.: Guerra, Galardi, Gazzerro, Felace, Fascia, Mizzoni, Patriciello. ALL.: Bernardi ARBITRO: Corrado Ferrara di Isernia Assistenti: Gianluca De Santis di Campobasso e Luigi Bonavita di Termoli MARCATORI: 74’ Facecchia, 95’ Gazzerro


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SPORT

PROMOZIONE - 3^ GIORNATA

Torremaggiore-tris sul Fortore. Il Volturnia passeggia sul Campomarino (4-0)

L’Aurora Ururi assapora la vetta della classifica Stop Donkeys e Spinete

AURORA URURI CASTEL DI SANGRO CEP

2 0

AURORA URURI: Silvestri, Campofredano, D’Arienzo, Di Rosa, Bello, Ponsanesi, Aurelio, Ferrara, Di Lullo, Verlengia, Casalanguida. Subentrati: Silvestri, Di Labbio, Zio, Pellegrino. ALL.: Melchiorre CASTEL DI SANGRO CEP: Esposito, Zurlo, Viglione, Berardini, De Pasquale, Facchino, Moffa, Catalano, Minichillo, Di Blasio N., Civico A. A disp.: Mastroiacovo, Fratipietro, Di Maria, Civico A., Matullo, Fiore, Totaro ALL.: Viglione ARBITRO: Francesco Scarati di Termoli MARCATORI: 32’ e 60’ Di Lullo

CLITERNINA DONKEYS AGNONE

LA CRONACA AURORA URURI CASTEL DI SANGRO CEP Solida, grintosa, efficace. La nuova Aurora Ururi di mister Melchiorre non sta deludendo le attese della vigilia, mostrandosi protagonista in casa e in trasferta con un’identità di gioco ben definita. Il “tre su tre” arriva ai danni del Castel di Sangro Cep, pericoloso in avvio dalle parti di Silvestri ma meno bravo nel concretizzare le occasioni da trasferta capitate. Ne approfittano i giallorossi - a cui basta un gol per tempo - per abbattere il muro abruzzese. E’ il solito Di Lullo il trascinatore per Eccellenza. Nella prima frazione sfrutta una indecisione difensiva grossolana dei castellani; nella ripresa è bomber assoluto insaccando di testa su cross al bacio di D’Arienzo. Un risultato all’inglese che scatena il pubblico di fede giallorossa, che sognava, a

I TABELLINI

1 0

CLITERNINA CALCIO: Quaranta, Orellusi, Esposito, Di Vito, Troiano, Schena, Cacchione, Abbiuso, Di Lello, Di Fortunato, Bucci. Sub.: Kobe, Ferrari ALL.: Zecchillo DONKEYS AGNONE: Mazzocco, Castagnelli, Bianchini, Carosella, Zarlenga (50’Bucci), Ferrelli, Di Pietro, Di Ciocco, Sabelli, Delli Quadri, Scampamorte ALL.: Sammartino ARBITRO: Matteo Matarese di Termoli MARCATORI: Abbiuso

POL.FORTORE TORREMAGGIORE

Una formazione dell’Aurora Ururi

questo punto a ragione, una stagione da protagonista. La vetta, seppur dopo sole tre giornate, c’è. CLITERNINA DONKEYS AGNONE Donkeys confusi, Cliternina d’orgoglio per tre punti fondamentali in ottica classifica. Gli uomini di Zecchillo “incartano” alla perfezione una delle formazioni sor-

presa della passata stagione, giocando a viso aperto e con la giusta intensità, limitando uno degli attacchi più prolifici e temuti. Scampamorte illuse con due fiammate dall’interno dell’area di rigore, ma calcia a lato in entrambe le chance. Sull’altro fronte Mazzocco è prodigioso in due circostanze, respingendo le minacce di una Cliternina che dimostra di essere in giornata. Il gol - palesemente nell’aria - arriva poco più tardi con Abbiuso, che beffa l’estremo ospite al terzo tentativo. Gli agnonesi, seppur imbolsiti, provano a reagire ma le occasioni latitano. Nel finale è addirittura la Cliternina a sprecare anche l’occasione per il raddoppio con un penalty fallito da Di Fortunato all’80’. Una macchia che non intacca prestazione e i tre punti conclusivi.

POL.FORTORE TORREMAGGIORE La Polisportiva Fortore si rammarica per le occasioni sprecate e soccombe ad un Torremaggiore cinico e spietato. Partenza fulminea degli ospiti che passano al 7’ con Orsi, poi è monologo giallonero nella prima frazione di gioco con Vitarelli chiamato agli straordinari sulle occasioni create dai ragazzi di Totaro. Ad inizio ripresa i locali provano a spingere ulteriormente ma le ripartenze pugliesi fanno male. Il raddoppio giunge al 70’ con Baratta, poi quasi allo scadere è Cicerale, entrato poco prima, a fissare il punteggio sul 3-0 definitivo sfruttando un errore di Cilenti. Sorridono gli uomini di Acquafresca, mentre Totaro non si da pace. «Incredibile chiudere il primo tempo sotto di un gol - spiega amaro - abbiamo creato numerose occasioni ma non siamo riusciti a metterla dentro. Il punteggio di penalizza molto, almeno per quanto prodotto, paradossalmente posso rimproverare poco ai miei sul piano della prova. Gli errori difensivi? Pesano - conclude Totaro - ma è stato anche un pomeriggio molto sfortunato, che ci auguriamo non ricapiti se vogliamo puntare ai nostri obiettivi». SPINETE MARONEA

0 3

POL.FORTORE: Cilenti, Giannini, Circelli P.L. (83’Guerra), Santillo, Circelli (51’ Fiorilli A.), Fiorilli, Colucci, Di Virgilio, Riccardi (57’ Carpinelli), Fiorilli M. ALL.: Totaro TORREMAGGIORE: Vitarelli, Iaccarino, Delfino, Ferrara, Gemma, Costantino, Orsi, Angeloro, Faenza, Soldano, Zorretti, A disp.: Rattenni, Longo, Baratta, Carchia, Gaggiano, Cicerale, Donatacci. ALL. Acquafresca L. ARBITRO: Daniele Piciucco di Campobasso MARCATORI: 7’Orsi, 70’ Baratta, 84’Cicerale

SPINETE MARONEA

0 1

SPINETE: Colardo, Di Sisto, Tagliaferri (Celima), Bautto, Calabrese, Staffieri, Romano, Di Bartolomeo, Cesaro (Calabrese A.), Ianniruberto, Di Camillo ALL.: Ianniruberto MARONEA: Roberti, Pasciullo P., D’Angelo A., Moscufo R., Pasciullo M., Pasciullo E., Giorgetta, Pasciullo C., Lattanzio, Rossi, Antenucci. A disp.: Rossi, Gallo, Roberti, Notaro, D’Angelo, Liberatore ALL.: Dionisio ARBITRO: Alessio Libertone di Campobasso MARCATORI: Antenucci

VOLTURNIA CALCIO CAMPOMARINO

4 0

VOLTURNIA CALCIO: Tartaglione, Di Placido, Seydi, Diatta, Bezpalko, Ancona, Centracchio, Cristinzio, Di Meo, Iannetta, Toto. A disp.: Lemme, Izzi, Trabucco, Chiacchiari, Petrocelli, Cipolla, Bangura ALL.: Farrocco POL.KALENA: Paoloroberti (70’Marino), Roberti (65’D’Angelo), Pasciullo P., Pasciullo G., Pasciullo E., Pasciullo M. (20’Gallo), Giorgetta, Moscufo, Rossi, Antenucci, Liberatore ALL.: Dionisio ARBITRO: Amedeo Monaco di Isernia MARCATORI: 10’ Cristinzio, 31’ Iannetta, 56’ Centracchio, 90’ Bangura.

La Maronea strappa tre punti sul campo dello Spinete grazie al gol di Antenucci e festeggia con i propri tifosi il primo successo in Promozione. Una buona vittoria per i ragazzi di Dionisio che raggiungono così quota cinque in classifica, mantenendo anche l’imbattibilità in campionato. VOLTURNIA CALCIO CAMPONARINO Il ciclone Volturnia si abbatte sul Campomarino, in concomitanza con la prima vittoria in campionato dei

ragazzi di Farrocco. Gara senza storia sin dal primo tempo, con Cristinzio in apertura e Iannetta alla mezz’ora letali sotto porta e fondamentali nell’indirizzo del match in favore dei padroni di casa. Il secondo tempo procede al piccolo trotto, occasione buona per aumentare il margine sul tabellone: Centracchio (56’) e Bangura (90’) completano il pomeriggio perfetto. Campomarino rimandato e ancora fermo a quota un punto in classifica generale.


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