Quotidiano del Molise 27-09-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | venerdì 27 settembre 2019 | anno XXII | n.266 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente

Il Consiglio regionale ha approvato una legge retroattiva, che sarà impugnata, per favorire alcuni editori a danno di altri. Dal 30 settembre Il Quotidiano del Molise non sarà in edicola

TOMA CHIUDE I PIONIERI DELL’EDITORIA MOLISANA GIOCHI FATTI CAMPOBASSO BISOGNAVA Spaccia mentre è ai domiciliari, AGIRE perde tutti i benefici PRIMA e la Mobile la porta in carcere

È inutile negare il mio imbarazzo nello scrivere questa nota. Deriva dal sentimento, dalla emotività, dai rapporti, dai ricordi e dall’affetto che ho provato e che provo per il Quotidiano del Molise. Non è una frase di rito, chi mi conosce lo sa, chi pensa il contrario è solo poco informato sul mio conto. E sinceramente poco mi importa. Non ho le idee chiare su cosa scrivere, con chi scagliarmi prima in realtà, ma di sicuro eviterò le solite frasi sul pluralismo, l’impoverimento culturale, un pezzo di storia che se ne va, sul Molise che perde una testata storica, sui dipendenti e collaboratori che tornano a casa e frasi importanti…. ma che ora contano ben poco. I giochi son fatti, chi fa finta di commuoversi e dispiacersi avrebbe dovuto agire prima. Mi riferisco allo strimpellatore menestrello e alla sua banda di Franceschiello, nel bel mezzo della festa del giornale, nell’estate del 2018. (...) PAGINA 3

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CAMPOMARINO

AI LETTORI

Chiudendo abbiamo deciso di non buttare al vento la nostra esperienza e il lavoro svolto in 21 bellissimi anni lasciando senza punti di riferimento i nostri affezionati lettori. E’ per questo motivo che Il Quotidiano del Molise trasmetterà la sua abbinata storica con Il Messaggero a Primo Piano Molise il cui progetto grafico prenderà spunto dalla

nostra storia nel segno della continuità. Agli editori di Primo Piano, ai giornalisti e grafici va tutto il nostro apprezzamento professionale per il lavoro che finora hanno fatto. Per il bene dell’informazione libera confidiamo che i nostri lettori possano rispecchiarsi anche in Primo Piano Molise che renderà il nostro medesimo servizio.

PETTORANELLO DEL MOLISE

Fiamme in un negozio di stampa Incidente sulla Statale 17, e danni ingenti: indagini 58enne di Isernia muore per accertare le cause del rogo dopo un mese di agonia PAGINA 17

FCA DI TERMOLI

“USCITA” PER 54 LAVORATORI «E’ stata firmata la proroga per l’uscita volontaria di 54 dipendenti (42 opera e 12 impiegati)». «L’accordo – ha affermato Guida - ricordiamo, prevede l’apertura di una procedura di esodo volontario incentivato, strutturato per consentire ai lavoratori uno scivolo pensionistico attraverso la Naspi e l’ape aziendale». PAGINA 17

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il Quotidiano del Molise venerdì 27 settembre 2019

PRIMO PIANO

POLITICA

«La crisi dilagante, con la carta stampata caduta verso gli abissi, richiede da noi più che altrove una seria riflessione»

«Danno per la democrazia e il pluralismo» Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Pina Petta, interviene sulla chiusura del nostro quotidiano

Solidarietà anche dall’ex primo cittadino, Antonio Battista Anche l’ex sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ha voluto dimostrare la solidarietà nei confronti della nostra redazione che sta, come ormai noto, per chiudere i battenti. L’ex primo cittadino nella giornata di ieri si è recato in redazione ed ha voluto salutare i giornalisti del Quotidiano.

«La chiusura di una Azienda editoriale rappresenta un irreparabile danno per la Democrazia e per il Pluralismo dell’informazione». Così la presidente dell’Ordine di Giornalisti del Molise, Pina Petta, che aggiunge: «Come Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise e anche come cittadina-lettrice, esprimo solidarietà a tutti coloro, giornalisti e non, che dal 1 Ottobre resteranno senza un sostegno economico. La crisi dilagante, con la carta stampata caduta verso gli abissi, richiede, da noi più che altrove, una seria riflessione di ampio respiro. Senza entrare nel

L’informazione è un bene di valore strategico e sociale

Pina Petta

merito delle motivazioni che hanno portato l’Editore a chiudere una Testata storica come Il Quotidiano del Molise, senza entrare nel merito delle prerogative del-

la Politica, voglio sottolineare l’importanza dell’informazione che, come bene di valore strategico e sociale, va tutelata nel rispetto della nostra Carta Costituzionale. La tutela deve, però, necessariamente passare attraverso azioni e interventi di sostegno alle Aziende e di rispetto della dignità umana e professionale dei lavoratori del settore».

«Ritardi ingiustificati che stanno interessando la definizione della programmazione»

Piano per la non autosufficienza, gli assessori esprimono preoccupazione «Gli Assessori Regionali delle Politiche sociali del centro destra esprimono forte preoccupazione per i ritardi ingiustificati che stanno interessando la definizione

della programmazione nazionale in tema di non autosufficienza e disabilità». Così in una nota l’assessore regionale Luigi Mazzuto che aggiunge: «Dopo una

proficua fase d concertazione e collaborazione tra Ministeri, ANCI e Regioni si è arrivati ad una immotivata interruzione del confronto istituzionale. Il Piano Nazio-

nale triennale per la non autosufficienza e i decreti di riparto dei Fondi FNA e cd “Dopo di noi” anno 2019 erano sostanzialmente pronti e in buona parte condivisi. Il

Assenze scolastiche giustificabili per il clima, i dubbi del consigliere Cefaratti «In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali, ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico. In questa settimana dal 20 al 27 settembre, infatti, ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile. L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socioeconomici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo». «È questo il post social – si legge in una nota del consigliere regionale Gianluca Cefaratti - con cui il neo Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti giustifica l’eventuale assenza degli studenti italiani dalla normale attività didattica che intendano partecipare per la gior-

nata di venerdì 27 c.m. al 3° Global Strike For Future. Mi sembra una forzatura eccessiva che potrebbe costituire un pericoloso precedente. Nessuno mette in dubbio l’importanza della tematica in questione, la valenza e l’impatto che tale tematica ha sul nostro vivere quotidiano. È giusto, giustissimo che le generazioni future siano messe al corrente, informate, partecipino a eventi e manifestazioni legati all’ambiente in senso lato. Ma è questo l’unico tema su cui svolgere opera di sensibilizzazione? O ce ne sono altri parimenti importanti? Cito a caso: i conflitti internazionali da cui deriva direttamente il fenomeno dell’immigrazio-

ne gestita dalla criminalità organizzata, italiana e non, con tutto quello che ne consegue, dall’integrazione difficile, all’odio razzista, al persistere di autentici centri di tortura (vedi Libia); la pena di morte ancora vigente in molti Paesi cosiddetti “civili”; la condizione subalterna delle donne in altrettanti Paesi; le discriminazioni di ogni genere; l’attualissimo dibattito su eutanasia e fine vita; e per restare all’Italia, qualsiasi forma di mafia; la degenerazione della politica intesa come aggregazione e gestione della cosa pubblica; la dipendenza, soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni, da droga e alcool. E potrei andare avanti all’infinito. In ciascuno di questi casi, ogni qualvolta parti sociali e realtà associative organizzeranno manifestazioni, il solerte Ministro giustificherà le assenze dalle lezioni? Secondo logica dovrebbe farlo. Sarei curioso di ascoltare le motivazioni di un eventuale diniego. E poi, è corretto sostituire la partecipazione ad eventi alle regolari ore di lezione da svolgere in classe? No, non è corretto. Proprio perché viene completamente meno quella che è la vera funzione della scuola. Ma questo è un altro discorso».

Governo Conte 2 ha proceduto alla soppressione del Ministero per la disabilità e la delega per tale primaria competenza è rimasta incardinata nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, senza che sia stata attribuita ad alcun Sottosegretario. Tutto questo ha di fatto bloccato il confronto per la definitiva approvazione di interventi in grado di contribuire ad offrire risposte concrete ai cittadini non autosufficienti e ai disabili e alle loro famiglia. Un ulteriore slittamento dei tempi provocherà, inevitabilmente, l’impossibilità di trasferire le risorse alle Regioni entro termini compatibili con gli adempimenti legati ai bilanci regionali e, conseguentemente, il trasferimento delle stesse agli Ambiti Territoriali Sociali e agli Enti locali. A subire le conseguenze di tali scelte saranno inevitabilmente le decine di migliaia di cittadini non autosufficienti o disabili e ancor più le famiglie che vedranno aumentato il loro carico di cura senza ricevere alcun ristoro attraverso fondi pubblici dedicati. Per tutte queste ragioni si diffida la Presidenza del Consiglio e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali a voler immediatamente riprendere il confronto istituzionale con le Regioni/

PA per arrivare alla rapida approvazione dei provvedimenti in sospeso. In caso contrario – conclude la nota a firma dell’assessore Mazzuto - ci si riserva di assumere ogni necessaria iniziativa per tutelare gli interessi delle Regioni e delle fasce esposte, per motivi soprattutto fisici, a situazioni di disagio ed emarginazione».

del Molise

Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87


PRIMO PIANO

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POLITICA

Bisogna prendere atto che da ottobre non saremo più in edicola: martedì scorso approvata una normativa che sarà impugnata

Toma spieghi ai molisani se ritiene la legge illegittima Il governatore dica cosa pensa, in merito alla modifica della proposta di legge che disciplina il sostegno all’editoria locale, argomentandola dettagliatamente: noi domani illustreremo “i motivi della critica, in maniera esplicita e circostanziata” REDAZIONE «Mi piacerebbe conoscere quali sono i motivi della critica, espliciti e circostanziati, così da giudicare se la critica sia o meno fondata». Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, interpellato dall’Ansa, commenta quanto scritto sul nostro ‘Il Quotidiano del Molise’ nell’edizione di mercoledì, a margine dell’appro-

vazione da parte del Consiglio regionale della proposta di legge che disciplina il sostegno all’editoria locale. Ci spiegasse, il presidente Toma, se ritiene legittima o illegittima la legge: ci dicesse cosa pensa il governatore del Molise e poi gli risponderemo. Noi abbiamo detto, e ampiamente, cosa pensiamo. E cioè crediamo che sia illegittima; adesso il presidente ci fornisca la sua di

IL COMMENTO

I giochi sono ormai fatti, in molti forse avrebbero dovuto agire prima [...] Una considerazione, questa, che covo da tempo, per una persona editorialmente inaffidabile, che mi auguro sia cancellata, come il suo predecessore, dalla matita implacabile della gente. Tornando alle frasi che sto leggendo via via, ecco, possono essere persino fastidiose e snervanti. Un po’ come le mosche di fine settembre: inizia a far freddo, sanno di dover morire e si aggrappano a qualsiasi forma di calore. Pertanto mi soffermerò su pochi concetti: il primo. Chiude un giornale in una regione dove ce ne sono 2 e osservo come si siano levati copiosi gli scudi della politica e dei sindacati. Ore 10, calma piatta, recita il titolo di un film. Imbarazzante. Se non fosse per il chiacchiericcio della gente, per il brusìo e lo stupore degli addetti ai lavori, si direbbe, giornalisticamente parlando, che non fa notizia la chiusura del giornale più venduto, fondato da un editore puro molisano ben 21 anni fa. Il secondo: stanno facendo tutti il compitino. La solidarietà, il commento sui social, il “mi dispiace” che sgorga da tanti, troppi, forse inutili personaggi che galleggiano in questo fazzoletto di palude sismica chiamato Molise. Appunto, il Molise che non esiste. Il minimo indispensabile con il classico comunicato stampa dove ognuno potrà dire di aver fatto le condoglianze “al morto”. Il terzo: grazie al quotidiano. Grazie alla redazione. Sono riuscito per meriti vostri, ad informare la gente sulle iniziative legate all’Ordine dei Giornalisti, al Corecom, alla scuola, ai miei ragazzi, alla musica, alla cultura. Ho avuto tanto da questo giornale, ma ho anche consegnato tutto quanto fosse nelle mie possibilità. Ero con voi fin dalla preparazione del giornale nel 1998 allorquando lasciai Nuovo oggi Molise per approdare in via Sicilia a Campobasso. Grande esperienza. Molto formativa. Il quarto: non è un addio, ma un arrivederci al web. Mi auguro che finalmente la proprietà trovi gli stimoli per prendere posizioni che a volte sono state rimandate o evitate. Ora sia ben chiaro: non ci sono tipografie, distributore, troppi giornalisti e non, da retribuire, non ci sono tanti f24 da versare il 16 del mese e nemmeno troppi documenti da riempire sulla legge dell’editoria. Norma cambiata troppo spesso, stravolta ancora di più durante le procedure istruttorie, insomma, il tanto agognato cambiamento ha fatto rimpiangere il maldestro passato. Aspettiamo seduti sulla riva del fiume… VINCENZO CIMINO CONSIGLIERE NAZIONALE ODG

versione in merito, argomentandola. Come ormai noto, durante l’assise di martedì, il Consiglio regionale del Molise ha approvato all’unanimità dei presenti - al momento del voto i consiglieri del M5s hanno abbandonato l’Aula - la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale “Modifiche alla legge regionale 11/2015 Disciplina del sostegno dell’editoria locale”. La relazione è stata letta dalla consigliera di maggioranza Paola Matteo (Orgoglio Molise). Una normativa che, chiaramente ed evidentemente, è illegittima e sarà impugnata. Come il precedente tentativo del governatore Toma,

l’interpretazione autentica, tristemente naufragato ed impugnato dal governo. Come per magia sono rientrati in corsa organi esclusi dalla legge regionale perché beneficiari di ingenti contributi nazionali a scapito degli editori che non hanno goduto degli aiuti statali e che si sono visti dimezzare

il contributo. Un Quotidiano, il nostro, che continuerà a vivere anche attraverso le colonne di Primo Piano Molise, con il quale è stato condiviso un ambizioso progetto grafico e che da lunedì sarà in edicola con il Messaggero, “panino” che ci ha fatto compagnia per ben 21 anni.

BEN 18 PERSONE A FINE MESE MESE SARANNO SENZA LAVORO QUESTO LO STIPENDIO DEL GOVERNATORE: 13.500 EURO (LORDO BUSTA PAGA DI AGOSTO)

QUESTI GLI ARTEFICI DELLA CHIUSURA DEL QUOTIDIANO DEL MOLISE E QUESTI SONO I LORO STIPENDI (LORDO BUSTA PAGA DI AGOSTO) Michele IORIO

EURO 11.250

Gianluca CEFARATTI

EURO 12.000

Quintino PALLANTE

EURO 11.250

Filomena CALENDA

EURO 11.250

Paola MATTEO

EURO 11.250

Nico ROMAGNUOLO

EURO 11.250

Armandino D’EGIDIO

EURO 11.250

Antonio TEDESCHI

EURO 10.500


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QM

CAMPOBASSO

Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

Previsioni meteo di domani

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Farmacia di turno a Campobasso

Di Toro piazza Gabriele Pepe, 22 0874.311018

Ieri la giornata Europea delle Lingue con gli studenti di alcune scuole della città

«Relazionarsi con gli altri senza barriere linguistiche» Il sindaco Gravina: «Un promemoria per sviluppare progetti interculturali» ANTONIO DI MONACO L’apprendimento delle lingue è uno dei processi più complessi con i quali l’uomo deve confrontarsi, ma è anche il più naturale considerando che cambiano e si adattano oltrepassando i confini tracciati dalle cartine geografiche o, talvolta, si modellano in base ad essi. Di qui, per la giornata europea delle Lingue (che si svolge in altri 47 Stati dell’Unione), il Centro Europe Direct Molise della Provincia di Campobasso, in partenariato con l’Ufficio Scolastico Regionale e con le scuole coinvolte, con il patrocinio della Città

di Campobasso e di quella di Termoli ha ideato “Parleuropa Molise 2019”, un format riconosciuto ed approvato dalla Commissione europea. Il primo evento si è tenuto a Campobasso ieri mattina, in piazza Vittorio Emanuele e ha coinvolto in un “rally linguistico” gli studenti del Liceo “Galanti” e gli studenti degli Istituti Comprensivi del capoluogo. È intervenuto alla manifestazione «Per farsi conoscere e conoscere gli altri non basta più semplicemente parlare utilizzando il proprio idioma – ha spiegato il primo cittadino nel suo intervento – ma è neces-

Dai domiciliari al carcere il passo è breve, ieri arresto della Mobile Gli investigatori della Squadra Mobile di Campobasso, agli ordine del dottor Raffaele Iasi, hanno dato esecuzione a una misura cautelare in carcere a carico di una 39enne di Campobasso già coinvolta recentemente in attività di spaccio e uso di sostanze stupefacenti. La misura è stata chiesta dal sostituto procuratore Sabusco e accordata dal Gip del Tribunale di Campobasso che ha disposto il trasferimento in carcere a Chieti per la donna campobassana. Quest'ultima era stata arrestata agli inizi del mese perché avrebbe allestito una fiorente attività di spaccio all'interno di una camera di un B&B del capoluogo, successivamente pare abbia anche violato gli arresti domiciliari che le erano stati concessi e durante una perquisizione eseguita sempre dalla Mobile una settimana fa è stato appurato che essa continuava a ricevere clienti per la compravendita di droga.

sario entrare in relazione con loro superando quelle barriere linguistiche che sono state troppo spesso causa di isolamento. Questa giornata rappresenta un promemoria per le nuove generazioni e per noi che siamo chiamati come amministratori e docenti a prendercene cura, per sviluppare

concluso Gravina – sono le due azioni che portano nella vita di ogni persona nuove scoperte e possibilità». Al momento, nel mondo, esistono fra le 6 e le 7mila lingue distribuite fra 7 miliardi di persone e oltre 150 Stati. La Giornata

europea delle Lingue nasce proprio per far fronte all’incomunicabilità che si traduce nella diversità sentita come un pericolo, e alle discriminazioni che ne posso scaturire per il solo fatto di non condividere lo stesso vocabolario.

Vazzieri, fiumi di fango e incolumità a rischio «ma dalle istituzioni tutto tace» «Il parcheggio, quando piove, viene invaso da un fiume di fango in piena che, tra l’altro, ha già provocato la morte di un cane e di un gattino che in quella zona avevano trovato la propria “casa”. Animali seppelliti da una colata di fango a causa di un parcheggio realizzato senza regole dalla mano umana». È un brano della lettera che l’associazione “Salviamo il quartiere Vazzieri” ha inviato al sindaco, Roberto Gravina, all’assessore all’ambiente, Simone Cretella e, per conoscenza, alla Prefettura di Campobasso. «Immediatamente dopo ferragosto avevamo segnalato l’apertura “abusiva” di un parcheggio al pubblico – ricordano nella missiva – dove invece doveva essere realizzato del verde pubblico. Un parcheggio che non è dotato di

Studente investito nei pressi del Terminal bus E’ stato trasferito in codice giallo presso il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso il giovane studente che ieri mattina è stato investito in via Giambattista Vico, nei pressi della rotonda che conduce al Terminal Bus del capoluogo molisano. Tutto è avvenuto in una manciata di secondi per cause che sono ancora in corso di accertamento da parte della Polizia Municipale di Campobasso arrivata sul posto assieme al 118. E’ probabile che il giovane stesse raggiungendo il Terminal dopo essere uscito da scuola

progetti di sviluppo interculturale che possano portare ad una più estesa e condivisa consapevolezza sociale sul senso dell’essere non solo italiani, inglesi, francesi, ma su cosa possa significare sentirsi europei. Va sempre incoraggiato l’apprendimento delle lingue. Parlarsi e capirsi – ha

e sia stato investito da una vettura che non ha fatto in tempo ad evitarlo. Il ragazzo è stato quindi portato in ospedale per accertamenti ma le sue condizioni non dovrebbero essere gravi. In quella zona spesso e volentieri si creano problemi di assemblamento di ragazzi che percorrono a piedi il tratto di strada che li separa dal terminal. Una situazione che diventa ancora più caotica e congestionata in occasione dell’uscita dagli istituti scolastici con il traffico dei pedoni che si “mischia” a quello delle vetture.

“alcun collaudo” e che non ha muretti di contenimento, non ha adeguate barriere di protezione e non ha illuminazione. Qui sono stati poi realizzati, sempre in maniera illegale, dei posti riservati ai disabili; posti collocati in una discesa a forte pendenza che rappresentano un gravissimo atto di violenza nei confronti delle persone disabili. E anche in questo caso nessuno, dal Comune, ha fatto nulla. Bastava interdire la zona: ma nessuno lo ha fatto. Ma non è tutto: per-

ché su un muretto di terra (che a breve terminerà di franare sul parcheggio) c’è un grosso tombino in bella vista. Con le piogge più insistenti vi anticipiamo che a breve quel tombino in cemento, del peso di alcuni quintali, cadrà sulla colata di asfalto abusivo. Speriamo – hanno concluso nella lettera – di evitare l’ennesima tragedia annunciata. Proprio pochi giorni fa il sindaco Roberto Gravina, attraverso i canali social ha affermato: “L’interesse pubblico o ce l’hai

bene in testa, anche a scapito del proprio interesse, oppure niente, resti una parte di una collettività dedita al particolarismo”. Sindaco, ce lo dimostri».

Contrada Colle delle Api, da oggi senso unico alternato Da questa mattina alle 7 fino alle 18 e fino a venerdì prossimo, 4 ottobre, per i lavori di rifacimento della segnaletica stradale, la Polizia locale del Comune di Campobasso, con l’ordinanza 200-19, ha predisposto il senso unico alternato, regolarizzato con impianto semaforico mobile, in Contrada Colle delle Api sul tratto da Pineta San Giovannello a rotatoria “Centro Commerciale del Molise” per il rifacimento della segnaletica stradale.


CAMPOBASSO E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

Confiscati beni e attrezzature per un valore di circa 10mila euro

La Finanza mette i sigilli ad autofficina abusiva Totale assenza delle autorizzazioni commerciali e amministrative I finanzieri della Compagnia di Campobasso hanno scoperto e posto sotto sequestro, in un comune dell’entroterra molisano, un’autofficina abusiva, gestita da un meccanico del posto. All’esito di un controllo effettuato nei confronti di

quella che, esternamente, sembrava un’autofficina come tante altre, il titolare risultava invece sprovvisto delle relative autorizzazioni commerciali ed amministrative per esercitare l’attività. Nel corso dei rilevamenti svolti dalle Fiamme Gialle

venivano rinvenuti gli “strumenti del mestiere”, quali ponti, carrelli, pezzi di ricambio e utensili, all’interno di un capannone adibito ad officina, posti sotto sequestro amministrativo in quanto utilizzati per compiere illegalmente l’attività di autori-

paratore. La successiva confisca colpirà quindi beni per un valore complessivo quantificato in circa 10.000 euro. I successivi approfondimenti di polizia economico-finanziaria condotti dalla Guardia di Finanza di Campobasso facevano emerge-

Una presenza rassicurante davanti agli istituti scolastici del capoluogo

re come l’impresa controllata non avesse mai presentato le previste dichiarazioni fiscali, risultando quindi totalmente sconosciuta al fisco. L’attività ispettiva condotta dai finanzieri molisani consentiva così di ricostruire il volume d’affari realizzato in nero dal titolare quantificando le imposte evase in

svariate migliaia di euro. E’ proprio questo il core business della Guardia di Finanza che opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà sociale tra Stato e cittadini, contrastando diuturnamente l’evasione fiscale che altera il mercato e danneggia gli imprenditori onesti e gli stessi cittadini.

Droga e bullismo, i Carabinieri rispondono presente all’appello La presenza rassicurante dei Carabinieri davanti alle scuole garantirà per tutto l’anno la sicurezza degli studenti e, soprattutto, la tranquillità dei genitori. I Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, infatti, hanno già avviato un’azione di contrasto in prossimità degli istituti scolastici mirata a prevenire e neutralizzare il fenomeno, sempre più pericoloso, del consumo di droga fra i giovanissimi. I controlli prose-

guiranno anche nei prossimi giorni in tutti i centri della provincia con riguardo non solo alle scuole, ma anche ai luoghi di maggiore aggregazione dei giovani, così da impedire che si trasformino in piazze dello spaccio. Tale iniziativa è altresì mirata a prevenire episodi di bullismo, nonché, in funzione antidegrado, a contrastare il fenomeno dell’imbrattamento e del danneggiamento degli immobili. I primi controlli sono scattati lunedì 16

Don Vittorio Perrella taglia il traguardo dei 60 anni di sacerdozio Don Vittorio, La tua famiglia sono le migliaia di persone che abitano nel quartiere, il più popoloso della città e della diocesi. La tua casa vicino a tutti noi e al Signore. Mai ti sei allontanato da Lui e da noi, vivi nell’appartamento corpo unico con la Chiesa sei il primo a dire Buongiorno al Signore e l’ultimo a dargli la buonanotte perché per scelta hai donato tutto senza lasciare spazi per te. Ti basta aprire una porta e sei lì con Lui a raccontargli cose belle e meno belle gli affanni di chi è senza lavoro di chi è in difficoltà economica e affettiva ma anche di tanti che hanno gioie e speranze, bambini, giovani, coppie, anziani e malati, dalla gente più semplice alle persone più dotte. Buon sessantesimo anniversario di sacerdozio di quel SI pronunciato il 27 settembre del 1959 al Signore e alla chiesa. Grazie di essere la nostra guida spirituale augurandoci con tutto il cuore di averti ancora vicino a guidarci, ieri come giovane sacerdote oggi come un papà e un nonno mano nella mano nello stesso modo con cui ci hai cresciuto nella fede per continuare a camminare insieme verso Gesù con i nostri limiti. Sacerdoti si è per sempre non ha un’età il dono ricevuto. Mani consacrate benedicenti e offerte per donarci Gesù. Auguri Don Vittorio ti vogliamo bene. Dio ti benedica. La comunità parrocchiale

settembre davanti a diversi istituti superiori, da sempre luoghi di confronto fra gli operatori della sicurezza e i giovani sulla cultura della legalità. In quella circostanza, con piacevole sorpresa, i carabinieri sono stati avvicinati da numerosi ragazzi che, in attesa del suono della campanella, hanno rivolto loro domande di vario genere sui tempi di maggiore interesse giovanile.

Auguri

Auguri Tra coccole e regali oggi la bellissima e dolce Giulia spegne 8 candeline

Al nostro cucciolo, per il suo meraviglioso 18esimo compleanno, da mamma Antonella, papà Michele, Denise e Giuseppe, Giulia e Ivan … ed anche dalla piccola Mia! Un augurio di ogni bene per tutto ciò che la vita ha in serbo per te … compresi tanti gol!!!!

Ti auguriamo di avere la forza di affrontare le sfide con fiducia e la saggezza di scegliere con cura le tue battaglie... Ti auguriamo tante avventure nel tuo cammino e di saper scegliere quando fermarti per aiutare qualcuno lungo il tuo percorso.. Ascolta il tuo cuore buono e corri i tuoi rischi con attenzione.. Ricorda sempre quanto tu sia amata.. Siamo così orgogliosi di te.. Con immenso amore.. Papà Antonio, mamma Simona, Emma, nonna Concetta, nonno Michele, nonna Maria, nonno Alberto, zia Emy, zia Assunta e zio Marco. Alla piccola e dolce Giulia auguri anche dalla redazione de “Il Quotidiano del Molise”.

SERVIZIO DI COMUNICAZIONE DI EVENTI LUTTUOSI

SERVIZIO DI COMUNICAZIONE DI EVENTI LUTTUOSI

CAMPOBASSO - IMPRESA FUNEBRE FRATIPIETRO

CAMPOBASSO - ONORANZE FUNEBRI LA MONFORTE

Sasha Di Maio compie 18 anni L’affettuoso abbraccio di amici e familiari


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il Quotidiano del Molise venerdì 27 settembre 2019

CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

R-Store, azienda certificata Partner Premium da Apple, apre il nuovo store di Campobasso in Corso Bucci 6, fornendo a professionisti e agli amanti della tecnologia, grandi opportunità con prodotti all’avanguardia e di pregiato design. L’azienda, che ormai vanta 18 negozi in tutta Italia,19 con la prossima apertura in Calabria, ha rilevato iStore, precedente riferimento nella vendita Apple a Campobasso, rilanciandone con tutti gli strumenti a disposizione, l’attività con nuovi servizi e proposte ai precedenti e a tutti i nuovi clienti. iStore quindi è diventato a tutti gli effetti R-Store Campobasso con cambio di insegna e rinnovo dei locali e del personale. R-Store garantisce da una parte continuità con la dedi-

Aperitivo, musica e gadget per celebrare l’inizio della nuova avventura

R-Store, da oggi nel cuore di Campobasso L’inaugurazione alle 17 in corso Bucci 6, nell’ex sede di iStore zione ai clienti e la professionalità nella conoscenza e proposizione dei prodotti ma allo stesso tempo apporta anche tanti servizi in più e offerte commerciali oltre a un’assistenza tecnica eccellente. L’azienda infatti dispone in Italia di 12 (presto 14) laboratori in cui operano esclusivamente tecnici certificati da Apple e continuamente aggiornati.

Inoltre sarà possibile vedere, provare e acquistare, ovviamente, tutti i nuovi prodotti appena lanciati sul mercato da Apple, dal nuovo iPhone 11 Pro all’iPhone 11 all’Apple Watch 5 e tante offerte e promozioni come ad esempio il 10% di sconto su tutti i Mac! R-Store Campobasso sarà quindi il nuovo punto di riferimento nel Molise intero per acquistare e riparare prodotti

Apple e tutto quanto fa parte dell’ecosistema di soluzioni e prodotti o accessori. Inoltre l’azienda lavora con scuole e università su progetti di digitalizzazione della didattica, grazie al team EDU, e con imprese e professionisti con il team B2B dedicato. Da oggi tutti i clienti di Campobasso e del Molise, e coloro che vorranno diventarlo, possono consultare il sito

www.rstore.it per verificare e conoscere servizi e prodotti offerti dall’azienda. Campobasso rappresenta un’ulteriore tappa di espansione dell’azienda partenopea nell’intento e con lo scopo di portare le proprie competenze e servizi a tutto il territorio nazionale. Per festeggiare la nuova apertura, R-Store accoglierà i suoi clienti dalle 17:00, presso il punto vendita in cor-

so Bucci 6 a Campobasso, con un momento speciale da passare insieme. Aperitivo, musica e gadget per celebrare l’inizio di questa nuova avventura alla scoperta delle novità Apple. In piazza Municipio sarà possibile essere i protagonisti dei simpatici selfie nella mela più famosa del mondo! Ti aspettiamo! Vieni a ritirare il tuo gadget!

Convegni, eventi e trasmissioni televisive per scoprire la transumanza

Transumando 2019, le iniziative per riflettere sul lungo cammino

Il 28 e 29 settembre si rinnoverà il cammino di transumanza che da Civita di Bojano, passando per Vico per dentro a Bojano, porterà la famiglia Innamorato e la loro morra di pecore alla sosta di San Polo Matese (Località Porcareccia). Da lì il 29, giorno di San Michele Arcangelo, strettamente connesso ai cammini pastorali e ai pellegrinaggi di questa area centro-meridionale italiana, il cammino ripartirà lungo il Tratturo Pescasseroli-Candela per giungere a

Sepino dove il gregge con i suoi pastori attraverserà il magnifico sito archeologico di Altilia. Lungo la strada, le cattedre ambulanti sul tratturo per raccontare, discutere di prospettive, intrattenere i curiosi, gli interessati, gli esperti, i fotografi, i camminatori che vorranno accompagnare la transumanza della famiglia Innamorato. Si tratta, ormai da tre anni, di una piccola consuetudine, sorta dall’interazione tra questa famiglia di pastori, gli In-

namorato – Antonio e i suoi figli, Michele, Giacomo, Luca – e gli studiosi del Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise che a partire dall’indagine etnografica sulla pastorizia transumante di Letizia Bindi, Antropologa e dalle ricerche zootecniche, economiche, ecologiche, storico-archeologiche e Giuridiche di Fabio Pilla, Angelo Belliggiano, Fulvia Ciliberto, Carlo Ebanista, Roberto Parisi, Antonella Minelli, Lorenza Paoloni, Maria Laura Carranza ha dato avvio a un lungo lavoro di ricognizione, salvaguardia e valorizzazione di questa antica pratica oggi candidata alla Lista del patrimonio immateriale UNESCO. La candidatura di rete, siglata dal Ministero delle Politiche Agricole ha avuto un motore molisano forte, sia nella famiglia Colantuono che per prima ha dato avvio a questo percor-

so di tutela e messa in valore, ma anche nel lavoro del centro BIOCULT che ha preparato un documento circostanziato di supporto alla candidatura cercando di restituire la rete diffusa di collaborazioni nazionali e internazionali costruita intorno a questa ricerca. Quest’anno la Fondazione Banco Napoli, con la sua rappresentanza molisana - e specialmente per volontà del dott. Luigi Perrella, Consigliere Generale della Fondazione, ma anche e soprattutto imprenditore del settore caseario e cultore del fenomeno transumante -, ha voluto valorizzare questo percorso e l’iniziativa dell’Associazione “Transumando” che dal 2018 ha preso in carico l’organizzazione pratica dell’evento. Lo farà patrocinando un Convegno che si terrà a Campobasso nel pomeriggio del 28 Settembre cui prenderanno parte oltre a Ros-

sella Paliotto, Presidente della Fondazione Banco di Napoli, il Magnifico Rettore, Luca Brunese, il Presidente della Regione, Donato Toma, il Presidente della Camera di Commercio del Molise, Paolo Spina e la Presidente della Fondazione Molise Cultura, Antonella Presutti.Animeranno il dibattito, i contributi dei docenti dell’Unimol impegnati nella ricerca su questo fenomeno cruciale per le culture e le comunità dell’area dell’Appennino centro-meridionale, ma anche dell’area alpina nel suo complesso, come per l’Università di Torino, da anni impegnata sul fronte della valorizzazione del patrimonio di saperi e pratiche del pastoralismo tradizionale e del pascolo vagante, autorità e rappresentanze delle Istituzioni e Associazioni di categoria regionali e, ovviamente, quelli della Fondazione Banco Napoli che

supporterà anche finanziariamente l’iniziativa. Del fenomeno della transumanza e del pastoralismo tradizionale nelle sue molte interazioni nazionali e internazionali parlerà la prof.ssa Letizia Bindi del Centro di Ricerca BIOCULT dell’UNIMOL con Antonio Innamorato, capostipite di questa straordinaria famiglia di pastori transumanti, nella puntata di Geo & Geo (RAI 3) di Venerdì 27 Settembre. Analogamente toccherà il tema una puntata di Linea Verde che andrà in onda la domenica successiva alla transumanza del 28 e 29 Settembre e che cercherà di restituire il fascino evocativo di questa secolare pratica a partire dall’immagine emblematica del gregge di Antonio Innamorato nel sito archeologico di Altilia-Sepino storicamente collegato alla memoria della transumanza.



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BOJANO

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Anna Carmen Perrella: «Un’importantissima risorsa economica per la città di Bojano»

Boianesi in Canada, linfa vitale per l’economia cittadina BOJANO La presenza di numerosi concittadini le cui famiglie si erano trasferite in altri luoghi del mondo durante la grande diaspora del dopoguerra, rappresenta attualmente un’importantissima risorsa economica per la città di Bojano, dove hanno stabilito negli anni residenze estive per fruire di lunghi soggiorni lontani dallo stress delle grandi metropoli internazionali e gratificati dalla ricorrente esigenza del ritorno alle radici, dai profumi della propria terra, dai gusti del passato dall’invidiabile eno-

gastronomia e indimenticate tradizioni. Lo spiega con dati concreti Anna Carmen Perrella che si occupa da anni personalmente del fenomeno e che ha riportato notizie certe anche dal Canada in seguito ad una recente visita istituzionale a Montreal dove grazie a deleghe assessorili importanti ha potuto ricoprire ruoli di ascolto, di apertura a progetti di coesione e soprattutto di promozione territoriale. A conferma dei proseliti ottenuti durante la visita dell’allora assessore, riferisce Giovanni Colacci, già funziona-

rio del Ministero degli Esteri presso il Consolato canadese di Montreal e Toronto, al cui interno ha ricoperto importanti ruoli nei rapporti con i propri connazionali e che insieme all’attivissima e plurilaureata moglie Teresa Martelli e numerosi volontari ancora oggi, non senza sacrifici, mantiene viva la comunità a Montreal, oggi posso ribadire la validità di costruttivi rapporti bilaterali. Una visita, quella dell’allora Assessore Anna Carmen Perrella, ha spiegato Giovanni Colacci, che ha rafforzato il legame tenuto vivo negli anni, ma che ultimamente si

era spezzato per assenza di dialogo, di incontri e di incoraggiamenti per buone pratiche future. «Ho contato personalmente, una per una, spiega l’ex funzionario, le presenze a Bojano durante questa estate appena terminata, circa duecento boianesi oggi residenti in Canada». «Se si pensa che allo stesso modo e con le stesse finalità - aggiunge Anna Carmen Perrella - sono arrivati concittadini dall’Australia, dall’ Argentina, dagli Stati Uniti d’America, dall’Europa e altre

Dichiara il suo appoggio al sindaco di Vinchiaturo, Luigi Valente

Corsa alla presidenza Anci, Antonio Lombardi si fa da parte TORELLA DEL SANNIO

Il sindaco di Torella del Sannio, Antonio Lombardi

Il sindaco Antonio Lombardi non è più in corso per la presidenza dell’ANCI. Qualche settimana fa, il primo cittadino di Torella del Sannio aveva espresso la volontà di candidarsi alla guida dell’Associazione nazionale comuni italiani, ora invece comunica le su ultime decisioni. «Avevo chiesto al fiducia ai col-

leghi per la candidatura alla presidenza – afferma Lombardi – ora, dopo i dovuti confronti con tutti gli attori in campo, ho maturato la decisione di supportare la candidatura alla presidenza del sindaco del Comune di Vinchiaturo, Luigi Valente. Sono convinto che riusciremo a lavorare bene insieme, dando un servizio efficiente ed efficace alle amministrazioni che, speriamo, di rappresentare».

città italiane, si stima un importo forfettario, ma sicuramente da studiare attentamente, di circa un milione di euro all’anno distribuito su un territorio allo stremo e che dunque capace di fare la differenza. Ma i concittadini, come del resto molti, troppi corregionali, lamentano la carenza di punti di riferimento istituzionali e la delusione scaturisce dalla consapevolezza di essere trattati, a loro dire, come esseri inferiori, quelli individuati con l’obsoleto concetto delle “valigie di cartone” persone che non hanno la possibilità di farsi ascoltare nei più importanti luoghi di potere, persone che hanno gravissime difficoltà, nonostante eclatanti investimenti, nella terra di origine, soprattutto nel campo dell’edilizia, a portare avanti progetti di sviluppo economico, di bonifica di moltissimi luoghi delle periferie, visto che soprattutto da quei luoghi erano partiti i loro antenati. Ancora una volta ritornano a casa, in terre lontane a mani vuote e nonostante tutto tornano ancora una volta in Molise, A Bojano, ancora una volta speranzosi che la prossima, sarà più fortunata. A scanso di equivoci - reitera la Perrella - i nostri connazionali, troppo spesso discrimi-

nati, sono persone istruite, formate, forti di un vissuto internazionale multietnico, sono imprenditori con fatturati milionari, hanno istruito i loro figli nelle più famose università, sono linfa vitale per la nostra economia. Un’economia purtroppo non registrata per via del fatto che nella maggior parte dei casi non soggiornano negli hotel locali, presenze importanti, ma non monitorate, perché utilizzano le loro personali abitazioni, masserie riattate, case antiche riportate a veri splendori e per fruirle come da standard elevato del loro vissuto oltreoceano, hanno fatto lavorare specialisti di settore, hanno acquistato materiali superlativi, utilizzato esperta manodopera e la lista sarebbe lunghissima» - dice la Perrella «ma non mi stancherò mai di ribadirla». «Ora o mai più, perché rischiamo di perdere l’attenzione delle nuove generazioni deluse dai discorsi dei loro genitori a ogni ritorno nella patria di adozione, discorsi che inevitabilmente vertono sulle difficoltà di investimenti causati dall’ingarbugliata e difficile burocrazia, ma soprattutto dalla difficoltà di ascolto da parte di chi non chiede, anzi concede».


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RICCIA

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Si chiama “Terre in Cammino” l’iniziativa che è stata promossa nel corso di quest’ultima settimana di settembre dal Comune e dalla Pro loco di Gildone nell’ambito del progetto “Turismo lento”. Un viaggio a piedi ed in bici, partendo, domenica 22 settembre, da Bojano e arrivando fino a Monte Sant’Angelo, lunedì 30 settembre, facendo tappa a Gildone. Un percorso pensato ripercorrendo un’antica tradizione locale di pellegrinaggio, di cui è stato riscoperto e mappato il percorso originario come testimoniato dai documenti e dal racconto orale degli ultimi pellegrini del ‘900. Un’occasione per percorrere così un breve tratto della via Micaelica, per esplorare e riscoprire angoli caratteristici della nostra regione. Radunatisi in Piazza Largo Vittorio, i pellegrini hanno raggiunto la località “Ponterotto” a Mirabello. Da qui la carovana ha attraversato il primo tratto del percorso micaelico fino a Gildone dove è stata organizzata l’accoglienza dei pellegrini da parte delle autorità. Momento di convivialità con la cena organizzata nella sede Pro Loco. chiunque può aderire comunicando previa adesione. Lunedì 23 settembre, dopo la colazione in Piazza Largo Vittorio, i pellegrini ripartiranno alle 7,30 per percorrere il secondo tratto del sentiero micaelico in territorio gildonese. Da Roma a Monte Sant’Angelo nel Gargano, l’itinerario, individuato nel 2002 e successivamente costantemente aggiornato e monitorato, è una grande tappa di avvicinamento a Gerusalemme sulle tracce del culto e dell’antichissimo pellegrinaggio dell’Arcangelo Michele. Ha infatti come meta il santuario micaelico di

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L’iniziativa itinerante è stata promossa dal Comune e dalla Pro loco di Gildone e si concluderà lunedì 30

Turismo lento:“Terre in cammino” da Bojano a Monte Sant’Angelo Dall’VIII al XIII il percorso dall’Italia a Gerusalemme portava i pellegrini ai porti della Puglia Monte Sant’Angelo, “locus terribilis” legato ad antichissimi culti, meta di pellegrinaggi sin dall’età longobarda, avamposto del mondo latino contro i domini bizantini e tappa obbligata per chi aveva come meta Siponto, antico porto di imbarco per le coste del vicino oriente e per i Luoghi Sacri di Gerusalemme. Quasi tutti i porti pugliesi erano punti di imbarco per la Terrasanta ma i più antichi erano Siponto (attualmente scomparso, che si lega a due importanti monumenti di pellegrinaggio, Santa Maria di Siponto e San Leonar-

do), Bari (sede del culto di San Nicola, vescovo di Mira) e Brindisi, sbocco della Via Appia. La Puglia era dunque la naturale cerniera, in direzione Terrasanta, fra gli itinerari terrestri in terra italiana (Francigena) e quelli marittimi, più rapidi ma più costosi, e era anche la tappa d’obbligo nel “gran tour” dei pellegrini diretti ai luoghi sacri della Palestina. Passarono per le strade pugliesi, da e per Gerusalemme, pellegrini e crociati, re e papi, dignitari e mercanti: passò Pietro l’Eremita, nel 1095, di ritorno dalla prima crociata; passarono il princi-

pe Guglielmo (1101), l’anglosassone Seowulf (1102), il re francese Filippo Augusto (1191). Tappa obbligata su questo percorso era il santuario di Monte Sant’Angelo, il primo e più frequentato santuario micaelico dell’antichità. Qui ai pellegrini si impartiva una speciale benedizione, erano rimessi i peccati, anche i più terribili, era davvero aperta la porta del Paradiso. Graffiti di mani e piedi, croci ed iscrizioni varie, alcune delle quali antichissime, disseminati sulle antiche pietre del santuario, ricordano ancora oggi l’intensità di questo af-

flusso di pellegrini. Iscrizioni runiche provano come i pellegrini giungessero al santuario garganico sin dalla lontana Anglia, molto prima che il prelato Sigerico, primo testimone della via Francigena, giungesse a Roma per ricevere il “pallio” arcivescovile. Di qui passò, naturalmente, anche san Francesco, a cui è dedicato un altare nel Santuario garganico. Il cammino “verso il monte dell’Angelo”, o Via Micaelica, è un percorso storico fondamentale per la storia italiana ed europea. Dall’VIII al XIII secolo, dai tempi lon-

gobardi e per tutta la Pax normanna l’itinerario terrestre attraverso l’Italia in direzione Gerusalemme è stato quello che portava ai porti della Puglia. L’itinerario si snodava principalmente lungo l’asse viario Appia (non sempre consigliabile perchè troppo vicino alla costa e alle scorrerie provenienti dal mare), Casilina (Casamari – Montecassino), Appia Traiana, la cosiddetta Via Sacra Langobardorum (San Severo- Monte Sant’Angelo), e da qui, Siponto. Per info : Giuseppe 333 9816318 Antonio 339 3262906


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TRIVENTO

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Il sindaco sarà affiancato dal consigliere Angelica Nicodemo

Spopolamento del centro storico, conferita la delega Spopolamento del centro storico, il potenziamento ed efficientamento delle scuole cittadine, la promozione dello sport, il sindaco Pasquale Corallo decreta di conferire la delega al consigliere comunale Angelica Nicodemo.

Nell’atto pubblicato si decreta il conferimento “al Consigliere Comunale Nicodemo Angelica per l’esercizio dell’attività di collaborazione con il Sindaco, di concerto eventualmente con l’Assessore di riferimento, in materia di materia di spopo-

lamento del centro storico, il potenziamento ed efficientamento delle scuole cittadine, la promozione dello sport; di dare atto che: il consigliere incaricato nello svolgimento dei compiti di collaborazione nelle predette materie potrà formulare e presentare al Sindaco proposte e soluzioni; deve intendersi esclusa l’adozione

di atti a rilevanza di atti di gestione spettanti agli organi burocratici; il consigliere comunale incaricato non ha poteri decisionali di alcun tipo diversi o ulteriori rispetto a quelli che derivano dallo status di consigliere; per lo svolgimento dei suddetti compiti, non è dovuto al consigliere comunale alcun compenso; Il consigliere de-

legato non può avere compiti di amministrazione attiva, ma limitata all’elaborazione e approfondimento di singoli studi su specifiche e determinate materie ed alla collaborazione circoscritta e finalizzata all’esame e trattazione particolare e contingente di situazioni locali; Non deve partecipare o non può far parte della Giunta

Comunale. Il risultato delle sue attività non può determinare atti esterni della Pubblica Amministrazione, ma deve costituire approfondimento collaborativo per l’esercizio diretto delle proprie funzioni da parte del Sindaco. Non ha nessun potere su dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici e servizi”.

Polemiche per l’incontro che si è tenuto il 13 settembre nella sala conferenza del Santuario di Santa Maria del Canneto

Aree interne, “Futuro Trivento” alza la voce «Al convegno eravamo gli unici rappresentanti della città. Era assente tutta l’Amministrazione» Lo scorso venerdì 13 Settembre, presso la sala conferenza del Santuario di Santa Maria del Canneto, si è tenuto un convegno sul tema delle aree interne, promosso dal Movimento per la difesa delle zone interne. «Al convegno – si riporta nella nota del gruppo di minoranza “Futuro Trivento” - hanno partecipato sindaci, consiglieri e rappresentanti delle regioni Molise e Abruzzo interessati dal tema e molti sono stati i temi di discussione del convegno, tra i quali il tema dello spopolamento, della mancanza di servizi per i cittadini di queste aree e le possibili politiche da mettere in atto per il rilancio di questi territori. Noi, in qualità di gruppo consiliare, abbiamo presenziato al convegno ed abbiamo avuto modo di constatare, non senza rammarico, che eravamo gli unici rappresentanti di Trivento e non vi era nessun rappresentante della nostra Amministrazione, nonostante tra gli intervenuti vi erano anche molti sindaci dei comuni della Valle del Trigno, che hanno fatto anche sentire la propria voce, rappresentando le istanze del proprio territorio. L’incontro poteva essere, alla luce soprattutto della massiccia partecipazione di amministratori locali, un’occasione, a nostro avviso, sia per rappresentare le problematiche del nostro territorio, sia per fare rete con i comuni limitrofi e discutere su progettualità comuni che possano contra-

stare il percorso di declino economico e abitativo che interessa soprattutto le aree interne della nostra Regione. Crediamo, infatti, che il progressivo spopolamento che interessa i nostri centri debba necessariamente spingere la politica locale a lavorare per mettere in campo azioni che vedano coinvolte aggregazioni di comuni che afferiscono ad una stessa area, come quella della valle del Trigno, dove Trivento rappresenta il centro più importante, potendo, quindi, rivendicare un ruolo centrale in tal senso. E’ molto importante, a nostro avviso, iniziare a lavorare in questa direzione, anche in virtù dell’attenzione crescente che il governo nazionale negli ultimi anni ha dimostrato di riservare al tema della aree interne. Si pensi, ad esempio, alla Strategia Nazionale per le Aree Interne, che vede Trivento inserito nell’area interna denominata “Alto Medio Sannio”, avente come capofila il comune di Agnone e che raggruppa 33 comuni. La strategia prevede una disponibilità di fondi pari a circa 9 milioni di Euro, ripartiti tra fondi derivanti dalla legge di stabilità 2018 e tra fondi derivanti da fondi indiretti (POR FESR e FSE), per la messa in atto di progettualità comuni in alcuni settori strategici, quali istruzione, mobilità, agricoltura, salute e turismo. Ci auguriamo – continua la nota - che il consiglio comunale e l’opposizione, che, ricordiamo, rap-

presenta la maggioranza degli elettori triventini, vengano coinvolti nella definizione degli interventi da sottoporre in vista della fase attuativa ed invitiamo l’amministrazione a coinvolgere anche i cosiddetti “stakeholders”, ossia coloro i quali saranno i diretti beneficiari dei contributi, come, per esempio, gli agricoltori, le aziende agricole, le imprese, le scuole, e via discorrendo, per far sì che poi gli interventi inclusi nella strategia si rivelino efficaci e non diventino l’ennesimo strumento clientelare, che porta benefici solo ai

soliti “fortunati”. Come gruppo consiliare siamo seriamente preoccupati per le sorti di Trivento. Nel giro di pochi giorni, infatti, hanno chiuso due attività commerciali, peraltro gestite da due giovani ragazze, ed altri giovani sono andati via a cercare fortuna altrove, per la mancanza di opportunità lavorative. La zona industriale, cavallo di battaglia della campagna elettorale, continua a versare in uno stato di abbandono, con gli imprenditori locali che ogni giorno cercano di resistere tra mille difficoltà con la totale o

quasi assenza di servizi, nonostante Trivento detenga, al momento, il 24,6% delle quote del consorzio industriale che gestisce l’area di Piana d’Ischia. La nostra impressione, ma ci auguriamo, da triventini prima che da consiglieri comunali, di sbagliarci, è che, almeno in questi primi mesi, si pensi solo al clamore mediatico, rivendicando conquiste che nulla hanno a che fare con l’attività politica dell’amministrazione comunale, perché figlie di provvedimenti di altri enti, oppure ci si limiti ad una gestione “epistolare”

della cosa pubblica, che ha partorito solo lettere e richieste, che finora si sono rivelate poco efficaci e inopportune. A Trivento – chiude la nota - servono politiche di sviluppo che guardino ai prossimi trent’anni, non è sufficiente solo l’ordinaria amministrazione, che per buona parte è portata avanti con efficacia dalla struttura comunale, serve una visione politica e servono tanto lavoro, tanto impegno e soprattutto serietà e lealtà nei confronti dei cittadini, che sono alla base dell’impegno politico».

Pietracupa, una storia del passato L’incontro 70 anni dopo dei pietracupesi con Mario Cirulli E’ stato un incontro causale ed imprevisto avvenuto tra alcuni pietracupesi con il fratello minore Emiddio, manager nel campo immobiliare, che ha permesso a Mario Cirulli di ritornare, 70 anni dopo, nel piccolo Borgo di Pietracupa, nel quale aveva vissuto all’età di 9 anni, ospite/lavorante della famiglia di Santilli Romolo, all’epoca commerciante e macellaio nel suddetto paese del Molise. Mario, proveniente da Schiavi d’Abruzzo, era il maggiore di una famiglia contadina di 9 figli, ed in quell’epoca mantenere una famiglia numerosa era molto difficile, per cui il padre di Mario reputò necessario affidare il ragazzo alla responsabilità della famiglia Santilli, per un’esperienza di lavoro, a lui confacente, ed anche per liberare una bocca da sfamare. Mario fu accolto come un figlio, collaborando con Michele Santilli, primogenito di Romolo, per tutte le attività contadine

attinenti la pastorizia ed il lavoro nei campi. Il paese accolse il nuovo arrivato con grande famigliarità ed affetto, diventando egli stesso membro della numerosa comunità pietracupese di allora. Mario, dopo questa esperienza, è emigrato a Roma e con grandi sacrifici è riuscito a sposarsi, a far studiare i figli ed avviare un’attività per il rimessaggio e la riparazione di auto. La visita di Mario a Pietracupa, avvenuta lo scorso agosto, è stata molto commovente, tutti gli amici di un tempo, ormai attempati ottantenni, lo hanno abbracciato ed egli stesso nel rivedere le strade del paese, oggi trasformate, la casa ed i famigliari della famiglia Santilli, si è commosso ricordando fatti e racconti di un’epoca ormai lontana. Molti dei molisani di quell’epoca si possono riconoscere nella storia di Mario, ricordando quel mondo contadino dal quale sono partiti per anda-

re nelle città italiane o all’estero alla ricerca di una miglior fortuna, che hanno trovato grazie alla loro serietà ed al loro attaccamento al lavoro. Prof. Claudio Camillo


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ISERNIA

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Non ce l’ha fatta Carmine Abronzino coinvolto in un incidente stradale ad agosto

Frontale Ss 17, 58enne isernino muore dopo un mese di agonia È deceduto dopo un mese di agonia Carmine Abrozino, il 58enne isernino rimasto coinvolto lo scorso 28 agosto in un incidente nei pressi del bivio per Pettoranello del Molise, sulla Statale 17.

Il commerciante, molto conosciuto in città, è deceduto la notte scorse all’ospedale di Pescara a causa di alcune complicanze riguardanti il suo quadro clinico. Sgomento a Isernia per la prematura

scomparsa del 58enne, benvoluto da tutti. Il grave incidente si era verificato intorno all’una e trenta della notte, al chilometro 185 della Statale 17. Per cause al vaglio dei cara-

binieri una Volkswagen Golf ha impattato frontalmente contro una Peugeot. Nello spaventoso impatto sono rimaste ferite tre persone. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno prov-

veduto a trasportare i coinvolti presso l’ospedale “F.Veneziale” di Isernia. Ad avere la peggio proprio il

58enne, ricoverato prima presso il reparto di Rianimazione pentro e poi trasferito al Santo Spirito di Pescara.

Per i vertici provinciali del Partito Democratico, dopo il provvedimento dell’Asrem, anche il reparto di oncologia rischia di chiudere i battenti

«Senologia, si rischia l’effetto domino» La denuncia del PD di Isernia: «Lo smantellamento è un colpo mortale» Sulla doccia fredda che ha interessato il Servizio di Senologia dell’Ospedale di Isernia, con il definitivo stop degli interventi chirurgici complessi alla mammella, che da questa settimana effettueranno solo presso la Breast Unit di Campobasso, interviene anche il circolo cittadino e la Federazione provinciale di Isernia del Partito Democratico: «Stupiti e sconcertati da questo clamoroso dietrofront – si legge nella nota –, ci chiediamo come mai l’Asrem, che dipende dalla Regione Molise, intenda procedere con l’attuazione, tardiva e parziale, del vecchio e discutibile atto aziendale proprio adesso che bisogna redigere il nuovo piano operativo sanitario, non dando neanche la parola al Consiglio regionale che si è appena espresso, unanimemente, con una mozione in senso opposto per evitare “qualsiasi ridimensionamento” del servizio di senologia. Questo è un momento delicato per la sanità molisana, che va ripensata nel suo complesso. E siamo ancora in tempo. Bisogna aprire una vertenza sul ruolo di Isernia per tutelare i presidi di un territorio spesso abbandonato e dimenticato, e al contempo procedere ad una riorganizzazione dell’intero sistema sanitario pubblico regionale. Come “osano” oggi i vertici aziendali, recentemente rinnovati dal Presidente Toma, pensare di indebolire ulteriormente la nostra sanità pubblica, colpendo ancora una volta il territorio pentro, dopo le clamorose bocciature che continuano a piovere sulla loro gestione dai tavoli ministeriali?

Il paventato smantellamento del centro di Senologia al Veneziale, un’eccellenza che funziona e produce in termini di qualità del servizio e mobilità, rappresenterebbe un colpo mortale per la sanità in tutta la regione, in quanto rischia di innescare una pericolosa reazione a catena. Considerando, infatti, che, su un totale di dieci chemioterapie effettuate presso il nosocomio di Isernia, almeno otto riguardano patologie della mammella, con l’interruzione del servizio anche l’Oncologia si avvierebbe verso la chiusura e, a seguire, la stessa sorte toccherà alla medicina nucleare e alla radiologia. E la stessa Breast Unit di Campobasso, senza i numeri del Veneziale, non avrà più ragione di esistere. Con il risultato di un grosso danno per l’offerta sanitaria in tutto il Molise e la popolazione che ne pagherà le spese in termini di presenza e qualità dei servizi. Bisogna quindi trovare una soluzione ’sostenibile’ per il sistema molisano, in grado di dare risposte serie all’utenza garantendo il Diritto alla Salute, tema ‘sensibile’ trasversale che però deve passare doverosamente attraverso l’assunzione di responsabilità di chi, a partire dal livello governativo regionale, dovrebbe garantire la provincia di Isernia e il Molise tutto, dal Presidente Toma al Sindaco d’Apollonio con i rispettivi assessori e consiglieri della loro maggioranza di centrodestra. Nessuno, trincerandosi dietro la burocrazia, può e deve girarsi dall’altra parte, perché la Salute è di tutti e da tutti va difesa,

Save the planet, in marcia per il clima anche le scuole isernine Il mondo della scuola non può rimanere insensibile di fronte ai problemi della salvaguardia ambientale e del clima. Con questa ferma determinazione anche i ragazzi delle due scuole medie cittadine, la Giovanni XXIII e la l’Andrea d’Isernia, hanno inteso congiuntamente raccogliere la sfida nella campagna di sensibilizzazione internazionale volta a chiedere un ambiente non inquinato e vivibile per le generazioni attuali e future. L’evento è stato organizzato tra gli altri, dagli studenti delle scuole superiori isernine. Come piccolo segno di partecipazione e di condivisione di quei valori, i ragazzi di tutte le scuole, uniti in un comune afflato, daranno vita a un piccolo e

allegro corteo che, dalle ore 11:10 di domani, venerdì 27 settembre, si muoverà fino ad arrivare alla villa comunale. Ieri i dettagli nel corso di una conferenza stampa. Allo scopo di partecipare e contribuire attivamente a un dibattito di rilevanza internazionale, i ragazzi faranno appello risveglio delle coscienze, cercando di indurre gli adulti a una riflessione critica sui temi della politica energetica e delle energie rinnovabili; il tutto, naturalmente, senza rinunciare a una assunzione di responsabilità di carattere personale che tocca ciascuno di noi e che è diretta rivedere e modificare alcuni comportamenti della vita quotidiana. La salvaguardia dell’ambiente e del clima è una priorità assoluta che non è più possibile ignorare. Un messaggio semplice conchiuso nello slogan: “save the planet, uniti per l’ambiente”. Impossibile non accogliere il loro accorato appello.

a cominciare dai nostri rappresentanti politici regionali che oggi, tolta qualche eccezione, sono clamorosamente silenti ed inerti davanti a questo pubblico scempio». Intanto emergono delle ulteriori notizie sul mancato dietrofront da parte dell’Asrem che, dopo la riunione isernina di ieri, tenutasi alla presenza del direttore amministrativo Forciniti, si è recato insieme a Rispoli a Campobasso per incontrare il direttore generale f.f. Lucchetti. Quest’ultimo, però, avrebbe manifestato l’impossibilità tecnica di percorrere la soluzione ossia permettere di ricoverare i pazienti ad Isernia facendo confluire i dati SDO (codice di dimissione ospedaliera) nella Breast Unit di Campobasso. Intanto per martedì prossimo, quando si svolgerà il prossimo Consiglio Regionale, il comitato “In Seno al Problema” ha organizzato una protesta a Campobasso dinanzi a Palazzo d’Aimmo. Anche il consigliere regionale Filomena Calenda ha annunciato di incatenarsi dinanzi alla sede del Consiglio Regionale per dire no ai tagli al presidio ospedaliero isernino.

Viaggi della speranza e rincari delle tariffe, cittadini in protesta Dalle strisce blu alla strada ferrata. Cittadini pronti a scendere in piazza e a “occupare” la stazione per protestare contro i rincari delle corse ferroviarie e, al contempo, dei servizi considerati sempre meno efficienti, con ritardi e carrozze. «La giornata di oggi sarà ricordata come quella dell’anno zero delle proteste che saranno messe in campo contro il massacro dei trasporti ferroviari in Molise! Alle ore 16, ci faremo trovare sul marciapiedi del primo binario della stazione ferroviaria di Isernia con tutta la rabbia possibile, rabbia direttamente proporzionale alla pazienza avuta in questi anni per fronteggiare uno stillicidio, un’offesa costante, nonostante i cittadini siano stati sempre lì a pagare costantemente per un degno servizio mai ricevuto. Non si raccontano e contano più le occasioni di sberleffo e danno perpetrati da regione e Trenitalia nei confronti di inermi cittadini, situazioni dove il ritardo abissale di tante corse ferroviarie da Campobasso a Roma e viceversa, rappresentano il miele rispetto ai treni fermi per ore o mai arrivati! Drammi dei trasporti quotidiani a danni di studenti e di pendolari del lavoro, persone costrette, loro malgrado, a risvegli notturni per arrivare nei luoghi deputati all’orario imposto ma che, nonostante le levatacce, spesso miseramente devono prendersi ore di ritardo da dover successivamente recuperare o di ferie a perdere».


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ISERNIA E PROVINCIA

ATTUALITÀ

In azione anche i carabinieri forestali contro gli abusi edilizi e la salvaguardia dei vincoli paesaggistici

Alla guida ubriaco e con un grosso coltello, denunciato All’uomo è stata anche ritirata la patente. Nei guai anche un imprenditore per non aver rispettato le norme in materia di sicurezza

Guido Bertolaso protagonista de Il Molise che va Torna questa sera alle ore 21.00 l’appuntamento con “Il Molise che va” che Tlt Molise trasmette con replica anche nella giornata di domani alle ore 15.30. Michele D’Alessio ci porta ad Agnone in occasione del 20esimo anniversario della nascita della locale Protezione Civile. Il Cav. Mario Petrecca, Presidente del sodalizio, ha organizzato l’evento in grande invitando al Teatro Argentino gli studenti delle scuole superiori ed oltre alle autorità locali, da Roma il Manager Rocco Sabelli, agnonese verace, da Campobasso il Presidente della Regione Donato Toma ed in rappresentanza dell’Unimol, il Prof. Giuseppe Pardini. Sono solo alcuni dei tanti personaggi presenti tra questi Guido Bertolaso. «Ieri – ci riferisce Michele D’Alessio –, Bertolaso era l’anima della Protezione Civile Na-

zionale quando i volontari della Sezione Protezione Civile di Agnone in più occasioni hanno operato con lui ricevendo apprezzamenti per ogni intervento. Nell’intervista ha ripercorso le tappe del suo impegno al vertice della Protezione Civile e quando in Italia, per colpire Berlusconi, si infangava il suo nome, lui raggiungeva, perché chiamato, tutte le località nel mondo, dove i cataclismi naturali avevano colpito. Magra consolazione il suo proscioglimento su tutti i fronti; anche quando era stato proposto a Sindaco di Roma, non pochi ben pensanti osteggiavano la sua candidatura. Forse perchè promossa da Berlusconi? Rocco Sabelli, parlando dal palco, ha detto che a perdere questa volta è stata Roma”. Il programma propone tante altre interviste che spaziano su più fronti».

Prosegue l’azione dei Carabinieri della Compagnia di Venafro, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio, finalizzati, oltre alla prevenzione dei reati in genere, anche alla sicurezza stradale, sia sulle principali arterie che nei centri abitati. Nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno proceduto al controllo di un persona, fermata alla guida di un’autovettura. La stessa, in evidente stato di alterazione psicofisica, è stata sottoposto al test con l’etilometro, che ha fatto emergere un tasso alcolemico superiore al limite massimo consentito dalla legge. Nello stesso accertamento, l’uomo è stato trovato in possesso anche di un coltello di genere proibito. Nei confronti dell’automobilista è scattata così una denuncia alla Procura della Repubblica di Isernia per guida in stato di ebbrezza alcolica con ritiro della patente di guida e porto in luogo pubblico di arma bianca. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia, inoltre, nel corso di un servizio, teso a verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno eseguito una verifica su un cantiere edile della provincia.

Dall’attività ispettiva, i militari hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, il titolare della ditta perché resosi responsabile della violazione inerente il montaggio del ponteggio realizzato senza la prevista redazione del progetto. Elevata ammenda per le violazioni riscontrate pari a circa euro 2.500. Nella circostanza del controllo sono state eseguite anche verifiche sulla regolare posizione lavorativa degli occupati. I Carabinieri della specialità Forestale durante i servizi di controllo del territorio per la tutela del paesaggio ed il contrasto all’abusivismo edilizio, hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria competente, una persona, in quanto aveva realizzato delle opere di edilizia: un fabbricato in muratura di modeste dimensioni, in assenza totale di titoli abilitativi. L’attività investigativa ha fatto emergere, inoltre, che il fabbricato in questione è stato realizzato su una porzione di terreno di proprietà pubblica e sottoposta a vincolo paesaggistico. Il monitoraggio del territorio da parte dei Carabinieri della specialità Forestale è costante, per la salvaguardia paesaggistica e la tutela ambientale.



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Dopo il riconoscimento delle criticità sanitarie presenti, era arrivato l’assenso dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Cnr

Studio epidemiologico Piana di Venafro Testamento: «Occorre la supervisione dell’Iss» La deputata M5S: «Serve il bagaglio di esperienza e competenze che solo istituti ed enti di ricerca pubblici possono garantire» VENAFRO «Accolgo con soddisfazione la notizia del coinvolgimento dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa nella realizzazione del nuovo studio epidemiologico nella Piana di Venafro e spero vivamente che la sua partecipazione sia piena e attiva avendo già condotto, nel segno della massima trasparenza e imparzialità, lo studio preliminare in cui per la prima volta vennero rilevati eccessi di mortalità statisticamente significativi nei

comuni della Piana». A dichiararlo Rosa Alba Testamento, Portavoce molisana del MoVimento Cinque Stelle. «Dopo il riconoscimento a fine luglio, anche da parte della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, delle criticità sanitarie presenti nella Piana di Venafro, la stessa Direzione – prosegue la Portavoce – aveva ricevuto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Consiglio nazionale delle Ricerche la totale disponibilità dei propri tecni-

Rosalba Testamento

ci nelle operazioni di pianificazione dello studio. Inoltre,

l’Associazione “Mamme per la Salute” di Venafro ha sempre manifestato l’auspicio che il nuovo studio sia affidato al CNR di Pisa. Una posizione pienamente condivisibile perché in situazioni come questa non si può prescindere dall’apporto scientifico e dall’inequivocabile bagaglio di esperienza e competenze che solo istituti ed enti di ricerca pubblici come l’Iss, che dovrebbe avere in questo caso un ruolo di supervisione, e il CNR possono garantire» conclude Testamento.

La pulizia è una chimera e la situazione è sempre critica

Argini del fiume Rava di Venafro: fitta e pericolosa boscaglia che deturpa ambiente e paesaggio

«Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate», frase originale del Padre della lingua italiana Dante Alighieri al canto terzo dell’Inferno nella Divina Commedia, frase poi parafrasata nell’espressione più comune di “Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”. Prendiamo in prestito la storica espressione dantesca, sia nella formulazione originale che in quella

“aggiustata” dai posteri, per tornare - sperando che sia l’ultima volta che si è costretti a farlo e che il caso finalmente si risolva con buona pace di tutti - su altrettanto … “storica” questione tutta venafrana, seppure di tutt’altra fattezza e natura: la pulizia degli argini del Rava! Tali sponde, che chiudono a sud l’abitato venafrano e lungo le quali c’è tanta

gente che vi risiede, altri che vi lavorano ed altri ancora che amano passeggiare o correre per tenere in forma fisico e mente, tali sponde lo sanno ormai anche le pietre delle strade per averlo scritto tante, troppe volte continuano ad essere ricoperte da tantissima, fitta ed abbondante vegetazione spontanea, addirittura da alberi d’alto fusto e da mega canneti che infastidiscono, indispettiscono e preoccupano un sacco residenti, lavoratori e sportivi stante l’assenza del benché minimo intervento da parte delle istituzioni preposte (in primis il Consorzio di Bonifica della Piana, che sino allo scorso anno se ne occupava) perché si ripulisca, si tagli e si porti via il verde eccedente, restituendo finalmente tranquillità e sicurezza alle persone innanzi citate, ed attrattiva naturale all’ambiente circostante. Ed invece niente! Non si nuove foglia, non s’intravedono interventi di sorta, dal che il nostro iniziale “lasciate ogne

speranza …” per dire delle speranze deluse di tanti quale conseguenza dell’inattività di qualcuno, il cui effetto si traduce in un corso d’acqua ed argini ricoperti da verde eccedente e perciò pericoloso, date le tante specie animale selvatiche che vi proliferano all’interno a pochi metri da abitazioni private, ambienti di lavoro e gente che passeggia o corre. Dal Consorzio di Bonifica di Venafro, istituzione storicamente preposta all’incombenza, non ci si … ribassa a leggere le cronache di questo giornale che continua a denunciare l’inoperosità persistente nel merito, stanti pensiamo - occupazioni ed impegni superiori dell’ente? Bene, atteggiamento alla fin fine plausibile, sempre che altro effettivamente tenga impegnati h24 commissario, dirigenti, funzionari, tecnici ed operai. Ciononostante e nel contempo non possono però sottacersi i giudizi tutt’altro che positivi e … carini di coloro che vorrebbero ben diversa, più bella e soprattut-

to più sicura situazione intorno al Rava, in modo da dormire sonni tranquilli e vivere in piena serenità, anche alla luce dei tributi che il predetto Consorzio di Bonifica incassa dai suoi tanti consorziati. Costoro si aspetterebbero servizi adeguati in loro favore, a cominciare dalla pulizia del Rava, e non

certo le persistenti ed assolutamente ingiustificabili assenze d’interventi di sorta che producono purtroppo tre effetti specifici: indispettire, contrariare e indisporre. S’interverrà una volta per tutte, in modo da stoppare tanta e giustificatissima contrarietà popolare? Tonino Atella


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Giovanni Amicone, Emilio Conti e Renato Mastronardi parlano di «vecchie liturgie elettorali» e «logiche di pura contrapposizione»

Poggio Sannita verso il voto La lettera aperta di tre poggesi con l’invito a focalizzare l’attenzione sulle «cose da fare» più che sulle persone da scegliere e mettere il lista

FRANCESCO BOTTONE «Le discussioni suscitate dagli articoli di Tiberio La Rocca circa il metodo da seguire per la scelta degli amministratori locali nella tornata elettorale della primavera 2020 hanno avuto, tra l’altro, il merito di evidenziare che nel paese è ancora molto diffuso il sostegno alle vecchie liturgie elettorali. Ovvero: candidatura di consiglieri per lo più spinta solo da spirito di appartenenza, legami di amicizia o “logiche” di pura contrapposizione». Inizia così la lettera

aperta siglata da Giovanni Amicone, Emilio Conti e Renato Mastronardi che entrano nel merito delle fasi pre elettorali a Poggio Sannita. «Pertanto, visto il contesto e il fervore dei preparativi elettorali in corso, forse sarebbe più produttivo focalizzare il dibattito auspicato da Tiberio La Rocca sulle cose da fare, in modo da raggiungere almeno l’obiettivo di vincolare la nuova amministrazione ad un programma condiviso. - continuano i tre poggesi nella nota inviata alla nostra redazione Per incominciare, il turismo,

individuato da più parti e a diversi livelli come il campo principale d’intervento per la sopravvivenza delle aree interne, richiederebbe un ampio dibattito per definire le iniziative più utili per creare un contesto favorevole allo sviluppo delle potenzialità territoriali. A tal fine, si ritiene che l’elaborazione di una strategia, anche con accordi di area vasta, capace d’intercettare il fenomeno che vede cittadini europei ed extraeuropei acquistare case lungo l’intera penisola - e dare un elevato decoro al paese, pulizia, rispetto delle regole, tassazione equa ed erogazione di servizi efficienti e di qualità, sono obbiettivi minimi,

che la nuova amministrazione non dovrebbe mancare. E’ ora di aggiornare la logica imperante delle continue sagre di prodotti tipici “virtuali” e delle libere iniziative di ”gastronomia fai da te”, che rischia solo di trasformare il Paese in un “suk nostrano” e di alimentare la cultura “Francia o Spagna, purché se magna”. La “caratterizzazione“ del Paese richiede “eventi” rappresentativi della tradizione e delle peculiarità del luogo e di livello tale da costituire “appuntamenti da non mancare” non solo per i poggesi. In tale ottica, la celebrazione del Santo Patrono, la cui ricorrenza cade in piena estate e l’istituzione

nel mese di novembre di una “Sagra dell’Olio”, che resta il solo prodotto tipico di qualità che il territorio continua a produrre in quantità significative, potrebbero essere le occasioni per cambiare. Spazio ed assistenza vanno dati alle iniziative dei “Poggesi a Roma”: vespa e auto d’epoca che, allo stato, sono gli unici eventi che portano nel nostro paese persone anche non del luogo. Infine, bisogna avere la consapevolezza che per il buon esito di qualsiasi idea di “risorgimento poggese” l’elezione di un’amministrazione all’altezza non basta, ma è indispensabile che tutti quelli che hanno a cuore le sorti del paese,

residenti e non, superino la logica della “critica a prescindere” verso tutto ciò che è locale e riacquistino un elevato spirito di “Comunità”. Bisogna perciò assumere atteggiamenti e comportamenti proattivi, non costano nulla, verso le necessità del Paese, in primis quella di tenere in vita i vari servizi e attività economiche che, a costo di sacrifici non del tutto compresi e in presenza di istituzioni spesso distratte, pochi operatori portano avanti assicurando a Poggio Sannita un grado di vivibilità ancora accettabile. “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi” (A. Einstein)».

rettore dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN). «Abbiamo davanti a noi una sfida di tipo etico e sociale oltre che ambientale. Lo spreco alimentare è, infatti, una imperdonabile contraddizione se pensiamo per un attimo a tutte le persone che ogni giorno vengono assistite dalle associazioni caritatevoli. Occorre prima di tutto un cambio cultu-

rale, un approccio nuovo rispetto alla sensibilizzazione dei cittadini a fare di più e meglio per evitare gli sprechi. Talvolta bastano poche semplici misure per ottenere risultati straordinari» dice ancora il sindaco. L’iniziativa ben si sposa con il progetto MontagnAperta che è anche questo: portare conoscenza e informazione su temi sensibili. Appuntamento, dunque, sabato.

L’attesa manifestazione in programma nel fine settimana a Capracotta

MontagnAperta, iniziativa per combattere gli sprechi alimentari Combattere gli sprechi alimentari: nuova iniziativa di MontagnAperta. Se ne discute a Capracotta il prossimo 28 settembre. Il sindaco Paglione: «È una sfida etica e ambientale, necessario portare conoscenza e informazione per cambiare i nostri compor-

tamenti». Combattere gli sprechi alimentari è una delle priorità che abbiamo davanti a noi. La FAO calcola che un terzo del cibo prodotto vada perso o sprecato, mentre quasi 800 milioni di persone non hanno cibo sufficiente da mangiare. Oltre agli aspetti di

“Io ho denunciato”: Paolo De Chiara presenta il libro inchiesta al comune Tornano gli appuntamenti con la cultura a Poggio Sannita. Dopo la rassegna di musica e poesia dialettale, che si è svolta il 17 agosto presso la locale casa di riposo “Cosmo Maria de Horatiis”, sabato prossimo, 28 settembre, la sala consiliare del Comune ospiterà la presentazione del libro “Io ho denunciato” di Paolo De Chiara. Nel testo il giornalista molisano racconta la drammatica vicenda di un testimone di giustizia. L’autore, Paolo De Chiara, nato ad Isernia, è un giornalista, scrittore e sceneggiatore, che si dedica con passione alla diffusione della cultura della legalità, soprattutto nelle scuole. Diverse pubblicazioni all’attivo, ha collaborato in Molise con gran parte degli organi di informazione. L’appuntamento è per sabato pomeriggio alle ore 16.30, ingresso libero. L’incontro sarà moderato da Tiberio La Rocca.

tipo economico e sociale, lo spreco alimentare rappresenta un’ulteriore preoccupazione per l’impatto ambientale che ne consegue. I rifiuti alimentari, tra l’altro, sono responsabili dell’8 per cento delle emissioni globali di gas ad effetto serra. A tutto questo va aggiunto il fatto che le risorse naturali necessarie per la produzione del cibo non sono infinite. Si capisce, quindi, come l’utilizzo responsabile di tutte le risorse disponibili sia diventato un tema ineludibile per il futuro del nostro pianeta.«Per questi motivi, perché tutti siamo chiamati a fare qualcosa e a dare il nostro contributo in questa che è un’autentica sfida di civiltà, abbiamo promosso, nell’ambito delle iniziative di MontagnAperta, una giornata di riflessione, chiamando a raccolta diversi esperti» spiega il sindaco Candido Paglione, annunciando l’iniziativa che si terrà sabato prossimo, 28 settembre, presso la sala convegni dell’hotel Il Conte Max a Capracotta. Nel convegno saranno infatti affrontati i tanti aspetti dello spreco alimenta-

re grazie alla presenza di autorevoli relatori che porteranno uno straordinario contributo di conoscenza sull’argomento. Tra gli interventi, Antonio Sorice, presidente della Società Scientifica di Medicina Veterinaria Preventiva; Giampaolo Colavita, docente dell’Università del Molise, Roberto Tuorto, direttore del Banco alimentare della Campania, Marco Lei, ceo di ReFood di Torino e Carlo Catani, responsabile del progetto “Tempi di Recupero” ed ex di-

Poggio Sannita accoglie la statua di Padre Pio, dono dei fedeli pugliesi Il Comune di Poggio Sannita e la comunità parrocchiale si apprestano ad accogliere la statua di Padre Pio, portata in paese da una delegazione di fedeli provenienti dalla Puglia. L’appuntamento è per sabato 28 settembre, alle ore 16, quando un gruppo di fedeli, guidati da Antonio Caccavò, donerà alla comunità poggese una statua del frate cappuccino proclamato santo da Giovanni Paolo II. Il manufatto artistico verrà posizionato temporaneamente nell’atrio dell’istituto scolastico “Maria Anto-

nietta Bottaro” in attesa di trovare una collocazione idonea e più visibile. Alla consegna della statua seguirà un momento di preghiera e meditazione a cura del parroco, don Paolo Del Papa. All’evento presenzierà anche il sindaco, Giuseppe Orlando, per i saluti istituzionali di rito. «E’ una bella occasione per conoscere fraternamente gli amici pugliesi e rinsaldare i vecchi legami che univano i nostri avi» ha spiegato il primo cittadino. Dopo la breve cerimonia seguirà un momento conviviale.


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Farmacia di turno a Termoli

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Attesa la sentenza del Consiglio di Stato. E l’Asrem sposa la causa della chiusura della struttura

Punto nascita, basso Molise con il fiato sospeso La decisione si conoscerà solo nelle prossime ore, quando i giudici del Consiglio di Stato scioglieranno la riserva rispetto al ricorso presentato dalla struttura commissariale contro la decisione del Tar Molise di sospendere il provvedimento che determinava la chiusura del Punto Nascita del San Timoteo di Termoli.

Una udienza, quella di ieri mattina, che si è aperta con una novità sostanziale: l’Asrem si è costituita contro la riapertura della struttura ospedaliera bassomolisano. Un’ora di discussione davanti ai giudici della III sezione per quello che riguarda il ricorso presentato dai sindaci del basso Molise e da un gruppo

di mamme difesi rispettivamente dall’avvocato Vincenzo Fiorini e da Laura Venittelli. A Roma è arrivato anche il sindaco Francesco Roberti mentre la Regione Molise, difesa da Gaetano Scoca, ha sostenuto le ragioni dell’Asrem ribadendo la necessità di chiudere il Punto Nascita di Termoli per motivi di sicurezza e

questo nonostante negli ultimi mesi siano aumentati il numero dei parti ma, soprattutto, siano in arrivo nuovi ginecologi. Una sicurezza delle partorienti che secondo la difesa in ogni caso non sarebbe garantita considerando che le stesse si dovrebbero mettere in auto e raggiungere Campobasso, Vasto o San

Giovanni Rotondo e impiegare almeno un’ora, un lasso di tempo impensabile se il parto dovesse essere di urgenza. Duro il commento del Comitato “Voglio Nascere a Termoli” secondo cui «l’Asrem si è accodata di fatto ai commissari sulla pelle delle persone». La decisione dei giudici di Pa-

lazzo Spada dovrebbe arrivare a breve ed è fondamentale per decidere quelle che saranno le sorti della sanità bassomolisana: se dovesse essere confermato quanto disposto dal Tar si potrà continuare a partorire. In caso contrario per la struttura non ci sarebbero più possibilità.

Il blitz scattato a seguito della segnalazione di alcuni residenti del via vai di persone dall’abitazione dell’uomo a Rio Vivo

Da appartamento a centrale dello spaccio, pusher in manette Gli agenti della Squadra Mobile arrestano a Termoli un noto pregiudicato del posto REDAZIONE TERMOLI A dare il via all’operazione è stata la segnalazione di un via vai sospetto di persone, presumibilmente tossicodipendenti, da un appartamento di Rio Vivo. E’ di una persona finita in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti il bilancio di una operazione che è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di

Campobasso nella zona di Rio Vivo a Termoli. Gli agenti hanno prima effettuato l’identificazione di due persone nei pressi di un’abitazione della zona, di cui un minorenne residente a Termoli. I due sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di hashish e di marjuana, presumibilmente acquistati da un noto pregiudicato del posto, C.C., di fatto domiciliato a Termoli nell’appartamento messo sotto osservazione dalla

Squadra Mobile. Lo stupefacente trovato addosso ai due giovani termolesi, è stato immediatamente sequestrato, con la conseguente contestazione ad entrambi della detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. Gli agenti, però, non si sono fermati lì e hanno provveduto alla perquisizione dell’appartamento segnalato all’interno del quale sono stati ritrovati e sequestrati 14 involucri in alluminio di circa 31 grammi di

marijuana, nascosti all’interno di una scatola da thè, e 13 involucri di plastica per un totale di 10 grammi di eroina e un bilancino di precisione, oltre a vario materiale per il confezionamento dello stupefacente. All’interno dell’appartamento sono stati anche identificati dagli agenti altri tre uomini, tutti residenti nella città adriatica. Anche la perquisizione personale di C.C. ha dato esito positivo, consentendo di rinve-

La Stazione Navale di Termoli denuncia tre persone

Costruzioni realizzate senza autorizzazioni e mai abbattute REDAZIONE TERMOLI Avrebbero dovuto abbattere quei manufatti costruiti in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e concessori. Invece quelle strutture erano rimaste lì sul lungomare di Termoli nella zona di Contrada Marinelle dove le Fiamme Gialle della Stazione Navale di Termoli hanno constatato l’inottemperanza a due ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi emesse dal Comune di Termoli relativamente ad una serie di manufatti realizzati in assenza dei prescritti titoli

autorizzativi/concessori. I tre proprietari, già denunciati per violazioni urbanistiche e ambientali, sono stati nuovamente deferiti alla Procura della Repubblica di Larino per non essersi attenuti al tenore del predetto provvedimento. Per quanto precede, si complica la posizione dei tre responsabili dal momento che l’ingiustificata inottemperanza all’ordine di demolizione di una costruzione abusiva comporta l’automatica acquisizione del bene al patrimonio comunale. Continuerà e sarà intensificato, anche in ragione delle violazioni economico finanziarie che da sempre sono

connesse, il monitoraggio del territorio prevedendo anche l’impiego di unità navali ed aeree del Corpo, le quali costituiscono un punto di osservazione privilegiato per la individuazione dei reati ambientali molto spesso abilmente occultati con teloni e/o vegetazione sradicata ed artificiosamente posizionata nel tentativo di sfuggire ai controlli delle Autorità competenti. Nel corso dell’ultimo anno la Stazione Navale di Termoli ha sottoposto a misure cautelari reali circa 100.000 metri quadri di aree interessate da reati ambientali e deferito alla magistratura 23 responsabili.

nire altri tre involucri di marjuana e circa 1.500 euro in banconote di vario taglio, contenuti in un marsupio indossato dall’uomo; anche uno degli altri uomini presenti all’interno dell’appartamento al momento dell’arrivo della Polizia, è stato trovato in possesso di stupefacente e contanti. Altra droga, del tipo cocaina, è stata rinvenuta a bordo dell’auto utilizzata da C.C.. In questo caso la sostanza stupefacente era stata divisa in

numerosi involucri di plastica trasparente, contenuti in una scatola di caramelle. L’esito dell’intera operazione, ha consentito di trarre in arresto C.C. per detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio; lo stesso è poi stato condotto presso la Casa Circondariale di Larino a disposizione dell’A.G. procedente. Gli altri tre uomini trovati all’interno dell’appartamento sono stati denunciati a loro volta per concorso nella detenzione ai fini di spaccio.

Colpiti da provvedimento di espulsione due giovani asiatici Sono stati impegnati nel centro di Termoli i carabinieri della compagnia bassomolisana che hanno dato seguito a numerose segnalazioni di residenti e turisti per la presenza di persone sospette e di soggetti che importunavano gli automobilisti. Durante il servizio predisposto dal Comando della Compagnia, i Carabinieri della Stazione di Termoli intercettavano e individuavano due uomini di origine asiatica che si aggiravano nell’area portuale con fare sospetto. Subito fermati e sottoposti a controllo, i carabinieri operanti scoprivano che su entrambi pendeva un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, emesso dalla Prefettura di Campobasso. Così i due giovani, entrambi venticinquenni, venivano dapprima accompagnati in caserma per gli ulteriori accertamenti del caso e poi condotti presso la Questura di Campobasso per gli adempimenti connessi all’espulsione, dovendo essi lasciare il territorio nazionale. Dell’attività svolta dai militari è stata notizia l’Autorità Giudiziaria con apposita informativa. I Carabinieri continuano a confidare nella collaborazione dei cittadini e invitano la popolazione a segnalare subito al 112 le persone moleste o sconosciute che si aggirano con fare sospetto nelle citta e nelle zone di campagna.


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ATTUALITÀ

La novità al termine del Comitato esecutivo presso lo stabilimento di Termoli

Fca, si firma per l’uscita volontaria di 54 lavoratori L’accordo prevede «l’apertura di una procedura di esodo

volontario incentivato» per consentire ai lavoratori uno

«scivolo pensionistico attraverso la Naspi e l’ape azien-

dale». Arrivano novità dallo stabilimento Fca di Termoli

dove il Comitato esecutivo si è riunito assieme alle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccsl e la direzione aziendale. «E’ stata firmata la proroga per l’uscita volontaria di 54 dipendenti (42 opera e 12 impiegati)». «L’accordo – ha affermato il segretario della Uilm Molise, Francesco Guida - ricordiamo, prevede l’apertura di una pro-

cedura di esodo volontario incentivato, strutturato per consentire ai lavoratori uno scivolo pensionistico attraverso la Naspi e l’ape aziendale. Con questo accordo si sono create le condizioni per accompagnare i lavoratori all’uscita , in attesa della riconversione e dell’avvio dei nuovi prodotti così come annunciato dall’azienda lo scorso novembre».

Impegnati per tutta la notte i vigili del fuoco. In corso le indagini per risalire alle cause del rogo

Fiamme nel negozio di stampa, ingenti i danni L’incendio all’interno di alcuni locali situati sulla Statale 16 a Campomarino Sono ancora in corso le indagini per risalire alle cause che hanno determinato il rogo che nella notte ha praticamente distrutto un negozio di stampa e grafica per abbigliamento lungo la Statale 16 in territorio di Campomarino. Un incendio di grandi proporzioni ha tenuto impegnati, per l’intera notte, i Vigili del fuoco del distaccamento di Termoli e di Santa Croce di Magliano che sono dovuti intervenire intorno alle due circa per spegnere le fiamme che si sono propagate dall’interno di un negozio di stampa e grafica per abbigliamento lungo la Statale 16 in territorio di Campomarino. Le fiamme si sono sviluppate all’interno del locale situato al primo piano dove è andata a fuoco tutta la merce e ci sono stati diversi danni. Il rogo ha provocato diversi danni anche ai locali attigui: una palestra e un appartamento ammobiliato ma vuoto. Verifiche in corso sulla staticità degli ambienti e per accertare le cause di cui si occupa il nucleo investigativo dei Vigili del Fuoco. Tra le prime ipotesi, si parla di un guasto all’impianto elettrico anche se le indagini sono ancora in corso tese a risalire alle esatte cause che hanno determinato l’incendio.

Raddoppio della Termoli-Lesina, oggi la conferenza dei servizi Si terrà oggi la conferenza dei servizi propedeutica al progetto definitivo del raddoppio ferroviario della Termoli-Lesina durante la quale potrebbe arrivare un parere negativo al progetto di Rfi ritenendolo inadeguato sotto tutti i punti di vista. E’ quanto affermato dal comitato civico “Cittadini in Rete” che da anni sta seguendo la problematica relativa al raddoppio della Termoli-Lesina e che qualche giorno fa ha avuto un incontro proprio con il sindaco Roberti. Sotto la lente sono andate a finire le problematiche acustiche e della sicurezza per un progetto «che è stato riproposto spezzettato ai cittadini in tre lotti, di cui il lotto 2 rappresenta Termoli dalla rotonda del parco fino alla stazione di Campomari-

no. Tale distanza è stata autorizzata con raddoppio affiancato e oltre 4 km di barriere per lato alte fino a 7.50 metri e che si sommano agli altri 2 km di barriere anti-rumore in tutto il centro di Termoli. Dunque in totale oltre 12 km di barriere per tutta Termoli. Si pensa di risolvere il problema dell’inquinamento acustico con barriere anti-rumore e con la sostituzione delle finestre private con finestre anti-rumore a circolazione di aria forzata, limitando in tal modo la libertà delle persone in casa propria. I cittadini – si legge in una nota stampa – non sono contrari al raddoppio ferroviario ma pretendono l’adozione di soluzioni in grado di tutelare la salute, l’ambiente, il paesaggio ed il turismo, così come è stato fatto in altre regioni. Bene ha fatto la Regione

Molise a prendere una posizione inequivocabile contro le barriere antirumore con una delibera di Consiglio. Ora i cittadini si aspettano anche dall’Amministrazione Comunale di Termoli una posizione chiara. Il Comitato seguirà con attenzione l’evolversi dell’iter amministrativo e si è dichiarato pronto a movimentare la cittadinanza, avendo già aderito al Coordinamento dei Comitati delle Marche “No al Muro, sì al Mare” ribadendo: sì al raddoppio ferroviario. No alle barriere anti-rumore alte fino a 7,5 mt per 10 km. Sì alla copertura dei binari per il tratto cittadino e tecnologie alternative sulla costa. Sì alla delocalizzazione della sottostazione elettrica dal quartiere Crocifisso e degli elettrodotti ad alto voltaggio».


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Sotto la lente anche la situazione del Molise e di Guardialfiera «dove è stato deciso di “annegare” una regione per salvare il tavoliere delle Puglie»

«Il problema del sud? L’inefficienza della propria classe politica» «Il problema del sud? E’ l’inefficienza della propria classe politica». E’ così che Vittorio Feltri, direttore di Libero Quotidiano ha risposto alla lettera accorata che gli è giunta da Gianpiero Falco, delegato sviluppo regionale Confapi. Nella sua lettera Feltri parla anche del Molise e della zona di Larino, in particolare della Diga del Liscione. «Sono disgustato dal trattamento riservato a voi che vivete sotto Roma. Ho dimestichezza con il vostro territorio – scrive Feltri - da ragazzo ho apprezzato il Molise dove ho trascorso anni, ospite dei miei zii bergamaschi laggiù emigrati per amministrare un latifondo, un feudo. Ho conosciuto gente di cuore ed evoluta umanamente malgrado un ambiente ostile, cioè povero e oserei dire abbandonato. Ho passato lustri felici che mi hanno insegnato a comprendere il prossimo e le sue difficoltà. Ho amato i molisani con parecchi

dei quali ho intrattenuto rapporti affettuosi. A un certo punto a Guardialfiera i politici hanno deciso di trasformare le piane di Larino in un lago, tramite una diga che contenesse le acque del Biferno, sommergendo stupendi giardini, paradisi ortofrutticoli. Tutto questo per facilitare l’ irrigazione del Tavoliere della Puglia. Bella operazione che ha ucciso una regione per favorirne un’ altra. E’ solo un esempio dello scempio compiuto ai danni di una comunità che necessitava di aiuto e ha ricevuto soltanto schiaffi in faccia. Le garantisco che personalmente non ho niente contro i terroni, anzi, ma ciò non mi impedisce di chiamarli scherzosamente appunto terroni, un termine che molti, non io, usano in senso spregiativo. La sua analisi dei problemi della terra in cui abita e agisce è perfetta. Sono persuaso che se uomini come lei prevalessero sui parassiti dominan-

L’iniziativa a Montecilfone nell’ambito della manifestazione di sensibilizzazione mondiale

Prima giornata dell’Albero: nuovo verde per salvare una “terra malata” Si terrà oggi, dalle 11, presso in piazza Lame all’interno del giardinetto “Don Guido” la “Prima giornata dell’albero”, la manifestazione organizzata dal Comune di Montecilfone in collaborazione con lo sportello linguistico comunale nell’ambito della giornata mondiale per sensibilizzare l’umanità alla lotta contro i cambiamenti climatici. Il Comune di Montecilfone ha coinvolto le scuole del paese per una giornata all’insegna dell’amore per la natura, tanto che i ragazzi si diletteranno nella piantumazione degli alberi. Fautore dell’iniziativa è stato il consigliere delegato alla Cultura, Eliano De Luca. «Mi sono impegnato sin dal primo momento ed ho voluto fortemente questo evento perché racchiude in se una miriade di significati che possiamo sintetizzare con una sola parola, l’amore, amore per la nostra terra, per la natura e per la vita di tutti gli esseri viventi. In ogni angolo della Terra si sta svolgendo il terzo “sciopero mondiale per il clima” organizzato dal movimento attivista “Fridays for Future” capeggiato della giovanissima Greta Thunberg. Tutto il mondo si è mobilitato scioperando in segno di solidarietà. Anche noi, con questo piccolo gesto,

stiamo rispondendo alla sua chiamata perché nessuno può e deve sentirsi escluso dalle problematiche ambientali proprio perché c’è bisogno di una svolta. E la svolta parte dal basso, dal piccolo gesto, come quello di piantare un albero. L’albero è il simbolo della vita, quella che noi Uomini stiamo distruggendo giorno dopo giorno. L’innalzamento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, le tonnellate di plastica negli oceani, sono tutti effetti causati dalla politica scellerata ed espansionistica dell’uomo che nel giro di pochi decenni ha invecchiato la Terra e, peggioratone le condizioni. Greta Thunberg è una giovanissima studentessa svedese che è diventata famosa per le proteste contro il governo per i cambiamenti climatici. Ogni mattina si alza presto, inforca la bici e si reca davanti al Parlamento, dove rimane fino all’orario in cui a scuola terminano le lezioni, successivamente decide di limitare le proteste al venerdì, ed è così che nasce “Fridays for Future” “i venerdì per il futuro”. Con sé porta una tavola di legno con scritto ‘sciopero scolastico per il clima’ in lingua svedese. Dalle proteste davanti il Parlamento, sbarca a Katowice, e

discute per la prima volta davanti ai rappresentanti di Stato riunitisi in Polonia per discutere dei cambiamenti climatici. Qualche giorno fa è intervenuta all’assemblea delle Nazioni Unite tenutasi a New York, il suo discorso è stato memorabile, le sue parole contro i rappresentanti dei governi, sono state molto dure ed hanno fatto riflettere

molto. La lotta ai cambiamenti climatici deve essere una prerogativa di ogni singolo stato. Possiamo dire però, che per cambiare il mondo non c’è bisogno di una giacca ed una cravatta, ma tutti possiamo fare qualcosa per il nostro pianeta, perché in fondo, dentro ognuno di noi c’è un pezzetto di Greta, basta soltanto trovarlo».

ti, nel giro di poco, le differenze palpabili fra Nord e Sud si estinguerebbero fino ad annullarsi. Purtroppo esistono ostacoli culturali che frenano la parificazione, bisogna abbatterli. Come? Questo è il punto. Non è facendo la guerra alle parole, terroni e polentoni, che sia possibile trovare una soluzione. Per concludere mi corre l’ obbligo di compiere una riflessione. Il governo nega l’ autonomia alla Lombardia e al Veneto. Capisco i motivi che lo inducano alla prudenza. Però mi deve spiegare perché Sicilia, Sardegna,Valle d’ Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige godano di tale privilegio mentre i lombardoveneti siano condannati a dipendere in toto dalla Capitale. Sono forse figli di un dio minore o addirittura figli di puttana?»

Fiera di Ottobre, si scaldano i motori a Larino La città di Larino come ogni anno si prepara alla tradizionale Fiera di Ottobre. L’amministrazione comunale è impegnata nell’organizzazione e allestimento della 277^ edizione della fiera che si svolgerà da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2019. Un evento atteso che per il secondo anno sarà collocato presso il polo fieristico, sito in Contrada Monte Arcano. Il centro polifunzionale in particolare copre più di 1500 metri quadrati al coperto, un grande spazio all’aperto dove saranno esposti mezzi agricoli, il padiglione agroalimentare e l’area destinata al parcheggio. Molti saranno gli eventi destinati all’enogastronomia, alla musica e alla cultura. Durante le cinque giornate, si terrà un ciclo di seminari proposti e curati dall’Università degli Studi del Molise, laboratori dedicati alla degustazione e preparazione di prodotti tipici del territorio con particolare riferimento all’arte della panificazione e della decorazione dolci.

Volpe “adotta” la scuola, la curiosità a Santa Croce di Magliano Santa Croce di Magliano. Una piccola volpe adotta, nel senso buono, la scuola del luogo. Regalando non poche opportunità culturali. Va e viene in un contesto di tutt’altra natura, che, un tempo, certa-

mente, faceva paura. Da qualche tempo l’esile volpe dal corpo sottile, con muso ed orecchie appuntite, ha scelto come habitat personale il Campus Scolastico, in via Martiri di Nassyria. È in que-

sto ambiente pieno di luce, adiacente ad una macchia rara di verde che brilla, che ha scelto la sua dimora preferita. Tra gli spazi didattici a cielo aperto e l’ala prefabbricata della Scuola Media, col suo passo solitario si muove tranquilla. Si vede che porta nel cuore le abitudini umane, da cui trae il necessario per vivere. La graziosissima volpe desta, così, non poche curiosità. É ignara dei pericoli nascosti. Non pensa alle insidie che corre. Beatamente in questa stagione si gode i sussulti del sole. E’ sola. Si sposta. Cammina con sicurezza per la sua via. Si ferma. Passeggia

tranquilla sul muretto di cinta. Una sensibile sentinella, dunque, che prova piacere in quello che fa. Intercetta gli sguardi curiosi di chi lavora a scuola. Di colpo svanisce. Nel Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery, capolavoro della letteratura mondiale, la volpe insegna al bambino protagonista il significato più profondo dell’amicizia. Detta come creare i legami per amare la vita e per essere gentili. In definitiva lancia non pochi messaggi. Ma la piccola volpe in questione, fino a quando riuscirà a godere la propria libertà nel mondo degli esseri umani? Luigi Pizzuto


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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -

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La squadra di Cudini chiamata a un esame importante. Rientra Fabriani dalla squalifica

Lupi al lavoro per il Pineto Candellori: «Abbiamo tirato fuori il carattere» L’uomo decisivo di domenica spiega i cambiamenti in atto in casa rossoblù: «Col Notaresco eravamo stati troppo mosci, con la Vastese subito aggressivi» FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Il primo mese di campionato sta per andare in archivio. Domenica si gioca la quinta giornata e c’è un’altra sfida a una big: si va a Pineto. Trasferta difficile contro la squadra di Massimo Epifani, uno che la categoria la conosce come le proprie tasche. Un bell’esame che i Lupi sono chiamati a superare dopo aver reagito all’inattesa sconfitta casalinga. Il tecnico potrà contare su tutti gli effettivi, rientrerà dalla squalifica anche il terzino Fabriani. CANDELLORI DECISIVO. Un gol da opportunista, da vero attaccante. Kevin Candellori ha deciso il match di domenica scorsa fiondandosi sul pallone messo in mezzo da Danilo Alessandro e lisciato un secondo prima dal difensore avversario. L’ex Notaresco è una delle note più positive di questa primissima parte di stagione, vuoi per la duttilità tattica, vuoi per un dinamismo fuori dal comune. Dietro alle punte, ruolo che gli ha cucito addosso Cudini, sembra poter fare la differenza. E tutto lascia pensare che si continuerà, giustamente, su questa strada. Candellori, di più non poteva chiedere domenica scor-

Perline Il disordine meglio dell’entropia GENNARO VENTRESCA

sa: gol, prestazione, bene sia dietro alle punte che da terzino. Si sa adattare al meglio, no? «Sì, mi so adattare bene ai ruoli, per me l’importante è giocare, poi in qualsiasi ruolo mi metta il mister per me è lo stesso. E’ stata una bella vittoria, abbiamo costruito tanto e sono contento di aver contribuito con il mio gol al successo interno». L’impressione è che da trequartista possa dare il meglio, è così? «Mi trovo molto bene, non è il mio ruolo naturale, essen-

do un esterno/mezzala, ma mi piace devo dire questa posizione». Rispetto al Notaresco abbiamo visto un Campobasso trasformato: cosa vi siete detti negli spogliatoi dopo quella prestazione? «Ci siamo detti che dovevamo tirare fuori il carattere, la prima in casa eravamo mosci sulle seconde palle, non eravamo aggressivi, invece ce lo siamo detti da subito che saremmo dovuti essere aggressivi fin dal primo minuto. Mancava il carattere, l’abbiamo tirato fuori».

Dove si può arrivare a suo avviso? «Se siamo questi possiamo fare molto, senza sbilanciarmi. Siamo una bella squadra, un gruppo compatto, pian piano ci stiamo formando. Possiamo fare bene». Bisogna però migliorare sotto porta visto che sono state sciupate tante occasioni… «Quello sì, dobbiamo essere più cattivi sotto porta, creiamo tanto e poi si rischia di prendere un pareggio immeritato non avendola chiusa prima».

“Se vuoi passare per un raffinato uomo di cultura infila la parola entropia, nessuno sa quello che significa ma la tua fama è assicurata”. Così mi disse un giorno il mio “maestro” Adalberto Cufari, mentre sorseggiavamo un caffè. In verità io presi, come sempre, l’orzo macchiato, il caffè verso il quale provo una profonda attrazione, mi crea intolleranza. Ne assaporo giusto il profumo, ma mi ci tengo a distanza. *** Secche, come ossi di seppie, mi arrivarono agli orecchi del mio modello culturale giornalistico, quelle stuzzicanti parole. Non ci diedi peso, ma mi segnai quel termine in fondo al cervello. Per poterlo andare a rovistare con comodo. Io, per scelta e passione, leggo e scrivo molto. La lettura, lo sanno tutti, sostiene la scrittura più del semplice esercizio. Se poi ti sussurrano parole nuove, del tipo “entropia” ti senti portato ad andare a consultare il vecchio vocabolario. Preferisco sfogliare il cartaceo anziché affacciarmi sempre su internet, il Mac Donald’s del nuovo sapere. *** L’entropia altro non è che la disgregazione di un sistema, verso il massimo disordine. Mescoliamo parole vere e false per il rimbombo in cui viviamo, che memorizza una biblioteca in un CD e ti porta in casa mille volumi, mentre la memoria umana non supera i venti o i trenta. Io che ho avuto sempre la memoria labile, ne avrò impressi al massimo quattro o cinque di volumi, nella cocuzza. Mi dà sollievo quotidianamente ricordare fatti e particolari dei nostri calci d’angolo. Da stupire gli astanti e i miei familiari che mi hanno accompagnato per quasi mezzo secolo di mestiere. *** Oggi lingua e scrittura, non importa se digitali o a mano, sembrano aver perso il rispetto per se stesse, per la grammatica, per la chiarezza, sono infarcite di sigle, di neologismi, di espressioni volgari. I superconnessi dell’informatica dicono che siamo in una nuova era. Anche se ho nostalgia delle articolesse degli anni lontani, ispecie di Gianni Brera, il più completo giornalista sportivo di sempre, che ha dato il meglio di sé durante la splendida permanenza a Guerin Sportivo, un settimanale a forma di lenzuolo, stampato sulla carta da quotidiano. Erano stupendi i suoi pezzi che, qualche volta, vado a rileggere, grazie alla mia mania di conservare un po’ tutto, per la disperazione prima di mia madre e poi di mia moglie. *** I quotidiani sono in caduta libera, sono accresciuti invece i settimanali gossippari. Hanno provato a fare a meno anche dei libri, ma per fortuna, gli i book non hanno attecchito. Chi intende leggere deve maneggiare la carta. Tutto viene ridotto in pillole. Ragion per cui sta scomparendo anche il fascino della scrittura, che per secoli è stata verità anche quando mentiva, suggestione magica, strumento indispensabile per creatori, rivoluzionari e piccoli artigiani come chi sigla questa nota. Facendo le dovute riflessioni ho cominciato a capire meglio la parola entropia: degrado da troppo consumo.


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SPORT

CALCIO

L’eliminazione anticipata dalla coppa rende meno positivo il bilancio

Termoli 2016, avvio di stagione tra alti e bassi Di Lena: «Bene aver ritrovato il successo in campionato»

LEANDRO LOMBARDI REDAZIONE Non è stata fin qui una stagione nel segno della continuità in casa Termoli 2016. L’eliminazione in Coppa Italia (fatale il ko con il Volturnia) e le buone prestazioni non sempre condite da risultati positivi, mettono i giallorossi nel limbo, all’interno di quel lotto di formazioni in cerca di una identità consolidata. E’ del resto il destino dell’inedita Promozione a 18 squadre con un numero imponente di ripescate, un campionato apparentemente senza padroni che rischia di trascinarsi all’insegna dell’equilibrio permanente. Paolo Di Lena - tecnico navigato e di esperienza - sa bene pre-

gi e difetti della sua squadra. Li analizza senza remore dopo poche uscite ufficiali. «Non sempre sono arrivati i risultati sperati - spiega il trainer - qualche volta ci siamo fatti del male da soli con rigori sbagliati e occasioni perdute, altre volte abbiamo offerto prestazioni forse al di sotto delle nostre possibilità. In questo inizio di stagione siamo stati discontinui, ma è anche vero che il Termoli 2016 è in linea con gli obiettivi e con la continuità progettuale indicata dalla società. Ci auguriamo di fare meglio poi strada facendo. Per la classifica, in primis». Contro il San Pietro in Valle, a proposito di note positive, si è rivista la versione migliore della sua squadra... «Una buona gara, sblocca-

ta già nel primo tempo e gestita bene con le ripartenze, anche se ad inizio ripresa abbiamo concesso loro il gol dell’1-2 che avrebbe potuto rimettere in discussione il risultato». L’inversione di tendenza in campionato si è intravista anche grazie al penalty trasformato dopo alcuni errori dal dischetto. E’ finita la scarsa verve dagli undici metri? «Questa volta lo abbiamo realizzato (ride n.d.r.). Segnare un rigore dovrebbe essere una cosa standard, ma sappiamo che nell’arco di una stagione possono capitare quei periodi in cui riesce difficile portare a termine le cose apparentemente più facili. Mi auguro si sia sbloccata la squadra sul quel

fronte, ma anche in generale. Avevamo bisogno, al di là della Coppa Italia, di tornare a vincere in campionato disputando una buona partita, migliorabile sì, ma con dei segnali incoraggianti». E’un torneo inedito e si è già detto delle informazioni ridotte sulle altre rivali. Si parla però di stagione livellata, è così? «Domenica abbiamo affrontato il San Pietro in Valle che anche contro i Donkeys Agnone aveva prodotto ottime chance per segnare. E’una squadra tosta, fisica, che ci ha reso la vita difficile sfruttando la propria struttura e consistenza. Ne siamo venuti a capo trovando quei gol che, forse, ci erano mancati in qualche altra circostanza. Ad ogni modo vedo un campionato equilibrato, finora tutte le partite sono state tirate, e non credo la tendenza possa distaccarsi più di tanto da quanto visto

sin qui». Termoli competitivo e con uno sguardo al mercato dicembrino: è questa la strada indicata? «Un pò per tutti esiste la possibilità del mercato di dicembre per intervenire ulteriormente sui reparti carenti, correggere gli eventuali errori o ‘buchi’ che si saranno notati strada facendo. Il Termoli 2016 ha un suo proget-

to e osserva questa strada, ma prima c’è da pensare al campo e ai risultati. Ho sempre ribadito un concetto: se la squadra si rivela continua nei risultati, è verosimile un intervento sul mercato più in là. E’una valutazione che va fatta, anche se parliamo di una prospettiva ancora lontana. Il campo, adesso, deve essere l’unica strada per far bene».


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CALCIO - MOTORI

Tra i gruppi più numerosi quello della categoria Giovanissimi

Chaminade, riprese le attività della scuola calcio REDAZIONE CAMPOBASSO La Scuola Calcio Chaminade da alcune settimane ha ripreso le attività. Gli impianti Sturzo stanno ospitando le varie categorie del club rossoblù, sempre impegnato sul doppio fronte: calcio e futsal. Tra i gruppi più numerosi di questo inizio stagione la categoria Giovanissimi, circa 30 tesserati che si apprestano a vivere una anno intensa. Questo fine settimana via al campionato regionale di categoria, ma il club prenderà parte anche al tor-

neo provinciale e alle competizioni di Calcio a 5, ci sarà spazio per tutti. Mister Domenico Martinelli ed il suo staff di collaboratori Porfilio e Lisi sono impegnati negli ultimi allenamenti prima del debutto nel campionato regionale. I baby rossoblù hanno aperto la stagione con la Molise Cup, il tecnico ha commentato così le prime uscite: «Sono contento del lavoro dei ragazzi, hanno voglia d’imparare. Le gare di Molise Cup hanno evidenziato dei miglioramenti, frutto dell’impegno che i ragazzi

mettomo in allenamento. prosegue Martinelli - C’è molto entusiasmo per questo nuovo campionato». Domani all’Antistadio Lancellotta la prima di campionato, alle 17:00 ospiti del

Il Classic Car Club Molise ha aderito alla manifestazione

Giornata nazionale del veicolo d’epoca domenica a Campobasso Domenica 29 Settembre si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca istituita nel 2018 dall’ASI (Registro AutoMoto storico italiano) e il Classic Car Club Molise con sede in Campobasso, unico club della nostra regione federato Asi, aderirà a questa iniziativa insieme ad ad altre associazioni sparse sul

territorio nazionale. Per l’occasione un nutrito gruppo di auto d’epoca del Classic Car Club provenienti anche da fuori regione si radunerà e, partendo da Campobasso, si recherà in Alto Molise, in particolare a Capracotta e San Pietro Avellana dove la popolazione e i rispettivi Sindaci accoglieranno gli appassionati di

auto e moto d’epoca. Guidati dall’Associazione Borghi della Lettura e Eremiamo, i membri del club saranno accompagnati nella visita dei centri storici alla scoperta delle bellezze del luogo. Come sempre per il Classic Car Club Molise sarà occasione per coniugare la passione per le auto d’epoca con la cultura dei

luoghi della nostra regione e con la promozione turistica del territorio molisano che tanto offre e tanto merita. Appuntamento quindi per il 29 settembre sulle nostre strade molisane per celebrare la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, con partenza da Campobasso in direzione Capracotta e San Pietro Avellana.

San Leucio. Il debutto casalingo domenica 6 ottobre, allo Sturzo arriverà l’Aesernia. La Chaminade si presenta ai nastri di partenza del torneo con una squadra molto giovane, in gruppo

più 2006 che 2005. Un occasione importante per i ragazzi di mister Martinelli che hanno fortemente voluto questo campionato dopo l’esperienza provinciale vissuta lo scorso anno.


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CALCIO GIOVANILE

Il coordinatore SGS Piano: «Interesse crescente per il calcio femminile»

REDAZIONE CAMPOBASSO Successo annunciato per la manifestazione “Play Days” organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Molise, in occasione della settimana Europea dello Sport (in programma dal 23 al 30 Settembre) promossa per il secondo anno consecutivo dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio con l’iniziativa della Commissione Europea, sviluppata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la promozione e la valorizzazione della pratica sportiva in tutto il territorio nazionale. Il campo “Sturzo” di Campobasso ha ospitato l’evento

Play Days, 160 ragazze protagoniste della manifestazione che ha visto la partecipazione di 160 ragazze appartenenti alle scuole primarie e secondarie di I e II grado

(ITAS Pertini, IISS Bojano, IC D’Ovidio, Galanti, Liceo Trivento e San Martino in Pensilis e società sportive molisane (Mirabello Calcio e Chaminade). Soddisfatto per la partecipazione il Coordinatore Federale Regionale dott. Gianfranco Piano: «I numeri confermano l’interesse crescente per il calcio femminile sul territorio regionale. Il Settore Giovanile e Scolastico da diversi anni ha sposato con entusiasmo queste iniziative volte a valorizzare il calcio in rosa e siamo pronti, in questa stagione, ad investire ulteriori energie per ottenere risultati sempre più soddisfacenti. Ringrazio gli istituti scolastici e le società sportive del territorio che hanno aderito a questa manifestazione. L’interesse intorno al calcio femminile è in netta crescita, i numeri lo dimostrano. Ma questo dato è emerso

anche durante l’ultimo consiglio federale regionale nel corso del quale il Presidente della Figc Molise Piero Di Cristinzi ha annunciato che in Molise verrà istituito un campionato di calcio a 5 al femminile». L’intento di questa iniziativa è stato principalmente quello di promuovere l’attività femminile giovanile, favorendo la relazione tra le bambine, le famiglie e le società del territorio e suppor-

tando lo sviluppo di una nuova consapevolezza all’interno delle famiglie stesse. Numerosi saranno gli eventi dedicati a tutte le ragazze che sognano di giocare a calcio e di mettere in campo le proprie abilità. Nel corso della manifestazione tutte le ragazze partecipanti hanno ricevuto dei gadgets della Figc e le migliori calciatrici sono state premiate con dei palloni della Puma.

L’evento è stato curato dalla Delegata all’Attività Scolastica prof.ssa Teresita Felaco: «Siamo più che soddisfatti della riuscita della manifestazione, specialmente se si considera che è appena iniziato l’anno scolastico e la tempistica per l’organizzazione è stata ristretta, ringrazio per questo i dirigenti scolastici ed i docenti che hanno permesso alle ragazze di vivere questa indimenticabile esperienza. Ringrazio la società Chaminade che ci ha ospitati e soprattutto ringrazio tutto lo staff del Settore Giovanile e Scolastico a partire dal Delegato all’Attività Di Base Roberto Barrea al Delegato al Calcio a 5 Massimiliano Matticoli. Questo evento è stato per noi un trampolino di lancio per la stagione sportiva 2019/2020, abbiamo in serbo grandi progetti di collaborazione ed iniziative».


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