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2. Disegno tecnico e tecnologia

Disegno e tecnologia: che cosa li unisce?

Nel corso delle giornate si utilizzano, più o meno consapevolmente, oggetti dalle caratteristiche diversificate: si scende dal letto al mattino, si infilano le ciabatte, si lavano i denti con uno spazzolino prendendo il dentifricio da un apposito tubetto. All’inizio della giornata ciascuno di noi ha già avuto a che fare con svariati oggetti prodotti industrialmente.

Se si riflette un istante ci si rende immediatamente conto che ognuno di questi prodotti, dal più banale al più sofisticato, è stato:

• ideato e progettato per poter soddisfare un bisogno;

• immesso in un ciclo produttivo per essere realizzato;

• confezionato, imballato e distribuito sul mercato;

• pubblicizzato e venduto al consumatore finale.

Il ciclo di vita di un bene materiale è reso possibile dalla realtà tecnologico-produttiva dell’industria. Tuttavia, la produzione industriale non avrebbe ragione di esistere se alla sua base non ci fosse un progetto per il nuovo prodotto. Il progetto, a sua volta, per essere realizzato non può fare a meno del disegno, che è un ottimo sistema per materializzare le nuove idee.

La tecnologia ha quindi bisogno del disegno per progettare prodotti sempre più innovativi e il disegno ha bisogno della tecnologia per realizzare l’idea che esprime: in conclusione, necessitano l’uno dell’altra. Idea Progetto Ciclo produttivo Prodotto

Dallo schizzo al disegno tecnico

È definito schizzo il disegno di un oggetto, o di un suo particolare, eseguito a mano libera, rispettando in modo approssimativo le regole di rappresentazione. Nonostante la sua imprecisione, lo schizzo ricopre un importante ruolo nell’ambito di un progetto in quanto ha valore di studio dei particolari costruttivi del futuro prodotto. Allo schizzo seguono disegni più definiti, che prendono il nome di disegni di massima. Naturalmente, per permettere una comunicazione quanto più possibile completa, l’elaborato grafico dovrà essere affiancato da relazioni scritte, tabelle e schemi, plastici o simulazioni tridimensionali. Solo a quel punto si può passare alla stesura dei disegni esecutivi, prodotti nel rispetto delle regole del disegno tecnico.

La comunicazione deve essere a questo punto inequivocabile e leggibile in ogni settore produttivo dell’industria: ecco perché nella rappresentazione degli oggetti si utilizzano regole ben definite e segni grafici convenzionali.

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