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Gli ambienti temperati

Gli ambienti temperati si estendono nell’Emisfero boreale e in quello australe. Essi costituiscono una vasta e variegata area che presenta alcuni aspetti comuni: quattro stagioni diverse tra loro, temperature moderate che garantiscono la crescita della vegetazione e precipitazioni distribuite durante tutto l’anno.

La foresta di latifoglie

Negli ambienti temperati più ricchi di precipitazioni si estende la foresta di latifoglie (così detta perché caratterizzata da alberi con foglie larghe). Queste foreste sono molto diffuse in vaste aree d’Europa e dell’Asia, anche se la deforestazione le sta mettendo a rischio. Qui sono presenti sia piante caducifoglie (che perdono le foglie nelle stagioni fredde) sia sempreverdi (che mantengono le foglie tutto l’anno). Le piante più diffuse sono querce, faggi, pioppi, betulle, castagni; in montagna si trovano aghifoglie (cioè piante con foglie ad ago) come pini e abeti. In questo ambiente vivono mammiferi come orsi, lupi, cervi, daini, volpi e cinghiali.

La prateria e la steppa

Nelle regioni interne dei continenti, il clima è caratterizzato da scarsa piovosità e grandi escursioni termiche annuali che determinano estati calde e inverni freddi: è l’ambiente delle praterie e delle steppe.

Il nandù, molto diffuso in America meridionale (Brasile e Argentina), è un grande uccello non volatore simile allo struzzo. In genere vive in gruppi di 20 o 30 individui e percorre anche molti chilometri per procurarsi il cibo, costituito sia da vegetali (erba, semi, radici) sia da animali (insetti, piccoli uccelli, lucertole e serpenti).

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