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Gli ambienti intertropicali umidi 9
Nella fascia intertropicale o torrida, compresa fra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, si estendono le regioni più calde del globo, tra le meno favorevoli all’insediamento umano. In quest’area si trovano ambienti con caratteristiche profondamente diverse, da quelli umidi a quelli più aridi
La foresta pluviale
Nell’area dell’Equatore il riscaldamento della superficie terrestre è uniforme per tutto l’anno perciò esiste una sola stagione, caratterizzata da piogge abbondanti, da un’umidità elevatissima e da una temperatura costante intorno ai 30 °C. Si tratta di condizioni molto propizie alla vita vegetale, che hanno favorito lo sviluppo delle foreste pluviali o equatoriali, le più ricche di diversità vegetale della Terra. La foresta pluviale, infatti, è formata da centinaia di specie vegetali, sempreverdi, che crescono a un ritmo molto rapido e con una stratificazione verticale a fasce sovrapposte: esemplari isolati che raggiungono gli 80 m spuntano dalla volta della foresta; più sotto crescono alberi alti tra i 20 e i 40 m e, a un livello ancora inferiore, arbusti e un fitto sottobosco buio e umido di felci, cespugli, erbe e liane che si attorcigliano ai tronchi e ai rami degli alberi, rendendo la foresta quasi impenetrabile.
In un simile ambiente gli animali di grandi dimensioni non possono vivere perché non riuscirebbero a muoversi, ma la fauna di piccola taglia è molto varia e numerosissima. Dominano gli insetti di ogni specie, gli uccelli, le scimmie, i serpenti e i coccodrilli. Gli insediamenti umani sono limitati a poche tribù indigene che hanno mantenuto uno stile di vita molto primitivo.
Questa coltre vegetale compatta copre i più vasti bacini idrografici del pianeta: il Rio delle Amazzoni e l’Orinoco in Sud America, il Congo, il Niger e lo Zambesi in Africa; in Asia la foresta pluviale ricopre gran parte delle isole dell’Indonesia.


Sempreverde
Detto di pianta che conserva le foglie tutto l’anno.
Strato emergente (alberi ad alto fusto)
La giungla
Nell’Asia meridionale e orientale spirano venti periodici chiamati monsoni. In estate, la stagione delle piogge, soffiano carichi di umidità dall’oceano verso terra, mentre in inverno spirano da terra verso l’oceano determinando un clima secco e arido.
La vegetazione caratteristica di queste zone è la giungla dove, a differenza della foresta pluviale, abbondano le piante che perdono le foglie d’inverno mentre sono rare le piante sempreverdi. Numerose sono le piante di alto fusto, che danno legno pregiato, e il bambù.
La foresta pluviale, così come la giungla, è spesso talmente ricca di piante da essere quasi inaccessibile
La caratteristica principale della foresta pluviale è la distribuzione di varie specie vegetali ad altezze differenti, secondo una stratificazione verticale


Tra i suoi grandi alberi e la sua caratteristica umidità, nella giungla si trova la più ricca biodiversità di fauna e flora sul nostro pianeta.
Esercizi
Lavora sul testo
1. Quali sono le caratteristiche della foresta pluviale?
2. Quali tipi di fauna vivono nella foresta pluviale?
3. Da cosa è caratterizzata la giungla?
Lavora sulla carta
4. Individua in quali regioni sono localizzate le foreste pluviali.