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31. Manhattan

New York, ottobre 1922. August e Marie Krogh erano a cena nel ristorante conosciuto come ‘Jack and Charliès’ a New York, ma il locale, che andava molto di moda, in realtà si chiamava Red Head, e vi erano stati invitati dal diabetologo Eliott Joslin. «Marie cosa ti ha colpito di più dal tuo arrivo in America e cosa ricorderai?» Joslin era affascinato dalla serena bellezza nordica di Marie. «Vediamo cosa mi viene in mente. L’odore delle noccioline tostate, la luce diversa, più livida e carica da quella a cui sono abituata, la calura che rende l’aria irrespirabilee la musica. Si, la musica sempre presente, che ti accompagna ovunque, la musica dei suonatori di strada, dei grammofoni attraverso le finestre, dell’orchestra in albergo, sembra di stare in un film.» «Ti posso ordinare qualcos’altro?» «Una cena così è una tentazione pericolosa.» Commentò soddisfatta e sorridente Marie. «Già, fortuna che noi non siamo diabetici.» Alle parole del medico americano il bel volto di Marie non fece una piega, e s’illuminò di un sorriso appena venato di tristezza. «Da noi in Europa si consiglia per i diabetici una dieta ricca in proteine e grassi ma povera di carboidrati.» «No,quimiacaraMarieseguiamoleindicazionidelcollegaAllen cheinvece raccomandaunadietadipochecalorie,menodimille, ma molto equilibrata.» «ÈverocheaTorontoèstatopurificatol’ormonedelpancreascol nome di insulinacolqualefinalmentesipotràcurareildiabete?» «Sì,èvero,eperquellochestiamoverificandogliultimipreparati sono nettamente migliori dei primi. E stanno ancora lavorando a purificareulterior-

mentel’ormonedallacontaminazionedelleproteine, per evitare i pericoli tossici.» «Tu la prescrivi? Ne hai fatta esperienza diretta?» «La sto usando in alcuni casi molto gravi, tre per essere precisi. Anche perchéèancoradisponibilesoloinpochissimedosi.EbisognasemprechiedereadunodeiduemedicicanadesioMacleod o Banting se è possibile iniziare la somministrazione.» In un tavolo accanto delle persone, chiaramentedegli italiani, scherzavano rumorosamente, ridevano e fumavano sigari. «Io resto ancora stupito, Marie, che questo liquido limpido iniettatosottola pelle più volte al giorno possa creare una metamorfosi tale in un fragile bimbo, in un ragazzo, in un adulto, uomo o donna, facendoli tornare perfettamente normali.» Erano arrivati quasi alla fine della cena. «Per concludere Marie vuoi un drink a base di rum oppure un Mary Pickford?» AugustparlavainvececonlamogliediJoslindellaGrandeGuerra edelruolo dinazioneneutraletenutodallasuaDanimarcainquell’occasione. «LavicendadelLusitania:l’azionedeitedeschiavevaprovocato in noi un profondo orrore.» «Lacondannaèstatauniversale.CredoanchedapartevostraAugust.» «Si è vero. L’attacco al Lusitania ha cambiato molto l’atteggiamento dei paesi neutrali.» «Proprio la morte di quelle mille persone, civili ed inermi è uno dei motivi che ha convinto l’America a scendere in guerra.» Sorseggiando il suo drink Marie tornò a parlare del diabete. «Un nostro amico, e collaboratore, Hans Christian Hagedorn, che è un medicoendocrinologo,hatrovatounmetodopermisurarela glicemia utilizzando piccole quantità di sangue prese dal lobo dell’orecchio.» «DavveroMarie?Moltointeressante.Maggioricontrollipotranno aiutare moltissimo a monitorizzare lo stato della patologia.» Joslin si rivolse ad August: «August posso versarti almeno del vino?Questaserati hotrascuratomalatuasignoramihaaffascinato.» «No grazie. Non bevo più alcolici.»

«Ti perdi molto.» «Ma da voi c’è il proibizionismo. Pensavo che non si riuscisse a bere alcolici.» Joslin sorrise senza rispondere. «Elliot, dovunque ci siamo trovati in questi giorni, abbiamo incontratopersone eccitate per questa nuova preparazione pancreatica di cui parlavamo prima,esugliulterioriesperimentiincorso. Noi siamomoltointeressati,io emiomarito,aquestopreparato. Come hai detto che si chiama il medico a cui fare riferimento? Che per cortesia puoi ripetere il nome adAugust?» «Il più importante del gruppo è James Macleod, sta a Toronto, come vi dicevo, ed è un mio caro amico.» «Noi vorremmo scriverea questo Professor Macleod anche per chiederese èpossibileacquisireilmetododiproduzioneperpotere preparareecommercializzareilfarmacoancheinDanimarca.» Dauncapoall’altrodeltavoloidueconiugisilanciaronounbreve ma esplicito sguardo di condivisione. «PossoprenderviioilcontattocolProfessorMacleod,congrande piacere.» Concluse Eliot Joslin, tenendo aperta la porta del locale per far uscire Marie. A mezzanotte August e Marie attraversarono la 14esima strada. Non avevano voglia di andare a dormire, nonostante il vento diventatoinaspettatamente gelido che graffiava il collo ed il mento come fossero artigli acuminati,talmenteeranoesaltatidallaprospettiva di poter ottenere il farmaco prodigioso. «Che dici ci proviamo?» «Si, ti prego, prendiamo subito il contatto.» Quella notte stessaAugust non perse tempo, si sedette al piccolo scrittoio dellacamerad’albergoescrisse: «Caro ill.mo Professor Macleod, durante questa mia visita come conferenziere negli Stati Uniti, ho ascoltato dovunque parlare del trattamento spe rimentale sul diabete con insulina. Me ne sono molto meravi gliato e vorrei portare la produzione in Danimarca dove siamo molto interessati a questa patologia ed alle innovazioni che la riguardano.Peresempionoistiamoperfezionando,unnuovodo saggiodella glicemia.Inparticolareunmioamico,ildottorHa gedorn, uno specialista endocrinologo e studioso molto competente, ha lavorato ad un nuovo

micro metodo per la de terminazione dello zucchero nel sangue. Il reperimento del de naro per gli eventuali costi della licenza non è un problema.» Contemporaneamente,lastessaseradistesasulletto,Mariescrisse adHagerdon: «ALondra ci avevano detto che inAmerica stavano facendounpreparato attivo della secrezione interna del pancreas, liberato dagli enzimi digestivi che la distruggono. Ne ho chiesto notizia a Joslin. Da quel che ho capitosiamoancoraalivellospe rimentale, anche se Joslin dice che l’ultimo preparato è di gran lunga migliore di quello iniziale. Gli effetti tossici si sono ridotti, così come le reazioni alle iniezioni. Ci siamo trovati d’accordo con August a scrivere a Macleod che si trova a Toronto per chiedergli se è possibile ottenere la licenza per la produzione dell’insulina. In modo che tu possa fare degli esperimenti con la preparazione in Danimarca.» Macleod rispose una settimana dopo. «Caroeillustrecollega,TiinvitoconpiacereavisitareTorontoe aprogrammare del lavoro insieme. Sono molto interessato anche ai vostri studi. Per esempio, mi viene da ipotizzare che in Dani marca l’insulina si potrebbe estrarre dal pancreas dei pesci. Vi aspetto. Sarete ospiti a casa mia.»

August e Marie fecero il viaggio della speranza a Toronto, dove arrivarono il23dinovembreevenneroospitatiincasadiMacleod. TornaronopoiinDanimarcaconlaformulaelalicenzaperlaproduzione dell’insulina.

HANS CHRISTIAN HAGHEDORN

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